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<font size="4">Per la definizione degli &quot;ALIMENTI ESSENZIALI&quot;<br></font>
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenziali.htm

Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm

Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm

Tutta la documentazione in nostro possesso inerente i dottori
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/dottoribase.htm

La falsità dei CALCOLI RENALI causati dall'ACIDO ASCORBICO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acidoascorbicocalcolirenali.htm

 

Le industrie del CAFFE' continuano a riportare degli articoli che esaltano degli studi sicuramente FALSI, adducendoli a ricercatori e personaggi di fama internazionale, cui il dio denaro riesce a scalfire la loro integrità.
Con la quantità di denaro guadagnato GIORNALMENTE da queste industrie, possono permettersi questo e molto altro di più.
Per noi però è molto facile smontare queste dichiarazioni di salute che si ottiene bevendo GIORNALMENTE questa DROGA-INSETTICIDA.
Per farlo, e vi assicuro che è molto facile, basta in piccolo ragionamento INCONTROVERTIBILE.
Abbiamo certezza che il chicco di CAFFE' è il seme della pianta stessa, quindi suo figlio per la continuazione della specie.
Abbiamo anche certezza che in quanto SEME, come TUTTI i semi vegetali al mondo, egli contiene il GERME, altrimenti non potrebbe sicuramente GERMOGLIARE come è naturale che sia.
Difatti:
"Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo, zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina, vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del germe di grano è l’OCTACOSANOLO, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a sportivi e studenti. L’OCTACOSANOLO rinforza la capacità riproduttiva degli uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in equilibrio il funzionamento dell’organismo."
quindi ritengo che questo sia il LIQUIDO SEMINALI del grano dove è contenuto il DNA della pianta.
MA NON CONTIENE ACIDO ASCORBICO, al contrario di quello animale che ne è la base.

La scoperta più stupefacente che ho fatto nel mese scorso, novembre 2015 è che nel GERME di TUTTI i semi vegetali vi sono gli stessi contenuti dallo SPERMA animale, e come potrebbe essere diverso? Di lì ha inizio la VITA.
Come si potrà rilevare dal pezzo dell'articolo che riporto sotto, il contenuto del GERME di grano è di TUTTI gli "ALIMENTI ESSENZIALI" contenuti nel liquido seminale maschile di TUTTI i maschi animali del mondo detto SPERMA. Così è per TUTTI i semi al mondo, poichè un GERME lo contengono TUTTI dove è depositato il DNA della specie dove ha inizio la vita futura sia VEGETALE che ANIMALE.
Questo è comprensibile in quanto, come sappiamo, anche loro sono nostri fratelli poichè proveniamo da quegli unicellulari usciti dal mare di cui ci parla Irwin Stone:  
"pagina 1/10------sostanza fondamentale
L'ACIDO ASCORBICO è una sostanza ubiquitaria fondamentale nel processo vitale. Tutti gli organismi viventi o la producono o la prendono dal nutrimento oppure periscono. I sistemi enzimatici per la produzione dell'ACIDO ASCORBICO sono di antica origine e si sono formati molto presto nello sviluppo del processo vitale su questo pianeta, probabilmente mentre le forme più altamente sviluppate erano ancora forme primitive unicellulari.
pagina 1/10------solo embrione ma produce molto ACIDO ASCORBICO
L'evidenza della embriologia sia delle piante che degli animali corrobora questo punto di vista dal momento che il seme dormiente della pianta e l'uovo dell'animale sono privi di ACIDO ASCORBICO. C'è una produzione immediata di ACIDO ASCORBICO nel seme che germina o nell'uovo in sviluppo, perfino quando l'embrione non è niente più che un grumo di alcune cellule.
pagina 1/10------alta produzione sia in piante che animali
Anche la sua diffusa presenza in tutti gli odierni organismi pluricellulari, sia piante che animali, lo testimonia. Possiamo anche dedurre che la produzione di ACIDO ASCORBICO era ben sviluppata prima che gli organismi viventi divergessero nelle forme di piante e di animali.
pagina 2/10------RENI E FEGATO
Il luogo degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico nei vertebrati a sangue freddo, i pesci, gli anfibi ed i rettili, è nei reni. I più altamente attivi mammiferi a sangue caldo tutti sintetizzano il loro acido ascorbico nel fegato. Una delle principali
funzioni dell’acido ascorbico nella fisiologia animale è il mantenimento della omeostasi biochimica sotto stress. Più grande è lo stress a cui è sottoposto l’animale, più acido ascorbico produce.
Circa 165 milioni di anni fa, quando la natura aveva in vista l’evoluzione dei più attivi e stressanti mammiferi, doveva essere presa una importante decisione morfologica e fisiologica. I reni, pure adeguati come sito di sintesi dell’acido ascorbico per i lenti vertebrati a sangue freddo, erano inadeguati per le aumentate richieste di acido ascorbico per i più altamente stressati mammiferi. La soluzione vincente di questo problema fu il trasferimento degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico dai
relativamente piccoli e biochimicamente affollati reni al più spazioso fegato, che è il più grande organo del corpo. Tutti gli odierni mammiferi capaci di sintetizzare acido ascorbico lo producono nel fegato perché ogni antica forma che non effettuò tale
passaggio era così handicappata biochimicamnte che fu eliminata dalle forze della evoluzione.
...racconta l'EVOLUZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI E L'ACIDO ASCORBICO
e spiega la perdita di produrcelo autonomamente
pagina 6/10------l'ACIDO ASCORBICO è un metabolita per tutti gli animali e non una VITAMINA
Stone 20. Negli ultimi 60anni, l'ACIDO ASCORBICO è stato visto come"vitamina C" quando in realtà è un metabolita del fegato e certamente non una "vitamina" per la miriade di mammiferi che hanno intatto il gene per lo L-gulonolactone ossidase. Tali mammiferi non prendono lo scorbuto, anche se hanno una dieta completamente priva di vitamina C.
http://digilander.libero.it/genfranco/Immagini/irwinstorianaturale.pdf

