Non solo iodio: importanza del selenio per la salute della tiroide

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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm

Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm

Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm

Per la vitamina K2 e la sua essenzialità
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm

Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi indispensabile per ogni essere vivente
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoevitaminaK2.htm

Tra questi non dobbiamo dimenticarci del SELENIO, altro importante "ALIMENTO ESSENZIALE".
Il titolo del video recita:
La supplementazione di Selenio in endocrinologia è utile?
Giudicalo tu stesso/a:
https://www.youtube.com/watch?v=e06Fkj8K1qM

Il selenio è un elemento che agisce, principalmente, come componente dell'enzima antiossidante glutatione perossidasi, che a sua volta opera insieme alla vitamina E nel prevenire i danni prodotti dai radicali liberi alle membrane cellulari. Il selenio, sottoforma di seleno-cisteina, è contenuto nei siti attivi dell'enzima. Oltre a questa forma, il minerale è presente in altre proteine come selenio-metionina e si ritrova nell'organismo anche nelle sue forme inorganiche seleniti e selenati.
Slenio alimentiGrazie a questa sua capacità di proteggere le membrane cellulari dall'ossidazione, il selenio ha un effetto protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari. Sembra inoltre svolgere un ruolo antagonista nei confronti dei metalli pesanti, come il mercurio, il cadmio e l'argento.
Bassi livelli di selenio sono collegati ad un maggior rischio di cancro, disturbi cardiovascolari, malattie infiammatorie ed altre patologie associate al danno da radicali liberi, inclusi l'invecchiamento precoce e la formazione di cataratta.
Il selenio è un componente essenziale del sistema enzimatico che trasforma la tiroxina (T4) in triiodotironina (T3), e come tale svolge un ruolo di primo piano nel supportare la funzione tiroidea.
La carenza cronica di selenio provoca una malattia del cuore, nota come morbo di Keshan, diffusa in alcune aree della Cina i cui terreni sono particolarmente poveri di selenio.
Non esiste una dose giornaliera raccomandata, ma è certo che in quantità elevate può dare effetti tossici (caduta dei capelli, fragilità delle unghie, nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, confusione mentale e odore d'aglio nel fiato).
Per questo motivo il livello di assunzione giornaliero non dovrebbe superare i 400 mcg, limite piuttosto difficile da raggiungere con la sola alimentazione.
La dose consigliata di selenio per gli adulti è di 50‐55 microgrammi al dì.
Nelle gestanti e nelle nutrici la dose raccomandata negli Stati Uniti è pari a 65‐75 mcg/die.
Nei neonati fino a 6 mesi la dose quotidiana consigliata è pari a 10 mcg, sale a 15 mcg tra 6 mesi ed 1 anno, a 20 mcg tra 1 e 6 anni, a 30 mcg tra i sette ed i dieci anni, e a 40 mcg tra gli 11 ed i 14 anni.
Selenio negli alimenti
Il selenio si concentra soprattutto negli alimenti di origine marina e nelle frattaglie. Il livello del minerale nei vegetali è invece proporzionale alla sua abbondanza nel terreno. Le famose patate al selenio vengono prodotte spargendo il minerale sul suolo al momento della concimazione. Crescendo in un ambiente ricco di selenio le patate accumulano una maggiore quantità del minerale, anche se la sua effettiva biodisponibilità ed i relativi, possibili, benefici sulla salute sono ancora poco chiari.
Il selenio presente negli alimenti sottoforma di selenioamminoacidi solforati (selenio-cisteina e selenio-metionina) è maggiormente assorbibile dei seleniti e dei selenati normalmente contenuti negli integratori alimentari. Il selenio agisce in sinergia con la vitamina E, per questo motivo i due princìpi nutritivi sono frequentemente associati negli integratori alimentari ad azione antiossidante.
I LARN consigliano per l'adulto un apporto di selenio pari a 55 microgrammi/die.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/selenio.htm

