Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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Leggi quanto riporta il sito PAGINE
MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
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ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per tutta la documentazione in nostro possesso
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenziali.htm
Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Tutta la documentazione in nostro possesso
inerente i dottori
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/dottoribase.htm
L'ACIDO ASCORBICO contro le RADIAZIONI, in inglese:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova30/Immagini/acidoasccontroleradiazioni.pdf
Conferma al ragionamento sul SCIENTIFICO:
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/scientificomondo.htm
Mai come i questi momenti ci si riempie la bocca della parola
"sostieni ............" chiedendo una donazione per i vari fini.
Mi permetto di riportare un caso tra i più eclatanti, raccontato da un
ricercatore, uno specialista in biologia della riproduzione.
L'articolo in oggeto nel fondo pagina, in parte recita:
"Sono 20 anni che questa “grande fiera” televisiva continua… Ecco cosa ne pensa
un ricercatore, uno specialista in biologia della riproduzione.
[Di Olivier Bonnet. Preso da Tuttouno.blogspot.it. Originale pubblicato su
alterinfo. net con il titolo La grande escroquerie du Téléthon Le professeur
Testard dénonce une “mystification”. Traduzione di Giuditta.]
jacques_testard
“È scandaloso. Il Telethon raccoglie annualmente tanti euro quanto il bilancio
di funzionamento di tutto l’Inserm. La gente pensa di donare soldi per la cura.
Ma la terapia genica non è efficace. Se i donatori sapessero che il loro denaro,
prima di tutto è utilizzato per finanziare le pubblicazioni scientifiche, ma
anche i brevetti di poche imprese, o per eliminare gli embrioni dai geni
deficienti, cambierebbero di parere.
“Il professor Marc Peschanski, uno dei architetti di questa terapia genica, ha
dichiarato che abbiamo intrapreso una strada sbagliata. Si stanno facendo
progressi nella diagnosi, ma non per guarire. Inoltre, anche se progrediamo
tecnicamente, noi non comprendiamo molto di più la complessità della vita.
Poichè non possiamo guarire le malattie, sarebbe preferibile cercare di
scoprirne l’origine, prima che si verifichino. Ciò consentirebbe l’assoluta
comprensione dell’uomo, di una certa definizione di uomo”. ~ Da un’intervista
con Medicina-Douces.com.”
Oggi 5LB Magazine e tutto il mondo scientifico perdono un faro di
riferimento.
Parliamo della Cochrane Collaboration, organizzazione di ricercatori che i
nostri lettori conoscono perchè molto citata da 5LB Magazine, tanto da essere un
pilastro delle nostre revisioni (e della Evidence Based Medicine tutta!) grazie
alla sua grande affidabilità.
Almeno fino ad oggi.
È di questi giorni infatti la notizia che Peter Gøtzsche, direttore del centro
Cochrane nordico nonché co-fondatore nel 1993, è stato espulso
dall'organizzazione perchè ne metterebbe in cattiva luce la reputazione.
Gøtzsche (si pronuncia Gocce) è un nome ricorrente nell'ambiente della Evidence
Based Medicine, perchè ha sollevato numerose polemiche intorno a questioni
scottanti.
Fra le più note, la lunga diatriba tra il Nordic Cochrane da lui diretto e la
EMA, agenzia del farmaco europea, accusata di cattiva gestione dei dati sugli
eventi avversi per il vaccino HPV (papilloma virus).
Fonte: Nordic Cochrane.
Sia noto che ho provveduto personalmente a salvare i documenti della diatriba su
Archive.org, prima che per qualsiasi motivo vadano pubblicamente persi.
Il suo centro ha mosso parecchio le acque del papilloma virus, eseguendo diverse
revisioni sistematiche (una molto vasta in corso) e, più recentemente, lanciando
dalle pagine del BMJ una durissima critica proprio ad una revisione Cochrane,
estremamente citata e diffusa dagli organi di informazione mondiali perchè
affermava con "grande certezza" efficacia e sicurezza per i vaccini contro l'
HPV.
Gøtzsche e colleghi hanno lamentato conflitti di interesse ed errori nello
studio:
Parte del motto della Cochrane Collaboration è "Trusted evidence".
Non riteniamo che la revisione del vaccino contro l'HPV di Cochrane sia una
"prova attendibile", poiché è stata influenzata da pregiudizi (bias) nel
reporting e da una progettazione dello studio tendenziosa.
Riteniamo che la revisione non soddisfi gli standard per le revisioni Cochrane,
le esigenze dei cittadini o dei fornitori di servizi sanitari che consultano le
revisioni Cochrane per prendere "decisioni informate", anch'esse parte del motto
di Cochrane.
Raccomandiamo agli autori di revisioni Cochrane di fare ogni sforzo per
identificare tutti gli studi disponibili, i loro limiti e produrre revisioni di
conseguenza.
Fonte: BMJ
Qui la risposta di chi ha svolto lo studio: Cochrane.
Queste revisioni sui vaccini Peter Gøtzsche le ha condotte spesso con Tom
Jefferson, altro noto ricercatore responsabile del gruppo vaccini in Cochrane,
che anni fa avevamo citato per avere scoperchiato la ulteriormente nota truffa
del Tamiflu (farmaco anti-influenzale), perpetrata da parte della azienda Roche
ai danni di numerosi governi nazionali.
Un'altra famosa revisione di Gøtzsche fu quella sul rapporto rischi/benefici
della mammografia.
Il Nordic Cochrane Center produsse un volantino molto chiaro per il pubblico,
che fornisce informazioni sui motivi per cui i rischi degli screening
mammografici sorpasserebbero i benefici.
Ne abbiamo parlato ampiamente qui:
Screening mammografico, pro e contro: perchè oggi è ragionevole non farlo
Recentemente avevamo parlato di Gøtzsche per la sua collaborazione e
partecipazione al Simposio Too Much Medicine, un congresso medico dedicato alla
sovra-diagnosi.
Simposio Too Much Medicine: 3 messaggi per proteggersi dagli eccessi della
medicina
Insomma, il centro Nordic Cochrane diretto da Peter Gøtzsche si può dire una
vera spina nel fianco, che una comunità scientifica onesta che avanza con dubbio
metodico dovrebbe proteggere e sostenere piuttosto che emarginare.
Traduciamo nella sua completezza la lettera che Peter Gøtzsche ha scritto lo
scorso 14 settembre, subito dopo la sua estromissione dall'organizzazione di
ricercatori.
Una crisi etica: la crescente mancanza di collaborazione democratica e di
pluralismo scientifico in Cochrane.
Mi dispiace informarvi che sono stato espulso dalla Cochrane Collaboration, con
il voto favorevole di 6 dei 13 membri del consiglio di amministrazione.
Nessuna giustificazione motivata è stata data per la mia espulsione oltre ad
accusarmi di causare "discredito" per l'organizzazione.
Questa è la prima volta in 25 anni che un membro è stato escluso
dall'affiliazione a Cochrane.
Questa azione senza precedenti, presa da una minoranza del consiglio di
amministrazione, è sproporzionata e dannosa per Cochrane, nonché per gli
interessi della sanità pubblica.
Come risultato di questa decisione e di una serie di questioni più ampie
riguardanti l'inadeguata gestione di Cochrane in conformità con i suoi principi
e obiettivi, quattro altri membri del Consiglio hanno rassegnato le dimissioni.
Di conseguenza, la Cochrane Collaboration è entrata in un inesplorato territorio
di crisi e di mancanza di direzione strategica.
Una ripresa da questa situazione disastrosa richiederebbe lo scioglimento del
consiglio di amministrazione, nuove elezioni e un ampio dibattito partecipativo
sulla futura strategia dell'organizzazione.
In sole 24 ore il consiglio di amministrazione di Cochrane ha perso cinque dei
suoi tredici membri, quattro dei quali sono direttori di centri e membri chiave
dell'organizzazione in diversi paesi.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/scienzamarciaesolounaopinione.htm
Dell'articolo, il pezzo che maggiormente mi ha colpito, non sò se lo sarà
anche per voi, è questo in quanto il pezzo "La posta in gioco è la capacità di produrre evidenze mediche credibili e
affidabili di cui la nostra società ha grande bisogno." pare che ci dica tutto,
ma confermi la PIENA FALSITA' di TUTTA LA MEDICINA, vero?
