Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia esperienza, clicca QUI
Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama CAFFE'
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenziali.htm

Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm

Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm

Con mia grande sorpresa, nonostante la mia ottima salute, ecco la mia CARENZA di vitamina D riscontrata nel 2014 con valore 22.9, molto sotto il minimo di 30.0  clicca QUI

In seguito a ricerche fatte con i nostri contatti è risultato che chi è CARENTE di questa vitamina D è in eccesso di COLESTEROLO.
Sembra che il corpo che NON E' STUPIDO e dato che si AUTOPRODUCE entrambi dica:
"...io ti produco più COLESTEROLO, tu ESPONITI AL SOLE che HO BISOGNO DI vitamina D", poichè questa è l'AUTOPRODUZIONE di questa vitamina.
COLESTEROLO + RAGGI UV = vitamina D
Personalmente ne sono un esempio lampante con questi valori datati 21 gennaio 2014 di cui:
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)                   22.9            valori di riferimento [30.0 - 74.0]
COLESTEROLO TOTALE                                223             valore ottimale 110-200 mc/dl
rilevabili dall'esame sopra.

Oggi 17 settembre 2014 dal mio esame avendo ingoiato 40 gocce al giorno, risulta:
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)            36.7   ng/ml    con valore di riferimento (30.0-74.0)
http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/esame14a.htm

Devo comunicare inoltre che per chi non ingoia l'ACIDO ASCORBICO e scopre di avere i valori di vitamina D sotto i 30 ng/ml, di ingoiare la quantità consigliata dal loro medico, per poi rifare l'esame alcuni mesi dopo per vedere se i risultati sono migliorati e comportarsi di conseguenza. E' logico che stare verso i 70 ng/ml è molto più salutare.
Per chi ingoia invece l'ACIDO ASCORBICO se vuole seguire le nostre dosi deve rifare i controlli regolarmente in modo da monitorare ugualmente i sui valori, come faremo noi.

La tabella a cui mi riferisco e che giudico valevole è riportata da molti articoli, uno di questi è quello a cui mi riferisco che dice:
< 10 ng/ml Carenza
10 e 30 ng/ml Insufficienza
tra 30 e 100 ng/ml Sufficienza
>100 ng/ml Tossicità

Si è capito che la INTOSSICAZIONE non può esistere in quanto il corpo dell'individuo è capace a gestire ciò che è nel suo corpo, e nel caso della vitamina D3, addirittura se la AUTOPRODUCE ad ogni esposizione al sole. Ciò che NON sà gestire sono i prodotti CHIMICI VELENOSI delle "ricerche scientifiche" e che con questo corpo NON HANNO NULLA A CHE VEDERE.

L'importante e comunque è ingoiare e10000 UI al giorno ed il valore nel sangue non deve essere solo sufficienti, perchè la sufficienza è 30 ng/ml e NON ci garantisce un buon metabolismo dell'osso.
Però se vogliamo far funzionare al meglio tutti i nostri meccanismi per la prevenzione dei tumori, o comunque contro i batteri ed i virus esogeni, allora è importante che i nostri livelli si attesti intorno ai 100.
Quindi se vediamo che i nostri livelli sono insufficienti, lo possiamo vedere soltanto con un dosaggio, dobbiamo supplementare.  La dose raccomandata dal md Coimbra è di 10000 UI al giorno che corrispondono a 40 gocce della Dibase 10000 UI gocce della farmacia, oppure del generico.