Mi permetto di riportare una prova alle mie certezze che però purtroppo non sono le certezze di tutti in quanto la medicina avendo seminato bene per molti anni per raccoglierne i frutti, ha reso le persone increduli verso queste mie, anzi sono fermamente convinte della onestà dei personaggi che guidano questa medicina non rendendosi conto invece delle loro FALSITA'.
Per mia fortuna, molte persone, con esperienze vissute sulla propria pelle, hanno ora dei sospetti di questo ma non ne hanno la certezza, ed a questo punto con loro, mi permetto di dare certezza alla loro incertezza con articoli come questo.
Dalla mia esperienza personale di 27 anni, dal 1992 e dalle esperienze di molte persone abbiamo certezza che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" lavorano in sinergia, quindi più di uno per ogni problema. 
L'altra certezza e non solo personale, ma anche della medicina è che questi "ALIMENTI ESSENZIALI" sono nel sangue di TUTTI gli animali, e sono loro che INSIEME AUTOPRODUCONO LE DIFESE IMMUNITARIE, il cui compito è di difendere il corpo dell'individuo.
Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm

Avendo queste certezze ecco che con l'articolo in oggetto che è uno studio sulla TIROIDE, elenca di aver provato 3 (tre) "ALIMENTI ESSENZIALI" denominati dalla medicina "integratori", che personalmente non ammetto di avere degli "integratori", conoscendo il significato di tale parola, nel mio corpo, figuriamoci nel mio sangue e nel mio liquido seminale maschile, nel quale liquido seminale di mio padre sono stato GENERATO, (vorrebbe dire accettare di essere stato GENERATO NEGLI "integratori"):
il SELENIO (Se)
l'ACIDO ASCORBICO-vitamina C
e lo ZINCO (Zn)

Lo studio riportato in oggetto recita:
"risultati
Tra i pazienti con malattia della tiroide, né la vitamina C, né Zn né Se correlavano con nessuno dei seguenti parametri: età, sesso, BMI, peso corporeo, scintigrafia tiroidea, ecografia, funzione tiroidea o anticorpi tiroidei. La proporzione di pazienti con malattie tiroidee benigne con concentrazioni di analita al di sotto dei livelli di riferimento esterni è stata dell'8,7% dei casi di vitamina C; 7,8% per Zn e 20,3% per Se. Bassi livelli di Se nel gruppo di controllo sono stati trovati nel 12%. I livelli di Se erano significativamente diminuiti nei casi di tiroidite subacuta e silente (66,4 ± 23,1 µg / le 59,3 ± 20,1 µg / l, rispettivamente) e nel carcinoma tiroideo follicolare e papillare. Il livello medio di Se nel gruppo di controllo era 90,5 ± 20,8 µg / l.
Conclusione
L'H0 può essere accettato per i livelli di vitamina C e zinco mentre deve essere rifiutato per Se. I pazienti con malattie tiroidee benigne o maligne possono presentare bassi livelli di Se rispetto ai controlli. Bassi livelli di vitamina C sono stati trovati in tutti i sottogruppi di pazienti."

Quindi posso concludere, senza ombra di dubbio che prima di sottoporre un individuo ad intervento chirurgico, TANTO DI MODA, sarebbe bene che la medicina facesse fare a questo individuo un esame del sangue e se non è la medicina a farlo, consiglio all'individuo di farsi fare l'esame del sangue dal suo medico di base, rilevando quindi i valori di questi "ALIMENTI ESSENZIALI" e se il risultato è la CARENZA, di sottoporla al suo medico portandogli questo studio come esempio richiedendo di correre ai ripari evitando l'intervento chirurgico provando prima ad eliminare queste eventuali CARENZE.
Ritengo che l'asportazione di un organo sia controproducente per l'individuo, in quanto se >Madre >Natura prima e la EVOLUZIONE poi lo hanno inserito nel suo corpo, hanno ritenuto che fosse importante averlo, quindi non riesco a capire il comportamento di un personaggio che decide di modificare il funzionamento del corpo eliminando questo importantissimo organo, come lo sono ogni altro organo che formano questo individuo. 

