Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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Leggi quanto riporta il sito PAGINE
MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
QUI e lo
ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per tutta la documentazione in nostro possesso
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenziali.htm
Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Tutto sulla vitamina K2
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm
Le malattie guarite dagli "ALIMENTI ESSENZIALI":
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/malattieguarite.htm
Chiedo scusa se mi permetto, al di là degli errori possibili, è il
significato che conta.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenzialivit.htm
A conferma dell'articolo in oggetto, il video:
https://www.youtube.com/watch?v=7yorK73ndzM&feature=youtu.be
Sono definiti "ALIMENTI ESSENZIALI"
quegli alimenti che si trovano nel liquido seminale maschile di tutti
i maschi animali del mondo e dei quali questa è l'analisi chimica:
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/spermaelementi.htm
Sono definiti "ALIMENTI ESSENZIALI"
quegli alimenti che si trovano nel liquido seminale maschile di tutti
maschi animali del mondo e dei quali questa è l'analisi chimica:
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/sperma.htm
confermata dalla RGR (Razione Giornaliera Raccomandata) scritta dal Ministero
della Salute, la quale riporta la lista completa degli "ALIMENTI
ESSENZIALI", definiti dalla medicina INTEGRATORI, che personalmente,
dato che sono nel mio sangue e nel liquido seminale maschile nel quale
sono stato GENERATO, oh ma allora sono SCRITTI A LETTERE DI FUOCO NEL
MIO DNA, QUINDI cCOME POSSO ACCETTARE DI ESSERE STATO GENERATO NEGLI
INTEGRATORI? riportando dei valori massimi giornalieri consigliati
(IRRISORI), che come abbiamo visto, oltre che essere nel liquido
seminale maschile, sono anche nel sangue di TUTTI gli animali al mondo,
quindi anche nel mio, dato che il medico ne richiede i valori facendomi
fare l'esame del sangue.
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/razionerg.htm
Come si può rilevare dalla fotografia le dita storte,
RACHITISMO chiamato dalla medicina ARTRITE, denunciano la CARENZA CRONICA di due importantissimi "ALIMENTI
ESSENZIALI": la vitamina D3 e la vitamina K2, ed il BORO. Se poi si aggiunge la
CARENZA di vitamina B1 (TIAMINA) si ha un quadro completo molto
disabilitante. Naturalmente non manca sicuramente la CARENZA di un altro
"ALIMENTO ESSENZIALE" che è la base della SALUTE: l'ACIDO ASCORBICO del quale
ne è sicuramente CARENTE tutta la popolazione, data la persa
AUTOPRODUZIONE. A tutto ciò contribuisce per il 90% la ingestione di
PRODOTTI CHIMICI VELENOSI, contenuti nei CIBI INNATURALI delle industrie
alimentari. Prodotti consigliati in seguito alle denunciate RICERCHE SCIENTIFICHE,
come i CONSERVANTI, i COLORANTI, gli AGGREGANTI, gli "AROMI" o "AROMI NATURALI",
questi ultimi sono ricavati dal petrolio.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/aromia.htm
Da questa fotografia si può anche rilevare le malattie dichiarate EREDITARIE, AUTOIMMUNI, DEGERATIVE,
CRONICHE, ma sopratutto RARE, ecc. che colpiscono sopratutto le
persone anziane.
Questo dimostra, senza ombra di dubbio, che col tempo di CRONICITA', le loro DIFESE IMMUNITARIE,
che sono AUTOPRODOTTE usando gli "ALIMENTI ESSENZIALI" (difatti la
medicina dice che se vuoi aumentare le tue difese immunitarie devi
ingoiare più vitamina C), non sono più in grado di combattere la
degradazione delle varie parti del corpo, in quanto queste DIFESE
IMMUNITARIE, avendo ingoiato nella vita trascorsa CIBI INNATURALI delle
industrie alimentari, i
quali NON CONTENGONO quanto dovuto, data la raffinazione, hanno subito ogni genere
di insulti data la CARENZA di molti "ALIMENTI ESSENZIALI", cercano
in tutti i modi di reagire,
ma senza risultato, che è quanto vediamo ogni giorno con le persone che
riescono perlomeno ad uscire di casa.
Questo però non entra in ciò che è stato l'insegnamento
dei medici, e che quindi non sono in grado, loro malgrado, di comprendere
la semplicità della NATURA di ogni essere vivente quindi anche dell'Homo
Sapiens.
E' con tanta soddisfazione che riporto in oggetto la prima
guarigione CERTIFICATA di un malato di Parkinson: con la Vitamina B1, un
"ALIMENTO ESSENZIALE", quindi la possibile e la totale regressione
dei sintomi.
Speciale Parkinson / 23 Gennaio 2019 - 8:09
Prima di tutto però vediamo di stabilire cosa è il CAFFE' e
vorrei determinare senza ombra di dubbio cosa vuol dire la parola:
"SCIENZA"
e di conseguenza
che scopo hanno le RICERCHE SCIENTIFICHE,
ma sopratutto perchè queste RICERCHE.
Per poterlo fare però, dobbiamo fissare dei PARAMETRI INCONTESTABILI. che per
farlo devo porre una domanda:
Tu ingoi delle MELE?
Si dice che "una mela al giorno leva il medico di torno" vero?
ingoi delle PERE?
ingoi della INSALATA?
SONO CERTO CHE TUTTI RISPONDONO DI SI'.
