Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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Leggi quanto riporta il sito PAGINE
MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
QUI e lo
ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per tutta la documentazione in nostro possesso
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenziali.htm
Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Ecco l'informazione che ci dà Linus Paulig a proposito dello zucchero e le MALATTIE CARDIOVASCOLARI.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/zuccheroictus.htm
per il COLESTEROLO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2//Immagini/colesteroloa.htm
Cito le parti che reputo più importanti
"Ma l’importazione ha delle conseguenze in termini di controlli, qualità del
grano, prezzi e paradossi. Quello più eclatante: “In Italia può essere consumato
anche dai bambini ciò che in Canada non va bene neppure per gli animali”. È la
denuncia di Coldiretti, che segnala la mancanza di trasparenza sull’etichetta.
Ma gli industriali non ci stanno: “Producendo pasta fatta con solo grano
italiano non potremmo esportarne il 58% ed è proprio il grano estero (con più
glutine) a migliorare la pasta italiana”.
Proprio nel grano trasportato in quest’ultima, il Corpo Forestale ha rilevato la
presenza di aflatossine, tra le sostanze più cancerogene esistenti. Non un caso
isolato secondo Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia: “La qualità del
grano straniero? Se è contaminato, lo sono anche pane e pasta”. Due i principali
nodi: il lungo periodo di navigazione che può alterare il prodotto e la mancanza
di indicazione sull’etichetta circa l’origine. “Ci preoccupa – spiega Cantele –
anche la presenza di Deossinivalenolo (Don o vomitossina)”. Questo perché i
parametri europei sui limiti di Don nei cereali utilizzati per l’alimentazione
umana sono quasi il doppio rispetto a quelli imposti in Canada. In soldoni, dice
Cantele, “in Italia è considerato commestibile ciò che i canadesi non darebbero
neppure agli animali”.
I REGOLAMENTI EUROPEI CALIBRATI SU BASSI CONSUMI DI PASTA – Colpa del peccato
originale: “Il Regolamento Comunitario 1881/2006 è calibrato su un consumatore
medio europeo e non mediterraneo, che storicamente consuma più pasta, pane e
cereali”, spiega Polignieri. Su questa base l’Europa ha dettato i valori massimi
di alcuni contaminanti nel grano. Si parla di piombo, cadmio, mercurio e
micotossine (come aflatossine e Don). Per la maggior parte dei Paesi al mondo,
ad esempio, i valori del Don sono allineati tra 750 e 1000 ng/g nei cereali,
mentre in Italia il limite è fissato a 1750, come nel nord Europa (dove però si
mangia molta meno pasta). “Ma c’è di più – dice Polignieri – Sempre lo stesso
regolamento riconosce per pasta e pane una quantità di Don che scende
miracolosamente a 750 e 500. Mi domando come sia possibile”. E dato che quel
limite scende a 200 ng/g negli alimenti a base di cereali o comunque destinati a
lattanti e bambini sotto i 3 anni “bisogna chiarire che al di sotto dei 6 anni
non si può mangiare la stessa pasta degli adulti”. Questi i limiti delle norme.
Poi c’è un mondo che si muove al di fuori delle regole. “Importiamo cereali a
uso zootecnico”, dice Polignieri: non è legale, ma c’è chi lo fa proprio per
mancanza di controlli. E, una volta nel silos, il grano è italiano."
L'articolo che riporto sotto contiene una informazione
importantissima per la nostra SALUTE:
E' IN ARRIVO NEL PORTO DI BARI DEL VELENO CANCEROGENO.
Indipendentemente dai prezzi a noi interessa la SALUTE.
La pagina recita:
"Roma, 9 giu. (askanews) – Sono già un migliaio gli agricoltori con i trattori
che hanno lasciato sin dalle prime luci dell’alba le campagne per partecipare al
blitz al porto di Bari “divenuto purtroppo negli ultimi anni il vero ‘granaio
d’Italia’, principale varco di accesso del grano straniero da “spacciare” come
italiano, perché non è ancora obbligatorio indicarne l’origine nella pasta”. Lo
afferma la Coldiretti.
A far scoppiare la #guerradelgrano è “l’arrivo provocatorio a Bari di una nave
di 256 metri proveniente da Vancouver, carica di 50mila tonnellate di grano da
scaricare in Italia proprio alla vigilia della raccolta della produzione
nazionale. Un oltraggio insopportabile per i coltivatori italiani che –
sottolinea la Coldiretti – non riescono a vendere al giusto prezzo il proprio
grano sotto l’attacco proprio in questo momento delle speculazioni che hanno
praticamente dimezzato le quotazioni su valori più bassi di 30 anni fa con la
perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e il rischio
desertificazione per quasi 2 milioni di ettari, il 15% della superficie agricola
nazionale.
“Ci vogliono cinque chili di grano per un caffe”, “No grano no pane”, “Stop alle
speculazioni”, “Il giusto pane quotidiano”, “Basta inganni subito l’etichetta di
origine del grano sulla pasta” sono alcuni slogan dei manifestanti che
denunciano le importazioni massicce e incontrollate di “grano giramondo”."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/granocanadeseglifosate.htm
NOI POSSIAMO FARE QUALCOSA?
CERTO CHE POSSIAMO FARLO, dobbiamo evitare di consumare la pasta delle grandi
aziende.
Personalmente acquisto SOLO pasta Voilello con la scritta sul fondo ella
confezione:
"L'UNICA CON GRANO AUREO 100% ITALIANO."
Certo, il prezzo è maggiore della pasta Barilla, o delle altre multinazionali, ma infine, la mia SALUTE vale
bene quel che spendo in più, vero?
Ma non solo la Voiello lavora grano duro esclusivamente italiano, ma altre
ditte, e ne riporto alcune dalla pagina del link sotto:
"Alce Nero
Pasta di semola e di semola integrale biologica
alcenero pasta
12,0%
Afeltra
(linea 100% grano italiano)
afeltra pasta
13,0%
Auchan*
Marchio Auchan
pasta auchan
12,0%
Casa Prencipe
casa prencipe pasta maccheroni
Pasta Cocco
Solo le linee:
“La Sfoglia Pietra Bio”
“La Sfoglia di Farro Bio”
logo Cocco Pasta
Coop ViviVerde pasta di semola e di semola integrale, biologica
(eccetto la pasta di khorasan Kamut)
pasta viviverde coop penne
11,4%
Coop FiorFiore
(eccetto la pasta all’uovo)
poasta coop fiorfiore
14,1%
Di Martino Pastificio
pasta di martino
14,0%
Felicetti Grano duro biologico
felicetti bio pasta
Felicetti Monograno
(eccetto la pasta di khorasan Kamut)
monograno felicetti farro matt
14,0%
Floriddia
Azienda agricola biologica
past bio floriddia
12,85%
Gentile
Pastificio Gragnano Napoli
logo-gentile gragnano napoli pasta
14,0%
Gerardo di Nola
Gragnano Napoli
logo pasta gerardo di nola
Ghigi
ghigi pasta logo
12,5%
Girolomoni
girolomoni
12,0%
Grano Armando
logo_100A%GRANOsotto-01-2
13,5%
Granoro Dedicato
Granoro Dedicato pasta
13,0%
Granoro Linea Biologica
pasta di semola e di semola integrale, biologica
granoro bio
12,0%
Iris
Pasta biologica
(eccetto la pasta di khorasan Kamut)
iris agricoltura biologica logo
11,0%
La Terra e il Cielo
100% EquoBiologico italiano
(eccetto la pasta di khorasan Kamut)
la terra e il cielo pasta firmata logo
Libera terra
le tre linee: Pasta Bio, Pasta Integrale, Paccheri Artigianali
logo libera terra 12,1
Liguori
Pasta di Gragnano IGP
liguori-Penne-Rigate
14,0% minimo
Mancini
pasta mancini
Martelli
Famiglia di pastai
pasta martelli
Palandri
Pastificio Pasta di semola convenzionale e biologica 100% toscana
pastificio palandri logo
Pasta Jolly
jolly penne pasta 14,0%
Pasta Toscana
logo_pasta_toscana 13,0%
Pastificio dei Campi Gragnano
pastificio dei campi gragnano logo
14,0%
Pastificio F.lli Setaro
setaro
PrimoGrano
linea dell’azienda Rustichella D’Abruzzo S.p.a.
