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esperienza,
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ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
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Per tutta la documentazione in nostro possesso
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm
Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Per la vitamina K2 e la sua essenzialità
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm
Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi
indispensabile per ogni essere vivente
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoevitaminaK2.htm
Per l'ACIDO ABSCISSICO ORMONE AUTOPRODOTTO che guida gli "ZUCCHERI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acidoabscissicociclo.htm
Tutta la documentazione in nostro possesso inerente i dottori
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/dottoribase.htm
Tutto sul BICARBONATO DI SODIO "DEMONIZZATO" dalla medicina
ed il perchè:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/bicarbonatodisoephBASE.htm
...al che devo rilevare una parola che a me fà accapponare la pelle, AGISCE SUL:
"SISTEMA RIPRODUTTIVO"
Oh, ma allora questa parola dichiara apertamente che dato che lo scopo del
SISTEMA è di DIMINUIRE LA POPOLAZIONE MONDIALE, ora possiamo capire il perchè
nei paesi detti "CIVILI" non nascono più figli, tanto che questo è stato CAUSATO
VOLONTARIAMENTE E CONSAPEVOLMENTE da chi guida la nostra vita.
Ma chissà quanti INGANNI oltre questo, dei quali stiamo scoprendo il fine,
che è SEMPRE IL MEDESIMO:
DIMINUIRE LA POPOLAZIONE MONDIALE, altro che "principi attivi" per curare i
problemi umani.
Non parliamo poi della parte dello stessi articolo di cui il link sopra che
recita:
"dati sui quali poter impostare una dose giornaliera accettabile (DGA) della
sostanza.
... che indica chiaramente che NON SI VUOLE ELIMINARE questo VELENO, ma
continuando ad usarlo con dosi minori.
Pare che detto questo, abbiamo capito con chi abbiamo a che fare, vero?
Non ho più parole, in quanto personalmente sono stato STERILIZZATO con i
vaccini, quindi non ho potuto fare ciò per cui sono venuto al mondo:
"CONTINUARE LA MIA SPECIE"
unico fine di questa mia venuta.
Ora in quanto mi dispiacerebbe sparisse l'articolo citato, me permetto di
riportare la parte interessata.
La pagina recita:
"PRODOTTI CHIMICI, prodotti chimici, "prodotti chimici" ed ancora
PRODOTTI CHIMICI!
Siamo circondati da PRODOTTI CHIMICI.
Con questi si conservano i CIBI, li si colorano, li si rende appetibili, ma
sopratutto COMMERCIABILI e per poterlo fare DEVONO DURARE dando il tempo a chi
lo produce di GUADAGNARE.
Certo devono fare il PIL, lo stato DEVE GUADAGNARE, le aziende DEVONO
GUADAGNARE, TUTTI DEVONO GUADAGNARE, ma, e la SALUTE?
Che ne è della SALUTE UMANA?
Questa non conta per nessuno, anzi l'importante è che NESSUNO POSSA DIMOSTRARE
che la causa dei suoi problemi di SALUTE sono causati da questi PRODOTTI
CHIMICI.
Per questo si è inventata la parola SCIENZA.
Questa parola DEVE tranquillizzare l'individuo e per poterlo fare hanno delegato
delle aziende definite "autorevoli", che con i loro giornali informano la ignara
popolazione delle PROVE SCIENTIFICHE che dimostrano che questi PRODOTTI CHIMICI
non arrecano danni alla sua salute, quindi spacciando queste PROVE per
AFFIDABILI.
Non potendolo fare sulle sigarette, ecco che sono spuntate le scritte sui
pacchetti.
Con i FARMACI, "principi attivi" CHIMICI, nella confezione il "foglio
illustrativo" che informa che la casa produttrice NON E' RESPONSABILE degli
eventuali danni arrecati da tale PRODOTTO CHIMICO.
Il tutto è appoggiato da una PUBBLICITA' INGANNEVOLE E FALSA che alla fine è
pagata dal consumatore.
Ma non importa, a chi può importare se non all'individuo ingannato e
MALATO? L'importante è non poter dimostrare la loro MALAFEDE chiedendo eventuali
danni come è stato anni addietro con le sigarette in America.
Ed ora, ecco cosa sono questi PRODOTTI CHIMICI messi nei CIBI
degli scaffali.
La FORMALDEIDE è ancora usata nei CIBI degli scaffali come
CONSERVANTE, anche se si ha certezza della sua CANCEROGENICITA'.
Non riesco a capire quali immensi interessi permettano questo impiego.
Una ragione in più per abbandonare i CIBI degli scaffali.
E' mai possibile che non vi siano controlli e restrizioni almeno sui CIBI?
Dove si trova?
La sua eccezionale caratteristica battericida, la sua solubilità e la capacità
reattiva con altre sostanze, infatti, hanno sicuramente favorito la diffusione
dell’utilizzo della formaldeide nell’industria: da anni è adoperata con
larghissimo impiego nella fabbricazione di, resine sintetiche, colle, solventi,
conservanti, disinfettanti e deodoranti, detergenti, cosmetici, tessuti.
