Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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Leggi quanto riporta il sito PAGINE
MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
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ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per tutta la documentazione in nostro possesso
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Prima di procedere nella informazione è
consigliabile vedere questo video molto interessante ed istruttivo al riguardo
dell'acqua in bottiglia e l'acqua del rubinetto:
http://m.youtube.com/watch?v=X3QxBjWa2vU
QUI il PDF con le analisi complete delle acque minerali italiane
*
http://news.klikkapromo.it/file/analisi%20acque%20minerali.pdf
L’acqua del rubinetto è buona,
ma non ci fidiamo
Massimo Labra e Maurizio Casiraghi
Che rapporto hanno gli italiani con l’acqua? Molti preferiscono quella in
bottiglia.
Cosa li guida nella scelta? Il gusto o la diffidenza verso l’acqua del
rubinetto? Nell’articolo gli autori conducono un’analisi critica delle diverse
tipologie di acqua, evidenziando quali sono i principali timori e le preferenze
degli italiani.
Italiani: un popolo di bevitori
Gli italiani sono un popolo di bevitori di acqua minerale o meglio: di acqua in
bottiglia. L’interesse del mercato è dimostrato soprattutto dalla continua
immissione di nuovi marchi (in totale circa 270 nel 2010), che si somma alla
diversificazione dei prodotti proposti dalle aziende del settore. Si spazia
dalle acque con proprietà curative (digestive, diuretiche ecc.), a quelle
leggere o povere di alcuni elementi, sino a quelle microfiltrate. Il consumatore
è sempre più attento alle proprietà salutistiche dell’acqua e al benessere:
basti pensare ai messaggi pubblicitari che vengono usati per veicolare le
differenti tipologie.
Nel corso dell’ultimo decennio la produzione nazionale di acque minerali è
passata da circa 6 miliardi di litri a oltre 13 miliardi di litri, con un
consumo pro capite di circa 200 litri annui. Le aziende che prelevano acqua
dalle 189 fonti del territorio nazionale sono 321 e il giro di affari del
settore è stato stimato in 2,5 miliardi di euro annui.
Si calcola che il costo medio per famiglia per l’acquisto di acque minerali sia
i circa 300 euro all’anno. La scelta della tipologia di acqua acquistata dipende
certamente dall’effetto delle pubblicità e della comunicazione, anche se in
media le acque più vendute risultano essere quelle con i prezzi più abbordabili.
Gli italiani preferiscono, quindi, l’acqua in bottiglia, ma non vogliono
spendere molto per acquistarla. Sebbene molti marchi abbiano provato a
sviluppare un rapporto di fedeltà con il cliente, legandolo a un certo gusto di
acqua e di packaging, spesso è il prezzo a determinare la scelta dell’acquisto
dell’italiano medio.
Una ricerca condotta dallo ZooPlantLab dell’Università di Milano-Bicocca
nell’ambito del progetto “Milano da Bere”, sviluppato in collaborazione con
Legambiente Lombardia, Altroconsumo, Altraeconomia e con il supporto della
Direzione Generale Commercio, Fiere e Mercati della Regione Lombardia, ha
Massimo Labra Consumatori, Diritti eMercato Maurizio Casiraghi numero 2/2010
90 Università degli Studi di Milano-Bicocca Argomenti
ha evidenziato che circa la metà della popolazione lombarda preferisce acqua in
bottiglia a quella del rubinetto e ne consuma almeno mezzo litro al giorno.
In base a queste stime si potrebbe dedurre che l’acqua potabile in Italia sia di
pessima qualità e che per questa ragione gli italiani si orientano verso il
consumo delle acque minerali. Questo non è vero e qui di seguito procederemo con
il confronto tra le differenti tipologie di acqua, per dare al consumatore
conoscenze e strumenti oggettivi e scientifici per effettuare scelte più
consapevoli sulla tipologia migliore da consumare.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/alluminioacquacerv.pdf
Abbiamo già parlato nei mesi scorsi delle acque minerali, di quelle italiane
distribuite negli Stati Uniti (con una analisi dettagliata di tutti gli elementi
presenti e non segnalati in etichetta, a questo link l’articolo completo) ma
soprattutto degli alti consumi in Italia (siamo primi in Europa) e di uno studio
della EuroGeoSurveys di cui vi abbiamo già parlato e in cui si faceva notare
come le acque minerali europee godano di buona qualità e quelle italiane siano
sopra la media europea, eccetto casi particolari – diversi da nazione a nazione
– in cui è stata riscontrata una presenza elevata ad esempio di Uranio in
Repubblica Ceca e Slovacchia ma anche in Italia (qui il nostro articolo).