e quindi l'ACIDO ASCORBICO, diventa ora la base della vita di questa pianta.
Ma sarà solo per il grano questo?
http://digilander.libero.it/anna945/Immagini/germegranosperma.htm

Ora, per capirci meglio riporto una parte molto importante del libro di Irwin stone citato sopra, che dice:
"pagina 1/10------solo embrione ma produce molto ACIDO ASCORBICO
L'evidenza della embriologia sia delle piante che degli animali corrobora questo punto di vista dal momento che il seme dormiente della pianta e l'uovo dell'animale sono privi di ACIDO ASCORBICO. C'è una produzione immediata di ACIDO ASCORBICO nel seme che germina o nell'uovo in sviluppo, perfino quando l'embrione non è niente più che un grumo di alcune cellule."
Quindi questi chicchi di CAFFE' non contengono ACIDO ASCORBICO, poichè per AUTOPRODURLO come è naturale per TUTTI i SEMI, dovrebbero GERMOGLIARE, ma contengono TUTTI gli altri "ALIMENTI ESSENZIALI" indispensabili per l'inizio della vita.
PERO' QUESTI CHICCHI anzichè essere immersi nell'acqua come è naturale che sia per la germogliatura, essi vengono TOSTATI a temperature molto alte, fino a
• Dai 225 ai 230°C si sviluppa una tostatura “dark” (che produce un tostato più amaro e meno acido).
E' quindi facile dedurre che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" contenuti nel GERME non possono che essere DISTRUTTI, anzi nella distruzione avviene un fatto molto CANCEROGENO, la produzione di ACRILAMIDE, come descritto dall'articolo sotto.
Ma scusate, manca ancora un piccolo particolare che si chiama FURANO:
"Mi sorge spontanea una domanda: ma da dove accidenti arriva questo furano, che ci fa nel caffè? Cioè, deriva dai metodi produttivi anche se sono corretti (es. tostatura) o non dovrebbe esserci in ogni caso?

