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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm

Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm

Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm

Per la vitamina K2 e la sua essenzialità
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm

Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi indispensabile per ogni essere vivente
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoevitaminaK2.htm

Il video:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=uT6V7PwqCGU

Ecco, il 10 giugno 2016 ho una nuova CERTEZZA.
Le piante che sono esseri viventi, annusano, comunicano, sono altruiste e cantano pure!
L'articolo sotto lo descrive molto bene citando delle ricerche.


Ed ora, a conferma che il liquido seminale maschile di TUTTI i maschi animali al mondo chiamato SPERMA e questo GERME che è di TUTTI i semi vegetali al mondo, sono UGUALI e con il medesimo contenuto.
La descrizione la trovi sotto.
Questo articolo che riporta delle ricerche fatte in merito ai vegetali, conferma senza ombra di dubbio che gli ANIMALI ed i VEGETALI sono fratelli ed hanno gli stessi comportamenti, eccezione fatta per i movimenti in quanto loro non hanno gli arti gambe ma le radici, quindi sono fissi.
Ed ecco che ho anche certezza che quando nell'orto taglio una testa di insalata, UCCIDO un INDIVIDUO VEGETALE.
Una sola differenza rispetto agli animali:
NON GRIDA
almeno io non la sento gridare, ma griderà? Sono certo che si.
Questo lo devo considerare e me lo devo chiedere, poichè la ETICA, a cui si riferiscono molte persone, è ETICA PER TUTTI GLI ESSERI VIVENTI, o ci si nasconde dietro questa parola per COMODO o FALSITA'?

Questo articolo, in oggetto, che parla dei VEGETALI ci informa che anche loro soffrono.
Come potrebbe essere diverso?
Lo capiremo meglio sotto, poichè dobbiamo capire il tutto per gradi, in quanto non siamo abituati a farlo, anzi questa VERITA' ci è sempre stata nascosta dal SISTEMA, come ci hanno sempre nascoste molte altre cose.
Infatti ci hanno insegnato e ci hanno abituati erroneamente a considerare l'UOMO UN ESSERE SUPERIORE, ma che in effetti a mio modesto parere, di superiore ha SOLO LA SUPERBIA.

Anche le piante soffrono. Quante volte vegetariani e vegani se lo sono sentiti dire? Beh, l'affermazione potrebbe non essere poi molto lontana dalla realtà. Una nuova ricerca mostra che le piante sanno quando stanno per essere mangiate. E a loro non piace affatto.
Che le piante posseggano una particolare forma di intelligenza non è una cosa nuova: sappiamo che rispondono al vento, al tatto e persino alla musica. Ma secondo Modern Farmer, un nuovo studio della University of Missouri rivela che sono anche in grado di rilevare quando vengono mangiate e inviano meccanismi di difesa per cercare di impedire che ciò accada. In pratica rispondono ai suoni che bruchi fanno quando le mangiano.
Lo studio è stato effettuato sull' Arabidopsis thaliana, imparentata con broccoli, cavoli e altri fratelli del genere della famiglia delle Brassicacea. È comunemente usata negli esperimenti scientifici perché è stata la prima pianta ad avere il genoma interamente sequenziato e gli scienziati ne conoscono intimamente il funzionamento.
"Precedenti ricerche hanno rivelato che le piante rispondono all'energia acustica, compresa la musica", ha detto Heidi Appel, scienziato del College of Agriculture, Food and Natural Resources and the Bond Life Sciences Center at MU -. Tuttavia, il nostro lavoro è il primo esempio di come le piante rispondono ad una vibrazione ecologicamente rilevante. Abbiamo scoperto che le vibrazioni dell'alimentazione provocano cambiamenti nel metabolismo delle cellule vegetali, creando prodotti chimici più difensivi che possono respingere gli attacchi dei bruchi".
Il risultato? La pianta produce olio di senape leggermente tossico se mangiato e lo invia lungo le sue foglie per cercare di tenere lontano i predatori. Quando le piante hanno "sentito" "le vibrazioni dei bruchi che mangiavano, han no inviato più olio. In presenza di altre vibrazioni, invece, non hanno affatto reagito. Questo vuol dire anche, però, che quando sono mangiate dall'uomo non avvertono affatto la stessa sensazione. O almeno, si suppone.
Roberta Ragni
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vegetalisoffrono.htm

In primis riporto una frase dell'articolo in oggetto che recita:
"Potrebbe sembrare un paradosso o un cortocircuito logico, ma in realtà esistono un’infinità di piante in grado di curare le patologie che ci affliggono, come e spesso meglio di quanto non facciano i farmaci sintetici tradizionali, ma la loro coltivazione, commercializzazione e diffusione è in varia misura vietata o limitata dai governi nazionali e sovranazionali in quanto potrebbe nuocere ai profitti delle multinazionali farmaceutiche."
della quale mi permetto di correggere la parte:
"spesso meglio di quanto non facciano i farmaci sintetici tradizionali"
e mi permetto di dichiarare invece una inconfutabile VERITA' che è:
"I FARMACI TRADIZIONALI IN QUANTO RISULTATO DI "ricerche scientifiche" NON POSSONO CHE CAUSARE DANNI ALL'INDIVIDUO CHE LI INGERISCE E NE FA' FEDE IL FOGLIO ILLUSTRATIVO (BUGIARDINO) IL QUALE NE ELENCA I DANNI, MA NEMMENO TUTTI IN QUANTO NESSUNO E' IN GRADO DI VALUTARE QUANTI E QUALI DANNI SONO IN GRADO DI CAUSARE IN QUANTO OGNI INDIVIDUO E'A SE, QUINDI DIFFERENTE DA UN ALTRO."
Mi permetto quindi di accomunare queste PIANTE PROIBITE alla CARNE, al LATTE ed i LATTICINI poichè in comune hanno TUTTO ed un difetto unico:
DI CONTENERE GLI "ALIMENTI ESSENZIALI" ED ESSERE QUINDI DEI CIBI NATURALI.
Mi spiego meglio con una domanda:
Tu sicuramente ingoi una pera, una mela od una insalata, però pensi che siano tuoi FRATELLI O NO?
Bene ora ti dimostro che SONO TUOI E MIEI FRATELLI in quanto siamo TUTTI IN VITA GRAZIE AGLI "ALIMENTI ESSENZIALI" CHE FANNO AUTOPRODURRE LE "DIFESE IMMUNITARIE"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vegetalimigrano.htm

Il GERME è di TUTTI i semi vegetali al mondo, il quale contiene ciò che contiene lo SPERMA di TUTTI i maschi animali al mondo, nei quali: NASCE LA VITA.
Come potrebbe essere diversamente?