In riferimento agli "ALIMENTI ESSENZIALI" ho appena riportato su di uno di questo, il SILICIO ORGANICO, che insieme ad altri, come l'ACIDO ASCORBICO e la vitamina D  guariscono la PSORIASI, malattia considerata inguaribile.  
In proposito la pagina recita:
"In seguito alla scoperta che la PSORIASI, conosciuta come malattia inguaribile, è una malattia cui un "ALIMENTO ESSENZIALE":
il SILICIO ORGANICO, coadiuvato da un altro "ALIMENTO ESSENZIALE":
la vitamina D,
e naturalmente con TUTTI gli altri "ALIMENTO ESSENZIALE" iniziando dall'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO da tutti gli altri esseri viventi escluso l'Homo Sapiens, che stanno nel sangue animale, quindi anche nel sangue umano, e che sono quelli che TUTTI insieme AUTOPRODUCONO quelle DIFESE IMMUNITARIE indispensabili per difendere l'organismo prevenendo o guarendo le malattie, quindi anche questa malattia la PSORIASI.
Come mai noi non lo sappiamo?
Ma sopratutto, come mai la medicina la malattia la PSORIASI la dichiara inguaribile?
Penso che sia inutile porsi queste domande, in quanto la risposta non cambia, è sempre la medesima:
TROPPI INTERESSI girano intorno a questa malattia, come è per molte altre malattie invalidanti a cui si dedica la RICERCA delle industrie che ogni tanto propongono PRODOTTI CHIMICI (VELENOSI), frutto di queste RICERCHE SCIENTIFICHE che servono per guadagnare molto denaro puntando sul "PROVA" promosso dalla pubblicità, anche se in effetti l'individuo che soffre di queste malattie che a furia di "PROVA" sà benissimo che questi prodotti sono PURA ILLUSIONE, ma che per scrupolo di coscienza ed una speranza mai perduta, finisce per "PROVARE" con la infinita gioia del produttore.
Quindi questa pagina vorrei dedicarla ad una GUARIGIONE da questa PSORIASI, un disturbo sulla pelle invalidante per chi ne soffre, che come sappiamo, dichiarata inguaribile dalla medicina, la cui dichiarazione ora posso dire che è FALSA.
Se mai, come ogni altra malattia NON DEVE ESSERE GUARITA, poichè troppe persone ne traggono enormi profitti da questo disturbo. Peccato però che a volte questo disturbo causa dei danni morali che incidono molto negativamente sulla qualità di vita dell'individuo che ne soffre.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acidoascorbicoselenioezincotiroide.htm

Il corpo umano
Ma quanta acqua c’è nel nostro corpo?
L’acqua presente nell’essere umano mostra differenze notevoli secondo l’età, la costituzione, il tipo di alimentazione. Inoltre gli organi e i tessuti sono idratati in modo diverso uno dall’altro. Da giovani siamo decisamente più ricchi d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocutanei. Crescendo il tenore d’acqua si riduce progressivamente da una media del 75% del bambino piccolo a circa il 50% nella terza età.
Del resto lo si vede bene: negli adulti e negli anziani la pelle si presenta più secca e meno elastica, i tessuti sono meno lisci e tesi, il segno di una pressione esercitata dal pollice sulla pelle rimane più visibile a lungo. L’età biologica della pelle di tutto l’organismo si determina facilmente dal suo stato di idratazione. Anche le ossa contengono acqua anche se in misura molto minore rispetto ai tessuti molli. Dal 40% al 50% della nostra acqua corporea è contenuta all’interno delle cellule e costituisce il cosidetto liquido intracellulare. Il 20% restante si trova negli interstizi tra le cellule: è il liquido extracellulare.
-
Acqua, la principale componente del corpo umano
Già in precedenza dicevamo che il corpo umano è come “immerso” nell’acqua, dalla più piccola cellula all’organismo nella sua interezza.
Il corpo di una persona adulta la cui presenza in acqua si attesti attorno al 65% vorrà dire che ne conterrà 40-50 litri. La pecentuale più alta di acqua si ha nella blastocisti presente subito dopo la fecondazione (90% in acqua) poi nell’embrione (85%) e a seguire nel neonato (dal 75 all’85%). In un quarantenne la percentuale d’acqua si attesta tra il 60 e il 70%.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/colesteroloeacqua.htm