primo grano rustichella
12,6%
Santacandida
Pasta con grano khorasan 100% italiano
santa candida khorasan grano pasta
13,80%
Sgambaro
logo_sgambaro
15,0%
Simply*
Linea standard Simply market
Simply pasta
Simply* Bio
pasta simply bio
Simply* Passioni
simply passioni
Spigabruna bio
Grano di Pietrelcina (BN)
pasta spigabruna bio
Valle del Grano
Unknown
13,0%"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/granoitalianopasta.htm
L'articolo spiega bene come viene prodotto questo grano duro che con il
GLIFOSATO e le MICROTOSSINE finirà sulle nostre tavole, che verranno ingoiati
insieme agli "AROMI" o "AROMI NATURALI", come leggerai
sotto, causando insieme quei micidiali tumori contro i quali gli "ALIMENTI ESSENZIALI",
come leggerai sotto, non possono
fare nulla.
"Ecco a noi il grano canadese coperto di neve pronto per essere esportato in
Sicilia!
La foto che vedete sopra è emblematica della follia del nostro tempo. Ecco il
grano duro canadese che dovrebbe ‘maturare’ mentre nevica! Maturerà
artificialmente, con il glifosato. E siccome è umido, svilupperà funghi e,
quindi,micotossine. Questo impedirà al Canada di esportarlo? Ci vorrebbero i
controlli su tutte le navi cariche di grano che nei prossimi mesi arriveranno
nel nostro Paese. Ci saranno questi controlli? Saverio De Bonis: “L’unica cosa
da fare è quella che stiamo facendo noi con GranoSalus: avviare i controlli su
tutti i derivati del grano. I consumatori ci aiutino nel loro interesse”
Immaginate una distesa di grano in fase di maturazione – quindi con il classico
colore giallo – ma ricoperto in buona parte di neve! In Sicilia e, in generale,
nel Sud Italia questo non sarebbe possibile, perché a Giugno inoltrato da noi è
già estate e il sole porta a maturazione spighe di grano prive di micotossine.
Non è così in Canada dove il grano inizia a maturare in questi giorni e dove –
come potete vedere dalla foto che alcuni amici ci hanno inviato – il grano che
dovrebbe maturare è ricoperto dalla neve!
Segnatevi nella mente questa fotografia, perché è emblematica della follia del
mondo in cui viviamo. Un mondo nel quale la globalizzazione dell’economia ha
portato in Canada una coltura – il grano duro – che nulla ha a che spartire con
il clima di quel Paese. Ma di mezzo ci sono i soldi, tanti soldi. Un fiume di
denaro che il Canada tra qualche mese potrebbe incassare esportando in Italia
questo grano duro pieno di umidità, di micotossine e di glifosato.
Con il freddo che c’è per ora in Canada il grano non può maturare naturalmente:
opteranno per una maturazione artificiale con l’erbicida glifosato (o glifosate).
Un metodo ingegnoso, che consentirà di ottenere un grano duro ricco di glutine,
ma anche di sostanze che non sono esattamente un toccasana per la nostra salute:
il già citato glifosato e le già citate micotossine.
Oggi, grazie a notizie attinte da una serie di fonti internazionali, siamo in
grado di anticiparvi che cosa succederà nei prossimi mesi in Italia sul fronte
del grano duro. Perché il grano duro che vedete nella foto sopra – grano
ricoperto di ghiaccio – è destinato in massima parte all’Italia.
Eh già, perché l’Italia è il primo Paese importatore di grano duro canadese."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/granocanadeseneve.htm
La quantità ENORME di CARBOIDRATI poichè ritenuti ENERGIA è
consigliata dal sistema attuale.
Ma, viene spontaneo chiedersi:
"Dato che le cellule, bisognose di produrre ENERGIA, possono usare come
propellente sia gli ZUCCHERI che i GRASSI, quali animali liberi, in natura
ingoiano gli zuccheri nella loro vita?"
Abbiamo certezza che in proposito, in autunno TUTTI gli animali sono grassi e
paffutelli, onde poter superare il periodo di digiuno obbligatorio, in assenza
di cibo di cui si nutrono. Mi viene quindi spontaneo capire che sia il dietologo
che i nutrizionisti stanno facendo il loro ESCLUSIVO INTERESSE PRIVATO per cui
capisco che i CARBOIDRATI li lascio a loro ed alla loro famiglia.
Sono cattivo?
Ora leggiti questa pagina e cambiati la vita, TROVANDO LA VERA SALUTE.
https://youtu.be/1FPvEPGXDzI
Paura di INVECCHIARE? Ecco gli alimenti da evitare assolutamente
https://www.youtube.com/watch?v=BkwJnwQRlww
CARBOIDRATI= LEGUMI, CEREALI
Ecco perché FAGIOLI e LEGUMI fanno male al nostro intestino
https://www.youtube.com/watch?v=8stYIeKw7bA
Ecco perché i cereali e i cibi integrali sono un pericolo per la salute
https://www.youtube.com/watch?v=-Vf5TXe3BSo
Da questa pagina
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/carboidratifalsi.htm
Capito quanto sopra, dato che nessun essere vivente và dal suo
simile per la salute, è comprensibile che ogni individuo di qualsiasi specie, si
AUTOGUARISCE, perchè se così non fosse nel mondo non ci sarebbe più la vita,
vivendo il tempo che deve vivere, lo vive in SALUTE.
E' chiaro che il sottoscritto non voglio essere eterno, ma come loro vorrei
vivere il mio tempo come loro: in SALUTE.
Chiedo troppo?
Dobbiamo quindi dedurre che tutti i problemi sotto descritti si risolvono automaticamente poichè la materia prima impiegata è di competenza degli animali ERBIVORI o da cortile come impostato da >Madre >Natura e la EVOLUZIONE.
"Ormai lo dicono le analisi, quelle vere che non mettono le stellette, come fa
Altroconsumo, ma attribuiscono dei numeri reali ai contaminanti più pericolosi
presenti quotidianamente sulle nostre tavole. In tutte le marche sono presenti
Don, Glifosate e Cadmio entro i limiti di legge per gli adulti. Almeno due
marche di spaghetti superano i limiti di Don per la tutela della salute dei
bambini. Confermata attività di miscelazione tra grani esteri e nazionali. Solo
il piombo è risultato assente dalle analisi. Dubbi sul marchio di Puglia:
garantisce per davvero il 100% dell’ origine del grano?
Se le marche più blasonate e diffuse nel Paese contengono tracce di questi
contaminanti, sia pur entro i limiti di legge, vuol dire che ogni italiano ne
assume piccole dosi giornaliere attraverso pasta e altri derivati del grano. E
non c’è affatto da stare tranquilli specie se si considera l’effetto combinato
che queste sostanze potrebbero provocare insieme, anche a bassi dosaggi. Cosa
prevede il principio di precauzione? Ci sono prove che l'effetto sinergico di
più contaminanti a basse dosi non faccia danni alla salute?
Dal Test GranoSalus, almeno due marche, Divella e La Molisana, superano i limiti
che la legge impone per i bambini sul DON. Ma la coopresenza di Don, Glifosate e
Cadmio negli spaghetti Barilla, Voiello, De Cecco, Divella, Garofalo, La
Molisana, Coop e Granoro 100% Puglia, rivela un’attività di miscelazione tra
grani esteri e grani nazionali vietata dai regolamenti comunitari.
