Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
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ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm
Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Per la vitamina K2 e la sua essenzialità
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm
Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi
indispensabile per ogni essere vivente
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoevitaminaK2.htm
Per capire l'esistenza dei vegetali dobbiamo ritornare a quando
frequentavamo le scuole elementari.
Difatti, parlando di animali e vegetali gli insegnanti ci hanno detto che ad un certo punto
della EVOLUZIONE vi è stata la grande separazione in REGNO ANIMALE e REGNO
VEGETALE.
Oh, ma due REGNI e non REGNO ANIMALE e PINCO PALLINO VEGETALE.
Oh, ma allora la provenienza è una unica.
Antecedentemente a questa GRANDE SEPARAZIONE tutti gli esseri viventi
provenivano da una unica fonte.
Oh, ma allora siamo praticamente FRATELLI e la dimostrazione chiara ci viene dal
fatto che, sempre tornando agli insegnanti delle scuole elementari, ci hanno anche detto che il
REGNO ANIMALE ed il REGNO VEGETALE sono uniti da un fatto pratico moltissimo
importante che si chiama:
CATENA ALIMENTARE.
Questa vuol dire che per vivere, certe specie animali ingoiano i vegetali e
viceversa certe specie vegetali ingoiano gli animali.
Ciò che mi stupisce, ma non troppo, è che l'articolo, e di conseguenza gli
studiosi che si sono dedicati e studiano i vegetali, che non parla di questa
unione, di questi due REGNI che comprendono TUTTA LA VITA SULLA TERRA, e cioè,
l'inizio di ogni individuo vivente.
Questi signori non ci raccontano di come hanno avuto la vita TUTTI questi esseri
viventi.
Ed è questo semplicissimo fatto che ci dà la certezza del bisogno individuale
del CIBO NATURALE.
Questo perchè venendo entrambi da una unica fonte, ed avendo bisogno dello
stesso CIBO NATURALI, allora questa è la conferma che deve essere uguale anche la
nascita,
Mentre per gli animali l'inizio della vita individuale parte dallo SPERMA, per i
vegetali parte dal GERME.
Oh, ma allora SPERMA = GERME, ed i componenti che formano questo inizio della
vita sono uguali e se non AUTOPRODOTTI come la vitamina D, questi devono essere
contenuti dai CIBI NATURALI.
La medicina li chiama "integratori" mentre noi li chiamiamo "ALIMENTI
ESSENZIALI".
Della uguaglianza dei due ce lo conferma questa pagina che recita:
"Dell'articolo sotto, devo fare presente che:
"Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo,
zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina,
vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande
quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle
malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il
sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento
del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il
danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della
prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei
polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del
germe di grano è l’OCTACOSANOLO, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di
carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della
nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a
sportivi e studenti. L’OCTACOSANOLO rinforza la capacità riproduttiva degli
uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva
gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi
principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in
equilibrio il funzionamento dell’organismo."
quindi ritengo che questo sia il LIQUIDO SEMINALI del grano dove è contenuto il
DNA della pianta.
MA NON CONTIENE ACIDO ASCORBICO, al contrario di quello animale che ne è la
base.
La scoperta più stupefacente che ho fatto nel mese
scorso, novembre 2015 è che
nel GERME di TUTTI i semi vegetali vi sono gli stessi contenuti dallo SPERMA
animale, e come potrebbe essere diverso?
Di lì ha inizio la VITA.
Come si potrà rilevare dal pezzo dell'articolo che
riporto sotto, il contenuto del GERME di grano è di TUTTI gli "ALIMENTI
ESSENZIALI" contenuti nel liquido seminale maschile di TUTTI i maschi
animali del mondo detto SPERMA. Così è per TUTTI i semi al mondo, poichè un
GERME lo contengono TUTTI dove è depositato il DNA della specie dove ha inizio
la vita futura sia VEGETALE che ANIMALE.
Questo è comprensibile in quanto, come sappiamo, anche loro sono nostri fratelli
poichè proveniamo da quegli unicellulari usciti dal mare di cui ci parla Irwin
Stone:"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/germegranosperma.htm
Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm
Li ho chiamati "ALIMENTI ESSENZIALI" perchè personalmente non me la sento di avere
nel mio sangue degli "integratori", dei quali il mio medico di base mi
fà fare l'esame del sangue dal laboratorio analisi onde rilevarne la quantità
esistente in quel momento, ma non solo, come maschio non ammetto di
avere nel mio liquido seminale maschile degli "integratori", ma peggio ancora,
non riesco proprio ad ammettere che io sia stato GENERATO da mio padre negli
"integratori", conoscendo il significato di questa parola.
Non sò voi.
Ed è per questo motivo che mi sono permesso personalmente di chiamarli "ALIMENTI ESSENZIALI".
Detto questo, ora mi permetto di riportare un pezzo dell'articolo in oggetto che dice:
"La tripartizione darwiniana: pietre, animali, piante, non la convince?
«Poco: il vero punto di demarcazione sta tra vita e non vita. Tra pietre e il
resto. Ma la vita di tutti gli esseri viventi va vista come un solo unico
evento. E questo ci permette di capire come mai siamo tutti connessi, come mai
la vita sia un fenomeno sistemico, perché pensare di poterci astrarre dal
destino comune sia un’illusione. La scienza è una grande risorsa: la vita media
delle persone, grazie agli enormi progressi della medicina, sta aumentando in
maniera inimmaginabile solo pochi decenni fa. È vero, è giusto. Ma i problemi
della nostra sopravvivenza non riguardano, di nuovo, i singoli individui, ma la
comunità dei viventi. Se non cambiamo immediatamente rotta, nel dissennato
consumo delle risorse ambientali, sarà difficile arrivare al prossimo secolo»"
Ora mi permetto di dire il mio pensiero riguardo alla parola "scienza" che coinvolge la
parola "medicina" le quali stranamente stridono al riguardo perchè usate da una sola specie,
la specie umana, e che pretende
addirittura di avere portato dei "progressi" nella salute umana, mentre invece
non ha fatto e non fà altro che causare MALATTIE e SOFFERENZA, che mai come oggi possiamo rilevare che questa
nostra specie è l'unica specie ad avere una così alta percentuale di
vita sofferta mentre possiamo rilevare che questo non è possibile per le
altre specie viventi, sia animali che vegetali.
Per i benefici descritti sarà allora grazie alle parole "scienza" ed "medicina" o sarebbe meglio che per
mantenerci una buona salute NON VENISSERO USATI quei prodotti di invenzione
umana visti i risultati del proliferare sempre maggiore ogni giorno di più delle
malattie?
Ed ora riguardo alle parole "scienza" e "medicina" posso concludere senza ombra
di dubbio, visto i risultati sulla salute umana, che per fortuna di tutti gli
altri individui di ogni altra specie vivente, essi non conosco neppure il significato di
queste parole, quindi impossibilitati ad usarle.
Qualcuno me lo può contestare?
La pagina recita:
"Questo articolo, in oggetto, che parla dei VEGETALI ci informa che anche loro
soffrono.
Come potrebbe essere diverso?
Lo capiremo meglio sotto, poichè dobbiamo capire il tutto per gradi, in quanto
non siamo abituati a farlo, anzi questa VERITA' ci è sempre stata nascosta dal
SISTEMA, come ci hanno sempre nascoste molte altre cose.