Torniamo a parlare della ricerca della EuroGeoSurveys (che ripetiamo, riguarda i
dati delle analisi effettuate nel 2008 su 1.785 campioni di acqua in bottiglia
acquistati nei supermercati di tutto il continente e provenienti da 1.247
diverse sorgenti situate in 38 diversi paesi europei). Tra le 158 marche di
acque minerali italiane analizzate in alcuni casi i valori di alcuni metalli
pesanti risulta più alto rispetto a quelli previsti per l’acqua potabile del
rubinetto (ricordiamo, l’acqua di rubinetto ha dei limiti molto più restrittivi
rispetto a quelli ammessi dalla legge sulle minerali – d.m. del 29/12/2003).
Quindi nessun allarmismo, o almeno nessun allarme per chi beve saltuariamente le
acque minerali, mentre se non si soffre di particolari patologie (per cui è
prescritto l’utilizzo di un determinato tipo di acqua piuttosto che un’altra) e
si beve quotidianamente un’acqua minerale ricca di una o più sostante
potenzialmente tossiche, allora bisogna fare più attenzione. Nel grande atlante
europeo delle acque si possono riscontrare tra le 158 marche italiane alcuni
valori più alti rispetto a quelli dell’acqua del rubinetto (per cui vale sempre
il discorso che la migliore acqua rimane quella pubblica, sicura, controllata e
gratuita) e rispetto alle linee guida dell’OMS. Vediamo nel dettaglio:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/acquabtginquinata.htm
L’acqua in bottiglia lasciata nella vostra automobile è
molto dannosa!
È stata identificata come la causa più comune dell’elevato tasso di diossina
nella formazione del cancro al seno. Un oncologo ha detto: “ le donne non
dovrebbero bere l’acqua dalle bottiglie lasciate nelle automobili. Il calore
reagisce con i prodotti chimici della plastica che libera la diossina
nell’acqua.” La diossina è una tossina che trova un buon alloggio nel tessuto e
genera il cancro al seno. Quindi dovreste essere molto prudenti e non bere mai
l’acqua lasciata in automobile se c’è la bottiglia di plastica.
Fate passare il messaggio a tutte le donne che conoscete.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/acquainplastica.htm
Quanto è importante l'acqua per le MALATTIE?
Il dottor F. Batmanghelidj ce lo spiega sul suo libro di cui una parte dice:
Pagina 4/13 che dell'originale è 8/262
L’incubo della vita e della morte in quel buco infernale perseguitava tutti e
mise alla prova il coraggio e la resistenza sia dei forti che dei deboli. Fu
allora che il corpo umano mi rivelò alcuni dei suoi maggiori segreti, segreti
mai compresi dalla scienza medica.
Per la maggior parte dei prigionieri, di età dai 14 agli 80 anni, la pressione
di questa vita eccezionalmente dura causò molto stress e malattie. Il destino
deve avermi scelto per essere lì ad aiutare parte di questa gente disperata. Una
notte, dopo circa due mesi dalla mia reclusione (avevo cominciato con 6
settimane di isolamento), quel destino si rivelò.
Erano circa le ore 23. Mi svegliai e mi resi conto che un mio compagno di cella
soffriva di terribili dolori allo stomaco. Non riusciva nemmeno a camminare da
solo. Gli altri lo stavano aiutando a stare in piedi. Egli soffriva di un’ulcera
peptica ed aveva bisogno di un medicinale. Rimase malissimo quando gli dissi che
non mi era stato permesso di portare con me in prigione scorte di medicinali.
Allora l’evento sorprendente si verificò !
Gli detti due bicchieri d’acqua.
Il dolore scomparve in pochi minuti ed egli poté stare in piedi da solo. Il suo
sorriso andava da un orecchio all’altr
o. Non potete immaginare la gioia che provò per il sollievo, perfino in una
situazione del genere.
“Che accade se il dolore ritorna?” mi chiese.
“ Bevi due bicchieri d’acqua ogni 3 ore”, risposi.
Fu libero dal dolore e dalla malattia per il resto della sua detenzione. La sua
“cura dell’acqua” in quell’ambiente così inospitale mi stupì come medico.
Sapevo di essere stato testimone di un potere curativo dell’acqua che non mi era
stato insegnato alla Scuola di Medicina. Mi sentii sicuro che una simile
osservazione non era mai stata fatta nell’ambito della ricerca medica.
Se l’acqua poteva curare l’attacco di una malattia dolorosa in un ambiente così
stressante, certamente ciò richiedeva ulteriore ricerca. Mi resi conto che il
mio destino di terapeuta mi aveva condotto in quel “laboratorio di stress umano”
per insegnarmi un nuovo approccio alla medicina e per rivelare molti altri
segreti nascosti riguardanti il corpo umano. Aprii gli occhi.
Istintivamente mi resi conto del motivo per cui ero finito in prigione.
Smisi di pensare a me stesso ed incominciai a concentrarmi sulla ricerca medica.