Ma è soprattutto il suo utilizzo per la conservazione degli alimenti, che desta
maggiore allarme. Percentuali di formaldeide si possono trovare negli alimenti
che subiscono processi di conservazione o disinfezione: il suo uso viene
consentito anche come conservante alimentare in alcuni cibi, dove viene immesso
come “additivo” e la sigla di “conservante E240” (occhio all’etichetta) ed anche
E239 (ottenuto dalla sintesi della formaldeide ed ammonio).
L’E239 si usa come conservante contro i funghi nel caviale, formaggio (sempre
nel formaggio provolone), acciughe, conserve di pesce.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/formaldeide.htm
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/conservanti.htm
Altra pagina recita:
"Già il fatto che sia denominato E171, vuol dire che è stato usato senza ritegno,
dato che è un COLORANTE, come abbiamo rilevato, nei FAMACI e nei CIBI delle
industrie destinati al sostentamento dell'umanità intera.
Chiarisco subito che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" detti "integratori" sono TUTTI
bianche come la neve e non riesco a capire che si debba COLORARE ciò che
dovrebbe essere destinato alla ALIMENTAZIONE di individui viventi pur sapendo
che è un VELENO.
Il biossido di titanio non è facilmente sostituibile nei farmaci.
A dirlo l’Agenzia europea per i medicinali a cui, lo scorso maggio, la
Commissione Europea ha chiesto di pronunciarsi sulle possibili alternative al
biossido di titanio nei farmaci e sulle considerazioni da tenere in
considerazione nell’intraprendere una graduale eliminazione di questo
eccipiente. Solo pochi giorni prima, infatti, l’Agenzia europea per la sicurezza
alimentare aveva emesso un parere specificando che, alla luce delle conoscenze
scientifiche, il biossido di titanio (TiO2) non poteva più essere considerato un
additivo alimentare sicuro. Questo colorante contiene un gran numero di
nanoparticelle, che gli conferisce un particolare potenziale tossico.
Era quindi importante decidere il suo destino anche come additivo usato nei
farmaci: come abbiamo più volte detto, il biossido di titanio se sta pian piano
scomparendo dagli alimenti (ancor prima della sua messa al bando) continua ad
essere presente in maniera importante nei farmaci.
“Nessuno dei potenziali sostituti (carbonato di calcio o amido, per esempio)
unirebbe tutte le qualità del biossido di titanio” è stata la conclusione delle
aziende farmaceutiche che l’Ema ha fatto proprie senza avanzare alcun dubbio. In
particolare – come spiega il magazine francese Que Choisir – quando si parla
dell’utilità del TiO2 nella protezione dai raggi UV. Tuttavia, questo può essere
facilmente ottenuto lasciando i farmaci nella loro scatola!
Inoltre – continuano i nostri colleghi francesi – l’Ema sottolinea che il colore
del farmaco è importante per la sua accettazione da parte del paziente. “Si
tratta di un argomento difficile da ascoltare con tutti i segnali di allarme che
sono stati evidenziati e continuano ad accumularsi sul tema del biossido di
titanio”, stima Mathilde Detcheverry, delegata generale di Avicenn, associazione
di informazione sui nanomateriali. Infatti, la prima condizione per
l’accettabilità è la certezza che il beneficio supererà il rischio.
Alla luce delle argomentazioni avanzate dai produttori, l’Ema stima almeno dieci
anni il tempo necessario affinché il biossido di titanio scompaia dai farmaci.
Questo, infatti, è dovuto al fatto che la riformulazione richiede numerosi
controlli (stabilità, scioglimento, non interferenza con altri componenti, ecc.)
e che ogni nuovo farmaco dovrà essere rivalutato dalle autorità nazionali e da
se stesso. Una procedura farraginosa, certo, ma che non deve scoraggiare né i
laboratori né le agenzie vista la questione della salute pubblica. Infine,
arriva l’argomento della mazza: “Data l’entità dell’uso di questo eccipiente, i
tempi e i costi necessari per la riformulazione e il volume dei prodotti
interessati, qualsiasi obbligo di sostituzione del TiO2 comporterà quasi
certamente una significativa carenza di farmaci e interruzioni o ritiri con
importanti conseguenze per i pazienti."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/biossidodititaniovelenoso.htm
Altra pagina recita:
"Entro luglio il biossido di titanio non sarà più utilizzato come
additivo alimentare. La Commissione Europea ha adottato, infatti, un divieto
sull’uso dell’E171 che entrerà in vigore dopo un periodo transitorio di sei
mesi. Da questa estate, dunque, questo additivo non dovrebbe più essere aggiunto
ai prodotti alimentari.
“La sicurezza del cibo che mangiano i nostri cittadini e la loro salute non sono
negoziabili. Questo è il motivo per cui garantiamo un controllo rigoroso e
continuo dei più elevati standard di sicurezza per i consumatori. Una pietra
angolare di questo lavoro è garantire che solo sostanze sicure, supportate da
solide prove scientifiche, raggiungano le nostre tavole. Con il divieto di oggi,
stiamo rimuovendo un additivo alimentare che non è più considerato sicuro. Conto
sulle autorità degli Stati membri per la loro cooperazione nell’assicurare che
gli operatori alimentari mettano fine all’uso dell’E171 negli alimenti” ha
commentato il commissario Stella Kyriakides, responsabile per la salute e la
sicurezza alimentare.
