Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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Leggi quanto riporta il sito PAGINE
MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
QUI e lo
ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per tutta la documentazione in nostro possesso
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenziali.htm
Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Ecco l'informazione sul COLESTEROLO:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/colesteroloa.htm
Ciao, prima il CAFFE', poi la COCA COLA ed ora lo ZUCCHERO BIANCO, ah dimenticavo la FARINA BIANCA 00 e gli "AROMI". I complici delle industrie alimentari per fare PIL: ZUCCHERO BIANCO, FARINA 00 e "AROMI" o "AROMI NATURALI" un modo semplice per creare dipendenza. E pensare che gli "AROMI" o "AROMI NATURALI" sono PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI. Colpi bassi, un vero attentato alla nostra salute, sopratutto a quella dei nostri figli, ma di come possiamo ancora fidarci?
Semplice dire "ma se rinuncio a questo
cosa mi resta ancora?" rispondo "LA SALUTE",
e sembra poco? ma la salute "VERA". Quella che
ha ogni essere vivente al mondo che non ingoia questi prodotti elaborati dalle nostre
INDUSTRIE che pensano solo al LUCRO e NON alla nostra SALUTE. Anzi più abbiamo
malattie e più ci guadagnano. Quindi mi dispiace ma posso solo dartene
informazione. Al resto devi pensarci TU. Sotto trovi un video col relativo link, ti consiglio
di vederlo in modo che l'informazione ti sia completa......
Come è fatto lo zucchero bianco?
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=FWDg1FjlZ3k
Ma cosa sono gli "AROMI" o "AROMI NATURALI" ?
Un articolo parla della "farina 00" usata per il pane, ma e
per i biscotti, le brioss, i dolci ed i dolcetti tanto invitanti, che troviamo
sia nei supermercati che nei bar in bellavista ed il più delle volte posti per
l'acquisto di "impulso" vicino alle casse.
Sono certo che il contenuto è il medesimo con l'aggiunta
degli AROMI o AROMI NATURALI quindi è ancora peggio, in quanto un insieme di
prodotti CANCEROGENI che poi alla fine sono coperti dalla COMPLICE classe medica con la
parola EREDITARIETA'.
Non sai cosa sono gli AROMI o AROMI NATURALI?
Un IMBROGLIO tra i peggiori non te lo perdere. La pagina
recita:
"Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle
multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e
oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo
però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro
negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO
MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di
meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate,
implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli
allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in
pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale
NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di
lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA
FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate
adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico,
risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è
cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore,
eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi
proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli
ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il
semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta
in tutto il
mondo.
Si parla addirittura di servizi segreti del cibo.
I servigi di queste aziende produttrici di inganni, (Aromi), sono rilasciati
sotto stretto riserbo, non sia mai che l'opinione pubblica venga a conoscenza
che lo yogurt alla fragola presente in tutti i supermercati contiene:
amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, anisil-formato,
benzil-acetato, benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil-isobutirato,
cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, díacetíle, dipropil-chetone,
etil-acetato, etil-amilchetone, etil-butirato, etil-cinnamato, etil-eptanoato,
etil-eptilato, etil-Iactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato,
etil-propionato, etil-valerato, eliotropina, idrossifreniP2-butanone (soluzione
al dieci percento in alcol), alfa-ionone, isobutil-antranilato,
isobutil-butirato, olio essenziale di limone, maltolo, 4metilacetofenone,
metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina,
metil-naftil_chetone, metilsalicìlato, olio essenziale di menta, olio essenziale
dì neroli, nerolina, neril-isobutirato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico,
etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente.
Tutto questo elenco di ingredienti dietro la piccola scritta “Aromi”
Fra questi ingredienti troviamo un estere (anisil-formato) dell'acido formico,
nonché esteri
(metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato) dell'alcole metilico: nel
corpo gli esteri in genere vengono "smontati" (non al 100%), ossia nel caso
specifico si liberano appunto, a seconda della sostanza, alcole metilico ed
acido formico che sono entrambi assai velenosi!
Senza gli aromi il cibo industriale risulterebbe pessimo e quindi invendibile.
Gli aromi sono un inganno colossale che ogni giorno ci portiamo a casa sulle
nostre tavole. Esistono migliaia di aromi e nessuno sa che tipo di interazioni
possono verificarsi all'interno del corpo umano:non esistono studi in tal senso,
questo per due motivi:
1. Sarebbero davvero molto lunghi e costosi.
2. Le multinazionali alimentari non ne vogliono sapere di uno studio di questo
tipo, un'eventuale bocciatura senza appello degli aromi farebbe crollare
l'intera industria.
Buona parte del cibo che ti porti a casa ogni giorno contiene un inganno e mina
la tua salute in modo che nemmeno immagini."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/aromia.htm
Sapevate che la farina panificabile che arriva nelle panetterie
comuni può contenere fino a 109 additivi diversi? La farina biologica, invece,
non contiene assolutamente alcun additivo. Questo articolo riguarda non solo il
pane, ma tutti i prodotti fatti con la farina bianca, ovvero dolci, pizze, ecc.
La porcheria che si consuma sotto il sinonimo di pane, è una combinazione di
sostanze chimiche che sono utili solo per chi vende il pane ma che danneggiano
chi lo consuma.
Tutti abbiamo sentito dire che anticamente si sopravviveva a volte con solo pane
e cipolla, ma chi pretende di fare una cosa simile oggi, sarebbe un suicida.
Il pane che oggi ingeriamo, è una pasta di amido che non nutre, anzi,
sovraccarica di calorie vuote e porta all’obesità e alla perdita di minerali.
Chi non sa che il pane bianco produce stitichezza? Quello che non tutti sanno è
che produce molte altre malattie tra le quali:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/farinaperpane.htm
"pagina 43/340 malattie di cuore causate NON dal grasso ma dallo zucchero
Attualmente esistono poche persone che non sanno che le malattie di cuore e del
sistema circolatorio, causa numero uno di morte, sono state associate alla
presenza eccessiva dei grassi nel sangue; quasi tutti poi accettano
l'affermazione successiva, avanzata da molti medici e specialisti
dall'alimentazione, e cioè che l'alta concentrazione di grassi nel sangue è
causata da un'elevata assunzione di grassi.
John Yudkin, docente di fisiologia presso il Queen Elizabeth College
dell'università di Londra, specialista di alimentazione e di dietetica e ora
professore di scienza dell'alimentazione, ha concezioni diverse sull'argomento.
Le ha presentate in una serie di lavori scientifici raccolti nel suo libro Sugar;
Chemical, Biological and Nutritional Aspects of Sucres (Lo zucchero: aspetti
chimici, biologici e nutritivi del saccarosio), curato da Yudkin, Edelman e
Hough (1971). Egli ha riassunto le sue scoperte per il pubblico comune nel suo
libro Sweet and Dangerous del 1972 (Puro, bianco ma nocivo. Il problema dello
zucchero, Vitalità, Torino). Yudkin si rifaceva alla teoria sui grassi,
ampiamente diffusa, stampata in una pubblicazione di Ancel Keys, dell'università
del Minnesota. "nel 1953", scrisse Yudkin, "Keys attirò l'attenzione sul fatto
che in sei differenti paesi esisteva una relazione altamente significativa fra
l'assunzione dei grassi ed il tasso di mortalità a causa di malattie coronariche.
Questo è stato certamente uno dei più importanti contributi allo studio delle
malattie di cuore. Da esso scaturirono valanghe di relazioni da parte di altri
ricercatori di tutto il mondo; esso ha cambiato il regime alimentare di
centinaia di migliaia di persone; e ha fatto guadagnare somme regguardevoli ai
produttori di cibi previsti in queste diete speciali".