Infatti ci hanno insegnato e ci hanno abituati erroneamente a considerare l'UOMO
UN ESSERE SUPERIORE, ma che in effetti a mio modesto parere, di superiore ha
SOLO LA SUPERBIA.
Tornando all'articolo mi permetto di sottolinearne la parte che riporta
"Anche le piante soffrono. Quante volte vegetariani e vegani se lo sono sentiti
dire? Beh, l'affermazione potrebbe non essere poi molto lontana dalla realtà.
Una nuova ricerca mostra che le piante sanno quando stanno per essere mangiate.
E a loro non piace affatto.
Che le piante posseggano una particolare forma di intelligenza non è una cosa
nuova: sappiamo che rispondono al vento, al tatto e persino alla musica. Ma
secondo Modern Farmer, un nuovo studio della University of Missouri rivela che
sono anche in grado di rilevare quando vengono mangiate e inviano meccanismi di
difesa per cercare di impedire che ciò accada. In pratica rispondono ai suoni
che bruchi fanno quando le mangiano."
Non voglio aggiungere nulla all'articolo, ma lasciare che tu capisca piano piano
sotto le GRANDI VERITA' del mondo in cui vivi.
Il video:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=uT6V7PwqCGU
Ecco, il 10 giugno 2016 ho una nuova CERTEZZA.
Le piante che sono esseri viventi, annusano, comunicano, sono altruiste e cantano
pure!
L'articolo sotto lo descrive molto bene citando delle ricerche.
Ed ora, a conferma che il liquido seminale maschile di TUTTI i
maschi animali al mondo chiamato SPERMA e questo GERME che è di TUTTI i semi
vegetali al mondo, sono UGUALI e con il medesimo contenuto.
La descrizione la trovi sotto.
Questo articolo che riporta delle ricerche fatte in merito ai vegetali, conferma
senza ombra di dubbio che gli ANIMALI ed i VEGETALI sono fratelli ed hanno gli
stessi comportamenti, eccezione fatta per i movimenti in quanto loro non hanno
gli arti gambe ma le radici, quindi sono fissi.
Ed ecco che ho anche certezza che quando nell'orto taglio una testa di insalata,
UCCIDO un INDIVIDUO VEGETALE.
Una sola differenza rispetto agli animali:
NON GRIDA
almeno io non la sento gridare, ma griderà? Sono certo che si.
Questo lo devo considerare e me lo devo chiedere, poichè la ETICA, a cui si
riferiscono molte persone, è ETICA PER TUTTI GLI ESSERI VIVENTI, o ci si
nasconde dietro questa parola per COMODO o FALSITA'?
Il GERME è di TUTTI i semi vegetali al mondo, il quale contiene
ciò che contiene lo SPERMA di TUTTI i maschi animali al mondo, nei quali: NASCE
LA VITA.
Come potrebbe essere diversamente?
Il prezioso cuore del chicco di grano, ricco di sostanze nutritive per
arricchire i vostri piatti: è un'ottima fonte di proteine, sali minerali e
vitamine del gruppo B ed E e ha proprietà energetiche e antiossidanti.
Questo germe di grano essiccato si può aggiungere al latte, allo yogurt, ma
anche a minestre, zuppe, e insalate, o usare nella preparazione di prodotti da
forno.
Dell'articolo sotto, devo fare presente che:
"Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo,
zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina,
vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande
quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle
malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il
sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento
del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il
danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della
prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei
polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del
germe di grano è l’OCTACOSANOLO, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di
carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della
nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a
sportivi e studenti. L’OCTACOSANOLO rinforza la capacità riproduttiva degli
uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva
gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi
principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in
equilibrio il funzionamento dell’organismo."
quindi ritengo che questo sia il LIQUIDO SEMINALI del grano dove è contenuto il
DNA della pianta.
MA NON CONTIENE ACIDO ASCORBICO, al contrario di quello animale che ne è la
base.
La scoperta più stupefacente che ho fatto nel mese
scorso, novembre 2015 è che
nel GERME di TUTTI i semi vegetali vi sono gli stessi contenuti dallo SPERMA
animale, e come potrebbe essere diverso?
Di lì ha inizio la VITA.
Come si potrà rilevare dal pezzo dell'articolo che
riporto sotto, il contenuto del GERME di grano è di TUTTI gli "ALIMENTI
ESSENZIALI" contenuti nel liquido seminale maschile di TUTTI i maschi
animali del mondo detto SPERMA. Così è per TUTTI i semi al mondo, poichè un
GERME lo contengono TUTTI dove è depositato il DNA della specie dove ha inizio
la vita futura sia VEGETALE che ANIMALE.
Questo è comprensibile in quanto, come sappiamo, anche loro sono nostri fratelli
poichè proveniamo da quegli unicellulari usciti dal mare di cui ci parla Irwin
Stone:
"pagina 1/10------sostanza fondamentale
L'ACIDO ASCORBICO è una sostanza ubiquitaria fondamentale nel processo
vitale. Tutti gli organismi viventi o la producono o la prendono dal
nutrimento oppure periscono. I sistemi enzimatici per la produzione
dell'ACIDO ASCORBICO sono di antica origine e si sono formati molto presto
nello sviluppo del processo vitale su questo pianeta, probabilmente mentre
le forme più altamente sviluppate erano ancora forme primitive
unicellulari.
pagina 1/10------solo embrione ma produce molto ACIDO ASCORBICO
L'evidenza della embriologia sia delle piante che degli animali corrobora
questo punto di vista dal momento che il seme dormiente della pianta e
l'uovo dell'animale sono privi di ACIDO ASCORBICO. C'è una produzione
immediata di ACIDO ASCORBICO nel seme che germina o nell'uovo in sviluppo,
perfino quando l'embrione non è niente più che un grumo di alcune cellule.
pagina 1/10------alta produzione sia in piante che animali
Anche la sua diffusa presenza in tutti gli odierni organismi
pluricellulari, sia piante che animali, lo testimonia. Possiamo anche
dedurre che la produzione di ACIDO ASCORBICO era ben sviluppata prima che
gli organismi viventi divergessero nelle forme di piante e di animali.
pagina 2/10------RENI E FEGATO
Il luogo degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico nei
vertebrati a sangue freddo, i pesci, gli anfibi ed i rettili, è nei reni.
I più altamente attivi mammiferi a sangue caldo tutti sintetizzano il loro
acido ascorbico nel fegato. Una delle principali
funzioni dell’acido ascorbico nella fisiologia animale è il mantenimento
della omeostasi biochimica sotto stress. Più grande è lo stress a cui è
sottoposto l’animale, più acido ascorbico produce.
Circa 165 milioni di anni fa, quando la natura aveva in vista l’evoluzione
dei più attivi e stressanti mammiferi, doveva essere presa una importante
decisione morfologica e fisiologica. I reni, pure adeguati come sito di
sintesi dell’acido ascorbico per i lenti vertebrati a sangue freddo, erano
inadeguati per le aumentate richieste di acido ascorbico per i più
altamente stressati mammiferi. La soluzione vincente di questo problema fu
il trasferimento degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico dai
relativamente piccoli e biochimicamente affollati reni al più spazioso
fegato, che è il più grande organo del corpo. Tutti gli odierni mammiferi
capaci di sintetizzare acido ascorbico lo producono nel fegato perché ogni
antica forma che non effettuò tale
passaggio era così handicappata biochimicamnte che fu eliminata dalle
forze della evoluzione.