I grani duri del Sud non dovrebbero presentare queste sostanze pericolose! Il
condizionale è d’obbligo, perché se un marchio come Granoro 100% Puglia presenta
tracce di questi contaminanti, beh, c’è qualcosa che non funziona nel
disciplinare della Regione Puglia che ha concesso in licenza d’uso il marchio
alla ditta Granoro e negli stessi controlli della Regione.
La prassi di miscelare grani contaminati con grani privi di contaminazione al
fine di ottenere partite mediamente contaminate (sia pur entro i limiti di
legge) è vietata dall’ Europa."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/glifosatespaghetti.htm
Ma quale celiachia. Chiamatela Roundup Maurizio Blondet
10 agosto 2015
Sono almeno 12 mila anni che l’umanità mediterranea si nutre di frumento, senza
problemi. E di colpo, ecco sorgere la “intolleranza al glutine”, con relativo
ipersviluppo degli affari relativi a questa “malattia”: paste senza glutine a 5
volte il prezzo delle normali, prodotti bio dove l’etichetta dichiara “senza
glutine”, cibi spesso a carico del servizio sanitario nazionale… Il glutine è un
veleno? Si deve sospettare del grano geneticamente modificato?
Per una volta no. Anche se c’entra il Roundup, il diserbante della Monsanto,
specifiamente concepito dalla multinazionale per essere usato in abbondanza coi
suoi semi geneticamente modificati (modificati appunto per resistere al
diserbante, che uccide tutte le erbacce) .
Come ha scoperto la dottoressa Stephanie Seneff, ricercatrice senior al
Massachusetts Institute of Technology (MIT), da una quindicina d’anni gli
agricoltori americani, nelle loro vastissime estensioni, hanno preso l’abitudine
di irrorarle di Roundup immediatamente prima della mietitura.
In questo caso, profittano delle qualità disseccanti del prodotto, con il suo
agente attivo, glisofato. Hanno scoperto che, spargendo tonnellate di glisofato,
la resa per ettaro aumenta. Perché? Perchè, prova a spiegare la Seneff, “le
brattee protettive si frantumano, la spiga muore, e con l’ultimo sospiro,
rilascia i chicchi” che altrimenti resterebbero attaccati nel resti della spiga
ancor umida. L’aumento di resa non è enorme, ma è importante per coltivatori
stra-indebitati con le banche. Inoltre, il disseccamento facilita la battitura
condotta coi giganteschi macchinari industriali (spesso affittati, quindi se li
si può usare per meno giorni, si risparmia) e consente di anticipare
l’operazione di mietitura. “Un campo di grano matura di solito in modo ineguale;
una irrorata di Roundup consente di disseccare ugualmente le zone ancor verdi e
quelle già gialle, e procedere alla mietitura nello stesso tempo”, ha spiegato
un coltivatore di nome Keith Lewis.
E’ dunque l’estrema manifestazione della industrializzazione totale
dell’agricoltura americana, nel quadro della violenza generale sulla natura
(hanno abolito la rotazione agricola, coltivano sempre le stesse colture da
denaro sullo strssso campo, compensando l’impoverimento del terreno con
tonnellate di fertilizzanti chimici), hubrys che resterà sempre come lo stigma
dell’americanismo quando avrà condotto all’estinzione di questa civiltà. Lo
stesso ministero americano dell’agricoltura ha reso noto che, dal 2012, il 99%
del grano duro, il 97% del frumento prinaverile, e il 61 % di quello invernale
subisce il trattamento al glisofato: il che costituisce un aumento dell’88% per
il grano duro, e del 91% per il primaverile rispetto a quanto si faceva nel
1998.
Piccolo particolare, l’industria della birra non accetta l’orzo da trasformare
in malto, se è irrorato di Roundup; i piselli e le lenticchie, se irrorate, non
hanno parimenti mercato. Invece il grano si può vendere, e dar da mangiare agli
esseri umani, oltre che agli animali allevati per la carne e il latte.
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/celiachia.htm
"L’intolleranza al glutine e la Celiachia stanno crescendo in maniera
esponenziale in Europa, negli USA e nel resto del mondo tanto da essere in forma
epidemica e si stima che il 5% della popolazione Europea e Statunitense siano
affette da questa patologia.
Uno studio pubblicato sulla rivista Interdisciplinary Toxicology (1) mette in
discussione l’origine delle malattia che viene definita secondo la medicina
ufficiale una malattia autoimmune, i cui effetti sono collegati al consumo di
alimenti contenenti glutine una proteina presente nei cereali come frumento,
orzo , segale e avena. Lo studio sostiene che un maggior uso del diserbante a
base di glifosate, conosciuto principalmente con il nome commerciale di Roundup,
nella coltivazione dei cereali e non solo, potrebbe essere la causa della
crescita dei casi di celiachia, intolleranza al glutine, come mostra questo
grafico riportato nell’articolo, ma anche della sindrome dell'intestino
irritabile.
Hospital discharge diagnosis (any) of celiac disease ICD-9 579 and glyphosate
applications to wheat (R=0.9759, p=1.862e-06). Sources: USDA:NASS; CDC. (Figure
courtesy of Nancy Swanson).
I ricercatori suggeriscono che il glifosato, il principio attivo dell’erbicida
Roundup, può essere il fattore principale che causa questa epidemia.
Secondo gli autori, la malattia celiaca è associata a squilibri nei batteri
intestinali che possono essere completamente spiegati dagli effetti noti del
glifosato sui batteri intestinali, tra cui la riduzione dei Lactobacilli e dei
Bifidobateri da un lato e da una sovracrescita del C. difficilis e Desulfovibrio
dall’altro come riportato in tabella 1.
Tabella 1: Distruzione dei batteri intestinali
Un recente studio sull’esposizione al glifosato nei pesci carnivori ha rivelato
notevoli effetti negativi in tutto il sistema digerente (Senapati et al. , 2009
). L’attività di proteasi, lipasi, amilasi sono tutti diminuiti in esofago,
stomaco e nell’intestino di questi pesci in seguito all’esposizione al glifosato.
Gli autori hanno anche osservato “distruzione delle pieghe delle mucose e
disordine di struttura dei microvilli” nella parete intestinale, insieme ad una
secrezione esagerata di mucina in tutto il tratto gastrointestinale. Queste
caratteristiche ricordano molto la celiachia.
I peptidi del glutine nel grano sono idrofobici e quindi resistenti alla
degradazione gastrica, pancreatica e alla proteasi intestinale (Hershko e Patz,
2008 ). Pertanto, l’evidenza di questo effetto sui pesci suggerisce che il
glifosate può interferire con la riduzione delle proteine complesse nello
stomaco umano, lasciando grandi frammenti di glutine nell’intestino umano che
poi innesca una risposta autoimmune, portando a difetti nel rivestimento del
tenue che sono caratteristici di questi pesci esposti al glifosato e dei
pazienti celiaci.
Altre caratteristiche della malattia celiaca sono la riduzione di molti enzimi
citocromo P450, che agiscono nella detossificazione di tossine ambientali,
nell’attivazione della vitamina D3, nel catabolismo della vitamina A e nel
mantenere la produzione di acidi biliari e fonti di solfato nell’intestino e,
secondo gli autori dello studio, il glifosato è noto per inibire gli enzimi
citocromo P450.
Anche carenze di ferro, cobalto, molibdeno, rame e altri metalli rari associati
alla malattia celiaca possono essere attribuiti alla forte capacità di glifosato
di chelare questi elementi. Analogamente, deficit di triptofano, tirosina,
metionina e selenometionina associati alla malattia celiaca corrispondono alla
capacità nota del glifosato di esaurire questi aminoacidi. I ricercatori
sottolineano inoltre che i pazienti con malattia celiaca presentano un rischio
più elevato di sviluppare il Linfoma non-Hodgkin, malattia che è stata anche
associata all’esposizione al glifosato. Inoltre, essi sostengono che problemi
riproduttivi associati alla malattia celiaca, come l’infertilità, aborti e la
nascita di bambini con malformazioni possono essere spiegati dal glifosato.