"QUINDI: O CREDI O NON CREDI"
come è nella religione, per entrambe NESSUNA PROVA MAI.
L'unica differenza è che nelle confezioni dei "principi attivi" vi mettono il
FOGLIO ILLUSTRATIVO o BUGIARDINO con descritto quanto costa IL CREDERE, mentre
nella religione il CREDERE NON COSTA NULLA.
L'articolo continua:
"Questa non è una questione personale.
È una questione altamente politica, scientifica ed etica sul futuro di Cochrane.
Come molte persone sanno, gran parte del mio lavoro non è molto favorevole agli
interessi finanziari dell'industria farmaceutica.
Per questo motivo Cochrane ha affrontato pressioni, critiche e lamentele.
La mia espulsione ne è uno dei risultati.
...............
La posta in gioco è la capacità di produrre evidenze mediche credibili e
affidabili di cui la nostra società ha grande bisogno.
Peter C Gøtzsche
Professor, Director, MD, DrMedSci, MSc
Nordic Cochrane Centre
Rigshospitalet, Dept 7811
Fonte:
https://nordic.cochrane.org/sites/nordic.cochrane.org/files/public/uploads/moral_crisis_in_cochrane.pdf
In proposito iL dottor William Osler, considerato il
capostipite della medicina scrisse ai suoi tempi:
"Sotto trovi il detto del dottor Wiliam Osler, considerato il capostipite
moderno della medicina attuale:
La persona che prende una medicina deve guarire 2 (due) volte:
deve guarire dalla malattia e
deve guarire dalla medicina
William Osler
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/williamoslerdottore.htm
e se vuoi la sua scritta clicca sul link
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/williamoslerdottorea.htm
e ti salverai la vita con L'ACIDO ASCORBICO di cui ti parla
Abram Hoffer, Linus Pauling, Irwin Stone e gli altri SCIENZIATI del secolo
scorso che trovi su questa pagina:.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova30/Immagini/scienziati.htm
Ringraziamo il Dott. Messora per l’ottima trasposizione video
dell’articolo:
https://youtu.be/JJ-Ol_bY8Xg
Le parti più importanti che cita il video e quindi dell'articolo:
Per la scienza un esperimento deve dare lo stesso risultato anche se condotto da
persone diverse in luoghi differenti. Ma cosa succederebbe se di colpo ci
rendessimo conto che la maggior parte degli esperimenti su cui ci si basa per
sviluppare nuove ricerche e nuovi farmaci non fossero riproducibili?
Non è l’inizio di un libro di fantascienza, questa è la pura realtà.
Recentemente Nature, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha
pubblicato un articolo nel quale si è dimostrato come più del 70% delle ricerche
scientifiche prese in esame avesse fallito i test di riproducibilità1;
nonostante ciò sono state pubblicate, diffuse e citate da altri ricercatori come
base dei loro stessi esperimenti.
Per escludere ogni tipo di errore nella riproduzione delle condizioni
sperimentali, spesso dovuti a problemi di manualità o di utilizzo di specifici
reagenti, Bagely ed il suo team le hanno provate tutte a partire dall’incontrare
direttamente gli autori degli studi originali, racconta «abbiamo ripercorso i
lavori pubblicati linea per linea, figura per figura, abbiamo rifatto gli
esperimenti per 50 volte senza riuscire a riprodurre quei risultati. Alla fine
l’autore originale ci ha detto che lo aveva ripetuto sei volte ma gli era
riuscito una volta sola e poi ha pubblicato nell’articolo scientifico solo i
dati relativi a quella volta sola.»
Se un esperimento che riesce solo una volta vi venisse proposto come la base per
investire milioni di dollari in ricerca e produrre un nuovo farmaco, voi
investireste tutti quei soldi?
«Non vogliamo dire – spiega Freedman – che siano soldi buttati, in qualche modo
contribuiscono all’evoluzione della scienza, si può però dire con certezza che
dal punto di vista economico il sistema attuale della ricerca scientifica è un
sistema estremamente inefficiente» 5.
Non è forse un caso quindi che i primi a far emergere il problema della
riproducibilità siano ricercatori che lavorano presso multinazionali,
sicuramente più attenti al bilancio e alla resa dell’investimento. Forse è
grazie a ciò che la lista degli illustri ricercatori che denunciano questo
“corto circuito” è in continua crescita.
Il dott. Khusru Asadullah, alto dirigente della Bayer, ha dichiarato come i
ricercatori della multinazionale tedesca non erano riusciti a replicare più del
65% degli esperimenti su cui stavano lavorando per portare avanti nuove
ricerche3.
La scienza è in crisi: non lo si vuole ancora ammettere pubblicamente ma è tempo
che si inizi a stimolare un dibattito.
Dell'articolo del link sotto, ritengo molto importante
sottolineare la parte che recita:
"Un Sistema, quello della ricerca accademica, che sta evidentemente trascinando
la Scienza verso una crisi di identità e di credibilità. Nel 2009 il prof.
Daniele Fanelli, dell’Università di Edimburgo, ha realizzato e pubblicato uno
studio dal titolo emblematico: “Quanti scienziati falsificano i dati e
fabbricano ad hoc le ricerche?”(6).
Quasi il 14% degli scienziati intervistati ha affermato di conoscere colleghi
che hanno totalmente inventato dei dati, ed il 34% ha affermato di aver
appositamente selezionato i dati per far emergere i risultati che gli
interessavano.
A giugno 2017 il prof. Jonathan Kimmelmann, direttore del Biomedical Ethics Unit
presso la
McGill University di Montreal ha pubblicato un nuovo studio che conferma questa
crisi di
riproducibilità e cerca di mettere il luce su alcune delle principali cause
quali la variabilità dei
materiali di laboratorio, problemi legati alla complessità delle procedure
sperimentali, la
scarsa organizzazione nel team di ricerca, e la poca capacità di analisi
critica.(7)"
e ne deduco che sono BELLE PAROLE, ma e se intanto il malato muore, grazie a
questi fatti che ora sono diventati incontestabili?
Andiamo in paradiso a dire a quella persona:
"mi dispiace"?
Mi sento molto preso per i fondelli!!!!!!
e voi????? Ma stiamo scherzando sulla pelle altrui?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/scienzaprovescientifichefalse.htm
Cosa sono e a cosa servono la "SCIENZA" e gli "STUDI
SCIENTIFICI"?
non si riesce a capire che noi ora stiamo vivendo in attimo che non è neppure un
puntino nella notte dei tempi?
Non si riesce a capire che invece il nostro corpo arriva dalla notte dei tempi,
anche se rinnovato e rigenerato di generazione in generazione e variato quel
tanto necessario dalla EVOLUZIONE?
Non si riesce a capire che invece il cervello è NUOVO ogni volta e continua ad
essere pieno di paure e di INUTILI DOMANDE?
Dico INUTILI poichè ogni risposta, anche la più assurda è sempre buona per il
cervello purchè ve ne sia una. Quindi non è importante quale sia la risposta,
l'importante è averne una che aiuti a vincere la paura. Ma per fortuna non sono
queste a cambiare il ciclo del corpo, il quale sà AUTOGURARSI, e gestire ogni
evento, poichè se così non fosse ci saremmo estinti da subito, dall'inizio della
vita.
Di questo ne abbiamo l'esempio ogni momento intorno a noi, da ogni animale che
divide questo attimo insieme a noi.
Questo è importante capire
Ma..........
... ci mettono sia nei CIBI, quindi nel corpo, che negli
ambienti in cui viviamo, quindi nell'aria, ed addirittura sulla pelle adducendo
che sono utili alla nostra vita, PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, dichiarando
questi prodotti PROGRESSO verso la CIVILTA' e quindi SCOPERTE SCIENTIFICHE.