In contrasto con il fatto che il pubblico accettasse generalmente che le
malattie coronariche sono causate da un'elevata assunzione di grassi animali
(saturi) e di cibi contenenti colesterolo. Yudkin stesso ha dimostrato che,
proprio negli stessi paesi, la correlazione fra le malattie coronariche e
l'assunzione di zucchero è molto maggiore che non per l'assunzione di grassi.
Egli aveva scoperto che le persone afflitte da malattie alle coronarie avevano
ingerito una maggiore quantità di saccarosio.,lo zucchero ordinario, di quelle
che non ne erano affette e nel suo libro scrive: " Nessuno ha mai dimostrato
qualche differenza nel consumo dei grassi fra le persone che soffrono di
disturbi coronarici e quelle che sono esenti; questo fatto, però, non ha mai
fatto desistere il dottor Keys ed i suoi seguaci dal sostenere le loro tesi".
L'osservazione di Ydkin è stata confermata da uno studio epiedemiologico, su
larga scala e di lunga durata, riguardante la popolazione di Framingham, nel
Massachusett, condotto sotto gli auspici dell'Istituto Nazionale per la Salute,
che non ha rivelato correlazioni fra l'assunzione di grassi e l'incidenza delle
malattie di cuore. Nondimeno, forse a causa di grossi interessi economici,
persiste una reciproca corrispondenza fra consigli dati dal medico e la volontà
del pubblico, Questa idea è perciò dura a morire, come vedremo meglio nel
capitolo 16.
______________ lo zucchero causa morti cardiologiche--------------------
Le malattie cardiache, che circa un secolo fa erano rarissime, attualmente sono
una delle cause principale di morte. Nel 1957, Yudkin riferì di uno studio,
condotto in quindici paesi, sull'aumento del tasso della mortalità provocata
dalle malattie alle coronarie in relazione all'assunzione media di zucchero. Il
tasso di mortalità su 100.000 persone aumenta costantemente da 60 in seguito ad
un'assunzione di 9 kg di zucchero all'anno, a 300, per un'assunzione di 54 kg.
all'anno, e quindi, molto più bruscamente, a 750 per 77 kg. di zucchero
all'anno.
Nel 1967, Yudkin ed i suoi collaboratori riportarono i risultati di due studi
sull'assunzione media di zucchero (effettuati alcuni anni prima che la malattia
si manifestasse) da parte di sessantadue pazienti maschi di Londra con infarto
miocardio o malattie delle arterie periferiche, e su altri cinquantotto soggetti
campione maschi, di cui alcuni erano sani, mentre altri erano ospedalizzati per
altre malattie. Tutti i soggetti avevano un'età variabile fra i 45 ed i 65 anni
(la media era di 55 anni a un mese).
L'assunzione media di zucchero da parte degli uomini che soffrivano di malattie
cardiovascolari era di 63 kg. all'anno, e quella dei soggetti campione in
osservazione era di 36 kg. all'anno. Questa differenza ha un alto significato
statistico, essendo il margine di sicurezza calcolato superiore al 99.999 per
cento. Siamo portati a concludere che gli uomini che ingeriscono molto zucchero
corrono rischi di gran lunga maggiori di ammalarsi si cuore, in un'età variante
fra i 45 e 65 anni, rispetto a quelli che ne ingeriscono quantità inferiori. Il
secondo studio diede essenzialmente gli stessi risultati.
Il lavoro di Yudkin è stato criticato perchè il suo metodo per determinare
l'assunzione di saccarosio (interrogando il paziente sulle sue abitudini
alimentari entro le tre settimane successive alla sua ospedalizzazione) non è
considerato affidabile. Egli condusse un'indagine per controllare questo punto e
giunse alla conclusione che il suo metodo era altrettanto affidabile quanto
quello tanto più elaborato degli alimentaristi.
Le malattie coronariche, inclusa l'angina pectoris che , a causa dei suoi
sintomi impressionanti , non deve essere stata certamente ignorata dai medici
dei secoli passati, sembrano essere tipiche dei tempi moderni. Sono state
riportate nella letteratura medica soltanto negli ultimi cento anni, La loro
incidenza in aumento va pari passo con l'aumentato consumo di zucchero: e non è
affatto correlata con il consumo di grassi animali )grassi saturi) o dei grassi
in generale.
Yudkin cira parecchi studi che indicano chiaramente che il saccarosio, e non i
grassi animali, fa parte del "malvagio" nella storia delle mlattie di cuore. Il
dottor A.M. Cohen di gerusalemme scoprì che gli ebrei yemiti, che risiedevano in
Israele da soli dieci anni o ancor meno, presentavano scarsi disturbi coronarici,
mentyre coloro che abitavano in Israele da venticinque anni ne soffrivano in
misura rilevante. Nello yemen, il loro regime alimenrtare era ricco di grassi
animali e povero di succhero, mentre in Israele avevano adottao la dieta comune
ad elevato contenuto di zucchero. Questa affermazione mostra chiaramente che una
dieta di grassi saturi non conduce encessariamente ad un'alta incodenza di
malattie coronariche, ma conferma la conclusione di Yudkin, e cioè che un regime
ricco di zucchero comporta malattie coronariche.
_________________latte e carne----------------------
"pagina 45/340
Inoltre, le tribù Masai e Sumburu dell'Africa Orientale si nutrono sopratutto di
latte e carne e, di conseguenza, consumano una grande quantità di grassi
animali, nondimeno, presentano una bassissima incidenza di malattie di cuore.
In passato, la popolazione nera del Sudafrica ne era totalmente esente; durante
gli ultimi dieci anni il loro consumo di zucchero è aumentato notevolmente e
l'incidenza delle malattie coronariche è parallelamente aumentata in modo
rapido. L'evidenza epidemiologica di una correlazione fra la quantità di
colesterolo nel sangue, se non nella dieta, e l'incidenza delle malattie di
cuore è del tutto convincente. Quando il livello del colesterolo sarà sceso,
diminuirà anche l'incidenza delle malattie coronariche. Il procedimento
consigliato per diminuire il livello del colesterolo è di limitare drasticamente
l'assunzione di uova, carne e altri alimenti che lo contengono. Il colesterolo
ingerito attraverso gli alimenti non va tuttavia direttamente in circolo.
Potrebbe anche darsi che esista un altro sistema più efficace rispetto a quello
di ridurre l'ingestione di colesterolo: si tratterebbe cioè di mutare
l'assunzione di quegli alimenti coinvolti nella sintesi e nella distruzione del
colesterolo. In modo molto convincente, Yudkin ha inserito il saccarosio in
questa categoria.
Come è stato spiegato nel capitolo 4, il metabolismo del saccarosio produce al
primo stadio uguali quantità di glucosio e di fruttosio. Il glucosio entra
direttamente nei processi metabolici che forniscono l'energia alle cellule del
corpo. Il metabolismo del fruttosio procede in parte per una direzione diversa,
che prevede la produzione di acetato, precursore del colesterolo che
sintetizziamo nelle cellule del fegato. In uno studio clinico della massima
serietà, è stato dimostrato che l'ingestione di saccarosio porta ad un aumento
della concentrazione di colesterolo nel sangue. Questo importante studio fu
condotto nel 1964 e nel 1970 da Milton Winiz e dai suoi collaboratori. Questi
ricercatori presero in esame dicotto soggetti che furono tenuti isolati in un
istituto, senza la possibilità di accedere a nessun altro tipo di cibo per
l'intera durata dello studio (sei mesi circa).
Dopo un periodo preliminare, in cui venne loro servito del cibo comune, furono
sottoposti a una dieta chimicamente ben definita, basata sulle piccole molecole
(diciassette aminoacidi, grassi in piccole quantità, vitamine, minerali
essenziali ed il glucosio come unico carboidrato). L'unico cambiamento
fisiologico significativo rilevato fu quello relativo alla concentrazione di
colesterolo nel sangue, che diminuì rapidamente in ciascuno dei diciotto
soggetti. La concentrazione media durante il periodo iniziale di alimentazione
ordinaria era di 227 mg. per decilitro. Dopo due settimane di dieta a base di
glucosio, essa era scesa a 173 e dopo altre due settimane a 160 mg. per
decilitro.
