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Sappiamo tutti come le piante abbiano bisogno di luce per crescere,
mentre siamo meno consapevoli del ruolo imprescindibile della luce solare
sulla salute di noi esseri umani.
Il sole è fonte di energia ovvero di elettroni che la pianta assorbe
tramite la clorofilla e utilizza nel processo di fotosintesi per
trasformare anidride carbonica e acqua in glucosio, con liberazione di
ossigeno. Il glucosio, successivamente, sarà modificato in proteine e
grassi necessari alla costruzione e alla vita della pianta.
Fino a poco tempo fa si pensava che l’uomo non potesse assorbire energia
dalla luce solare, ma studi recenti dimostrano altrimenti. Nel nutrirci di
piante ci nutriamo anche di clorofilla la quale, trasformata nel corpo in
diversi metaboliti, mantiene la capacità di assorbire le frequenze della
luce visibile in grado di penetrare nei tessuti animali e di utilizzarle
per la sintesi di ATP, la molecola che fornisce energia per le reazioni
chimiche dell’organismo.
Esperimenti condotti su Caenorhabditis elegans, un piccolo verme molto
utilizzato per studi di biologia evolutiva, hanno dimostrato che i
metaboliti della clorofilla esposti alla luce inducono un aumento delle
concentrazioni di ATP nei mitocondri, le centraline energetiche cellulari,
a cui corrisponde un incremento della vita dell’animale.
Le conferme dei benefici derivati dal sole sono talmente tante da mettere
in seria discussione le attuali linee guida nazionali e internazionali che
raccomandano di ridurne al minimo l’esposizione.
Studi epidemiologici, osservazionali e randomizzati, infatti, hanno
dimostrato inconfutabilmente che l’esposizione alle radiazioni del sole o
l’assunzione di vitamina D in forma di supplemento riduce il rischio di
tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, malattie autoimmuni
come la sclerosi multipla, l’asma e il diabete di tipo1, infezioni,
malattie del sistema nervoso centrale quali il Parkinson, l’Alzheimer e
altre forme di demenza e disturbi del tono dell’umore come la depressione.
Evitare l’esposizione al sole aumenta il rischio di morte quanto fumare.
In uno studio condotto su quasi 30.000 donne svedesi la mortalità nelle
donne che evitavano il sole era circa il doppio rispetto a quelle che più
vi si esponevano. Il sole, dunque, sembra essere il farmaco più potente –
oltre che economico, che Madre Natura ci abbia messo a disposizione. Non
rinunciamoci!
Rivediamo in dettaglio i vantaggi dell’esposizione al sole:
– Riduzione del rischio di 19 tipi di tumore. In tutto il mondo
esiste un gradiente Nord-Sud di incidenza di tumore. Questo significa che
laddove è maggiore l’irradianza ultravioletta B, ovvero la quantità di
raggi solari che raggiunge la crosta terrestre, minore è l’incidenza di 19
diversi tipi di tumore, incluso quello al polmone, prostata, mammella e
colon, i grandi “big killer” dei nostri tempi. Questo gradiente lo
troviamo anche in Italia, dove nel Nord e nel Centro si registra il 30 e
il 15% in più di nuovi casi di tumore, rispettivamente, rispetto al Sud.
La vitamina D non riduce solo il rischio di cancro, ma migliora anche la
prognosi in chi si è ammalato.
– Riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. Elevati
livelli di vitamina D nel sangue si associano ad una riduzione del rischio
di ipertensione, aritmie, infarti ed ictus. Fra i meccanismi alla base
dell’effetto protettivo del sole vi sono: – aumentata produzione di ossido
nitrico, un potente vasodilatatore prodotto dopo esposizione della pelle
alla radiazione UVB; – ridotta proliferazione della muscolatura liscia
arteriosa e ridotta espressione di molecole di adesione sulle cellule
endoteliali, fattori questi coinvolti nella formazione della placca
ateromasica; – miglioramento della rigidità delle pareti arteriose e della
funzione endoteliale; – riduzione delle calcificazioni coronariche.
– Protezione dalle infezioni. Sia la luce solare che la vitamina D
prodotta in risposta al sole hanno un potente effetto antimicrobico.
Questo era noto anche un secolo fa quando la tubercolosi veniva curata nei
sanatori esponendo i pazienti a veri e propri “bagni” di sole. La vitamina
D, inoltre, è un potente regolatore delle funzioni del sistema immunitario
ed è necessaria per l’amplificazione di cloni di linfociti T coinvolti nel
riconoscimento di antigeni esterni.
– Miglioramento del tono dell’umore. I benefici del sole sul tono
dell’umore sono evidenti a tutti, e corrispondono ad un aumento dei
livelli di serotonina che non possiamo riprodurre con la sola
supplementazione di vitamina D. La mancanza di sole, inoltre, induce in
alcuni una condizione nota come SAD o Seasonal Affective Disorder, un
disturbo caratterizzato da episodi di depressione che si verificano ogni
anno in autunno o in inverno e che dipendono proprio dalla mancanza di
luce solare. La terapia, in questi casi, è l’esposizione ai raggi
ultravioletti attraverso speciali lampade.
– Miglioramento del sonno. Esporsi alla luce del giorno aiuta a
riequilibrare i ritmi circadiani, fra cui quello veglia-notte, aiutandoci
a dormire meglio.
– Riduzione del rischio di sclerosi multipla, asma e diabete di tipo 1.
Queste malattie sono meno frequenti nei paesi più esposti al sole.
Numerosi studi, inoltre, confermano che la supplementazione con vitamina D
riduce il rischio di riacutizzazione di episodi di sclerosi multipla e
riduce le crisi asmatiche in chi soffre di questa malattia.
– Regolazione dei livelli di ormoni sessuali. In presenza di luce
solare aumentano i livelli di testosterone, ormoni tiroidei e ormone
melanotropo, un ormone prodotto dall’ipofisi che induce la sintesi di
melanina e la pigmentazione cutanea. Questi ormoni sono fondamentali per
la regolazione delle funzioni sessuali.
Ovviamente non dobbiamo esporci al sole in modo indiscriminato, poiché le
radiazioni solari in eccesso favoriscono il rischio di tumori della pelle
e il foto-invecchiamento.
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Al mare o in montagna è importante evitare ad ogni costo le scottature.
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Premuniamoci con abiti coprenti e cappelli, in modo da schermarci non
appena la pelle ha iniziato ad arrossarsi. Più chiaro il colore della
cute, minore il tempo in cui è possibile esporsi al sole in sicurezza.
L’uso di creme solari dovrebbe essere ridotto al minimo o esluso del
tutto per la presenza in questi prodotti di numerose sostanze chimiche di
sintesi con effetti nocivi sulla salute, precauzione importante
soprattutto nei bambini.
Le creme solari con filtri fisici sono sempre da preferirsi a quelle con
filtri chimici.
Dottoressa Debora Rasio
Fonti
Light-harvesting chlorophyll pigments enable mammalian mitochondria to
capture photonic energy and produce ATPJ Cell Sci 2014.
Digestion, absorption, and cancer preventative activity of dietary
chlorophyll derivatives. Nutr. Res 2007.
The metabolites of dietary chlorophylls. Phytochemistry 1999, 50, 195–202.
Avoidance of sun exposure is a risk factor for all-cause mortality:
results from the Melanoma in Southern Sweden cohort. J Intern Med. 2014