...racconta l'EVOLUZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI E L'ACIDO ASCORBICO
e spiega la perdita di produrcelo autonomamente
pagina 6/10------l'ACIDO ASCORBICO è un metabolita per tutti gli animali e
non una VITAMINA
Stone 20. Negli ultimi 60anni, l'ACIDO ASCORBICO è stato visto
come"vitamina C" quando in realtà è un metabolita del fegato e certamente
non una "vitamina" per la miriade di mammiferi che hanno intatto il gene
per lo L-gulonolactone ossidase. Tali mammiferi non prendono lo scorbuto,
anche se hanno una dieta completamente priva di vitamina C.
http://digilander.libero.it/genfranco/Immagini/irwinstorianaturale.pdf
e Lorenzo Acerra scrive:
"pagina 62
La vita, ogni forma di vita, è nata nel mare tanti milioni di anni fa. Il DNA di
esseri viventi per conservarsi e moltiplicarsi ha deciso, nel salgemma marino
cristallizzato, di costruire una macchina basata su un unico programma di fondo,
"il mantenimento dei sani livelli di MAGNESIO nei vari androni della cellula".
Il nostro corpo è quella macchina
Abbiamo sempre bisogno, sopratutto nelle strutture di basi cellulari, di
attingere al sale più prezioso di cui è prodigo l'oceano. Il nostro cordone
ombellicare con l'oceano è solo apparentemente spezzato.
La salinità dell'interno della cellula dipende dal MAGNESIO, non solo perchè
esso è guardiano dei canali ionici della cellula, ma anche perchè il passaggio
diretto attraverso la pareti (che riguarda l'acqua ed in maniera notevolmente
più ridotta altre sostanze) dipende dal contenuto di MAGNESIO della cellula,
cioè da quell'esercito di "soldati semplici" che nella descrizione precedente
poteva sembrare avere un ruolo marginale. E invece l'organismo umano è tutto un
gioco di micro-processi osmotici ed è per questo che la supplementazione di
CLORURO DI MAGNESIO in un organismo carente, spesso si traduce in un sostanziale
ringiovanimento.
L'acquisizione di acqua e la ritenzione al livello giusto nella cellula è una
questione di presenza di forze osmotiche, cioè di MAGNESIO. Il CLORURO DI
MAGNESIO ha un rapporto particolare con l'acqua, tanto è vero che, potete
vederlo con i vostri occhi, attirerà acqua dall'aria in breve tempo. Cambiando
la situazione osmotica di una cellula, gli scienziati sono riusciti ad ottenere
un afflusso corretto di acqua al suo interno e dunque un flusso rigenerativo in
cellule precedentemente invecchiate. Alterazioni della situazione osmotica si
verificano man mano che un organismo subisce un impoverimento di MAGNESIO.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/magnesioclorlorenzoacerra.htm
e quindi l'ACIDO ASCORBICO, diventa ora la base della vita di questa pianta.
Ma sarà solo per il grano questo?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/germegranosperma.htm
Quindi concludo senza ombra di dubbio che gli ANIMALI ed i VEGETALI sono
FRATELLI, e lo dimostra il fatto che ad un certo punto della EVOLUZIONE, la vita
si è suddivisa nei due gradi REGNI:
REGNO ANIMALE E REGNO VEGETALE
che però dipendono l'uno dall'altro, e sono legati dalla CATENA ALIMENTARE.
Infatti gli animali ingoiano i vegetali ed i vegetali ingoiano gli animali, ma
se l'uno non traesse dall'altro quel sostentamento necessario alla loro vita,
questa CATENA ALIMENTARE non avrebbe ragione di esistere.
Quindi è chiaro che, come detto sopra entrambi i REGNI contengono gli "ALIMENTI
ESSENZIALI" iniziando dall'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO e tutti gli altri.
Ma se sono FRATELLI è comprensibile che TUTTI gli esseri viventi, come l'uomo,
soffrono, gridano, a modo loro parlano e sono certo che tra loro comunicano,
quindi sentono ecc., allora oltre che per gli ANIMALI è così anche per i
VEGETALI.
Ora, da che cosa si ricava la farina? si ricava da un essere vivente chiamato grano,
di qualsiasi specie esso sia, che fà parte del GENERE VEGETALI.
E non solo, ma con questa pratica si fà l'UCCISIONE IN MASSA di tutti quegli
individui che ne fanno parte.
Però questa è la vita, ed il mondo, poichè anche loro fanno parte di quella
"catena alimentare" indispensabile al sostentamento degli altri esseri viventi
stabilito da >Madre >Natura e dalla EVOLUZIONE..
Questo perchè per la SALUTE di ogni individuo, di qualsiasi razza, è
INDISPENSABILE LA BASE della sua vita come lo è la base il SOLVENTE
CHIMICO per la vernice.
Quindi è INDISPENSABILE che dai CIBI essi siano contenuti, che purtroppo i CIBI
RAFFINATI non li contengono più quindi VANNO EVITATI COME LA PESTE se si vuole
mantenere la propria SALUTE.
Della farina però dobbiamo tenere presente molte cose importanti.
“La farina 00 è il più grande veleno della storia, anche se biologica“,
così il professor Franco Berrino definiva questo alimento in una puntata di
Report del 2009. E il motivo è che la farina bianca, così come tutti i prodotti
raffinati, causa un aumento della glicemia e, di conseguenza, un incremento
dell’insulina, portando col tempo ad un maggior accumulo di grassi depositati, e
al conseguente indebolimento del nostro organismo, che diventa maggiormente
esposto ad ogni tipo di malattie, anche tumori. Berrino ha spiegato che la
farina 00, malgrado non abbia alcun gusto, ha avuto successo commerciale perché
si conserva per un tempo indeterminato. Quando la farina viene raffinata perde
le proprietà nutrienti tipiche del frumento integrale, che è un’ottima fonte di
fibre ed è ricco di numerose sostanze, che si trovano nella crusca e nel germe
Farina 00: "Il più grande veleno della storia". Perché fa male?
Quando mangiamo prodotti raffinati, tra cui il pane bianco, gli zuccheri
presenti nel sangue aumentano improvvisamente e in maniera notevole e di
conseguenza il nostro organismo produce più insulina, che porta all’incremento
di grassi depositati e favorisce un rapido aumento di peso e di trigliceridi
elevati. Tutto ciò può causare malattie cardiache. Inoltre, col passare del
tempo, la produzione di insulina si blocca perché il pancreas è troppo carico di
lavoro, provocando stati patologici come l’ipoglicemia e malattie come il
diabete.
L’unico modo per ovviare al problema è consumare prodotti integrali, ma bisogna
stare attenti! Perché spesso il pane integrale venduto nei supermercati è
“finto” e lo si può riconoscere perché è più chiaro di quello “vero”. Negli
scaffali dei supermercati troviamo anche altri finti prodotti integrali come
pasta, fette biscottate, crackers e dolci. La maggior parte di questi viene
prodotta aggiungendo alla farina 00 della crusca finemente rimacinata, che è un
residuo della raffinazione.
