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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
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Tutto sul MAGNESIO
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Tutto sulla vitamina D
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Per la vitamina K2 e la sua essenzialità
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Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi indispensabile per ogni essere vivente
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Sulla vitamina D3, mi permetto di riportare l'articolo in oggetto che cita i lavori del dr. Soram Khalsa sottolineando la parte:
" La vita moderna ha cambiato molte nostre abitudini e la gente passa davvero ben poco tempo all' aperto. Una volta i contadini lavoravano tutto il giorno sotto il sole e i bambini giocavano a pallone all' aperto: oggi la maggior parte di noi vive quasi tutto il giorno in un ufficio e i ragazzi passano troppe ore in casa davanti ai video-giochi, computer e tv.
L' inquinamento atmosferico ha una parte considerevole di responsabilità, perchè l' anidride solforosa e altre sostanze in sospensione oscurano il cielo filtrando i raggi ultravioletti necessari alla sintesi della vitamina.
Da ottobre a febbraio anche in zone climatiche temperate la luce solare è scarsa e difficilmente vi si espone più del viso e delle mani, imbacuccati come siamo specie in inverno. Perciò solo chi ha fatto adeguate scorte in estate, quando c'è la possibilità di prendere tutto il sole che si vuole, può considerarsi al sicuro, dato che questa vitamina può essere immagazzinata. Il problema è ancora più grave per tutte le zone a nord dei 35° di latitudine: per dare un' idea, queste comprendono città come Parigi, Londra, Stoccolma, New York, Chicago, Detroit, solo per menzionarne qualcuna, dove il sole non si alza mai oltre i venti gradi al di sopra dell' orizzonte e il suo contributo in questo senso in inverno è praticamente nullo.
Come se non bastasse, da anni si è aggiunto il terrorismo mediatico demenziale di cui sopra, per cui la gente cerca di esporsi il meno possibile al sole per timore di ammalarsi di cancro, e le creme cosmetiche di cui si fa largo uso sono dotate, come si sa, di filtri solari, contribuendo così ad aggravare le cose."