Iniziai a identificare i numerosi problemi di salute causati dallo stress della
prigionia. Nella maggior parte dei casi essi implicavano dolori di natura
ulcerosa. Io trattai quelli che venivano da me con ciò che aveva dimostrato
essere il miglior “elisir naturale”: l’acqua. Scoprii che l’acqua poteva
trattare e sanare più malattie di qualunque altra medicina che conoscevo.
Riusciva a curare persino qualcuno che stava letteralmente morendo di dolore !
Erano di nuovo le ore 23 circa.
Stavo andando da un compagno malato quando udii un lamento proveniente da una
cella in fondo al corridoio. Seguii il suono e trovai un giovane arrotolato sul
pavimento della sua cella. Sembrava totalmente incosciente ed emetteva
profondi, laceranti lamenti.
Gli chiesi cosa avesse. Non reagì.
Dovetti scuoterlo, prima che fosse in grado di rispondere che la sua ulcera lo
stava uccidendo.
“Che cosa hai fatto per placare il dolore?”, gli chiesi.
Mi spiegò esitando.
“Sin dall’una...quando è iniziato, ho preso tre Tagamesh... un’intera bottiglia
di antiacido... ma il dolore non ha fatto che peggiorare”. ( In quel periodo i
prigionieri potevano ottenere medicinali dall’ospedale del carcere).
A quel punto avevo idee molto più chiare sul dolore da ulcera peptica. Ciò di
cui non mi ero reso conto fino ad allora era la gravità che poteva raggiungere
quando neppure forti calmanti riuscivano a fermarlo. Dopo aver esaminato il suo
addome per verificare possibili complicazioni, gli detti due bicchieri di acqua
del rubinetto – all’incirca mezzo litro. Lo lasciai per visitare
un altro compagno malato e tornai dopo dieci minuti. Le grida di dolore non
risuonavano più nel corridoio.
“Come ti senti?” gli chiesi
“Molto meglio”, rispose, “ma provo ancora un po’ di dolore”.
Gli diedi un terzo bicchiere d’acqua ed il dolore cessò completamente entro
quattro minuti.
Quest’uomo era stato semi-incosciente in punto di morte; aveva assunto un’enorme
quantità di medicine per l’ulcera senza alcun risultato ed ora, dopo aver bevuto
tre soli bicchieri di acqua del rubinetto, era senza dolori, in grado di stare
seduto e di socializzare con gli amici.
Che scoperta umiliante! Ed io che credevo di aver ricevuto la migliore
preparazione medica del mondo, a Londra!
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/corpoeacquabr.htm
Il corpo umano
Ma quanta acqua c’è nel nostro corpo?
L’acqua presente nell’essere umano mostra differenze notevoli secondo l’età, la
costituzione, il tipo di alimentazione. Inoltre gli organi e i tessuti sono
idratati in modo diverso uno dall’altro. Da giovani siamo decisamente più ricchi
d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e
sottocutanei. Crescendo il tenore d’acqua si riduce progressivamente da una
media del 75% del bambino piccolo a circa il 50% nella terza età.
Del resto lo si vede bene: negli adulti e negli anziani la pelle si presenta più
secca e meno elastica, i tessuti sono meno lisci e tesi, il segno di una
pressione esercitata dal pollice sulla pelle rimane più visibile a lungo. L’età
biologica della pelle di tutto l’organismo si determina facilmente dal suo stato
di idratazione. Anche le ossa contengono acqua anche se in misura molto minore
rispetto ai tessuti molli. Dal 40% al 50% della nostra acqua corporea è
contenuta all’interno delle cellule e costituisce il cosidetto liquido
intracellulare. Il 20% restante si trova negli interstizi tra le cellule: è il
liquido extracellulare.
-
Acqua, la principale componente del corpo umano
Già in precedenza dicevamo che il corpo umano è come “immerso” nell’acqua, dalla
più piccola cellula all’organismo nella sua interezza.
Il corpo di una persona adulta la cui presenza in acqua si attesti attorno al
65% vorrà dire che ne conterrà 40-50 litri. La pecentuale più alta di acqua si
ha nella blastocisti presente subito dopo la fecondazione (90% in acqua) poi
nell’embrione (85%) e a seguire nel neonato (dal 75 all’85%). In un quarantenne
la percentuale d’acqua si attesta tra il 60 e il 70%.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/colesteroloeacqua.htm
Per i metalli pesanti che eventualmente ci possono essere
nell'acqua di rubinetto però Linus Pauling ci riporta ciò che dice Irwin Stone
sull'ACIDO ASCORBICO:
"pagina 107/340------dice Irwin: 1) battericida, 2) disintossica, 3) controlla,
4) è innocuo
Irwin Stone (1972) ha descritto l'ACIDO ACORBICO in relazione alle malattie
batteriche nel modo seguente:
1) E' battericida o batteriostatico e uccide o previene la crescita di organismi
patogeni.
2) Disintossica e rende innocui le tossine batteriche ed i veleni.
3) controlla e mantiene efficace la fagocitosi.
