Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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Leggi quanto riporta il sito PAGINE
MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
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ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per tutta la documentazione in nostro possesso
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenziali.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Parlando dei CIBI NATURALI come ALIMENTAZIONE NATURALE, non si
devono trascurare le SPEZIE ed altri prodotti che si usa in cucina per dare il
gusto ai cibi.
Certamente non dobbiamo parlare di "AROMI" o "AROMI NATURALI" usato dalle
industrie alimentari per dare il gusto ai cibi proposti sugli scaffali, che,
data la loro provenienza di PRODOTTI CHIMICI, non possono che avvelenare giorno
dopo giorno il nostro corpo causando le più svariate malattie e sopratutto i
TUMORI.
In proposito la pagina recita:
"Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e
oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo
però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro
negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO
MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di
meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate,
implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli
allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in
pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale
NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di
lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA
FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate adatte per essere
sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico, risultato il cibo che
esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è cattivo, e nessun
uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore,
eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi
proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli
ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il
semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta
in tutto il
mondo.
Si parla addirittura di servizi segreti del cibo.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/aromia.htm
Tornando al nostro discorso sulle SPEZIE, ve ne è una che ha delle proprietà
molto salutari per il corpo umano.
Si chiama ZENZERO.
Il motivo di questa condizione viene dal fatto che anche lui è NOSTRO FRATELLO,
che con la EVOLUZIONE ha sviluppato queste PROPRIETA' a noi BENEFICHE che sicuramente
hanno un fine anche per la pianta stessa. Questo perchè ogni essere vivente si
AUTOPRODUCE quelle difese necessarie alla propria vita o per la loro vita
stessa.
Per dimostrazione della nostra fratellanza, la pagina recita:
"Dell'articolo sotto, devo fare presente che:
"Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo,
zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina,
vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande
quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle
malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il
sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento
del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il
danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della
prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei
polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del
germe di grano è l’OCTACOSANOLO, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di
carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della
nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a
sportivi e studenti. L’OCTACOSANOLO rinforza la capacità riproduttiva degli
uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva
gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi
principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in
equilibrio il funzionamento dell’organismo."
quindi ritengo che questo sia il LIQUIDO SEMINALI del grano dove è contenuto il
DNA della pianta.
MA NON CONTIENE ACIDO ASCORBICO, al contrario di quello animale che ne è la
base.
La scoperta più stupefacente che ho fatto nel mese
scorso, novembre 2015 è che
nel GERME di TUTTI i semi vegetali vi sono gli stessi contenuti dallo SPERMA
animale, e come potrebbe essere diverso?
Di lì ha inizio la VITA.
Come si potrà rilevare dal pezzo dell'articolo che
riporto sotto, il contenuto del GERME di grano è di TUTTI gli "ALIMENTI
ESSENZIALI" contenuti nel liquido seminale maschile di TUTTI i maschi
animali del mondo detto SPERMA. Così è per TUTTI i semi al mondo, poichè un
GERME lo contengono TUTTI dove è depositato il DNA della specie dove ha inizio
la vita futura sia VEGETALE che ANIMALE.
Questo è comprensibile in quanto, come sappiamo, anche loro sono nostri fratelli
poichè proveniamo da quegli unicellulari usciti dal mare di cui ci parla Irwin
Stone:
"pagina 1/10------sostanza fondamentale
L'ACIDO ASCORBICO è una sostanza ubiquitaria fondamentale nel processo
vitale. Tutti gli organismi viventi o la producono o la prendono dal
nutrimento oppure periscono. I sistemi enzimatici per la produzione
dell'ACIDO ASCORBICO sono di antica origine e si sono formati molto presto
nello sviluppo del processo vitale su questo pianeta, probabilmente mentre
le forme più altamente sviluppate erano ancora forme primitive
unicellulari.
pagina 1/10------solo embrione ma produce molto ACIDO ASCORBICO
L'evidenza della embriologia sia delle piante che degli animali corrobora
questo punto di vista dal momento che il seme dormiente della pianta e
l'uovo dell'animale sono privi di ACIDO ASCORBICO. C'è una produzione
immediata di ACIDO ASCORBICO nel seme che germina o nell'uovo in sviluppo,
perfino quando l'embrione non è niente più che un grumo di alcune cellule.
pagina 1/10------alta produzione sia in piante che animali
Anche la sua diffusa presenza in tutti gli odierni organismi
pluricellulari, sia piante che animali, lo testimonia. Possiamo anche
dedurre che la produzione di ACIDO ASCORBICO era ben sviluppata prima che
gli organismi viventi divergessero nelle forme di piante e di animali.
pagina 2/10------RENI E FEGATO
Il luogo degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico nei
vertebrati a sangue freddo, i pesci, gli anfibi ed i rettili, è nei reni.
I più altamente attivi mammiferi a sangue caldo tutti sintetizzano il loro
acido ascorbico nel fegato. Una delle principali
funzioni dell’acido ascorbico nella fisiologia animale è il mantenimento
della omeostasi biochimica sotto stress. Più grande è lo stress a cui è
sottoposto l’animale, più acido ascorbico produce.
Circa 165 milioni di anni fa, quando la natura aveva in vista l’evoluzione
dei più attivi e stressanti mammiferi, doveva essere presa una importante
decisione morfologica e fisiologica. I reni, pure adeguati come sito di
sintesi dell’acido ascorbico per i lenti vertebrati a sangue freddo, erano
inadeguati per le aumentate richieste di acido ascorbico per i più
altamente stressati mammiferi. La soluzione vincente di questo problema fu
il trasferimento degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico dai
relativamente piccoli e biochimicamente affollati reni al più spazioso
fegato, che è il più grande organo del corpo. Tutti gli odierni mammiferi
capaci di sintetizzare acido ascorbico lo producono nel fegato perché ogni
antica forma che non effettuò tale
passaggio era così handicappata biochimicamnte che fu eliminata dalle
forze della evoluzione.
...racconta l'EVOLUZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI E L'ACIDO ASCORBICO
e spiega la perdita di produrcelo autonomamente
pagina 6/10------l'ACIDO ASCORBICO è un metabolita per tutti gli animali e
non una VITAMINA
Stone 20. Negli ultimi 60anni, l'ACIDO ASCORBICO è stato visto
come"vitamina C" quando in realtà è un metabolita del fegato e certamente
non una "vitamina" per la miriade di mammiferi che hanno intatto il gene
per lo L-gulonolactone ossidase. Tali mammiferi non prendono lo scorbuto,
anche se hanno una dieta completamente priva di vitamina C.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova30/Immagini/irwinstorianaturale.pdf
e quindi l'ACIDO ASCORBICO, diventa ora la base della vita di questa pianta.
Ma sarà solo per il grano questo?
Avendo informazione e certezza di questo sopra detto, mi permetto di riportare
parte di quanto dichiara il dottor Claudio Sauro, ma che molto prima di lui i
nostri avi già erano a conoscenza di queste straordinarie PROPRIETA' dello
ZENZERO e non solo di questo, ma di molte altre SPEZIE.
L'articolo recita:
"LO ZENZERO E’ L’ANTIDOLORIFICO NATURALE Più POTENTE DI QUALSIASI FARMACO
Spesso ricorriamo agli antidolorifici per alleviare dolori e
infiammazioni,quando esiste un antidolorifico naturale più potente e non
nocivo:lo zenzero. Da uno studio condotto da un team di ricercatori
dell’Università di Copenhagen è emerso che questo alimento è più
efficace di un medicinale come l’ibuprofene per trattare le
infiammazioni. Leggiamo su Greenme:
“Lo zenzero, una spezia dalla numerose proprietà benefiche, è stato
posto al centro di uno studio che ne ha confrontato l’azione come
antidolorifico con medicinali di uso comune, come l’ibuprofene ed il
cortisone. L’azione di tali rimedi è stata valutata da parte degli
esperti con particolare riferimento all’artrite, sia nel caso di artrite
reumatoide che di osteoartrite."