Prima è da vedere questo video, è CHIARISSIMO.
https://www.youtube.com/watch?v=kq7W3I8aL-c
e da sentire questo
https://www.youtube.com/watch?v=-UBDSGhW0Go
Chiedo scusa, ma approfittando di questi video che confermano il fatto che con
COSTANZA e TENACIA, ci hanno messo in CASA e nei CIBI i più disparati VELENI, e
da questo vorrei sottoporre un ragionamento molto importante, tanto importante
da fare capire cosa può darela SALUTE e cosa la SALUTE può levarla
disilludendo le persone dalla fregature delle parole "SCIENZA" e "PROVE SCIENTIFICHE".
Convivendo con questi, come potremmo non esserne contaminati, e dato che sono
PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, come potremmo non ammalarci di questa malattia?
Il video ne elenca alcuni ed alcuni li aggiungo poichè aggiunti agli oggetti o
contenitori che ci portiamo a casa convinti di ottenerne SALUTE, ed altri
PRODOTTI CHIMICI (VELENO PURO) che sono aggiunti ai CIBI degli scaffali che
inoltre NON CONTENGONO alcun sostentamento poichè RAFFINATI, quindi senza alcun
sostentamento. Anzi sui prodotti degli scaffali, vengono dichiarate le calorie
che apporta il prodotto perchè ca le mettono tutta per apportarne il meno
possibile.
Mi chiedo come potranno fare il calcolo delle calorie gli altri esseri viventi.
Prima di tutto però vorrei determinare senza ombra di dubbio cosa vuol dire la parola:
"SCIENZA"
e di conseguenza
che scopo hanno le RICERCHE SCIENTIFICHE,
ma sopratutto perchè queste RICERCHE
----------------------
La lista non finisce quì, ma personalmente mi fermo, in quanto sono CERTO che
hai capito il mio messaggio e saprai comportarti riguardo alla "SCIENZA" ed alla
"PROVE SCIENTIFICHE"d'ora in poi, se vuoi la SALUTE
tua e di tutta la tua famiglia.
La conclusione mia, ma non sò se è la vostra: PRIMA CI TOLGONO I CIBI NATURALI,
ED AL LORO POSTO CI FANNO INGOIARE DEI CIBI INNATURALI "PROVATI
SCIENTIFICAMENTE" CHE CI CAUSANO LE MALATTIE, E POI SI APPELLANO ALLA "SCIENZA"
DICHIARANDO DI FARE DELLE "RICERCHE SCIENTIFICHE" PER TROVARE LE CURE NECESSARIE
PER RIDARCI LA SALUTE ATTRAVERSO LE VARIE ASSOCIAZIONI, dichiarate senza scopo
di lucro: l'"AIRC", LA "FABBRICA DEL SORRISO" E CHI PIU' NE HA NE METTA.
Mi sento tanto preso per i fondelli da questo "SISTEMA", e voi?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/felceprodottichimiciincasa.htm
Ora, a suo tempo e per necessità è stata INVENTATA la parola SCIENTIFICO che intende
GARANTIRE alle persone della SERIETA' e la SICUREZZA di quanto proposto sul
mercato, di qualsiasi origine siano, con delle dichiarazioni di PROVE SCIENTIFICHE scritte e riportate dagli
informatori preposti.
Che queste dichiarazioni siano sempre limpide, ne ho moltissimi dubbi poichè la
base di questa invenzione è il
LUCRO.
Chiedo scusa, ma approfittando di questi video che confermano il fatto che con
COSTANZA e TENACIA, ci hanno messo in CASA e nei CIBI i più disparati VELENI, e
da questo vorrei sottoporre un ragionamento molto importante, tanto importante
da fare capire cosa può dare la SALUTE e cosa la SALUTE può levarla
disilludendo le persone dalla fregature delle parole "SCIENZA" e "PROVE SCIENTIFICHE".
Convivendo con questi, come potremmo non esserne contaminati, e dato che sono
PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI, come potremmo non ammalarci di questa malattia?
Il video ne elenca alcuni ed alcuni li aggiungo poichè aggiunti agli oggetti o
contenitori che ci portiamo a casa convinti di ottenerne SALUTE, ed altri
PRODOTTI CHIMICI (VELENO PURO) che sono aggiunti ai CIBI degli scaffali che
inoltre NON CONTENGONO alcun sostentamento poichè RAFFINATI. Anzi sui prodotti degli scaffali, vengono dichiarate le calorie
che apporta il prodotto perchè ce le mettono tutta per apportarne il meno
possibile.
Mi chiedo come potranno fare il calcolo delle calorie gli altri esseri viventi.
Prima di tutto però vorrei determinare senza ombra di dubbio cosa vuol dire la parola:
"SCIENZA"
e di conseguenza
che scopo hanno le RICERCHE SCIENTIFICHE,
ma sopratutto perchè queste RICERCHE
Per poterlo fare però, dobbiamo fissare dei PARAMETRI INCONTESTABILI. che per
farlo devo porti delle domande:
Tu ingoi delle MELE?
Si dice che "una mela al giorno leva il medico di torno" vero?
ingoi delle NOCI?
ingoi dei CARCIOFI?
si dice che il CARCIOFO è indicato a risanare il fegato
ingoi della insalata?
ingoi dei fagioli?
ingoi dei piselli?
ingoi dei ceci?
ingoi dei finocchi?
non parlo della carne o delle uova, poichè qualcuno potrebbe contestare per i
vari motivi che ormai conosciamo molto bene, ma se chiedo:
ingoi del latte animale o vegetale?
SONO CERTO CHE TUTTI RISPONDONO DI SI'.
Ma perchè si ingoiano questi CIBI NATURALI?
Semplice, perchè il nostro corpo senza questi CIBI NATURALI morirebbe per
mancanza di sostentamento.
Bene, chiaro, vero?
Ma sapendo che questi CIBI NATURALI sono stati impostanti NATURALMENTE, avete
mai sentito dire che una qualche casa farmaceutica abbia fatto delle ricerche su
questi CIBI NATURALI per vedere se alcuni di loro potrebbero causare dei danni
all'individuo?
Sul CAFFE' dicono di sì, ma il CAFFE' NON E' UN CIBO NATURALE, ma una
DROGA-INSETTICIDA.
Cosa molto diversa dal finocchio o da una mela, vero?
Ma allora a che cosa si dedica la così detta SCIENZA se non si dedica alla
ricerca per EVITARE LA CARENZA di questi CIBI NATURALI per dare la giusta
informazione alle persone disinformate o per correggere gli eventuali
errori delle persone?
Sì perchè noi sappiamo che questi CIBI NATURALI contengono gli "ALIMENTI
ESSENZIALI" senza i quali è malattia certa.
Perchè è chiaro che questa CARENZA di questi "ALIMENTI ESSENZIALI" è la prima
causa delle malattie.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/felceprodottichimiciincasapiante.htm
Ci è noto che i PRODOTTI CHIMICI messi nei CIBI degli scaffali
per i molteplici fini, che ormai conosciamo molto bene, ecco che per rendere
CREDIBILE la salubrità di questi, lo fanno garantendo delle PROVE cosi dette
SCIENTIFICHE le quali ci dicono di averle fatte con tutti crismi di GARANZIA. Ma
ormai sappiamo anche che questi PRODOTTI CHIMI nel nostro sangue NON CI DEVONO
STARE, quindi cosa faranno mai nel nostro corpo dato che noi siamo dal 70 al 90
% di acqua quindi di sangue? Tocca a noi capirlo, ed alla faccia delle PROVE
SCIENTIFICHE, lasciare sugli scaffali i CIBI contenenti questi prodotti.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova30/Immagini/esamedelsangue.htm
Questa è la PURA VERITA' un di personaggio in CONFLITTO DI INTERESSI, quindi come
potrà mai consigliare qualcuno senza ledere i suoi interessi privati?
Ma poi, perchè avrà mai studiato questo poverino?
Per la solita POSIZIONE NELLA SOCIETA', ed è riuscito a farsela molto bene, perchè
perderla?
Alla faccia di chi?
...alla mia? alla tua?
...cosa conta la mia e la tua salute?