4) E' innocuo ed atossico, senza danno per il paziente, gli effetti
sopramenzionati."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/acquafacebook.htm
Un articolo sotto recita:
"Il corpo umano
Ma quanta acqua c’è nel nostro corpo?
L’acqua presente nell’essere umano mostra differenze notevoli secondo l’età, la
costituzione, il tipo di alimentazione. Inoltre gli organi e i tessuti sono
idratati in modo diverso uno dall’altro. Da giovani siamo decisamente più ricchi
d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e
sottocutanei. Crescendo il tenore d’acqua si riduce progressivamente da una
media del 75% del bambino piccolo a circa il 50% nella terza età."
...quindi ritengo che bere ACQUA, meglio se DI RUBINETTO, sia molto importante,
anzi importantissimo.
Purtroppo però si beve sempre troppo poco, ecco che allora mi permetto di
sottoporre un articolo che elenca in modo chiaro dei segnali possono dirci senza
ombra di dubbio che si è CARENTI di ACQUA.
La sete è il sintomo più evidente, ma come si può capire se si beve
abbastanza acqua? Prestare attenzione a questi segnali è una preziosa
indicazione.
L’idratazione è indispensabile per stare bene, d’altronde il corpo è composto in
gran parte da acqua. Per capire se ne state bevendo abbastanza acqua, fate caso
a questi 5 segnali.
Mal di testa e stanchezza
La sete è sicuramente il primo segnale che non state bevendo a sufficienza, ma
esistono dei sintomi più difficilmente collegabili alla disidratazione come
l’insorgere di mal di testa, la sensazione di stanchezza, la difficoltà di
concentrazione e i capogiri. Ciò avviene perché se il quantitativo di acqua
introdotto è insufficiente, il sangue viene irrorato con più difficoltà ed è
meno ossigenato e il cervello, composto principalmente di acqua, ne fa le spese,
come anche l’intera efficienza dell’organismo.
Pelle opaca e disidratata
Avete labbra screpolate e pelle secca? Bevete di più. L’acqua che ingerite va
come prima cosa ad irrorare gli organi, poi a soddisfare il bisogno di
idratazione della pelle. Se il quantitativo d’acqua bevuto è limitato la pelle
non riuscirà ad avere un’adeguata idratazione e quindi apparirà secca.
Stitichezza
Non è un caso che si dica a chi soffre di stipsi di beve tanta acqua, l’acqua
contribuisce alla corretta motilità intestinale a tutto beneficio della
regolarità. Se siete stitici o se avete le feci molto dure è il caso di bere di
più.
Colore scuro dell’urina
Fate mai caso al colore della vostra urina? Che sia scura la mattina al
risveglio è normale, ma che continui ad esserlo anche nel corso della giornata,
dopo aver bevuto, significa che non avete introdotto abbastanza acqua dal
momento che risulta comunque molto concentrata. L’acqua la diluisce facendola
diventare di un colore più tenue.
Crampi
Anche i crampi sono collegabili alla disidratazione. A questo sintomo devono
fare particolare attenzione gli sportivi, soprattutto in estate, quando per via
del sudore perdono molti liquidi e con essi preziosi sali minerali. Nel loro
caso diventa fondamentale non solo bere acqua ma integrare i sali minerali
persi.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acquaidratazione.htm
Ormai siamo abituati a bere acqua da bottiglie in plastica,sia per
comodità,sia perchè ci viene maggiormente proposta. Ecco La verità che si
nasconde dietro.
Quante volte siete fuori e pensate: “Vorrei proprio bere dell’acqua adesso”. Per
cui entrate in un negozio e ne comprate una bottiglia, in genere una di quelle
leggere in PET, anche perché spesso non se ne trovano altre. È semplice
portarsele dietro mentre si corre o si viaggia. E proprio su queste bottiglie
l’organizzazione Storyofstuff ha realizzato un video informativo. Viene fuori
abbastanza chiaramente quale sia l’impatto delle bottiglie di plastica sulle
nostre vite. Di seguito i punti salienti:
Una situazione che conosciamo molto bene e che possiamo definire l’altro lato
della medaglia: un paesaggio meraviglioso come quello di una spiaggia, pieno di
rifiuti e bottiglie di plastica. Un ambiente pericoloso anche per gli animali,
che possono soffocare a causa di questi scarti abbandonati in giro.
Perché mai beviamo l’acqua nelle bottiglie di plastica? Al giorno d’oggi sono in
molti a sapere che i residui di olio che si usano per produrre la plastica sono
dannosi per la salute. Durante un test a Detroit, negli Stati Uniti, è stato
scoperto che le costose bottigliette da 2$ contengono in realtà una qualità
d’acqua inferiore a quella erogata dal rubinetto e persino il sapore è più
scadente. Ma allora come mai la gente continua a preferirle?