Il prezioso cuore del chicco di grano, ricco di sostanze nutritive per arricchire i vostri piatti: è un'ottima fonte di proteine, sali minerali e vitamine del gruppo B ed E e ha proprietà energetiche e antiossidanti.
Questo germe di grano essiccato si può aggiungere al latte, allo yogurt, ma anche a minestre, zuppe, e insalate, o usare nella preparazione di prodotti da forno.

Dell'articolo sotto, devo fare presente che:
"Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo, zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina, vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del germe di grano è l’OCTACOSANOLO, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a sportivi e studenti. L’OCTACOSANOLO rinforza la capacità riproduttiva degli uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in equilibrio il funzionamento dell’organismo."
quindi ritengo che questo sia il LIQUIDO SEMINALI del grano dove è contenuto il DNA della pianta.
MA NON CONTIENE ACIDO ASCORBICO, al contrario di quello animale che ne è la base.

La scoperta più stupefacente che ho fatto nel mese scorso, novembre 2015 è che nel GERME di TUTTI i semi vegetali vi sono gli stessi contenuti dallo SPERMA animale, e come potrebbe essere diverso? Di lì ha inizio la VITA.
Come si potrà rilevare dal pezzo dell'articolo che riporto sotto, il contenuto del GERME di grano è di TUTTI gli "ALIMENTI ESSENZIALI" contenuti nel liquido seminale maschile di TUTTI i maschi animali del mondo detto SPERMA. Così è per TUTTI i semi al mondo, poichè un GERME lo contengono TUTTI dove è depositato il DNA della specie dove ha inizio la vita futura sia VEGETALE che ANIMALE.
Questo è comprensibile in quanto, come sappiamo, anche loro sono nostri fratelli poichè proveniamo da quegli unicellulari usciti dal mare di cui ci parla Irwin Stone:  
"pagina 1/10------sostanza fondamentale
L'ACIDO ASCORBICO è una sostanza ubiquitaria fondamentale nel processo vitale. Tutti gli organismi viventi o la producono o la prendono dal nutrimento oppure periscono. I sistemi enzimatici per la produzione dell'ACIDO ASCORBICO sono di antica origine e si sono formati molto presto nello sviluppo del processo vitale su questo pianeta, probabilmente mentre le forme più altamente sviluppate erano ancora forme primitive unicellulari.
pagina 1/10------solo embrione ma produce molto ACIDO ASCORBICO
L'evidenza della embriologia sia delle piante che degli animali corrobora questo punto di vista dal momento che il seme dormiente della pianta e l'uovo dell'animale sono privi di ACIDO ASCORBICO. C'è una produzione immediata di ACIDO ASCORBICO nel seme che germina o nell'uovo in sviluppo, perfino quando l'embrione non è niente più che un grumo di alcune cellule.
pagina 1/10------alta produzione sia in piante che animali
Anche la sua diffusa presenza in tutti gli odierni organismi pluricellulari, sia piante che animali, lo testimonia. Possiamo anche dedurre che la produzione di ACIDO ASCORBICO era ben sviluppata prima che gli organismi viventi divergessero nelle forme di piante e di animali.
pagina 2/10------RENI E FEGATO
Il luogo degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico nei vertebrati a sangue freddo, i pesci, gli anfibi ed i rettili, è nei reni. I più altamente attivi mammiferi a sangue caldo tutti sintetizzano il loro acido ascorbico nel fegato. Una delle principali
funzioni dell’acido ascorbico nella fisiologia animale è il mantenimento della omeostasi biochimica sotto stress. Più grande è lo stress a cui è sottoposto l’animale, più acido ascorbico produce.
Circa 165 milioni di anni fa, quando la natura aveva in vista l’evoluzione dei più attivi e stressanti mammiferi, doveva essere presa una importante decisione morfologica e fisiologica. I reni, pure adeguati come sito di sintesi dell’acido ascorbico per i lenti vertebrati a sangue freddo, erano inadeguati per le aumentate richieste di acido ascorbico per i più altamente stressati mammiferi. La soluzione vincente di questo problema fu il trasferimento degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico dai
relativamente piccoli e biochimicamente affollati reni al più spazioso fegato, che è il più grande organo del corpo. Tutti gli odierni mammiferi capaci di sintetizzare acido ascorbico lo producono nel fegato perché ogni antica forma che non effettuò tale
passaggio era così handicappata biochimicamnte che fu eliminata dalle forze della evoluzione.
...racconta l'EVOLUZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI E L'ACIDO ASCORBICO
e spiega la perdita di produrcelo autonomamente
pagina 6/10------l'ACIDO ASCORBICO è un metabolita per tutti gli animali e non una VITAMINA
Stone 20. Negli ultimi 60anni, l'ACIDO ASCORBICO è stato visto come"vitamina C" quando in realtà è un metabolita del fegato e certamente non una "vitamina" per la miriade di mammiferi che hanno intatto il gene per lo L-gulonolactone ossidase. Tali mammiferi non prendono lo scorbuto, anche se hanno una dieta completamente priva di vitamina C.
http://digilander.libero.it/genfranco/Immagini/irwinstorianaturale.pdf

