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Ho una unica speranza, che questi VELENI possano essere eliminati.
Definito «probabilmente cancerogeno per gli esseri umani», il
glifosato è sotto attacco in tutto il mondo. Monsanto potrebbe ricevere un duro
colpo
13 Giugno 2015
Glifosato nel mondo arrivano i primi divieti
(Rinnovabili.it) – La sentenza dell’OMS che ha definito il glifosato
«probabilmente cancerogeno per l’uomo» potrebbe essere l’ultimo chiodo nella
bara per l’erbicida Roundup prodotto dalla Monsanto. Da quel momento, infatti,
un’ondata di indignazione si è levata in tutto il mondo, tanto che molte nazioni
sono state costrette a metter mano ai regolamenti o subire class action e
denunce da parte dei cittadini. La stessa Monsanto ha visto crescere il numero
di cause legali intentategli dalla società civile. Si aprono scenari fino a ieri
inattesi, tra i quali c’è anche il possibile tramonto di uno dei principi attivi
più utilizzati nell’agricoltura intensiva promossa dalle multinazionali di tutto
il mondo. La panoramica globale di questi attacchi al glifosato è apparsa sulla
pagina dell’Institute of Science in Society, a cura della dottoressa Eva
Sirinathsinghji, scienziata che lavora nell’istituto facendo ricerca sugli OGM.
Ecco la reazione a catena innescata dalla sentenza dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità.
Nazioni che hanno vietato il glifosato
Colombia. Il governo ha deciso di sospendere l’irrorazione delle piantagioni
illegali di cocaina e quelle di papaveri, mettendo fine ad una guerra alla droga
con il glifosato sostenuta dagli Stati Uniti, che però non ha dato alcun
effetto, se non quello di uccidere gli innocenti contadini dei dintorni. Un
divieto che dovrebbe entrare in vigore nel giro di poche settimane, a seguito di
un voto del Consiglio Nazionale Narcotici che ha fatto registrare una
maggioranza di 7 a 1 in favore del divieto. Il giorno prima del voto,
l’Associazione Interamericana per la Difesa Ambientale (AIDA) ha consegnato 24
mila firme al Ministro della Giustizia – che presiede anche il Consiglio
Narcotici – per spingere questa decisione.
Bermuda. Il territorio britannico nell’Atlantico ha vietato le importazioni di
glifosato con effetto immediato a seguito della valutazione dell’OMS. Lo ha
annunciato il ministro della Salute, Jeanne Atherden, la cui decisione è stata
sostenuta dagli agricoltori locali.
Sri Lanka. È l’ultimo Paese, in ordine di tempo, a proibire l’erbicida. La
decisione è arrivata con l’elezione del nuovo presidente, ex contadino ed ex
ministro della Salute, Maithripala Sirisena. La decisione arriva sull’onda
dell’epidemia di malattia renale cronica. Un fatto che evidenzia come la
tossicità del glifosato non si limiti alla cancerogenicità. Il governo sta
pagando l’assistenza sanitaria ad oltre 25 mila cittadini e fornisce loro acqua
potabile.
Glifosato nel mondo arrivano i primi divieti
Nazioni vicine al divieto, proteste e richieste di moratoria
Brasile. Si trova ad affrontare una crescente pressione, con il Pubblico
ministero che ha scritto una lettera alla Agenzia di Sorveglianza nazionale
sulla Salute (ANVISA), invitandola urgentemente a rivalutare la sua posizione
sul glifosato e a revocare le autorizzazioni sulle colture OGM resistenti
all’erbicida.
Argentina. 30 mila operatori sanitari appartenenti al Sindacato dei medici e
professionisti della salute (FESPROSA) si sono schierati a sostegno della
decisione dell’OMS, sostenendo che il glifosato «non solo provoca il cancro. È
anche associata ad un aumento aborti spontanei, difetti di nascita, malattie
della pelle, delle vie respiratorie e malattie neurologiche».
Allo stesso modo, la Società di Ematologia-Oncologia Pediatrica (SAHOP) ha
rilasciato una dichiarazione, firmata dal Presidente Pedro Zubizarreta, che
chiede il divieto immediato di irrorazione del glifosato. Viene contestato l’uso
massiccio e in continuo aumento di prodotti tossici in agricoltura, venduti come
«innovazioni tecnologiche».
Glifosato nel mondo arrivano i primi divietiUnione Europea. La Società
Internazionale dei Medici per l’Ambiente (ISDE), presente in 27 Paesi, ha
scritto ai funzionari del Parlamento Europeo e della Commissione per chiedere il
divieto immediato dell’erbicida e di altri insetticidi giudicati cancerogeni
dall’OMS.
La procedura di rivalutazione dovrebbe essere conclusa entro la fine dell’anno,
tuttavia il processo è inquinato dalla presenza di lobby della chimica nei panel
scientifici che producono gli studi di impatto. Gli attivisti dovranno lavorare
sodo se vorranno ottenere una valutazione finale onesta.
Germania. I ministri dei Länder tedeschi per la protezione dei consumatori hanno
chiesto al governo centrale di vietare le forniture e l’utilizzo del glifosato da
parte dei privati sulla base del principio di precauzione.
Svizzera. Le grandi catene di supermercati presto vieteranno i prodotti
contenenti glifosato.
Danimarca. L’autority per l’Ambiente di lavoro ha fatto propria la definizione
dell’OMS, dichiarando il glifosato cancerogeno. Di conseguenza, dovrebbe passare
a sostanze chimiche alternative.
Stati Uniti. Un gruppo di cittadini di Los Angeles ha fatto causa alla Monsanto,
contestandole la falsificazione delle richieste di sicurezza ottenute dal
Roundup. Non interverrebbe su un solo enzima, ma interromperebbe la funzione di
molti altri.
Cina. Tre cittadini hanno querelato il Ministero dell’Agricoltura perché non
rende pubblico il rapporto tossicologico che 27 anni fa autorizzò l’utilizzo
del glifosato nel Paese. Nel 1988, esso venne fornito al governo direttamente da
Monsanto.
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