I produttori vendono le bottiglie d’acqua a un prezzo di mercato che è 2.000
volte superiore al costo dell’acqua del rubinetto. Chi pagherebbe 10.000€ per un
panino solo perché è confezionato nella plastica? Negli anni Settanta le società
che ottenevano i ricavi maggiori in questo mercato erano quelle che vendevano
bibite analcoliche, come la Coca Cola.
Ma quando si scoprì che queste bevande non facevano bene, si riprese a bere
l’acqua del rubinetto. Per far fronte a questo cambiamento nel comportamento di
consumo, queste stesse società iniziarono a vendere acqua in bottiglia. Ma la
reazione non fu delle migliori, alla gente sembrava che provassero a mettere in
vendita l’aria. Per cui la domanda venne creata artificialmente. Si iniziò a
insinuare il dubbio che bere acqua del rubinetto non fosse salutare e che l’uso
migliore restasse quello per l’igiene della casa e della persona. Poi vennero
associate al prodotto immagini piene di colori, con montagne incontaminate.
Foto che suggeriscono la purezza dell’acqua. Da notare il paradosso, essendo
quella in bottiglia, semplicemente acqua del rubinetto filtrata. Per non parlare
del contenitore in cui viene venduta: la plastica è uno dei fattori di maggior
rischio per l’ambiente. Non può essere distrutta. Il problema principale sta
nella produzione delle bottiglie. Le grandi quantità di petrolio richieste
corrispondono a quelle necessarie per le automobili negli Stati Uniti. La
diffusione a livello internazionale è poi un altro fattore, viene fuori un
numero pazzesco se si considera che si usa una bottiglia ogni 2 minuti.
Il problema successivo è lo smaltimento: anche se c’è un simbolo per il riciclo
sulle bottiglie, questi prodotti non vengono rigenerati poi così spesso.
L’80% delle bottiglie finisce nella spazzatura e ci vogliono circa 1.000 anni
prima che si decompongano. Nel caso vengano bruciate si creano ulteriori
disastri ambientali. Quando i resti vengono gettati nei cassonetti per il
riciclo, succede che interi carichi di bottiglie vuote vengano trasportate fino
all’India e restino in cumuli insieme ad altre. Anziché essere riciclate,
vengono declassate a prodotti di qualità più bassa che, ovviamente, in un
secondo momento, finiranno a loro volta nei cassonetti.
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Chi usa le bottiglie di plastica lo deve fare seguendo questi 3 passaggi: paura,
tentazione e disinformazione. In molti posti, l’acqua del rubinetto (la peggior
nemica dell’industria delle bibite) non si può bere, ma questo è causato, in
parte, anche dalle fabbriche dove si processa l’imbottigliamento dell’acqua
stessa. Eliminano i liquidi di scarto nei fiumi. Come si può fronteggiare quest’industria?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/acquavelenosa.htm
...quindi ingoiando costantemente l'ACIDO ASCORBICO quest'acqua diventa esente da questi minerali.
E' migliore l'acqua di rubinetto o quella delle bottiglie?
Sono anni che bevo esclusivamente quella del rubinetto per ovvi motivi, ma
questo articolo conferma appieno le mie convinzioni.
Sono certo che sarà una conferma anche per voi., certo, perchè nessun essere
vivente usa l'acqua delle bottiglie. Anzi gli animali bevono anche nei rivoletti
ed addirittura dalle paludi senza alcun problema.
Noi però abbiamo la fortuna dei rubinetti, ma ci dicono che ci causa danni,
iniziando dal CLORO, ma è FALSO poichè anche il CLORO è un "ALIMENTO
ESSENZIALE", come il BORO, che entrambi possono far male solo in grande
quantità.
Ma il SISTEMA, formato da politici IMMONDI, hanno addirittura tolto le fontane
dai nostri paesi e città, pur di assecondare i bar e le industrie alimentari.
Certo, tanto la vita umana vale meno di un euro!!!
Consumare acqua del rubinetto è un’ottima idea: è più controllata e ha meno
rischi di quella in bottiglia, ed è una scelta più economica
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I benefici dell’acqua: fitness, depurazione e massaggi
Siete fra le persone che bevono acqua del rubinetto o in bottiglia? Seppur si
pensi che quella in bottiglia sia più salutare, ci sono tanti buoni motivi per
bere acqua del rubinetto.
Controlli più severi
L’acqua del rubinetto ha limiti alle sostanze indesiderate più severi rispetto
alle acque minerali in bottiglia. In particolare la soglia di tolleranza
coincide nel caso di alluminio, arsenico e nichel, ma non per il manganese, dove
il limite per le acque minerali è dieci volte superiore a quella dell’acqua del
sindaco. Un problema però può derivare dallo stato delle tubazioni che portano
l’acqua fino al rubinetto di casa: le vecchie tubature corrodendo rilascino
alcune sostanze dannose, come il piombo. Verificate che le tubature del vostro
edificio siano in buono stato.