e Lorenzo Acerra scrive:
"pagina 62
La vita, ogni forma di vita, è nata nel mare tanti milioni di anni fa. Il DNA di esseri viventi per conservarsi e moltiplicarsi ha deciso, nel salgemma marino cristallizzato, di costruire una macchina basata su un unico programma di fondo, "il mantenimento dei sani livelli di MAGNESIO nei vari androni della cellula".
Il nostro corpo è quella macchina
Abbiamo sempre bisogno, sopratutto nelle strutture di basi cellulari, di attingere al sale più prezioso di cui è prodigo l'oceano. Il nostro cordone ombellicare con l'oceano è solo apparentemente spezzato.
La salinità dell'interno della cellula dipende dal MAGNESIO, non solo perchè esso è guardiano dei canali ionici della cellula, ma anche perchè il passaggio diretto attraverso la pareti (che riguarda l'acqua ed in maniera notevolmente più ridotta altre sostanze) dipende dal contenuto di MAGNESIO della cellula, cioè da quell'esercito di "soldati semplici" che nella descrizione precedente poteva sembrare avere un ruolo marginale. E invece l'organismo umano è tutto un gioco di micro-processi osmotici ed è per questo che la supplementazione di CLORURO DI MAGNESIO in un organismo carente, spesso si traduce in un sostanziale ringiovanimento.
L'acquisizione di acqua e la ritenzione al livello giusto nella cellula è una questione di presenza di forze osmotiche, cioè di MAGNESIO. Il CLORURO DI MAGNESIO ha un rapporto particolare con l'acqua, tanto è vero che, potete vederlo con i vostri occhi, attirerà acqua dall'aria in breve tempo. Cambiando la situazione osmotica di una cellula, gli scienziati sono riusciti ad ottenere un afflusso corretto di acqua al suo interno e dunque un flusso rigenerativo in cellule precedentemente invecchiate. Alterazioni della situazione osmotica si verificano man mano che un organismo subisce un impoverimento di MAGNESIO.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/magnesioclorlorenzoacerra.htm

e quindi l'ACIDO ASCORBICO, diventa ora la base della vita di questa pianta.
Ma sarà solo per il grano questo?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/germegranosperma.htm

Quindi concludo senza ombra di dubbio che gli ANIMALI ed i VEGETALI sono FRATELLI, e lo dimostra il fatto che ad un certo punto della EVOLUZIONE, la vita si è suddivisa nei due gradi REGNI:
REGNO ANIMALE E REGNO VEGETALE
che però dipendono l'uno dall'altro, e sono legati dalla CATENA ALIMENTARE.
Infatti gli animali ingoiano i vegetali ed i vegetali ingoiano gli animali, ma se l'uno non traesse dall'altro quel sostentamento necessario alla loro vita, questa CATENA ALIMENTARE non avrebbe ragione di esistere.
Quindi è chiaro che, come detto sopra entrambi i REGNI contengono gli "ALIMENTI ESSENZIALI" iniziando dall'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO e tutti gli altri.
Ma se sono FRATELLI è comprensibile che TUTTI gli esseri viventi, come l'uomo, soffrono, gridano, a modo loro parlano e sono certo che tra loro comunicano, quindi sentono ecc., allora oltre che per gli ANIMALI è così anche per i VEGETALI.

Per capire l'esistenza dei vegetali dobbiamo ritornare a quando frequentavamo le scuole elementari.
Difatti, parlando di animali e vegetali gli insegnanti ci hanno detto che ad un certo punto della EVOLUZIONE vi è stata la grande separazione in REGNO ANIMALE e REGNO VEGETALE.
Oh, ma due REGNI e non REGNO ANIMALE e PINCO PALLINO VEGETALE.
Oh, ma allora la provenienza è una unica.
Antecedentemente a questa GRANDE SEPARAZIONE tutti gli esseri viventi provenivano da una unica fonte.
Oh, ma allora siamo praticamente FRATELLI e la dimostrazione chiara ci viene dal fatto che, sempre tornando agli insegnanti delle scuole elementari, ci hanno anche detto che il REGNO ANIMALE ed il REGNO VEGETALE sono uniti da un fatto pratico moltissimo importante che si chiama:
CATENA ALIMENTARE.
Questa vuol dire che per vivere, certe specie animali ingoiano i vegetali e viceversa certe specie vegetali ingoiano gli animali.
Ciò che mi stupisce, ma non troppo, è che l'articolo, e di conseguenza gli studiosi che si sono dedicati e studiano i vegetali, che non parla di questa unione, di questi due REGNI che comprendono TUTTA LA VITA SULLA TERRA, e cioè, l'inizio di ogni individuo vivente.
Questi signori non ci raccontano di come hanno avuto la vita TUTTI questi esseri viventi.
Ed è questo semplicissimo fatto che ci dà la certezza del bisogno individuale del CIBO NATURALE.
Questo perchè venendo entrambi da una unica fonte, ed avendo bisogno dello stesso CIBO NATURALI, allora questa è la conferma che deve essere uguale anche la nascita,
Mentre per gli animali l'inizio della vita individuale parte dallo SPERMA, per i vegetali parte dal GERME.
Oh, ma allora SPERMA = GERME, ed i componenti che formano questo inizio della vita sono uguali e se non AUTOPRODOTTI come la vitamina D, questi devono essere contenuti dai CIBI NATURALI.
La medicina li chiama "integratori" mentre noi li chiamiamo "ALIMENTI ESSENZIALI".
Della uguaglianza dei due ce lo conferma questa pagina che recita:

"Dell'articolo sotto, devo fare presente che:
"Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo, zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina, vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del germe di grano è l’OCTACOSANOLO, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a sportivi e studenti. L’OCTACOSANOLO rinforza la capacità riproduttiva degli uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in equilibrio il funzionamento dell’organismo."
quindi ritengo che questo sia il LIQUIDO SEMINALI del grano dove è contenuto il DNA della pianta.
MA NON CONTIENE ACIDO ASCORBICO, al contrario di quello animale che ne è la base.