L'articolo recita:
"Mi dispiace dover dire che anche questo articolo sotto, nella sua giusta informazione riguardo al CALCIO ed al MAGNESIO, dimostra di essere lontano dalla realtà, quindi anch'egli FALSO.
Mi permetto di dirlo con certezza, poichè per fissare il CALCIO alle ossa, il corpo ha bisogno sì del MAGNESIO, ma sopratutto della vitamina D.
E' questo "ALIMENTO ESSENZIALE" che ha il preciso compito di fissare il CALCIO alle ossa, ai denti ed alle altre parti del corpo dove questo CALCIO è indispensabile.
Si deve tenere conto che, anche se il CALCIO è in eccesso, il corpo munito di sensori nel sangue, questo eccesso lo elimina senza problemi nelle urine in quanto è idrosolubile, quindi ne regola i valori automaticamente onde non causarsi danni in quanto il corpo si sà AUTOGUARIRE.
Per anni ci è stato detto che dovremmo assumere più calcio per avere ossa più forti. Le autorità sanitarie hanno innalzato la RDA (dose alimentare giornaliera raccomandata) da 500 milligrammi a 1000mg.
Con tutto il calcio che le donne stanno assumendo, si potrebbe pensare che l'osteoporosi possa essere stata sconfitta. Ma non lo è affatto. Infatti è in continuo aumento.
Diversi studi hanno dimostrato che 9 donne su 10 dopo la menopausa hanno un grado variabile di osteoporosi. Ogni anno più di un milione di donne soffrono per fratture ossee.
Nonostante tutti i messaggi che esortano le donne a bere più latte ed assumere più calcio, il problema non migliora.
Non stanno assumendo poco calcio..... ne assumono troppo!
Ci sono alcuni fatti incontestabili:
- le donne americane hanno uno dei livelli di consumo di calcio più alti al mondo. Hanno però una delle più alte percentuali di osteoporosi
- le donne dell'India e Asia consumano appena una piccola frazione rispetto alle americane ma raramente si ammalano di osteoporosi o artrite
- non importa quanto calcio si assume, il calcio non può essere assorbito nelle ossa senza l'aiuto del magnesio.
Gli esperti ritengono che le donne occidentali (anche quelle che prendono integratori minerali) hanno una deficienza di magnesio. Ciò significa che per la maggior parte delle donne il calcio
che stanno assumendo non viene assorbito.
Cosa succede a quel quantitativo extra di calcio che non viene assorbito?
Un po' si fissa nei muscoli provocando una loro anormale contrazione, spesso provocando crampi muscolari e dolore "inspiegabile". Altro si attacca alle articolazioni, dove può provocare artrosi.
Un po' si accumula nei reni dove può provocare calcoli. Può, inoltre, accumularsi nelle arterie dove forma depositi di placca che contribuiscono all'insorgenza di malattie cardiovascolari.
Perciò, se si vuole prevenire questi disturbi, si dovrebbe prendere una quantità doppia di magnesio rispetto a quella di calcio.
Ecco alcuni benefici che il magnesio può portare al nostro organismo.
- Inverte l'osteoporosi.
Diversi studi hanno dimostrato che il magnesio non solo rallenta la perdita di massa ossea ma in effetti inverte il processo. In uno studio condotto dal dr. Guy Abraham si è passati dalla
somministrazione di calcio a quella di magnesio a diverse centinaia di donne. Risultato: le partecipanti hanno riscontrato un aumento della densità ossea in media dell'11%.
Se si considera che le donne dopo la menopausa perdono circa l'1% di massa ossea annualmente, significa che le donne dello studio hanno recuperato decenni di perdita ossea.
- Previene le malattie cardiache.
Le malattie cardiache sono il killer numero uno delle donne. Come hanno dimostrato alcuni studi, la maggior parte delle persone colpite da infarto hanno una deficienza di magnesio. E' già stato detto che il magnesio impedisce al calcio di accumularsi nelle arterie.
Ma questo è solo l'inizio.
Questo minerale aiuta anche a mantenere il battito cardiaco regolare.
Ecco come: il magnesio favorisce il rilassamento muscolare, mentre il calcio ne provoca la contrazione.
Perciò, mentre un appropriato equilibrio di calcio e magnesio fa sì il muscolo cardiaco funzioni correttamente, un eccesso di calcio può provocare un eccesso di contrazioni, portando
agli spasmi muscolari conosciuti come attacco cardiaco.
La comunità medica internazionale è da tempo a conoscenza degli effetti pericolosi dell'eccesso di calcio sul muscolo cardiaco. E' per questo che la maggior parte dei rimedi per le malattie cardiache siano i farmaci bloccanti dei canali del calcio, sostanze che bloccano l'entrata del calcio nel cuore.
Forse non dovremo attendere che il nostro medico tenti di salvarci la vita con queste pericolose medicine. Possiamo proteggere il nostro cuore prendendo subito il magnesio.
La prestigiosa rivista statunitense American Heart Journal lo definisce "il bloccante naturale dei canali del calcio".
ULTERIORI BENEFICI
- Porta sollievo per le emicranie....insonnia....depressione ....e altro ancora.
Combattere l'osteoporosi e prevenire le malattie cardiache e l'artrite sono solo la punta dell'iceberg di questo versatile nutriente. Alcuni studi hanno dimostrato che il magnesio è anche
efficace nel risolvere emicranie, insonnia, depressione, ipertensione, mal di schiena, costipazione, calcoli renali, fatica cronica e sindrome pre-mestruale. In questo ultimo caso aiuta a combattere la voglia di cibo: non è casuale che molte donne hanno voglia di cioccolato prima e durante il ciclo mestruale. La sindrome pre-mestruale è provocata da bassi livelli di magnesio.... ed il cacao è uno dei cibi più ricchi di magnesio conosciuti.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminadcalciomagnesio.htm

La dimostrazione è che è difficile che il medico di base ne richieda i valori nell'esame del sangue al laboratorio analisi. Questo valore lo richiede solo se si ha il sospetto di anomali. A conferma si può rilevare dai miei esami del sangue nel tempo, che solo in data 25 gennaio 2015 su mia personale richiesta.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/esame15.htm