Microbiologicamente sicura
L’acqua del rubinetto è microbiologicamente sicura perché trattata con cloro
(che in modeste quantità non è pericoloso per la salute), e controllata
periodicamente. Se avete dei dubbi, sappiate che online si trovano per ogni
comune, i dati riguardanti l’analisi dell’acqua.
Contiene calcio
Ci si lamenta del fatto che l’acqua del rubinetto è più “dura” per via del
calcare; è vero, ma può essere filtrata per evitare questo inconveniente e non
tutti i mali vengono per nuocere: quest’acqua contiene calcio, microelemento che
aiuta a mantenere in salute le ossa e non solo. Solo se si hanno reni
malfunzionanti, la presenza di calcio può essere un problema, per una persona
sana non ci sono controindicazioni.
Nessun rischio legato alla plastica
Le bottiglie di plastica usate per acqua sono generalmente fatte con un
materiale comunemente detto PET il cui scorretto utilizzo o riutilizzo può
portare alla formazione di sostanze pericolose. Diversi studi hanno infatti
messo in luce che ci può essere il rilascio di molecole tossiche e cancerogene
dai contenitori di PET all’acqua, soprattutto se le bottiglie sono esposte ai
raggi solari o a fonti di calore.
Fa bene al portafoglio e all’ambiente
L’acqua del rubinetto è più economica di quella in bottiglia: evitare di
acquistare acqua in bottiglia può comportare un risparmio di diverse centinaia
di euro nell’arco di un anno. Non solo, l’acqua in bottiglia inquina, sia che si
usino confezioni di plastica sia che si usino bottiglie di vetro. Nel primo caso
per via della difficoltà di smaltimento della plastica, nel secondo perché il
trasporto dallo stabilimento ai punti di vendita, le operazioni di
imbottigliamento e il riciclo del vetro hanno un impatto sull’ambiente.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acquadirubinetto.htm
Tu non sei malato, sei assetato.
Pagina 4/13 che dell'originale è 8/262
L’incubo della vita e della morte in quel buco infernale perseguitava tutti e
mise alla prova il coraggio e la resistenza sia dei forti che dei deboli. Fu
allora che il corpo umano mi rivelò alcuni dei suoi maggiori segreti, segreti
mai compresi dalla scienza medica.
Per la maggior parte dei prigionieri, di età dai 14 agli 80 anni, la pressione
di questa vita eccezionalmente dura causò molto stress e malattie. Il destino
deve avermi scelto per essere lì ad aiutare parte di questa gente disperata. Una
notte, dopo circa due mesi dalla mia reclusione (avevo cominciato con 6
settimane di isolamento), quel destino si rivelò.
Erano circa le ore 23. Mi svegliai e mi resi conto che un mio compagno di cella
soffriva di terribili dolori allo stomaco. Non riusciva nemmeno a camminare da
solo. Gli altri lo stavano aiutando a stare in piedi. Egli soffriva di un’ulcera
peptica ed aveva bisogno di un medicinale. Rimase malissimo quando gli dissi che
non mi era stato permesso di portare con me in prigione scorte di medicinali.
Allora l’evento sorprendente si verificò !
Gli detti due bicchieri d’acqua.
Il dolore scomparve in pochi minuti ed egli poté stare in piedi da solo. Il suo
sorriso andava da un orecchio all’altro. Non potete immaginare la gioia che provò per il sollievo, perfino in una
situazione del genere.
“Che accade se il dolore ritorna?” mi chiese.
“ Bevi due bicchieri d’acqua ogni 3 ore”, risposi.
Fu libero dal dolore e dalla malattia per il resto della sua detenzione. La sua
“cura dell’acqua” in quell’ambiente così inospitale mi stupì come medico.
Sapevo di essere stato testimone di un potere curativo dell’acqua che non mi era
stato insegnato alla Scuola di Medicina. Mi sentii sicuro che una simile
osservazione non era mai stata fatta nell’ambito della ricerca medica.
Se l’acqua poteva curare l’attacco di una malattia dolorosa in un ambiente così
stressante, certamente ciò richiedeva ulteriore ricerca. Mi resi conto che il
mio destino di terapeuta mi aveva condotto in quel “laboratorio di stress umano”
per insegnarmi un nuovo approccio alla medicina e per rivelare molti altri
segreti nascosti riguardanti il corpo umano. Aprii gli occhi.
Istintivamente mi resi conto del motivo per cui ero finito in prigione.
Smisi di pensare a me stesso ed incominciai a concentrarmi sulla ricerca medica.
Iniziai a identificare i numerosi problemi di salute causati dallo stress della
prigionia. Nella maggior parte dei casi essi implicavano dolori di natura
ulcerosa. Io trattai quelli che venivano da me con ciò che aveva dimostrato
essere il miglior “elisir naturale”: l’acqua. Scoprii che l’acqua poteva
trattare e sanare più malattie di qualunque altra medicina che conoscevo.