La dieta fu poi cambiata, sostituendo con saccarosio un quarto del glucosio,
mentre tutti gli altri componenti dietetici erano rimasti immutati. In una
settimana la concentrazione media di colesterolo era salita da 160 a 178 e dopo
altre due settimane a 208 mg. per decilitro. Il saccarosio fu sostituito dal
glucosio. In una settimana la concentrazione media di colesterolo era scesa a
175 e continuò fino a stabilizzarsi a 150, 77 punti in meno del valore iniziale.
Questo importante esperimento, in cui l'unico cambiamento fu quello di
sostituire parte del glucosio della dieta con saccarosio, per tornate quindi ad
una dieta priva di saccarosio, mostrò, in conclusione che un'accresciuta
ingestione di saccarosio porta ad un maggiore livello di colesterolo nel sangue.
A causa della relazione fra il colesterolo nel sangue e le malattie di cuore,
questo esperimento correla direttamente il consumo di saccarosio ad un aumento
di incidenza delle malattie di cuore. Inoltre l'effetto saccarosio-colesterolo
ha la sua base biochimica nel fatto che il fruttosio, che si forma durante la
digestione del saccarosio, entra in reazione che portano all'acetato, che viene
quindi in parte convertito in colesterolo. Questa prova chimica eseguita da
Winitz a dai suoi collaboratori conduce alla stessa conclusione a cui era giunto
Yudkin, e cioè che lo zucchero (saccarosio) non solo è dolce, ma è ALTAMENTE
PERICOLOSO.
Consiglio: tenetevi lontani dalla zuccheriera, ma sopratutto lontani dai dolci
dei supermercati."
Questo il link del libro di Linus Pauling in formato PDF
scritto nel secolo scorso, dove
trovare quanto scritto sopra sullo ZUCCHERO, sul LATTE e sulla CARNE:
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/originalelp.pdf
Studio su Nature afferma la pericolosità dello zucchero (e degli altri
dolcificanti) per la salute
Uno studio recentemente pubblicato sulla famosa rivista Nature (non certo nota
per la sua eccessiva apertura a simili tesi controcorrente) afferma senza mezzi
termini che lo zucchero fa male!
Come possiamo leggere su yahoo notizie “Lo zucchero e altri dolcificanti sono di
fatto così tossici per il corpo umano che i governi di tutto il mondo dovrebbero
sottoporli a leggi severe come quelle sull’alcol.” E ancora: “circa il 75% dei
fondi della sanità Usa sono spesi per curare malattie causate da una dieta poco
equilibrata“.
In realtà lo studio di Robert H. Lustig, Laura A. Schmidt e Claire D. Brindis si
riferisce espressamente a tutti gli “Added sweeteners” ovvero ai dolcificanti
aggiunti e non solo al saccarosio, sebbene si occupi particolarmente proprio di
questo composto (il famoso zucchero bianco).
Lo studio originale è stato pubblicato anche on line, ma occorre pagare per
poterlo leggere su quel sito; per fortuna esiste anche unaversione liberamente
consultabile (in lingua inglese).
Da notare che gli autori di questa ricerca propongono di tassare cibi e bevande
con zucchero aggiunto, di vietarne la vendita vicino alle scuole e di introdurre
dei limiti alla possibilità di acquisto legati all’età (secondo la loro proposta
occorrerebbe essere maggiorenni per acquistare cibi dolcificati, così come per
comprare alcolici).
Intanto leggiamo anche di uno studio su cavie realizzato dal dottor Bart Hoebel
(Istituto di Neuroscienze di Princeton) che mostra come lo zucchero possa
causare dipendenza e crisi di astinenza al pari di una droga; non ci piace la
vivisezione e non crediamo che il nostro metabolismo sia uguale a quello dei
roditori, però ricordiamo che secondo i canoni della scienza medica ortodossa
questo esperimento dovrebbe portare ad un allarme internazionale. La
sperimentazione sugli animali è infatti quella che permette ad un farmaco di
essere messo in commercio e consumato anche da noi esseri umani.
Alternative? Mangiare la frutta che è naturalmente dolce, ed evitare di
dolcificare alcunché. Le torte? Si possono anche dimenticare se si apprezza il
dolce della buona frutta, delle carote, della zucca. E caso mai c’è sempre la
stevia.
Il dott. Franco Berrino suggerisce di dare ai bambini, per la merenda, due noci
e qualche fico secco, una vera manna per il nostro organismo, ma ve li
immaginate come sarebbero oggetto di scherno se in classe tirassero fuori dal
cestino questi poveri alimenti dimenticati?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/zuccherobianco.htm
Zucchero: dannoso e tossico come l'alcol e il tabacco
Lo zucchero può essere più dannoso del tabacco o dell'alcol? Si, stando a
un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature.
I ricercatori dell'University of California di Los Angeles hanno scoperto
che l'abuso di zucchero è tra i principali responsabili dell'epidemia di
obesità che si stà verificando in gran parte dei Paesi occidentali ed è un
fattore di rischio di numerose malattie (tumori, diabete e patologie
cardiovascolari) collegate a circa 35 milioni di decessi ogni anno.
Gli studiosi sono perentori: lo zucchero apporta caloria vuote (cioè non
correlate ad alcuna sostanza nutritiva) e si trova praticamente ovunque;
il suo eccessivo consumo provoca sull'organismo danni seri, come disturbi
del metabolismo, alterazioni ormonali e della pressione sanguigna, danni
epatici.
Praticamente ha sull'organismo lo stesso effetto dannoso e tossico
dell'alcol e crea una sorta di dipendenza. Da quì addirittura l'invito
alle autorità, da parte dei ricercatori californiani, a disciplinarne la
vendita per legge.
Non si tratta di proibizionismo, si affretta a precisare Clair Brindis,
uno dei tre studiosi che ha condotto la ricerca, ma di promuovere campagne
di informazione dirette alla popolazione al fine di rendere il consumo di
zucchero meno conveniente e di studiare strategie per controllare
l'accesso agli alimenti che contengono lo zucchero, monitorare la rete dei
distributori automatici di snack e merendine, eventualmente pensare di
imporre una sopratassa sulla vendita.
Secondo l'American Heart Association non si dovrebbe assumere più di 9
cucchiaini di zucchero al giorno per gli uomini e 6 per le donne, ma è
difficile riuscire a regolarsi dal momento che ormai lo zucchero viene
aggiunto ad un gran numero di prodotti alimentari.
Qualche esempio? Le bevande energetiche contengono il 36% di zucchero, i
dolci il 19%. i succhi di frutta il 10% e le caramelle il 6%.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/zuccherobiancoa.htm
20 dicembre 2013, 17:47 Abbuffate di dolciumi danneggiano la
memoria. Diminuiscono capacità cognitive, danno permanente
Attenzione alle abbuffate di dolci natalizi, bastano uno sgarro alla regola per
diminuire le capacità cognitive cerebrali. Infatti dosi elevate di zucchero,
anche consumate raramente, alterano rapidamente la memoria e i danni sono
permanenti. Per la prima volta lo dimostrano sui topi i ricercatori della School
of medical science della University of New South Wales, a Sydney, con una
ricerca pubblicata sulla rivista Brain, Behavior and Immunity.
Agli animali è bastato bere acqua zuccherata in dosi elevate per qualche giorno
e, nonostante si alimentassero generalmente in modo sano durante il resto
dell'anno, hanno dimostrato grande difficoltà nel fare azioni che generalmente
riuscivano loro con facilità, come trovare alcuni oggetti spostati dagli
scienziati in zone separate delle gabbie. Associata alla confusione i medici
australiani hanno osservato un aumento dello stato infiammatorio dell'area
dell'ippocampo, area del cervello addetta alla memoria spaziale. "La scoperta è
importante perché pensiamo possa fare luce anche sul processo di declino
cognitivo umano - dice Margaret Morris, fra gli autori dello studio - Ci ha
sorpreso la velocità con cui si verificato il deterioramento della memoria in
rapporto al consumo di zuccheri. Abbiamo anche visto che il danno permane anche
quando i topi hanno ripreso a mangiare in modo sano".