Tutti i noti effetti biologici del glifosato (inibizione del citocromo P450,
interruzione della sintesi di acidi aromatici amminoacidi, chelazione di metalli
di transizione e azione antibatterica) contribuiscono all’insorgere della
patologia della malattia celiaca, afferma il documento.
Gli autori riportano nelle seguenti tabelle gli effetti del glifosate e le
relative disfunzioni e conseguenze.
Tabella 2: Chelazione dei metalli di transizione
Tabella 3: Inibizione citocromo P450
Tabella 4: soppressione della via dello Schikimato
Effetto del glifosate
L’utilizzo del diserbante glifosate nella coltivazione del grano
Il diserbante glifosato viene impiegato nella preparazione del letto di semina
del grano e di recente è stato anche ammesso l’uso come disseccante totale nel
trattamento pre raccolta tra i sette e i quattordici giorni dalla raccolta per
provocare l’indurimento della granella soprattutto nelle annate piovose o se
coltivato in zone con clima freddo.
I ricercatori hanno riferito che i residui di glifosato nel grano e in altre
colture sono aumentati notevolmente negli ultimi anni grazie a questa pratica
della essiccazione delle colture con il veleno per facilitare la raccolta e che
ha aumentato l’esposizione della popolazione al veleno attraverso il cibo.
Richiamano inoltre l’attenzione sul fatto che dal 2001, l’uso del glifosato in
agricoltura è aumentato esponenzialmente a causa della diffusione di colture OGM
Roundup Ready, ovvero resistenti al diserbante in questione.
L’uso del diserbante glifosate è vietato nel disciplinare di coltivazione del
metodo biologico.
Figura 1: preparazione del letto di semina con diserbante glifosate
Celiachia e cofattori
Altri cofattori che intervengono nell’aumento dei casi di celiachia oltre a un
sempre crescente utilizzo del diserbante glifosate potrebbero essere l’utilizzo
di concimi chimici a base di nitrati che tendono ad aumentare la percentuale
proteica e quindi di glutine nella farina ed anche il fatto che a partire dagli
anni 60 i grani sono stati irraggiati per aumentare la produttività e quindi
sono stati selezionati grani “nanizzati” ad alto rendimento che hanno bisogno di
un maggior numero di trattamenti con pesticidi chimici di sintesi tra cui
diserbanti, fungicidi e insetticidi, trattamenti che sono vietati nel metodo
biologico.
Conclusioni
In base ai dati riportati nell’articolo (1) è molto probabile che la celiachia
abbia origine dall’utilizzo del diserbante e/o disseccante totale glifosate e
dalla relativa ingestione di residui più che dalla presenza di glutine nella
farina stessa e che l’intolleranza al glutine sia una conseguenza piuttosto che
la vera causa della malattia. Pertanto nella maggior parte dei casi, soprattutto
quando viene esclusa la sua origine genetica, si può prevenire nutrendosi con
farine ed alimenti coltivati con il metodo biologico. Interessanti e gustosi
sono pane e pasta prodotti con grani antichi coltivati in Italia fino agli anni
‘60 circa e ora riscoperti, che non sono stati irraggiati e che si sviluppano
con uno stelo alto un metro e mezzo circa per cui non hanno bisogno di
diserbanti né di fungicidi e vengono coltivati con il metodo biologico
mantenendo il profumo del pane e della pasta di una volta.
Glyphosate, pathways to modern diseases II: Celiac sprue and gluten intolerance,
Anthony Samsel and Stephanie Senef, Interdiscip Toxicol. 2013, Vol. 6 (4):
159-184."
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3945755/
http://digilander.libero.it/genfranco5/Immagini/germegranoglifosate.htm
Certamente ognuno di noi avrà mangiato una pizza, un piatto di spaghetti, della
pasta fresca fatta in casa, del pane appena sfornato ecc. ecc. ma vi siete mai
soffermati un attimo a pensare… perché la farina usata per la pizza/pasta/pane è
così bianca? Se domani mattina prendete un pugno di grano appena raccolto e lo
macinate per farne farina anche nel modo più fine possibile, non diventerà mai
così bianco come la farina usata per la vostra pizza/pane/pasta. Perché? Al di
là del fatto che la farina commercialmente più usata è senza la crusca (fibra),
essa subisce un trattamento di sbiancatura… Eh si.. purtroppo è così… Le cose
più “buone” e “naturali” che avete mangiato (cosa c’è di naturale in uno
spaghetto?) sono sbiancate… come se fossero sporche originariamente e vanno
sbiancate.. Purtroppo esse vengono sbiancate con sostanze chimiche. In alcuni
paesi è permesso sbiancare le farine con il biossido di cloro… una sostanza che
in questi alimenti si combina con le proteine residue e produce ALLOSSANO (alloxan
in inglese), un veleno usato per produrre il diabete sugli animali in
laboratorio.
Avete letto bene, ogni giorno rischiate di mangiare un alimento che potrebbe
contenere tracce di un veleno usato per produrre il diabete in laboratorio sugli
animali, distruggendo le cellule beta del vostro pancreas. Se siete li lì pronti
ad ingurgitare il buon succulento panino o merendina, forse è meglio non farlo e
se per anni l’avete fatto e avete una storia familiare di diabete, è meglio
cambiare le proprie abitudini, smettendo di nutrirsi con farine sbiancate ed
adottare dei rimedi al fine di non peggiorare le cose o nel migliore dei casi di
invertire gli effetti dell’ ALLOSSANO, integrando la propria dieta con la
vitamina E. L’uso del biossido di cloro non è consentito nei paesi Europei, ma
c’è da chiedersi se la maggior parte di farine usate in Europa e che provengono
da importazione, se rispettano il divieto dell’uso di questa o altre sostanze
chimiche tossiche.
http://digilander.libero.it/anna945/Immagini/germeallossano.htm
Prima di lasciarvi leggere gli articoli sotto è bene che
sottoponga e descriva quanto risulta da questo insieme di questi articoli.
Sappiamo che vi sono molte persone e ve ne saranno sempre di più, che soffrono
di una allergia denominata CELIACHIA.
Sappiamo anche che la causa di questo disguido viene indicato il GLUTINE
che guarda caso è contenuto nella GRANO da dove si ricava la farina 00.
Ormai nei supermercati troviamo cibi con le scritte "non contiene glutine", i
ristoranti preparano pasti dedicati a questi CILIACI, naturalmente queste spese,
come sempre sono a carico del malato.
Mentre alle industrie alimentari solo i BENEFICI con prezzi lievitati, nel
preparare questi CIBI.
Nell'articolo sotto viene dimostrato che NON è il GLUTINE a causare questa
ALLERGIA, ma questa avviene a livello intestinale causato dalla COLLA o MUCO,
con l'aiuto degli "AROMI" o "AROMI NATURALI".
"Vi sono alcuni alimenti che, durante la digestione,diventano una specie di
colla, detta muco, capace di attaccarsi alle pareti intestinali ed altre
condutture organiche, e ricoprirle con uno strato sempre più spesso.
Il muco intestinale, sostanzialmente, è il risultato di anni ed anni di accumulo
di sostante organiche collose sulle pareti dell’intestino. Si pensi che,
mediante autopsia, si è riscontrata in certe persone una presenza di muco
ammontante fino a 7-8 kg.
L’INTESTINO E’ LA CHIAVE DELLA SALUTE
In questa sorta di colla trovano riparo e proliferano i parassiti e la Candida
(un lievito molto pericoloso per la nostra salute). Questi prodotti a base di
farina e zucchero alimentano e fanno sviluppare la flora batterica nociva con
conseguenze enormi.
Questo squilibrio intestinale genera moltissimi problemi. Il famoso medico
americano Norman Walker affermava che tutte le malattie hanno inizio
dall’intestino. Infatti in esso troviamo la maggior parte del sistema
immunitario, è l’apparato che ci fornisce di energia e che digerisce e produce
lo scarto a partire dal cibo. Se l’apparato gastro-intestinale smette di
funzionare tutta la nostra vita fisica e mentale ne sarà enormemente
danneggiata.