La scoperta più stupefacente che ho fatto nel mese scorso, novembre 2015 è che nel GERME di TUTTI i semi vegetali vi sono gli stessi contenuti dallo SPERMA animale, e come potrebbe essere diverso? Di lì ha inizio la VITA.
Come si potrà rilevare dal pezzo dell'articolo che riporto sotto, il contenuto del GERME di grano è di TUTTI gli "ALIMENTI ESSENZIALI" contenuti nel liquido seminale maschile di TUTTI i maschi animali del mondo detto SPERMA. Così è per TUTTI i semi al mondo, poichè un GERME lo contengono TUTTI dove è depositato il DNA della specie dove ha inizio la vita futura sia VEGETALE che ANIMALE.
Questo è comprensibile in quanto, come sappiamo, anche loro sono nostri fratelli poichè proveniamo da quegli unicellulari usciti dal mare di cui ci parla Irwin Stone:"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/germegranosperma.htm

Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm

Li ho chiamati "ALIMENTI ESSENZIALI" perchè personalmente non me la sento di avere nel mio sangue degli "integratori", dei quali il mio medico di base mi fà fare l'esame del sangue dal laboratorio analisi onde rilevarne la quantità esistente in quel momento, ma non solo, come maschio non ammetto di avere nel mio liquido seminale maschile degli "integratori", ma peggio ancora, non riesco proprio ad ammettere che io sia stato GENERATO da mio padre negli "integratori", conoscendo il significato di questa parola.
Non sò voi.
Ed è per questo motivo che mi sono permesso personalmente di chiamarli "ALIMENTI ESSENZIALI".

Detto questo, ora mi permetto di riportare un pezzo dell'articolo in oggetto che dice:
"La tripartizione darwiniana: pietre, animali, piante, non la convince?
«Poco: il vero punto di demarcazione sta tra vita e non vita. Tra pietre e il resto. Ma la vita di tutti gli esseri viventi va vista come un solo unico evento. E questo ci permette di capire come mai siamo tutti connessi, come mai la vita sia un fenomeno sistemico, perché pensare di poterci astrarre dal destino comune sia un’illusione. La scienza è una grande risorsa: la vita media delle persone, grazie agli enormi progressi della medicina, sta aumentando in maniera inimmaginabile solo pochi decenni fa. È vero, è giusto. Ma i problemi della nostra sopravvivenza non riguardano, di nuovo, i singoli individui, ma la comunità dei viventi. Se non cambiamo immediatamente rotta, nel dissennato consumo delle risorse ambientali, sarà difficile arrivare al prossimo secolo»"
Ora mi permetto di dire il mio pensiero riguardo alla parola "scienza" che coinvolge la parola "medicina" le quali stranamente stridono al riguardo perchè usate da una sola specie, la specie umana, e che pretende addirittura di avere portato dei "progressi" nella salute umana, mentre invece non ha fatto e non fà altro che causare MALATTIE e SOFFERENZA, che mai come oggi possiamo rilevare che questa nostra specie è l'unica specie ad avere una così alta percentuale di vita sofferta mentre possiamo rilevare che questo non è possibile per le altre specie viventi, sia animali che vegetali.
Per i benefici descritti sarà allora grazie alle parole "scienza" ed "medicina" o sarebbe meglio che per mantenerci una buona salute NON VENISSERO USATI quei prodotti di invenzione umana visti i risultati del proliferare sempre maggiore ogni giorno di più delle malattie?
Ed ora riguardo alle parole "scienza" e "medicina" posso concludere senza ombra di dubbio, visto i risultati sulla salute umana, che per fortuna di tutti gli altri individui di ogni altra specie vivente, essi non conosco neppure il significato di queste parole, quindi impossibilitati ad usarle.
Qualcuno me lo può contestare?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vegetalimigrano.htm

Ora, da che cosa si ricava la farina? si ricava da un essere vivente chiamato grano, di qualsiasi specie esso sia, che fà parte del GENERE VEGETALI.
E non solo, ma con questa pratica si fà l'UCCISIONE IN MASSA di tutti quegli individui che ne fanno parte.
Però questa è la vita, ed il mondo, poichè anche loro fanno parte di quella "catena alimentare" indispensabile al sostentamento degli altri esseri viventi stabilito da >Madre >Natura e dalla EVOLUZIONE..
Questo perchè per la SALUTE di ogni individuo, di qualsiasi razza, è INDISPENSABILE LA BASE  della sua vita come lo è la base il SOLVENTE CHIMICO per la vernice.

Quindi è INDISPENSABILE che dai CIBI essi siano contenuti, che purtroppo i CIBI RAFFINATI non li contengono più quindi VANNO EVITATI COME LA PESTE se si vuole mantenere la propria SALUTE.

Della farina però dobbiamo tenere presente molte cose importanti.

“La farina 00 è il più grande veleno della storia, anche se biologica“, così il professor Franco Berrino definiva questo alimento in una puntata di Report del 2009. E il motivo è che la farina bianca, così come tutti i prodotti raffinati, causa un aumento della glicemia e, di conseguenza, un incremento dell’insulina, portando col tempo ad un maggior accumulo di grassi depositati, e al conseguente indebolimento del nostro organismo, che diventa maggiormente esposto ad ogni tipo di malattie, anche tumori. Berrino ha spiegato che la farina 00, malgrado non abbia alcun gusto, ha avuto successo commerciale perché si conserva per un tempo indeterminato. Quando la farina viene raffinata perde le proprietà nutrienti tipiche del frumento integrale, che è un’ottima fonte di fibre ed è ricco di numerose sostanze, che si trovano nella crusca e nel germe
Farina 00: "Il più grande veleno della storia". Perché fa male?
Quando mangiamo prodotti raffinati, tra cui il pane bianco, gli zuccheri presenti nel sangue aumentano improvvisamente e in maniera notevole e di conseguenza il nostro organismo produce più insulina, che porta all’incremento di grassi depositati e favorisce un rapido aumento di peso e di trigliceridi elevati. Tutto ciò può causare malattie cardiache. Inoltre, col passare del tempo, la produzione di insulina si blocca perché il pancreas è troppo carico di lavoro, provocando stati patologici come l’ipoglicemia e malattie come il diabete.
L’unico modo per ovviare al problema è consumare prodotti integrali, ma bisogna stare attenti! Perché spesso il pane integrale venduto nei supermercati è “finto” e lo si può riconoscere perché è più chiaro di quello “vero”. Negli scaffali dei supermercati troviamo anche altri finti prodotti integrali come pasta, fette biscottate, crackers e dolci. La maggior parte di questi viene prodotta aggiungendo alla farina 00 della crusca finemente rimacinata, che è un residuo della raffinazione.
E il danno provocato dai “finti prodotti integrali” è doppio, spiega Franco Berrino, perché “provoca l’indice glicemico alto della farina raffinata e l’effetto dannoso della troppa crusca, che è quello di ridurre l’assorbimento del ferro e del calcio“.