"E' importante che si dica che la dose giornaliera che è raccomandata oggi, internazionalmente, non esclude nessun paziente dalla carenza di vitamina D, è una dose irrisoria, molto sotto la dose fisiologica.
E allora, quando abbiamo iniziato a dare la dose fisiologica, che è la dose di 10.000 unità giornaliere, cioè la dose che si produce con pochi minuti di esposizione solare, ossia, se hai addosso canottiera e bermuda, con le gambe e le braccia esposte al sole, produrrai in 20 minuti, se hai la pelle chiara e sei giovane, 10.000 unità di vitamina D al giorno.
Allora, 10.000 UI è una dose fisiologica, non è una super dose.
Però la maggior parte dei dottori considerano questa dose potenzialmente tossica."

http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/vitaminadcoimbraa.htm

Prima di procedere nella conoscenza della vitamina D (ORMONE) consiglio di vedere questo video chiarificatore intitolato:
"Vitamina D, cosa fare quando è carente"
Di questo video mi permetto di modificare il valore nel sangue rilavato in ng/ml che ritengo ottimale non inferiore al 50 ng/ml e non 30 ng/ml come indica invece il dott.
Giuseppe Varcasia.
https://youtu.be/PQ5PjcupVB0

DICE: "lo possiamo sapere soltanto con un dosaggio", E' FALSO, PER SAPERE I VALORI SI DEVE FARE UN ESAME DEL SANGUE, QUESTO:
Fatti fare l'esame del sangue per il controllo della
vitamina D
PARATORMONE
CALCIO
POTASSIO
FERRO
FOSFOREMIA
vitamina B12
MAGNESIO ERITROCITARIO (O INTRAERITROCITARIO)
OMOCISTEINA
Se hai la OMOCISTEINA alta sei a rischio infarto o ictus, quindi alle malattie cardiovascolari legate.
Questa OMOCISTEINA è nei cibi, ma sopratutto è aumentata dalle DROGHE come il TABACCO ed il CAFFE'. Quindi evitarle è TANTA SALUTE.
Una vitamina e precisamente la vitamina B9 (ACIDO FOLICO) è quello che te la fà abbassare. Questo ACIDO FOLICO è nei vegetali, sopratutto nelle verdure a foglia verde che vanno ingoiate CRUDE.
http://digilander.libero.it/anna945/Immagini/omocisteina.htm

Insieme agli esami del sangue, per avere una fotografia completa della tua SALUTE, è IMPORTANTISSIMO il valore del pH delle urine. L'interpretazione è semplicissima, con il pH sotto il 5.5 (ACIDO) il corpo è a disposizione delle malattie, mentre il valore uguale e sopra il 6 (BASICO) le malattie stanno lontano da quel corpo.
Ma insieme non deve mancare una ECOGRAFIA ai RENI per avere la certezza che non vi siano delle CISTI, le quali, come abbiamo visto, possono creare dei disturbi senza dare alcun segnale poichè ASINTOMATICHE. Primo fra questi la IPERTENSIONE, di cui ormai troppe persone ne soffrono.
"I reni, inoltre, producono sostanze che aiutano a tenere sotto controllo la pressione e a fabbricare i globuli rossi."
http://digilander.libero.it/genfranco5/Immagini/cistirenalipressione.htm

mentre l'altra dice:
"QUALI I SINTOMI DI MALATTIA RENALE?
I sintomi sono precisi. Si parla di sete insistente, di mancanza di appetito, di gonfiori alle mani e ai piedi, di dolori all’inguine e allo stomaco, segnalatori di disordine renale. Si parla di dolori lombari alla bassa schiena o ai fianchi. Si parla di ematuria, ovvero di sangue nelle urine per rottura di qualche ciste. Si parla di ipertensione arteriosa. Si parla di nausea e vomito. Si parla di urine scarse, torbide e colore rosso cupo (anziché acquose trasparenti o giallo paglierino). Le irritazioni hanno come causa comune la presenza nel sangue di sostanze estranee introdotte con nutrizione sballata per via nasale, orale e cutanea.
http://digilander.libero.it/genfranco5/Immagini/reniilcentro.htm