Se il valore rilevato è superiore al valore massimo fissato dal laboratorio analisi, è perchè si è in INTOSSICAZIONE da vitamina D la quale ne altera il  controllo dei sensori.
L'articolo che parla della INTOSSICAZIONE da vitamina D, riporta che uno dei primi sintomi è la IPERCALCEMIA con valori da 13 a 14 mg/cl molto superiori al 10.30 come valore massimo dei laboratori.
"""La presenza di una quantità eccessiva nel nostro corpo di vitamina D, la così detta ipervitaminosi D, aumenta l’assorbimento del calcio dalle ossa e contribuisce ad un accumulo dello stesso nei tessuti molli, con la conseguente formazione di calcoli.
L’ipercalcemia connessa con un eccesso di vitamina D, comporta anche l’indurimento dei vasi sanguigni nel cuore e nei polmoni e – nei casi estremi – può portare addirittura al coma ed alla morte. Frequente urinazione -perdita dell’appetito -nausea -vomito -diarrea -stitichezza -debolezza muscolare -vertigini -stanchezza -calcificazione dei tessuti soffici del cuore, dei vasi sanguigni e dei polmoni, e nei casi più gravi -confusione -ipertensione -insufficienza renale e coma, sono alcune delle possibili conseguenze di una eccessiva assunzione di vitamina D."""

http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/vitaminadintossica.htm

La dimenticanza della vitamina D, questo a parer mio lo ritengo è il VERO INGANNO, poichè il CALCIO in eccesso, come sopra detto, viene eliminato dal corpo senza problemi in quanto idrosolubile grazie al MAGNESIO ed alla vitamina D che regolano i sensori nel sangue nei giusti valori.
Peccato che l'articolo di questa vitamina D non ne parli, e non denunci di conseguenza la CARENZA mondiale di questa importantissima vitamina D.
Certo di questo non se ne deve parlare, poichè se si facesse, si dovrebbe dire alle persone, specialmente le donne, che devono farsi fare l'esame del sangue richiedendo appunto il valore di questa vitamina D.
Ma non basta, la cosa peggiore è che si dovrebbe dire alle persone che, dato che la vitamina D il corpo è in grado di AUTOPRODURSELA partendo dal COLESTEROLO già anch'egli AUTOPRODOTTO dal fegato, si dovrebbe dire che spalmarsi sulla pelle le CREME SOLARI, queste ne impediscono questa salutare AUTOPRODUZIONE.
La pagina recita:
"""Negli ultimi decenni la nostra consapevolezza riguardo agli additivi chimici presenti negli alimenti è cresciuta sempre di più. Stiamo attenti a quello che compriamo e spesso aiutiamo nel dettaglio gli ingredienti di ogni prodotto.
L'industria alimentare si è adeguata alle nuove normative e sopratutto alla sensibilità del consumatore. eliminando molte sostanze nocive o presunte tali e sforzandosi di trovare delle alternative naturali. Oggi è normale vedere scritto sui vari prodotti "polifosfati", ecc. La situazione, probabilmente, migliorerà sempre di più.
Perchè non prestiamo la stessa attenzione quando compriamo un cosmetico o un prodotto per l'igiene personale? Forse perchè mangiare è diverso da spalmarci qualcosa sulla pelle? Certamente lo è! L'involucro cutaneo non ha una funzione di "accoglimento" e di "digestione" come il tratto gastro-intestinale, ma ha pur sempre una certa capacità d'assorbimento...anzi a livello cutaneo la situazione potrebbe essere peggiore perchè almeno l'intestino opera una certa selezione su quello che assorbe. L'effetto finale è che diverse sostanze applicate esternamente raggiungono i tessuti e il torrente sanguigno esattamente come fanno gli alimenti o le bevande. Ricordo che l'industria cosmetica utilizza circa 13.000 tra sostanze sintetiche e semisintetiche e molte di queste sono state poco valutate da un punto di vista della tossicità.
Per decenni ci hanno terrorizzati con la storia che il sole ci fà venire il cancro della pelle, su cui non tutti concordano. Le creme solari, forse prevengono il cancro della pelle, ma in compenso potrebbero farci venire il tumore da qualche altra parte, considerata la concentrazione di porcherie chimiche che contengono. In america l'industria del cosmetico vende creme solari con sostanze cancerogene e poi fà donazioni alla "America Cancer Society" (associazione non-profit per la lotta contro il tumore), che a sua volta raccomanda alla gente l'uso delle creme solari per prevenire il cancro. La solita storia di interessi economici che si cela dietro molto del contemporaneo terrorismo medico.
Gli industriali del cosmetico affermano che i prodotti chimici presenti nelle loro creme non vengono assorbiti all'interno del corpo, ma gli studi dimostrano il contrario; almeno quattro tra i più comuni filtri solari vengono assorbiti eccome, dato che sono stati ritrovati non solo negli strati più profondi della pelle, ma anche nelle urine. E poi, cìè da chiedersi come potrebbero funzionare certi farmaci veicolati con il cerotto (nicotina, ormoni, cadiologici)?"""
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/cremesolari.htm