Devo far notare e sottolineo questa parte che dice:
"L'analisi degli oligoelementi (di uno soltanto o di tutti) non richiede alcuna specifica preparazione. L'assunzione di farmaci non influenza l'esito dell'analisi, ma alcuni medicinali potrebbero limitare l'assorbimento degli oligoelementi stessi (come i diuretici per esempio), quindi è importante segnalare al proprio medico quale tipo di farmaco si sta prendendo, sopratutto in presenza di alterazioni degli esami."
Ah, ma allora questo articolo scrive il giusto:
"""L'assunzione prolungata di alcuni farmaci può determinare carenze vitaminiche e minerali anche importanti, diminuendo l'assorbimento e/o aumentando la perdita di micronutrienti essenziali. Farmaci carenze vitaminiche, Conoscere le casistiche più importanti e frequenti, aiuta medici e pazienti a prevenire quadri di ipovitaminosi e carenze minerali, associando la terapia farmacologica a specifici integratori vitaminici e/o ad opportune correzioni dietetiche.
Di seguito riportiamo le più note relazioni causa/effetto tra l'assunzione di determinati farmaci e carenze vitaminico/minerali, ricordando che è compito esclusivo del medico stabilire l'opportunità o meno di supportare il farmaco con una specifica integrazione di vitamine o minerali (si ricorda, per esempio, che in alcuni casi tale pratica potrebbe compromettere l'assorbimento o l'efficacia del farmaco stesso).
ANTIBIOTICI (penicillina, cefalosporina, tetraciclina ecc.): alterano e distruggono la flora batterica intestinale, inclusi i ceppi indispensabili per la sintesi di alcune vitamine, come l'acido folico e la vitamina K. A lungo andare possono provocare sindromi emorragiche da carenza per mancata sintesi della vitamina K.
DIURETICI: usati soprattutto per il trattamento dell'ipertensione arteriosa, aumentano le perdite di vitamine (gruppo B, specie la B1, e vitamina C) e minerali (soprattutto potassio, magnesio e calcio)
LASSATIVI: inibiscono soprattutto l'assorbimento di vitamine liposolubili
RESINE SEQUESTRANTI GLI ACIDI BILIARI: utilizzate contro l'ipercolesterolemia, possono ridurre l'assorbimento delle vitamine liposolubili
FIBRATI: utilizzati contro il colesterolo alto, possono ridurre la disponibilità di vitamine del gruppo B (B12, B6, B3) e folati; questi ultimi sono importanti anche per compensare l'aumento dei livelli di omocisteina indotto dai fibrati
STATINE: utilizzate contro il colesterolo alto, possono favorire deficit di vitamina D e coenzima Q10"""
http://acidoascorbico.altervista.org/prova30/Immagini/farmacivelenosi.htm

e l'altra parte dice:
"Queste analisi vengono eseguite su consiglio del medico per osservare il grado di benessere di una persona. I sintomi che possono essere il segnale di una situazione di malessere generale (a causa del cattivo svolgimento delle funzioni dei tessuti, ormoni o enzimi nell'organismo) sono aspecifici"
La prima cosa che mi viene da dire è che il medico NON RICHIEDE il principio attivo di uno specifico FARMACO o di un altro o di un altro ancora, ma guarda caso RICHIEDE SOLO di questi "ALIMENTI ESSENZIALI", ma allora i PRINCIPI ATTIVI di un qualsiasi FARMACO NON DEVE ESSERCI nel nostro sangue,ma allora come potranno mai farci bene?
Inoltre NON CAPISCO il rifiuto di certi medici di far fare gli esami di certi "ALIMENTI ESSENZIALI" come la vitamina D.
Il medico che si comporta così è pienamente cosciente di quanto stà facendo e penso che minimo debba essere sostituito in quanto INCOMPETENTE.

