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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm

Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm

Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm

Per la vitamina K2 e la sua essenzialità
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm

Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi indispensabile per ogni essere vivente
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoevitaminaK2.htm

Per l'ACIDO ABSCISSICO ORMONE AUTOPRODOTTO che guida gli "ZUCCHERI"

http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acidoabscissicociclo.htm

 

Tutta la documentazione in nostro possesso inerente i dottori
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/dottoribase.htm

 

Tutto sul BICARBONATO DI SODIO "DEMONIZZATO" dalla medicina ed il perchè:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/bicarbonatodisoephBASE.htm

La pagina racconta:
"Il BICARBONATO DI SODIO?
Peccato che Gerson questo non lo abbia capito, ma anche perchè il vertice della sua organizzazione, in quanto medico, ha sempre DEMONIZZATO questo "ALIMENTO ESSENZIALE" il quale è parte della cellula con la POMPA SODIO-POTASSIO che dato che sono 4 (quattro) vi è anche il MAGNESIO ed il CALCIO, altrettanto DEMONIZZATI.
Non solo, ma se avesse avuto la nostra informazione sul BICARBONATO DI SODIO, avrebbe avuto le prove, quindi capito che la sua organizzazione imponeva ciò che faceva a lei comodo.
Ma ormai questo è il passato e noi invece pensiamo al presente ed al FUTURO, organizzazione permettendo, e lo dico perhè sò che hanno le braccia molto lunghe.

Dell'articolo mi permetto di sottolineare questa parte che rende chiaro i DANNI della MASCHERINA, la quale mettendola sul naso permette all'ANIDRIDE CARBONICA di ritornare nei polmoni dell'individuo, evitando così la GIUSTA OSSIGENAZIONE alle cellule che sostituiscono le cellule che muoiono nelle 24 ore, permettendo che le 200 milioni di cellule possano diventare un TUMORE. Ma il compito della MASCHERINA che noi chiamiamo MUSERUOLA, ha anche un altro scopo molto DELETERIO, far evitare che esponendo al sole l'unica parte scoperta, il corpo si AUTOPRODUCA la famigerata INTOSSICANTE (ahahahahahah) vitamina D3 (COLECALCIFEROLO).
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminadlaverita.htm

...in quanto la CARENZA di vitamina D3 (COLECALCIFEROLO) come visto sulla pagina indicata sopra, è malattia certa, con la gioia di qualcuno (sempre i soliti IG-NOTI).

L'articolo recita:
"Le due direzioni in cui la cellula staminale può svilupparsi sono: una normale cellula adulta differenziata (con abbastanza enzimi proteolitici funzionanti) o un trofoblasto (il quale, nella maggior parte dei casi, rappresenta l'origine del cancro).

Abbiamo visto che un corpo normale viene poderosamente rinnovato e ricreato
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/tessutirinnovatiorgani.htm

tutti i giorni: quasi 200 miliardi di cellule si creano e altrettante si eliminano quotidianamente. Se l'ambiente è normale, sano [alcalino] e provvisto di enzimi proteolitici attivi in numero adeguato, il processo procede senza intoppi, così come dovrebbe essere. Se invece nel sistema manca un numero adeguato di enzimi, alcune di questi miliardi di cellule prenderanno la strada sbagliata, trasformandosi in cellule tumorali. Se anche solo un decimo dell'uno per cento di queste cellule si trasforma in trofoblasti, vuol dire che ci sono 200 milioni di nuove cellule tumorali ogni giorno. Il nostro sistema immunitario dovrebbe essere in grado di gestire tale situazione, ma resta il fatto che la formazione di tali cellule rivela una grave depressione di quelle funzioni. Non è necessaria la sopravvivenza di molte cellule cancerogene ogni giorno per generare e rigenerare un tumore, e la loro ubicazione nel corpo è praticamente irrilevante.
Però non dobbiamo dimenticarci che perchè le cellule diventino trofoblasti, quindi tumori, è necessario che il corpo sia ACIDOSO, quindi AMBIENTE ACIDO, mentre se l'AMBIENTE è ALCALINO, questa trasformazione non è possibile. Lo sappiamo tutti questo vero?
Quando un malato di cancro è sottoposto a un intervento chirurgico di rimozione del tumore, senza che nulla venga fatto sull'ambiente interno generale (l'ambiente stesso che in primo luogo aveva portato alla formazione del tumore), i processi quotidiani del corpo, operando nello stesso ambiente, continueranno a creare cellule tumorali a un tasso elevatissimo. In certi casi, ciò porterà a ulteriori lesioni tumorali. L'offesa portata al corpo dall'intervento chirurgico, naturalmente, accelererà il processo.
Influenze acidificanti nella vita quotidiana
Poiché il livello pH del corpo è fondamentale sia per il trasporto dell'ossigeno che per lo sviluppo delle cellule staminali, è determinante anche per la nostra salute generale, per la prevenzione del cancro e per l'inversione di quest'ultimo. Noi dobbiamo lavorare per mantenere un input nutritivo che assicuri un pH alcalino.
Ma se ci guardiamo intorno e analizziamo la nostra dieta, vediamo troppi cibi, sostanze e bevande che tendono a far scendere il nostro pH a pericolosi livelli acidi. La principale tra tutte queste influenze – soprattutto negli Stati Uniti – è la quantità di proteine animali che assumiamo quotidianamente. Vi sono tuttavia molte altre influenze nocive, tra cui il caffè, le medicine, le sostanze chimiche usate in agricoltura, le droghe occasionali, molti grassi e oli, i fast food, gli alimenti trattati e i prodotti della farina raffinata: tutto ciò tende ad acidificare il corpo.
Non meraviglia che quando invecchiamo, i livelli pH che abbiamo coltivato per tutta la vita comincino a scendere sotto il 7.0. La maggior parte delle persone anziane ha livelli pH di 6.5 o ancora più bassi, e quando il cancro si manifesta sotto forma di malattia identificabile (tumore, lesione), tale livello è sceso ulteriormente.
L'unico modo per ripristinare la salute nell'ambiente di un corpo malato è riportare il livello pH ai suoi valori normali: 7.35 o 7.36. Altrimenti, "stiamo pulendo il tappeto durante un acquazzone, ignorando che nel soffitto c'è un buco enorme".
Quindi ecco apparire il CAFFE' come causa dei TUMORI, e non aggiungo altro.