E' comprensibile che si causerebbe danni enormi alle industrie produttrici di queste creme, ma leggendo l'articolo sotto si capisce che:
"""Per decenni ci hanno terrorizzato con la storia che il sole ci fa venire il cancro della pelle, su cui non tutti concordano. Le creme solari, forse prevengono il cancro della pelle, ma in compenso potrebbero farci venire il tumore da qualche altra parte, considerata la concentrazione di porcherie chimiche che contengono. In America l’ industria del cosmetico vende creme solari con sostanze cancerogene e poi fa donazioni alla “American Cancer Society” (associazione non-profit per la lotta contro il tumore), che a sua volta raccomanda alla gente l’uso delle creme solari per prevenire il cancro. La solita storia di interessi economici che si cela dietro molto del contemporaneo terrorismo medico (1, 2).
Gli industriali del cosmetico affermano che i prodotti chimici presenti nelle loro creme non vengono assorbiti all’interno del corpo, ma gli studi dimostrano il contrario: almeno quattro tra i più comuni filtri solari vengono assorbiti eccome, dato che sono stati ritrovati non solo negli strati più profondi della pelle, ma anche nelle urine (4). E poi, c’è da chiedersi come potrebbero funzionare certi farmaci veicolati con il cerotto (nicotina, ormoni, cardiologici) ?"""

http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/cremesolari.htm

http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/cremesolariinganno.htm

Ora si può quindi concludere che l'articolo a parlare di CALCIO, oltre che essere superfluo è anche DISINFORMATIVO, e che facendolo si capisce che lo fà per DEMONIZZARE il latte, CIBO NATURALE che non si può adulterare ed adattare alle lavorazioni della industria alimentare onde farne un BUSINESS quindi DISINFORMAZIONE tanto a cuore alle industrie ed alla medicina loro complici.
Quindi ritengo che per la GIUSTA informazione riguardo alla OSTEOPOROSI, che viene attribuita alla meno pausa, che sia il CALCIO a causarla è FALSO poichè si dovrebbe informare che la VERA CAUSA della OSTEOPOROSI non è l'ecceso di CALCIO poichè impossibile, ma è la CARENZA di vitamina D e di MAGNESIO.
La pagina recita:

"""In data 07 agosto 2015 ha fatto la Osteodensitometria con un risultato nettamente superione al precedente in data 23 maggio 2013
i valori precedenti 
Regione                                 BMD
L1                                         0.642
L2                                         0.769
L3                                         0.772
L4                                         0.713
L1-L4                                    0.725

i valori attuali
L1                                         0.687
L2                                         0.806
L3                                         0.789
L4                                         0.778
L1-L4                                    0.769

che si possono controllare dagli esami allegati sotto, dai quali si può rilevare che i valori sono nettamente più alti.
Si ha certezza che con i FARMACI o si ferma la progressione o si peggiora di volta in volta.
Quindi deduco che per noi sia
UNA BELLA VITTORIA sulla OSTEOPOROSI ingoiando SOLO gli "ALIMENTI ESSENZIALI" ed i CIBI NATURALI tra i quali il LATTE per il CALCIO, EVITANDO COME LA PESTE I FARMACI CHIMICI.
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/francadensitaossea.htm

dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/francaparatormonevitD.htm

Certo ne ha fatta di strada la medicina se penso che, trattando delle vitamine, sui testi da me utilizzati ai tempi dell' università (non troppi decenni or sono) l'unico motivo di interesse clinico della vitamina B12 si identificava nella sua ben nota azione preventiva nei confronti dell' anemia pernicosa. Adesso che si è scoperto che una sua deficienza può avere ripercussioni anche sulla crescita, sull' efficienza del sistema immunitario e del sistema nervoso, che a sua volta può portare a condizioni anche serie e irreversibili, come apatia, disturbi della memoria, umore instabile, paranoia, tremori e difficoltà nella deambulazione e che, dulcis in fundo, può perfino essere all' origine del cancro, ci si può rendere conto della voragine che è stata colmata.

Stesso discorso vale per la vitamina D, che per tanto tempo è stata associata al rachitismo e a pochissime altre patologie confinate al sistema osseo.