e sono certo che oltre che avere il COLESTEROLO ALTO hai anche CARENZA di vitamina D poichè questi hanno un legame imprenscindibile, data la necessità del COLESTEROLO per AUTOPRODURRE questa vitamina D. Te lo dice la dottoressa e lo trovi sopra.
MENTRE PER I VALORI 30 E 50 ng/ml è FALSO, POICHE' QUESTI VALORI SONO STATI FISSATI DALLA MEDICINA SPERIMENTANDO SU PERSONAGGI SCORBUTICI E CIOE' "CARENTI" DI ACIDO ASCORBICO IL QUALE METTE IL CORPO IN CONDIZIONE DI ESSERE AL TOP E QUINDI COME STABILITO DA MADRE NATURA E LA EVOLUZIONE. Il valore nel sangue di massimo deve essere 70 ng/ml come indicato:  "In persone in buona salute, i livelli di calcidiol sono normalmente fra 32 - 70 ng/mL (80 - 175 nmol/L)"
LA PROVA E' SU QUESTO LINK:
http://digilander.libero.it/anna945/Immagini/vitaminadintossicazione.htm
"che però STRIDONO con i valori rilevati alla sign.ra Maria che sono esattamente 780 ng/ml.
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)             780 ng/ml                       (30.0-74.0)"
ED I NOSTRI, DI FRANCA E ME CHE ABBIAMO DEI VALORI PIU' O MENO SIMILI:
"Esami in data 17-07-2015
COLESTEROLO TOTALE                            180  mg/dl                      (110-200)
PARATORMONE INTACT(1.84 PTH)        27.5 pg/ml                      (6.5-42)
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)             121  ng/ml                       (30.0-74.0)"
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/esamemariucciapal.htm

Questo è il mio post che chiarisce un fatto molto importante riguardo al CALCIO in eccesso di cui si parla nell'articolo sotto:
"Chiedo scusa se mi permetto, ma vorrei aggiungere che se si ingoia REGOLARMENTE gli "ALIMENTI ESSENZIALI", iniziando dall'ACIDO ASCORBICO, il pericolo dell'AUMENTO di CALCIO nel sangue è scongiurato.
Questo perchè, e dato che a TUTTI gli animali i loro RENI o il loro FEGATO questo ACIDO ASCORBICO glielo producono dal concepimento alla morte, se non avessero questo AUTO REGOLATORE e dato che essi non vanno a rifugiarsi sotto gli ombrelloni quando il sole è forte, si sarebbero ESTINTI anche solo per questa ragione da molto tempo."

http://digilander.libero.it/genfraglo/VolontariWEB.com_files/lettura.htm

e questo avviene perchè:
"Ogni nostra cellula possiede un equilibrio fra il suo interno ed il suo esterno che si fonda sulla stabilità del potenziale di membrana e sulla regolarità del meccanismo della pompa sodio-potassio. Tutti gli elementi leggeri (almeno 21) sono essenziali per la vita. Di questi in particolare sono quattro quelli fondamentali: Sodio, Potassio, Calcio e Magnesio. L'individuo sano possiede:
- tutti gli elementi necessari nella giusta quantità - un regolare potenziale di membrana e un regolare funzionamento della pompa sodio-potassio - un sistema immunitario integro ed efficiente
Nell'organismo sano, secondo necessità, si producono, per azione degli enzimi, delle trasmutazioni di un elemento in un altro: il calcio in potassio o in magnesio, il sodio in potassio o magnesio, il magnesio in calcio, il potassio in calcio ecc.. In particolare, l'equilibrio della pompa sodio-potassio è salvaguardato dagli ascorbati dei quattro elementi, cioè dalla salificazione di questi ultimi operata dall'ACIDO ASCORBICO.
L'organismo equilibrato è in grado di mantenere attivo questo processo e di conseguenza il sistema immunitario preposto a combattere ogni forma di aggressione. Essendo gli alimenti la fonte di approvvigionamento degli elementi necessari a produrre gli ASCORBATI, ed essendo i cibi odierni più poveri ed adulterati ed inquinati, essi stessi sono causa o concausa di tante patologie."

http://digilander.libero.it/anna945/Immagini/ribosiopotassiofunzione.htm

Quindi il CALCIO in eccesso viene trasmutato dal corpo in una altro elemento che questo corpo ritiene necessario, visto che NON E' STUPIDO, per evitare di subire dei danni alla propria SALUTE.