Riusciva a curare persino qualcuno che stava letteralmente morendo di dolore !
Erano di nuovo le ore 23 circa.
Stavo andando da un compagno malato quando udii un lamento proveniente da una
cella in fondo al corridoio. Seguii il suono e trovai un giovane arrotolato sul
pavimento della sua cella. Sembrava totalmente incosciente ed emetteva
profondi, laceranti lamenti.
Gli chiesi cosa avesse. Non reagì.
Dovetti scuoterlo, prima che fosse in grado di rispondere che la sua ulcera lo
stava uccidendo.
“Che cosa hai fatto per placare il dolore?”, gli chiesi.
Mi spiegò esitando.
“Sin dall’una...quando è iniziato, ho preso tre Tagamesh... un’intera bottiglia
di antiacido... ma il dolore non ha fatto che peggiorare”. ( In quel periodo i
prigionieri potevano ottenere medicinali dall’ospedale del carcere).
A quel punto avevo idee molto più chiare sul dolore da ulcera peptica. Ciò di
cui non mi ero reso conto fino ad allora era la gravità che poteva raggiungere
quando neppure forti calmanti riuscivano a fermarlo. Dopo aver esaminato il suo
addome per verificare possibili complicazioni, gli detti due bicchieri di acqua
del rubinetto – all’incirca mezzo litro. Lo lasciai per visitare
un altro compagno malato e tornai dopo dieci minuti. Le grida di dolore non
risuonavano più nel corridoio.
“Come ti senti?” gli chiesi
“Molto meglio”, rispose, “ma provo ancora un po’ di dolore”.
Gli diedi un terzo bicchiere d’acqua ed il dolore cessò completamente entro
quattro minuti.
Quest’uomo era stato semi-incosciente in punto di morte; aveva assunto un’enorme
quantità di medicine per l’ulcera senza alcun risultato ed ora, dopo aver bevuto
tre soli bicchieri di acqua del rubinetto, era senza dolori, in grado di stare
seduto e di socializzare con gli amici.
Che scoperta umiliante! Ed io che credevo di aver ricevuto la migliore
preparazione medica del mondo, a Londra!>
http://acidoascorbico.altervista.org/prova30/Immagini/corpoeacquabr.pdf
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/corpoeacquabr.htm
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il link è: http://www.facebook.com/groups/113684385319108/permalink/532888206732055/
ivan ha scritto:
A proposito di alimentazione e salute (va da se' che l'alimentazione è uno dei pilastri della salute) :
http://www.youtube.com/embed/oLGPlXMdtfEFilmato interessante pur tuttavia la cosa plateale è quella che non c'è ossia quali sono i veri problemi dell'acqua potabile.
"Chiare, dolci fresche acque" diceva il poeta in tempi in cui le sorgenti erano immacolate e le città non avevano decine di milioni di abitanti da dissetare.
Il problema oggi è avere acqua pulita in ingenti quantità. E i problemi nascono dal pulire l'acqua: qualunque processo si usi per pulire l'acqua ha comunque degli effetti collaterali che si materializzano nei sottoprodotti del processo di disinfezione; in sostanza nel pulire l'acqua si formano o restano inevitabilmente sostanze nocive che seppur presenti a livelli di ultra tracce non son comunque desiderabili.
C'è poi il problema che l'acqua va stoccata e poi va distribuita e in questo processo quello che si perde sono i caratteri organolettici tipici di un'acqua di fonte: un'acqua di rubinetto quando va bene sa di cloro, quando va male sa di terra o di metallo.
Le acque minerali devono il loro successo essenzialmente perchè suppliscono a questi problemi, ossia garantiscono un'assenza di sottoprodotti della disinfezione e hanno caratteri organolettici piu' che accettabili.
Ma anche qui sorgono problemi: da dove vengono le acque minerali ? Dalle viscere della terra. E nel loro viaggio si portano con loro delle sostanze la cui compagnia non è desiderabile, sostanze si sempre presenti in quantità che le autorità sanitarie reputano piu' che tollerabili, ma che pur tuttavia sempre cattive compagnie sono.
In sostanza la lotta da fare è per la tutela della risorsa idrica senza la quale siamo perduti.
Non sporchiamo le acque, è ad esse che dobbiamo la vita, noi e il resto del creato che ha diritto alla vita pure lui.
...ti appoggio in pieno, ma devo anche essere realista e, come il solito,
guardarmi intorno e vedere cosa succede a pochi metri da me.
Osservando deduco che un qualcosa NON FUNZIONA, e NESSUNO me lo può contestare:
Mi rendo conto che l'UNICO ANIMALE al mondo, che ha bisogno di acqua, cosi detta
POTABILE", è l'HOMO SAPIENS.
Sì perchè noi facciamo parte del REGNO ANIMALE, VERO?