E il danno provocato dai “finti prodotti integrali” è doppio, spiega Franco
Berrino, perché “provoca l’indice glicemico alto della farina raffinata e
l’effetto dannoso della troppa crusca, che è quello di ridurre l’assorbimento
del ferro e del calcio“.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/farina00berrino.htm
"L’intolleranza al glutine e la Celiachia stanno crescendo in maniera
esponenziale in Europa, negli USA e nel resto del mondo tanto da essere in forma
epidemica e si stima che il 5% della popolazione Europea e Statunitense siano
affette da questa patologia.
Uno studio pubblicato sulla rivista Interdisciplinary Toxicology (1) mette in
discussione l’origine delle malattia che viene definita secondo la medicina
ufficiale una malattia autoimmune, i cui effetti sono collegati al consumo di
alimenti contenenti glutine una proteina presente nei cereali come frumento,
orzo , segale e avena. Lo studio sostiene che un maggior uso del diserbante a
base di glifosate, conosciuto principalmente con il nome commerciale di Roundup,
nella coltivazione dei cereali e non solo, potrebbe essere la causa della
crescita dei casi di celiachia, intolleranza al glutine, come mostra questo
grafico riportato nell’articolo, ma anche della sindrome dell'intestino
irritabile.
Hospital discharge diagnosis (any) of celiac disease ICD-9 579 and glyphosate
applications to wheat (R=0.9759, p=1.862e-06). Sources: USDA:NASS; CDC. (Figure
courtesy of Nancy Swanson).
I ricercatori suggeriscono che il glifosato, il principio attivo dell’erbicida
Roundup, può essere il fattore principale che causa questa epidemia.
Secondo gli autori, la malattia celiaca è associata a squilibri nei batteri
intestinali che possono essere completamente spiegati dagli effetti noti del
glifosato sui batteri intestinali, tra cui la riduzione dei Lactobacilli e dei
Bifidobateri da un lato e da una sovracrescita del C. difficilis e Desulfovibrio
dall’altro come riportato in tabella 1.
Tabella 1: Distruzione dei batteri intestinali
Un recente studio sull’esposizione al glifosato nei pesci carnivori ha rivelato
notevoli effetti negativi in tutto il sistema digerente (Senapati et al. , 2009
). L’attività di proteasi, lipasi, amilasi sono tutti diminuiti in esofago,
stomaco e nell’intestino di questi pesci in seguito all’esposizione al glifosato.
Gli autori hanno anche osservato “distruzione delle pieghe delle mucose e
disordine di struttura dei microvilli” nella parete intestinale, insieme ad una
secrezione esagerata di mucina in tutto il tratto gastrointestinale. Queste
caratteristiche ricordano molto la celiachia.
I peptidi del glutine nel grano sono idrofobici e quindi resistenti alla
degradazione gastrica, pancreatica e alla proteasi intestinale (Hershko e Patz,
2008 ). Pertanto, l’evidenza di questo effetto sui pesci suggerisce che il
glifosate può interferire con la riduzione delle proteine complesse nello
stomaco umano, lasciando grandi frammenti di glutine nell’intestino umano che
poi innesca una risposta autoimmune, portando a difetti nel rivestimento del
tenue che sono caratteristici di questi pesci esposti al glifosato e dei
pazienti celiaci.
Altre caratteristiche della malattia celiaca sono la riduzione di molti enzimi
citocromo P450, che agiscono nella detossificazione di tossine ambientali,
nell’attivazione della vitamina D3, nel catabolismo della vitamina A e nel
mantenere la produzione di acidi biliari e fonti di solfato nell’intestino e,
secondo gli autori dello studio, il glifosato è noto per inibire gli enzimi
citocromo P450.
Anche carenze di ferro, cobalto, molibdeno, rame e altri metalli rari associati
alla malattia celiaca possono essere attribuiti alla forte capacità di glifosato
di chelare questi elementi. Analogamente, deficit di triptofano, tirosina,
metionina e selenometionina associati alla malattia celiaca corrispondono alla
capacità nota del glifosato di esaurire questi aminoacidi. I ricercatori
sottolineano inoltre che i pazienti con malattia celiaca presentano un rischio
più elevato di sviluppare il Linfoma non-Hodgkin, malattia che è stata anche
associata all’esposizione al glifosato. Inoltre, essi sostengono che problemi
riproduttivi associati alla malattia celiaca, come l’infertilità, aborti e la
nascita di bambini con malformazioni possono essere spiegati dal glifosato.
Tutti i noti effetti biologici del glifosato (inibizione del citocromo P450,
interruzione della sintesi di acidi aromatici amminoacidi, chelazione di metalli
di transizione e azione antibatterica) contribuiscono all’insorgere della
patologia della malattia celiaca, afferma il documento.
Gli autori riportano nelle seguenti tabelle gli effetti del glifosate e le
relative disfunzioni e conseguenze.
Tabella 2: Chelazione dei metalli di transizione
Tabella 3: Inibizione citocromo P450
Tabella 4: soppressione della via dello Schikimato
Effetto del glifosate
L’utilizzo del diserbante glifosate nella coltivazione del grano
Il diserbante glifosato viene impiegato nella preparazione del letto di semina
del grano e di recente è stato anche ammesso l’uso come disseccante totale nel
trattamento pre raccolta tra i sette e i quattordici giorni dalla raccolta per
provocare l’indurimento della granella soprattutto nelle annate piovose o se
coltivato in zone con clima freddo.
I ricercatori hanno riferito che i residui di glifosato nel grano e in altre
colture sono aumentati notevolmente negli ultimi anni grazie a questa pratica
della essiccazione delle colture con il veleno per facilitare la raccolta e che
ha aumentato l’esposizione della popolazione al veleno attraverso il cibo.
Richiamano inoltre l’attenzione sul fatto che dal 2001, l’uso del glifosato in
agricoltura è aumentato esponenzialmente a causa della diffusione di colture OGM
Roundup Ready, ovvero resistenti al diserbante in questione.
L’uso del diserbante glifosate è vietato nel disciplinare di coltivazione del
metodo biologico.
Figura 1: preparazione del letto di semina con diserbante glifosate
Celiachia e cofattori
Altri cofattori che intervengono nell’aumento dei casi di celiachia oltre a un
sempre crescente utilizzo del diserbante glifosate potrebbero essere l’utilizzo
di concimi chimici a base di nitrati che tendono ad aumentare la percentuale
proteica e quindi di glutine nella farina ed anche il fatto che a partire dagli
anni 60 i grani sono stati irraggiati per aumentare la produttività e quindi
sono stati selezionati grani “nanizzati” ad alto rendimento che hanno bisogno di
un maggior numero di trattamenti con pesticidi chimici di sintesi tra cui
diserbanti, fungicidi e insetticidi, trattamenti che sono vietati nel metodo
biologico.