I consigli per l'uso dello ZENZERO proposti sotto nell'articolo dal dottor
Claudio Sauro, possono essere per alcune persone, di poco gradimento al palato,
quindi per queste persone propongo l'uso di un prodotto acquistato in farmacia o
acquistato direttamente dalla ditta che lo propone, la Life 120 anni.
Chiamando il numero (039) 06.92014502, che, dichiarando di far parte del gruppo
genfranco si ottiene uno sconto immediato del 10%.
Il nome è:
ORAC SPICE
Integratore alimentare a base di ingredienti vegetali in particolare con
curcuma, chiodi di garofano, cannella e pepe nero noti per le loro proprieta'
antiossidanti.
Ingredienti
Curcuma (curcuma longa L., rizoma) plv, agenti di carica
cellulosamicrocristallina, carbossimetilcellulosa sodica reticolata;
antiagglomeranti magnesiostearato, biossido di silicio, talco; chiodi di
garofano (eugenia caryophyllatathunb., fiori) plv, cannella (cinnamomum
zeylanicum blume, corteccia) plv,origano (origanum vulgare L., foglie) plv,
zenzero zingiber officinalerosc., rizoma) plv, pepe nero (piper nigrum L.,
frutti) plv, agenti dirivestimento acido stearico, idrossipropilmetilcellulosa.
che propone queste capsule per vari benefici dimostrati dai video sulla pagina.
Ed ora invece è importante essere a conoscenza
di cosa può causare nel primo periodo il fatto di ingoiare la vitamina D
costantemente.
Anche questo pezzo lo trovi nell'articolo sotto:
"Dolore ai muscoli e alle ossa
Questo è un effetto collaterale della vitamina D, che non è così facile che
accada ed è in realtà un segno che è davvero necessario continuare a prendere la
vitamina D. Se si verificano dolori da vitamina D molto probabilmente significa
che le ossa si sono un po' demineralizzate per la carenza di vitamina D, per un
periodo molto lungo. Quando le ossa sono demineralizzate e si inizia la terapia
di vitamina D, questo comporta un ritorno del calcio nelle ossa. Quando il
calcio va nelle ossa, porta con sé fluidi. Questi fluidi possono effettivamente
causare una piccola espansione della "matrice del collagene" all'interno delle
ossa e questa espansione spinge contro la copertura esterna dell'osso, che è
molto flessibile e ha ampie terminazioni nervose.
In questo caso, si può sperimentare questo dolore osseo o, addirittura, dolore
muscolare. In caso di insorgenza o peggioramento del dolore in seguito
all'assunzione della vitamina D, che non fa parte delle controindicazioni della
vitamina D, non c'è un motivo per essere spaventati o per smettere di prendere
la vitamina D. Se si continua con la terapia di vitamina D, il dolore dovrebbe
diminuire in alcune settimane. A questo disagio, si evidenzia un grosso
vantaggio nel lungo termine, se si riesce a gestire il dolore per questo periodo
e andare oltre."
Quanto sopra è la conferma di quanto riporta
questo pezzo:
Immaginai che la mia famiglia dovesse avere una predisposizione genetica alla
carenza di vitamina D3, così innalzai la dose a 20.000 UI al giorno e poi ancora
a 50.000 e persino a 100.000 UI al giorno... e tutti è (la mia) storia.
Nel giro di un mese, iniziai a sentirmi molto energico, ma i dolori alle ossa e
articolazioni non erano mai guarite del tutto. Non avevo paura, perchè avevo
letto che la vitamina D3 era considerata l'ormone che rimodella ossa ed
articolazioni. Avevo anche letto che nei ratti con una zampa rotta a cui veniva
somministrata la D3 la frattura guariva completamente, mentre nei ratti del
gruppo di controllo era rimasto un grosso callo intorno alla frattura
ricomposta.
Nel giro di cinque mesi, l'unghia dell'alluce ingiallita per la micosi stava
tornando normale, la displasia dall'anca stava guarendo e sentivo le spalle sane
come non lo erano mai state (con 4.000 UI al giorno). Dopo un anno, notai che
osteofita al gomito era scomparso, la cisti sottocutanea si era rotta e dissolta
e la cisti gangliare si era ridotta dalla dimensione di una mezza pallina da
golf a quella di un pisello, e non faceva più male anche se era ancora rigida.
Mi chiedevo: perchè mai con l'evoluzione si è creato un ormone che si attiva con
la luce solare?
Ciò mi ha portato all'idea di una sindrome da RIPARAZIONE INCOMPLETA,
attraverso cui l'EVOLUZIONE pensa di farci restare inattivi in inverno quando le
risorse sono scarse, dunque i disturbi vengono riparati solo quel tanto che
basta per sopravvivere. Poi, il segnale della vitamina D3 attivato dalla luce
annunciata che è arrivata l'estate le risorse sono disponibili, così il corpo
annulla la RIPARAZIONE INCOMPLETA e avvia la guarigione corretta usando le
risorse necessarie.
In seguito ho scoperto che, negli orsi, un calo drastico nei livelli di D3 è un
segnale che avvia la preparazione per l'ibernazione, che include un aumento del
70% del peso corporeo.
Dopo alcune ricerche -guarda un pò- ho scoperto che le persone OBESE hanno una
gravissima carenza di vitamina D3!
Ciò mi ha portato ad una successiva idea di una sindrome di livello superiore:
LA SINDROME DI IBERNAZIONE UMANA (SIU), in cui se qualcuno ha per tutto l'anno
livelli bassi di vitamina D3 e per tutta la vita evita il sole e usa filtri
solari, alla fine diventerà OBESO per prepararsi all'IBERNAZIONE durante
l'ipotetica carestia invernale. Oltre a innescare l'aumento di peso, la SIU
potrebbe anche ridurre il consumo di energie preziose. A questo proposito, la
SIU potrebbe inoltre indurre la depressione per tenere i soggetti chiusi in
casa/nella caverna. I bassi livelli di D3 ci rendono anche più suscettibili
all'influenza, normalmente innocua, che richiede una settimana a letto e ci fa
conservare altre preziose energie.
A conferma REALE di quanto sopra, ecco la esperienza di Franca che ingoia 60 gocce pari a
15.000 UI al giorno di vitamina D3 della Dibase 10000 UI gocce, iniziando il 10
febbraio 2014 con la conclusione in data 10/09/2014 dal chirurgo vascolare
dell'Ospedale Carli di Cuneo interessante da leggere in fondo di cui
dall'ottobre 2014 tutto è ritornato normale.
"La storia della TROMBOSI
GIUGULARE SI, TROMBOSI NO per Franca è iniziata la domenica 30 marzo 2014 con la conclusione in data 10/09/2014 dal chirurgo vascolare
dell'Ospedale Carli di Cuneo interessante da leggere in fondo.
Quel mattino ci siamo svegliati e lei ha sentito che qualcosa le tirava tra
il collo e la spalla sinistra, dove si vedeva la fossa sovraclaveare gonfia che
di solito per lei è incavata.
Questo fatto era già successo molti anni fà,
ma fatte a suo tempo le dovute ricerche con Raggi X e quant'altro non era emerso
alcun problema evidente. Quindi tutto era finito lì.
Ora rivedendo questo gonfiore, il primo nostro pensiero e
comportamento è stato di ingoiare tre cucchiaini di ACIDO ASCORBICO ogni ora,
visto lo STRESS in corso.
Con questo trattamento
fatto per 5 volte di seguito, alla sera il
gonfiore era sparito.