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/zuccheroememoria.htm
Lo zucchero rende stupidi: Uno studio dimostra che una dieta ad
alto contenuto di fruttosio rovina l'apprendimento, e la memoria
15 Maggio, 2012 in Salute
Attenzione, studenti universitari che si preparano per gli esami di medio
termine e finali: binging sulla soda e dolci per appena sei settimane possono
farti stupido.
Un nuovo studio sul ratto UCLA è il primo a mostrare come una dieta costante ad
alto contenuto di fruttosio rallenta il cervello, ostacolando la memoria e
l'apprendimento - e come omega-3 acidi grassi in grado di contrastare
l'interruzione. Il peer-reviewed Journal of Physiology pubblica i risultati
nella sua edizione 15 maggio.
"I nostri risultati dimostrano che ciò che si mangia influenza il modo di
pensare", ha detto Fernando Gomez-Pinilla, professore di neurochirurgia presso
la David Geffen School of Medicine presso la UCLA e un professore di biologia
integrativa e fisiologia nel Collegio UCLA di Lettere e Scienze. "Mangiare un
alto contenuto di fruttosio dieta a lungo termine altera la capacità del
cervello di apprendere e ricordare le informazioni. Ma l'aggiunta di omega-3
acidi grassi ai vostri pasti può aiutare a minimizzare i danni."
Mentre in precedenza la ricerca ha rivelato come il fruttosio danneggia il corpo
attraverso il suo ruolo nel fegato diabete, l'obesità e grassi, questo studio è
il primo a scoprire come il dolcificante influenza il cervello.
Il team di UCLA concentrato su alto contenuto di fruttosio sciroppo di mais, un
liquido poco costoso sei volte più dolce dello zucchero di canna, che è
comunemente aggiunti agli alimenti trasformati, comprese le bevande analcoliche,
condimenti, succo di mela e alimenti per l'infanzia. L'americano medio consuma
più di 40 libbre di alto contenuto di fruttosio sciroppo di mais all'anno,
secondo il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti.
"Non stiamo parlando naturalmente di fruttosio nella frutta, che contengono
anche importanti antiossidanti", spiega Gomez-Pinilla, che è anche un membro di
Brain Research Institute dell'UCLA e Centro Brain Injury Research. "Siamo
preoccupati alto contenuto di fruttosio sciroppo di mais che viene aggiunto ai
prodotti alimentari lavorati come dolcificante e conservante."
Gomez-Pinilla e lo studio co-autore Rahul Agrawal, una visita UCLA borsista
post-dottorato in India, ha studiato due gruppi di ratti che ogni consumato una
soluzione di fruttosio come acqua potabile per sei settimane. Il secondo gruppo
ha ricevuto anche omega-3 acidi grassi sotto forma di olio di semi di lino e
acido docosaesaenoico (DHA), che protegge contro i danni alle sinapsi - le
connessioni chimici tra le cellule cerebrali che consentono di memoria e
l'apprendimento.
"DHA è essenziale per la funzione sinaptica - la capacità delle cellule
cerebrali per trasmettere i segnali tra di loro," ha detto Gomez-Pinilla.
"Questo è il meccanismo che rende l'apprendimento e la memoria possibile. Nostro
corpo non può produrre abbastanza DHA, quindi deve essere integrato attraverso
la nostra dieta."
Gli animali sono stati alimentati standard di ratto chow e addestrati in un
labirinto due volte al giorno per cinque giorni prima di iniziare la dieta
sperimentale. Il team ha testato UCLA quanto bene i ratti sono stati in grado di
navigare il labirinto, che conteneva numerosi fori, ma una sola uscita. Gli
scienziati hanno messo punti di riferimento visivi nel labirinto per aiutare i
ratti imparare e ricordare la strada.
Sei settimane più tardi, i ricercatori hanno testato la capacità dei ratti a
recuperare la rotta e uscire dal labirinto. Ciò che videro li sorprese.
"Il secondo gruppo di ratti navigato il labirinto molto più veloce rispetto ai
topi che non hanno ricevuto omega-3 acidi grassi," Gomez-Pinilla ha detto. "Gli
animali DHA-privati erano più lenti, e il loro cervello ha mostrato un calo
dell'attività sinaptica. Loro cellule cerebrali erano problemi di segnalazione
tra di loro, interrompendo la capacità dei ratti di pensare con chiarezza e
ricordare il percorso che avevano imparato a sei settimane prima."
Il DHA-privati ratti anche sviluppato segni di resistenza all'insulina, un
ormone che controlla lo zucchero nel sangue e regola la funzione sinaptica nel
cervello. Uno sguardo più attento al tessuto cerebrale dei topi suggerisce che
l'insulina aveva perso molto del suo potere di influenzare le cellule cerebrali.
"Poiché l'insulina può penetrare la barriera emato-encefalica, l'ormone può
segnalare i neuroni per innescare reazioni che distruggono l'apprendimento e
causare perdita di memoria," ha detto Gomez-Pinilla.
Egli sospetta che il fruttosio è il colpevole dietro le disfunzioni cerebrali
con deficit di DHA dei topi. Mangiare troppo fruttosio molto potrebbe bloccare
la capacità dell'insulina di regolare come le cellule utilizzare e conservare
zucchero per l'energia necessaria per l'elaborazione di pensieri ed emozioni.
"L'insulina è importante per l'organismo per il controllo di zucchero nel
sangue, ma può svolgere un ruolo diverso nel cervello, dove l'insulina sembra
disturbare la memoria e l'apprendimento", ha detto. "Il nostro studio mostra che
una dieta ad alto contenuto di fruttosio danneggia il cervello e il corpo. Si
tratta di qualcosa di nuovo."
Gomez-Pinilla, un nativo del Cile e un appassionato esercizio che pratica ciò
che predica, consiglia ai cittadini di mantenere l'assunzione di fruttosio al
minimo e scambiare dessert zuccherati per frutti di bosco freschi e yogurt
greco, che tiene a portata di mano in un piccolo frigorifero nella sua ufficio.
Una barra occasionale di cioccolato fondente, che non è stato elaborato con un
sacco di dolcificante extra è troppo bella, ha detto.
Ancora intenzione di gettare al vento ogni cautela e di indulgere in un
hot-fudge sundae? Poi anche mangiare cibi ricchi di omega-3 acidi grassi, come
il salmone, noci e semi di lino, o prendere una capsula al giorno di DHA.
Gomez-Pinilla raccomanda un grammo di DHA al giorno.
"I nostri risultati suggeriscono che il consumo di DHA protegge regolarmente il
cervello dagli effetti nocivi fruttosio", ha detto Gomez-Pinilla. "E 'come
risparmio di denaro in banca. Si vuole costruire una riserva per il vostro
cervello per toccare quando si richiede di carburante in più per combattere le
malattie future".
Questo il link dell'originale in inglese:
http://medicalxpress.com/news/2012-05-sugar-stupid-high-fructose-diet-sabotages.html#firstCmt
Dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/zuccherofruttosio.htm
Consumare tanti carboidrati con elevato indice glicemico (come
pane bianco, riso e zucchero) aumenta il rischio di ictus. E’ quanto dimostra
oggi uno studio pubblicato su Plos One guidato da Vittorio Krogh dell’Istituto
Nazionale dei Tumori di Milano, che indica come gli effetti di una dieta
iperglicemica aumentino non solo il rischio di tumori ma anche quello di
malattie cronico-degenerative, e dell’ictus in particolare.