Ma perchè si ingoiano questi CIBI NATURALI?
Semplice, perchè il nostro corpo senza questi CIBI NATURALI morirebbe per
mancanza di sostentamento.
Bene, chiaro, vero?
Ma sapendo che questi CIBI NATURALI sono stati impostanti NATURALMENTE, avete
mai sentito dire che un qualche ricercatore o una casa farmaceutica abbia fatto delle
RICERCHE SCIENTIFICHE su
questi CIBI NATURALI per vedere se alcuni di loro potrebbero causare dei danni
all'individuo ingoiando più o meno?
NO!?!?!?!?!?
Ma allora su quali prodotti vengono fatte queste RICERCHE SCIENTIFICHE?
Ve lo dico io, su PRODOTTI CHIMICI che considero VELENOSI, e come faccio a
dichiarare VELENOSI?
Semplice sono VELENOSI perchè, dopo queste RICERCHE SCIENTIFICHE, che sbandierano
con testate di informazione, per convincere le persone ad ingoiare i CIBI
INNATURALI delle
industrie cui aggiungono questi PRODOTTI CHIMICI.
Gli esempi? i CONSERVANTI, i COLORANTI, gli AGGREGANTI, gli "AROMI" o "AROMI
NATURALI" ricavati dal petrolio, i DOLCIFICANTI. Tra questi ultimi l'ASPARTAME e
la SACCARINA.
Oh ma allora queste RICERCHE SCIENTIFICHE sono fatte SOLO su PRODOTTI CHIMICI
VELENOSI, che alla fine per convincerti della loro innoquità, quindi ti
consigliano di
ingoiarli, dichiarano che puoi farlo tranquillamente in quanto loro hanno
provato su n. tot di persone con doppio cieco ecc. e che alla quantità aggiunta
nei CIBI, questi NON TI CAUSANO DANNI.
Ecco perchè quando leggo di una RICERCA SCIENTIFICA mi dico:
"hai fatto la ricerca? bene, bravo, ORA MANGIATELO TU, poichè SE LO MANGI TU FA'
BENE A ME LASCIANDOMI LA SALUTE" poichè sò ed ho CERTEZZA che è un CIBO VELENOSO.
Mi sono spiegato bene?
Ora sappiamo che sul web si trovano delle RICERCHE SCIENTIFICHE fatte sul
CAFFE', e se ne vantano pure, dichiarando di aver provato che 2-3 tazzine al
giorno ti fanno bene al cuore, alla prostata e ti evitano i tumori.
Ma scusate, se per dichiarare BUONO il CAFFE' hanno fatto delle RICERCHE
SCIENTIFICHE, come considerate il CAFFE', un prodotto NATURALE?
Sul CAFFE' dicono di sì, ma il CAFFE' NON E' UN CIBO NATURALE, ma una
DROGA-INSETTICIDA.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/aspartamesaccarina.htm
Il CAFFE' DROGA-INSETTICIDA. Questo io titolo del loro video di informazione
come è fatto per il bugiardino e le scritte sulle sigarette:
"Una droga legale: il caffé (VIDEO)"
che è TUTTO UN PROGRAMMA, vero?
https://youtu.be/OTVE5iPMKLg
da questa pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/caffevideoa.htm
ed ora il video intitolato:
LA TRAPPOLA DEL CAFFE'
https://youtu.be/JS8IXyr6cww
E non solo, ma come potrà questo CAFFE' DROGA-INSETTICIDA, che quindi UCCIDE
tutti gli animali che lo ingoiano, come abbiamo visto e letto nel video
precedente, guarire una malattia se le malattie la medicina non le guariscono
neppure con i "principi attivi" dei farmaci?
Infatti a guarire le malattie, sono SOLO gli "ALIMENTI ESSENZIALI" che già sono nel
nostro corpo, e precisamente nel nostro sangue e non solo, ma per i maschi sono nel loro liquido seminale
maschile, dentro il quale GENERA la sua continuazione della specie, ma anche nel GERME dei
vegetali da dove inizia la vita vegetale.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/germegranosperma.htm
Inoltre, al riguardo del CAFFE' ed alla malattia
Parkinson l'articolo riporta:
"Quindi se le malattie, compreso la Parkinson non la curano i "principi attivi"
come si potrà mai pretendere di prevenire o curare questa malattia con il CAFFE'
DROGA-INSETTICIDA?
Sempre l'articolo in oggetto scrive:
"Il Parkinson è una patologia neurodegenerativa particolarmente diffusa e molto
grave, che ha fra i suoi sintomi dolori muscolari, tremori, problemi nella
regolazione dell’equilibrio e del movimento. Si tratta di una malattia che per
molti versi è ancora un mistero per gli studiosi, che non sono riusciti ad
individuare una terapia definitiva che riesca a sconfiggere il male.
Gli studi e le ricerche sono all’ordine del giorno, accompagnati dal tentativo
di trovare una cura che possa prevenire il Parkinson."
e con tanta fantasia l'autore dell'articolo scrive:
"Gli esperimenti compiuti in laboratorio infatti hanno dimostrato che la caffeina
consente di rallentare la degenerazione cerebrale nelle persone colpite dal
Parkinson. Secondo la ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Pnas, nei
grani del caffè si trova una sostanza preziosa: l’Eht. Si tratta di un acido
grasso che deriva da un neurotrasmettitore della serotonina e ha la capacità di
proteggere il cervello da un accumulo di proteine, che solitamente causa il
morbo.