Da qualsiasi parte mi giro non trovo altro che INGANNI della medicina, per il medesimo fine: IL DENARO.
Ma come fine ultimo,
LA DIMINUZIONE DELLA SPECIE UMANA.
Pare che alcuni individui con la raccolta fondi dichiarata all'inizio dell'articolo, questi fondi non sono MAI serviti per il fine dichiarato da questi individui:
LA RICERCA SUL CANCRO
che in effetti ora abbiamo certezza che non hanno MAI perseguito questo fime, ma per tutt'altro scopo.

L'articolo in oggetto inizia:
"La causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno scienziato premio Nobel per la medicina nel 1931, coadiuvato da un team di scienziati autonomi e indipendenti. E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per la ricerca."
E mi e vi chiedo, ma perchè noi non lo sappiamo?
E' addirittura un Premio Nobel per la medicina, come tanti altri, specialmente chi ha isolato l'ACIDO ASCORBICO il chimico ricercatore ed insegnante di chimica di nome Albert Szent-Gyorgyi (1893-1986), Premio Nobel per la medicina nel 1937, e non parliamo poi della vitamina D3 (ORMONE) che venne isolato dal chimico Adolf Otto Reinhold del quale Wikipedia scrive:
"Studiò la trasformazione del colesterolo in colecalciferolo (vitamina D3). Vinse il premio Nobel per la Chimica nel 1928 per le sue ricerche sugli steroidi e sulle loro relazioni con le vitamine."
https://it.wikipedia.org/wiki/Adolf_Otto_Reinhold_Windaus

E molte altre vitamina, ma non capisco perchè noi siamo tagliati fuori da queste informazioni che mi paiono molto utili alla nostra SALUTE.
Scoprendo poi che oltre a nascondere questi personaggi, la medicina dichiara FALSITA' come quella del BICARBONATO DI SODIO, che mi pare una fatto molto sporco.

Ora vi porto quì perchè conosciate, appunto sul BICARBONATO DI SODIO delle verità che vi serviranno per mantenervi in SALUTE,

Mi permetto di riportare alcune parti dell'articolo che ritengo molto importanti:
"Che cosa succede ai sistemi di drenaggio?
Il sistema linfatico neutralizza ciò che può, ma se esso è sovraccarico ed i suoi vasi non drenano correttamente l'ACIDO si accumula nel tessuto connettivo. Inoltre par la fa liberare i tessuto dall'ACIDO significa in pratica riscaricarlo nel sangue. In tal modo si innesca un circolo vizioso di prelevamento ancora maggiore di minerali alcalini con ulteriore sovraccarico degli organi di filtro che sono il fegato ed ireni.
I più frequenti malesseri acuti o ricorrenti derivano o dalla mobilizzazione delle riserve di minerali alcalini nel tentativo di prevenire la distruzione oppure da tentativi urgenti di disintossicazione del corpo.
L'ACIDOSI= ECZEMI, infiammazioni. polipi, cistiti, calcoli, noduli, fibromi ecc.".

Questa è una parte dell'articolo molto esplicativo sul BICARBONATO DI SODIO, che smentisce in modo chiaro e competente le falsità che personalmente ho rilevato nelle informazioni dei siti medici.
Lascio a voi rilevarlo personalmente dalla pagina che riporto sotto documentando la sua esistenza, che a volte come per incanto sparisce,"

Però la parte che ritengo più interessante dell'articolo è questa:
"La pagina riguardo al BICARBONATO DI SODIO recita
"L'acidosi non si cura con gli antiacidi ma con il CIBO NATURALE e NON CIBO DELLE INDUSTRIE.

La pagina recita:
"Leggendo questo altro articolo, che conferma appieno la mia scoperta del BICARBONATO DI SODIO che ALCALINIZZA il corpo dell'individuo, conferma anche che l'attuale mascherina gioca un ruolo importante nell'evitare che il corpo dell'individuo sia OSSIGENATO, sopratutto nel cervello, tanto da causare un ambiente ACIDO, quindi CANCEROGENO, che collegando l'ambiente ACIDO causato, sviluppano il tumore in un tempo relativamente breve. Mantenendo poi l'ambiente ACIDO nel tempo gli si dà modo di svilupparsi portando l'individuo alla morte. Questo è il vero scopo della attuale medicina; DIMINUIRE LA POPOLAZIONE MONDIALE,
Ecco per cui la DITTATURA SANITARIA raggiunge lo scopo di DIMINUIRE LA POPOLAZIONE MONDIALE, agendo su personaggi DISINFORMATI in tutti i modi possibili.
Ecco il fine di tutta questa montatura, che a prima vista pare che il fine sia di fare i vaccini per il denaro.
Ormai di denaro ne hanno fin sopra i capelli, in quanto finanziati da rincitrulliti governi.
La riprova ci viene dal fatto che l'ex presidente americano Trump, il quale è stato boicottato alle elezioni in quanto ha attaccato chi della medicina che ha dichiarato non voler più finanziare.