Conclusioni
In base ai dati riportati nell’articolo (1) è molto probabile che la celiachia
abbia origine dall’utilizzo del diserbante e/o disseccante totale glifosate e
dalla relativa ingestione di residui più che dalla presenza di glutine nella
farina stessa e che l’intolleranza al glutine sia una conseguenza piuttosto che
la vera causa della malattia. Pertanto nella maggior parte dei casi, soprattutto
quando viene esclusa la sua origine genetica, si può prevenire nutrendosi con
farine ed alimenti coltivati con il metodo biologico. Interessanti e gustosi
sono pane e pasta prodotti con grani antichi coltivati in Italia fino agli anni
‘60 circa e ora riscoperti, che non sono stati irraggiati e che si sviluppano
con uno stelo alto un metro e mezzo circa per cui non hanno bisogno di
diserbanti né di fungicidi e vengono coltivati con il metodo biologico
mantenendo il profumo del pane e della pasta di una volta.
Glyphosate, pathways to modern diseases II: Celiac sprue and gluten intolerance,
Anthony Samsel and Stephanie Senef, Interdiscip Toxicol. 2013, Vol. 6 (4):
159-184."
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3945755/
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/germegranoglifosate.htm
Sapevate che la farina panificabile che arriva nelle panetterie
comuni può contenere fino a 109 additivi diversi? La farina biologica, invece,
non contiene assolutamente alcun additivo. Questo articolo riguarda non solo il
pane, ma tutti i prodotti fatti con la farina bianca, ovvero dolci, pizze, ecc.
La porcheria che si consuma sotto il sinonimo di pane, è una combinazione di
sostanze chimiche che sono utili solo per chi vende il pane ma che danneggiano
chi lo consuma.
Tutti abbiamo sentito dire che anticamente si sopravviveva a volte con solo pane
e cipolla, ma chi pretende di fare una cosa simile oggi, sarebbe un suicida.
Il pane che oggi ingeriamo, è una pasta di amido che non nutre, anzi,
sovraccarica di calorie vuote e porta all’obesità e alla perdita di minerali.
Chi non sa che il pane bianco produce stitichezza? Quello che non tutti sanno è
che produce molte altre malattie tra le quali:
Obesità
Cancro al colon
Mancanza di minerali (osteoporosi, artrosi, etc.)
Emorroidi
Colesterolo
Diverticoli
Gli additivi che per legge sono aggiunti alle farine sono l’acido ascorbico
(E300), la L-cisteina (E920) e l’acido fosforico e i suoi fosfati (E338 – E452).
Inoltre nell’estratto di malto contenuto ci sono additivi con effetto
conservativo (E270, 280) e addittivi antiossidanti (E325, 326, 327). Questi
additivi aumentano la forza della farina o la diminuiscono, e sono usati come
agenti lievitanti e per panificare. Nei pani speciali ve ne sono molti di più
perchè vengono aggiunti al latte in polvere. allo strutto, agli oli, ecc. per la
conservazione, per il colore, per l’emulsione ecc.
I mulini industriali usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento come:
l’ossido di azoto, diossido di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile
miscelato con sali chimici vari.
Un agente sbiancante, il diossido di cloro, combinato con le proteine qualunque
siano, ancora rimaste nella farina, produce allossana. L’allossana è velenosa,
ed è stata utilizzata per produrre il diabete in animali da laboratorio. Il
diossido di cloro serve anche ad allungare la durata di conservazione della
farina, ma non è propriamente salutare, infatti può uccidere la flora
intestinale ed è usato anche nei detergenti.
Il pane bianco e i falsi pani integrali (fatti con farina bianca e un po’ di
crusca, lievito artificiale e prodotti chimici, e non ha importanza che la marca
sia famosa), contengono molte delle seguenti sostanze chimiche:
gesso bianco
monogliceridi e digliceridi
stearoil-2-lactilato di sodio
azodicarbonamido
acido tartarico
diacetilo
glicol propileno
muschio d’Irlanda
farina di riso
pappa di amido
soia in polvere (residui di estratti di olio)
diossido di cloro
farina di pesce
farina di ossa
dose di calcio
fosfato de ammonio
bromato di calcio
azodicarbonato
polisorbato 60 e certo molto sale…
Credete che tutto questo è aggiunto per il bene della vostra salute?
Il gesso bianco, detto solfato di calcio, non è aggiunto per togliere le crepe
dal vostro stomaco, ma perché è più facile impastare la massa da infornare pari
a 250 Kg. in macchine gigantesche.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/farinaperpane.htm
Certamente ognuno di noi avrà mangiato una pizza, un piatto di spaghetti, della
pasta fresca fatta in casa, del pane appena sfornato ecc. ecc. ma vi siete mai
soffermati un attimo a pensare… perché la farina usata per la pizza/pasta/pane è
così bianca? Se domani mattina prendete un pugno di grano appena raccolto e lo
macinate per farne farina anche nel modo più fine possibile, non diventerà mai
così bianco come la farina usata per la vostra pizza/pane/pasta. Perché? Al di
là del fatto che la farina commercialmente più usata è senza la crusca (fibra),
essa subisce un trattamento di sbiancatura… Eh si.. purtroppo è così… Le cose
più “buone” e “naturali” che avete mangiato (cosa c’è di naturale in uno
spaghetto?) sono sbiancate… come se fossero sporche originariamente e vanno
sbiancate.. Purtroppo esse vengono sbiancate con sostanze chimiche. In alcuni
paesi è permesso sbiancare le farine con il biossido di cloro… una sostanza che
in questi alimenti si combina con le proteine residue e produce ALLOSSANO (alloxan
in inglese), un veleno usato per produrre il diabete sugli animali in
laboratorio.
Avete letto bene, ogni giorno rischiate di mangiare un alimento che potrebbe
contenere tracce di un veleno usato per produrre il diabete in laboratorio sugli
animali, distruggendo le cellule beta del vostro pancreas. Se siete li lì pronti
ad ingurgitare il buon succulento panino o merendina, forse è meglio non farlo e
se per anni l’avete fatto e avete una storia familiare di diabete, è meglio
cambiare le proprie abitudini, smettendo di nutrirsi con farine sbiancate ed
adottare dei rimedi al fine di non peggiorare le cose o nel migliore dei casi di
invertire gli effetti dell’ ALLOSSANO, integrando la propria dieta con la
vitamina E. L’uso del biossido di cloro non è consentito nei paesi Europei, ma
c’è da chiedersi se la maggior parte di farine usate in Europa e che provengono
da importazione, se rispettano il divieto dell’uso di questa o altre sostanze
chimiche tossiche.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/germeallossano.htm
La farina 00 è nociva. Dietro il suo aspetto apparentemente innocuo, il
suo colore candido e la sua consistenza così vaporosa e leggera, si nasconde un
vero e proprio pericolo per la salute umana.
Questa farina – diffusissima nei supermercati e comunemente usata negli impieghi
casalinghi - si ottiene attraverso la macinazione industriale del chicco di
grano, che comporta l'eliminazione del germe (ovvero il cuore nutritivo del
chicco, che contiene aminoacidi, acidi grassi, sali minerali, vitamine del
gruppo B e vitamine E) e della crusca (la parte più esterna, particolarmente
ricca di fibre). Tutto questo porta a un impoverimento della materia prima: da
questa macinazione si ottiene infatti una farina raffinata, che si mantiene a
lungo, ma risulta terribilmente depauperata e ricchissima di zuccheri.