Ci recammo però dal
dottore curante che parlandogli del fatto propose una radiografia ed una eco
Doppler TSA per accertamenti. Alla prenotazione i Rx ci
furono prenotati per il 05/04/2014 mentre la eco Doppler nel mese di giugno. Questo il responso
della radiografia eseguita il giorno prenotato:
Radiografia torace:
Diffuso ispessimento dell'interspizio perlbroncovasale in
sede perilare e alle basi con fenomeni disventilativi in sede sovradiaframmatica
destra, in assenza di sicure lesioni pleuroparenchimali in fase attiva.
Emidiaframmi appianati con riduzione di ampiezza dei seni costofrenici
prevalentemente a sinistra.
Modesto incremento dei diametri cardioaortici."
Bra 08/04/2014
da
questa pagina
Con mia grande sorpresa, nonostante la mia ottima
salute, ecco la mia CARENZA di
vitamina D riscontrata nel 2014 con valore 22.9, molto sotto il minimo
di 30.0
In seguito a ricerche fatte con i nostri contatti è
risultato che chi è CARENTE di questa vitamina D è in eccesso di
COLESTEROLO.
Sembra che il corpo che NON E' STUPIDO e dato che si AUTOPRODUCE
entrambi dica:
"...io ti produco più COLESTEROLO, tu ESPONITI AL SOLE che HO BISOGNO DI
vitamina D", poichè questa è l'AUTOPRODUZIONE di questa vitamina.
COLESTEROLO + RAGGI UV = vitamina D
Personalmente ne sono un esempio lampante con questi valori datati 21
gennaio 2014 di cui:
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)
22.9
valori di riferimento [30.0 - 74.0]
COLESTEROLO TOTALE
223
valore ottimale 110-200 mc/dl
rilevabili dall'esame sopra.
Oggi 17 settembre 2014 dal mio esame avendo ingoiato 40 gocce
al giorno, risulta:
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)
36.7 ng/ml
con valore di riferimento (30.0-74.0)
Devo comunicare inoltre che per chi non ingoia l'ACIDO ASCORBICO
e scopre di avere i valori di vitamina D sotto i 30 ng/ml, di ingoiare la
quantità consigliata dal loro medico, per poi rifare l'esame alcuni mesi dopo
per vedere se i risultati sono migliorati e comportarsi di conseguenza. E'
logico che stare verso i 70 ng/ml è molto più salutare.
Per chi ingoia invece l'ACIDO ASCORBICO se vuole seguire le nostre dosi
deve rifare i controlli regolarmente in modo da monitorare ugualmente i sui
valori, come faremo noi.
La tabella a cui mi riferisco e che giudico valevole è riportata da molti
articoli, uno di questi è quello a cui mi riferisco che dice:
< 10 ng/ml Carenza
10 e 30 ng/ml Insufficienza
tra 30 e 100 ng/ml Sufficienza
>100 ng/ml Tossicità
L'importante e comunque dosare sempre il livello di vitamina D. Vanno dosati,
devono essere non solo sufficienti, perchè la sufficienza è 30 ng/ml serve e ci
garantisce un buon metabolismo dell'osso.
Però se vogliamo far funzionare al meglio tutti i nostri meccanismi per la
prevenzione dei tumori, o comunque contro i batteri ed i virus esogeni, allora è
importante che i nostri livelli si attesti intorno ai 70.
Quindi se vediamo che i nostri livelli sono insufficienti, lo possiamo vedere
soltanto con un dosaggio, dobbiamo supplementare. La dose raccomandata dal
md Coimbra è di 10000 UI al giorno che corrispondono a 40 gocce della Dibase
10000 UI gocce della farmacia, oppure del generico ma quando si è raggiunto tale
soglia, per mantenere il valore si dovrà monitorare con i 5000 UI pari a 20
gocce al giorno.
"E' importante che si dica che la dose giornaliera che è raccomandata oggi,
internazionalmente, non esclude nessun paziente dalla carenza di vitamina D, è
una dose irrisoria, molto sotto la dose fisiologica.
E allora, quando abbiamo iniziato a dare la dose fisiologica, che è la dose di
10.000 unità giornaliere, cioè la dose che si produce con pochi minuti di
esposizione solare, ossia, se hai addosso canottiera e bermuda, con le gambe e
le braccia esposte al sole, produrrai in 20 minuti, se hai la pelle chiara e sei
giovane, 10.000 unità di vitamina D al giorno.
Allora, 10.000 UI è una dose fisiologica, non è una super dose.
Però la maggior parte dei dottori considerano questa dose potenzialmente
tossica."
DICE: "lo possiamo sapere soltanto con un dosaggio", E' FALSO, PER SAPERE I
VALORI SI DEVE FARE UN ESAME DEL SANGUE, QUESTO:
Fatti
fare l'esame del sangue per il controllo della
vitamina D
PARATORMONE
CALCIO
POTASSIO
FERRO
FOSFOREMIA
vitamina B12
MAGNESIO ERITROCITARIO (O INTRAERITROCITARIO)
OMOCISTEINA
Se hai la OMOCISTEINA alta sei a rischio infarto o ictus, quindi alle
malattie cardiovascolari legate.
Questa OMOCISTEINA è nei cibi, ma sopratutto è aumentata dalle DROGHE come il
TABACCO ed il CAFFE'. Quindi evitarle è TANTA SALUTE.
Una vitamina e precisamente la vitamina B9 (ACIDO FOLICO) è quello che te la fà
abbassare. Questo ACIDO FOLICO è nei vegetali, sopratutto nelle verdure a foglia
verde che vanno ingoiate CRUDE.
Insieme agli esami del sangue, per avere una fotografia completa della tua
SALUTE, è IMPORTANTISSIMO il valore del pH delle urine. L'interpretazione è
semplicissima, con il pH sotto il 5.5 (ACIDO) il corpo è a disposizione delle
malattie, mentre il valore uguale e sopra il 6 (BASICO) le malattie stanno
lontano da quel corpo.
Ma insieme non deve mancare una ECOGRAFIA ai RENI per avere la certezza che non
vi siano delle CISTI, le quali, come abbiamo visto, possono creare dei disturbi
senza dare alcun segnale poichè ASINTOMATICHE. Primo fra questi la IPERTENSIONE,
di cui ormai troppe persone ne soffrono.
"I reni, inoltre, producono sostanze che aiutano a tenere sotto controllo la
pressione e a fabbricare i globuli rossi."
mentre l'altra dice:
"QUALI I SINTOMI DI MALATTIA RENALE?
I sintomi sono precisi. Si parla di sete insistente, di mancanza di appetito, di
gonfiori alle mani e ai piedi, di dolori all’inguine e allo stomaco, segnalatori
di disordine renale. Si parla di dolori lombari alla bassa schiena o ai fianchi.
Si parla di ematuria, ovvero di sangue nelle urine per rottura di qualche ciste.
Si parla di ipertensione arteriosa. Si parla di nausea e vomito. Si parla di
urine scarse, torbide e colore rosso cupo (anziché acquose trasparenti o giallo
paglierino). Le irritazioni hanno come causa comune la presenza nel sangue di
sostanze estranee introdotte con nutrizione sballata per via nasale, orale e
cutanea.
e sono certo che oltre che avere il COLESTEROLO ALTO hai anche CARENZA di
vitamina D poichè questi hanno un legame imprenscindibile, data la necessità del
COLESTEROLO per AUTOPRODURRE questa vitamina D. Te lo dice la dottoressa e lo
trovi sopra.
MENTRE PER I VALORI 30 E 50 ng/ml è FALSO, POICHE' QUESTI VALORI SONO STATI
FISSATI DALLA MEDICINA SPERIMENTANDO SU PERSONAGGI SCORBUTICI E CIOE' "CARENTI"
DI ACIDO ASCORBICO IL QUALE METTE IL CORPO IN CONDIZIONE DI ESSERE AL TOP E
QUINDI COME STABILITO DA MADRE NATURA E LA EVOLUZIONE. Il valore nel sangue di
massimo deve essere 70 ng/ml come indicato: "In persone in buona salute, i
livelli di calcidiol sono normalmente fra 32 - 70 ng/mL (80 - 175 nmol/L)"
LA PROVA E' SU QUESTO LINK:
"che però STRIDONO con i valori rilevati alla sign.ra Maria che
sono esattamente 780 ng/ml.
