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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
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Tutto sul MAGNESIO
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http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
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http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm
Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi
indispensabile per ogni essere vivente
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Per l'ACIDO ABSCISSICO ORMONE AUTOPRODOTTO che guida gli "ZUCCHERI"
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Tutto sul BICARBONATO DI SODIO "DEMONIZZATO" dalla medicina
ed il perchè:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/bicarbonatodisoephBASE.htm
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/razionerg.htm
SILICIO NON DEFINITO
Di questi "ALIMENTI ESSENZIALI", non solo quelli elencati prima sono
DEMONIZZATI, ma lo sono anche il CLORO, quello delle piscine, il FLUORO detto
FALSAMENTE dei dentifrici, che invece spacciano per FLUORO il "fluoruro di
sodio", dichiarandolo FLUORO, ma che in effetti è veleno per i topi.
infatti trovate scritto sulle confezioni
CONTIENE FLUORURO DI SODIO
con sotto le informazioni:
"non ingoiare"
e sotto:
"per i bambini sotto i sei anni se ne ingoiano di più portarli dal medico o dal
dentista"
non parliamo poi del BORO, tutti dichiarati VELENOSI.
Non riesco proprio s capire come potrebbe sopravvivere e ad AUTOGUARIRSI se fosse
vero quanto dichiara la medicina al riguardo se l'individuo vivente ciò che
circola nal SANGUE animale o nella LINFA vegetale.
Vitamina D3 e Colesterolo: quale rapporto intercorre? Ecco un resoconto
approfondito di Parafarmacia OVF
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Quale rapporto c’è tra Vitamina D3 e Colesterolo?
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Quale rapporto c’è tra Vitamina D3 e Colesterolo?
Vitamina D3 e Colesterolo: quale rapporto intercorre? Ecco un resoconto
approfondito di Parafarmacia OVF
14/11/2022 10:18:00 | parafarmaciaovf
Colesterolo + Raggi UV = Vitamina D3
È risultato che chi è carente di vitamina D3 è in eccesso di colesterolo.
Sembra che il corpo che non sia stupido e autoproduce entrambi dicendo: “Io ti
produco più colesterolo per difendere le membrane biologiche da insulti come
virus e batteri, tu esponiti al sole che ho bisogno di vitamina D3”.
L’evidenza epidemiologica ha dimostrato che c’è una relazione inversa tra i
livelli circolanti di 25 (OH) D e i biomarcatori del rischio cardiovascolare.
Ricercatori e medici scientifici hanno effettuato una analisi trasversale e
longitudinale per valutare il rapporto tra 25 (OH) D e i lipidi nel sangue. A
partire da 4.06 milioni di cartelle cliniche registrate che hanno incluso test
per il 25(OH)D e il quadro lipidico tra il 2009 e il 2011. 107. 811 pazienti
registrati avevano contemporaneamente due o più test per 25(OH)D, il quadro
lipidico e test del glucosio da quattro e 26 settimane di distanza. Pazienti con
concentrazioni <20 ng/mL di 25(OH)D sono stati considerati vitamina D carente
mentre quelli con livelli >30 ng / mL sono stati considerati avere livelli
ottimali. I pazienti con livelli ottimali di vitamina D avevano livelli di
colesterolo totale 1,9 mg / dL , inferiore rispetto ai pazienti che erano
carenti di vitamina D.
Inoltre, i livelli di colesterolo LDL e i livelli di trigliceridi erano 4,5
mg/dL e 7,5 mg/dL più bassi tra i pazienti con livelli ottimali di vitamina D,
mentre i livelli di colesterolo HDL era più alto di 4,8 mg/dL. Tutte le
differenze erano statisticamente significative.
Partendo dalla sintesi endogena di Colesterolo insieme all’integrazione di
Vitamina D3 e Vitamina A il nostro corpo produce ormoni importanti come
Testosterone, Dhea, Progesterone, Serotonina ecc. La Vitamina D3 svolge un
importante ruolo nella formazione e nel rafforzamento delle ossa e del sistema
immunitario. Il suo ruolo nel mantenimento dell’omeostasi ossea si esplica
attraverso l’azione della forma attiva 1,25-(OH)2-colecalciferolo che favorisce:
l’assorbimento del Calcio nell’intestino, il riassorbimento di Calcio e Fosforo
da parte del tubulo contorto prossimale, la deposizione del calcio a livello del
tessuto osseo, la mobilitazione del calcio dalle ossa, l’attivazione sistema
immunitario regolazione ormonale, ecc.
Carenze
Oltre a sicuramente riequilibrare lo stile di vita, l’attività fisica e la
nostra alimentazione, è opportuno dosare i livelli di vitamina D3 del sangue e
valutare, insieme al proprio medico, se esistono le condizioni di sufficienza o
insufficienza di vitamina D3. Attraverso un’analisi del sangue è possibile
valutare eventuali carenze di vitamina D: il range ottimale per la salute è tra
30 e 50 ng/ml. Una quantità di vitamina D tra 80 e 100 ng/ml è importante anche
per patologie cardiache fino alla prevenzione tumorale. Una carenza di vitamina
D3 può evidenziarsi in persone con una inadeguata mineralizzazione dello
scheletro come, ad esempio, il rachitismo nei bambini (già visibile tra i 4 e i
24 mesi di età) e l’osteomalacia negli adulti.