Abbiamo chiesto al professor Franco Berrino, ex direttore del Dipartimento di
medicina predittiva e per la prevenzione dell'Istituto Nazionale dei Tumori di
Milano e consulente della Direzione scientifica, quali sono gli effetti negativi
dell'uso abituale di questo tipo di farina.
"La farina 00 - come tutti i prodotti raffinati – provoca un aumento della
glicemia e il conseguente incremento dell'insulina, fenomeno che nel tempo porta
ad un maggior accumulo di grassi depositati".
Tutto questo si traduce quindi con un indebolimento dell'organismo, sempre più
soggetto a malattie di ogni tipo, tumori inclusi.
Quali farine bisogna scegliere allora?
"L'ideale – spiega Berrino – è acquistare grano biologico dai nostri contadini
(possibilmente il grano duro, che ha un contenuto più basso di zuccheri) e
macinarselo da soli. In casa".
Vi sembra impossibile? Niente affatto!
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/farina00.htm
In primis riporto una frase dell'articolo in oggetto che recita:
"Potrebbe sembrare un paradosso o un cortocircuito logico, ma in realtà esistono
un’infinità di piante in grado di curare le patologie che ci affliggono, come e
spesso meglio di quanto non facciano i farmaci sintetici tradizionali, ma la
loro coltivazione, commercializzazione e diffusione è in varia misura vietata o
limitata dai governi nazionali e sovranazionali in quanto potrebbe nuocere ai
profitti delle multinazionali farmaceutiche."
della quale mi permetto di correggere la parte:
"spesso meglio di quanto non facciano i farmaci sintetici tradizionali"
e mi permetto di dichiarare invece una inconfutabile VERITA' che è:
"I FARMACI TRADIZIONALI IN QUANTO RISULTATO DI "ricerche scientifiche" NON
POSSONO CHE CAUSARE DANNI ALL'INDIVIDUO CHE LI INGERISCE E NE FA' FEDE IL FOGLIO
ILLUSTRATIVO (BUGIARDINO) IL QUALE NE ELENCA I DANNI, MA NEMMENO TUTTI IN QUANTO
NESSUNO E' IN GRADO DI VALUTARE QUANTI E QUALI DANNI SONO IN GRADO DI CAUSARE IN
QUANTO OGNI INDIVIDUO E'A SE, QUINDI DIFFERENTE DA UN ALTRO."
Mi permetto quindi di accomunare queste PIANTE PROIBITE alla CARNE, al LATTE ed
i LATTICINI poichè in comune hanno TUTTO ed un difetto unico:
DI CONTENERE GLI "ALIMENTI ESSENZIALI" ED ESSERE QUINDI DEI CIBI NATURALI.
Mi spiego meglio con una domanda:
Tu sicuramente ingoi una pera, una mela od una insalata, però pensi che siano
tuoi FRATELLI O NO?
Bene ora ti dimostro che SONO TUOI E MIEI FRATELLI in quanto siamo TUTTI IN VITA
GRAZIE AGLI "ALIMENTI ESSENZIALI" CHE FANNO AUTOPRODURRE LE "DIFESE
IMMUNITARIE"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vegetalimigrano.htm
La Vita segreta delle piante
Potrà sembrare assurdo, ma piante ed esseri umani si somigliano più di quanto
potessimo immaginare. Diversi studi eseguiti nel corso degli ultimi anni hanno
dimostrato che le piante possiedono una serie di caratteristiche sorprendenti e
che, per certi aspetti, alcuni loro comportamenti sono simili ai nostri
Le piante sono capaci di percepire il pericolo e di sapere esattamente cosa
“fare” per evitare i predatori.
Non molto tempo fa, un gruppo di scienziati ha scoperto che esse sono in grado
di ascoltare, di vedere, annusare e di possedere la capacità di apprendere,
ricordare, e comunicare.
Inoltre, non solo a loro non piace il frastuono prodotto dalle attività umane,
ma fatto ancor più sorprendente, le piante sono anche in grado di fare musica e
di cantare!
Insomma, i ricercatori hanno scoperto che la biologia umana e quella vegetale
sono molto più vicine di quanto non si sia mai compreso e l’analisi di queste
somiglianze potrebbe avere ricadute benefiche nello studio delle basi biologiche
di malattie come il cancro.
L’altruismo delle piante
In un esperimento condotto da alcuni ricercatori dell’Università del Colorado,
si è dimostrato che le piante, tra le numerose caratteristiche, sono anche anche
altruiste.
Gli studiosi hanno esaminato dei semi di mais fecondato, ognuno dei quali
conteneva due “fratelli” (un embrione e un pò di tessuto cellulare noto come “endosperma”,
che alimenta l’embrione durante la sua crescita).
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/vegetaliparlano.htm
Anche le piante soffrono. Quante volte vegetariani e vegani se lo sono
sentiti dire? Beh, l'affermazione potrebbe non essere poi molto lontana dalla
realtà. Una nuova ricerca mostra che le piante sanno quando stanno per essere
mangiate. E a loro non piace affatto.
Che le piante posseggano una particolare forma di intelligenza non è una cosa
nuova: sappiamo che rispondono al vento, al tatto e persino alla musica. Ma
secondo Modern Farmer, un nuovo studio della University of Missouri rivela che
sono anche in grado di rilevare quando vengono mangiate e inviano meccanismi di
difesa per cercare di impedire che ciò accada. In pratica rispondono ai suoni
che bruchi fanno quando le mangiano.
Lo studio è stato effettuato sull' Arabidopsis thaliana, imparentata con
broccoli, cavoli e altri fratelli del genere della famiglia delle Brassicacea. È
comunemente usata negli esperimenti scientifici perché è stata la prima pianta
ad avere il genoma interamente sequenziato e gli scienziati ne conoscono
intimamente il funzionamento.
"Precedenti ricerche hanno rivelato che le piante rispondono all'energia
acustica, compresa la musica", ha detto Heidi Appel, scienziato del College of
Agriculture, Food and Natural Resources and the Bond Life Sciences Center at MU
-. Tuttavia, il nostro lavoro è il primo esempio di come le piante rispondono ad
una vibrazione ecologicamente rilevante. Abbiamo scoperto che le vibrazioni
dell'alimentazione provocano cambiamenti nel metabolismo delle cellule vegetali,
creando prodotti chimici più difensivi che possono respingere gli attacchi dei
bruchi".
Il risultato? La pianta produce olio di senape leggermente tossico se mangiato e
lo invia lungo le sue foglie per cercare di tenere lontano i predatori. Quando
le piante hanno "sentito" "le vibrazioni dei bruchi che mangiavano, han no
inviato più olio. In presenza di altre vibrazioni, invece, non hanno affatto
reagito. Questo vuol dire anche, però, che quando sono mangiate dall'uomo non
avvertono affatto la stessa sensazione. O almeno, si suppone.
Roberta Ragni
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vegetalisoffrono.htm
Il direttore del laboratorio Internazionale di Neurobiologia vegetale:
«Gli alberi nutrono i semi come i genitori farebbero con un bimbo. E sono
organismi pionieri: viaggiano e reagiscono al cambiamento del clima innalzandosi
per cercare il fresco»
di Walter Veltroni
Stefano Mancuso e la vita segreta delle piante: «Per sopravvivere si spostano»
shadow
Sono rimasto affascinato dal pensiero del professor Stefano Mancuso, direttore
del laboratorio Internazionale di Neurobiologia vegetale, leggendo due suoi
libri pubblicati da Laterza: «L’incredibile viaggio delle piante» e «La nazione
delle piante» che contiene una singolare ipotesi di Costituzione immaginata sui
«valori» del mondo vegetale.