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)
780 ng/ml
(30.0-74.0)"
ED I NOSTRI, DI FRANCA E ME CHE ABBIAMO DEI VALORI PIU' O MENO SIMILI:
"Esami in data 17-07-2015
COLESTEROLO TOTALE
180 mg/dl
(110-200)
PARATORMONE INTACT(1.84 PTH) 27.5 pg/ml
(6.5-42)
VITAMINA D TOTALE (25-OH D)
121 ng/ml
(30.0-74.0)"
Avendo ottenuto questo valore e sapendo che il valore nel sangue di massimo deve essere 70 ng/ml come
indicato: "In persone in buona salute, i livelli di calcidiol sono
normalmente fra 32 - 70 ng/mL (80 - 175 nmol/L)" Quindi passiamo sicuramente a
5000 UI pari a 20 gocce giornaliere monitorando il valore appena sotto i 70.
Questa tabella invece aiuta a scegliere autonomamente il
valore di vitamina D che si deve ingoiare giornalmente per raggiungere un certo
valore avendo il valore rilevato da un
esame del sangue:
Questo riporta in parte l'articolo sul libro.
Il potere della luce UV e dei dosaggi elevati di
vitamina D3, del dr. karl reich m.d, scritto da jeff t bowles vitamin d
ORMONI POTENTI
Le forme attive della vitamina D(vitamine D3 e D2) in realtà non sono
affatto vitamine, ma piuttosto potenti ormoni. L'erronea etichetta di
vitamina fu assegnata al momento della scoperta, negli anni Venti,
perchè si pensò, a torto, che questa sostanza si ricavasse solo dagli
alimenti.
Invece, la vitamina D3 viene prodotta negli animali quando la luce UV ne
colpisce la pelle o il pelo. Il processo che avviene negli animali è
dovuto al fatto che la luce UV catalizzi la conversione di una forma di
colesterolo (7-deidracolesterolo) in vitamina D3.Nell'uomo succede sopra
e sotto la superficie della pelle, mentre gli animali producono la
vitamina D3 sul pelo, e poi la ingeriscono quando si "lavano"
leccandosi.
La vitamina D3 è un ormone che fornisce informazioni al DNA di ogni
cellula del corpo, segnalando al DNA di fare o non fare determinate
cose. Si stima che controllo almeno 1.000 diversi geni, attivandoli o
disattivandoli. Lo fà attaccandosi a piccolissimi ricettori - i
ricettori della vitamina D (VDR) - che a loro volta sono attaccati ai
geni del DNA. Tuttavia, gli sbrigativi scienziati che davano i nomi alle
vitamine saltarono a conclusioni affrettate e classificarono l'ormone D3
come vitamina, anche se non lo è, solo perchè era stata scoperta negli
alimenti. Questo errore di nomenclatura persiste tutt'ora ed oscura
l'importanza di questo ormone vitale.
In generale, la vitamina D non ha nulla di intrinsecamente buono o
cattivo.
Al di là del suo ruolo di aiutare l'organismo ad assorbire il calcio,
fornisce informazioni al DNA. Si tratta principalmente di una forma di
comunicazione molecolare, come avviene per la maggior parte degli
ormoni. Il fatto per cui è così importante è che, se queste informazioni
non arrivano,
SI MUORE!
Ma cos'è, dunque, questa informazione tanto cruciale che le vitamine D2
e D3 forniscono al DNA?
Come già saprete si ipotizza che dica al DNA che fuori c'è il sole!
questo è quanto basta sapere per muoversi nella direzione che porta ad
una teoria piuttosto solida della causa de della cura di gran parte
delle malattie umane. Ne parleremo in dettaglio nell'ultima parte di
questo articolo.
IL FALSO MITI DELLA TOSSICITA' DELLA VITAMINA D
Ora torniamo alla strana storia della vitamina D e, in particolare, ai
tentativi di renderla illegale da parte delle lobby farmaceutiche e
della FDA degli Stati Uniti (l'agenzia regolatrice per farmaci ed
alimenti).
Dopo la scoperta di un metodo per produrre in modo semplice ed economico
grandi quantità di vitamina D2 irradiando di luce UV sulla materia
organica, l'America di fine anni Venti iniziò a consumarne a palate.
Decine di alimenti, compresi gli hot dog e la birra, venivano arricchiti
con la vitamina D attraverso l'irraggiamento. Gli articolo di giornale
parlavano del "miracolo del sole" e ne enumeravano i tanti benefici per
la salute.
Secondo il resoconto di uno scienziato, fra la fine degli anni Venti ed
i primi anni Trenta, una persona media assumeva 20 mg di vitamina D2 al
giorno, e gli ospedali si erano rapidamente svuotati. Nessuno si
ammalava più. Gli ospedali stavano andando in bancarotta, insieme ai
medici ed alle case farmaceutiche. Più o meno in questo periodo, vari
ricercatori stavano intraprendendo degli studi somministrando ai cani un
dosaggio di gran lunga maggiore dell'equivalente umano di 20 mg al
giorno. Alcuni studi indicavano che si riscontrava una leggera tossicità
per dosi maggiori ai 20 mg al giorno, ma questa era per lo più causata
da impurità nel processo di preparazione. In seguito, attraverso l'uso
di metodi migliori, si riuscì a produrre della vitamina D2 teoricamente
priva di tossicità (comunque assumere livelli molto superiori ai 20 mg
come per quasi tutte le sostanze ingerite in quantità davvero eccessive,
può essere pericoloso ed anche tossico. quindi occorre sperimentare con
cautela).
Insomma, una versione degli eventi è che alcune figure del settore
farmaceutico/medico si siano aggrappate all'idea della tossicità della
vitamina D per cercare di metterla al bando. La loro prima azione fu di
cambiare l'unità di misura della vitamina D2 dai milligrammi alle unità
internazionali (UI) che usiamo attualmente rendendo la misurazione il
più possibile confusa.
All'improvviso, 20 mg erano diventati 1.0 milioni di UI...fà
un'impressione molto più SPAVENTOSA!
Intervista Leonardo Rubini
al dott. Cicero G, Coimbra
San Paolo, Brasile
il 8 marzo 2014
Per la traduzione scritta nella lingua desiderata, cliccare sul quadrettino
in basso a destra che stà in mezzo all'orologio e all'ingranaggio, che dopo aver
cliccato esce la scritta della lingua di traduzione avendo la possibilità di
variarla a piacimento. Cliccare poi su una qualsiasi parte del video e questa
scritta sparisce.
per andare sulla risposta precisa.
Coimbra, vitamina D e patologie autoimmuni
---
Queste conoscenze non sono disponibili sui libri di medicina e la maggior parte
dei dottori non sono a conoscenza dell'importanza di questo ORMONE, che non è
una vitamina, ma è un ORMONE che induce alla formazione di sostanze rigenerative
del sistema nervoso.
E noi abbiamo iniziato per questo motivo a somministrare vitamina D alle persone
che avevano malattie neurodegenerative e abbiamo fatto attenzione ai pazienti
con Parkinson e abbiamo iniziato a dare vitamina D in dosi fisiologicamente
realistiche.
E' Importante che si dica che la dose giornaliera che è raccomandata oggi,
internazionalmente,
NON ESCLUDE NESSUN PAZIENTE DALLA CARENZA DI VITAMINA D,
è una dose irrisoria, molto sotto alla dose fisiologica.
Ed allora, quando abbiamo iniziato a dare la dose fisiologica, che è la dose di
10.000 UI (Unita Internazionali) giornaliere.
cioè la dose che ci produce con pochi minuti di esposizione solare, ossia, se
hai addosso canottiera e bermuda, con le gambe e le braccia esposte al sole,
PRODURRAI IN 20 MINUTI, SE HAI LA PELLE CHIARA E SE SEI GIOVANE, 10.000 UI DI
VITAMINA D AL GIORNO.