Questo composto contenuti nei grani di caffè insieme alla caffeina crea un
potentissimo scudo contro la malattia, bloccando il progredire dei sintomi e
addirittura prevenendoli grazie ad un’azione protettiva delle cellule cerebrali.
Non è la prima volta che il caffè viene indicato dagli scienziati come un ottimo
alleato contro il Parkinson, già in passato numerosi studi avevano evidenziato
come la classica tazzina consenta di ridurre il rischio di ammalarsi."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/caffeparkinson.htm
In merito a queste PROVATE guarigioni la pagina recita:
"Ed ora ecco le prove delle malattie guarite con gli "ALIMENTI ESSENZIALI":
In seguito alla scoperta che la mamma di Marino Rossi con 88 anni, fatti gli
esami del sangue per la vitamina D e la vitamina B12 (COBALAMINA) ne è risultata talmente
CARENTE da avere un valore addirittura a ZERO.
Questo per me è stato lo spunto a fare delle ricerche per rilevare se vi fissero delle
malattie guarite con i FARMACI, ma inutilmente.
Allora ho fatto ricerche se invece vi fossero malattie guarite con degli "ALIMENTI
ESSENZIALI" ottenendo questi risultati:
La prima e più importante malattia guarita con uno di questi è
lo SCORBUTO
guarito dall' ACIDO ASCORBICO
a seguire
la PELLAGRA
guarita dalla VITAMINA B3 (NIACINA)
il BERI-BERI
guarito dalla VITAMINA B1 (TIAMINA)
il RACHITISMO
guarito dalla vitamina D (ORMONE)
la POLIOMIELITE
guarita
dal CLORURO DI MAGNESIO
la SCLEROSI MULTIPLA e le malattie AUTOIMMUNI
dalla VITAMINA D
la OSTEOPOROSI
dalla VITAMINA D
dalla VITAMINA D
la TUBERCOLOSI (TBC)
la ANEMIA PERNICIOSA
guarita dalla VITAMINA B12 (COBALAMINA)
Un ricercatore dell’Istituto Lister di Medicina Preventiva di Londra stava
sperimentando su dei ratti una dieta a base di chiara d’uovo cruda come
fonte unica di proteine. Dopo qualche settimana i ratti diedero segni di
squilibrio: comparvero dermatiti ed emorragie cutanee: gli animali
perdevano il pelo, gli arti si paralizzavano, diminuivano di peso, e
infine morivano.
guarita dalla BIOTINA del gruppo B.
Queste sono solo alcune delle realtà che col tempo, e neanche troppo, scopriremo
che ne saranno
guarite molte altre.
Basta che le persone provino e tutto viene fatto dalla AUTOGUARIGIONE del corpo
dato che questi "ALIMENTI ESSENZIALI" sono scritti nel DNA di ogni animale al
mondo.
Si l'AUTOGUARIGIONE di ogni essere vivente poichè nessuno di loro và da un
suo simile per farsi curare la salute quindi che funziona anche per l'Homo
Sapiens
Che l'Homo Sapiens debba comportarsi come stà facendo a differenza di ogni
essere vivente, è un fatto veramente ANOMALO e sono certo che nè Madre
Natura e nè la EVOLUZIONE avevano previsto questo.
Quindi posso dichiarare che big pharma produca FARMACI che guariscono le malattie è puramente FALSO.
Questo lo dichiaro con certezza in seguito ad aver capito che questi "FARMACI"
NON POSSONO E NON POTRANNO MAI GUARIRE ALCUNA MALATTIA per tante ricerche si
possano fare.
Difatti si dice che la medicina ha fatto "passi da gigante", ma solo nel campo
della meccanica ed elettronica, poichè basta guardarsi attorno per vedere
persone che si appoggiano ad aggeggi con le ruote per spostarsi, ma che si vede
la loro sofferenza.
Oppure si fanno operazioni mettendo nel corpo metalli di ogni specie onde
sostituire ossa consumate dalla mancanza di CARTILAGINE che il corpo è
perfettamente in grado di AUTOPRODURSI con gli "ALIMENTI ESSENZIALI", basta
fornirglieli.
Serve l'ACIDO ASCORBICO e la LISINA che nel primo sonno chiamato sonno REM si
AUTOPRODUCE ogni notte il COLLAGENE di cui la CARTILAGINE ne è un tipo.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/collagenebase.htm
Mentre al contrario sono i "principi attivi" che causano CARENZE di
"ALIMENTI ESSENZIALI":
"Eccoti la lista dei Farmaci Che Causano Carenze di Vitamine e
Minerali
L'assunzione prolungata di alcuni farmaci può determinare carenze vitaminiche e
minerali anche importanti, diminuendo l'assorbimento e/o aumentando la perdita
di micronutrienti essenziali. Farmaci carenze vitaminiche: Conoscere le
casistiche più importanti e frequenti, aiuta medici e pazienti a prevenire
quadri di ipovitaminosi e carenze minerali, associando la terapia farmacologica
a specifici integratori vitaminici e/o ad opportune correzioni dietetiche.
Di seguito riportiamo le più note relazioni causa/effetto tra l'assunzione di
determinati farmaci e carenze vitaminico/minerali, ricordando che è compito
esclusivo del medico stabilire l'opportunità o meno di supportare il farmaco con
una specifica integrazione di vitamine o minerali (si ricorda, per esempio, che
in alcuni casi tale pratica potrebbe compromettere l'assorbimento o l'efficacia
del farmaco stesso).