Infatti è stato dimostrato che il nostro umore dipende dalla flora batterica e
la serotonina, l’ormone del benessere, è prodotta per il 95% proprio a livello
intestinale."
Come ovviare a questo problema?
Semplice, ingoiando ACIDO ASCORBICO e gli altri "ALIMENTI ESSENZIALI" come il
CLORURO DI MAGNESIO, la vitamina D e come vedremo sotto la vitamina E.
Naturalmente si deve evitare come la peste il CAFFE', la farina 00 e gli "AROMI"
o "AROMI NATURALI".
Provare per credere.
Ma non finisce quì, vi è un altro problema causato da questa farina 00 che come
abbiamo visto contiene fino a 109 additivi.
Parliamo di una parola a TUTTI sconosciuta, la parola ALLOSSANO.
Questo è un veleno prodotto da:
"Al di là del fatto che la farina commercialmente più usata è senza la crusca
(fibra), essa subisce un trattamento di sbiancatura… Eh si.. purtroppo è così…
Le cose più “buone” e “naturali” che avete mangiato (cosa c’è di naturale in uno
spaghetto?) sono sbiancate… come se fossero sporche originariamente e vanno
sbiancate.. Purtroppo esse vengono sbiancate con sostanze chimiche. In alcuni
paesi è permesso sbiancare le farine con il biossido di cloro… una sostanza che
in questi alimenti si combina con le proteine residue e produce ALLOSSANO (alloxan
in inglese), un veleno usato per produrre il diabete sugli animali in
laboratorio."
Eccoci, ci siamo, si parla di DIABETE ed ecco che compare l'ALLOSSANO, ma
nessuno ne parla di questo, vero?
Neppure i medici ai quali è il compito di farci mantenere la SALUTE.
"Avete letto bene, ogni giorno rischiate di mangiare un alimento che potrebbe
contenere tracce di un veleno usato per produrre il diabete in laboratorio sugli
animali, distruggendo le cellule beta del vostro pancreas.
Alcuni studi dimostrano che è possibile invertire gli effetti dell’ALLOSSANO
integrando la propria dieta con la vitamina E."
Come si può ovviare e magari anche GUARIRE?
"Prima di tutto, smettere di mangiare cibi preparati con farina bianca. Anche se
già avete il diabete, i supplementi di vitamina E possono ancora aiutare, così
come possono farlo anche molti cibi comuni. L’ aglio, per esempio, fa cose
egregie nel diabete come affermato dal Dr. Benjamin nel suo libro Aglio per la salute (Garlic for Health).
Semplice, anche in questo caso ingoiando ACIDO ASCORBICO e gli altri "ALIMENTI
ESSENZIALI" come il CLORURO DI MAGNESIO, la vitamina D e come già consigliato e
vedremo sotto: la vitamina E.
Naturalmente si deve evitare come la peste il CAFFE', la farina 00 e gli "AROMI"
o "AROMI NATURALI".
Provare per credere.
Dell'articolo voglio far notare e sottolineare queste due parti:
"L NOSTRO ORGANISMO E’ COME UN SISTEMA IDRAULICO
“Se osserviamo il corpo umano noteremo che ospita un complicatissimo apparato
idraulico, con una grande quantità di tubi e tubicini in cui circolano i liquidi
del corpo: principalmente sangue e linfa. Vi sono alcuni alimenti che, durante
la digestione,diventano una specie di colla, detta muco, capace di attaccarsi
alle pareti intestinali ed altre condutture organiche, e ricoprirle con uno
strato sempre più spesso.
Il muco intestinale, sostanzialmente, è il risultato di anni ed anni di accumulo
di sostante organiche collose sulle pareti dell’intestino. Si pensi che,
mediante autopsia, si è riscontrata in certe persone una presenza di muco
ammontante fino a 7-8 kg.”"
Ed ecco che possiamo capire la diarrea iniziale causata da ACIDO ASCORBICO,
CLORURO DI MAGNESIO e vitamina D, anche se ingoiati da soli, senza gli altri
"ALIMENTI ESSENZIALI", come denunciato da persone che hanno iniziato col solo
CLORURO DI MAGNESIO. Questi devono DEPURARE gli intestini da questa specie di colla che
impedisce l'assorbimento dei nutrienti da parte del sangue che scorre in loro.
Quindi ecco che anche solo questo DEVE FAR CAPIRE CHE IMPEDIRE QUESTA DIARREA
LIBERATRICE NON PUO' CHE ESSERE NOCIVO.
Avendo poi certezza che per formare quel malloppo di colla ci vuole molto tempo
e molto tempo ci vuole perchè il corpo ne sia liberato.
Per questo di solito, quella diarrea insistente viene nel primo periodo, quello
che noi indichiamo come la purificazione dalle TOSSINE che ora capiamo anche
come liberazione da questa specie di colla. Quindi cercare quella denominata TI
(Tolleranza Intestinale) è controproducente e direi perfino LESIVO poichè non
permette al corpo di svolgere la sua primaria necessità di liberarsi da problemi
che ha dovuto sopportare per anni.
Non solo, ma possiamo capire il perchè il dottor Gerson ha riscontrato dei
benefici nelle persone che facevano il CLISTERE DI CAFFE' e la dottoressa Catherine Kousmine:
"La "terapia" del dottor Max Gerson.
Gerson, nelle sue teorie personali, considerava di grande importanza
l'eliminazione delle tossine dall'organismo, attribuendo al fegato un ruolo
importante nel processo di guarigione. Gerson, nelle sue teorie personali,
considerava di grande importanza l'eliminazione delle tossine dall'organismo,
attribuendo al fegato un ruolo importante nel processo di guarigione.Gerson,
nelle sue teorie personali, considerava di grande importanza l'eliminazione
delle tossine dall'organismo, attribuendo al fegato un ruolo importante nel
processo di guarigione.
Parte del suo trattamento privo di riscontri scientifici consisteva nella
somministrazione di clisteri di caffè, a causa del ruolo riconosciuto alla
caffeina per stimolare la produzione della bile, e ipotizzando lui di accelerare
in tal modo l'espulsione delle tossine.
-
Lo stesso tipo di osservazioni sono state fatte indipendentemente dalla
dottoressa Kousmine appena qualche anno più tardi (vedi per esempio il libro
"Salvate il vostro corpo"). Catherine Kousmine infatti, dopo avere scoperto che
il cancro e le altre malattie degenerative erano causate da una scorretta
alimentazione è riuscita a curare tantissimi pazienti orientandoli verso
un’alimentazione naturale (assieme alla pulizia dell’intestino con clisteri alla
camomilla e iniezione rettale di olio di semi di girasole spremuto a freddo,
ricco di vitamina F). Nel corso della sua lunghissima carriera la dottoressa
Kousmine non solo ha visto come è possibile curare le malattie croniche
degenerative che si manifestano sempre più spesso nella nostra società moderna
(e che sono assenti nei popoli primitivi che ancora seguono uno stile di
alimentazione tradizionale) ma che lo stato di salute degenera rapidamente
passando da una generazione all’altra, anche perché i figli prodotti dall’unione
di due genitori malati hanno già dei deficit congeniti; per non parlare di
un’alimentazione la cui qualità peggiora nel corso degli anni, sempre più
orientata verso il cibo processato, confezionato, pre-cotto, dolcificato,
ossidato, con additivi chimici conservanti e pesticidi."
http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/dottorisei.htm
Dell'articolo sotto, devo fare presente che:
"Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo,
zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina,
vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande
quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle
malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il
sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento
del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il
danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della
prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei
polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del
germe di grano è l’OCTACOSANOLO, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di
carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della
nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a
sportivi e studenti. L’OCTACOSANOLO rinforza la capacità riproduttiva degli
uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva
gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi
principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in
equilibrio il funzionamento dell’organismo."
quindi ritengo che questo sia il LIQUIDO SEMINALI del grano dove è contenuto il
DNA della pianta.