ALLORA, 10.000 UI E' UNA DOSE FISIOLOGICA, NON E' UNA SUPER DOSE.
Però la maggior parte dei dottori considerano questa dose potenzialmente
tossica. E questi dottori affermano che oggi la dose raccomandata è di 600 UI.
ALLORA RACCOMANDATA 600 UI, ma se una persona si espone al sole per 20 minuti,
produce 10.000 UI!
ALLORA ESISTE UNA DIFFERENZA EVIDENTE TRA LA PRATICA MEDICA E LA CONOSCENZE
SCIENTIFICHE.
Allora, iniziamo a dare 10.000 UI alle persone con malattie neuro degenerative,
e ricordo un paziente con Parkinson, che ha ricevuto 10.000 UI di vitamina D,
quando è ritornato per la seconda visita, dopo 3 mesi (prendendo 10.000 UI di
vitamina D al giorno) aveva una lesione di vitiligine sul viso che era diminuita
tanto in pochi mesi di somministrazione di 10.000 UI.
L'articolo sotto conferma esattamente quanto riporta questo altro articolo sui dolori ossei ed altri sintomi ingoiando alte dosi di vitamina D
In seguito al post di "Giuseppe Lapolla
10 novembre alle ore 20:58
Premesso che assumo tutti gli alimenti senza problemi..dopo un controllo
avevo la vitamina d carente e poco più di un mese fa ho integrato con
dbase assumendo prima 10 poi 20 fino a 40 gogge ..subito la mia
situzione è migliorata basta mal di schiena ecc.. poi ho acquistato
vitamina d in capsule da 10000 ui e ho continuato ... tutto bene finchè
iniziavo a sentire un dolore continuo nella zona lombosacrale io credevo
che la mia ernia si fosse risvegliata .. poi pensavo ai reni .. non so
ho deciso di provare a smettere con la vit. d ...ho notato che il dolore
è passato ..inoltre avevo dolore alle caviglie ai polsi e alle mani non
so ..ora i doloretti stanno pian piano andando via ...Volevo chiedere se
qualcuno nel gruppo ha avuto la stessa esperienza o simile perchè nn
riesco a capire se è dovuto alla vitamina d forse assumevo un dosaggio
troppo alto.per me...sinceramente questa cosa mi ha un pò spiazzato ..e
voglio cercare di capire meglio ciao a tutti e Grazie
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Piace a te, Gigi Mar, Eva Szendi, Flora Bellon e altri 9.
Commenti
Genre Franco
Genre Franco Ciao Giuseppe Lapolla, la tua stessa esperienza l'ha
vissuta Gigi Mar che vorrei si confrontasse con te. mentre per me la
esperienza è un pochino diversa e la posterò fra un paio di giorni di
proposito che spiegherò il perchè ciaooo Franco
Mi piace · Rispondi · 4 · 10 novembre alle ore 21:02
e la risposta di Gigi Mar
Ciao Giuseppe Lapolla, volevo farti presente tornando al tuo post, che
questi doloretti sn figli delle riparazioni mai completate dal corpo
perché in assenza di vitD. Ricordo benissimo ad es da dove arrivano
anche i miei disturbi ai polsi e schiena, la passione per la moto da
strada. Lo posizione assunta e le vibrazioni scaricavano soprattutto
sulla lombare e polsi appunto. Per anni è stato il mio tallone d'Achille
e che adesso grazie alla vitD potrà ripartire la riapposizione di calcio
nella fattispecie. Allora vorrei porti una domanda sperando che tu legga
in quanto non riesco a taggarti, hai mai avuto episodi simili ai miei in
passato? Ciao grazie
Mi piace · Rispondi · 14 novembre
che trovi su questa pagina:
Se avete dolori ossa con integrazione vitamina D è solo l' apporto di
calcio in loro Se invece avete altri fenomeni tipo crampi, formicolii mani piedi
o sentite del malessere stomaco come voglia di vomitare allora forse dico forse
siete al massimo Invece se c' è un aumento dei sintomi di dolore dopo l'avvio di
vitamina D terapia non sono effetti collaterali di vitamina D infrequenti.
Questi vitamina D Effetti collaterali sono spesso molto preoccupanti e scomodo.
Molte persone vogliono smettere di vitamina D terapia a causa di questo dolore,
ma che non è una buona idea. Infatti, le persone che hanno bisogno di vitamina D
di più sono più spesso quelli che hanno esperienza di questo dolore.
Il dolore è dovuto alla vitamina D costringendo calcio di nuovo in ossa
demineralizzata. L'acqua viene aspirata nelle ossa insieme con il calcio. Questo
gonfia leggermente le ossa e spinge contro il periostio inflessibile. Il
periostio ha un numero significativo di recettori del dolore e questo può essere
vissuto come dolore osseo. Per coloro che hanno già dolore da carenza di
vitamina D, il dolore può peggiorare. Per coloro che non hanno già dolore osseo,
possono sperimentare il dolore osseo al momento della prima terapia di inizio.
Questo dolore osseo è temporaneo e dovrebbe risolvere in poche settimane.
Dal momento che il dolore è un'indicazione di ossa demineralizzata,
l'interruzione della terapia sarà probabilmente lasciare queste persone con le
ossa che continuano a diventare demineralized- potrebbe condurre a osteoporosi.
Capire perché il dolore che si sperimenta e cercando di gestirlo con
antidolorifici, relax, bagni caldi, ecc è un'idea migliore.
Quando parliamo di vitamina D, ci riferiamo normalmente alla D2 e
D3.
La vitamina D, conosciuta per la sua principale attività antirachitica è un
nutriente liposolubile indispensabile per un corretto sviluppo dei tessuti ossei
e per una funzione neuromuscolare ottimale.
La sua funzione fisiologica principale consiste nel promuovere l’assorbimento di
calcio e fosforo attraverso la mucosa intestinale, rendendo possibile la
calcificazione dello scheletro.
Oggi riconsiderata per nuove molteplici altre funzioni: Svolge un ruolo
importante nell’assicurare un corretto funzionamento di muscoli, nervi,
coagulazione sanguigna e utilizzo dell’energia, essendo un fattore essenziale
per l’omeostasi minerale. Inoltre agisce come antiossidante, immunomodulatore e
antinfiammatorio.
Per questo è utilizzata in diverse patologie e disturbi quali sclerosi multipla,
cardiopatie, psoriasi, artrite reumatoide.
La sua carenza è stata osservata in alcuni tipi di tumore e nella resistenza
all’insulina.
Studi recenti sembrano confermare che la maggior parte della popolazione non
assume quantità adeguate di vitamina D attraverso la dieta e l’esposizione al
sole. Sono infatti molto poche le fonti alimentari di vitamina D (es. olio di
fegato di merluzzo, uova di galline nutrite con vitamina D) e la maggior
quantità viene assimilata grazie ad alimenti arricchiti.
Una corretta integrazione sopperisce a tali carenze, contribuendo alla salute
dell’organismo.
Per tutti questi valori oltre ad una sensibile esposizione al sole [30].
TABELLA 1
Recommended vitamin D intake levels of the Institute of Medicine vs. Endocrine
Society [29,30].
Age........................................Recommended Intake (IU/day)............................Upper
Limit (IU/day)
National Institute of Medicine
Children (0–18 years).........................
400–600.................................................2500 (1–3 years)
........................................................................................................................3000
(4–8 years)
........................................................................................................................4000
(13–18 years)
Adults (19–70 years)................................600....................................................4000
Older Adults (>70 years).........................800.....................................................