ANTIBIOTICI (penicillina, cefalosporina, tetraciclina ecc.): alterano e
distruggono la flora batterica intestinale, inclusi i ceppi indispensabili per
la sintesi di alcune vitamine, come l'acido folico e la vitamina K. A lungo
andare possono provocare sindromi emorragiche da carenza per mancata sintesi
della vitamina K.
DIURETICI: usati soprattutto per il trattamento dell'ipertensione arteriosa,
aumentano le perdite di vitamine (gruppo B, specie la B1, e vitamina C) e
minerali (soprattutto potassio, magnesio e calcio)
LASSATIVI: inibiscono soprattutto l'assorbimento di vitamine liposolubili
RESINE SEQUESTRANTI GLI ACIDI BILIARI: utilizzate contro l'ipercolesterolemia,
possono ridurre l'assorbimento delle vitamine liposolubili
FIBRATI: utilizzati contro il colesterolo alto, possono ridurre la disponibilità
di vitamine del gruppo B (B12, B6, B3) e folati; questi ultimi sono importanti
anche per compensare l'aumento dei livelli di omocisteina indotto dai fibrati
STATINE: utilizzate contro il colesterolo alto, possono favorire deficit di
vitamina D e coenzima Q10
ANTIACIDI, H2 ANTAGONISTI ED INIBITORI DELLA POMPA PROTONICA: contribuiscono a
risolvere problemi come gastrite, reflusso ed ulcere peptiche, riducendo
l'acidità del contenuto gastrico; tuttavia, per lo stesso motivo possono ridurre
l'assorbimento di vitamina B12, Beta-carotene, Vitamina D ed acido folico, oltre
a quello di minerali come calcio, ferro e zinco.
PILLOLA ANTICONCEZIONALE E TOS (Terapia ormonale sostitutiva in menopausa):
possono ridurre i livelli plasmatici di vitamine del gruppo B, Vitamina C ed
Acido Folico, oltre a quello di minerali importanti come magnesio, selenio e
zinco, e di alcuni amminoacidi (triptofano e tirosina).
ASPIRINA ED ANTIREUMATICI (corticosteroidi ed antinfiammatori non steroidei): a
lungo andare determinano una sensibile riduzione della vitamina C (soprattutto
l'aspirina) nei globuli bianchi e nelle piastrine del sangue (che partecipano al
processo di coagulazione), con conseguenti rischi di emorragie. Possono ridurre
anche la disponibilità di Vitamina B12 ed acido folico
CHEMIOTERAPICI (antimitotici, antitumorali): alcuni di questi agiscono inibendo
la trasformazione dell'acido folico nella sua forma attiva, bloccando un
processo fondamentale per la replicazione cellulare. Ne consegue una riduzione
dei livelli di vitamina nell'organismo.
ANTITUBERCOLARI (es. isoniazide): provocano nel malato di tubercolosi, già
denutrito, delle carenze di vitamina B6 con conseguenti affezioni neurologiche
di tipo polinevritico, o delle carenze di vitamina PP che inducono disturbi
neuropsichici di tipo depressivo.
ANTIDIABETICI (biguanidi, metformina, e sulfaniluree): possono determinare una
carenza di vitamina B12, coenzima Q10 ed acido folico; alcune sulfaniluree (glipizide,
acetoesamide, gliburide e tolazamide) inibiscono enzimi necessari per la sintesi
di un importante antiossidante, il coenzima Q10. Clorpropramide e tolbutamide
sono due solfaniluree che non interferiscono con il coenzima Q10. Anche la
metformina (biguanide) riduce i livelli di coenzima Q10 nell'organismo, oltre a
quelli di Vitamina B12 ed acido folico.
ANTICONVULSIVANTI prescritti nei casi di epilessia (es. difenilidantoina): alla
lunga possono associarsi a danni ematici per carenza di acido folico e a danni
ossei per carenza di vitamina D.
ANTIDEPRESSIVI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina): a
lungo andare, possono favorire l'insorgenza di carenze di melatonina e vitamine
del gruppo B.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova30/Immagini/farmacivelenosi.htm
Il beri beri è una malattia da denutrizione provocata dalla carenza
cronica di tiamina, meglio nota come vitamina B1. Si tratta di una patologia
diffusa soprattutto nelle popolazioni orientali con alimentazione fondata
prevalentemente sul consumo di riso brillato. La tiamina, particolarmente
abbondante nella crusca di riso, quindi nel prodotto integrale, viene infatti
perduta con il processo di raffinazione del cereale.
Beri-beri carenza vitamina B1Anche l'alcolismo può predisporre allo sviluppo del
beri-beri, sia perché l'etanolo riduce l'assorbimento intestinale della tiamina,
sia perché il danno epatico associato all'abuso di alcol riduce la capacità del
fegato di convertire la vitamina nella sua forma attiva. Deficit di tiamina
possono essere scatenati anche da disbiosi, specie quando caratterizzate da
un'eccessiva proliferazione della flora batterica intestinale; alcuni di questi
microorganismi sintetizzano infatti un enzima, chiamato tiaminasi, in grado di
inattivare la vitamina B1. Deficit attenuati di tiamina, che spesso fuggono alla
diagnosi, possono quindi registrarsi ancora oggi, specie nelle persone che fanno
un eccessivo consumo di alimenti raffinati, negli alcolisti, in gravidanza ed
allattamento, ed in caso di avvenimenti stressanti, incluso lo sport, o
resezioni e disturbi gastrointestinali (celiachia, colite ulcerosa ecc.). Spie
di tale deficit sono sintomi come nevriti, stato di stanchezza cronica, cefalee,
irritabilità, disturbi della memoria, palpitazioni, affanno, costipazione,
difficoltà digestive, vertigini ed inappetenza.