Le correlazioni tra tipi di cibo e rischio di ictus sono state dedotte dai
ricercatori analizzando i dati raccolti dallo studio Epicor, volto a indagare
associazioni tra dieta e incidenza di malattie cardiovascolari in Italia, nato a
sua volta da Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition).
Quest’ultima ricerca ha già mostrato come le carni lavorate incidano
negativamente sulla salute (Vedi Galileo: La dieta che accorcia la vita), e in
particolare come alimenti a elevato indice glicemico si associno a un maggior
rischio di tumore al seno.
Nelle nuove analisi gli scienziati invece hanno mostrato anche che consumare
quantità eccessive di pane bianco, zucchero, miele, marmellata, pizza e riso
aumenta il rischio di ictus dell’87%. “Con questo lavoro l’indice glicemico
degli alimenti si conferma un fattore importante nella definizione di una dieta
sana”, ha commentato in proposito Sabina Sieri, primo nome nella pubblicazione
su Plos One, “conoscere l’indice glicemico di un alimento e privilegiare il
consumo di cibi a basso carico glicemico diventa quindi sempre più rilevante per
la prevenzione delle malattie cronico-degenerative“.
Riferimenti: Dietary Glycemic Load and Glycemic Index and Risk of
Cerebrovascular Disease in the EPICOR Cohort; Sabina Sieri, Furio Brighenti,
Claudia Agnoli, Sara Grioni, Giovanna Masala, Benedetta Bendinelli, Carlotta
Sacerdote, Fulvio Ricceri, Rosario Tumino, Maria Concetta Giurdanella, Valeria
Pala, Franco Berrino, Amalia Mattiello, Paolo Chiodini, Salvatore Panico,
Vittorio Krogh; Plos One Doi:
http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0062625
lo studio
del link sopra in inglese recita:
Dietary Glycemic Load and Glycemic Index and Risk of Cerebrovascular Disease in
the EPICOR Cohort
"Carico glicemico dietetico e indice glicemico e rischio di malattia
cerebrovascolare nella coorte EPICOR"
...dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/zuccheroictus.htm
Abbiamo parlato di zucchero (saccarosio) varie volte ma non
abbiamo mai raccontato come si produce. I metodi di produzione a partire dalla
barbabietola da zucchero (Beta vulgaris ssp. vulgaris var. altissima,
specialmente in Europa) e dalla canna da zucchero (Saccharum officinarum) sono
molto simili, differendo solo nelle fasi iniziali. Circa i tre quarti della
produzione mondiale di zucchero (146 milioni di tonnellate nel 2004) provengono
dalla canna da zucchero. Il saccarosio della barbabietola da zucchero è
chimicamente indistinguibile da quello di canna ma si può identificarne
l'origine tramite una analisi al 13C -carbonio 13- (contando cioè quanti atomi
di carbonio hanno una massa di una unità in più delle solite 12). L'analisi è
simile a quella per datare alcuni manufatti archeologici, solo che in quel caso
si misura il 14C -carbonio 14-.
Lo zucchero viene prodotto nelle piante dalla fotosintesi a partire da acqua e
anidride carbonica. Potremmo dire che è energia solare (dolce :-) )
immagazzinata. È più o meno presente in tutti le piante ma solo dalla canna e
dalla barbabietola è economicamente conveniente estrarlo.
Il dolcificante più diffuso dell'antichità era il miele. Solo nel VI secolo
(pare) in India abbiano scoperto lo zucchero granulato facendo bollire il succo
della canna.
Lo zucchero di canna venne introdotto in europa tramite i mercanti arabi. Nel
1747 il chimico tedesco Andreas Sigismund Marggraf scopre il saccarosio nella
barbabietola e un suo studente, Franz Achard nel 1802 introduce il primo
processo industriale di estrazione dello zucchero. Processo in seguito adattato
anche alla canna. Le barbabietole del tempo avevano un contenuto di saccarosio
molto basso, del 4.5%. Ora dopo due secoli di selezioni e miglioramenti genetici
si è arrivati al 16-18%. Il resto è acqua (75%) fibre (5-6%) e altre sostanze
(2-3%).
Dalla canna allo zucchero grezzo
Dopo essere stata tagliata, in molte parti del mondo ancora a mano, la canna da
zucchero viene pulita e trasportata immediatamente (poiché si deteriora
velocemente) allo stabilimento di produzione dove viene frantumata e schiacciata
per estrarre il sugo, aiutandosi con dell'acqua. Il residuo legnoso, chiamato
bagasse, viene seccato e utilizzato come combustibile rendendo quasi
autosufficiente dal punto di vista energetico l'impianto di produzione. Il sugo
della canna viene filtrato. Si aggiunge poi del latte di calce (chiamato anche
calce spenta o più propriamente idrossido di calcio Ca(OH)2 ) allo scopo di
neutralizzare gli acidi organici presenti che altrimenti inizierebbero
velocemente a trasformare il saccarosio in glucosio e fruttosio nel processo di
inversione di cui abbiamo parlato tempo fa. Il sugo viene scaldato a circa 95
°C. Grazie al latte di calce precipitano moltissime impurezze e residui (si dice
che il sugo viene chiarificato) che formano una fanghiglia, separata per gravità
o centrifugazione. Queste impurezze comprendono tra le altre cose glucosio e
fruttosio, ceneri inorganiche, amminoacidi, pectine, fibre e altre proteine.
Il succo a questo punto viene riscaldato per far evaporare parte dell'acqua sino
a raggiungere una concentrazione d'acqua di circa il 35%.
Nella soluzione ora insieme ad acqua, zucchero e qualche impurezza ci sono degli
ioni calcio (Ca++) in eccesso provenienti dal latte di calce. Come quelli che
leggete sull'etichetta dell'acqua minerale, solo di più :-) , e per eliminarli
normalmente di soffia nel liquido dell'anidride carbonica che si "prende" gli
ioni calcio e forma il carbonato di calcio che si deposita (i chimici dicono che
precipita) né più né meno di come fa nella vostra lavastoviglie.
Solo ora inizia la fase di cristallizzazione in cui il saccarosio viene
separato, in più fasi successive di centrifugazione ed evaporazione, dalla
melassa sino a produrre lo zucchero grezzo di canna che possiamo comperare al
supermercato. La melassa viene principalmente utilizzata come mangime animale.
Dallo zucchero grezzo a quello raffinato
La raffinazione è il processo per cui lo zucchero grezzo viene separato dai
residui di melassa (che come abbiamo visto hanno un valore nutritivo
insignificante) peri ottenere il saccarosio bianco cristallino.
Lo zucchero grezzo viene lavato in acqua calda e si procede ad una ulteriore
fase di chiarificazione. Si aggiunge ancora idrossido di calcio per far
precipitare gli ultimi residui di melassa. Ora per eliminare dei riflessi
giallastri rimasti nel saccarosio si fa passare la soluzione su del carbone
attivo che assorbe, nei suoi pori, alcune sostanze rimaste in soluzione. É lo
stesso processo che si utilizza in una delle fasi per rendere potabile l'acqua
dei nostri rubinetti, o negli acquari casalinghi. Una serie di cristallizzazioni
e centrifugazioni portano allo zucchero bianco che ben conosciamo.
Dalle barbabietole allo zucchero bianco
Il processo a partire dalle barbabietole da zucchero è simile a quello della
canna. Le fotografie le ho prese (dopo aver chiesto il permesso) dal bel blog
FXcuisine. Se seguite questo link potete fare una affascinante visita virtuale
al più grande zuccherificio svizzero.
Le barbabietole dopo essere state raccolte e lavate vengono tagliate in tante
fettucce.