La pagina in oggetto conferma il Premio Nobel al dottor Otto Heinrich Warburg che ha trovato la causa primaria del cancro: studiò a fondo il metabolismo dei tumori, in particolar modo le caratteristiche della loro respirazione cellulare. Questo per le sue scoperte sulla natura e sul meccanismo di azione del cosiddetto enzima giallo, vinse nel 1931 il Premio Nobel per la medicina.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/bicarbonatodisodiodrwarburgcancro1.htm

Se paragonassimo il nostro corpo ad un acquario e le nostre cellule a pesci immersi in fluido che trasporta il ciboe rimuove le scorie, non penseremmo mai di sporcare l'acqua con ogni genere di sostanze tossiche, come sostanze chimiche o cibi acidi! Avendolo fatto da anni, è arrivato il momento di risolvere definitivamente il problema, cambiare l'acqua! Dobbiamo ripulire il nostro ambiente interno.
Gli antiacidi, ossia i farmaci come l'omeprazolo (e i suoi derivati) o la ranitidina, sono tra i più venduti al mondo, quando si assumono si ignorano i messaggi che il corpo invia, cioè che l'ACIDOSI è la causa di qualsiasi malessere come effetto di una mancanza di BICARBONATO DI SODIO che funge da tampone alcalino.
Questo sale viene prodotto già all'interno della bocca dalle ghiandole salivari, e viene secreto anche dalle cellule epiteliari della parete gastrica. Infatti nello stomaco per ogni molecola alcalinizzante di BICARBONATO DI SODIO prodotta viene prodotto col CIBO NATURALE ingerito, Il BICARBONATO DI SODIO sale verso la superficie della mucosa gastrica mescolandosi al CIBO NATURALE alcalinizzandolo, mentre l'acido cloridrico va nelle scripte della mucosa gastrica, che sono le cavità profonde alle quali il CIBO NATURALE non arriva. Quindi, l'acido cloridrico nello stomaco è la dimostrazione che il CIBO NATURALE è stato, parzialmente o totalmente alcalinizzato, esso non è la causa della digestione, come sostenuto dalla "medicina ufficiale", ma la conseguenza!

Il valore pH
Il pH in medicina è l'unità di misura attraverso la quale si determina l'ACIDITA', la NEUTRALITA' e l'ALCALINITA' di un liquido organico. I valori di pH pari a 7 corrispondono alla neutralità, valori inferiori a 7 indicano ACIDITA' e valori superiori a 7 indicano ALCALINITA'/BASICITA'.
Per la nostra salute, l'equilibrio tra sostanze acide ed alcaline, ambedue necessarie per la regolazione metabolica, rappresenta un fattore fondamentale: questo fatto viene troppo spesso sottovalutato. Tra l'altro dal grado di ACIDOSI TISSUTALE dipende spesso l'efficacia e la produzione di ormoni ed enzimi (cioè prodotti dell'organismo stesso)

L'ACIDOSI TISSUTALE rappresenta la causa fondamentale della maggior parte di disturbi legati alla vita moderna alle ossa alle articolazioni ai tendini ed ai problemi di ernia del disco.

Solo con un valore pH del sangue tra 7.35 e 7.45 il corpo può essere sano e vitale. Naturalmente l'organismo dispone del cosidetto sistema cuscinetto per trattenere le ondate ACIDE., ed evitare che avvengano alterazioni importanti dei valori del pH ematico. Affinchè funzioni il sistema cuscinetto l'organismo rilascia sostanze minerali alcaline per neutralizzare gli ACIDI. Le nostre abitudini alimentari causano tuttavia un'ACIDOSI permanente che determina, nel tempo, l'esaurimento delle riserve di minerali e l'inefficienza del sistema cuscinetto. In questo modo gli ACIDI eccedenti non possono più essere neutralizzati e depositandosi nei tessuti, provocano una serie di sintomi non peculiari come ad esempio:
1) APPARATO GASTRO-ENTERICO: pirosi ed iper-ACIDITA' gastrite sensazioni di pienezza dispepsia, flautolenza, sonnolenza postprandiale.
2) CUTE: seborrea eczemi, eruzioni cutanee, micosi, PERDITA DEI CAPELLI, nervosismo, astenia, cefalee.
3) APPARATO OSTEO ARTICOLARE: dolori muscolo scheletrico, infiammazioni (artriti) osteoporosi.
4) SISTEMA ENDOCRINO: disfunzioni tiroidee, alterazioni della tolleranza glucidica, irregolarità mestruali."

Questo però modifica i giochi con i due siti della "medicina allopatica", in quanto e dato che il mio corpo si AUTOPRODUCE il BICARBONATO DI SODIO, sia nelle ghiandole salivari che dalle cellule epiteliari della parete gastrica, quanto dichiarato dai 2 siti è FALSO:
Il sito HUMANITAS dichiara:
"Avendo cercato sul web del BICARBONATO DI SODIO, a conferma delle informazioni che già in mio possesso. ecco cosa scrive la pagina:
"L'assunzione di bicarbonato di sodio provoca l'insorgenza di vari effetti collaterali, tra cui: crampi allo stomaco, flatulenza, distensione addominale, formazione di calcoli renali, difficoltà a respirare, aumento della pressione arteriosa, eccessiva ritenzione idrica ed edema polmonare."

Devo dire che al riguardo, avendo capito gli INGANNI perpretati da un secolo, una mia pagina recita:
"

Mi sento di dover giustificare questa mia dichiarazione:
"SE UN LEONE MI MANGIA MUORE"
e lo faccio subito in quanto ciò che circola nel mio SANGUE dall'inizio della mia vita, la medicina lo dichiara VELENOSO, e se è VELENOSO nel mio SANGUE, di conseguenza sono VELENOSE anche le mie CELLULE, quindi la mia carne e di conseguenza anche i miei ORGANI.