FATE GIRARE, AVVISATE TUTTI
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/caffefurano.htm

Quale sarà quindi il vero scopo di questo FURANO?
dare un GUSTO, in quanto AROMATICO, ma se è così allora anche il CAFFE' contiene gli "AROMI";
oppure:
aumentare la dipendenza al bevitore,
o quale altro scopo occulto ha questa MICIDIALE aggiunta?
Si parla sempre di TOLLERANZA a certi valori, e quindi della non pericolosità, ma a quale corpo si sono riferiti per stabilire questo massimo?
Qui sotto lo studio citato sopra, che tradotto in italiano, recita:

Presenza di furano nel caffè dal mercato spagnolo: Contributo di birra e tostatura.

Altaki MS 1, Santos FJ 2, Galceran MT 1.
Informazioni Autore

1 Departament de Química Analítica, Universitat de Barcelona, ??Avda. Diagonal 647, 08028 Barcellona, ??Spagna.
2 Departament de Química Analítica, Universitat de Barcelona, ??Avda. Diagonal 647, 08028 Barcellona, ??Spagna. Indirizzo elettronico: javier.santos@ub.edu.

Astratto

In questo lavoro, abbiamo valutato la presenza di furano negli infusi ottenuti da regolare, decaffeinato, e il caffè solubile e commerciale capsule confezionate. A questo scopo, un microestrazione in fase solida metodo precedentemente sviluppato spazio di testa automatizzata accoppiato cromatografia-spettrometria di massa di gas (HS-SPME-GC-MS) è stato utilizzato. Inizialmente, l'influenza delle condizioni HS-SPME sulla formazione furano è stata valutata. Inoltre, è stato anche studiato l'effetto di condizioni di tostatura (temperatura e tempo) utilizzati per i chicchi di caffè sulla formazione di furano. Abbiamo trovato che bassa temperatura e tempo lungo tostatura (140 ° C e 20 min) diminuisce il contenuto di furano finale. Le concentrazioni di furano nei normali birre caffè macinato da una macchina per caffè espresso erano più alti (43-146ng / ml) rispetto a quelli ottenuti da una macchina da caffè a casa a goccia (20 e 78ng / ml), mentre birre caffè decaffeinato da una macchina per il caffè a casa a goccia (14 -65ng / ml) ha mostrato una concentrazione furano simile a quella ottenuta dal caffè normale. Relativamente basse concentrazioni di questo composto (12-35ng / ml) sono stati trovati in infusi di caffè istantaneo, mentre capsule di caffè confezionato commerciali hanno mostrato la più alta concentrazione (117-244ng / ml). Infine, l'assunzione giornaliera di furano attraverso il consumo di caffè a Barcellona (Spagna) (0.03-0.38µg / kg di peso corporeo) è stato stimato.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/caffefuranostudio.htm

Ed ora lascio le conclusione a chi VUOLE SAPERE, agli altri NON auguro un buon caffè  MA MOLTA FORTUNA.

Questa pagina e quella subito sotto sono la CONFERMA che il CAFFE' è "UNA DROGA" e si chiama CAFFEINA, come è "DROGA" la NICOTINA, DROGHE LEGALIZZATE ma considerate leggere, che causano DIPENDENZA come la COCAINA e le altre DROGHE considerate pesanti, alla faccia delle persone.

QUANDO LA CAFFEINA E' TROPPO ELETTRIZZANTE
di Eric C. Strain e Roland R. Griffiths

La CAFFEINA è la sostanza psicoattiva più usata al mondo. Negli Stati Uniti si stima che oltre l80% degli adulti ne faccia un uso regolare. Il suo consumo si verifica di frequente in una varietà di contesti sociali culturalmente ben integrati, come il coffee break negli Stati Uniti, il tea time nel Regno Unito o la masticazione della kol nut in Nigeria. Negli stati Uniti, per esempio, il consumo di CAFFE' o bibite caffeinate durante i pasti è estremamente comune. Questa integrazione culturale dell'uso della sostanza può rendere particolarmente difficile il riconoscimenti dei disturbi psichiatrici associati. Tuttavia, per il clinico è importante conoscere la capacità della CAFFEINA di produrre una varietà di sindromi psichiatriche. In questo articolo esamineremo cinque disturbi associati con l'uso di CAFFEINA: intossicazione da CAFFEINA, l'ASTINENZA da CAFFEINA, la dipendenza da CAFFEINA, il disturbo d'ansia indotto da CAFFEINA ed il disturbo del sonno indotto da CAFFEINA.