...e pensare che è TUTTO in nome della SCIENZA, quella che il Premio Nobel per
la medicina 2013: Randy Schekman, descrive sotto.
"...questo il video:
http://www.iene.mediaset.it/puntate/2014/03/26/viviani-alimentazione-e-tumori_8468.shtml
Interessante, veramente interessate ciò che dice il prof. Franco Berrino,
Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva
dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, spiega come stanno le cose
nella sanità.
“Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è
il peggio del peggio.
Io ritengo che non gli faccia bene ma sa… io dico sempre che noi vogliamo
bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi…
Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL, c’è crescita,
diminuisce lo SPREAD.
La sanità è la più grande industria nazionale ricordava il professor
Monti."
Beh, non ha usato propriamente queste parole il Professor Franco Berrino,
già Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva
dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Ma che questa sia la realtà dei fatti, lo scoprirete alla fine
dell’articolo.
Intervistato da Le iene, comincia in modo un po’… diciamo… sottotraccia!?:
“io sono molto d’accordo che bisogna pensare e usare il cibo in senso
terapeutico… sa perché un tumore nasca e cresca bisogna trovare un terreno
favorevole e con l’alimentazione possiamo modificare il nostro ambiente
interno” e aggiunge “ci sono indizi importantissimi che con
l’alimentazione si può aiutare la guarigione del tumore”.
E precisa, badate bene, che sono però solo indizi e non prove solide.
Certo che, si fossero dati la pena di verificare le decine di migliaia di
casi degli ultimi cento anni di igienismo, questi indizi, come li chiama
lui, sarebbero diventati non prove solide, ma macigni pesanti come
montagne, che li schiaccerebbero tutti.
“noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi…
Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL… La sanità è la più
grande industria nazionale… non c’è un interesse economico nei confronti
della prevenzione
”La parte più interessante, quando comincia a parlare più chiaramente:
“Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è
il peggio del peggio.
Io ritengo che non gli faccia bene ma sa… io dico sempre che noi vogliamo
bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi…
Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL, c’è crescita,
diminuisce lo SPREAD.
La sanità è la più grande industria nazionale ricordava il professor
Monti.
Non c’è direttamente… non c’è un interesse economico nei confronti della
prevenzione… che parola si potrebbe usare per definirla?
Una gran commissione di ignoranza… e di stupidità… e di interessi”.
Fantastico! Una confessione in piena regola del vero scopo di questa falsa
medicina.
Allora vi dico che, in base all’assurto...
“se non conosci, sei un ignorante,
se conosci e sostieni che non è vero, sei un delinquente”...
... il giudizio di cosa siano questi servi di Mammona, che lasciano morire
tra le braccia dell’infame triade chemio-radio-chirurgia milioni di
persone innocenti, datelo voi, io potrei usare dei termini troppo forti.
Francesca Salvador
E se vuoi il mio pensiero, lo puoi leggere sotto o sull'originale in fondo
pagina come commento.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/oncologosincero.htm
Dell'articolo del link devo evidenziare questo scritto:
"Come possiamo riporre cieca fiducia in un sistema di valutazione spacciato per
“verbo” e invece tale da evidenziare falle di queste proporzioni ?
Da anni si discute dell’ipotesi di rendere obbligatoria la registrazione in
anticipo dei protocolli di ricerca, rendendoli controllabili on-line, al fine di
non far cadere i ricercatori nella tentazione – molto più diffusa di quanto si
pensi – di modificare la struttura dell’esperimento a metà strada per far
apparire i risultati più significativi di quanto non siano in realtà. Ma neppure
in medicina, dove in molti Stati questa prassi è formalmente obbligatoria, essa
è applicata con rigore: prova ne sia che ben 1/3 degli studi finanziati dai
National Institute of Health in USA non erano ancora stati pubblicati dopo ben
50 mesi dal loro avvio, e questo è statisticamente ancor più vero per tutte le
altre discipline scientifiche."
ed ancora
"Gli ostacoli all’effettiva “ripetizione” degli esperimenti sono poi molteplici:
Da uno studio pubblicato pochi mesi fa su PeerJ emerge ad esempio che più del
50% degli articoli di biomedicina pubblicati su ben 84 riviste scientifiche non
riportavano l’indicazione dei reagenti chimici necessari per ripetere
l’esperimento e verificarne i risultati (!).
E in ogni caso, gli esperti e soprattutto gli enti finanziatori, ammettono che
“la ripetizione di esperimenti già conclusi a scopo di verifica non rientra tra
le prirorità”, come conferma Elga Nowotny, Presidente del European Research
Council.
Anche le agenzie nazionali di controllo sanitario, percepite da molti come un
importante baluardo dell’indipendenza scientifica, sono fonte di preoccupazione.
Tralasciando il tema sempre attuale – e assai dibattuto – dei conflitti di
interessi, limitiamoci ad esaminare quanto è accaduto circa il glifosfato,
l’erbicida in assoluto più usato al mondo, sospettato di essere cancerogeno. La
IARC – Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, ha recentemente
conferrmato questi dubbi, in esito a un’analisi della letteratura scientifica
durata un’anno, dalla quale sono emerse “prove convincenti” che il glifosfato
causasse cancro alle cavie da laboratorio e“prove significative” che esso possa
danneggiare il DNA e i cromosomi delle cellule umane.
La IARC – che ha tra i suoi compiti quello di fornire all’Organizzazione
Mondiale della Sanità elementi solidi per formulare i propri pareri – è nota per
il suo altissimo rigore scientifico e per la sua indipendenza, lavora con i
migliori scienziati ed esperti di regolamentazione del mondo, e ha una politica
sul conflitto di interessi severissima:
Il suo parere sta facendo molto discutere, soprattutto perché – sullo stesso
tema – le più importanti agenzie di controllo sanitario del mondo – quella
tedesca, anch’essa serissima, non più tardi di pochi mesi fa – avevano
evidenziato risultati esattamente opposti, ovvero contrari a ogni ipotesi di
pericolosità e mutagenicità della sostanza.
Il punto è che la maggior parte degli enti di regolamentazione è restia ad
ammettere che le valutazioni scientifiche implichino comunque delle “scelte” –
con riguardo ad esempio alla valutazione di prove contradditorie, o al grado di
obiettiva affidabilità riconosciuto a uno studio, e questo per vari motivi:
Perché la scienza è un autorevole fonte di auto-legittimazione;
Perché il desiderio implicito della scienza stessa è che ogni valutazione basata
su evidenze appaia sempre obiettiva, affidabile e consensuale;
Perché – infine – riconoscere questi bias equivarebbe a stendere un allarmante
velo di dubbio su centinaia di migliaia di precedenti pareri, scenario
rischiosissimo anche in termini di potenziale impatto sulla pubblica opinione.
Il dibattito sui “correttivi” da apportare al sistema è acceso, e i suggerimenti
si sprecano:
Dalla pubblicazione obbligatoria dei risultati negativi, a linee di
finanziamento finalizzate appositamente alla verifica dei risultati di
precedenti studi
A codici etici impegnativi per i ricercatori, a criteri più rigidi per le
riviste scientifiche. Ma l’orizzonte di una scienza sempre davvero “credibile”
pare ancora lontano."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/scienzafalsa.htm
Prima di tutto, per capire il SENSO VERO dell'articolo, dobbiamo stabilire cosa
sono e quali sono gli "integratori" cui si riferisce l'articolo.
Per fare questo è necessario chiarire un concetto che definisca bene il
significato di questa parola "integratori".
Noi sappiamo che se un giovane vuole farsi dei vistosi muscoli deve andare in
palestra, e poi al gestore richiede quegli "integratori" che questo gestore gli
fornisce sottobanco.
Ma anche un ciclista che vuole vincere una tappa, volendo vincerla prende questi
"integratori".
Però l'organizzatore della gara, sospettando questo comportamento, fà fare il controllo antidoping con l'esame del
sangue.
Se il ciclista risulta positivo, questo ciclista viene sicuramente castigato.
Ma perchè l'organizzatore della gara fà fare questo esame?