4000
Pregnancy/Lactation...............................600.......................................................4000
The Endocrine Society
Children (0–18 years)..........................400–1000..................................................2000–4000
Adults (19–70 years)...........................1500–2000...................................................10,000
Older Adults (>70 years)....................1500–2000....................................................10,000
Pregnancy/Lactation...........................600–1000 (14–18 years)
............................................................1500–2000 (19–50
years)...........................10,000
Un’altra area di dibattito tra i ricercatori di vitamina D sono i valori di
riferimento utilizzati per definire gli ottimali livelli di ottimale di vitamina
D, la carenza e l’insufficienza.
La concentrazione nel siero di 25 (OH) D (25-idrossivitamina D) come valori
ottimali sono ancora controversi; Tuttavia, la maggior parte dei ricercatori
hanno stabilito valori di riferimento molto simili tra loro [31].
La carenza di vitamina D è spesso definito come <20 ng / mL (50 nmol / L),
l’insufficienza come 20-32 ng / mL (50-80 nmol / L),
livelli ottimali sono> 40 ng / ml (100 nmol / L) [5,10,12,32].
Il termine insufficienza “sembra essere il termine attualmente preferito per i
livelli di carenza di concentrazione teorica nel siero non sufficiente a
proteggere contro svariate malattie croniche” [32].
Quando i livelli sierici di vitamina D sono > 32 ng / ml, l’ormone paratiroideo
(PTH) mantiene livelli stabili e si ridurre il rischio di ipoparatiroidismo
secondario, comunemente associato con bassi livelli di vitamina D. Inoltre,
l’assorbimento di calcio intestinale migliora, riducendo il rischio di malattia
ossee secondarie [5,28]. Queste funzioni di base della vitamina D sono
efficacemente dimostrate con livelli a 25 (OH) D > 32 ng / ml; Tuttavia, i
benefici superiori sono osservati a livelli ancora superiori. Ad esempio, solo a
livelli 25 (OH) D
> 40 ng / ml, la vitamina D cominciano ad essere immagazzinata nel muscolo e
grasso [20,28]. Pertanto, a livelli <40 ng / mL, il corpo si basa su un
rifornimento giornaliera di vitamina D per soddisfare direttamente le esigenze
quotidiane, ma in base all’apporto dietetico quotidiano non saranno quasi mai
sufficienti.
A livelli <40 ng / mL, sembra che vi sia sufficiente circolazione 25 (OH) D
disponibile per tutte le necessità metaboliche immediate. Tuttavia, la vitamina
D non è probabilmente disponibile per vari processi avanzati coinvolti nei
percorsi autocrini [20].
Non voglio tenervi nascosta nessuna informazione che riguardi la
vitamina D, soprattutto se ad alto dosaggio. Questa molecola è molto
dibattuta e, in effetti, ha due grossi problemi: costa pochissimo e non
è brevettabile! E questi sono effetti collaterali devastanti per
un'Azienda come Big Pharma che fattura più di mille miliardi di dollari
l'anno. Se la vitamina D fosse assunta da tutti nel giusto dosaggio, in
pochi anni perderebbe un buon 70% dei suoi guadagni. Aggiungiamoci una
corretta alimentazione, che non è vegetariana o vegana (chissà come mai
è la più spinta nei media ultimamente, i cui spazi pubblicitari li
pagano le aziende farmaceutiche in larga parte!), e il business del
farmaco è F I N I T O!
Ora, come operano nella società e nella politica questi giganti
economici è da tempo noto. Giusto ieri sera ho visto un bellissimo film
documentario che vi consiglio, "Fed up", dove si spiega chiaramente come
le lobbies siano in grado di influenzare le scelte governative e da
decenni cooptino figure mediche di spicco, se non intere associazioni.
Tutto questo accade perché le bugie che vendono sono scientificamente
insostenibili, per cui comprano i supporti per raccontarle in modo
credibile.
Uno dei modi classici per difendere il proprio business trilionario è
quello di smontare terapie alternative che funzionano e che non sono
brevettabili. E' successo decine di volte nella storia, uno dei casi più
eclatanti e recenti è il metodo Di Bella. All'epoca, così accusava il
Procuratore di Torino Raffaele Guariniello, riferendo che erano stati
usati farmaci scaduti o difettosi per la sperimentazione. Tutto ciò
costruito ad arte per bocciare questa cura anti cancro che invece molto
spesso dà degli ottimi risultati. Ma passiamo alla vitamina D...
Ad agosto 2014, un gruppo di neurologi brasiliani ha scritto una lettera
al Journal of Neurological Sciences, lamentando che il protocollo
Coimbra sarebbe uno specchietto per le allodole, senza alcuna base
scientifica. A ottobre dello stesso anno pubblicai un articolo, su
richiesta del Dr. Coimbra, con la sua risposta dettagliata. Ciò che fa
rabbia e che fa ridere amaramente è che la sostanza dell'accusa dei
neurologi verso Coimbra è che hanno potuto constatare 21 casi di
pazienti che non hanno risposto come dovevano al protocollo (in 1 solo
anno, cioè quando ancora il dosaggio non si è stabilizzato per tutti) o
che hanno avuto problemi (rapidamente risolti) di ipercalcemia. 21 su
4.000 trattati in tutto il Brasile!!! Lo 0,5%!!! Ma io dico, ma prima di
contestare questa misera percentuale di eventuale insuccesso a un
medico, volete considerare il 70% di inefficacia totale o parziale dei
farmaci che date ai pazienti per trattare le stesse malattie, nonché gli
effetti collaterali spesso devastanti che gli stessi comportano?!
Chiarita, di nuovo, la questione che qualche ansioso/a ritira fuori a
distanza di mesi, passiamo a delle informazioni più utili, relative agli
effetti collaterali che la vitamina D può dare anche nel dosaggio di
10.000 UI, che ormai sappiamo essere sicuro e tollerato.
In questa immagine, viene chiaramente spiegato che in letteratura
scientifica non si sono evidenziati casi di tossicità (ipercalcemia) a
dosaggi sotto i 30.000 UI al giorno e con una quantità nel sangue
inferiore a 200 ng/ml. Ovviamente, fate sempre tutto sotto controllo
medico e non di testa vostra.
Ma quali sono gli effetti collaterali della vitamina D? (Qui l'articolo
originale)
Be', ci sono decisamente pochi effetti collaterali della vitamina D e la
maggior parte si possono facilmente risolvere quando si conoscono alcuni
trucchi. C'è molta confusione circa gli effetti collaterali della
vitamina D, perché parecchie persone confondono gli EFFETTI INDESIDERATI
con quelli da overdose di vitamina D.
Ci sono stati migliaia di studi condotti sulla vitamina D e la
stragrande maggioranza degli studi affermano lo stupore per la notevole
MANCANZA di effetti collaterali. Naturalmente, ci sono sempre alcuni
effetti collaterali, ma anche il placebo (pillole di zucchero) ha
effetti collaterali negli studi e si deve CONFRONTARE la quantità e la
gravità degli effetti collaterali a quelli dei placebo. Per la maggior
parte, non ci sono più effetti collaterali della vitamina D rispetto a
quelli sperimentati dai pazienti con il placebo. Di seguito, alcuni che
si potrebbe verificare e qualche aiuto per risolverli.
Cosa c'entra il magnesio?
Per SINTETIZZARE vitamina D nel sangue, il tuo corpo deve utilizzare il
magnesio. E una grande percentuale di persone è molto o moderatamente
carente di magnesio (davvero?!). E quindi, alcune persone che prendono
la vitamina D e credono di avere effetti collaterali, stanno invece
avendo segni di carenza di magnesio!!
Gli effetti collaterali della vitamina D, che sono in realtà sintomi di
carenza di magnesio sono:
vitamina D e stipsi;
tremori, iperattività, insonnia o ansia da vitamina D;
palpitazioni;
crampi muscolari.