La B1 fu la prima vitamina scoperta dall'uomo, nel lontano 1911 grazie agli
studi di Funk; già qualche anno prima Eijkam, incaricato di scoprire l'origine
di una malattia che aveva improvvisamente assalito buona parte delle armate
delle Indie olandesi, era giunto alla conclusione che il tegumento del riso
conteneva una qualche sostanza la cui assenza causava il beri beri nell'uomo e
nelle galline.
La vitamina B1 agisce essenzialmente come coenzima nella produzione di energia a
partire da substrati energetici come glucidi ed aminoacidi glucogenici. In
natura, si trova in alimenti come la carne fresca, le uova, i legumi, i cereali
integrali, le verdure a foglia verde, la frutta ed il latte.
Sintomi Beri beri
Beri-beri è una parola della lingua cingalese, che significa letteralmente "non
posso non posso", in riferimento agli effetti paralizzanti che può produrre nei
soggetti affetti.
Il beri beri può dare tre diverse sintomatologie:
beri-beri umido: affligge principalmente il sistema cardiovascolare. Comporta un
accumulo di liquido nei tessuti, con edema, tachicardia, difficoltà respiratorie
e tendenza all'insufficienza cardiaca;
beri-beri secco: affligge principalmente il sistema nervoso. Il paziente appare
estremamente emaciato, e lamenta atrofia dei muscoli degli arti inferiori e
polineuropatia;
beri-beri infantile: colpisce i lattanti di 2-3 mesi di età. Può presentarsi in
diverse forme, isolate o variamente associate tra loro: cardiache (fulminanti),
afoniche e pseudomeningitiche. Può quindi essere letale se non si interviene
celermente con un trattamento adeguato. Le cause del beriberi infantile vanno
ricercate nell'assunzione di latte materno povero di tiamina.
Prima di assumere una precisa fisionomia, il beri-beri si manifesta con
inappetenza, astenia, disturbi gastrointestinali, edemi (a volte), palpitazioni,
disturbi della sensibilità, incertezza nei movimenti, debolezza alle gambe,
dolori e spasmi muscolari.
La neuropatia è il segno caratteristico del beri-beri nell'adulto (forma secca);
si manifesta con alterata percezione sensoriale, formicolio o perdita di
sensibilità a mani e piedi, difficoltà deambulatorie, confusione mentale,
difficoltà nella fonazione e movimenti involontari degli occhi (nistagmo
optocinetico).
Trattamento
La terapia del Beri-beri si basa sulla somministrazione di tiamina (tiamina
cloridrato) per via orale (10 mg/die), eventualmente supportata da un
multivitaminico e multiminerale, ma soprattutto dalla correzione delle abitudini
dietetiche. Nelle forme più gravi di beri-beri si rende necessaria una doppia
iniezione quotidiana per via intramuscolare con circa 20 mg di vitamina
cloridrato. Il recupero è spesso sorprendente nella sua rapidità, tanto da far
registrare notevoli miglioramenti entro un'ora dall'inizio del trattamento
specifico per il beri-beri.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/beri-berivitaminab1.htm
il video a conferma:
https://www.youtube.com/watch?v=7yorK73ndzM&feature=youtu.be
Il selenio è un elemento che agisce, principalmente, come componente dell'enzima
antiossidante glutatione perossidasi, che a sua volta opera insieme alla
vitamina E nel prevenire i danni prodotti dai radicali liberi alle membrane
cellulari. Il selenio, sottoforma di seleno-cisteina, è contenuto nei siti
attivi dell'enzima. Oltre a questa forma, il minerale è presente in altre
proteine come selenio-metionina e si ritrova nell'organismo anche nelle sue
forme inorganiche seleniti e selenati.
Slenio alimentiGrazie a questa sua capacità di proteggere le membrane cellulari
dall'ossidazione, il selenio ha un effetto protettivo nei confronti delle
malattie cardiovascolari. Sembra inoltre svolgere un ruolo antagonista nei
confronti dei metalli pesanti, come il mercurio, il cadmio e l'argento.
Bassi livelli di selenio sono collegati ad un maggior rischio di cancro,
disturbi cardiovascolari, malattie infiammatorie ed altre patologie associate al
danno da radicali liberi, inclusi l'invecchiamento precoce e la formazione di
cataratta.
Il selenio è un componente essenziale del sistema enzimatico che trasforma la
tiroxina (T4) in triiodotironina (T3), e come tale svolge un ruolo di primo
piano nel supportare la funzione tiroidea.
La carenza cronica di selenio provoca una malattia del cuore, nota come morbo di
Keshan, diffusa in alcune aree della Cina i cui terreni sono particolarmente
poveri di selenio.
Non esiste una dose giornaliera raccomandata, ma è certo che in quantità elevate
può dare effetti tossici (caduta dei capelli, fragilità delle unghie, nausea,
vomito, dolori addominali, diarrea, confusione mentale e odore d'aglio nel
fiato).