http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenzialisalia.htm

Dell'articolo sotto, devo sottolineare questo pezzo:
"DHA agisce come un cavallo di Troia -
Gli scienziati sanno da tempo che una proteina di membrana specifica, conosciuta come glucosio trasportatore GLUT1, permette sia al glucosio che al DHA di entrare nelle cellule, cosa che l’acido ascorbico non può fare. Che cosa fa DHA una volta all’interno delle cellule è rimasto tuttavia un mistero. L’attuale studio rivela che DHA agisce come un cavallo di Troia. Una volta all’interno, gli antiossidanti naturali bloccano il tentativo della cellula tumorale di riconvertire DHA in acido ascorbico; nel processo, questi antiossidanti vengono esauriti e la cellula muore a causa di stress ossidativo."

poichè "conosciuta come glucosio trasportatore GLUT1" Pantellini usa a questo fine il RIBOSIO.

altro pezzo interessante è:
"Il team, che ha condotto la sperimentazione nelle colture cellulari e nei topi con cancro del colon retto, ha permesso di evidenziare l’effetto curativo di alte dosi di vitamina C "(pari al contenuto in circa 300 arance)": il super concentrato ha compromesso la crescita dei tumori del colon-retto caratterizzati dalla mutazione dei geni KRAS e BRAF."

QUANTITA' CHE DETERMINA CHE LE DOSI SONO QUELLE CHE INGOIAMO NOI GIORNALMENTE PER FARE PREVENZIONE.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/acidoascorbicocancrocolon.htm

Francesco Paolo Ruggieri?Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla - Onlus
30 dicembre 2011 · Modificato ·

Fonti alimentari di GLUTATIONE:
Glutatione (GSH) è un antiossidante e disintossicante agente il cui ruolo protettivo è stata dimostrata in numerosi studi clinici.

GSH è sintetizzato rapidamente nel fegato, reni e altri tessuti del corpo, compreso il tratto gastrointestinale.

Questo processo viene effettuato con l'invecchiamento e le malattie, sia come risultato di queste condizioni di riduzione dei livelli di tessuti e Sangue di Glutatione.

Forme alimentari di Glutatione sono efficacemente assorbito nel sangue, ma lo stesso NON VALE per gli INTEGRATORI Glutatione negli Esseri Umani.

Quando i soggetti sani hanno ricevuto una singola dose di 3.000 mg di Glutatione Ricercatori hanno constatato l'Assenza Aumento dei Livelli di Glutatione nel SANGUE.
( Witschi A, Reddy S, Stofer B, Lauterburg BH La disponibilità sistemica di glutatione orale Eur J Clin Pharmacol 1992;... 43 (6) :667-9 )
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/glutatione.htm

Dopo l'enorme e in parte inaspettato successo del precedente articolo "Proteine: tutto quello che non avresti mai voluto sapere", appare doveroso toccare un'altra nota dolente del panorama del fitness e degli integratori, vale a dire l'impiego di creatina. Probabilmente il suo utilizzo è diffuso in maniera altrettanto capillare tra chi si allena con una certa costanza, ed intravede in questo prodotto un prezioso aiuto nel miglioramento della performance. Anche in questo caso però, tra il marketing delle aziende di integratori e quello che realmente un integratore di creatina è in grado di produrre c'è una grande differenza. Vediamo quindi quali sono le 10 informazioni sulla creatina che nessuna azienda di integratori avrebbe mai voluto farti sapere e, con molta probabilità, nessun utilizzatore avrebbe mai voluto leggere.