Non sicuramente perchè questo ciclista ha vinto fregando gli amici, poichè
questo è per loro irrilevante, mentre lo fà perchè non vuole responsabilità degli
eventuali danni che possono causare al ciclista questi "integratori".
Certo, perchè questi PRODOTTI CHIMICI VELENOSI possono uccidere, sia il palestrato che il
ciclista, ed è per questo che il gestore della palestra li fornisce sotto banco.
Sappiamo anche che se il ciclista risulta positivo, oltre che essere castigano,
viene citato con tutti i mezzi di informazione ed additato come un personaggio
che HA RISCHIATO LA VITA.
Ed è questo il perchè su questi "integratori" PRODOTTI CHIMICI VELENOSI, che si fanno i
controlli antidopoping.
Quindi questa informazione DEVE raggiungere il maggior numero di persone
possibile, che con gli anni ormai tutte le persone del mondo civile ne sono
informate.
Così abbiamo definito con chiarezza quelli sono i VERI "integratori".
Ora invece stabiliamo vene cosa sono e come devono essere denominati quelli cui
l'articolo si riferisce.
Bene, sono certo che molte poche persone, se non addirittura nessuno di voi sà
che quegli denominati "integratori" cui si riferiscono questi STUDI CLINICI e che sono:
vitamina D, calcio, vitamina C (ACIDO ASCORBICO, vitamina A, B, E, beta
carotene, calcio, ferro, zinco, magnesio e selenio, stanno nel liquido seminale maschile di TUTTI i maschi animali al mondo
nel quale il corpo dell'individuo GENERA quello spermatozoo indispensabile per
la continuazione della sua specie, poichè è questo il VERO MOTIVO della sua
venuta al mondo.
Ma sicuramente le parole calcio, ferro, zinco, magnesio e potassio, TUTTI ma
proprio TUTTI le hanno già sentite dire, ma sicuramente non alla TV, sui
giornali, dagli amici ecc. ma dal suo medico quando ha detto a questo medico che
di forte mal di pancia o
altro sintomo di malattia, quindi lui ha deciso che era necessario fare l'esame del sangue
per averne poi dal laboratorio analisi quei valori da lui ritenuti
indispensabile
avere.
Oh ma allora questi sopra nominati sono nel MIO SANGUE, oltre che nel MIO
liquido seminale maschile.
Non solo, ma quanto appena detto lo conferma senza ombra di dubbio il Ministero
della Salute con un file pdf accessibile a tutti, fissando un massimo di
assunzione, che allo scopo li elenca uno ad uno:
-----------
A contraddire questi CIARLATANI ed a confermare la indispensabilità di questi
"ALIMENTI ESSENZIALI" vi sono ben 3 (tre) motivi moltissimo chiari:
1) prima di tutto la ricerca che ne fà il medico in caso di
una mia malattia, quindi l'operato di un loro membro che dimostra che questi
"ALIMENTI ESENZIALI" sono nel mio sangue.
2) sappiamo TUTTI che la medicina dichiara:
"Se vuoi aumentare le difese immunitarie, ingoia più vitamina C (ACIDO
ASCORBICO)", quindi egli come "ALIMENTO ESSENZIALE" è indispensabile allo
scopo,
poichè, noi lo sappiamo, che sono le DIFESE IMMUNITARIE che coniugano la
parola AUTOGUARIGIONE, cui la classe medica sfrutta senza nominarla MAI.
3) e certamente non ultimo, il fatto che questi sono scritto nella R.G.R.
Razione Giornaliera Raccomandata, tabella che dimostra la loro essenzialità per
ogni essere animale.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/integratoriemedicina.htm
Non voglio esporre quì il MIO PERSONALE pensiero sulla parola
SCIENTIFICO poichè temo che facendolo urterei la sensibilità di molte persone
FIDUCIOSE su questa parola e questo sarebbe per me controproducente e deleterio poichè
invece di informazione farei discussione. Anche perchè questa NON può
essere la sede di una discussione così complessa ma che potrebbe essere
comprensibile a tutti se bene illustrata. Se volete sapere il
VERO
significato di questa parola, come illustrato da WIKIPEDIA (e ve lo
consiglio per vederci più chiaro) vi consiglierei di cliccare
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/scientifico.htm
e poi di leggere anche fra le righe. Dove troverete inoltre anche queste espressioni:
dell'approccio al metodo
scientifico
In biologia e medicina molte leggi sono di tipo
probabilistico e non
possono essere espresse con una formula matematica. Quindi,
per riconoscere la scientificità di un discorso medico, si ricorre ad un
controllo empirico basato sulla ripetibilità, statisticamente significativa,
delle osservazioni da parte di altri ricercatori.
Il dibattito
Queste ed altre sfumature di significato legate al concetto di metodo
scientifico
sono il motivo per cui, o l'espressione del fatto che, su tale concetto si è
discusso molto e non esiste (ancora) un accordo generalmente condiviso su una
possibile definizione del metodo. Il dibattito è estremamente complesso e
coinvolge non solo la pratica scientifica ma anche, o forse soprattutto, la
speculazione filosofica.
Non voglio specificarvi il significato della parola
SPECULAZIONE. Questo dovete capirlo da soli.
Poi ancora:
"Andrebbe sempre ricordato che dietro la parola
scienza, un pò teorica e distante, si celano le attività, le vite, le
emozioni e le inclinazioni più o meno etiche delle persone che chiamiamo
scienziati. Come scrisse anni fa l’antropologo francesce Bruno Latour, per
capire il vero valore della scienza bisognerebbe studiarla “in azione” e non
solo nei suoi ordinati e puliti risultati finali.
Primum non nocere, ci insegna
Ippocrate."
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/scientificomondoricerca.htm
La denuncia è grave, a maggior ragione perché è la cosa che
ha pensato di dire Randy Schekman al Guardian il giorno stesso in cui ha
ricevuto il premio Nobel e quindi non solo nel momento più importante per la
carriera di un ricercatore, ma anche nel momento di massima visibilità. Ma non
basta, la dichiarazione di Schekman era stata preceduta di un paio di giorni da
quella di un altro autorevolissimo scienziato, Peter Higgs, notissimo
teorizzatore del bosone di Higgs, che sempre al Gurdian aveva denunciato il
sistema delle pubblicazioni scientifiche.
Ma se la dichiarazione di Schekman è clamorosa, altrettanto clamoroso è il
silenzio con il quale è stata inghiottita dalle testate che si occupano di
divulgazione scientifica, alcuni quotidiani le hanno almeno dedicato il “minimo
sindacale” come Il Corriere della Sera “Schekman: «Le principali riviste
scientifiche danneggiano la scienza»” (poco più che un trafiletto) e l’Unità “Il
Nobel Shekman: “Boicottiamo Science e Nature”“, altri hanno però vistosamente
dimenticato di pubblicarla. Ma ancor più vistosa è la “dimenticanza” da parte di
soggetti che fanno della divulgazione scientifica il loro argomento centrale,
non una parola sull’autorevole denuncia da parte delle solite testate come Le
Scienze, Oggiscienza, Query, Pikaia e perfino Focus e Ocasapiens, in genere così
attente a difendere la buona scienza scegliendosi però bersagli comodi e banali
come i creazionisti della Terra giovane o qualche stravagante di turno.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/scienzamarcia.htm
Uno studio scientifico rivela che la scienza della nutrizione ufficiale si è
fondata su una raccolta di dati falsata da metodi scorretti.