http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/farina00berrino.htm

"L’intolleranza al glutine e la Celiachia stanno crescendo in maniera esponenziale in Europa, negli USA e nel resto del mondo tanto da essere in forma epidemica e si stima che il 5% della popolazione Europea e Statunitense siano affette da questa patologia.
Uno studio pubblicato sulla rivista Interdisciplinary Toxicology (1) mette in discussione l’origine delle malattia che viene definita secondo la medicina ufficiale una malattia autoimmune, i cui effetti sono collegati al consumo di alimenti contenenti glutine una proteina presente nei cereali come frumento, orzo , segale e avena. Lo studio sostiene che un maggior uso del diserbante a base di glifosate, conosciuto principalmente con il nome commerciale di Roundup, nella coltivazione dei cereali e non solo, potrebbe essere la causa della crescita dei casi di celiachia, intolleranza al glutine, come mostra questo grafico riportato nell’articolo, ma anche della sindrome dell'intestino irritabile.
Hospital discharge diagnosis (any) of celiac disease ICD-9 579 and glyphosate applications to wheat (R=0.9759, p=1.862e-06). Sources: USDA:NASS; CDC. (Figure courtesy of Nancy Swanson).
I ricercatori suggeriscono che il glifosato, il principio attivo dell’erbicida Roundup, può essere il fattore principale che causa questa epidemia.
Secondo gli autori, la malattia celiaca è associata a squilibri nei batteri intestinali che possono essere completamente spiegati dagli effetti noti del glifosato sui batteri intestinali, tra cui la riduzione dei Lactobacilli e dei Bifidobateri da un lato e da una sovracrescita del C. difficilis e Desulfovibrio dall’altro come riportato in tabella 1.
Tabella 1: Distruzione dei batteri intestinali
Un recente studio sull’esposizione al glifosato nei pesci carnivori ha rivelato notevoli effetti negativi in tutto il sistema digerente (Senapati et al. , 2009 ). L’attività di proteasi, lipasi, amilasi sono tutti diminuiti in esofago, stomaco e nell’intestino di questi pesci in seguito all’esposizione al glifosato. Gli autori hanno anche osservato “distruzione delle pieghe delle mucose e disordine di struttura dei microvilli” nella parete intestinale, insieme ad una secrezione esagerata di mucina in tutto il tratto gastrointestinale. Queste caratteristiche ricordano molto la celiachia.
I peptidi del glutine nel grano sono idrofobici e quindi resistenti alla degradazione gastrica, pancreatica e alla proteasi intestinale (Hershko e Patz, 2008 ). Pertanto, l’evidenza di questo effetto sui pesci suggerisce che il glifosate può interferire con la riduzione delle proteine complesse nello stomaco umano, lasciando grandi frammenti di glutine nell’intestino umano che poi innesca una risposta autoimmune, portando a difetti nel rivestimento del tenue che sono caratteristici di questi pesci esposti al glifosato e dei pazienti celiaci.
Altre caratteristiche della malattia celiaca sono la riduzione di molti enzimi citocromo P450, che agiscono nella detossificazione di tossine ambientali, nell’attivazione della vitamina D3, nel catabolismo della vitamina A e nel mantenere la produzione di acidi biliari e fonti di solfato nell’intestino e, secondo gli autori dello studio, il glifosato è noto per inibire gli enzimi citocromo P450.
Anche carenze di ferro, cobalto, molibdeno, rame e altri metalli rari associati alla malattia celiaca possono essere attribuiti alla forte capacità di glifosato di chelare questi elementi. Analogamente, deficit di triptofano, tirosina, metionina e selenometionina associati alla malattia celiaca corrispondono alla capacità nota del glifosato di esaurire questi aminoacidi. I ricercatori sottolineano inoltre che i pazienti con malattia celiaca presentano un rischio più elevato di sviluppare il Linfoma non-Hodgkin, malattia che è stata anche associata all’esposizione al glifosato. Inoltre, essi sostengono che problemi riproduttivi associati alla malattia celiaca, come l’infertilità, aborti e la nascita di bambini con malformazioni possono essere spiegati dal glifosato.
Tutti i noti effetti biologici del glifosato (inibizione del citocromo P450, interruzione della sintesi di acidi aromatici amminoacidi, chelazione di metalli di transizione e azione antibatterica) contribuiscono all’insorgere della patologia della malattia celiaca, afferma il documento.
Gli autori riportano nelle seguenti tabelle gli effetti del glifosate e le relative disfunzioni e conseguenze.
Tabella 2: Chelazione dei metalli di transizione
Tabella 3: Inibizione citocromo P450
Tabella 4: soppressione della via dello Schikimato
Effetto del glifosate

L’utilizzo del diserbante glifosate nella coltivazione del grano
Il diserbante glifosato viene impiegato nella preparazione del letto di semina del grano e di recente è stato anche ammesso l’uso come disseccante totale nel trattamento pre raccolta tra i sette e i quattordici giorni dalla raccolta per provocare l’indurimento della granella soprattutto nelle annate piovose o se coltivato in zone con clima freddo.
I ricercatori hanno riferito che i residui di glifosato nel grano e in altre colture sono aumentati notevolmente negli ultimi anni grazie a questa pratica della essiccazione delle colture con il veleno per facilitare la raccolta e che ha aumentato l’esposizione della popolazione al veleno attraverso il cibo. Richiamano inoltre l’attenzione sul fatto che dal 2001, l’uso del glifosato in agricoltura è aumentato esponenzialmente a causa della diffusione di colture OGM Roundup Ready, ovvero resistenti al diserbante in questione.
L’uso del diserbante glifosate è vietato nel disciplinare di coltivazione del metodo biologico.
Figura 1: preparazione del letto di semina con diserbante glifosate
Celiachia e cofattori
Altri cofattori che intervengono nell’aumento dei casi di celiachia oltre a un sempre crescente utilizzo del diserbante glifosate potrebbero essere l’utilizzo di concimi chimici a base di nitrati che tendono ad aumentare la percentuale proteica e quindi di glutine nella farina ed anche il fatto che a partire dagli anni 60 i grani sono stati irraggiati per aumentare la produttività e quindi sono stati selezionati grani “nanizzati” ad alto rendimento che hanno bisogno di un maggior numero di trattamenti con pesticidi chimici di sintesi tra cui diserbanti, fungicidi e insetticidi, trattamenti che sono vietati nel metodo biologico.
Conclusioni
In base ai dati riportati nell’articolo (1) è molto probabile che la celiachia abbia origine dall’utilizzo del diserbante e/o disseccante totale glifosate e dalla relativa ingestione di residui più che dalla presenza di glutine nella farina stessa e che l’intolleranza al glutine sia una conseguenza piuttosto che la vera causa della malattia. Pertanto nella maggior parte dei casi, soprattutto quando viene esclusa la sua origine genetica, si può prevenire nutrendosi con farine ed alimenti coltivati con il metodo biologico. Interessanti e gustosi sono pane e pasta prodotti con grani antichi coltivati in Italia fino agli anni ‘60 circa e ora riscoperti, che non sono stati irraggiati e che si sviluppano con uno stelo alto un metro e mezzo circa per cui non hanno bisogno di diserbanti né di fungicidi e vengono coltivati con il metodo biologico mantenendo il profumo del pane e della pasta di una volta.
Glyphosate, pathways to modern diseases II: Celiac sprue and gluten intolerance, Anthony Samsel and Stephanie Senef, Interdiscip Toxicol. 2013, Vol. 6 (4): 159-184."
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3945755/