Per questo motivo il livello di assunzione giornaliero non dovrebbe superare i
400 mcg, limite piuttosto difficile da raggiungere con la sola alimentazione.
La dose consigliata di selenio per gli adulti è di 50‐55 microgrammi al dì.
Nelle gestanti e nelle nutrici la dose raccomandata negli Stati Uniti è pari a
65‐75 mcg/die.
Nei neonati fino a 6 mesi la dose quotidiana consigliata è pari a 10 mcg, sale a
15 mcg tra 6 mesi ed 1 anno, a 20 mcg tra 1 e 6 anni, a 30 mcg tra i sette ed i
dieci anni, e a 40 mcg tra gli 11 ed i 14 anni.
Selenio negli alimenti
Il selenio si concentra soprattutto negli alimenti di origine marina e nelle
frattaglie. Il livello del minerale nei vegetali è invece proporzionale alla sua
abbondanza nel terreno. Le famose patate al selenio vengono prodotte spargendo
il minerale sul suolo al momento della concimazione. Crescendo in un ambiente
ricco di selenio le patate accumulano una maggiore quantità del minerale, anche
se la sua effettiva biodisponibilità ed i relativi, possibili, benefici sulla
salute sono ancora poco chiari.
Il selenio presente negli alimenti sottoforma di selenioamminoacidi solforati (selenio-cisteina
e selenio-metionina) è maggiormente assorbibile dei seleniti e dei selenati
normalmente contenuti negli integratori alimentari. Il selenio agisce in
sinergia con la vitamina E, per questo motivo i due princìpi nutritivi sono
frequentemente associati negli integratori alimentari ad azione antiossidante.
I LARN consigliano per l'adulto un apporto di selenio pari a 55 microgrammi/die.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/selenio.htm
Mi permetto di riportare una prova alle mie certezze che però
purtroppo non sono le certezze di tutti in quanto la medicina avendo seminato
bene per molti anni per raccoglierne i frutti, ha reso le persone increduli
verso queste mie, anzi sono fermamente convinte della onestà dei personaggi che
guidano questa medicina non rendendosi conto invece delle loro FALSITA'.
Per mia fortuna, molte persone, con esperienze vissute sulla propria pelle,
hanno ora dei sospetti di questo ma non ne hanno la certezza, ed a questo punto
con loro, mi permetto di dare certezza alla loro incertezza con articoli come
questo.
Dalla mia esperienza personale di 27 anni, dal 1992 e dalle esperienze di molte
persone abbiamo certezza che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" lavorano in sinergia,
quindi più di uno per ogni problema.
L'altra certezza e non solo personale, ma anche della medicina è che questi
"ALIMENTI ESSENZIALI" sono nel sangue di TUTTI gli animali, e sono loro che
INSIEME AUTOPRODUCONO LE DIFESE IMMUNITARIE, il cui compito è di difendere il
corpo dell'individuo.
Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm
Avendo queste certezze ecco che con l'articolo in oggetto che è uno studio sulla
TIROIDE, elenca di aver provato 3 (tre) "ALIMENTI ESSENZIALI" denominati dalla
medicina "integratori", che personalmente non ammetto di avere degli
"integratori", conoscendo il significato di tale parola, nel mio corpo,
figuriamoci nel mio sangue e nel mio liquido seminale maschile, nel quale
liquido seminale di mio padre sono stato GENERATO, (vorrebbe dire accettare di
essere stato GENERATO NEGLI "integratori"):
il SELENIO (Se)
l'ACIDO ASCORBICO-vitamina C
e lo ZINCO (Zn)
Lo studio riportato in oggetto recita:
"risultati
Tra i pazienti con malattia della tiroide, né la vitamina C, né Zn né Se
correlavano con nessuno dei seguenti parametri: età, sesso, BMI, peso corporeo,
scintigrafia tiroidea, ecografia, funzione tiroidea o anticorpi tiroidei. La
proporzione di pazienti con malattie tiroidee benigne con concentrazioni di
analita al di sotto dei livelli di riferimento esterni è stata dell'8,7% dei
casi di vitamina C; 7,8% per Zn e 20,3% per Se. Bassi livelli di Se nel gruppo
di controllo sono stati trovati nel 12%. I livelli di Se erano
significativamente diminuiti nei casi di tiroidite subacuta e silente (66,4 ±
23,1 µg / le 59,3 ± 20,1 µg / l, rispettivamente) e nel carcinoma tiroideo
follicolare e papillare. Il livello medio di Se nel gruppo di controllo era 90,5
± 20,8 µg / l.
Conclusione
L'H0 può essere accettato per i livelli di vitamina C e zinco mentre deve essere
rifiutato per Se. I pazienti con malattie tiroidee benigne o maligne possono
presentare bassi livelli di Se rispetto ai controlli. Bassi livelli di vitamina
C sono stati trovati in tutti i sottogruppi di pazienti."
Quindi posso concludere, senza ombra di dubbio che prima di sottoporre un
individuo ad intervento chirurgico, TANTO DI MODA, sarebbe bene che la medicina
facesse fare a
questo individuo un esame del sangue e se non è la medicina a farlo, consiglio
all'individuo di farsi fare l'esame del sangue dal suo medico di base, rilevando
quindi i valori di questi "ALIMENTI ESSENZIALI" e se il risultato è la CARENZA, di sottoporla al suo
medico portandogli questo studio come esempio richiedendo di correre ai ripari
evitando l'intervento chirurgico provando prima ad eliminare queste eventuali
CARENZE.