Com' è infatti ampiamente risaputo, questa vitamina è fondamentale per l' assorbimento del calcio e del fosforo, la cui carenza è collegata a malattie ossee come il rachitismo, l' osteomalacia (la variante adulta del rachitismo infantile, caratterizzata da fragilità e rammollimento delle ossa, e conseguente deformazione, con debolezza e dolori generalizzati alle ossa) e anche l' osteoporosi.

Tuttavia le conoscenze maturate in particolare in questi ultimi dieci anni grazie a studi randomizzati (oramai lo standard di riferimento nella ricerca medica) hanno dello sbalorditivo, tanto da indurre qualcuno a parlare di rivoluzione in campo medico.

Avreste immaginato che una carenza di vitamina D potesse avere a che fare con ben diciassette (!!!) tipi di cancro, malattie cardiache (in particolare insufficienze e aritmie), ipertensione, ictus, malattie autoimmuni, diabete, dolori cronici muscolari e articolari, asma, fibromialgia, deterioramento delle funzioni cognitive senile (Alzheimer), depressione e altri disturbi psichici, autismo e perfino banali influenze e raffreddori?

Ce lo rivela nel suo libro, "I poteri curativi della vitamina D", Soram Khalsa, un medico docente molto in vista negli Stati Uniti, specializzato in medicina internistica, che ha ottenuto un prestigioso riconoscimento nel 2007.

dr. Soram Khalsa

Nella sua pratica clinica, che esercita in Arizona, segue la cosiddetta medicina integrata, in quanto sintesi di fitoterapia, nutrizione, omeopatia, agopuntura, medicina ambientale e medicina internistica convenzionale.

E come c' era da aspettarsi, alla luce di tutte queste nuove scoperte, cambia anche la prospettiva da cui valutare i fabbisogni di questo prezioso nutriente, essendo quelli in vigore fino a poco tempo fa ormai anacronisticamente bassi, in quanto calcolati unicamente in funzione della prevenzione dei disturbi ossei.

A ciò si aggiunge, altra sorpresa, che le carenze di vitamina D sono più diffuse di quanto si immagini, al punto che si potrebbero considerare una nuova, vera epidemia mondiale. Lo stesso dr. Khalsa lo ha riscontrato nel 75% dei suoi pazienti, e nonostante questi vivano in una zona (il sud degli Stati Uniti) dove la luce solare non difetta di sicuro.

Già, perchè, come molti sapranno, questa è una vitamina molto particolare, l' unica che può essere di produzione endogena, che avviene grazie appunto all' azione dei raggi ultravioletti solari sull' epidermide, e quindi non di provenienza alimentare, tanto che forse sarebbe più appropriato considerarla un ormone steroideo, molto simile per struttura al colesterolo, dal quale in effetti deriva. Anzi, ad essere precisi, più che di una singola sostanza, si tratta in realtà di una famiglia di molecole molto simili tra loro, che però, pur condividendo alcune proprietà a livello fisiologico, se ne differenziano per altre.

Le forme più diffuse in natura sono la D3 (colecalciferolo), quella prodotta ed utilizzata dal nostro corpo (e presente anche nelle poche fonti alimentari) e la D2 (ergocalciferolo), che deriva da alcune fonti vegetali come lieviti e funghi per irradiazione solare. Quest' ultima, da molto tempo usata dall' industria alimentare per fortificare comuni alimenti, è stata accusata di comportare pericolosi effetti collaterali, e comunque è molto meno efficace della D3.

Ma com' è possibile che in società evolute ed opulente come quelle occidentali siano così diffuse carenze che, nel caso degli ultrasettantenni, arrivano ad interessare la grande maggioranza degli individui?

Premesso che le fonti alimentari non sono certo abbondanti, limitate praticamente ad alcuni cibi animali (a parte l' olio di fegato di merluzzo, che ne è particolarmente ricco, la vitamina D si trova nel pesce azzurro e in altri pesci grassi, mentre quantità inferiori si riscontrano nel tuorlo delle uova, nel grasso del latte e nelle frattaglie) è la luce solare, come dicevo, la fonte principale.

Ed è questo molto probabilmente il punto cruciale: la maggior parte dei medici sottovaluta il problema, ritenendo le avitaminosi e il rachitismo roba del passato, e danno per scontato che tra dieta ed esposizione solare si possa agevolmente coprire il fabbisogno di questa vitamina.