Sappiamo però che ciò che circola nel mio SANGUE, quindi nel SANGUE di TUTTE le SPECIE ANIMALI, circola anche nella LINFA dei VEGETALI.
Questo perchè ANIMALI e VEGETALI sono FRATELLI.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitamineABCDK.htm

Mi permetto di dichiararlo in quanto dobbiamo partire dal fatto che la medicina dice che se vuoi ingoiare "vitamina C", ACIDO ASCORBICO, devi ingoiare frutta e verdura.
Come sappiamo allora, ed è chiaro che la AUTOPRODUZIONE di ACIDO ASCORBICO detto "vitamina C", viene fatta da TUTTI gli esseri viventi sia del REGNO VEGETALE, che del REGNO ANIMALE escluso proprio solo l'Homo Sapiens. Non è vero, anche 5 (cinque) altre specie, che con un disegno ce ne informa un chimico, il dottor Irwin Stone. Ma lasciamo stare, basta ed avanza parlare dell'Homo Sapiens, specie della quale faccio parte anch'io.                                                        

Quindi abbiamo dovuto capire che la SPECIE UMANA e poche altre SPECIE animali, l'ACIDO ASCORBICO non se lo AUTOPRODUCONO, ed i motivi si possono solo immaginare, in quanto la certezza del perchè l'abbiamo persa non ci sarà MAI.
Però una certezza esiste, ed è che l'AUTOPRODUZIONE per ogni individuo di TUTTI gli altri esseri viventi esiste, quindi basta questa consapevolezza per capire che  questa AUTOPRODUZIONE è importante, altrimenti perchè l'AUTOPROFUZIONE?
Dobbiamo quindi dedurre che se l'ACIDO ASCORBICO causasse anche un solo danno a questi esseri viventi TUTTE queste specie si sarebbero ESTINTE.

L'ACIDO ASCORBICO, è il primo degli "ALIMENTI ESSENZIALI" che sono dichiarati TOSSICI dalle medicine, in quanto stabiliscono che la SPECIE UMANA, mancando della AUTOPRODUZIONE, possa ingoiarne, come da documentazione, SOLO 60 milligrammi al giorno, pari al contenuto di una arancia.
Con i 60 milligrammi è stato fino a poco tempo fa, tanto che sono certo che pochi addetti ai lavori sono stati informati dei 1000 milligrammi  di adesso, quindi 1 grammo al giorno, ed ecco che per i medici è ancora valevole oggi giorno il valore di 60 milligrammi al giorno, dimostrando così la DEMONIZZAZIONE da chi si interessa della SALUTE della nostra specie.
Inoltre le informazioni date dalle farmacie e non solo, è CAUSA DI CALCOLI RENALI e non solo.
Tanto che stabilirono una RDA (Razione Massima Raccomandata) per gli adulti, e sono arrivati a stabilire quantità che variano tra i 45 e i 75 milligrammi di ACIDO ASCORBICO (vitamina C) al giorno in quanto con dosi maggiori dichiarano che diventa TOSSICO e causa i calcoli renali ed altro ancora.
Come si può rilevare dalla pagina salvata, fino al 18 marzo 2009 il valore è stato di 60 milligrammi ed aumentato nel tempo fino a raggiungere il valore di 1 grammo odierno.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1268_5_file.pdf

dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/razionerg.htm

Come può esistere una così grande differenza di quantità giornaliera consigliata in 60 milligrammi, in rapporto ai 20 grammi al giorno denunciati dagli SCIENZIATI del secolo scorso, ingoiati da Irwin Stone per più di 50 anni, possono rendere l'idea della IMPOSTA TOSSICITA' di questa polverina bianca da parte di questi personaggi della OMS. Irwin Stone su un suo libro scrive:
"I mammiferi con il gene intatto del GLO posseggono anche un meccanismo biochimico ereditario di feedback, che aumenta la sintesi di acido ascorbico da parte del fegato in risposta alle varie tipologie di stress. Questo meccanismo di feedback fu un’importante fattore nell’assicurare ai mammiferi la sopravvivenza e la dominazione sulla terra negli ultimi 165 milioni di anni di evoluzione. Alcuni miei recenti studi indicano come alcuni grandi gruppi di mammiferi si estinsero durante questo periodo, in quanto incapaci di produrre una dose giornaliera sufficiente di acido ascorbico che avrebbe garantito loro la sopravvivenza. L’Homo Sapiens ha pagato un forte tributo in termini di decessi, malattie e debolezze durante gli ultimi milioni di anni di evoluzione, cercando di sopravvivere senza i benefici derivanti dal gene intatto del GLO. Considero l’”Homo” come il mammifero più a rischio, prevedendo la sua estinzione nel ventunesimo secolo a causa dell’inquinamento da sovrappopolamento, a meno che non decida di prendere in mano il proprio destino evolutivo e si trasformi nella sua robusta sottospecie, l’Homo Sapiens Ascorbicus. Leggete i miei documenti sull’”Homo Sapiens Ascorbicus”; ne ho pubblicati diversi sin dal 1979.
Vorrei mostrarvi a questo punto un campione di tre provette. La prima contiene la quantità di acido ascorbico che un essere umano di 70 kg produce giornalmente nel suo fegato. La provetta è vuota. La seconda è piena per più della metà di acido ascorbico, ovvero contiene 13.000 milligrammi ( 13 grammi ) che una capra di 70 kg, in condizioni normali, produce giornalmente nel suo fegato. In condizioni di stress la provetta non sarebbe abbastanza capiente da contenere tutto l’acido ascorbico prodotto. La terza piccola provetta contiene l’attuale RDA di acido ascorbico, 60 milligrammi appena sufficiente per coprire la base della provetta. Questa è l'assunzione giornaliera per adulti umani del peso di 70 kg raccomandato dai nutrizionisti, dai fisici e dal Consiglio per l’ Alimentazione e la Nutrizione dell’Accademia Nazionale delle Scienze di Washington. La mia dose giornaliera raccomandata di acido ascorbico si avvicinerebbe molto a quella sintetizzata quotidianamente dai mammiferi con il gene del il GLO intatto. In condizioni di stress le dosi devono essere incrementate Ho preso per molti anni circa 20 grammi di acido ascorbico giornalmente, oltre trecento volte l’attuale RDA, godendo sempre di ottima salute per tutto il periodo. Nelle mie pubblicazioni del 1983 relative agli effetti del regime mega-ascorbico sull’invecchiamento e sulla sindrome di Alzhaimer, cito come esempi lampanti del potere che l’acido ascorbico ha nel mantenere una lunga e sana vita attiva, senza malattie, i miei vecchi amici e colleghi: Albert Szent-Gyorgyi (età 91); Linus Pauling ( età 83); Frederick Klenner (età 77); me stesso (età 77). Stanno tutti lavorando ancora sodo e nessuno mostra la minima traccia di Alzhaimer.
http://digilander.libero.it/genfranco/Immagini/irwinstone50anni.pdf