INTOSSICAZIONE DA CAFFEINA
L'intossicazione da CAFFEINA è stata da lungo tempo riconosciuta come una sindrome della ingestione di una quantità eccessiva della sostanza. Per esempio, nel 1896 J.T.Rugh riportò il caso di un rappresentante di commercio che lamentava nervosismo, contrazioni involontarie delle braccia e delle gambe, sensazione di pericolo imminente e disturbi del sonno. Il paziente beveva quantità eccessive di caffè per sostenere un ritmo lavorativo elevato. Simili notizie sulla intossicazione si possono trovare in tutta la letteratura medica dell'800 e dei primi del '900 con osservazioni su irrequietezza motoria, insonnia, tachicardia, irritabilità, cefalea, labilità emotiva, ansia e disturbi gastrointestinali associati all'eccessivo uso di CAFFEINA. L'intossicazione da CAFFEINA rappresenta pertanto un disturbo psichiatrico noto da almeno cento anni.

Il grado di tolleranza dipende dalla relazione tra la dose di CAFFEINA assunta ed il livello di tolleranza raggiunto. Infatti, se l'assunzione è regolare l'individuo tende a sviluppare tolleranza ai sui effetti, per cui col tempo la stessa quantità di CAFFEINA produce effetti inferiori. Nella comparsa di una sindrome da intossicazione da CAFFEINA vanno considerate anche le differenze interindividuali nella sensibilità ai suoi effetti. Così una persona particolarmente sensibile può presentare segni e sintomi di intossicazione in risposta ad una dose relativamente bassa (ad esempio quella contenuta in una tipica tazza di infuso di CAFFE', pari a 100 mg). mentre una persona che consuma quotidianamente dosi elevate di CAFFEINA, e che quindi ha sviluppato tolleranza ai suoi effetti, per una dose simile non presenterà segni di intossicazione. Il meccanismo d'azione principale della CAFFEINA consiste nel suo antahonismo per l'adenosina, L'adenosina produce una grande varietà di effetti fisiologici che comprendono depressione del sistema nervoso centrale, vasodilatazione cerebrale, inibizione del rilascio di renina ed effetto antidiuretico, inibizione della secrezione gastrica e depressione respiratoria. In quanto antagonista dell'adenosina, molti degli effetti della CAFFEINA rappresentano l'opposto degli effetti prodotti dalla adenosina.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/caffesintomia.htm

LA STORIA
La caffeina è usata principalmente per i suoi effetti stimolanti. La caffeina viene assunta per via orale in forma liquida nel caffè, nel thè e in altre bevande, come ad esempio la Coca Cola. E’ utilizzata terapeuticamente come analgesico nel trattamento dell’emicrania e come additivo in alcuni farmaci. La caffeina, una metilxantina naturale, si può trovare in più di 60 varietà di piante. Coltivato dapprima in Arabia, il caffè ha conqustato l'Europa nel 17 secolo, mentre il thè ed il cacao sono arrivati nel nostro continente solo 100 anni prima.
La nicotina è il principale alcaloide della Nicotiana ( tabacum: rustica); essa è presente anche in altre piante (Equiseto, Licopodio, Composita). La nicotina è una sostanza che deriva dalla combustione del tabacco e dei suoi derivati, è uno stimolante potente e rapido. Viene assunta per inalazione del fumo di sigaretta o ingerita oralmente in forma di chewing gum. La nicotina non ha usi terapeutici.