Queste vengono messe in un apparecchio in cui dell'acqua calda (60-80 °C)
denaturerà le membrane delle cellule e scioglierà il saccarosio e altre
sostanze. La concentrazione di zucchero a questo punto è solo del 10-15% e
contiene molte impurezze che devono assolutamente essere eliminate: sali
inorganici (0.5%) e sostanze organiche (1.4%) come acidi, saponine, betaine,
pectine, altre proteine, acido glutammico, fenoli, enzimi, etc.. Questo liquido,
chiamato sugo grezzo, ha un colore che va dal marroncino al nero a causa di
tutte le sostanze organiche disciolte e dei processi di ossidazione innescati
dagli enzimi, che devono essere eliminati. Per eliminare degli eventuali
microorganismi resistenti al calore si aggiunge un po' di disinfettante
(anidride solforosa, SO2 ad esempio). A questo punto, come per il succo
proveniente dalla canna, si aggiunge dell'idrossido di calcio (Ca(OH)2) che fa
precipitare una parte delle impurezze. La CO2 viene fatta gorgogliare nel succo
per far precipitare il carbonato di calcio che porterà con sè altre impurezze.
Ora viene aggiunto anche del diossido di zolfo (anidride solforosa, SO2) 50
grammi per metro cubo, per prevenire ulteriori reazioni di brunimento e di
degradazione del succo. Si procede poi con le fasi di evaporazione e
cristallizzazione esattamente come per lo zucchero di canna. Lo zucchero bianco
ha una purezza superiore al 99.7%. Il calcio precipita durante la fase di
evaporazione mentre il contenuto residuo di anidride solforosa deve essere per
legge inferiore a 15 mg/kg.
Qui sotto potete vedere dei campioni delle varie fasi di lavorazione e dei vari
reagenti, partendo dal sugo di barbabietola (in alto a sinistra) sino ad
arrivare allo zucchero bianco e alla melassa (in basso a destra)
Il "veleno" bianco
Che l'eccesso di consumo di zucchero possa dare problemi è noto, ma c'è chi
considera lo zucchero raffinato un vero e proprio "veleno". Non è difficile
trovare sul web documenti a riguardo: basta googlare "zucchero veleno bianco" ed
escono più di 19000 pagine :shock:
Ecco un esempio
"il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della lavorazione della
barbabietola o della canna da zucchero, viene sottoposto a complesse
trasformazioni industriali: prima viene sottoposto a depurazione con latte di
calce che provoca la perdita e la distruzione di sostanze organiche, proteine,
enzimi e sali di calcio; poi, per eliminare la calce che è rimasta in eccesso,
il succo zuccherino viene trattato con anidride carbonica. Il prodotto quindi
subisce ancora un trattamento con il velenosissimo acido solforoso per eliminare
il colore scuro,successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento,
cristallizzazione e centrifugazione. Si arriva così allo zucchero grezzo. Da qui
si passa alla seconda fase di lavorazione: lo zucchero viene filtrato e
decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi
giallognoli, viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu
idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno). Il prodotto finale è
una bianca sostanza cristallina che non ha più nulla a che fare con il ricco
succo zuccherino di partenza e viene venduta al pubblico per zuccherare
(avvelenare) gran parte di ciò che mangiamo."
Qual'è il problema di questa descrizione? (presa da http://www.alberosacro.org/lo-zucchero-bianco.htm
) È che cerca di spaventare, di scatenare la parte emotiva invece che quella
razionale.
Chi non ha argomenti oggettivi solitamente fa ricorso al linguaggio: "perdita e
distruzione", "velenosissimo acido", "complesse trasformazioni industriali". Si
dicono cose vere, ad esempio che viene trattato con il latte di calce, mescolate
a quelle false, ad esempio che lo zucchero viene "colorato" con il blu
oltremare. Ma quando mai? Questa è una bufala vera e propria. Avete visto come
di produce il saccarosio puro. Se rimangono dei riflessi giallognoli dovuti alla
presenza di melassa si eliminano utilizzando dell'innocuo carbone attivo, che
viene utilizzato anche negli acquedotti per rendere potabile l'acqua dei vostri
rubinetti. Notate anche l'inserimento dell'aggettivo "cancerogeno" per scatenare
la paura e la risposta emotiva o il termine "industriale" accanto a
"trasformazioni".
Racconta poi cose vere ma dipingendole a tinte fosche, sempre per spaventare. Si
vuole suggerire che poiché vengono utilizzate delle "sostanze chimiche", allora
il prodotto finale è "velenoso". Niente di più falso. Spesso delle materie prime
alimentari vengono trattate con acidi o basi, dalla trippa alla gelatina, e
questi vengono successivamente eliminati.
Il "velenosissimo acido solforoso" (in realtà anidride solforosa) può rimanere
solo in tracce (inferiori a 15 mg/kg), mentre in moltissime preparazioni
alimentari l'anidride solforosa viene comunemente utilizzata come conservante. E
che dire del vino che la contiene anche naturalmente? Le soglie massime fissate
dalla UE sono di 160 mg/litro per i vini rossi, 210 mg/litro per i vini bianchi
(in Italia è più restrittivo, con 200 mg/litro), con limiti superiori ancora più
alti per vini dolci e spumanti. Almeno dieci volte superiori a quelli dello
zucchero.
La calce poi si usa, tradizionalmente, per trattare le olive e vari altri
alimenti. Vedete come si riesce, estrapolando delle affermazioni dal giusto
contesto, a far sembrare pericoloso qualsiasi cosa? Vi ricordate della burla che
ho fatto il primo di aprile dello scorso anno, parlando della pericolosissima...
acqua? :lol:
L'articolo linkato, che purtroppo è presente su MIGLIAIA di siti web, continua
con una sequenza impressionante di affermazioni, a volte falsità e bufale
colossali, tutte ovviamente senza uno straccio di riferimento bibliografico
scientifico.
Anche il sito
http://www.cibo360.it/alimentazione/disinformazione/informazione/zucchero_veleno.htm,
che trovo solitamente affidabile, parla apertamente di "terroristi dello
zucchero" riferendosi a quei siti web. Come già vi dicevo parlando del
glutammato, esiste una ben precisa categoria letteraria che cerca di guadagnare
lettori, e soldi, parlando di complotti e scagliandosi contro qualche sostanza o
alimento, che di volta in volta può essere il glutammato, l'aspartame, lo
zucchero, il latte (per alcuni solo se è pastorizzato, per altri invece sempre e
comunque)
Se volessi spaventare qualcuno potrei invertire il gioco, e dire che è lo
zucchero integrale ad essere pieno di sostanze tossiche e velenose, che
fortunatamente vengono eliminate nella raffinazione. Potrei portare ad esempio
le api, che muoiono quando ingeriscono dello zucchero che contiene ancora della
melassa, con tutte le sue impurezze (http://www.beesource.com/pov/usda/abjfeb1977.htm)
o dire, ad esempio, che la melassa contiene cromo, e tutti voi sapete come il
cromo sia un metallo molto velenoso, che ha causato più di una contaminazione di
terreni. Insomma, spaventare e appigliarsi al lato emotivo delle persone è molto
facile (e potete continuare tranquillamente a consumare zucchero integrale se si
piace).
Ecco un altro esempio (tratto da veganitalia)
Che cosa è rimasto del primo succo scuro ricco di vitamine, sali minerali,
enzimi, oligoelementi che avrebbero dato tutto il loro benefico apporto di vita,
di energia e di salute? Nulla! Anzi, per poter essere assimilato e digerito, lo
zucchero bianco ruba al nostro corpo vitamine e sali minerali (in particolare il
Calcio e il Cromo) per ricostituire almeno in parte quell'armonia di elementi
distrutta dalla raffinazione
Molti di questi siti fanno riferimento ad un libro scritto da Günter Schwab
chiamato "la Cucina del Diavolo" (che ho comprato apposta! Che non si dica che
leggo solo i rapporti delle perfide multinazionali :lol: ). Sentite che dice
"Lo zucchero, quale prodotto naturale "vivo" è nutrimento necessario e di valore
completo, insuperabile e insostituibile per le necessarie sostanze plastiche
minerali, che contiene in forma organica" "Negli zuccherifici però viene
sottoposto ad un lungo e complicato processo industriale"
... [Segue il solito racconto da museo degli orrori per spaventare il
lettore]...