dalla pagina
:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/alimentiessenzialiVELENOSI.htm

https://www.gavazzeni.it/enciclopedia-medica/principi-attivi/bicarbonato-di-sodio/

Mentre

mentre il sito dell'AIRC riporta:
"Nessuna ricerca scientifica ha dimostrato che il bicarbonato di sodio sia una sostanza in grado di curare i tumori umani. Il tumore può creare intorno a sé un ambiente acido, ma il bicarbonato, pur essendo una sostanza basica, non modifica in alcun modo il pH intorno alla massa tumorale, quando è assunto per via orale."
https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/bicarbonato

dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/bicarbonatodisodiomilleusi.htm

A parte che l'AIRC, parlando di cancro dichiara il FALSO come il sito humanitas.
Oh, ma allora questi siti sono pubblicamente dichiarati FALSI, ma non basta, in quanto sapendo cosa cercare, riporterò altre pagine che smentiscono questi siti.
Infatti l'AIRC, che dovrebbe eesere quella che avrebbe dovuto ricercare un qualcosa per guarire le persone dal cancro, ma che ormai da 100 anni non ha fatto altro che incamerare quantità enormi per questo fine, che invece queste cifre sono finite nelle tasche di personaggi INFIDI.
Consiglio quindi di leggere l'articolo in oggetto attentamente e capirete molte cosi."
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/bicarbonatodisodioedacidosi.htm

A parte che l'AIRC, parlando di cancro dichiara il FALSO come il sito Humanitas come visto sopra.
Oh, ma allora questi siti sono pubblicamente dichiarati FALSI, ma non basta, in quanto sapendo cosa cercare, riporterò altre pagine che smentiscono questi siti.
Infatti l'AIRC, che dovrebbe eesere quella che avrebbe dovuto ricercare un qualcosa per guarire le persone dal cancro, ma che ormai da 100 anni non ha fatto altro che incamerare quantità enormi di denaro per questo fine, che invece queste cifre sono finite nelle tasche di personaggi INFIDI.
Consiglio quindi di leggere l'articolo in oggetto attentamente e capirete molte cose.

Questa pagina recita:
"La causa primaria del cancro è l’acidità

La causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno scienziato premio Nobel per la medicina nel 1931, coadiuvato da un team di scienziati autonomi e indipendenti. E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per la ricerca.

Nel 1923 lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha trovato la causa primaria del cancro: studiò a fondo il metabolismo dei tumori, in particolar modo le caratteristiche della loro respirazione cellulare. Per le sue scoperte sulla natura e sul meccanismo di azione del cosiddetto enzima giallo, vinse nel 1931 il Premio Nobel per la medicina. Pubblicò gran parte dei risultati dei suoi lavori nei testi Il metabolismo dei tumori e Nuovi metodi di fisiologia cellulare.
ACIDOSI ALIMENTARE E SEDENTARIA CAUSA PRIMA DI CANCRO

Warburg ha scoperto che il cancro è il risultato di uno stile di vita anti-fisiologico, ovvero di una dieta basata su cibi acidificanti da un lato (acidificazione) e sulla inattività fisica dall’altro (precaria ossigenazione cellulare).
La mancanza di ossigeno nelle cellule crea ambiente acido. Il grande ricercatore tedesco ha affermato che “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia. Se una persona ha uno, ha anche l’altro”. Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, è anche carente, nel contempo, di ossigeno nel suo sistema.

TOGLI OSSIGENO ALLA CELLULA AL 35% PER 48 ORE E PROVOCHI IL CANCRO

Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.
Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno. “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.
“Tutte le cellule normali hanno bisogno assoluto di ossigeno, mentre le cellule tumorali possono vivere senza di esso”. Trattasi di regola senza eccezioni. “I tessuti tumorali sono acidi, e quelli sani sono invece alcalini.”

Questo Articolo è scritto e proposto da: Dionidream

Fonte originale: Premio Nobel: “La causa primaria del cancro è l’acidità”.

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Ambiente alcanino e sangue ben ossigenato: il ritorno della salute

La Terapia Gerson è una terapia nutrizionale olistica e disintossicante per patologie croniche e degenerative che può vantare ottant'anni di successi su malattie diverse come l'emicrania, il melanoma avanzato, la fibromialgia, la tubercolosi, il diabete e l'artrite reumatoide. Il dottor Max Gerson la sviluppò agli inizi del ventesimo secolo per cercare di alleviare le sue atroci e debilitanti emicranie, ma poi scoprì prima che essa invertiva la tubercolosi della pelle, quindi che curava altri tipi di tubercolosi, il diabete, l'artrite reumatoide e infine tumori di vario genere. Egli non affrontò questo problema da un punto di vista teorico; piuttosto, la sua terapia si è evoluta empiricamente in base alle esperienze e agli esperimenti clinici. La teoria è stata plasmata da successi e fallimenti: quello che funzionava è stato mantenuto, quello che non funzionava è stato analizzato, spiegato e scartato.