Ritengo che l'asportazione di un organo sia controproducente per l'individuo, in
quanto se >Madre >Natura prima e la EVOLUZIONE poi lo hanno inserito nel suo
corpo, hanno ritenuto che fosse importante averlo, quindi non riesco a capire il
comportamento di un personaggio che decide di modificare il funzionamento del
corpo eliminando questo importantissimo organo, come lo sono ogni altro organo
che formano questo individuo.
In riferimento agli "ALIMENTI ESSENZIALI" ho appena riportato su di uno di
questo, il SILICIO ORGANICO, che insieme ad altri, come l'ACIDO ASCORBICO e la
vitamina D guariscono la PSORIASI, malattia considerata inguaribile.
In proposito la pagina recita:
"In seguito alla scoperta che la PSORIASI, conosciuta come
malattia inguaribile, è una malattia cui un "ALIMENTO ESSENZIALE":
il SILICIO
ORGANICO, coadiuvato da un altro "ALIMENTO ESSENZIALE":
la vitamina D,
e
naturalmente con TUTTI gli altri "ALIMENTO ESSENZIALE" iniziando
dall'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO da tutti gli altri esseri viventi escluso
l'Homo Sapiens, che stanno nel sangue animale, quindi anche
nel sangue umano, e che sono quelli che TUTTI insieme AUTOPRODUCONO quelle DIFESE
IMMUNITARIE indispensabili per difendere l'organismo prevenendo o guarendo le
malattie, quindi anche questa malattia la PSORIASI.
Come mai noi non lo sappiamo?
Ma sopratutto, come mai la medicina la malattia la PSORIASI la dichiara
inguaribile?
Penso che sia inutile porsi queste domande, in quanto la risposta non cambia, è
sempre la medesima:
TROPPI INTERESSI girano intorno a questa malattia, come è per molte altre
malattie invalidanti a cui si dedica la RICERCA delle industrie che ogni tanto
propongono PRODOTTI CHIMICI (VELENOSI), frutto di queste RICERCHE SCIENTIFICHE
che servono per guadagnare molto denaro puntando sul "PROVA" promosso dalla
pubblicità, anche se in effetti l'individuo che soffre di queste malattie che a
furia di "PROVA" sà benissimo che questi prodotti sono PURA ILLUSIONE, ma che
per scrupolo di coscienza ed una speranza mai perduta, finisce per "PROVARE" con
la infinita gioia del produttore.
Quindi questa pagina vorrei dedicarla ad una GUARIGIONE da questa PSORIASI, un disturbo sulla pelle
invalidante per chi ne soffre, che come sappiamo, dichiarata inguaribile dalla medicina, la cui
dichiarazione ora posso dire che è FALSA.
Se mai, come ogni altra malattia NON DEVE ESSERE GUARITA, poichè troppe persone
ne traggono enormi profitti da questo disturbo. Peccato però che a volte questo
disturbo causa dei danni morali che incidono molto negativamente sulla qualità
di vita dell'individuo che ne soffre.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acidoascorbicoselenioezincotiroide.htm
Marco è un cinquantenne colpito otto anni fa dal morbo di Parkinson. Per
ben sei anni ha tentato una terapia attraverso la somministrazione di diversi
farmaci nella speranza di curare la sua malattia. Visti i risultati negativi, si
è infine rivolto, due anni fa, al neurologo di Viterbo Antonio Costantini, il
medico che ha in cura centinaia e centinaia di pazienti affetti dal morbo di
Parkinson.
Dopo il trattamento con la Vitamina B1, detta anche Tiamina, i sintomi della
malattia sono completamente regrediti, così come accertato dal medico Asl
competente. ( Vai al video )
Non si tratta certamente del primo caso, ma questo è l’unico ad avere ottenuta
una verifica ufficiale.
Sulla vicenda abbiamo sentito il dottor Costantini.
D: Dottor Costantini, Marco è uno degli ultimi malati che ha curato per il morbo
di Parkinson. Quale è la terapia somministrata a questo nuovo paziente ?
R:La terapia che abbiamo somministrato a questo nuovo paziente è sempre la
vitamina B1, con dosi necessarie per controllare perfettamente l’equilibrio. Su
questa base noi inseriamo la dose di Levodopa, che è il farmaco con meno effetti
collaterali che esistono per la malattia del Parkinson, e il risultato è stato
una completa regressione dei sintomi.
D: Da quali parametri risulta questa regressione?
R: Dalle schede di valutazione, dai test motori cui viene sottoposto per
verificare l’equilibrio, l’eloquio e tutta una serie di funzioni che risultano
nella norma.
D: Marco si è sottoposto anche a una visita di controllo alla Asl?
R: Si, lui è un sottufficiale in congedo della polizia; per avere la licenza del
porto d’armi è stato sottoposto ad una visita ufficiale per verificarne le
condizioni di salute. E’ stato visitato da un fisiatra della Asl per accertare
le condizioni fisico-motorie del paziente. Il medico fisiatra che lo ha visitato
ha infatti constatato che non presentava più alcun sintomo della malattia e lo
ha ritenuto idoneo. Per noi è comune vedere pazienti con malattia di Parkinson
con completa regressione dei sintomi in seguito all’introduzione della vitamina
B1 nella loro terapia. In questo caso però la completa regressione dei sintomi
non l’abbiamo certificata noi ma un medico estraneo al nostro gruppo e si tratta
di uno specialista nei disturbi del movimento.