La creatina non è un eccitante, la maggior parte delle persone che la utilizza dichiara di sentirsi più motivato e più stimolato nel compiere un allenamento. Non essendo tra gli effetti della creatina, questa sensazione è frutto della mente di chi la utilizza che percepisce l'effetto che "secondo lui" dovrebbe avere.
La creatina non incrementa direttamente la forza, e men che meno incrementa la massa muscolare. L'aumento del volume che talvolta procura è solo l'effetto di una maggiore ritenzione idrica, quindi è acqua non muscolo, scomparirà quando il ciclo di creatina giungerà a termine.
Il ruolo della creatina (compresa quella introdotta con un integratore) è quello di ottimizzare il sistema anaerobico alattacido, ossia il sistema dei fosfati. Prova a chiedere al tuo rivenditore di creatina cos'è il sistema dei fosfati, quasi sicuramente non saprà rispondere, ma pretende di indicarti quanta creatina prendere nonostante non abbia idea del reale effetto.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/creatinalefalsita.htm

Il collagene inoltre è composto da grandi famiglie di molecole che includono anche i glicosaminoglicani, detti GAG quali la glucosamina, il solfato di condroitina e l'acido ialuronico i quali svolgono funzioni di sostegno e protezione della maggior parte dei tessuti. Sono quelli che consentono l'idratazione dei tessuti, il mantenimento e rigenerazione delle articolazioni, dei tendini e della pelle, insomma di tutti i tessuti connettivi.
Tra l' 800 e la prima metà del '900 le proprietà della gelatina e certe sue componenti sono soggetto di moltissimi studi sugli effetti benefici riscontrati. Nel libro "Gelatin in Nutrition and Medicine" (6), il dottor Nathan Ralph Gotthoffer autore del libro, dopo una ricerca di oltre 10 anni raccoglie tutti questi studi e li discute in dettaglio.
Negli studi che ho esaminato i principali benefici del brodo di ossa sono: miglior crescita, mantenimento e rigenerazione dei tessuti connettivi (ossa, pelle, tendini, etc...), miglior digestione e metabolizzazione dei nutrienti, cura contro ulcere, malattie intestinali e processi infiammatori, e miglior gestione dello stress. Vediamo ora più in dettaglio ogni passo.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/brododiossi.htm

Qualche anno fa le case farmaceutiche sconsigliavano l’assunzione di più di 50 mcg al giorno di selenio, a torto ritenendolo tossico. Viceversa studi effettuati in Cina hanno appurato che dosi di 500 mcg al giorno somministrate per un periodo di molti anni sono del tutto sicure per la salute (23).
Il dr.Schrauzer riporta che dosaggi da 2.000 a 5.000 mcg al giorno (somministrati in caso di cancro conclamato e sotto stretto controllo medico) protratte per molti mesi non hanno dato adito ad inconvenienti.
L’uso di integratori di selenio anche ad alto dosaggio può considerarsi sicuro in quanto esso non si accumula nel corpo, ma viene costantemente utilizzato od espulso. Il rovescio di tale medaglia è che per poter fornire un’adeguata protezione esso deve venire costantemente assunto.
In effetti il corpo fatica ad assorbire il selenio necessario: il compito è facilitato quando esso si presenta in forma organica, inglobato in un lievito.
Un dosaggio efficace come preventivo oggi prevede l’assunzione di 200 mcg di selenio al giorno. Per pazienti “guariti” dal cancro la dose va aumentata a 300/400 mcg al giorno, con o senza il consenso del proprio medico (il selenio è un integratore e si può sinora acquistare senza ricetta).
Se il vostro medico non è d’accordo col fatto che iniziate ad assumere selenio, cambiate medico, a meno che egli non sia in grado di darvi una spiegazione veramente soddisfacente (che io però non saprei proprio quale potrebbe essere, perché il selenio NON è più considerato tossico a queste dosi).
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/selenioa.htm