Il biossido di titanio viene utilizzato per conferire colore bianco a molti
alimenti, dai prodotti da forno e creme spalmabili per panini a zuppe, salse,
condimenti per insalate e integratori alimentari. Gli Stati membri hanno
approvato all’unanimità la proposta della Commissione, avanzata lo scorso
autunno. Si basava su un parere scientifico dell’Autorità europea per la
sicurezza alimentare che concludeva che l’E171 non poteva più essere considerato
sicuro se utilizzato come additivo alimentare.
Già prima di questa presa di posizione dell’Efsa, il mercato aveva iniziato a
non usare più l’additivo sostituendolo con l’amido da riso oppure con il
bicarbonato di calcio, come fatto da Cameo. Più complessa, invece, si prospetta
la sostituzione del biossido nei farmaci nei farmaci: usato com eccipiente in
diversi medicinali, l’Agenzia europea dei farmaci ha frenato sulla sua
sostituzione. Chiamata in causa dalla Commissione europea, l’Ema è stata
lapidaria sostenendo che occorreranno almeno 10 anni per vedere questo additivo
eliminato dalla composizione di diversi farmaci. Clicca qui per scoprire in
quali farmaci è presente il biossido di titanio.
Ecco per cui è aggiunto nei farmaci e nei cibi elencati sotto questo VELENO.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/biossidodititaniounveleno.htm
Il biossido di titanio, additivo alimentare controverso
presente in molti prodotti, potrebbe essere vietato in Francia. L'E171 è ammesso
nell'Unione europea e, di conseguenza, in tutti gli Stati che la compongono.
L'esperto: "Sicurezza garantita dalla norme Ue con controlli continui"
Il biossido di titanio, nome in codice E171, è un composto chimico utilizzato
come pigmento bianco nelle vernice e nella plastica, ma anche come opacizzante.
Non solo: l'E171 si trova anche nei prodotti di cosmesi, come colorante, e nelle
creme solari dove viene usato in particelle molto piccole che riescono a
filtrare la luce e assorbire l'UV, dando protezione. Viene impiegato anche come
additivo alimentare, appunto con la sigla E171: si trova infatti nei dolci, nel
cioccolato, nei biscotti, in generale in quasi tutte le caramelle e nei chewing
gum, in alcune bibite gassate.
E171, perché si torna a parlare del colorante usato in bibite e caramelle
Fa male? Per quanto questo additivo sia da tempo studiato dagli scienziati e sia
stato spesso criticato e considerato potenzialmente dannoso, non c'è ancora una
ricerca ufficiale che possa dirci, sull'essere umano, se l'E171 sia
effettivamente cancerogeno. L'additivo torna alla ribalta in queste ore perché
la Francia potrebbe dichiarargli guerra, mettendolo al bando. La tesi che si
tratti di una sostanza cancerogena - alla fine di una lunga vicenda giocata
Oltralpe anche in Parlamento - ha portato associazioni di consumatori francesi a
chiedere all'inizio dell'anno l'intervento del ministro dell'Economia con delega
sui consumi, Bruno Le Maire. Dopo un confronto serrato, il ministro aveva preso
l'impegno a un decreto di sospensione dell'additivo. Provvedimento per il quale
sarebbe stato necessario secondo il ministro - per avere una base scientifica e
giuridica - un report scientifico di approfondimento richiesto dall'Agenzia
nazionale per la sicurezza sanitaria dell'alimentazione (Anses). Ora il
documento è in arrivo sul tavolo di Le Maire, secondo la stampa francese.
In attesa della decisione del governo francese, facciamo chiarezza per evitare
inutili allarmismi. L'E171 è ammesso nell'Unione europea e, di conseguenza, in
tutti gli Stati che la compongono. "Gli additivi, così come gli alimenti, sono
materia comunitaria - spiega all'AdnKronos Salute Marco Silano, responsabile
dell'Unità operativa alimentazione, nutrizione e salute dell'Istituto superiore
di sanità -. Uno Stato membro non può decidere se vietare un prodotto e se lo fa
non può imporre il divieto alla sua industria".
La sicurezza di alimenti e additivi "è garantita da norme precise - continua
l'esperto - e se un prodotto è permesso vuol dire che, al livello di esposizione
a cui è sottoposto il consumatore, non ha effetti tossici né a breve né a medio
né a lungo termine. Tutti gli alimenti ammessi, inoltre, sono sottoposti a
continui studi perché con il migliorare delle tecnologie migliora anche la
capacità di valutare gli effetti tossici. Si può essere certi quindi - conclude
Silano - che una volta approvato il prodotto non viene certo 'abbandonato' sul
profilo della sicurezza. Eventuali nuovi dati scientifici porterebbero a una
rivalutazione".
Se l'italiano è la tua lingua leggi sotto.
Se hai cliccato sul traduttore e vuoi leggere la pagina
nella tua lingua clicca sulla riga.
il link è: https://www.today.it/salute/e-171-colorante.html
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