D: Fino a qualche anno fa la malattia del morbo di Parkinson colpiva soprattutto
gli anziani, adesso colpisce anche i trenta-quarantenni. Cosa è cambiato in
questi anni?
R: Non si sa. Di certo, attualmente si consumano nella alimentazione molti
zuccheri semplici che richiedono più vitamina b1 per essere metabolizzati.
Quindi pensiamo che possano crearsi situazioni di carenza relativa di Vitamina
B1 che potrebbe essere implicata nella patogenesi della malattia a causa
dell’alimentazione in cui sia presente un alto contenuto di zuccheri semplici
nei cibi. Ci sono già studi che correlano la malnutrizione ai sintomi non motori
della Malattia di Parkinson (Mischley L.K1 .Int Rev Neurobiol.
2017;134:1143-1161. doi: 10.1016/bs.irn.2017.04.013. Epub 2017 Jun 9.Nutrition
and Nonmotor Symptoms of Parkinson’s Disease.)
D: Quali sono i primi sintomi di questa malattia degenerativa?
R: I sintomi sono tanti perché interessano i sistemi motori; l’olfatto con
anosmia, è sicuramente uno dei primi sintomi; l’umore, con depressione; un
leggero rallentamento dei movimenti; una leggera rigidità e la mancanza di
movimenti volontari; il viso che è amimico. Consideri che il Parkinson interessa
i sistemi motori, colpisce le funzioni cognitive, le funzioni emotive, oltre
l’olfatto, e l’equilibrio. Provoca movimenti involontari come il tremore,
peraltro non presente in tutti pazienti, e questo costituisce uno dei sintomi
più ostici da mettere sotto controllo, da sempre.
D: Dopo la riabilitazione è necessario ricorrere anche alla fisioterapia?
R: La fisioterapia è importante perché consente al paziente di recuperare o
mantenere i gradi fisiologici di movimento (articolarità), limitati dalla
rigidità tipica del parkinsoniano. Esistono esercizi per la stabilità posturale,
per l’elasticità muscolare e un training per la deambulazione. Il movimento del
parkinsoniano deve essere controllato dalla volontà, perché non è controllato
automaticamente dai sistemi colpiti dalla malattia.
dott. Antonio Costantini
Quindi il paziente impara con il terapista a dare un ritmo al proprio cammino,
contando a voce i passi o attraverso ausili quali il contapassi. Per i pazienti
con disturbi della marcia come il freezing (il paziente si blocca prima o
durante il cammino), sono molto utili i puntatori laser che sbloccano il
paziente dallo stato di “congelamento” tipico del freezing illuminando la zona
antistante i piedi.
D: Dottor Costantini lei ha curato con la vitamina B1 centinaia e centinaia di
pazienti colpiti dal morbo di Parkinson. I suoi studi sono stati pubblicati nel
2015 sul sito The National Center Biotechnology. Come ha reagito la medicina
ufficiale alla sua cura?
R: E’ stata totalmente ignorata, purtroppo. Non si è incaricato nessuno di
smentirci, né di confermare i nostri risultati.
D: Perché secondo Lei?
R: Non ne ho alcuna idea.
D: Negli anni scorsi in collaborazione con l’ospedale San martino di Genova era
stato deciso di organizzare una sperimentazione chiamata “doppio cieco” poi
abbandonata. Perché?
R: Perché il Ministero non ha dato i fondi per la sperimentazione. Si trattava
di 250 mila euro.
D: Quanto costa la cura con la somministrazione della vitamina B1 rispetto alla
cura con i farmaci tradizionali?
R: Costa molto di meno; in fiale costa 50 euro l’anno.
D: Mentre la cura con i farmaci tradizionali?
R: Ci sono anche farmaci molto cari di recente produzione.
D: Su internet sono presenti numerosi enti scientifici, associazioni di
genitori, neurologi e ospedali che si occupano a vario titolo del morbo di
Parkinson. In futuro, cioè oggi, ritiene possibile una collaborazione con altri
enti scientifici per cercare di debellare definitivamente questa malattia
invalidante per migliaia e migliaia di persone?
R: Noi siamo disponibili ad aiutare chiunque. Attualmente ci sono centinaia di
pazienti che si rivolgono a noi attraverso l’invio di e.mail. Un sito web
britannico chiamato HealthUnlocked si è molto impegnato, visti i buoni
risultati, a diffondere questo tipo di trattamento tra i suoi iscritti: hanno
pubblicato delle linee guida con il nostro aiuto. Pertanto, un paziente può
anche agevolmente curarsi da solo con forme orali di Vitamina B1. I risultati
sono stati ben evidenti, tanto che alcuni utenti hanno potuto fare un elenco di
circa 80 disturbi lamentati dai pazienti che regrediscono o migliorano di molto
in seguito alla terapia con Tiamina. Talvolta chiedono a noi qualche consiglio
per aggiustare la dose in itinere.
Giuseppe Careri
Se l'italiano è la tua lingua leggi sotto.
Se hai cliccato sul traduttore e vuoi leggere la pagina
nella tua lingua clicca sulla riga.
il link è: https://www.ultimaedizione.eu/2019/01/23/parkinson-la-vitamina-b1-possibile-la-totale-regressione-dei-sintomi-primo-caso-certificato/63182/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook
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