L'articolo che ha revisonato 39 anni di studi della scienza nutrizionista degli
Stati Uniti, si intitola "Validity of U.S. Nutritional Surveillance: National
Health and Nutrition Examination Survey Caloric Energy Intake Data, 1971–2010"
ed è visionabile online al seguente link
http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0076632
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/scientificafalsa.htm
A conferma ecco ciò che riporta:
UNA REGOLA AUREA
"Il Dr. Blair postula
che un alto consumo di vitamina C (un complemento molto benefico nei
trattamenti non tossici per il recupero dal cancro) possa in realtà
causare una degenerazione del tessuto umano, che a sua volta può portare
ad un maggior rischio di contrarre il cancro. Ed è qui che si arriva
aduna prima regola aurea: quando si vuole accertare la veridicità di
qualsiasi asserzione scientifica, si deve sempre leggere tra le righe,
si deve cercare ciò che il rapporto non dice. Si deve specialmente stare
all’erta per quel vecchio e risaputo ritornello altrimenti noto
come"quali sono gli interessi in gioco"? Un manuale dell’Università di
Manchester sulla metodologia della ricerca contiene questo valido
consiglio:
La scienza e la ricerca devono
essere studiate nel contesto di tutte le parti interessate che vi sono
coinvolte. Bisogna porsi domande che mirino a determinare il peso
relativo dei vari alleati nel processo di creazione dei fatti, quali i
finanziatori, le aziende, il Ministero dell’Interno, le professioni e
gli altri scienziati. Nell’analisi dei dibattiti scientifici,ci si
dovrebbe sempre chiedere quali interessi sociali, istituzionali,politici
e filosofici si trovano dietro ad asserzioni che spesso appaiono neutre
e tecniche. (Manuale di metodologia della ricerca, Istituto di Scienza e
Tecnologia dell’Università di Manchester) (le sottolineature sono mie)."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/finanziamentiricerche.htm
Quindi questo MANUALE è stato stilato per dare una GARANZIA al
consumatore, senza tenere conto che NESSUN PRODOTTO CHIMICO DEVE ESSERE AGGIUNTO
AI CIBI NATURALI di cui già >Madre >Natura nel tempo, ha fatto le SUE PROVE
SCIENTIFICHE onde non causare danni agli esseri viventi.
Invece per permettere alle industrie, sia alimentari che farmaceutiche di
spadroneggiare nel mondo, ad ancora di più con la globalizazzione, il loro
commercio indiscriminato pur causando MALATTIE E SOFFERENZA che mai come ora
abbiamo sotto gli occhi.
MA CI SARANNO SEMPRE DI PIU' MALATI, OGNI GIORNO DI PIU' SE NESSUNO LI FERMA.
Noi abbiamo una bella carta in mano però, LA NOSTRA SALUTE, evitando come la
peste questi CIBI e lasciandoli sugli scaffali.
Ora dello scritto del MANUALE, mi permetto di sottolineare la parte che ritengo
più importante ed INDICATIVA in merito alla NOSTRA SALUTE:
"La varietà dei prodotti e la complessità dei metodi impiegati per
produrli impone l’uso di metodologie aggiornate, rigorose e soprattutto
improntate a una totale trasparenza, onde permettere agli utenti interessati di
ripercorrere il cammino metodologico che ha condotto alla stesura dei documenti.
E’ in questa ottica che l’Istituto superiore di sanità e l’Agenzia per i servizi
sanitari regionali propongono questo manuale metodologico, guida sintetica ai
metodi usati da prestigiose agenzie internazionali ed esplicitazione di quelli
usati dal nostro Programma, frutto di un approccio collaborativo e
interdisciplinare. "
che mi pare la dica LUNGA a cosa si riferisce, vero?
Non mi risulta che per ingoiare una CILIEGIA ci vogliano prima delle PROVE
SCIENTIFICHE, poichè sono CERTO che >Madre >Natura queste prove le ha fatte
dall'inizio del mondo, oppure per farti ingoiare una FRAGOLA MONTANA o il LATTE,
ma sono fatte, GUARDACASO, per farti ingoiare dei CIBI trattati con PRODOTTI
CHIMICI o con l'aggiunta di questi. Oppure per farti ingoiare DROGHE come il
CAFFE' o il TE' in primis, ma seguiti da transene, valium ecc. e le altre DROGHE
che consigliano gli psicologi, come è stato per me per 13 anni, ed altri che
hanno messo nei MEDICINALI spacciandoli per PRODOTTI CURATIVI chiamandoli
"PRINCIPI ATTIVI "che sono CERTO nessun altro animale LIBERO ingoia, MAI ED IN
NESSUNA OCCASIONE.
Oppure per farti ingoiare PRODOTTI CHIMICI come l'ASPARTAME il DIETOR ecc.
dichiarati DIETETICI, i CONSERVANTI, i COLORANTI, i DISERBANTI, i FARMACI ecc.
TUTTI PRODOTTI CHIMICAMENTE, quindi come tali ben lontani dalla costituzione
ANIMALE, che nell'esame del sangue NON CI DEVONO STARE, ma di cui con queste
PROVE SCIENTIFICHE garantiscono che NON CAUSANO DANNI, dei quali però per i
FARMACI aggiungono un FOGLIO ILLUSTRATIVO (BUGIARDINO).
Vorrei vedere se alle CILIEGIE o alle FRAGOLE e LATTE aggiungono questo FOGLIO
ILLUSTRATIVO (BUGIARDINO, di cui la parola dice TUTTO).
Quindi posso dedurre senza ombra di dubbio che queste PROVE SCIENTIFICHE e chi
di queste ne usufruisce, sono fatte ESCLUSIVAMENTE per l'interesse di qualcuno
ma a DISCAPITO DELLA SALUTE DI TUTTI gli altri."
Ed ancora:
"Il MANUALE METODOLOGICO
PNLG – Manuale metodologico
Presentazione
Nell’ultimo decennio le linee guida, intese come strumento di razionalizzazione
del comportamento clinico-organizzativo, sono balzate prepotentemente alla
ribalta sullo sfondo della notevole variabilità di erogazione di prestazioni
sanitarie e dell’avvento della medicina basata sulle prove.
Una forte necessità di cambiamento è stata percepita anche nel nostro paese,
specialmente nelle aree in cui permangono diseguaglianze e inefficienze del
Servizio sanitario.
Per dare una risposta a questa esigenza di rinnovamento è stato avviato il
Programma nazionale per le linee guida (PNLG) che ha come scopo la preparazione,
la divulgazione, l’aggiornamento e l’implementazione delle linee guida intese
come ausili razionali, etici ed efficienti, rivolti a decisori e utenti, per
l’erogazione dei servizi sanitari.
I molteplici prodotti del PNLG comprendono linee guida vere e proprie, documenti
di indirizzo, rapporti di technology assessment e revisioni sistematiche su
argomenti specifici, che vanno dagli interventi preventivi o terapeutici a
quelli di diagnosi e riabilitazione.
La varietà dei prodotti e la complessità dei metodi impiegati per produrli
impone l’uso di metodologie aggiornate, rigorose e soprattutto improntate a una
totale trasparenza, onde permettere agli utenti interessati di ripercorrere il
cammino metodologico che ha condotto alla stesura dei documenti.
E’ in questa ottica che l’Istituto superiore di sanità e l’Agenzia per i servizi
sanitari regionali propongono questo manuale metodologico, guida sintetica ai
metodi usati da prestigiose agenzie internazionali ed esplicitazione di quelli
usati dal nostro Programma, frutto di un approccio collaborativo e
interdisciplinare.
Il Presidente dell’Istituto superiore di sanità
Enrico Garaci
Il Direttore dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali
Laura Pellegrini
Questa sopra è solo una parte......
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/scientificheprovegaranzia.pdf
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/scientificheprovegaranzia.htm
Uno straordinario articolo sul settimanale inglese “The Economist
” ha garbatamente spogliato, fino a renderlo quasi del tutto nudo, il paradigma
della “scienza basata sulle prove di efficacia”, per difendere il quale non
pochi ricercatori sarebbero probabilmente pronti a gettarsi nel fuoco.
E – sorpresa – l’ha fatto con metodo scientifico.
Negli ultimi secoli, la scienza ha prodotto innumerevoli scoperte che hanno di
gran lunga migliorato la qualità della vita dell’uomo, ma ha anche generato un
certo autocompiacimento tra gli addetti ai lavori.
Quante volte abbiamo letto in appassionati – a volte rabbiosi – thread di
commento a qualche articolo sul web “…la scienza dice che”, o “ è ridicolo, non
è provato scientificamente”, o ancora “se è scritto su PubMed è così ! ” …?
Sacrosanto. Se fosse tutto vero, e se il sistema fosse perfetto.