Il selenio è un elemento che agisce, principalmente, come componente dell'enzima antiossidante glutatione perossidasi, che a sua volta opera insieme alla vitamina E nel prevenire i danni prodotti dai radicali liberi alle membrane cellulari. Il selenio, sottoforma di seleno-cisteina, è contenuto nei siti attivi dell'enzima. Oltre a questa forma, il minerale è presente in altre proteine come selenio-metionina e si ritrova nell'organismo anche nelle sue forme inorganiche seleniti e selenati.
Slenio alimentiGrazie a questa sua capacità di proteggere le membrane cellulari dall'ossidazione, il selenio ha un effetto protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari. Sembra inoltre svolgere un ruolo antagonista nei confronti dei metalli pesanti, come il mercurio, il cadmio e l'argento.
Bassi livelli di selenio sono collegati ad un maggior rischio di cancro, disturbi cardiovascolari, malattie infiammatorie ed altre patologie associate al danno da radicali liberi, inclusi l'invecchiamento precoce e la formazione di cataratta.
Il selenio è un componente essenziale del sistema enzimatico che trasforma la tiroxina (T4) in triiodotironina (T3), e come tale svolge un ruolo di primo piano nel supportare la funzione tiroidea.
La carenza cronica di selenio provoca una malattia del cuore, nota come morbo di Keshan, diffusa in alcune aree della Cina i cui terreni sono particolarmente poveri di selenio.
Non esiste una dose giornaliera raccomandata, ma è certo che in quantità elevate può dare effetti tossici (caduta dei capelli, fragilità delle unghie, nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, confusione mentale e odore d'aglio nel fiato).
Per questo motivo il livello di assunzione giornaliero non dovrebbe superare i 400 mcg, limite piuttosto difficile da raggiungere con la sola alimentazione.
La dose consigliata di selenio per gli adulti è di 50‐55 microgrammi al dì.
Nelle gestanti e nelle nutrici la dose raccomandata negli Stati Uniti è pari a 65‐75 mcg/die.
Nei neonati fino a 6 mesi la dose quotidiana consigliata è pari a 10 mcg, sale a 15 mcg tra 6 mesi ed 1 anno, a 20 mcg tra 1 e 6 anni, a 30 mcg tra i sette ed i dieci anni, e a 40 mcg tra gli 11 ed i 14 anni.
Selenio negli alimenti
Il selenio si concentra soprattutto negli alimenti di origine marina e nelle frattaglie. Il livello del minerale nei vegetali è invece proporzionale alla sua abbondanza nel terreno. Le famose patate al selenio vengono prodotte spargendo il minerale sul suolo al momento della concimazione. Crescendo in un ambiente ricco di selenio le patate accumulano una maggiore quantità del minerale, anche se la sua effettiva biodisponibilità ed i relativi, possibili, benefici sulla salute sono ancora poco chiari.
Il selenio presente negli alimenti sottoforma di selenioamminoacidi solforati (selenio-cisteina e selenio-metionina) è maggiormente assorbibile dei seleniti e dei selenati normalmente contenuti negli integratori alimentari. Il selenio agisce in sinergia con la vitamina E, per questo motivo i due princìpi nutritivi sono frequentemente associati negli integratori alimentari ad azione antiossidante.
I LARN consigliano per l'adulto un apporto di selenio pari a 55 microgrammi/die.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/selenio.htm