ASPETTI CLINICI (CAFFEINA)
Gli effetti fisici e psicologici della caffeina
Come stimolante la caffeina ha effetti cardiovascolari e sul SNC:
aumento della frequenza e gittata cardiaca e ipertensione
costrizione vascolare cerebrale
aumento del metabolismo basale
rilasciamento della muscolatura liscia viscerale e contrazione della muscolatura scheletrica
ansietà, insonnia, depressione
affaticamento

L'INTOSSICAZIONE ACUTA DA CAFFEINA
I caffeinomani accaniti presentano fini tremori delle estremità in particolare alle mani, riportano storie di ulcera, bruciori di stomaco, gastriti, diarrea. A costoro è necessario dare alcuni consigli: il riposo, l'astensione da ulteriori ingestioni di sostanza, il limitarsi a massimo 3 tazze di caffè al giorno.
L’assunzione di almeno 250 mg di caffeina è accompagnata da:
irrequietezza, nervosismo, insonnia
diuresi
eloquio incoerente

A dosaggi maggiori abbiamo:
agitazione psicomotoria, eccitamento e instancabilità
flusso disordinato del pensiero e del linguaggio
tremori, contrazioni muscolari
nausea
ipervigilanza
tachicardia ed extrasistole
turbe gastrointestinali
ronzii nelle orecchie

l'ASTINENZA DA CAFFEINA
sonno aumentato
depressione e riduzione dell’energia
stitichezza
stato mentale confuso, agitazione
mal di testa
Non sembra che l'astinenza da caffeina richieda attenzione medica, è comunque sconsigliato interrompere bruscamente l'assunzione della sostanza. L’ideale sarebbe una graduale riduzione dell'uso accompagnata da alcuni consigli:
individuare il numero di tazze consumate al giorno
ridurre di una tazza al giorno se necessario sostituire con :
thè leggeri o deteinati
caffè decaffeinati
succhi di frutta o vegetali

Aspetti clinici (nicotina)
Gli effetti fisiologici della nicotina
La nicotina viene assorbita attraverso l'epitelio alveolare. Attraverso la via digerente la nicotina viene principalmente metabolizzata dal fegato in cotinina. Quando fumata la nicotina passa nel sangue in alta concentrazione. Alcuni degli effetti fisiologici specifici della nicotina sono:
aumento dell'attività del colon
aumento del tempo di eliminazione da parte del colon
aumento dei livelli di vasopressina
aumento dei livelli di adrenalina
ipertensione arteriosa

I SEGNI E I RISCHI CLINICI CARATTERISTICI DEI FUMATORI
Chi usa regolarmente prodotti a base di tabacco presenta:
ridotto senso del gusto
disturbi gengivali e dentali
enfisema polmonare
ridotto trasporto di ossigeno e aumento dell'anidride carbonica nel sangue
irritazione dei bronchi e tosse
ulcera gastrica
è inoltre esposto a:
tumori all’apparato respiratorio e della mucosa nasale: faringe, laringe, bocca
tumori all'esofago e al pancreas
tumori al rene e alla vescica

L'ASTINENZA DA FUMO
In fumatori pesanti i sintomi dell’astinenza insorgono 2 ore dopo che è stata fumata l’ultima sigaretta:
desiderio di fumare
mal di testa irritabilità, irrequietezza, ansia
dolori muscolari
difficoltà di concentrazione
frustrazione o rabbia
ipotensione, ridotta frequenza cardiaca
aumento dell' appetito e o del peso
In 3-4 giorni i sintomi fisiologici d’astinenza raggiungono il loro massimo. Per più tempo persistono i sintomi psicologici quali comportamenti e abitudini correlate al fumo, come la ricerca di una sigaretta dopo i pasti o al telefono.

IL TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA DA NICOTINA
1. fase prima
In questa prima fase è importante aiutare il fumatore a convincersi dei gravi danni che l'uso del tabacco comporta. La cessazione del fumo è un beneficio per:
la salute personalizzare (malattie e mortalità legata all’uso di tabacco)
il proprio bilancio economico
per la società e per gli altri

2. fase seconda
In questa seconda fase è importante rendere consapevole il paziente dei disagi e delle difficoltà che dovrà sopportare in astinenza.