Il prodotto così ottenuto, già senza vita, passa quindi alla raffineria. Il
risultato finale di questo processo raffinato e complicato è una sostanza
chimica chiamata saccarosio, C12H22O11 smerciato nei negozi come zucchero
cristallino, in polvere, a quadretti, in pani o candito. Ecco che, con
scaltrezza e perfidia, abbiamo ridotto a strumento di morte una sostanza vivente
della natura"
A parte che questo Schwab verrebbe bocciato all'istante ad un esame di chimica:
"sostanze plastiche minerali che contiene in forma organica"? Sembra la "prematurata
la supercazzola" di Tognazzi, o il Grammelot di Dario Fo: parole che "suonano"
piene di significato ma che non significano nulla. Comunque, la strategia
principale è quella di voler descrivere il prodotto di partenza come se fosse un
organismo vivo. Questo è completamente privo di senso, ma serve a innescare una
carica emotiva, fino all'esplosione finale in cui si afferma che lo zucchero,
come in un romanzo di Agatha Christie, è morto. Anzi è "strumento di morte". E'
un libro che ovviamente non vi consiglio, a meno che vogliate capire come
nascono le leggende urbane o come funzioni la disinformazione.
Altri siti web utilizzano lo stesso trucco retorico. Ad esempio
è il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che uccide e
sottrae tutte le sostanze vitali e le vitamine presenti
Segue poi tutta una serie di affermazioni non dimostrate e senza uno straccio di
riferimento serio sui presunti danni di cui lo zucchero bianco sarebbe
responsabile: dalla lesione al sistema nervoso al tumore, distruzione di tutte
le vitamine del gruppo B, decalcificazione delle ossa e altre cose del genere.
Questo da Blogeko
Lo zucchero raffinato è assai dannoso quando viene ingerito dagli esseri umani
perché fornisce soltanto quelle che gli esperti di nutrizione chiamano come
calorie vuote o nude; esso manca dei minerali naturali presenti nella
barbabietola e nella canna.
Probabilmente chi ha scritto queste cose ha letto, e male interpretato, il
dibattito scientifico (serio) sulle "calorie vuote" che vi ho raccontato tempo
fa, sull'ipotesi che lo zucchero "sposti" dalla dieta dei micronutrienti. Come
abbiamo visto "spostare" in quel contesto non significa mica che lo zucchero si
consumi vitamine e sali minerali. Ipotesi che comunque come abbiamo visto non
pare essere vera. In ogni caso è banale dire che nel normale metabolismo umano
"consumiamo" vitamine e minerali, e infatti una dieta bilanciata ne prevede
l'assunzione.
La cosa più ridicola di tutti questi siti e libri è che alla fine suggeriscono
di utilizzare lo zucchero di canna grezzo, che come abbiamo già visto è
nutrizionalmente equivalente allo zucchero bianco tanto vituperato e subisce
comunque una parte delle trasformazioni a cui è sottoposto lo zucchero bianco.
Ovviamente una componente fondamentale per rendere credibile affermazioni così
assurde è la multinazionale cattiva che su molte persone ha una presa
incredibile. Ecco quindi su un sito che vende prodotti "dimagranti"
certe cose non si studiano proprio perché sono così vere e così facilmente
dimostrabili da essere pericolose per l'industria alimentare e per quella
farmaceutico-sanitaria.
Mi piacerebbe sapere se stati fatti studi sulla psicologia di casi come questi:
perché certe affermazioni vengono credute sulla parola, senza prove di nessun
tipo, basta che nella storia ci sia un "cattivo"? E più le affermazioni sono
"gravi" (causa il tumore...) meno si mettono in discussione. Si accettano come
verità rivelate, si innescano catene di Sant'Antonio, si spediscono Email ad
amici e conoscenti. Migliaia di siti web abbiano replicato queste assurdità.
Basta davvero un po' di "complottismo" per riuscire a far credere qualsiasi
cosa?
Dario Bressanini
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/zuccherovelenobianco.htm
Lo zucchero raffinato e i suoi pericoli
Ormai si è tutti consapevoli del fatto che un'eccessiva assunzione di zuccheri
non fa sicuramente bene alla nostra linea, e che un'esagerazione potrebbe
causare anche seri problemi di salute; ma leggendo l'articolo che segue, il cui
testo è stato preso in prestito dal sito http://www.disinformazione.it, a cui
quindi restano tutti i diritti, gli effetti sembrano essere veramente
devastanti! ...Siamo dell'idea che qualsiasi alimento, se assunto in misura
spropositata, farebbe sicuramente male; non commettiamo l'errore di privare il
nostro palato di un così sano piacere ...Basta solo usare un po' di buon senso e
tutto diventa ammissibile!
barbabietola da zucchero
Lo zucchero bianco, che ogni giorno introduciamo nel nostro corpo direttamente
così com'è o attraverso dolci, caramelle, bevande commerciali, conserve, liquori
ecc., è il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che uccide e
sottrae tutte le sostanze vitali e le vitamine presenti nella barbabietola o
nella canna da zucchero che sono il punto di partenza per la produzione dello
zucchero. Il fine è quello di renderlo più bello alla vista del consumatore: il
colore bianco è migliore ed accattivante, inoltre anche il gusto dello zucchero
non raffinato è diverso dalle abitudini del palato, alle quali la stragrande
maggioranza dei consumatori fa riferimento.
Le sostanze zuccherine sono alimenti importantissimi della nostra dieta poiché
rappresentano la fonte primaria per la produzione di energia che serve a far
funzionare correttamente tutto il nostro organismo, incominciando dal cervello
fino a finire con i muscoli e per questo motivo devono essere completi di tutto
ciò che la Natura ha loro fornito per cedere al nostro corpo, durante il
processo dell'assimilazione, la loro ricchezza. Ma lo zucchero bianco, così come
viene attualmente prodotto, è una sostanza innaturale e dalle caratteristiche
tossiche.
Il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della lavorazione della
barbabietola o della canna da zucchero, viene sottoposto a complesse
trasformazioni industriali: prima viene depurato con latte di calce che provoca
la perdita e la distruzione di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali di
calcio; poi, per eliminare la calce che è rimasta in eccesso, il succo
zuccherino viene trattato con anidride carbonica. Il prodotto quindi subisce
ancora un trattamento con acido solforoso per eliminare il colore scuro,
successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento, cristallizzazione e
centrifugazione.
Si arriva così allo zucchero grezzo. Da qui si passa alla seconda fase di
lavorazione: lo zucchero viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi,
per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante
blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi
cancerogeno).
Il prodotto finale e' una bianca sostanza cristallina che non ha più nulla a che
fare con il ricco succo zuccherino di partenza e viene venduta al pubblico per
zuccherare gran parte di ciò che mangiamo.
Una domanda che sorge spontanea è la seguente: quanti dei consumatori abituali
di zucchero sono a conoscenza che stanno mangiando una miscela contenente calce,
resine, ammoniaca, acidi vari e "tracce" di barbabietola da zucchero?
Che cosa è rimasto del primo succo scuro ricco di vitamine, sali minerali,
enzimi, oligoelementi che avrebbero dato tutto il loro benefico apporto di vita,
di energia e di salute?
Nulla! Anzi, per poter essere assimilato e digerito, lo zucchero bianco ruba al
nostro corpo vitamine e sali minerali (in particolare il Calcio e il Cromo) per
ricostituire almeno in parte quell'armonia di elementi distrutta dalla
raffinazione. E le conseguenze di tale processo digestivo sono terribili.
Il tossico zucchero bianco iper-raffinato, a livello intestinale provoca
processi fermentativi con produzione di gas e tensione addominale, e
l'alterazione della flora batterica con tutte le conseguenze che ciò comporta
(coliti, stipsi, diarree, formazione e assorbimento di sostanze tossiche, ecc.).