Ed ora parliamo di vitamina B12.
Dato che abbiamo certezza che i valori di riferimento sono giudicati bassi come è per l'ACIDO ASCORBICO (vitamina C) ecco che siamo certi che anche quelli di questa vitamina B12 siano tenuti bassi. Come riporta l'articolo sotto:

"il fabbisogno giornaliero è relativamente basso, 2.4 µg (microgrammi) al giorno secondo le linee guida italiane.
che si può rilevare dalla RGR (Razione Giornaliera Raccomandata)
vitamina B12       mcg  25
da questo link:

http://digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/razionerg.htm

quindi quali danni causerà la CARENZA di questa vitamina, e quale danni la CARENZA di questa vitamina B12 con la CARENZA di vitamina D3 in abbinamento?
Questo è tutto da rilevare, e noi ci daremo da fare per farlo.

LA VITAMINA D
Posted on 6 gennaio 2015
Sandro dopo aver raccontato la sua esperienza ci descrive cos’è la Vitamina D, come si produce e come e quando integrare tutto in maniera molto dettagliata!
Tra le tante vitamine che aiutano le funzioni del nostro corpo, la vitamina D può essere definita un po’ “speciale”. È prodotta dal nostro stesso corpo, e per questo motivo si comporta come un ormone e talvolta viene considerato proprio “pro-ormone”.
COME SI PRODUCE
Pur essendo contenuto in alcuni alimenti, come nell’olio di pesce, nel tuorlo d’uovo e nel fegato, esiste un metodo assolutamente più semplice e naturale per la nostra personale produzione di questo importante elemento, cioè attraverso la semplice esposizione alla luce solare ed in particolare, grazie ai raggi UVB che producono nella pelle il deidrocolesterolo, che può essere considerato una pre-vitamina D3. Questa, viene poi trasformata – all’interno della pelle – nel giro di qualche ora nella vitamina D3, che prende il nome scientifico di colecalciferolo, che essendo una sostanza liposolubile, viene accumulato temporaneamente nei nostri grassi. Questa è la vera e propria vitamina, ma in questa forma, ancora non è utile al nostro organismo, ma deve essere trasformata in una forma attiva, attraverso un processo di idrossilazione, che avviene in due fasi distinte:
Il colecalciferolo si trasforma all’interno del fegato in calcidiolo (detto anche calcifediolo)
Il calcidiolo viene trasformato, all’interno dei reni, in calcitriolo.
Il calcitriolo è la vera forma attiva della vitamina D, che agisce in maniera importante sul nostro organismo ed è quella che ci aiuta a difendere, o meglio, a far funzionare bene il nostro corpo.
PANDEMIA
La carenza di vitamina D è un problema che prende l’intero pianeta e che mediamente colpisce il 50% della popolazione mondiale, al punto che alcune nazioni, soprattutto se appartenenti ai Paesi più industrializzati, raggiunge punte dell’80% della popolazione. Questo fenomeno viene spiegato dagli esperti, con il fatto che in tali Paesi (tra cui anche l’Italia) abbiamo perso l’abitudine di vivere di più all’aria aperta. I nostri lavori e i nostri impegni ci portano a stare all’interno della quattro mura durante le ore diurne, quando il sole ha un effetto benefico sulla nostra salute, con la produzione di vitamina D.
A questo, dunque, occorre porre rimedio. Cosa che può essere fatta attraverso una semplice integrazione di questa sostanza.
EFFETTI DELLA VITAMINA D
Dalla scoperta e la sua prima classificazione come appartenente alla classe delle vitamine, questa sostanza è stata considerata come un semplice aiuto nel ciclo del calcio. Per questo motivo, una sua possibile integrazione veniva presa in considerazione, solo in caso di deficit di calcio e, quindi, solo in due particolari casi: rischio di rachitismo per i bambini e osteoporosi per gli adulti.