Come è possibile questo? ci deve pur essere un motivo di base, vero?
Chissà cosa o chi preserva TUTTI questi animali che bevono nelle pozzanghere,
nei fossi sporchi, nelle paludi o nei rivoletti che si formano sotto la pioggia
SENZA che a LORO venga meno la SALUTE, anche perchè se così fosse si sarebbero
già ESTINTI da chissà quanto tempo.
Detto questo riporto quanto ha scritto nel suo messaggio su facebook Giuseppe
Luigi Mastromattei e di seguito le risposte.....
Giuseppe Luigi Mastromattei
5 febbraio 2013
Oggi ho assistito ad un fatto incredibile. Ero a casa mia, mi stavano
presentando le caratteristiche e il funzionamento di un impianto per la
potabilizzazione delle acque ad osmosi inversa. Ad un certo punto hanno inserito
un apparecchio per l'elettrolisi in due bicchieri uno con l'acqua del rubinetto
e l'altro con l'acqua depurata col sistema dell'osmosi inversa. Risultato, il
bicchiere contenente l'acqua del rubinetto si è coperto di uno strato melmoso e
rugginoso, quello con l'acqua depurata è risultato solo leggermente giallino. Ad
un certo punto ho preso un'altro bicchiere d'acqua di rubinetto nel quale ho
versato una dose da 3 grammi di vitamina C e al quale abbiamo applicato gli
elettrodi, risultato: l'acqua è rimasta bianchissima, la persona che mi
presentava l'impianto è rimasta senza parole, quasi attonita, mentre io me la
ridevo di gusto, GRANDE acido ascorbico!!!
Mi pare di essere stato realista abbastanza da far capire che, è vero che le
acque devono essere preservate e rese potabili, come dice Ivan, e senza
l'aggiunta di alcun additivo, poichè questi possono anche essere fatali. Infine
se vogliamo bere acqua in salute, anche come è stato dimostrato sopra, non
proprio PULITA, NONOSTANTE I FILTRI e di chi più ne ha più ne metta, (anche
FRODE) allora dobbiamo PREMUNIRCI INGOIANDO questo dimostrato ACIDO ASCORBICO
che a nostra differenza (ed è per questo che gli animali bevono l'acqua che noi
non ci sogneremmo neppure di guardare) i loro RENI o il loro FEGATO gli
producono dal concepimento alla morte. Inoltre vivere nella speranza che un
qualcosa di quanto auspicato, detto, richiesto e discusso, cambi per il resto,
E' PURA UTOPIA, quindi premunirsi E' BENE.
Ecco la pagina che riporta:
"Domanda: Ma non basta la Vitamina C contenuta negli alimenti?
Risposta: Il ricercatore Irwin Stone, nel 1965, rilevò che gli esseri umani e
altri primati come la scimmia rheus, non sanno sintetizzare la Vitamina C e la
richiedono come vitamina integrativa. Una volta che una specie ha perso tale
capacità di produrla autonomamente, essa dipende, per la sua esistenza, dalla
possibilità di trovarla nel cibo a disposizione. Però, visto che la maggior
parte delle specie animali non hanno perso questa capacità (ad esclusione
dell’uomo), significa che la quantità di acido ascorbico generalmente presente
nel cibo non è sufficiente a fornire la dose ottimale".
http://digilander.libero.it/genfraglo/VolontariWEB.com_files/qui1
e l'altro sito dice:
"Tutti gli animali infatti producono nel fegato diversi grammi di vitamina
C ogni giorno, tranne l'uomo e la scimmia che hanno smesso quando hanno
cominciato a nutrirsi di grandi quantità di frutta, in epoca preistorica. Poi
però è arrivata l'agricoltura: abbiamo smesso di mangiare tantissima frutta e,
da allora, ci ritroviamo senza saperlo vittime di una carenza cronica di
vitamina C"."
http://digilander.libero.it/genfraglo/VolontariWEB.com_files/qui2.htm
Sai cosa è il
CLORURO DA MAGNESIO
? vai su
http://clorurodimagnesio.altervista.org/
Ecco invece i siti che potrebbero cambiarti
la VITA
www.dr-rath-foundation.org
www.massimopietrangeli.net
www.aerrepici.org/forum/forum.asp?FORUM_ID=1
I link che NON ti devi perdere sono: cliccaci sopra poi te li leggi con comodo.
http://acidoascorbico.altervista.org/VolontariWEB.com_files/lapelle.htm
http://acidoascorbico.altervista.org/VolontariWEB.com_files/lettura.htm
http://acidoascorbico.altervista.org/VolontariWEB.com_files/esperienze.htm
Se NON hai ancora visitato il nostro sito ti consiglio di visitarlo e
per capire cosa è l'ACIDO ASCORBICO devi leggere le pagine più importanti
che sono:
CHI SIAMO,
LA DONNA,
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