Come guardare, da uomini, alla vita delle piante?
«Esiste un problema generale di relazione con le piante. Noi siamo animali,
tutto quello che abbiamo costruito, immaginato, visto, è costruito su come noi
siamo fatti. Guardiamo l’universo solo dal nostro punto di vista».
L’antropocentrismo...
«L’antropocentrismo. Quello che diverge viene valutato come un handicap. Noi
siamo lo standard, ciò che è diverso da noi è indice di incompiutezza, di
incomprensibile diversità. Se altre forme di vita non sono “perfette” come noi,
sono anomale. Le piante, poi: non hanno organi, non si muovono... Tanto che
diciamo “in stato vegetativo” per dire quando siamo prossimi all’inorganico,
alla fine. Se guardiamo alle piante da questo punto di vista, non le capiremo
mai. Perché sono una forma di vita differente».
Gli uomini migrano, gli animali migrano, le piante sono lì. E apparentemente non
migrano.
«Invece le piante sono gli organismi pionieri per eccellenza, sembra
incredibile. Certo, se noi guardiamo alla vita della singola pianta, allora la
singola pianta è stanziale, è radicata e non si sposta. Ma si muove, anche se
non si sposta. Nel caso delle piante dobbiamo guardare in termini di comunità.
Nel mondo vegetale non esiste il puro individuo, come concetto. Va visto il
flusso delle generazioni. Le piante migrano in maniera che non ha eguali nel
resto del mondo dei viventi. Pensi che, in conseguenza dei cambiamenti
climatici, le piante hanno iniziato ad alzarsi, a migrare, a viaggiare, per
sopravvivere».
Come viaggiano le piante?
«Viaggiano attraverso i semi. Usano sempre dei vettori. Approfittano di ciò che
ha possibilità di movimento: l’acqua, l’aria, animali, uomini. Si muovono per
chilometri e per anni, raggiungono continenti lontani e lì si adattano a vivere.
La loro “intelligenza” ha inventato migliaia di modi di diffondere la vita».
Le piante reagiscono ai cambiamenti climatici?
«Un innalzamento della temperatura di mezzo grado impedisce, ad esempio nella
zona del Sahel, la coltivazione. Ogni mezzo grado di temperatura in più, cento
chilometri che prima erano coltivabili non lo sono più. Quindi le persone che
vivevano lì, in quei cento chilometri, non possono sopravvivere, e per questo
migrano. Le piante rispondono esattamente agli stessi stimoli e agli stessi
input. Siccome fa più caldo, i luoghi originali di crescita di queste piante non
sono più adatti alla loro sopravvivenza, le piante si spostano. Si spostano in
altezza. Così negli ultimi trenta anni abbiamo avuto in Catalogna l’innalzamento
del leccio e tante piante di altre specie hanno iniziato ad alzarsi di varie
centinaia di metri».
Perché si alzano?
«Perché fa più fresco. Cercano di ritrovare il loro ambiente naturale
alzandosi».
Una reazione umana...
«È una reazione biologica. Perché migriamo noi? Perché esiste la migrazione?
Perché l’ambiente non è stabile. L’ambiente non è immutabile. È in continuo
movimento e in continua evoluzione. E le specie, tutte le specie, dai batteri
fino ad arrivare all’uomo, si muovono cercando sempre le zone dove le condizioni
ambientali sono migliori. La scarsa conoscenza della biologia, di come funziona
la vita, ci impedisce di comprendere che alcuni meccanismi base sono
fondamentali alla sopravvivenza. La migrazione è fondamentale per permettere
alle specie di sopravvivere. È chiaro che non si può pensare di impedire un
meccanismo base. Come se io dicessi: da domani, siate cortesi, non respirate
più».
Il mondo vegetale sviluppa un senso di comunità?
«Sì. Il principe russo Kropotkin, famoso soprattutto per le sue tesi
sull’anarchismo, era anche un grandissimo biologo. Scrisse un libro bellissimo,
anche per confutare lo stravolgimento del pensiero di Darwin, nelle teorie del
darwinismo sociale che poi degenerarono nell’orrore dell’eugenetica. Tesi che,
ci tengo a precisare, non avevano nulla a che fare con il pensiero di Darwin.
Darwin sosteneva che, nella sfida per la sopravvivenza, a prevalere fosse il più
adatto, non il più forte o il più aggressivo. Il darwinismo sociale, al
contrario, riduce tutta la vita a una spietata competizione, in cui il più forte
vince. Da questa errata concezione dell’evoluzione sono nati molti orrori della
storia. Kropotkin era un biologo molto più fine di questi pseudo seguaci di
Darwin. Lui disse: “No, guardate che la vita è una cosa diversa, la vita è
soprattutto condivisione”. Usava questo termine meraviglioso “mutuo appoggio”. È
bellissimo».
Qual è il mutuo appoggio tra le piante?
«Immagini un bosco, un bosco originale, non piantato dall’uomo. Quel bosco è
come se fosse un organismo unico. Cioè non costituito da tanti individui ma da
una rete di piante che sono connesse le une con le altre. Possono essere
direttamente connesse, attraverso le radici, a centinaia, letteralmente
centinaia, di piante vicine. Qual è il mutuo appoggio? Il mutuo appoggio sta nel
fatto che attraverso queste radici le piante si scambiano informazioni sullo
stato dell’ambiente, e si scambiano nutrienti, acqua. Immagini un semino che
cade in una foresta, un luogo buio. Il seme, prima di poter arrivare ad
un’altezza tale da poter fare la fotosintesi, deve attendere molti anni. Come fa
questo seme a vivere? È l’infanzia dell’albero. Lei non ci crederà ma in quel
momento sono gli alberi adulti che lo alimentano, attraverso le connessioni
radicali. Si chiamano cure parentali. E se consideriamo le cure parentali come
un indice di complessità della specie come definire allora la straordinaria
capacità “genitoriale” delle piante?».
Altri casi di «mutuo appoggio»?
«Le piante sanno soccorrere quelle, tra loro, che sono più deboli. Sembra
poesia, ma è realtà. Una mia collega, si chiama Suzanne Simard, ha fatto uno
straordinario esperimento... Cosa fa Suzanne? Va in un meraviglioso bosco di
abeti del Canada, prende un abete adulto di venti metri e, facendosi aiutare da
alcuni suoi studenti, lo isola completamente dall’atmosfera, mettendolo
all’interno di un enorme pallone trasparente. All’interno di questo pallone fa
entrare anidride carbonica marcata. Di modo che se ne potesse seguire il
destino. Una settimana dopo, lo zucchero, l’energia che queste piante avevano
prodotto, lo si trovava sparso in una grande zona della foresta. Dove l’aveva
diffusa? Soprattutto, ecco il “mutuo appoggio”, negli individui giovani e
deboli».
Esiste la cattiveria tra le piante? Come tra gli animali, tra gli uomini...