Studi più recenti, relativi agli ultimi due decenni, invece, hanno rivalutato tantissimo il ruolo di questa sostanza nel nostro corpo, arrivando a trovare, nei nostri geni, ben 2000 recettori di questo elemento, e si è scoperto che la sua carenza può influenzare il comportamento di 36 diversi organi interni e ha un ruolo fondamentale sul sistema immunitario. Dunque, un livello adeguato di vitamina D protegge il nostro corpo.
Studi medici specifici, hanno dimostrato che livelli normali di vitamina D, riducono la probabilità di avere moltissime malattie, tra cui malattie cardiache, ipertensione, morbo di Parkinson, cancro (in particolare quello che colpisce il colon-retto, la prostata e il seno), diabete, psoriasi, Alzaimer, sclerosi multipla, morbo di Crohn, colite ulcerosa, tiroidismo di Hashimoto (e più in generale tutte le malattie autoimmuni), dolori reumatici ed ossei.
LIVELLI DI VITAMINA D
La domanda più ovvia che adesso ci possiamo porre è: ma quanta deve essere la vitamina D nel nostro sangue? E questa purtroppo, è una domanda particolarmente difficile, perché non esiste una risposta univoca.
Il sistema sanitario italiano, ad esempio, considera valore normale, un livello compreso tra i 30 e i 100 ng/ml, mentre già in altri stati (tra cui gli Stati Uniti), si consiglia un livello di almeno 40 ng/ml. Ma secondo ultimi studi e ricerche, il livello ottimale è da considerarsi di almeno 50-65 ng/ml. Quanto potrebbe essere il nostro livello personale attuale? Beh, la cosa migliore è effettuare una analisi del sangue, cercando questo specifico valore. E’ probabile che dovrete insistere un po’ con il vostro medico di base, per potervi far assegnare questa analisi, perché come abbiamo detto se non ci sono problemi di rachitismo o osteoporosi, questa sostanza è considerata tuttora inutile, per la scienza medica un po’ più datata. Al peggio, vi consiglio di farvi privatamente questa analisi. Il suo costo, senza prescrizione medica è intorno ai 12 euro, ma onestamente ne vale la pena.
Che valore potremmo aspettarci? Vi faccio tre esempi:
Le mie analisi hanno rilevato un valore di 18 ng/ml
Quelle di mia madre trovato un valore di 12 ng/ml
E la mia compagna addirittura 7,5 ng/ml
Pensate siano valori bassi? Si, lo sono!
QUANTO INTEGRARE
Abbiamo detto che la maggiore fonte di vitamina D nel nostro corpo è la luce solare. Ma non basta il sole. Occorre il sole estivo, perché nei mesi invernali, già il sole si riduce parecchio, ma è completamente privo di raggi UVB che sono quelli che realmente producono questa sostanza.
Dunque occorre integrare, ma come e quanto?
Anche qui, purtroppo, la scienza e la letteratura medica ha idee un po’ datate. Per decenni, una dose superiore a 2.000-2.500 UI al giorno era considerata potenzialmente pericolosa. La cosa, però, è particolarmente strana, perché secondo studi recenti, una esposizione solare estiva di circa 20 minuti, crea nel nostro corpo, una quantità di colecalciferolo pari a 10.000 UI. Quindi secondo queste vecchie idee, non dovremmo stare al sole per più di venti minuti, perché diventerebbe dannoso! Ma nessun medico vi dirà mai che non bisogna prendere il sole, anzi vi inviteranno a farlo!
Anche qui, ci aiutano studi e ricerche più moderne, che consigliano per i bambini quantità di 2000 unità giornaliere, mentre per gli adulti valori che vanno da 5000 a 10000 unità al giorno. Il fatto che la dose di 10.000 UI giornaliere sia ancora di massima sicurezza è anche dimostrato indirettamente dal fatto che in alcune nazioni (come Gran Bretagna e USA, per esempio), è possibile acquistare nei supermercati e senza ricetta medica, confezioni di capsule da 10.000 unità. In Italia, invece, il dosaggio delle capsule non supera le 2.500 UI ed è sottoposta rigorosamente a prescrizione medica.
Purtroppo, le vecchie abitudini mediche e una scarsa attitudine agli aggiornamenti delle nuove frontiere mediche, da parte dei medici di famiglia, possono far sì che non riceviate una integrazione adeguata.