http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/germegranoglifosate.htm

Sapevate che la farina panificabile che arriva nelle panetterie comuni può contenere fino a 109 additivi diversi? La farina biologica, invece, non contiene assolutamente alcun additivo. Questo articolo riguarda non solo il pane, ma tutti i prodotti fatti con la farina bianca, ovvero dolci, pizze, ecc.
La porcheria che si consuma sotto il sinonimo di pane, è una combinazione di sostanze chimiche che sono utili solo per chi vende il pane ma che danneggiano chi lo consuma.
Tutti abbiamo sentito dire che anticamente si sopravviveva a volte con solo pane e cipolla, ma chi pretende di fare una cosa simile oggi, sarebbe un suicida.
Il pane che oggi ingeriamo, è una pasta di amido che non nutre, anzi, sovraccarica di calorie vuote e porta all’obesità e alla perdita di minerali. Chi non sa che il pane bianco produce stitichezza? Quello che non tutti sanno è che produce molte altre malattie tra le quali:
Obesità
Cancro al colon
Mancanza di minerali (osteoporosi, artrosi, etc.)
Emorroidi
Colesterolo
Diverticoli
Gli additivi che per legge sono aggiunti alle farine sono l’acido ascorbico (E300), la L-cisteina (E920) e l’acido fosforico e i suoi fosfati (E338 – E452). Inoltre nell’estratto di malto contenuto ci sono additivi con effetto conservativo (E270, 280) e addittivi antiossidanti (E325, 326, 327). Questi additivi aumentano la forza della farina o la diminuiscono, e sono usati come agenti lievitanti e per panificare. Nei pani speciali ve ne sono molti di più perchè vengono aggiunti al latte in polvere. allo strutto, agli oli, ecc. per la conservazione, per il colore, per l’emulsione ecc.
I mulini industriali usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento come: l’ossido di azoto, diossido di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile miscelato con sali chimici vari.
Un agente sbiancante, il diossido di cloro, combinato con le proteine qualunque siano, ancora rimaste nella farina, produce allossana. L’allossana è velenosa, ed è stata utilizzata per produrre il diabete in animali da laboratorio. Il diossido di cloro serve anche ad allungare la durata di conservazione della farina, ma non è propriamente salutare, infatti può uccidere la flora intestinale ed è usato anche nei detergenti.
Il pane bianco e i falsi pani integrali (fatti con farina bianca e un po’ di crusca, lievito artificiale e prodotti chimici, e non ha importanza che la marca sia famosa), contengono molte delle seguenti sostanze chimiche:
gesso bianco
monogliceridi e digliceridi
stearoil-2-lactilato di sodio
azodicarbonamido
acido tartarico
diacetilo
glicol propileno
muschio d’Irlanda
farina di riso
pappa di amido
soia in polvere (residui di estratti di olio)
diossido di cloro
farina di pesce
farina di ossa
dose di calcio
fosfato de ammonio
bromato di calcio
azodicarbonato
polisorbato 60 e certo molto sale…
Credete che tutto questo è aggiunto per il bene della vostra salute?
Il gesso bianco, detto solfato di calcio, non è aggiunto per togliere le crepe dal vostro stomaco, ma perché è più facile impastare la massa da infornare pari a 250 Kg. in macchine gigantesche.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/farinaperpane.htm

Certamente ognuno di noi avrà mangiato una pizza, un piatto di spaghetti, della pasta fresca fatta in casa, del pane appena sfornato ecc. ecc. ma vi siete mai soffermati un attimo a pensare… perché la farina usata per la pizza/pasta/pane è così bianca? Se domani mattina prendete un pugno di grano appena raccolto e lo macinate per farne farina anche nel modo più fine possibile, non diventerà mai così bianco come la farina usata per la vostra pizza/pane/pasta. Perché? Al di là del fatto che la farina commercialmente più usata è senza la crusca (fibra), essa subisce un trattamento di sbiancatura… Eh si.. purtroppo è così… Le cose più “buone” e “naturali” che avete mangiato (cosa c’è di naturale in uno spaghetto?) sono sbiancate… come se fossero sporche originariamente e vanno sbiancate.. Purtroppo esse vengono sbiancate con sostanze chimiche. In alcuni paesi è permesso sbiancare le farine con il biossido di cloro… una sostanza che in questi alimenti si combina con le proteine residue e produce ALLOSSANO (alloxan in inglese), un veleno usato per produrre il diabete sugli animali in laboratorio.
Avete letto bene, ogni giorno rischiate di mangiare un alimento che potrebbe contenere tracce di un veleno usato per produrre il diabete in laboratorio sugli animali, distruggendo le cellule beta del vostro pancreas. Se siete li lì pronti ad ingurgitare il buon succulento panino o merendina, forse è meglio non farlo e se per anni l’avete fatto e avete una storia familiare di diabete, è meglio cambiare le proprie abitudini, smettendo di nutrirsi con farine sbiancate ed adottare dei rimedi al fine di non peggiorare le cose o nel migliore dei casi di invertire gli effetti dell’ ALLOSSANO, integrando la propria dieta con la vitamina E. L’uso del biossido di cloro non è consentito nei paesi Europei, ma c’è da chiedersi se la maggior parte di farine usate in Europa e che provengono da importazione, se rispettano il divieto dell’uso di questa o altre sostanze chimiche tossiche.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/germeallossano.htm