A tal proposito avrete certamente notato il fastidioso senso di gonfiore e
pesantezza che si avverte dopo aver mangiato dolci elaborati, ricchi di
zucchero.
Lo zucchero bianco ha una grossa influenza sia sul sistema nervoso che sul
metabolismo, creando prima stimolazione poi depressione con conseguenti stati di
irritabilità, falsa euforia, bisogno di prendere altro zucchero, ecc.. In realtà
si crea una vera forma di dipendenza, come avviene con la droga o con la
nicotina.
zolletteCiò è causato dal rapido e violento assorbimento dello zucchero nel
sangue che fa salire la cosiddetta glicemia. Di fronte a tale subitanea salita,
il pancreas risponde immettendo insulina nel sangue e ciò provoca una brusca
discesa del tasso glicemico detta "crisi ipoglicemica"caratterizzata da uno
stato di malessere, sudorazione, irritabilità, aggressività, debolezza, bisogno
di mangiare per sentirsi di nuovo su. La conseguenza di questa caduta degli
zuccheri è l'immissione in circolo, da parte dell'organismo, di altri ormoni
atti a far risalire la glicemia, tra cui l'adrenalina che è l'ormone
dell'aggressività, della difesa, della tensione. Si può ben comprendere come
questi continui "stress" ormonali con i loro risvolti psicofisici determinano un
esaurimento delle energie con l'indebolimento di tutto l'organismo. Ciò è stato
ampiamente verificato da studi condotti negli Stati Uniti dove la violenza e
l'aggressività nei bambini, messe in relazione anche al tipo di dieta e ai cibi
e zuccheri raffinati, hanno creato allarme e preoccupazione per tutte le
conseguenze sociali che esse determinano.
A lungo andare uno dei sistemi più colpiti è proprio il sistema immunitario,
poichè l'esaurimento delle forze e delle energie si traduce in una minore
capacità di risposta alle aggressioni esterne e nella tendenza ad ammalarsi.
Quando mangiamo 50 gr. di zucchero bianco, la capacità fagocitaria dei globuli
bianchi si riduce del 76% e questa diminuzione del sistema di difesa dura circa
7 ore.
Le gravi malattie che oggi affliggono l'umanità (cancro, AIDS, sclerosi,
malattie autoimmuni, ecc.) nascono proprio da un indebolimento immunitario del
quale lo zucchero bianco e l'alimentazione raffinata sono corresponsabili.
L'assenza dei substrati vitaminici e proteici, cagionata dall'attività di
raffinazione, impone al nostro organismo la necessità di consumare i propri per
la scissione dello zucchero; questo va a creare molecole di ac. Piruvico in
sovrabbondanza, che acidificano il sangue; l'acidificazione forzata crea una
condizione "tampone", per la quale l'organismo si mette a sottrarre calcio dalle
fonti principali come denti ed ossa, nel tentativo di bloccare l'eccessivo
metabolismo acido, per cui si perde per sempre il substrato principale delle
ossa e dei denti, condannandolo all'osteoporosi. E' stato ampiamente verificato
che le popolazioni non raggiunte dalla cosiddetta "civilta' bianca" non sono
soggette a carie o altre malattie dei denti. Con l'arrivo dei bianchi e dei loro
prodotti alimentari raffinati (zucchero, dolciumi, alcool, pane), gli aborigeni
dell'Australia, i Maori della Nuova Zelanda, gli Indios del Perù e dell'Amazzonia,
i Pellerossa del Nordamerica ecc. hanno anch'essi cominciato ad essere soggetti
alle stesse malattie dei bianchi e a riempire gli ambulatori dentistici e medici
dei loro "civilizzatori"; l'incidenza della carie, che prima era una malattia a
loro del tutto sconosciuta, e' arrivata a colpire fino al 100% degli individui
di queste popolazioni.
MieleI danni dello "squisito veleno" bianco sono tanti altri ancora e a tutti i
livelli: per esempio circolatorio (con l'aumento di colesterolo e danni alle
arterie),epatico, pancreatico (poichè l'organo che gestisce gli zuccheri è il
pancreas), ponderale (con l'aumento di peso e l'obesità), cutaneo.
Quasi tutte queste malattie potrebbero essere prevenute sostituendo lo zucchero
bianco con quello vergine integrale di canna o con miele, sempre vergine
integrale.
Come sostituto dello zucchero bianco raffinato si può usare del fruttosio, del
miele, della melassa e del "vero" zucchero di canna.
Dico vero perchè qualcuno è arrivato a tostare leggermente lo zucchero bianco al
fine di dargli una doratura che lo fa sembrare zucchero di canna.
Si deve anche considerare che i due cucchiani di zucchero nel caffè non fanno
male a nessuno; lo zucchero diventa pericoloso quando se ne assume molto, per
esempio prendendo un dessert dopo mangiato e così via. Pertanto si dovrebbe
cercare innanzitutto di ridurne il consumo.
Il consumo dello zucchero, come esposto più sopra, in questi ultimi decenni è
andato aumentando in modo vertiginoso. Questo, purtroppo, ha causato l'abitudine
al sapore dolce, un'abitudine altrettanto nociva di quella del fumo o dei
superalcolici.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/zuccherovelenobiancoa.htm
RIDURRE LO ZUCCHERO DALLA PROPRIA DIETA
E' SEMPLICE MA PUO' ESSERE MENO FACILE
DI QUELLO CHE SEMBRA
ECCO GLI ALIMENTI CHE NE SONO PIENI
BEVANDE GASSATE
E CAFFE' SPECIALI
MOLTE BEVANDE GASSATE
ANCHE QUELLE SENZA ZUCCHERO
POSSONO NASCONDERE DEI DOLCIFICANTI
E DEGLI "AROMI" CHE NON FANNO PER NULLA BENE
ALLA NOSTRA DIETA
LO STESSO VALE PER I CAFFE' SPECIALI DEL BAR
COME QUELLI AL CIOCCOLATO O AL GINGSENG
A CUI E' MEGLIO PREFERIRE QUELLI CLASSICI
DA ZUCCHERARE DA SOLI CON CONSAPEVOLEZZA
CARAMELLE
CIBI CONFEZIONATI
E CIBO SPAZZATURA
OLTRE ALLE CARAMELLE CHE SI SA ESSERE OIENE DI ZUCCHERI
VANNO LIMITATI ANCHE I CIBI CONFEZIONATI
E IL CIBO SPAZZATURA
CHE CONTENGONO MOLTISSIMI
ZUCCHERI E ADDITIVI
PER TENERE D'OCCHIO LA SITUAZIONE
LEGGETE LE ETICHETTE
EVITATE CI COMPRARE CIBI CHE CONTENGONO
PIU' DI 10 GRAMMI DI ZUCCHERO A PORZIONE
SUCCHI DI FRUTTA
LA FRUTTA E' RICCHISSIMA DI VITAMINE
E DI ANTIOSSIDANTI
MA ASSUMERNE TROPPA SOTTO FORMA DI SUCCHI
PUO' FARVI FACILMENTE ECCEDERE CON GLI ZUCCHERI
NON SOLO INFATTI LA FRUTTA
E' RICCA DI FRUTTOSIO
MA QUESTO TIPO DI SUCCHI HANNO IN VERITA'
SOLO IL 10% DI SUCCO E POLPA DI FRUTTA
E IL 90% DI SCIROPPI DI GLUCOSIO E DOLCIFICANTI
GLI 2INSOSPETTABILI"
SPESSO LO ZUCCHERO E' SEGNALATO SULLE ETICHETTE ANCHE CON ALTRI NOMI
COME DESTROSIO, NETTARE DI AGAVE, MIELE
SCIROPPO DI MAIS SACCAROSIO
LEGGETE BENE GLI INGREDIENTI DI CIO' CHE MANGIATE
PER EVITARE GLI ZUCCHERI IN ECCESSO
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