3. fase terza
Qui si deve trattare dei metodi di gestione dei disturbi dovuti all'astinenza, sottolineando la transitorietà dei sintomi d'astinenza. Il chewin gum e i cerotti alla nicotina sono efficaci nel ridurre il desiderio per la nicotina e la sintomatologia astinenziale.
chewingum alla nicotina
cerotti alla nicotina
rilassamento
ipnosi

4. fase quarta
In quest'ultima fase si passa a delineare un piano di trattamento:
decidere quale cessazione fare (immediata e completa oppure gradulale)
stabilire una data precisa per iniziare l’astinenza
ridurre ogni giorno un numero di sigarette per arrivare al giorno prefissato
Le complicanze in fase di astinenza da nicotina
aumento di peso per maggiore acuità del gusto e cambiamenti nel metabolismo basale, che si può prevenire con consigli sulla nutrizione
tosse e aumento del catarro per rilascio bronchiale di nicotina catrame, tali sintomi favoriscono la pulizia dei polmoni
maggiore nervosismo e irritabilità che può essere gestita dal coinvolgimento in gruppi di supporto per fumatori o ex fumatori.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/caffesintomi.htm

A conferma della pericolosità di bere il CAFFE' a stomaco vuoto, altra pagina recita:
"Ecco perché non dovresti mai bere il caffè a stomaco vuoto
Consumi il caffè a stomaco vuoto? Ecco perché, secondo gli esperti, non dovresti mai farlo
Il caffè non si dovrebbe mai bere a stomaco vuoto. Quello che per molti era un pensiero si è trasformato in realtà grazie ad una ricerca americana. Il medico Adam Simon infatti ha studiato gli effetti di questa bevanda amata in tutto il mondo, sul nostro stomaco, soprattutto quando è vuoto.
“Bere una tazza di caffè prima di aver consumato un pasto è uno scacco all’idratazione del nostro corpo – ha svelato il dottore -. Accresce il fabbisogno giornaliero d’acqua, può causare disidratazione e tachicardia”.
Le parole del medico sono state confermate anche dallo studioso Nitin Makadia: “Il caffè, anche quello decaffeinato, produce acido cloridrico – ha detto -, il principale responsabile dei danni alla mucosa gastrica, se bevuto ripetutamente a stomaco vuoto”.
L’acido cloridrico è un elemento fondamentale nel processo di digestione. Questa sostanza infatti viene rilasciata nell’organismo poco prima di consumare un pasto o quando sentiamo il profumo di un cibo che vorremmo mangiare. Ciò significa che un caffè preso appena ci si sveglia e a stomaco vuoto potrebbe rivelarsi davvero dannoso per l’organismo.
“Se gli studi sull’inefficacia del caffè preso da appena svegli non erano riusciti a sconvolgere la mia coffee routine, quelli sulla “pericolosità” del caffè a stomaco vuoto, sì. Decisamente” ha commentato la writer Kaitlyn McLintock, che ha seguito da vicino le ricerche sul tema, diffondendo la notizia.
A quanto pare il caffè bevuto a stomaco vuoto potrebbe compromettere il funzionamento di questo organo, ma anche agire sull’umore e sulle nostre performance. Già qualche tempo fa degli studi scientifici avevano dimostrato come la bevanda a base di caffeina consumata al mattino non fosse una fonte di “sprint” come molti credono. In realtà per gli esperti il caffè andrebbe assunto qualche ora dopo essere scesi dal letto e non prima di aver bevuto un po’ d’acqua e mangiato qualcosa."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/caffestomacovuoto.htm

Una parte di un libro di  Stephen Cherniske, MS laureato presso l'Università dello Stato di New York ad Albany che ha oltre 35 anni di cliniche, di ricerca, ed esperienza di insegnamento il quale ha scritto un libro al riguardo e che ora voglio proporre a voi.
http://digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/caffeinadanni.htm

Stò rilevando con piacere che ogni giorno che passa, dopo un secolo di silenzio, anzi direi di inganno, sempre più persone scrivono le verità su questo PRIMO FLAGELLO umano che si chiama CAFFE' di cui sono stato uno dei primi a parlarne e darle questa azzeccata definizione, data la mia esperienza NEGATIVA  con questa chiamata bevanda che personalmente definisco VELENOSA. Quindi per me questo è un onore immenso.