La farina 00 è nociva. Dietro il suo aspetto apparentemente innocuo, il suo colore candido e la sua consistenza così vaporosa e leggera, si nasconde un vero e proprio pericolo per la salute umana.
Questa farina – diffusissima nei supermercati e comunemente usata negli impieghi casalinghi - si ottiene attraverso la macinazione industriale del chicco di grano, che comporta l'eliminazione del germe (ovvero il cuore nutritivo del chicco, che contiene aminoacidi, acidi grassi, sali minerali, vitamine del gruppo B e vitamine E) e della crusca (la parte più esterna, particolarmente ricca di fibre). Tutto questo porta a un impoverimento della materia prima: da questa macinazione si ottiene infatti una farina raffinata, che si mantiene a lungo, ma risulta terribilmente depauperata e ricchissima di zuccheri.
Abbiamo chiesto al professor Franco Berrino, ex direttore del Dipartimento di medicina predittiva e per la prevenzione dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e consulente della Direzione scientifica, quali sono gli effetti negativi dell'uso abituale di questo tipo di farina.
"La farina 00 - come tutti i prodotti raffinati – provoca un aumento della glicemia e il conseguente incremento dell'insulina, fenomeno che nel tempo porta ad un maggior accumulo di grassi depositati".
Tutto questo si traduce quindi con un indebolimento dell'organismo, sempre più soggetto a malattie di ogni tipo, tumori inclusi.
Quali farine bisogna scegliere allora?
"L'ideale – spiega Berrino – è acquistare grano biologico dai nostri contadini (possibilmente il grano duro, che ha un contenuto più basso di zuccheri) e macin
arselo da soli. In casa".
Vi sembra impossibile? Niente affatto!

http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/farina00.htm

La Vita segreta delle piante

Potrà sembrare assurdo, ma piante ed esseri umani si somigliano più di quanto potessimo immaginare. Diversi studi eseguiti nel corso degli ultimi anni hanno dimostrato che le piante possiedono una serie di caratteristiche sorprendenti e che, per certi aspetti, alcuni loro comportamenti sono simili ai nostri

Le piante sono capaci di percepire il pericolo e di sapere esattamente cosa “fare” per evitare i predatori.

Non molto tempo fa, un gruppo di scienziati ha scoperto che esse sono in grado di ascoltare, di vedere, annusare e di possedere la capacità di apprendere, ricordare, e comunicare.

Inoltre, non solo a loro non piace il frastuono prodotto dalle attività umane, ma fatto ancor più sorprendente, le piante sono anche in grado di fare musica e di cantare!

Insomma, i ricercatori hanno scoperto che la biologia umana e quella vegetale sono molto più vicine di quanto non si sia mai compreso e l’analisi di queste somiglianze potrebbe avere ricadute benefiche nello studio delle basi biologiche di malattie come il cancro.

L’altruismo delle piante

In un esperimento condotto da alcuni ricercatori dell’Università del Colorado, si è dimostrato che le piante, tra le numerose caratteristiche, sono anche anche altruiste.

Gli studiosi hanno esaminato dei semi di mais fecondato, ognuno dei quali conteneva due “fratelli” (un embrione e un pò di tessuto cellulare noto come “endosperma”, che alimenta l’embrione durante la sua crescita).

Nello studio sono state messe a confronto la crescita e il comportamento di embrioni e di endosperma di semi che condividono gli stessi genitori, e il comportamento di embrioni e di endosperma che avevano la stessa madre, ma padri geneticamente differenti.

“I risultati hanno indicato che il gruppo di embrioni con gli stessi genitori presentavano una maggiore quantità di endosperma, rispetto agli embrioni con la stessa madre, ma con un padre diverso”, spiega la professoressa Pamela Diggle del dipartimento di biologia evolutiva.

“Abbiamo scoperto che l’endosperma del gruppo di embrioni che non condivide lo stesso sembra essere meno cooperativo, presentandosi in quantità minore rispetto all’altro gruppo”. A quanto pare, l’endosperma è più propenso a sacrificarsi per gli individui di una stessa famiglia.

“Una delle leggi fondamentali della natura è che se per essere altruisti, bisogna rinunciare ai vostri parenti più stretti. L’altruismo si evolve solo se il benefattore è un parente stretto del beneficiario. Quando l’endosperma dà tutto il suo cibo per l’embrione e poi muore, esprime la più alta forma di altruismo”, conclude la Diggle.

Un esperimento simile fu pubblicato già due anni fa sull’American Journal of Botany, riportato in un resoconto del blog Biosproject: Earth. Guillermo Murphy e Susan Dudley hanno scoperto che la pianta Impatiens pallida, conosciuta con il nome comune di gamba di vetro, vegetale erbaceo delle foreste orientali del Nord America, riconosce i suoi simili e modifica il suo comportamento in relazione al grado di parentela delle piante che gli crescono accanto.

Dudley e Murphy hanno selezionato semi di Impatiens pallida e li hanno piantati in vasi diversi, ognuno dei quali poteva accogliere semi delle piante della stessa famiglia o di piante geneticamente lontane, in seguito hanno manipolato la radiazione luminosa e la sua intensità per vedere se la strategia per catturare più luce dipendesse dal grado di parentela degli individui vicini.

I ricercatori hanno constatato differenti risposte da parte dell’Impatiens a seconda che la pianta era cresciuta con i parenti o con piante estranee. Per la precisione i due biologi hanno scoperto che le piante “consanguinee” che si venivano a trovare insieme nei vasi, modificavano la loro morfologia modellando la crescita dei rami in modo da non fare ombra alle piante vicine.