Ecco allora alcune riflessioni alla ricerca di nuove verità: nulla in realtà è
veramente come sembra, in scienza.
Pillola blu: La tua vita resta tranquilla, le tue certezze incrollabili, la tua
fiducia nella scienza assoluta, e ti assicuriamo anche l’immunità totale da ogni
tipo di preoccupazione.
Pillola rossa: La tua vita cambia, non sai se in meglio o in peggio, ma ti diamo
l’opportunità di metterti in gioco, abbandonando molte certezze e riacquistando
la capacità di porti domande…
Iniziamo dal ricordare – come chiunque investa in biotecnologie sa bene – che
almeno il 50% degli studi pubblicati in quel settore non è ripetibile, e questa
potrebbe essere una stima ottimistica. Gli esempi non mancano: ad esempio, nel
2012 – ricorda un articolo di “Nature” – i ricercatori dell’azienda
biotecnologica “Amgen” hanno scoperto non senza sorpresa che erano in grado di
replicare solo 6 dei loro 53 studi oncologici definiti “ fondamentali ”.
Ma neppure nella medicina il paradigma della “ripetibilità” degli studi gode di
buona salute:
L’inquietante dato è stato confermato dalla multinazionale farmaceutica Bayer,
che – sulla base delle risultanze di una verifica pubblicata su “Nature Reviews
Drugs Discovery” – è riuscita a ripetere solo il 25% di 67 esperimenti
altrettanto importanti, sui quali aveva in parte basato le richieste di
approvazione alla messa in commercio di una serie di farmaci.
Un’ulteriore ricerca ha dimostrato che – nel decennio 2000/2010 – circa 80.000
pazienti hanno partecipato a test clinici basati su studi che poi sono stati
“ritrattati” a causa di errori o procedure inappropriate.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/scienzafalsa.htm
“Le principali riviste scientifiche distorcono il processo scientifico e
rappresentano una tirannia che va spezzata”. Questo è il giudizio del premio
Nobel per la medicina 2013: Randy Schekman.
Randy Schekman biologoRandy Schekman, è il biologo americano che ha vinto il
premio Nobel per aver scoperto il meccanismo che regola il trasporto delle
molecole nelle cellule, ed è anche la nuova icona anti-casta che lancia accuse
violente, su un problema di cui in realtà si discute da tempo. “La scienza è a
rischio: non è più affidabile perché in mano a una casta chiusa e tutt’altro che
indipendente”. La denuncia è grave, a maggior ragione perché è la cosa che ha
pensato di dire Randy Schekman al “Guardian”, il giorno stesso in cui ha
ricevuto il premio Nobel, e quindi non solo nel momento più importante per la
sua carriera di ricercatore, ma anche nel momento di massima visibilità per lui.
Ma non basta, la dichiarazione di Schekman era stata preceduta di un paio di
giorni, da quella di un altro autorevolissimo scienziato, Peter Higgs, notissimo
teorizzatore del bosone di Higgs, che sempre al “Guardian” aveva denunciato il
sistema delle pubblicazioni scientifiche.
Ma se la dichiarazione di Schekman è clamorosa, altrettanto clamoroso è il
silenzio con il quale è stata inghiottita dalla stampa. Alcuni quotidiani
italiani le hanno almeno dedicato il minimo sindacale, come Il Corriere della
Sera, che titola “Schekman: Le principali riviste scientifiche danneggiano la
scienza” (poco più che un trafiletto) e l’Unità, “Il Nobel Schekman: Boicottiamo
Science e Nature”, mentre altri hanno invece vistosamente dimenticato di
parlarne. Ma ancor più vistosa è la “dimenticanza” da parte di soggetti che
fanno della divulgazione scientifica il loro argomento centrale. Non una parola
è stata spesa infatti, da parte di testate come Le Scienze, Oggiscienza, Query,
Pikaia e perfino Focuse Ocasapiens, generalmente attente a difendere la
cosiddetta buona scienza (quella sciorinata dal CICAP!) dalle idee magari un po’
stravaganti di qualche personaggio poco noto.
Le principali riviste scientifiche internazionali – Nature, Cell e Science –
sono paragonate da Schekman a tiranni: “Pubblicano in base all’appeal mediatico
di uno studio, piuttosto che alla sua reale rilevanza scientifica. Da parte
loro, visto il prestigio, i ricercatori sono disposti a tutto, anche a
modificare i risultati dei loro lavori, pur di ottenere una pubblicazione”.
“La tentazione di vedere i propri lavori pubblicati su quelle riviste spinge i
ricercatori ad aggiustare i risultati, per renderli più accattivanti e “alla
moda. Tutto questo ovviamente a discapito di scoperte magari meno trendy ma più
importanti e determinanti per il progresso“. Non pago, Schekman attacca anche
gli editori, che preferiscono pensare allo scoop piuttosto che al valore
intrinseco di un lavoro. Come dire, prima i soldi poi la scienza.
Una tale accusa lanciata da un neo premio Nobel dovrebbe meritare la massima
attenzione, ma la tecnica è sempre la stessa: ignorare per non dare visibilità a
certe idee, considerate scomode. Ma Schekman aggiunge dell’altro: “Queste
riviste, sono capaci di cambiare il destino di un ricercatore e di una ricerca,
influenzando le scelte di governi e istituzioni. Sfruttano il loro prestigio,
distorcono i processi scientifici e rappresentano una tirannia che deve essere
spezzata, per il bene della scienza”.
“La scienza con le sue dichiarazioni è un’autorità in grado di influenzare le
scelte di governi e istituzioni, e se è manipolabile da parte di chi detiene il
comando delle principali testate scientifiche, è automaticamente vero che le
affermazioni su temi sensibili possono essere orientate in base alle convenienze
dei governi stessi o delle istituzioni”. Le dichiarazioni di Schekman supportano
dunque indirettamente che su temi come il Global warming, la pandemia H1N1,
l’eugenetica e tutte le implicazioni della visione malthusiana dell’evoluzione,
la possibilità di orientare gli studi in un senso “conveniente” è reale.
L’episodio della dichiarazione di Schekman mostra che nemmeno per un Nobel è
facile denunciare i problemi della scienza, figurarsi per soggetti enormemente
meno visibili. La denuncia di Schekman rappresenta tuttavia un incentivo ad
andare avanti per tutti coloro che ritengono la scienza una realtà preziosa, che
deve essere difesa dalle strumentalizzazioni e da qualsiasi tentativo di
piegarne i risultati a vantaggio di interessi particolari.
Rivisto da Fisicaquantistica.it
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/scientificopremionobel.htm
“Non prendiamo neppure sul serio le nostre proprie osservazioni, né le
accettiamo come osservazioni scientifiche, finché non le abbiamo ripetute e
controllate”. Karl Popper
Per la scienza un esperimento deve dare lo stesso risultato anche se condotto da
persone diverse in luoghi differenti. Ma cosa succederebbe se di colpo ci
rendessimo conto che la maggior parte degli esperimenti su cui ci si basa per
sviluppare nuove ricerche e nuovi farmaci non fossero riproducibili?
Non è l’inizio di un libro di fantascienza, questa è la pura realtà.
Recentemente Nature, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha
pubblicato un articolo nel quale si è dimostrato come più del 70% delle ricerche
scientifiche prese in esame avesse fallito i test di riproducibilità1;
nonostante ciò sono state pubblicate, diffuse e citate da altri ricercatori come
base dei loro stessi esperimenti.
Prima di giudicare però bisognerebbe considerare che «con l’evoluzione della
scienza diventa sempre più difficile replicare un esperimento perché le tecniche
e i reagenti sono sempre più sofisticati, dispendiosi in tempo per la loro
preparazione e difficili da insegnare»2 , spiega Mina Bissel, una delle
ricercatrici americane più premiate per le sue innovative ricerche in oncologia.
La cosa migliore, continua la Bissel, «sarebbe quella di contattare direttamente
il collega, se necessario incontrarsi e cercare assieme di capire come mai non
si riesca a riprodurre l’esperimento. Risolvere quindi il problema
amichevolmente».