Devo far rilevare che tra tutti i CIBI elencati nella tabella allegata il prodotto che contiene più ACRILAMIDE è il CAFFE' "DROGA INSETTICIDA".
Questo perchè mentre gli altri possono contenerne anche un minimo di 0, perchè non è detto che ne contengano il massimo,
mentre per il CAFFE' il minimo è 175 quindi un valore MOLTO ALTO, SEMPRE.
Lo giustifica il fatto che il CAFFE' è tostato ad una temperatura di 250 gradi centigradi, quindi grazie a questa enorme temperatura è un CONCENTRATO DI ACRILAMIDE CANCEROSA che causa anche la INFERTILITA' come sotto descritto.

L’acrilammide è un composto chimico che si forma negli alimenti, solitamente nei prodotti amidacei, durante la cottura (frittura, cottura al forno e alla griglia) ad alta temperatura. Si forma a partire da alcuni zuccheri e da un aminoacido, entrambi presenti naturalmente negli alimenti. La presenza di acrilammide è stata rilevata in prodotti quali patatine, patate fritte a bastoncino, pane, biscotti e caffè. Fu scoperto per la prima volta negli alimenti nell’aprile del 2002, ma è probabile che vi sia sempre stato presente.
Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui contaminanti nella catena alimentare (gruppo CONTAM) sta conducendo una valutazione completa del rischio derivante dall’acrilammide presente negli alimenti. Gli esperti dell’EFSA hanno effettuato tale valutazione in via provvisoria nel luglio 2014. Il gruppo ha eseguito una valutazione della tossicità dell’acrilammide per gli esseri umani e ha fornito un aggiornamento della propria precedente stima dell’esposizione dei consumatori tramite la dieta. L’EFSA si è consultata pubblicamente sulla propria bozza di parere scientifico alla metà del 2014. L’EFSA terrà una riunione di verifica e aggiornamento con le parti interessate per discutere dei commenti ricevuti durante la consultazione online. I riscontri pervenuti tramite la consultazione pubblica saranno di ausilio agli esperti del gruppo scientifico per la stesura conclusiva del parere, la cui pubblicazione è prevista per la prima metà del 2015.
Nel settembre del 2014, con la collaborazione dei partner nazionali degli Stati membri, l’EFSA ha pubblicato un’infografica sull’acrilammide per contribuire ad accrescere la consapevolezza del pubblico in merito all’argomento. L’infografica spiega come si forma l’acrilammide e in che alimenti, e riporta le raccomandazioni di base delle autorità nazionali per ridurre l’esposizione all’acrilammide tramite la dieta.

http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/acrilammide.htm

LE TOSTATRICI
Esistono due tipologie distinte di macchinari specializzati nella tostatura del caffe':
IL TAMBURO ROTANTE
Basa il suo funzionamento su:
• la conduzione – convezione
• la tostatura per contatto diretto sulle pareti di un tamburo rotante, scaldato a fiamma e basato sull'attraversamento di aria calda.
• il tempo di tostatura che oscilla da 8 a 15 minuti.
IL LETTO FLUIDIFICATO
Basa il suo funzionamento su:
• la convezione
• la tostatura a flusso di aria molto calda che permette una tostatura più uniforme
• la regolazione di temperature e tempi più accurata
• il tempo di tostatura che oscilla da 8 a 15 minuti.
Il letto fluidificato necessita di un ciclo continuo e di una maggiore produzione vincolata ad una qualità standard.
I CAMBIAMENTI DEL CAFFÉ IN FASE DI TOSTATURA
Sotto l'azione del calore, il caffe' subisce una metamorfosi:
• il calo dell'umidità (da 12 - 8% a 5 - 1 %)
• il calo del peso (meno 15 - 20% per evaporazione acquea)
• l'aumento del volume (più 30 - 60% per la formazione di anidride carbonica)
• il cambiamento del colore (che diventa più scuro)
• il cambiamento di sostanze (+ 12/16% di grassi, - 10% di zuccheri, - 3% di acidi)
• lo sviluppo degli aromi.
LE MODIFICHE SONO GRADUALI E SONO INFLUENZATE DALL'INNALZAMENTO DELLA TEMPERATURA.
• A 50°C iniziano le modifiche del tessuto interno
• A 60°C comincia il processo di evaporazione
• A 100°C avvengono le prime modifiche del colore
• Dai 150 ai 180°C si ha lo stadio definito “light roast”
• Dai 200 ai 230°C si ottiene un grado ottimale di tostatura
• Dai 215 ai 220°C si sviluppa una tostatura “light”
(che produce un tostato più acido e meno amaro)
• Dai 220 ai 225°C si sviluppa una tostatura media
• Dai 225 ai 230°C si sviluppa una tostatura “dark” (che produce un tostato più amaro e meno acido).
http://digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/tostaturacaffe.htm