Il rumore ha un effetto negativo sulle piante

Un numero crescente di ricerche dimostrano che gli uccelli e gli altri animali modificare il proprio comportamento in risposta al frastuono prodotto dalle attività umane, come il rumore del traffico o quello prodotto dalle fabbriche. Ma, a quanto pare, il fenomeno non riguarda soltanto gli animali.

Uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B. nello scorso marzo del 2012 ha dimostrato che il rumore prodotto dall’uomo può avere effetti a catena anche sulle piante.

A soffrirne di più, secondo quanto spiegato da Clinton Francis del National Science Foundation (NSF) National Evolutionary Synthesis Center, sarebbero gli alberi, con conseguenze che potrebbero durare per decenni, anche dopo che la fonte del rumore sia scomparsa.

In ricerche precedenti, Francis e colleghi hanno scoperto che alcuni animali impollinatori aumentano il numero di visite alle piante posizionate vicino a siti particolarmente numerosi, mentre disertano le altre. Perchè. Potrebbe essere un effetto del frastuono?

Per scoprirlo, i ricercatori hanno condotto una serie di osservazioni tra il 2007 e il 2010 nel Bureau of Wildlife Management Area Land Rattlesnake Canyon nel nord-ovest del New Mexico.

La regione è sede di migliaia di pozzi di gas naturale, su molti dei quali sono montati dei compressori rumorosi per l’estrazione del gas e il trasporto attraverso i gasdotti. Il ruggito dei compressori è prodotto senza sosta, notte e giorno per tutto l’anno.

Uno dei vantaggi del sito è che permette ai ricercatori di studiare l’effetto del rumore sulla fauna e sulla flora selvatica senza i fattori di condizionamento di altre zone rumorose, quali le città o le strade, dove l’inquinamento atmosferico, fotoelettrico e chimico può alterare i risultati delle osservazioni.

Il team ha scoperto che alcune specie di uccelli, in particolare il colibrì, visitavano i siti rumorosi fino a cinque volte più frequentemente rispetto ai luoghi silenziosi.

Pare che il colibrì scelga luoghi rumorosi per proteggere i suoi piccoli dai predatori, spaventati dal frastuono martellante. Frequentando più spesso queste piante, tende ad aumentare anche l’impollinazione, traducendosi in una maggiore produzione di sementi.

Per alcune piante potrebbe sembrare una buona notizia, ma per altre si tratta di un effetto negativo. In una seconda serie di osservazioni presso lo stesso sito, i ricercatori hanno cercato di capire quale effetto possa avere il rumore sui semi prodotti dagli alberi, prendendo a campione il Piñon, un pino molto diffuso nella zona.

Si è scoperto che i tra i numerosi animali che si nutrono dei pinoli del pino, tra cui scoiattoli, uccelli, conigli e altri roditori, solo due specie hanno preferito mangiare i semi degli alberi posizionati vicino alle fonti di rumore: i topi e l’Aphelocoma californica, conosciuta anche come Ghiandaia americana.

I pinoli divorati dai topi non sopravvivono al passaggio attraverso l’intestino dell’animale, spiega Francis Clinton, sfavorendo la riproduzione della pianta. La Ghiandaia, invece, raccolgono centinaia di migliaia di semi, per poi nasconderli nel terreno e mangiarli nel corso dell’anno.

In questo modo, i semi non riescono a germogliare e quindi lo svantaggio per queste piante è particolarmente evidente. I ricercatori, infatti, hanno valutato che la presenza di pini era quattro volte superiore nelle aree silenziose, rispetto a quelle vicine alle fonti di rumore.

“La crescita del Piñon è molto lenta, per questo il cambiamento è passato inosservato per anni. Meno alberi di questa specie significa meno habitat disponibile per le centinaia di specie che dipendono dalla loro sopravvivenza”, conclude amaro Francis.

Un fenomeno straordinario: il Canto Delle Piante

Uno dei fenomeni più affascinanti delle piante, e forse il più sorprendente, è la loro capacità di cantare e comporre musica! E l’ascolto delle loro composizioni e davvero rilassante.

Alcuni ricercatori della Federazione di Damanhur, una comunità etico-spirituale situata a Vidracco in Piemonte, sin dal 1975 stanno compiendo una serie di osservazioni sulle piante, al fine di comprendere le loro capacità uniche.

Grazie all’ausilio di alcuni dispositivi che hanno creato per registrare la reattività delle piante nel loro ambiente naturale, i ricercatori hanno scoperto che le piante sono in grado di apprendere e di comunicare tra loro.

Applicando un semplice principio della fisica, i ricercatori hanno utilizzato una variante del ponte di Wheatstone, un circuito elettrico utilizzato per misurare la resistenza elettrica tra i due poli di un circuito a ponte.

Il dispositivo è stato utilizzato per misurare le differenze elettriche tra le foglie e le radici della pianta. Tali misure, poi, vengono tradotte in una serie di effetti, tra cui musica, accensione di luci, movimento e molti altri. Come tengono a precisare i ricercatori, le piante non corrono alcun pericolo, in quanto si utilizzano correnti di intensità molto bassa.

Secondo i ricercatori di Damanhur, ogni creatura vivente, animale o vegetale, produce una variazione di potenziale elettrico, a seconda delle emozioni che sperimenta.

Pare che le piante registrino le variazioni più significative quando avvertono l’avvicinarsi della persona che si prende cura di loro, quando vengono bagnate, quando gli si parla e durante la diffusione di musica. La reazione fisiologica della pianta viene poi espressa attraverso le apparecchiature elettroniche ideati dai ricercatori.

L’applicazione più suggestiva è stata quella di tradurre tali variazioni in note musicali. Gli esperimenti hanno dimostrato che le piante sembrano apprezzare molto di imparare ad utilizzare scale musicali e anche di produrre musica per conto proprio, grazie all’utilizzo di un sintetizzatore.

Anche se non esistono altre ricerche scientifiche condotte su questo argomento, non si può negare che l’ascolto di questa musica “vegetale” sia una gioia per l’anima.

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il link è: http://ilquieora.blogspot.it/2014/10/le-piante-sono-esseri-viventi-annusano-comunicano-sono-altruiste-e-cantano-pure.html

 

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