MA NON CONTIENE ACIDO ASCORBICO, al contrario di quello animale che ne è la
base.
La scoperta più stupefacente che ho fatto nel mese
scorso, novembre 2015 è che
nel GERME di TUTTI i semi vegetali vi sono gli stessi contenuti dallo SPERMA
animale, e come potrebbe essere diverso?
Di lì ha inizio la VITA.
Come si potrà rilevare dal pezzo dell'articolo che
riporto sotto, il contenuto del GERME di grano è di TUTTI gli "ALIMENTI
ESSENZIALI" contenuti nel liquido seminale maschile di TUTTI i maschi
animali del mondo detto SPERMA. Così è per TUTTI i semi al mondo, poichè un
GERME lo contengono TUTTI dove è depositato il DNA della specie dove ha inizio
la vita futura sia VEGETALE che ANIMALE.
Questo è comprensibile in quanto, come sappiamo, anche loro sono nostri fratelli
poichè proveniamo da quegli unicellulari usciti dal mare di cui ci parla Irwin
Stone:
"pagina 1/10------sostanza fondamentale
L'ACIDO ASCORBICO è una sostanza ubiquitaria fondamentale nel processo
vitale. Tutti gli organismi viventi o la producono o la prendono dal
nutrimento oppure periscono. I sistemi enzimatici per la produzione
dell'ACIDO ASCORBICO sono di antica origine e si sono formati molto presto
nello sviluppo del processo vitale su questo pianeta, probabilmente mentre
le forme più altamente sviluppate erano ancora forme primitive
unicellulari.
pagina 1/10------solo embrione ma produce molto ACIDO ASCORBICO
L'evidenza della embriologia sia delle piante che degli animali corrobora
questo punto di vista dal momento che il seme dormiente della pianta e
l'uovo dell'animale sono privi di ACIDO ASCORBICO. C'è una produzione
immediata di ACIDO ASCORBICO nel seme che germina o nell'uovo in sviluppo,
perfino quando l'embrione non è niente più che un grumo di alcune cellule.
pagina 1/10------alta produzione sia in piante che animali
Anche la sua diffusa presenza in tutti gli odierni organismi
pluricellulari, sia piante che animali, lo testimonia. Possiamo anche
dedurre che la produzione di ACIDO ASCORBICO era ben sviluppata prima che
gli organismi viventi divergessero nelle forme di piante e di animali.
pagina 2/10------RENI E FEGATO
Il luogo degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico nei
vertebrati a sangue freddo, i pesci, gli anfibi ed i rettili, è nei reni.
I più altamente attivi mammiferi a sangue caldo tutti sintetizzano il loro
acido ascorbico nel fegato. Una delle principali
funzioni dell’acido ascorbico nella fisiologia animale è il mantenimento
della omeostasi biochimica sotto stress. Più grande è lo stress a cui è
sottoposto l’animale, più acido ascorbico produce.
Circa 165 milioni di anni fa, quando la natura aveva in vista l’evoluzione
dei più attivi e stressanti mammiferi, doveva essere presa una importante
decisione morfologica e fisiologica. I reni, pure adeguati come sito di
sintesi dell’acido ascorbico per i lenti vertebrati a sangue freddo, erano
inadeguati per le aumentate richieste di acido ascorbico per i più
altamente stressati mammiferi. La soluzione vincente di questo problema fu
il trasferimento degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico dai
relativamente piccoli e biochimicamente affollati reni al più spazioso
fegato, che è il più grande organo del corpo. Tutti gli odierni mammiferi
capaci di sintetizzare acido ascorbico lo producono nel fegato perché ogni
antica forma che non effettuò tale
passaggio era così handicappata biochimicamnte che fu eliminata dalle
forze della evoluzione.
...racconta l'EVOLUZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI E L'ACIDO ASCORBICO
e spiega la perdita di produrcelo autonomamente
pagina 6/10------l'ACIDO ASCORBICO è un metabolita per tutti gli animali e
non una VITAMINA
Stone 20. Negli ultimi 60anni, l'ACIDO ASCORBICO è stato visto
come"vitamina C" quando in realtà è un metabolita del fegato e certamente
non una "vitamina" per la miriade di mammiferi che hanno intatto il gene
per lo L-gulonolactone ossidase. Tali mammiferi non prendono lo scorbuto,
anche se hanno una dieta completamente priva di vitamina C.
http://digilander.libero.it/genfranco/Immagini/irwinstorianaturale.pdf
e Lorenzo Acerra scrive:
"pagina 62
La vita, ogni forma di vita, è nata nel mare tanti milioni di anni fa. Il DNA di
esseri viventi per conservarsi e moltiplicarsi ha deciso, nel salgemma marino
cristallizzato, di costruire una macchina basata su un unico programma di fondo,
"il mantenimento dei sani livelli di MAGNESIO nei vari androni della cellula".
Il nostro corpo è quella macchina
Abbiamo sempre bisogno, sopratutto nelle strutture di basi cellulari, di
attingere al sale più prezioso di cui è prodigo l'oceano. Il nostro cordone
ombellicare con l'oceano è solo apparentemente spezzato.
La salinità dell'interno della cellula dipende dal MAGNESIO, non solo perchè
esso è guardiano dei canali ionici della cellula, ma anche perchè il passaggio
diretto attraverso la pareti (che riguarda l'acqua ed in maniera notevolmente
più ridotta altre sostanze) dipende dal contenuto di MAGNESIO della cellula,
cioè da quell'esercito di "soldati semplici" che nella descrizione precedente
poteva sembrare avere un ruolo marginale. E invece l'organismo umano è tutto un
gioco di micro-processi osmotici ed è per questo che la supplementazione di
CLORURO DI MAGNESIO in un organismo carente, spesso si traduce in un sostanziale
ringiovanimento.
L'acquisizione di acqua e la ritenzione al livello giusto nella cellula è una
questione di presenza di forze osmotiche, cioè di MAGNESIO. Il CLORURO DI
MAGNESIO ha un rapporto particolare con l'acqua, tanto è vero che, potete
vederlo con i vostri occhi, attirerà acqua dall'aria in breve tempo. Cambiando
la situazione osmotica di una cellula, gli scienziati sono riusciti ad ottenere
un afflusso corretto di acqua al suo interno e dunque un flusso rigenerativo in
cellule precedentemente invecchiate. Alterazioni della situazione osmotica si
verificano man mano che un organismo subisce un impoverimento di MAGNESIO.
http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/magnesioclorlorenzoacerra.htm
e quindi l'ACIDO ASCORBICO, diventa ora la base della vita di questa pianta.
Ma sarà solo per il grano questo?
http://digilander.libero.it/anna945/Immagini/germegranosperma.htm
Il GERME è di TUTTI i semi vegetali al mondo, il quale contiene
ciò che contiene lo SPERMA di TUTTI i maschi animali al mondo, nei quali: NASCE
LA VITA.
Come potrebbe essere diversamente?
Questa certezza dimostra che il contenuto di "ALIMENTI ESSENZIALI" del GERME,
uguale al contenuto del liquido seminale maschile di TUTTI i maschi animali al
mondo, chiamato SPERMA, i cui singoli il medico ne richiede i valori rilevabili
nel sangue dell'individuo, in modo da accertarne una eventuale CARENZA che causa
quei disturbi denunciati dal paziente onde poterne correre ai ripari.
Dimostrazione pratica che i semi dei vegetali fanno parte della alimentazione di
molte specie animali, quindi fanno parte di quella catena alimentare cui è
impostata la vita nel mondo.
Allora gli "ALIMENTI ESSENZIALI" sono importanti per ogni essere vivente.
Te lo spiego MOLTO VOLENTIERI. Per farlo ti chiedo se sei NATA NUDA. Scusami non voglio
andare nel sesso, ma farti capire bene la verità inconfutabile. Ora anch'io sono
nato nudo, come ogni persona al mondo. Ma chissà perchè ci siamo ritrovati le
VERGOGNE!!!! Incredibile ma vero.