Questi effetti collaterali della vitamina D possono essere facilmente
superati prendendo magnesio e vitamina D insieme. Ma il magnesio non è
il solo nutriente necessario a evitare problemi nel prendere la vitamina
D. E' indispensabile avere anche sufficienti livelli di vitamine A e K,
soprattutto se si assumono pillole di vitamina D da 50.000 UI, che
vengono raccomandate da molti medici. E' altamente consigliato, con
qualsiasi regime di vitamina D, prendere anche un multivitaminico di
ALTA QUALITÀ.
Qualità delle pillole e ingredienti
"Alcuni grandi effetti collaterali della vitamina D"
Alcune persone hanno nausea, si sentono assonnate, vedono comparire rash
cutanei o sentono un cattivo sapore in bocca. Questi effetti collaterali
della vitamina D sono molto spesso non a causa della vitamina D in sé,
ma a causa della qualità dell'olio che viene utilizzato come supporto
per la vitamina D! Vedete, la maggior parte delle capsule di vitamina
sono realizzate con l'olio e l'olio può diventare rancido nel tempo.
Anche se le capsule hanno una data di scadenza, non c'è modo di sapere
da quanto tempo l'olio era fermo prima di essere confezionato. Se ti
senti male, assonnato, hai un sapore metallico o cattivo in bocca o
pensi di essere "allergico" alla vitamina D, allora la prima cosa da
fare è cambiare il vostro integratore di vitamina D con uno che è:
confezionato in olio di cocco, che non si irrancidisce;
confezionato "a secco" senza oli.
e questo potrebbe risolvere gli effetti collaterali della vitamina D.
Se hai difficoltà a deglutire le pillole o stai integrando a bambini
piccoli, c'è la vitamina D in spray a disposizione per rendere le cose
più facili.
Dolore ai muscoli e alle ossa
Questo è un effetto collaterale della vitamina D, che non è così facile
che accada ed è in realtà un segno che è davvero necessario continuare a
prendere la vitamina D. Se si verificano dolori da vitamina D molto
probabilmente significa che le ossa si sono un po' demineralizzate per
la carenza di vitamina D, per un periodo molto lungo. Quando le ossa
sono demineralizzate e si inizia la terapia di vitamina D, questo
comporta un ritorno del calcio nelle ossa. Quando il calcio va nelle
ossa, porta con sé fluidi. Questi fluidi possono effettivamente causare
una piccola espansione della "matrice del collagene" all'interno delle
ossa e questa espansione spinge contro la copertura esterna dell'osso,
che è molto flessibile e ha ampie terminazioni nervose.
In questo caso, si può sperimentare questo dolore osseo o, addirittura,
dolore muscolare. In caso di insorgenza o peggioramento del dolore in
seguito all'assunzione della vitamina D, che non fa parte delle
controindicazioni della vitamina D, non c'è un motivo per essere
spaventati o per smettere di prendere la vitamina D. Se si continua con
la terapia di vitamina D, il dolore dovrebbe diminuire in alcune
settimane. A questo disagio, si evidenzia un grosso vantaggio nel lungo
termine, se si riesce a gestire il dolore per questo periodo e andare
oltre.
Claudio Sauro·Venerdì 19 agosto 2016
LO ZENZERO INSIEME ALLA VITAMINA D POTREBBE CURARE TUTTO.
LO ZENZERO E’ L’ANTIDOLORIFICO NATURALE Più POTENTE DI QUALSIASI FARMACO
Spesso ricorriamo agli antidolorifici per alleviare dolori e
infiammazioni,quando esiste un antidolorifico naturale più potente e non
nocivo:lo zenzero. Da uno studio condotto da un team di ricercatori
dell’Università di Copenhagen è emerso che questo alimento è più
efficace di un medicinale come l’ibuprofene per trattare le
infiammazioni. Leggiamo su Greenme:
“Lo zenzero, una spezia dalla numerose proprietà benefiche, è stato
posto al centro di uno studio che ne ha confrontato l’azione come
antidolorifico con medicinali di uso comune, come l’ibuprofene ed il
cortisone. L’azione di tali rimedi è stata valutata da parte degli
esperti con particolare riferimento all’artrite, sia nel caso di artrite
reumatoide che di osteoartrite.
Lo studio in questione è stato condotto da parte dei ricercatori
dell’Università di Copenhagen ed ha ricevuto la propria pubblicazione da
parte della rivista scientifica Arthritis. La risposta delle cellule,
sane o affette da artrite, ad alcuni medicinali antinfiammatori, come
ibuprofene e cortisone, è stata osservata in vitro, accanto all’azione
in proposito relativa all’estratto di zenzero. Dallo studio è emerso
come l’ibuprofene, uno dei più comuni farmaci antidolorifici, non abbia
alcun effetto sulla produzione di citochine, delle molecole proteiche
che possono causare infiammazione nell’organismo e portare alla comparsa
del dolore. Sono stati invece identificati come antinfiammatori efficaci
sia il cortisone che l’estratto di zenzero“.
E a differenza del cortisone, lo zenzero non ha effetti collaterali: “A
parità di effetti antinfiammatori, gli esperti hanno sottolineato un
importante punto a favore dell’estratto di zenzero rispetto al
cortisone. Mentre l’assunzione di estratto di zenzero non presenta
effetti collaterali, la somministrazione di cortisone può condurre alla
comparsa di conseguenze indesiderate per l’organismo già note, come
gonfiore, debolezza muscolare, aritmia cardiaca, pressione alta, ansia e
problemi di insonnia“. Lo zenzero, per di più, ci aiuta a prevenire il
raffreddore: “Lo zenzero aiuta il sistema immunitario e per questo
motivo viene utilizzato per la prevenzione e il trattamento del
raffreddore. Lo zenzero è molto utile sia da consumare fresco che da
utilizzare per preparare infusi adatti a prevenire ed alleviare il
raffreddore e i classici malanni autunnali e invernali“. Ad alleviare il
mal di gola:
“Lo zenzero fresco è davvero portentoso in caso di mal di gola. I rimedi
della nonna ci insegnano a mangiare un pezzetto di zenzero fresco non
appena avvertiamo che la gola inizia a pizzicare. Le proprietà benefiche
dello zenzero calmano il mal di gola e se il fastidio è leggero possono
contribuire ad alleviarlo del tutto in breve tempo. Lo zenzero è un
antidolorifico naturale“.
E, infine, a calmare la tosse:
“Come analgesico e antidolorifico, lo zenzero può essere utilizzato per
ridurre la tosse, soprattutto se il sintomo è associato al raffreddore.
L’azione riscaldante dello zenzero aiuta ad eliminare il muco dalle vie
respiratorie, che potrebbe essere associato alla comparsa della tosse e
ad altri fastidi molto comuni, come il raffreddore“.
Come dimagrire col tè allo zenzero? Quando è meglio non berlo? Tè allo
zenzero; l’avete mai provato? È un rimedio medicinale dalle numerose
proprietà, tra cui aiutare la perdita di peso in modo sano. Questa
radice dal piacevole sapore piccante si distingue per essere un alleato
perfetto che non solo aiuta a perdere quel grasso di troppo, ma che
allevia anche i dolori, poiché è uno dei migliori antinfiammatori
naturali che esistono. Oggi nel nostro spazio vogliamo spiegarvi qual è
il modo più adeguato per perdere peso con il delizioso tè allo zenzero,
ma è altrettanto importante sapere in quali casi non è adeguato berlo.
Prendete appunti. Se ultimamente avete notato che siete ingrassati, che
l’addome e i fianchi sono aumentati e che non potete più indossare i
vestiti di sempre, è il momento di prendere dei provvedimenti.
Innanzitutto è importante che teniate in conto che per dimagrire non
potete limitarvi a consumare “esclusivamente” il tè allo zenzero per
qualche giorno. Il tè allo zenzero è un alleato, una parte integrante
della dieta, ma è fondamentale che giorno dopo giorno riduciate
l’eccesso di grassi, che vi sforziate a mangiare meglio preparandovi
gustose insalate o verdure al vapore, e che non trascuriate la quantità
di proteine, fibre e acqua abbondante nell’arco della giornata. Se in
più fate attività fisica e completate il tutto con una tazza di tè allo
zenzero dopo i pasti, riuscirete a raggiungere il vostro peso ideale in
cinque settimane. Richiede impegno e volontà, chiaro, ma ne vale la
pena. Scoprite con noi perché il tè allo zenzero è buono per dimagrire.