«La cattiveria è una categoria animale. Gli animali per nutrirsi sono obbligati
a uccidere altri esseri viventi. Da questa necessità di uccidere proviene
originariamente la nostra sete di potenza, sopraffazione. Il dominio sugli altri
è in un certo qual modo connaturato nell’essere animale. Le piante invece hanno
sviluppato un modo di sopravvivenza differente. Prendendo tutto ciò di cui hanno
bisogno dalla luce del sole, non hanno necessità di sopraffare per vivere.
Mentre gli animali hanno, come spinta primordiale, quella di dover sopraffare
altri esseri viventi per sopravvivere, le piante hanno al contrario la necessità
di unirsi agli altri per esistere. Per questo hanno sviluppato il “mutuo
appoggio” non soltanto con le altre piante, ma anche con tutti gli altri esseri
viventi. Le piante hanno mutui appoggi con i batteri, con i funghi, con gli
insetti, con gli animali superiori, anche con noi, ovviamente».
Le piante carnivore e quelle velenose sono le pecore nere?
«Che cos’è una pianta carnivora? È una pianta che si è trovata a crescere in un
luogo in cui mancava qualcosa di fondamentale per la vita. Molto spesso l’azoto.
Nelle paludi, per esempio, il ciclo dell’azoto non si può concludere e le piante
si trovano senza un elemento fondamentale per la vita. E allora scelgono la
soluzione semplice: prenderlo da altri esseri viventi. È il paradosso: quando
cerchiamo la cattiveria delle piante la rintracciamo nell’ unico caso di
comportamento “animale”».
C’è un elemento sistemico nelle piante?
«Noi animali siamo individui. La parola viene dal latino: in dividuus, non
divisibile. Se taglio in due un uomo o un cane, muore. La pianta no. La pianta
non è un individuo, la pianta è una rete. La pianta non è un individuo, è una
colonia. Una pianta è una rete in sé e per sé, un bosco è una rete di reti. La
topografia di Internet è identica alla topografia di una rete vegetale. Perché?
Perché nasce esattamente per lo stesso motivo. Internet nasce per sopravvivere:
era una rete militare che doveva essere in grado di sopravvivere ad un attacco
che colpisse il comando centrale. Quindi diffusero i centri nevralgici. Le
piante sono tutte diffuse, sono vere e proprie reti perché devono resistere alla
predazione».
Facciamo un esempio di intelligenza delle piante: Cernobyl.
«Dopo l’esplosione alcune foreste diventarono completamente rosse e morirono.
Quei trenta chilometri della zona di esclusione erano persi, morti. Oggi,
invece, quell’area conosce la più alta biodiversità del nord Europa. In quella
zona sono tornati lupi, alci, linci, orsi e soprattutto un’incredibile quantità
di piante. Le foto di Prypjat prese dai droni oggi mostrano la città
completamente sommersa dagli alberi. A Cernobyl le piante non solo crescono.
Hanno assorbito la maggior parte degli elementi radioattivi che sono stati
prodotti dall’esplosione, dalla fusione del nucleo e li hanno stoccati
all’interno del corpo della pianta stessa. Le piante puliscono l’ambiente
all’interno del quale vivono e depositano i veleni all’interno del proprio
corpo, come in un garage blindato. Il che da una parte ha reso vivibile di nuovo
il contesto — è per questo che sono potuti tornare gli animali — dall’altra
parte è anche un problema perché, se ci fosse un incendio, si libererebbero
quelle scorie e avremmo di nuovo un effetto Cernobyl».
La tripartizione darwiniana: pietre, animali, piante, non la convince?
«Poco: il vero punto di demarcazione sta tra vita e non vita. Tra pietre e il
resto. Ma la vita di tutti gli esseri viventi va vista come un solo unico
evento. E questo ci permette di capire come mai siamo tutti connessi, come mai
la vita sia un fenomeno sistemico, perché pensare di poterci astrarre dal
destino comune sia un’illusione. La scienza è una grande risorsa: la vita media
delle persone, grazie agli enormi progressi della medicina, sta aumentando in
maniera inimmaginabile solo pochi decenni fa. È vero, è giusto. Ma i problemi
della nostra sopravvivenza non riguardano, di nuovo, i singoli individui, ma la
comunità dei viventi. Se non cambiamo immediatamente rotta, nel dissennato
consumo delle risorse ambientali, sarà difficile arrivare al prossimo secolo».
L’immagine di quell’orso smarrito su un pezzo di ghiaccio alla deriva ci
racconta del Global Warming meglio di tanti discorsi...
«Commozione nel vedere questi esseri viventi che stanno scomparendo. E
immedesimazione perché, in un certo senso, ci stanno soltanto precedendo sulla
stessa strada che noi abbiamo imboccato. Inconsapevoli ed egoisti. Questa
generazione sta dissipando i beni primari dell’umanità. Fino al 1970 la terra ha
consumato solo le risorse che riusciva a rigenerare. Il giorno in cui iniziava
il deficit ambientale era infatti il 31 dicembre. Oggi la stessa quantità è
consumata il primo di agosto. La violenza dei fenomeni naturali, i milioni di
migranti ambientali, lo scioglimento dei ghiacciai... L’uomo che si è auto
definito “sapiens” finge di ignorare ciò che egli stesso vive. Le previsioni,
giudicate catastrofistiche, del rapporto del club di Roma nel 1972, si sono
realizzate. Perché la situazione dovrebbe cambiare? Non cambierà. Se non
facciamo una rivoluzione radicale del nostro modo di porci rispetto
all’ambiente. Non abbiamo tempo. È oggi. Domani è troppo tardi».
Sembra che l’uomo non voglia accettare l’idea della finitezza delle risorse
naturali.
«Le risorse su questo pianeta sono limitate, non infinite. Il pianeta è una
piccola sfera, non è tutto l’universo. È come un’isola in mezzo al mare. Quando
finisci il cibo sull’isola devi aspettare che ti arrivi da fuori. Ma non
arriverà nulla, proprio nulla, da fuori. Noi sappiamo quando finiranno le
risorse, lo sappiamo esattamente, ormai da decenni. Quando finirà il fosforo,
quando finirà il cobalto, quando finirà il litio. E tutte queste risorse
finiranno prima del petrolio. Noi siamo fissati con questa storia del petrolio
che si esaurirà ma, prima ancora, saranno gli elementi che oggi costituiscono la
benzina della modernità a finire. Cosa accadrà quando non ci saranno più risorse
per far funzionare Internet?».
Finiamo con un apologo sull’interconnessione del nostro destino. La storia
magnifica dei bombi...
«È una storiella scritta da Darwin. Diceva: perché ci sia tanto bestiame ci deve
essere tanto trifoglio e perché ci sia tanto trifoglio ci devono essere tanti
bombi che portano in giro il polline. E perché ci siano tanti bombi bisogna che
ci siano pochi topi. Perché i topi mangiano le larve dei bombi. E perché ci
siano pochi topi bisogna che ci siano tanti gatti. Quindi, diceva, per avere
tante mucche, per produrre carne, bisogna che ci siano tanti gatti. Perché?
Perché il gatto ammazza il topo, il topo che non mangia il bombo che impollina
il trifoglio che fa vivere le mucche. La rete della vita. Siamo tutti legati da
una comunità di destino».
30 giugno 2019 (modifica il 1 luglio 2019 | 08:12)
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