Sappiate, che esistono delle linee guida italiane (scritte, quindi, da medici italiani), per il trattamento della ipovitaminosi, che parla di integrazioni con “300.000 ed 1.000.000 di UI, nell’arco di 1-4 settimane”. Facendo due conti, si parla di integrazioni che vanno tra le 10.000 e le 33.000 UI al giorno. Se può servire, a superare qualsiasi remora del vostro medico, in questa pagina c’è il documento pdf originale di tali linee guida.
COME INTEGRARE
I farmaci più usati in Italia per l’integrazione di vitamina D sono il “Dibase” e il “Didrogyl”, entrambi, come dicevamo, che possono essere venduti in farmacia solo sotto stretto controllo medico.
Il Dibase è costituito da colecalciferolo, cioè la sostanza che – come avevamo detto – viene prodotta dalla pelle sotto l’azione dei raggi UVB. È presente sia in gocce che in fiale iniettabili. Per la forma a gocce, si tenga presente che ogni goccia contiene 250 UI. Da notare che lo stesso foglietto illustrativo, recita che per persone adulte in stato di deficit di vitamina D, è consigliata una somministrazione compressa tra le 5.000 e le 10.000 unità giornaliere, per un massimo di due mesi. Questo conferma – se ancora ce ne fosse bisogno che una dose di 10.000 UI non è assolutamente pericolosa, se presa in un periodo limitato di tempo.
Il didrogyl, invece, è costituito da calcidiolo (o calcifediolo). Questa forma di integrazione è più aggressiva della precedente, perché, per quanto detto precedentemente, è una forma già trasformata e non viene accumulata negli stati grassi del nostro corpo, ma va subito e completamente utilizzata dai reni.
In altre parole, mentre il colecalciferolo viene utilizzata più lentamente e “alla bisogna”, il calcidiolo viene utilizzato tutto e subito. Questo significa che il calcidiolo è più veloce a far crescere i valori di vitamina D attiva, ma è anche potenzialmente più pericoloso, perché meno “controllata” dal nostro organismo.
Ancora dobbiamo sottolineare che il medico di famiglia potrebbe essere un po’ restio a segnarvi una integrazione di questi integratori. Sempre a causa di scarso adeguamento alle nuove frontiere mediche.A questo punto, esiste un metodo ASSOLUTAMENTE legale per approvvigionarsi di vitamina D (nella forma di colecalciferolo, cioè la “classica” vitamina D) ed è procurarsela all’estero, tramite internet. Giusto per dare un ordine di grandezza, 360 capsule da 10.000 UI cadauna viene venduto al prezzo di circa 30/40 euro, comprese le spese di spedizione.Voglio fare una precisazione. Questo metodo di acquisto, non è assolutamente illegale! Come detto, in USA, in Gran Bretagna e molti altri Paesi, questi prodotti sono a vendita libera e facilmente reperibili nei supermercati (come da noi, ad esempio, la vitamina C). Quindi non si tratta assolutamente di mercato nero o di sostanze illegali. È pur sempre una semplice vitamina! Marche che possiamo ritenere affidabili, perché utilizzate e suggerite da medici che fanno della vitamina D, il maggior sistema per proteggere il nostro organismo sono “Healthy Origins” e “Now Foods”.
EFFETTI COLLATERALI E RACCOMANDAZIONI
Uno degli effetti secondari di una dose alta di vitamina D, è l’aumento del calcio, sia nel sangue che nelle ossa, che nelle urine. Questo, se in alcuni casi è un aspetto positivo (come ad esempio, nel caso dell’osteoporosi), in altri casi, può avere un risvolto negativo, come ad esempio, possibilità di calcificazioni del sangue, sviluppo di calcoli e insofferenze renali.
In genere, comunque, dosi fino a 10.000 UI al giorno, non portano alcuna problematica secondaria e nessuna particolare raccomandazione, se limitata nel tempo. Ma per una maggiore tranquillità (ed eccesso di attenzioni e zelo), in caso di optare per una integrazione molto alta (cioè di quelle 10.000 UI quotidiane) conviene comunque accertarsi dello stato del nostro organismo, per avere l’assoluta certezza che una dose del genere possa essere ben tollerata.