La Terapia Gerson si basa sulle conclusioni del dottor Gerson secondo cui la malattia cronica è causata soprattutto da due fattori: carenze nutritive e tossiemia. Quando si pone rimedio a queste due cause fondamentali, il potente sistema immunitario del corpo è in grado di riparare praticamente qualsiasi patologia, spesso a un'incredibile velocità. Non occorre "stimolare" il sistema immunitario, come molte immunoterapie oggi cercano di fare: il sistema immunitario è concepito e ottimizzato per riparare da solo qualsiasi disfunzione. Le patologie non si manifestano perché il sistema immunitario "ignora" una minaccia, ma perché è sprovvisto del necessario per combatterle, così come un esercito magistralmente addestrato non può fare granché contro un aggressore se è sprovvisto delle armi, le munizioni, il cibo, le fortificazioni e gli indumenti adatti. Una volta fornito al sistema immunitario il supporto adeguato, esso si risveglia e agisce con velocità e potenza incredibili.
Sviluppi recenti della ricerca sul cancro

el 2010, il medico Nicholas Gonzalez e la sua partner Linda Isaacs hanno pubblicato The Trophoblast and the Origins of Cancer (Gonzalez N., Isaacs L., New Spring Press, New York City, 2010). Leggendo questo libro, sono sorte in noi molte domande che hanno portato a una vivace e illuminante discussione con il dottor Gonzalez.

È chiaro che – poiché la Terapia Gerson ha riportato eccellenti risultati nella cura delle malattie croniche e degenerative durante gli ultimi ottanta anni – le spiegazioni offerte dai suoi praticanti sulle cause del cancro e di altre patologie devono avere un fondamento nella realtà. A differenza dei dati altamente manipolati dei produttori della chemioterapia, la Terapia Gerson ha sempre ottenuto guarigioni a lungo termine da tumori "terminali", misurandole in decenni e non in settimane o mesi. Comunque, ci sono sempre margini di miglioramento. Era chiaro che Trophoblast conteneva in seme una comprensione più sviluppata sulle origini del cancro e della malattia cronica in generale, basata in parte sull'eccellente opera di John Beard, uno scienziato e ricercatore britannico della fine del XIX secolo.
Sistemi immunitari attivi e passivi

Il nostro corpo possiede numerose difese contro gli attacchi di agenti patogeni di tutti i tipi. Alcune di queste difese sono attive, altre passive. La differenza è simile alla difesa opposta da un alto muro di pietre o dal fossato di un castello. Né l'uno né l'altro sono una garanzia assoluta in caso di attacco, ma l'efficienza dei difensori è molto potenziata da valide fortificazioni difensive. Nel caso del nostro sistema immunitario, i sistemi immunitari attivi consistono di minuscoli guerrieri, i globuli bianchi, in grado di cercare e distruggere le minacce al corpo. Come per un esercito, i sistemi attivi vanno costantemente mantenuti da un treno logistico, che in genere è molto costoso. Un sistema passivo, invece, come un muro di pietre alto e spesso, una volta costruito, richiede cure e manutenzione minime, e serve a scoraggiare qualsiasi potenziale aggressore, allo stesso tempo offrendo alla forza attiva un'efficace base d'appoggio in qualsiasi conflitto.

In questa sede ci focalizzeremo sui sistemi passivi, che sono patrimonio del nostro codice genetico. La natura favorisce sempre l'efficienza, in qualsiasi sistema. Il sistema immunitario non fa eccezione. La natura ci ha fornito di sistemi immunitari passivi altamente efficienti, integrati da sistemi immunitari attivi.

Uno dei fattori più importanti del nostro sistema difensivo passivo è il mantenimento di un adeguato livello di alcalinità. Più avanti parleremo delle conseguenze di uno squilibro di tale fattore, perché molti altri sistemi dipendono interamente dal pH dell'ambiente corporeo.

La sopravvivenza di tutte le cellule del corpo dipende da un regolare e copioso apporto di ossigeno. Tale apporto è indispensabile per ogni cellula di tutte le strutture corporee. Dimostreremo che un apporto di ossigeno adeguato e correttamente distribuito dipende da un pH sanguigno giusto e leggermente alcalino.

Gli enzimi proteolitici (che digeriscono le proteine), prodotti dal pancreas, sono presenti nei fluidi e nelle strutture del corpo e costituiscono un elemento importante del nostro sistema immunitario, perché regolano la crescita e lo sviluppo delle cellule di ricambio di tutte le nostre strutture fisiologiche. L'apporto adeguato e la distribuzione generale di questi enzimi sono fondamentali per consentire la riparazione e sostituzione delle nostre cellule, oltre che l'eliminazione delle cellule che hanno raggiunto la fine della loro esistenza utile o che sono morte a causa di ferite, malattia o agenti patogeni. Gli enzimi proteolitici, per funzionare, richiedono un ambiente alcalino (pH > 7.0) e vengono neutralizzati o disattivati da un ambiente acido (pH < 7.0).