Anche l’industria farmaceutica si ferma di fronte alla non riproducibilità degli
esperimenti
Nel 2011 Glenn Begley, ai tempi direttore del dipartimento di oncologia medica
della Amgen, una delle più grosse multinazionali di biotecnologie, aveva deciso
prima di procedere con nuovi e costosi esperimenti, di replicare i 53 lavori
scientifici considerati come fondamentali su cui si sarebbero basate le future
ricerche della Amgen in oncologia. Risultato? Non fu in grado di replicare 47
dei 53 lavori scientifici, ossia l’89%3.
Se vogliamo scriverlo in altro modo possiamo dire che solo l’11% degli
esperimenti scientifici considerati come pietre miliari in quel settore di
ricerca, erano riproducibili.
«Rimasi scioccato – racconta Begley – si trattava di studi su cui si affidano
tutte le industrie farmaceutiche per identificare nuovi target nello sviluppo di
farmaci innovativi. Ma se tu stai per investire 1 milione, 2 milioni o 5 milioni
scommettendo su un’osservazione hai bisogno di essere sicuro. Così abbiamo
provato a riprodurre questi lavori pubblicati e ci siamo convinti che non puoi
prendere più nulla per quello che sembra»4
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/scienzaprovescientifichefalse.htm
Sono 20 anni che questa “grande fiera” televisiva continua… Ecco cosa ne
pensa un ricercatore, uno specialista in biologia della riproduzione.
[Di Olivier Bonnet. Preso da Tuttouno.blogspot.it. Originale pubblicato su
alterinfo. net con il titolo La grande escroquerie du Téléthon Le professeur
Testard dénonce une “mystification”. Traduzione di Giuditta.]
jacques_testard
“È scandaloso. Il Telethon raccoglie annualmente tanti euro quanto il bilancio
di funzionamento di tutto l’Inserm. La gente pensa di donare soldi per la cura.
Ma la terapia genica non è efficace. Se i donatori sapessero che il loro denaro,
prima di tutto è utilizzato per finanziare le pubblicazioni scientifiche, ma
anche i brevetti di poche imprese, o per eliminare gli embrioni dai geni
deficienti, cambierebbero di parere.
“Il professor Marc Peschanski, uno dei architetti di questa terapia genica, ha
dichiarato che abbiamo intrapreso una strada sbagliata. Si stanno facendo
progressi nella diagnosi, ma non per guarire. Inoltre, anche se progrediamo
tecnicamente, noi non comprendiamo molto di più la complessità della vita.
Poichè non possiamo guarire le malattie, sarebbe preferibile cercare di
scoprirne l’origine, prima che si verifichino. Ciò consentirebbe l’assoluta
comprensione dell’uomo, di una certa definizione di uomo”. ~ Da un’intervista
con Medicina-Douces.com.”
Jacques Testard, è direttore della ricerca presso l’Istituto Nazionale della
Sanità e della Ricerca Medica (Inserm), specialista in biologia della
riproduzione, “padre scientifico” del primo bebè-provetta francese, e autore di
numerose pubblicazioni scientifiche che dimostrano il suo impegno per una
“scienza contenuta entro i limiti della dignità umana”.
Testard scrive sul suo blog, fra l’altro:
Gli OGM (organismi geneticamente modificati) sono disseminati inutilmente,
perché non hanno dimostrato il loro potenziale, e presentano un reale rischio
per l’ambiente, la salute e l’economia. Essi non sono che degli avatar
dell’agricoltura intensiva che consentono ai produttori di fare fruttificare i
brevetti sulla Natura e la Vita.
Al contrario, i test terapeutici sugli esseri umani sono giustificati quando
sono l’unica possibilità, anche piccola, per salvare una vita. Ma è
assolutamente contraria all’etica scientifica (e medica) far credere a dei
successi imminenti di uno o di un altro farmaco. Nonostante i numerosi errori, i
fautori della terapia genica (spesso gli stessi fra quelli degli OGM) sostengono
che “finiremo per arrivarci”, e hanno creato un tale aspettativa sociale che il
“misticismo del gene” si impone ovunque, sino nell’immaginario collettivo.
Il successo costante del Telethon dimostra questo effetto, poiché a forza di
ripetute promesse, e grazie alla complicità di personalità mediatiche e
scientifiche, questa operazione raccoglie donazioni per un importo vicino al
bilancio di funzionamento di qualsiasi ricerca medica in Francia. Questa manna
influisce drammaticamente sulla ricerca biologica in quanto la lobby del DNA
dispone del quasi monopolio dei mezzi finanziari (finanziamenti pubblici,
dell’industria e della beneficenza) e intellettuali (riviste mediche,
convenzioni, contratti, man bassa sugli studenti…).
Quindi, la maggior parte delle altre ricerche sono gravemente impoverite – un
risultato che sembra sfuggire ai generosi donatori di questa enorme operazione
caritativa…
Per completare, ultima citazione estratta dal libro di Testard “La bicicletta,
il muro e il cittadino”:
Tecnoscienza e mistificazione: il Telethon
Da due decenni, ogni anno, due giorni di programmazione della televisione
pubblica sono esclusivamente riservati ad un’operazione orchestrata, alla quale
contribuiscono tutti gli altri mezzi di comunicazione: il Telethon. Col
risultato che, delle patologie, certamente drammatiche ma che, per fortuna,
interessano relativamente poche persone (due o tre volte inferiore alla sola
trisomia 21, per esempio), mobilitano molto di più la popolazione e raccolgono
molti più soldi rispetto ad altrettante terribili malattie, un centinaio o un
migliaio di volte più frequenti.
Possiamo solo constatare un meritato successo di una efficace attività di
lobbying e consigliare a tutte le vittime, di tutte le malattie, di organizzarsi
per fare altrettanto.
Ma si dimenticherebbe, per esempio, che:
• il potenziale caritativo non è illimitato. Quello che ci donano oggi contro la
distrofia muscolare, non lo doneranno domani contro la malaria (2 milioni di
decessi ogni anno, quasi tutti in Africa);
• quasi la metà dei fondi raccolti (che sono equivalenti al bilancio annuale di
funzionamento di tutta la ricerca medica francese) alimentano innumerevoli
laboratori che influenzano fortemente le linee guida. Contribuendo in tal modo
alla supremazia finanziaria dell’Associazione francese contro la distrofia
muscolare (l’AFM che raccoglie e ridistribuisce a suo piacimento i fondi
raccolti), sarebbe anche e soprattutto impedire ai ricercatori (statutari per la
maggior parte, e quindi pagati dallo Stato, ma anche laureati e, soprattutto,
studenti, sicuramente raccomandati, post-dottorato che vivono sul finanziamento
della AFM) di contribuire alla lotta contro altre malattie, e/o di aprire nuove
strade;
• non è sufficiente disporre di mezzi finanziari per guarire tutte le patologie.
Lasciar credere a questo strapotere della medicina, come lo fa il Telethon è
indurre in errore i pazienti e le loro famiglie;
• dopo venti anni di promesse, la terapia genica, non sembra essere la buona
strategia per curare la maggior parte delle malattie genetiche;
• quando delle somme così importanti sono raccolte, e portano a tali
conseguenze, il loro utilizzo dovrebbe essere deciso da un comitato scientifico
e sociale che non sia sottomesso all’organismo che le colletta.
Ma anche, come non domandarsi sul contenuto di una “magica” operazione in cui le
persone, illuminate dalla fede scientifica, corrono fino ad esaurimento o fanno
nuotare i loro cani nella piscina comunale… per “vincere la miopatia”? Alla fine
della tecnoscienza, spuntano gli oracoli e i sacrifici di un tempo che credevamo
finito…
In conclusione: Non fate doni al Telethon!
Se l'italiano è la tua lingua leggi sotto.
Se hai cliccato sul traduttore e vuoi leggere la pagina
nella tua lingua clicca sulla riga.
Il link è: https://ilsapereepotere2.blogspot.com/2017/12/i-soldi-di-telethon-alle-multinazionali.html?spref=fb&m=1
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Ecco invece i siti che potrebbero cambiarti
la VITA
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