Bassi livelli di vitamina D3 potrebbero portare ad una maggiore incidenza di
malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, il Lupus e il diabete.
La carenza di vitamina D3, infatti, potrebbe ostacolare il buon funzionamento
del sistema immunitario portando alla comparsa di malattie legate ad esso.
Inoltre, chi ha livelli bassi di vitamina D ha un rischio maggiore di sviluppare
coronaropatie e Alzheimer. Interessante anche la correlazione tra livelli di
vitamina D3 bassi e stati depressivi. La vitamina D, infatti, stimola la
produzione di serotonina, e dopamina, gli ormoni della felicità e benessere
psicofisico. É molto difficile che si possa arrivare ad uno stato di eccessiva
assunzione di calciferolo con la dieta, è invece possibile un’intossicazione a
seguito di somministrazioni di dosi patologiche di vitamina D a scopo
terapeutico.
Il dosaggio di vitamina D giornaliero varia quindi da persona a persona e
dipende anche dall’esposizione ai raggi solari, che ne incrementa la sintesi e
l’assorbimento attraverso il colesterolo. Se una persona segue già di per sé una
dieta ricca di vitamina D ed espone la pelle a minimo un quarto d’ora di raggi
solari al giorno, circa 1000 / 2000 UI quotidiani sono sufficienti. In altri
casi, ovvero patologie, carenze, impossibilità di esporsi al sole, la dose di
vitamina D da assumere potrebbe anche essere maggiore, superiore ai 2.000 UI.
Fino a 10000UI. In questi casi è fondamentale aumentare l’assunzione della
vitamina K2 mk7 che ha la funzione di far attivare la D3 in forma attiva e
spostare il calcio alle ossa e toglierlo dai reni e arterie dove potrebbe
diventare molto pericoloso.
Colesterolo + Vitamina D3 = Testosterone ormone del benessere estrogeni = ormoni
amici del colesterolo cattivo
Nell’organismo maschile gli estrogeni possono rappresentare un importante
fattore di rischio cardiovascolare. In particolare, livelli elevati di uno di
questi ormoni, l’estradiolo, sono stati associati a un aumento del colesterolo
cattivo (il cosiddetto LDL) e a una riduzione di quello buono (l’HDL). Un
aumento dei livelli di estrone, un altro estrogeno, è invece stato associato a
un aumento sia del colesterolo totale che di quello cattivo. Il maggior rischio
cardiovascolare cui sono esposti alcuni uomini potrebbe quindi dipendere da
livelli di ormoni sessuali associati a un aumento del colesterolo LDL, quello
pericoloso per la salute, e alla diminuzione del colesterolo HDL, che invece
aiuta a proteggere cuore e arterie.
Il legame tra colesterolo e ormoni
In effetti quello tra colesterolo e ormoni sessuali è un legame molto stretto.
Sia gli estrogeni che il testosterone vengono infatti prodotti a partire dal
colesterolo. Mantenere quest’ultimo entro i livelli considerati normali, e non
va assolutamente inibito con farmaci anticolesterolo, perché’ è importante per
garantire all’organismo la possibilità di produrre quantità di ormoni sessuali
tali da garantite la buona salute degli organi riproduttivi maschili, il cui
funzionamento è regolato sia dal testosterone che degli estrogeni. Quindi
l’integrazione di Vitamina D3/A, Vitamina K2 con Boro e silicio sono
fondamentali per dirigere questa produzione ormonale soprattutto con il passare
degli anni.
Molte donne, con l’ingresso in menopausa possono iniziare ad avvertire dei
sintomi tipici, come le vampate di calore, la sudorazione notturna,
l’irritabilità e la depressione, i disturbi del sonno e i disturbi intestinali.
La diminuzione degli estrogeni circolante limita la capacità del corpo di
rimodellare le ossa, ciò può comportare una diminuzione della massa ossea e
inoltre vi è un’influenza sui livelli di lipidi nel sangue. Il risultato è il
potenziale aumento sia del colesterolo totale che delle lipoproteine a bassa
densità (LDL o colesterolo “cattivo”) e una diminuzione delle lipoproteine ad
alta densità (HDL o “colesterolo buono”). Anche le funzioni cerebrali come la
memoria, e quelle umorali sono influenzate.
Oltre a sicuramente riequilibrare lo stile di vita, l’attività fisica, la nostra
alimentazione e l’integrazione nutraceutica, è opportuno dosare i livelli di
vitamina D3, profilo lipidico (Lipidomica di membrana) e ormonale (Dhea,
estrogeni, testosterone ecc ) del sangue e valutare, insieme al proprio medico,
se esistono le condizioni di sufficienza o insufficienza di vitamina D3 e le
successive correlazioni di carenze ormonali.
ciaooo Feanco
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