Tutte le cellule del nostro corpo – con poche, importanti eccezioni – vengono sostituite più o meno ogni 18 mesi (alcune in tempi notevolmente più brevi). Quando le cellule muoiono al termine della loro normale durata di vita, si attiva un processo che genera una cellula di ricambio praticamente caso per caso. Ciò vuol dire che siamo costantemente in riparazione: piccole parti di noi vengono rimosse ed eliminate, in modo che l'età media di tutte le cellule del nostro corpo sia di circa nove mesi. Poiché le nostre cellule vengono costantemente sostituite, qualsiasi malattia cronica che duri più di diciotto mesi è il risultato di qualcosa che stiamo facendo per mantenere tale malattia nel nostro corpo. In assenza di questo "qualcosa", qualsiasi tessuto malato verrebbe eliminato e sostituito con cellule nuove e sane in 18 mesi o meno.
Rinnovamento

È generalmente accettato che il numero di cellule nel corpo umano è un piccolo multiplo di 100 bilioni (1014). È generalmente accettato anche che praticamente tutte le cellule del corpo vengono sostituite almeno una volta ogni anno e mezzo.

Tutto questo comporta dei numeri stupefacenti. Un anno e mezzo sono circa 550 giorni (1.5 x 365). Poiché vi sono circa 1014 (più o meno 100 bilioni) di cellule da sostituire in 550 giorni, ogni 24 ore vengono sostituite in media 1014 / 5.5 x 102, o 1.8 x 1011 cellule. Ciò vuol dire che devono essere generate ogni giorno 180 miliardi di cellule, mentre altre 180 miliardi vanno digerite ed eliminate dal sistema. Una domanda che sale subito alla mente leggendo i numeri di cui sopra è: "Da dove vengono queste cellule?".

È nostra convinzione che ogni cellula si sviluppi da una cellula staminale adulta, delle quali dobbiamo disporre in un numero praticamente identico a quello delle cellule stesse. Inoltre, le cellule che muoiono devono essere sostituite da nuove cellule a un tasso indistinguibile dall'unità (1:1). In che modo venga regolato questo tasso è un mistero: quando una cellula muore, viene inviato un segnale elettrico, chimico, biologico o di altro tipo che ancora non siamo in grado di riconoscere. Una volta inviato questo segnale, una cellula staminale viene attivata, oppure duplicata e quindi attivata per cominciare il processo di crescita e sostituzione.
I semi della vita

Vi sono almeno due fattori critici nell'evoluzione di una cellula staminale in una cellula matura, differenziata ed efficiente. Uno è il meccanismo interno, insito nel DNA della cellula, che le assegna il modello da seguire durante il suo sviluppo. L'altro fattore è l'ambiente nel quale essa è nata e deve svilupparsi.

Ipotizzando che una cellula staminale inizi lo sviluppo con un DNA intatto, devono essere le variabili ambientali a modulare e dirigere la sua crescita, in meglio o in peggio. Il corpo è responsabile delle variabili globali, piuttosto che dello sviluppo individuale di ciascuna cellula, e in questo è molto efficiente. L'ossigeno e il pH vengono mantenuti a livelli precisi, la concentrazione di enzimi proteolitici è fissata a livelli ottimali, vengono forniti nutrienti e ogni cellula si sviluppa in un ambiente nutriente e ricco di ossigeno, in cui i geni entrano in funzione nel momento migliore per lo sviluppo della cellula.

Il fatto che tale processo si verifichi centinaia di miliardi di volte ogni giorno, e che noi esseri umani sopravviviamo tanto a lungo in ogni sorta di ambiente, clima e situazione, mostra quanto esso sia incredibilmente resiliente. Da ciò capiamo anche perché la ricerca sulle cellule staminali sia tanto importante. Ognuno di noi ha tante cellule staminali quante gliene occorrono per tutta la vita, probabilmente nello stesso numero delle cellule stesse.

Le cellule staminali possono restare inattive, scindersi in due cellule staminali, evolversi normalmente in una cellula differenziata ed efficiente o trasformarsi in un trofoblasto: il tutto è determinato da segnali esterni ricevuti dall'ambiente. Tutti i risultati, a parte l'ultimo, sono processi normali; l'ultimo è un processo normale per un ovulo fecondato nell'utero. Se quest'ultimo processo si verifica in qualsiasi altro luogo, o in qualsiasi altra circostanza, è l'inizio del cancro.
Acidità, ossigeno e cancro

Sappiamo che uno dei principali compiti del torrente sanguigno è trasportare ossigeno vitale a ciascuna cellula del corpo, 24 ore al giorno. Ciò viene effettuato attraverso i globuli rossi (GR), i quali galleggiano nel sangue, ognuno separato dagli altri, trasportando ossigeno sulla propria superficie. Se essi collidono in presenza di grasso atomizzato, si saldano insieme come rotoli di monete, restando incollati fino a quando il grasso nel sangue non viene metabolizzato ed eliminato. Finché i GR restano incollati, la loro superficie non può assorbire ossigeno; inoltre, tali rouleaux (come vengono chiamati i blocchi di cellule) non possono più passare attraverso i minuscoli capillari, come invece è possibile per i piccoli GR individuali. Il torrente sanguigno perde così una percentuale significativa della sua capacità ossigenante, oltre che la possibilità di raggiungere tutto il sistema servito dai capillari. Organi importanti cominciano allora a essere carenti di ossigeno.

I rischi connessi a tale situazione sono stati scoperti grazie ad alcuni esperimenti compiuti all'inizio del XX secolo dal Premio Nobel Otto Warburg, il quale ha osservato che privando un tessuto di ossigeno, questo diventava cancerogeno; inoltre, il processo non si invertiva riportando ossigeno al tessuto. Oggi crediamo che ciò che Warburg stava osservando non erano normali cellule che diventavano cancerogene, ma cellule che stessero morendo per mancanza di ossigeno, mentre le nuove cellule nascevano in un ambiente in cui il normale apporto di ossigeno semplicemente non era presente. Senza dubbio, la maggior parte di tali nuove cellule morirebbe, ma alcune, magari pochissime, potrebbero sopravvivere usando come fonte di energia la fermentazione, anziché il molto più efficiente processo dell'ossidazione. Tuttavia, le cellule che usano la fermentazione non hanno l'energia per evolversi o funzionare normalmente: tutto ciò che possono fare è proliferare e scindersi all'infinito. Questo è il cancro.