e per chi ha voglia di leggere e vuole saperne di più:
http://digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/cafferagionamento.htm

L’acrilammide, una sostanza presente nei cibi fritti e tostati, sarebbe cancerogena, pertanto l’EFSA ha lanciato l’allarme. Vediamo perché
E’ l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) a lanciare l’allarme, sulla base degli esiti di alcuni studi scientifici condotti sugli animali. L’acrilammide entra rapidamente nell’organismo e si distribuisce, una volta metabolizzata, in tutti gli organi e i tessuti, aumentando il rischio di sviluppare neoplasie maligne. Ma di che sostanza stiamo parlando?
In effetti si è molto facile riconoscerne la presenza. L’acrilammide è si sviluppa nei cibi amidacei, quindi carboidrati, cotti ad alte temperature (oltre i 120°), che sviluppano la classica doratura, quella che ci piace tanto. Pane tostato, patatine fritte e arrosto, crackers, grissini, biscotti (inclusi quelli per bambini) e fette biscottate, torte e pane, e persino il caffè (tostato, appunto), sono fonti di acrilammide.
Più il prodotto appare dorato (e quindi croccante e saporito), più è pericoloso. Sebbene gli studi sugli effetti nocivi dell’acrilammide siano stati condotti sugli animali, mentre per quanto riguarda le conseguenze sull’uomo i pareri sono ancora discordanti, è legittimo preoccuparsi. Le autorità europee e nazionali hanno da tempo raccomandato le industrie alimentari di ridurre al minimo la presenza di acrilammide nei loro prodotti, in particolare quelli destinati alla prima infanzia, la fascia d’età più vulnerabile.
Ora l’EFSA ha deciso di fare di più per proteggere la salute dei consumatori europei, indicendo una consultazione pubblica sulla bozza (dallo stesso Ente prodotta), e sui dati raccolti a proposito della pericolosità dell’acrilammide da scienziati che si occupano di valutare gli agenti contaminanti nella catena alimentare (CONTAM). L’esito della consultazione si avrà dopo il 15 settembre, dopodiché si prenderanno ulteriori provvedimenti. Intanto, vi riferiamo la valutazione della dott.ssa Diane Bedfod, una delle curatrici della bozza CONTAM :
L’acrilammide consumata per via orale viene assorbita dal tratto gastrointestinale, si distribuisce a tutti gli organi e viene ampiamente metabolizzata. La glicidammide, uno dei principali metaboliti derivati da questo processo, è la causa più probabile delle mutazioni geniche e dei tumori osservati negli studi sugli animali
L’acrilammide non avrebbe, però, solo effetti cancerogeni, ma anche nocivi sullo sviluppo intrauterino del feto, sulla fertilità maschile e sul sistema nervoso umano. In attesa di ulteriori raccomandazioni, possiamo già ridurre i rischi associati al consumo di questa sostanza limitando i cibi fritti e tostati (che sarebbe comunque una buona abitudine), tenendo però conto del fatto che i precedenti risultati degli studi effettuati sull’uomo non erano stati così categorici sulla pericolosità dell’acrilammide. Insomma, prudenti sì, ma senza panico.

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