Parlando della relazione dieta - tiroide il primo pensiero è rivolto allo iodio, un minerale fondamentale per la funzionalità di questa ghiandola in quanto componente strutturale degli ormoni tiroidei. Senza lo iodio la tiroide non potrebbe quindi produrre i propri ormoni.
Un altro minerale particolarmente importante per il metabolismo degli ormoni tiroidei è il selenio, principalmente noto per la funzione antiossidante. Esso è infatti parte integrante della glutatione perossidasi, una delle più importanti armi endogene contro i radicali liberi, in altre parole un prezioso baluardo a difesa delle componenti vitali della cellula dallo stress ossidativo. Per questa sua azione, il selenio viene più o meno correttamente consigliato per le possibili proprietà anti-aging, anti-tumorali e protettive nei confronti delle malattie cardiovascolari di origine aterosclerotica. Pochi, tuttavia, conoscono l'importanza del selenio per la corretta funzionalità tiroidea. Questa evidenza scientifica, relativamente recente, si basa sulla scoperta del ruolo del selenio nella conversione del T4 (tiroxina) in T3 (triiodotironina). T4 e T3 sono le sigle con cui si indicano i due ormoni prodotti dalla tiroide, in riferimento al numero di atomi di iodio presenti nella loro struttura. Tra questi, la triiodotironina - nonostante sia più povera di iodio - è assai più attiva dal punto di vista biologico rispetto alla tiroxina. Perciò, poiché il selenio - sottoforma di seleniocisteina - è parte integrante delle desiodasi che catalizzano a vari livelli la conversione di T4 in T3, un'adeguata disponibilità di questo minerale è essenziale per la corretta funzionalità tiroidea.
Esistono studi che mettono in guardia dal pericolo di eventuali carenze congiunte di iodio e selenio, non solo nello sviluppo e nel mantenimento di quadri di ipotiroidismo, ma anche di patologie autoimmuni a carico della tiroide (tiroiditi autoimmuni). Le basi biologiche di questi effetti sono riconducibili sia alla partecipazione del selenio nel metabolismo degli ormoni tiroidei, sia alla sua azione antiossidante e antiradicalica, preziosa per contrastare i fenomeni infiammatori correlati a moltissime malattie del benessere. Non a caso, l'attività della glutatione perossidasi è fondamentale anche a livello tiroideo, dove neutralizza gli effetti citotossici del perossido di idrogeno (H2O2) prodotto come cofattore della sintesi degli ormoni tiroidei.
Glutatione perossidasi
Tra gli alimenti più ricchi di selenio ricordiamo i pesci e i frutti di mare, le frattaglie, i cereali, la frutta secca, il lievito di birra e verdure (in particolare broccoli, cavoli, cetrioli, aglio, cipolle). Il contenuto di selenio negli alimenti vegetali è comunque proporzionale alla concentrazione del minerale nel terreno, quindi estremamente variabile da una regione all'altra del mondo.

Se l'italiano è la tua lingua leggi sotto.
Se hai cliccato sul traduttore e vuoi leggere la pagina nella tua lingua clicca sulla riga.

il link è: http://www.my-personaltrainer.it/sali-minerali/selenio-tiroide.html

                         Sai cosa è il CLORURO DA MAGNESIO ? vai su
                                 
    http://clorurodimagnesio.altervista.org/

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                                                      www.dr-rath-foundation.org
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I link che NON ti devi perdere sono: cliccaci sopra poi te li leggi con comodo.

http://acidoascorbico.altervista.org/VolontariWEB.com_files/lapelle.htm

http://acidoascorbico.altervista.org/VolontariWEB.com_files/lettura.htm

http://acidoascorbico.altervista.org/VolontariWEB.com_files/esperienze.htm

Se NON hai ancora visitato il nostro sito ti consiglio di visitarlo e per capire cosa è l'ACIDO ASCORBICO devi leggere le pagine più importanti che sono: CHI SIAMO, LA DONNA,
SITO SECONDO, SITO TERZO, SITO QUARTO, SITO SESTO,
SITO DECIMO.

                           Quindi clicca per SAPERNE di più sull'ACIDO ASCORBICO
                         
oppure:
                                    http://acidoascorbico.altervista.org/index.html