Ci dicono che lo fanno per non dare scandalo ai bambini ecc. FALSO, poichè
sappiamo benissimo che i bambini sanno più di noi. Quindi capiamo che tutte le
scuse sono buone, ma la verità purtroppo è un'altra e ben precisa. Da queste
VERGOGNE chi le ha impostato ne trae PROFITTO E POTERE.
Non sono quì per cercare dei colpevoli, non è mia intenzione, ma farti capire
cosa si nasconde dietro. Per farlo ti faccio un'altra domanda: SAI COSA CONTIENE
IL LIQUIDO SEMINALE MASCHILE DI TUTTI I MASCHI ANIMALI AL MONDO detto SPERMA?
NO!?!?!?!?!? ma sei normale, lo sai? Lo era anche per me, finchè ho scoperto che
la maggior parte di questo è ACIDO ASCORBICO, insieme la MAGNESIO; al POTASSIO,
al FERRO, al CALCIO, alla vitamina A, al gruppo delle vitamine B, alla vitamina
D.
-----------------------------
"In sintesi, COSA SONO GLI "ALIMENTI ESSENZIALI"?
Sono detti "ALIMENTI ESSENZIALI" quei sali minerali e vitamine che formano il
liquido seminale maschile di TUTTI i maschi animali al mondo, detto SPERMA, e
che sono anche quelli che formano il GERME di TUTTI i semi vegetali al mondo.
Sono gli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che il medico ne richiede la ricerca ai
laboratori di analisi i quali segnalano le eventuali CARENZE o ECCESSI se i
valori riscontrati sono fuori da dei valori di riferimento stabiliti.
Sono gli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che il corpo dell'individuo usa, quindi
consuma, per coniugare la parola AUTOGUARIGIONE onde mantenersi in SALUTE.
Sono quindi gli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che l'individuo dovrebbe ingoiare
giornalmente contenuti nei CIBI di cui si ciba per rimpiazzare quello che il
corpo ha usato a tale scopo diventandone CARENTE.
Sono quindi gli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che quando la femmina è incinta
deve fornire al nascituro per poterlo far crescere dentro di lei.
Sono quindi gli stessi "ALIMENTI ESSENZIALI" che dopo la nascita la mammina
fornisce al neonato mettendoli nel suo LATTE onde vederlo crescere forte e
disposto.
A ma allora TUTTE le femmine animali questi "ALIMENTI ESSENZIALI" li mettono nel
loro LATTE, quindi anche la leonessa, la balena e l'elefante."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenziali.htm
Detto questo abbiamo fissato con certezza che l'alimentazione sia importante per
ogni essere vivente, e dimostra anche che quei PRODOTTI CHIMICI aggiunti nei
CIBI per i vari scopi dalle industrie alimentari, incluse le raffinazioni che
eliminano questi "ALIMENTI ESSENZIALI" devono essere da loro evitati oppure chi
vuole mantenersi la salute dovrà lasciare questi cibi sugli scaffali di vendita.
L'esempio dei PRODOTTI CHIMICI aggiunti più vergognoso sono gli "AROMI" o "AROMI
NATURALI":
"Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e
oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo
però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro
negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO
MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di
meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate,
implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli
allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in
pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale
NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di
lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA
FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate
adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico,
risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è
cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore,
eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!"
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/aromia.htm
A tutto quanto descritto sopra, ecco che un altro pericolo inquietante per la
nostra salute è alla nostra portata e lo lascio descrivere dall'articolo.
Lo racconta il noto micologo pugliese, Andrea Di Benedetto, che, da anni,
si occupa dei problemi del grano duro e di micotossine. Questo ‘regalo’ lo
dobbiamo all’Unione Europea che, dal 2006, in seguito alle pressioni delle
lobby, consente l’arrivo, con le navi, di grani duri che in altre parti del
Mondo vengono smaltiti come rifiuti tossici. Il problema vale per tutti i
consumatori europei ma, in particolare, per gli italiani: soprattutto per gli
abitanti del Sud Italia che, in media, tra pasta, pane, pizze, dolci ingeriscono
ogni anno 130 chilogrammi di derivati del grano. Da qui l’aumento di malattie:
Morbo di Crohn, Parkinson, Autismo e altre patologie autoimmuni. E anche la
Gluten sensitivity, scambiata per Celiachia
Che pasta, pane, pizze, semola per cus cus, ‘merendine’ e dolci arrivano sulle
nostre tavole? I Nuovi Vespri, già da qualche tempo, batte su questo argomento.
Abbiamo parlato del glifosato contenuto nel grano duro che arriva dal Canada. E
delle micotossine. E di come difenderci dai prodotti avvelenati – parliamo
sempre di derivati del grano – che ci sono in giro: per esempio, dove acquistare
la pasta e come fare a individuare un pane fatto con grano che contiene
micotossine. Oggi offriamo ai nostri lettori un approfondimento: un’intervista
con Andrea Di Benedetto, un micologo (la micologia è la branca delle scienza
naturali che studia i funghi) che, da anni, si occupa dei problemi legati al
grano duro che circola in Italia. Per fare il punto della situazione sui
prodotti derivati dal grano duro inquinati e anche per fare ulteriore chiarezza
su quella che Saverio De Bonis – uno dei protagonisti di GranoSalus – ha
chiamato la prova delle fettina di pane”.
Il quadro che emerge dalla chiacchierata che abbiamo fatto con Di Benedetto è a
dir poco inquietante.
“Partiamo da una semplice considerazione – ci dice il micologo Di Benedetto -:
un grano che ha viaggiato molto deve costare di più. Invece, con riferimento al
grano duro che arriva dal Canada, avviene l’esatto contrario: alcune partite di
grano duro costano poco. Questo ci dovrebbe fare riflettere”.
Qualche riflessione l’abbiamo fatta anche noi sul glifosato contenuto nel grano
duro che arriva dal Canada…
“E avete fatto benissimo. Ma ci sono altri problemi, non meno gravi, legati alla
presenza di micotossine. E’ il caso del cosiddetto DON, acronimo di
Deossinivalenolo. La presenza di questa micotossina nei mangimi prodotti e
commercializzati in Canada, in una quantità oltre a mille ppb (sigla che sta per
parti per miliardo ndr), crea seri problemi agli animali monogastrici, che non
progrediscono nella crescita”.
Che cosa sta cercando di dirci?
“Dico che l’Unione Europea, nel 2006, in seguito alle pressioni delle lobby, ha
fissato il limite di questa micotossina a 1750 ppb”.
Si riferisce al grano duro destinato all’alimentazione umana?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/granodurocanadese.htm
L'anno scorso sono state acquistate all'estero 2,3 milioni di tonnellate
di frumento. E secondo i coltivatori nazionali questo va a scapito della
sicurezza alimentare. Anche perché in Italia i limiti alle sostanze contaminanti
sono più alti che nella maggior parte del mondo: "In Canada quella materia prima
non si usa neanche per gli animali". Gli industriali rispondono che il grano
straniero, che ha più glutine, migliora la qualità della pasta
di Luisiana Gaita | 28 febbraio 2016
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Più informazioni su: Coldiretti, Esportazioni, Pasta, Slow Food
La guerra del grano nel Paese della pasta. Contadini contro produttori per colpa
del frumento duro importato dall’estero. Materia prima non italiana senza la
quale la Penisola non potrebbe coprire il proprio fabbisogno, né esportare
maccheroni e spaghetti in tutto il mondo. Ma l’importazione ha delle conseguenze
in termini di controlli, qualità del grano, prezzi e paradossi. Quello più
eclatante: “In Italia può essere consumato anche dai bambini ciò che in Canada
non va bene neppure per gli animali”. È la denuncia di Coldiretti, che segnala
la mancanza di trasparenza sull’etichetta. Ma gli industriali non ci stanno:
“Producendo pasta fatta con solo grano italiano non potremmo esportarne il 58%
ed è proprio il grano estero (con più glutine) a migliorare la pasta italiana”.