La nostra raccomandazione, quindi, è di eseguire preventivamente l’analisi di questi valori: vitamina D, paratormone, calcemia, fosforemia come analisi del sangue; calciuria nelle 24 H (analisi delle urine). Vediamo questi valori.- Vitamina D (25OHD), è l’analisi del calcidiolo e ci indica l’eventuale carenza di vitamina D nel sangue. Anche se il valore che a noi interessa particolarmente è il calcitriolo, abbiamo visto come questi due valori siano legati tra loro e una carenza di uno, indica sicuramente una carenza dell’altro. Se la vitamina D misurata è bassa, occorre integrare. Bisogna fare attenzione a non superare il valore di 100 ng/ml.
Un valore intorno a 70/80 ng/ml ci consente di stare tranquilli sulla solidità del nostro sistema immunitario.
Calcemia e fosforemia sono i valori di calcio e fosforo del sangue, queste due sostanze tendono ad aumentare con l’assimilazione della vitamina D ed è importante verificare che questi valori non crescano troppo, avvicinandosi al limite superiore del range di normalità.
Paratormone (PTH): è una misura indiretta del valore di vitamina D attiva nel sangue. Le paratiroidi si preoccupano di mantenere costante ed efficiente il calcio nel sangue. In caso di ipovitaminosi, le paratiroidi lavorano troppo, rilasciando calcio nel sangue, prendendolo dove lo trovano a disposizione, soprattutto, quindi, nelle ossa. Questo è il motivo per cui, con una carenza di vitamina D, si tende ad avere PTH levato e – alla lunga – osteoporosi. Con l’assunzione della vitamina D, questo valore tenderà a scendere. Non deve scendere verso i limiti inferiori del range (cioè le paratiroidi devono comunque sempre lavorare ed effettuare il suo compito di “regolatore”), per evitare che ci sia accumulo di calcio in zone del nostro organismo che non desideriamo.
Calciuria: è la quantità di calcio espulsa con le urine, o meglio, la densità di calcio nelle urine. La sovrapproduzione di calcio, viene espulsa in questo modo. Ma se le urine sono troppo dense, queste vanno a sottoporre un lavoro più gravoso ai reni, che devono “filtrare” le stesse urine. Più si beve, minore è la densità di calcio, meglio staranno i nostri reni. Questo valore non deve essere troppo alto.
È bene ripetere di tanto in tanto queste analisi (una volta ogni due/tre mesi, sarebbe perfetto) e appena si vede che la vitamina D supera gli 80 ng/ml, si può passare ad una dose di mantenimento del colecalciferolo di circa 1.000/2.000 UI/giorno.
Come unica raccomandazione, c’è quella di bere molto, scegliendo, se possibile, un’acqua a basso contenuto di calcio. Aiuta, come accennato, a mantenere bassa la concentrazione di calcio nelle urine e non gravare sui reni.
Per queste dosi di integrazioni, non esiste un valore specifico da mantenere. Più si beve, meglio è. Ma questa è una indicazione valida sempre e non legata esclusivamente all’assunzione di vitamina D.

Se l'italiano è la tua lingua leggi sotto.
Se hai cliccato sul traduttore e vuoi leggere la pagina nella tua lingua clicca sulla riga.

il link è: http://www.parentesibio.it/la-vitamina-d/

 

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I link che NON ti devi perdere sono: cliccaci sopra poi te li leggi con comodo.

http://acidoascorbico.altervista.org/VolontariWEB.com_files/lapelle.htm

http://acidoascorbico.altervista.org/VolontariWEB.com_files/lettura.htm

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Se NON hai ancora visitato il nostro sito ti consiglio di visitarlo e per capire cosa è l'ACIDO ASCORBICO devi leggere le pagine più importanti che sono: CHI SIAMO, LA DONNA,
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