Lo stesso dr. Michael Holick, il massimo esperto mondiale sulla vitamina in questione, è stato licenziato dal dipartimento universitario di dermatologia di Boston per le sue idee in netto contrasto con quelle dei dermatologi, che da diversi anni raccomandano di limitare l' esposizione al sole per ridurre i rischi di tumore alla pelle.

Su questa idiozia mi sono già espresso nel post "Tumore al seno: istruzioni per l' uso", e a tal proposito posso solo aggiungere che si tratta di un ottimo esempio di una scienza che si muove coi paraocchi, che divide tutto in compartimenti stagni e continua a non capire che concentrandosi ogni volta su di un unico distretto si finisce col perdere la visione d'insieme. Si tratta insomma di teorie basate unicamente su nozioni astratte e frammentarie, non opportunamente integrate in una visione olistica dell'essere umano.

Chiusa la breve digressione, è necessario evidenziare che l'approvvigionamento di sufficienti quantità di vitamina D è tutt' altro che scontato per più di un motivo:

La vita moderna ha cambiato molte nostre abitudini e la gente passa davvero ben poco tempo all' aperto. Una volta i contadini lavoravano tutto il giorno sotto il sole e i bambini giocavano a pallone all' aperto: oggi la maggior parte di noi vive quasi tutto il giorno in un ufficio e i ragazzi passano troppe ore in casa davanti ai video-giochi, computer e tv.
L' inquinamento atmosferico ha una parte considerevole di responsabilità, perchè l' anidride solforosa e altre sostanze in sospensione oscurano il cielo filtrando i raggi ultravioletti necessari alla sintesi della vitamina.
Da ottobre a febbraio anche in zone climatiche temperate la luce solare è scarsa e difficilmente vi si espone più del viso e delle mani, imbacuccati come siamo specie in inverno. Perciò solo chi ha fatto adeguate scorte in estate, quando c'è la possibilità di prendere tutto il sole che si vuole, può considerarsi al sicuro, dato che questa vitamina può essere immagazzinata. Il problema è ancora più grave per tutte le zone a nord dei 35° di latitudine: per dare un' idea, queste comprendono città come Parigi, Londra, Stoccolma, New York, Chicago, Detroit, solo per menzionarne qualcuna, dove il sole non si alza mai oltre i venti gradi al di sopra dell' orizzonte e il suo contributo in questo senso in inverno è praticamente nullo.
Come se non bastasse, da anni si è aggiunto il terrorismo mediatico demenziale di cui sopra, per cui la gente cerca di esporsi il meno possibile al sole per timore di ammalarsi di cancro, e le creme cosmetiche di cui si fa largo uso sono dotate, come si sa, di filtri solari, contribuendo così ad aggravare le cose.

I soggetti più a rischio sono le donne in gravidanza e i loro nascituri, per ovvi motivi, gli anziani, perchè, oltre a seguire uno stile di vita poco salutare che li tiene per quasi tutto il tempo al chiuso, hanno minori capacità di sintesi e un metabolismo poco efficiente (la vitamina D, una volta sintetizzata, deve essere attivata nel fegato e nei reni), i soggetti con pigmentazione scura (perchè assorbono meno luce), chi soffre di sindromi da malassorbimento dei grassi, essendo questa una vitamina liposolubile, e per lo stesso motivo gli obesi, in quanto essa viene facilmente sequestrata nel tessuto adiposo. Ovviamente i vegani, che non assumono cibo animale, possono fare affidamento unicamente sulla luce solare.

Per concludere, voglio segnalare il libro di cui sopra perchè è veramente speciale, non solo perchè fornisce le più aggiornate e preziose informazioni su questa vitamina per troppo tempo sottovalutata (che neppure i medici nella maggioranza dei casi conoscono), ma anche perchè dà la possibilità al lettore di gestire in modo autonomo tutta quanta la questione, e cioè poter controllare il proprio livello di vitamina D senza rivolgersi ad un laboratorio di analisi ed intervenire, sempre da soli, per correggere eventuali deficienze.

Allo scopo di poter monitorare la propria situazione ogni volta che si vuole stando comodamente a casa, il libro dà indicazioni su come procurarsi un kit per effettuare un test domestico, ed altre su come eventualmente intervenire per fornire all' organismo le quantità di vitamina ottimali alle proprie esigenze, grazie a specifiche indicazioni del dr. Soram Khalsa.

Michele Nardella

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