L’ultimo atto di questa guerra è andato in scena al porto di Bari, dove gli
agricoltori di Coldiretti Puglia e Basilicata hanno ostacolato il transito di
tir stracolmi di grano duro. Chi ha ragione? Nella città del pane, Altamura, il
responsabile di Slow Food Condotta delle Murge Michele Polignieri ha le idee
chiare: “Una cosa è l’alta quantità di glutine – dice a ilfattoquotidiano.it –
un’altra è l’assenza di sostanze tossiche”. I vuoti sono da ricercare anche
nelle leggi comunitarie, non tarate sugli interessi del consumatore.
“PARAMETRI DOPPI RISPETTO A QUELLI IMPOSTI AL CANADA” – Qualche giorno fa al
porto di Bari sono arrivate quattro navi provenienti da Regno Unito, Canada e
Panama. Proprio nel grano trasportato in quest’ultima, il Corpo Forestale ha
rilevato la presenza di aflatossine, tra le sostanze più cancerogene esistenti.
Non un caso isolato secondo Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia: “La
qualità del grano straniero? Se è contaminato, lo sono anche pane e pasta”. Due
i principali nodi: il lungo periodo di navigazione che può alterare il prodotto
e la mancanza di indicazione sull’etichetta circa l’origine. “Ci preoccupa –
spiega Cantele – anche la presenza di Deossinivalenolo (Don o vomitossina)”.
Questo perché i parametri europei sui limiti di Don nei cereali utilizzati per
l’alimentazione umana sono quasi il doppio rispetto a quelli imposti in Canada.
In soldoni, dice Cantele, “in Italia è considerato commestibile ciò che i
canadesi non darebbero neppure agli animali”.
IMPORTAZIONI A 2,3 MILIONI DI TONNELLATE L’ANNO – Da luglio 2015 a febbraio 2016
al porto di Bari è stato scaricato un milione di tonnellate di grano. “Arriva da
Canada, Turchia, Argentina, Singapore, Hong Kong, Marocco, Olanda, Antigua,
Sierra Leone, Cipro – spiega il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti
– e spesso passa da porti inglesi, francesi, da Malta e Gibilterra”. E tutto ciò
non accade solo a Bari: navi cariche di grano duro arrivano a Napoli, Ravenna,
Palermo e in altre città. Il motivo è semplice. Fino a una decina di anni fa
l’Italia produceva 4,5 milioni di grano duro l’anno, ma dopo il drastico calo
delle superfici coltivate oggi si copre solo il 60% del fabbisogno. Tutto il
resto arriva dall’estero: nel 2015 sono stati importate 2,3 milioni di
tonnellate di frumento. “Per questo – dice Coldiretti – vanno controllati i vari
passaggi della filiera”, sebbene il grano made in Italy non sia di per sé
superiore a quello d’importazione.
I PRODUTTORI: “TERRORISMO MEDIATICO” – Non ci sta l’Italmopa (Associazione
Industriali Mugnai) che definisce “un’irresponsabile strategia di terrorismo
mediatico” quella di Coldiretti e ricorda che vengono importati grani ricchi di
proteine, che danno alla pasta italiana le caratteristiche per la quale è
conosciuta. In primis la tenuta di cottura. Stessa posizione per l’Associazione
delle industrie del dolce e della pasta, che ha persino pubblicato le sue ’10
verità’ sul grano estero. In sintesi: le importazioni non sono una novità e il
frumento straniero è sicuro e non viene comprato per risparmiare (anzi spesso
costa anche di più), ma serve ad aggiungere stabilità alla qualità del grano
italiano. E ancora: “La selezione dei migliori grani dipende da stagione e
qualità dei raccolti”. Ne consegue che “un’eventuale contaminazione delle
materie prime riguarda sia il grano italiano che quello straniero”.
“CHI CONTROLLA TIR E SILOS? NESSUNO” – Ma se per Italmopa “i costanti e severi
controlli” di autorità e aziende garantiscono il rispetto delle normative, non
tutti la pensano così. Il responsabile della Sicurezza alimentare di Coldiretti,
Rolando Manfredini, a ilfattoquotidiano.it ribadisce: “Non siamo contro le
importazioni, ma vogliamo garanzie sulle origini del prodotto e maggiori
controlli”. E della tutela della salute parla anche il presidente di
Confagricoltura Puglia, Donato Rossi: “Tutti i tir, container e silos devono
essere controllati”. E non accade. Chi verifica il ciclo della pasta? “Nessuno”,
risponde Polignieri di Slow Food, che ha lanciato il primo allarme nel 2010. Per
capire se la pasta è di qualità bisogna analizzare alcuni fattori: la presenza
di micotossine nel grano duro (estero o italiano), eventuali deterioramenti del
prodotto durante i trasporti, i limiti imposti dall’Ue che pare non accorgersi
che un italiano medio consuma più pasta di un norvegese.
I REGOLAMENTI EUROPEI CALIBRATI SU BASSI CONSUMI DI PASTA – Colpa del peccato
originale: “Il Regolamento Comunitario 1881/2006 è calibrato su un consumatore
medio europeo e non mediterraneo, che storicamente consuma più pasta, pane e
cereali”, spiega Polignieri. Su questa base l’Europa ha dettato i valori massimi
di alcuni contaminanti nel grano. Si parla di piombo, cadmio, mercurio e
micotossine (come aflatossine e Don). Per la maggior parte dei Paesi al mondo,
ad esempio, i valori del Don sono allineati tra 750 e 1000 ng/g nei cereali,
mentre in Italia il limite è fissato a 1750, come nel nord Europa (dove però si
mangia molta meno pasta). “Ma c’è di più – dice Polignieri – Sempre lo stesso
regolamento riconosce per pasta e pane una quantità di Don che scende
miracolosamente a 750 e 500. Mi domando come sia possibile”. E dato che quel
limite scende a 200 ng/g negli alimenti a base di cereali o comunque destinati a
lattanti e bambini sotto i 3 anni “bisogna chiarire che al di sotto dei 6 anni
non si può mangiare la stessa pasta degli adulti”. Questi i limiti delle norme.
Poi c’è un mondo che si muove al di fuori delle regole. “Importiamo cereali a
uso zootecnico”, dice Polignieri: non è legale, ma c’è chi lo fa proprio per
mancanza di controlli. E, una volta nel silos, il grano è italiano.
CON L’UMIDITA’ PROLIFERANO LE MICROTOSSINE – Sempre sul fronte della
contaminazione, che vi sia una differenza tra un posto e l’altro del mondo ormai
è dimostrato. Proprio sulla vomitossina un progetto delle Politiche agricole (Micocer
2006-2008) ha definito la minore incidenza nei grani del Sud, rispetto a quelli
del Nord Italia. Questo perché il clima umido e le piogge favoriscono la
presenza di micotossine, mentre il grano del Sud viene raccolto a temperature
molto alte (tra i 28 e i 48 gradi) che non ne permettono la proliferazione. E in
Canada il clima è umido. A ciò bisogna aggiungere gli effetti di lunghi viaggi
transoceanici a bordo di navi cargo: scarsa aerazione, umidità ed escursioni
termiche. Altra fase, altra rogna: la miscela. “Vorrei ricordare che il
regolamento 1881 – spiega Polignieri – vieta di miscelare frumenti in norma con
quelli che superano i valori massimi, con lo scopo di stemperarne il carico di
tossina”. Vietato ‘il taglio’ insomma. Che pur riducendo i valori, non li rende
idonei all’alimentazione dei bambini. A gestire il tutto, c’è da dirlo, sono le
cinque multinazionali del grano. Parola d’ordine: profitto. Ma il grano, per il
consumatore, non è una commodity, un bene indifferenziato. Non è come il
petrolio. Che non si mangia.
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