Il tè allo zenzero facilita la digestione Uno dei migliori benefici
dello zenzero è che aiuta ad avere una digestione migliore. Sapete
perché? Grazie alle sue proprietà naturali di indurre il movimento
regolare dello stomaco e dell’intestino crasso e tenue. Per questo, gli
alimenti vengono processati molto meglio e i nutrienti vengono
sintetizzati in maniera adeguata, disfacendovi di tutto ciò di cui non
avete bisogno. Effetto termogenico dello zenzero Sapete che cosa vuol
dire che un alimento è un buon termogenico? Significa che può aumentare
la temperatura corporea, inducendo l’attivazione del metabolismo per
bruciare grassi. La radice di zenzero è una delle piante più efficaci
per dimagrire in maniera naturale e l’effetto termogenico è uno dei suoi
benefici principali. Lo zenzero aiuta a sentirsi sazi Di sicuro vi è
capitato di finire la colazione, andare al lavoro e poco dopo sentire un
vuoto insopportabile allo stomaco. Ecco che si ripresenta la fame! È a
quel punto che si cade nell’errore di spizzicare la prima cosa che si ha
di fronte: cracker salati, pasticcini… Lo zenzero è molto noto anche per
essere un soppressore naturale dell’appetito. Per questo, si consiglia
di bere una tazza di tè allo zenzero dopo i pasti. Se avete mangiato a
sufficienza, non avete motivo di mangiucchiare tra i pasti, e l’ideale è
che resistiate fino a cena. Lo zenzero aiuta a eliminare quell’ansia,
quel desiderio di mangiare a tutte le ore. Perché non metterlo in
pratica oggi stesso? Lo zenzero è un meraviglioso antiossidante l tè
allo zenzero è una delle bibite naturali con maggiori proprietà
antiossidanti. Grazie a questo, potrete eliminare tutte quelle tossine
che vi fanno stare male e che infiammano il corpo. Gli organi
funzioneranno in maniera ottimale e potrete bruciare grassi con maggiore
facilità. È un alleato eccellente per la salute! Come preparare il tè
allo zenzero Ingredienti
un bicchiere di acqua (200 ml)
30 grammi di zenzero crudo (tagliate una fettina della radice dello
spessore di un dito); la polvere di zenzero è un po meno attiva ma
comunque conserva tutte le proprietà dello zenzero crudo: la dose è di
un cucchiaino da tè per tazza
il succo di ½ limone
un cucchiaio di miele (20 grammi)
Preparazione
È molto facile da preparare. La prima cosa che dovete fare è mettere a
scaldare la tazza di acqua in una teiera di rame o argilla. Di solito le
teiere di alluminio o metallo non conservano altrettanto bene le
proprietà delle piante medicinali, quindi se potete cercate di
utilizzare questo tipo di materiali.
Quando inizia a bollire, aggiungete lo zenzero e lasciate cuocere per
venti minuti. Una volta trascorsi, spegnete il fuoco e lasciate riposare
per dieci minuti. In seguito, versate l’infuso nella vostra tazza
preferita e aggiungete il succo di mezzo limone. Mescolate bene e
aggiungete il cucchiaio di miele. È delizioso!
Quando berlo?
Bevetene due tazze al giorno dopo pranzo o dopo cena per quindici
giorni. Interrompete per una settimana e ricominciate. Ricordate di
seguire una alimentazione adeguata e di fare un po’ di attività fisica.
Zenzero, i principali benefici e come assumerlo Quando prendiamo lo
zenzero stiamo facendo qualcosa di positivo per la nostra salute. E' il
caso di rifare il punto. Mentre lo utilizziamo come insaporente (c'è chi
lo mette regolarmente nei piatti, sulle insalate, zuppe o altro*), lo
zenzero può anche darci un aiuto per risolvere alcuni problemi.
Classicamente:
1 – E' un eccellente carminativo e spasmolitico intestinale: dà sollievo
in caso di meteorismo e distensione addominale con i dolori che
comporta. E' anche consigliato quando manca l'appetito e se ci sono
problemi digestivi: in quest'ultimo caso, una tazza prima dei pasti.
Come utilizzarlo:
Facciamo un infuso grattuggiando la radice in acqua calda, e lasciando
macerare per qualche minuto.
2 – Anti-nausea.
Riduce la nausea da cinetosi (mal d’auto, di mare ecc.). E anche per la
nausea che colpisce alla mattina (salvo poi chiedersi il perché abbiamo
questa nausea). Per quest’ultima condizione si richiedono piccole dosi.
C'è chi lo consiglia tranquillamente anche per la nausea in gravidanza:
su questo ancora esiste qualche dubbio. Come utilizzarlo:
Grattuggiare la radice mescolata a miele o marmellata (o l'infuso del
punto 1): 50 grammi sono sufficienti. Si usano anche le polveri, ma
visto che ormai lo zenzero fresco si trova facilmente anche al
supermercato, meglio approfittarne.
3 – Notevole antinfiammatorio. Numerosi studi ormai mostrano come lo
zenzero riduca dolore, gonfiori e deficit motori nei pazienti affetti da
forme artritiche e dolori muscolari in genere. Agisce in vari modi,
anche grazie all’effetto protettivo contro i radicali liberi dovuto ai
gingeroli. Come utilizzarlo:
Anche in questo caso, una dose media di radice è pari a 50 grammi.
Possiamo fare il decotto ma anche grattuggiare sui cibi. Poi, ci sono
altri benefici, emersi anche recentemente.
4 – Contro le infezioni. Ottimo da consumare in infuso per farsi una
bella sudata al caldo all’inizio di un raffreddore o altri acciacchi
invernali (se si suda, però, bere acqua). Sudare significa che il nostro
organismo sta combattendo i virus di questi malanni. Inoltre, l'infuso
lenisce i fastidi in caso di tosse e raffreddore.
5 – Anti-cancro. Secondo diversi ricercatori i composti presenti nello
zenzero possono avere un’attività preventiva nei confronti del tumore
colorettale. Altre ricerche (Università del Michigan) segnalano
un’attività che induce le cellule del tumore ovarico a suicidarsi. In
questi casi i ricercatori hanno usato gli estratti che concentrano i
principi attivi dello zenzero. Esistono anche altre possibili
applicazioni, ad oggi da verificare. Si deve prestare attenzione se ci
sono problemi di coagulazione o se si assumono farmaci anticoagulanti.
*Come prendere lo zenzero?
A parte gli estratti e le tinture, noi abbiamo sottomano la radice. Che
ne facciamo?
Ecco alcune idee:
- Una limonata allo zenzero: uniamo in un bicchiere d'acqua succo di
limone, zenzro grattuggiato e un po' di miele.
- Piatto di riso: grattuggiare zenzero, semi di sesamo e alga nori:
piatto completo.
- Condimento per le insalate: in olio di oliva mettiamo zenzero, un po'
d'aglio e salsa di soia.
- Purée di patate dolci: sono di stagione, dopo averle ridotte in purea
aggiungere zenzero e succo d'arancia.
- Verdure saltate in padella: grattuggiare zenzero.
Inviato 19 agosto 2016 - 04:51
per riassumere
effetto anti-cancro
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26355461
per la traduzione
Se l'italiano è la tua lingua leggi sotto.
Se hai cliccato sul traduttore e vuoi leggere la pagina
nella tua lingua clicca sulla riga.
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http://www.cosenascoste.com/forum/topic/46983-lo-zenzero-insieme-alla-vit-d-potrebbe-curare-tutto/
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