Se è così disperatamente importante impedire ai GR di collidere, deve esistere un meccanismo che li tiene separati. Di fatto, vediamo nelle fotomicrografie di sangue normale un campo riempito di piccoli cerchi che alla vista sembrano insolitamente, uniformemente distanziati. Come fanno milioni di GR a mantenere questa strana, regolare distanza?

Il fatto è che alla loro superficie i GR trasportano elettroni in numero sufficiente da avvolgerli in una piccola rete di carica negativa. Quando due GR si avvicinano, si respingono reciprocamente a causa della loro carica simile: più si avvicinano, più fortemente si respingono. In teoria, non dovrebbero mai collidere.

Questo ci dovrebbe proteggere, e normalmente è così, ma quando il normale pH del sangue, che è leggermente alcalino (7.35-7.36), diventa acido, tali importantissimi elettroni si staccano dai GR, facendo sì che questi ultimi collidano e si incollino tra loro. Qui il macro fattore del pH opera a livello micro (GR individuali), perché mantiene un ambiente adatto al trasporto di ossigeno. Disturbando l'equilibrio del pH, improvvisamente il sangue non può più trasportare abbastanza ossigeno e gli organi e i tessuti diventano a rischio di tumore.
Gli enzimi proteolitici e la loro influenza sullo sviluppo delle cellule staminali

Anche una quantità adeguata di enzimi proteolitici è importante per lo sviluppo dell'ambiente cellulare, così come lo è un livello di pH elevato quanto basta (alcalino) per consentire agli enzimi di funzionare correttamente. Durante i suoi primi stadi, la cellula staminale viene spinta in una tra due direzioni, a seconda della quantità di enzimi proteolitici nelle sue immediate vicinanze. Questo, naturalmente, si traduce nella necessità di un'adeguata quantità di enzimi proteolitici nell'ambiente generale del corpo e di un simultaneo pH globale alcalino, poiché lo sviluppo delle cellule staminali si verifica miliardi di volte al giorno, in ogni angolo e anfratto della nostra struttura.

Le due direzioni in cui la cellula staminale può svilupparsi sono: una normale cellula adulta differenziata (con abbastanza enzimi proteolitici funzionanti) o un trofoblasto (il quale, nella maggior parte dei casi, rappresenta l'origine del cancro).

Abbiamo visto che un corpo normale viene poderosamente rinnovato e ricreato tutti i giorni: quasi 200 miliardi di cellule si creano e altrettante si eliminano quotidianamente. Se l'ambiente è normale, sano [alcalino] e provvisto di enzimi proteolitici attivi in numero adeguato, il processo procede senza intoppi, così come dovrebbe essere. Se invece nel sistema manca un numero adeguato di enzimi, alcune di questi miliardi di cellule prenderanno la strada sbagliata, trasformandosi in cellule tumorali. Se anche solo un decimo dell'uno per cento di queste cellule si trasforma in trofoblasti, vuol dire che ci sono 200 milioni di nuove cellule tumorali ogni giorno. Il nostro sistema immunitario dovrebbe essere in grado di gestire tale situazione, ma resta il fatto che la formazione di tali cellule rivela una grave depressione di quelle funzioni. Non è necessaria la sopravvivenza di molte cellule cancerogene ogni giorno per generare e rigenerare un tumore, e la loro ubicazione nel corpo è praticamente irrilevante.

Quando un malato di cancro è sottoposto a un intervento chirurgico di rimozione del tumore, senza che nulla venga fatto sull'ambiente interno generale (l'ambiente stesso che in primo luogo aveva portato alla formazione del tumore), i processi quotidiani del corpo, operando nello stesso ambiente, continueranno a creare cellule tumorali a un tasso elevatissimo. In certi casi, ciò porterà a ulteriori lesioni tumorali. L'offesa portata al corpo dall'intervento chirurgico, naturalmente, accelererà il processo.
Influenze acidificanti nella vita quotidiana

Poiché il livello pH del corpo è fondamentale sia per il trasporto dell'ossigeno che per lo sviluppo delle cellule staminali, è determinante anche per la nostra salute generale, per la prevenzione del cancro e per l'inversione di quest'ultimo. Noi dobbiamo lavorare per mantenere un input nutritivo che assicuri un pH alcalino.

Ma se ci guardiamo intorno e analizziamo la nostra dieta, vediamo troppi cibi, sostanze e bevande che tendono a far scendere il nostro pH a pericolosi livelli acidi. La principale tra tutte queste influenze – soprattutto negli Stati Uniti – è la quantità di proteine animali che assumiamo quotidianamente. Vi sono tuttavia molte altre influenze nocive, tra cui il caffè, le medicine, le sostanze chimiche usate in agricoltura, le droghe occasionali, molti grassi e oli, i fast food, gli alimenti trattati e i prodotti della farina raffinata: tutto ciò tende ad acidificare il corpo.
Non meraviglia che quando invecchiamo, i livelli pH che abbiamo coltivato per tutta la vita comincino a scendere sotto il 7.0. La maggior parte delle persone anziane ha livelli pH di 6.5 o ancora più bassi, e quando il cancro si manifesta sotto forma di malattia identificabile (tumore, lesione), tale livello è sceso ulteriormente.
L'unico modo per ripristinare la salute nell'ambiente di un corpo malato è riportare il livello pH ai suoi valori normali: 7.35 o 7.36. Altrimenti, "stiamo pulendo il tappeto durante un acquazzone, ignorando che nel soffitto c'è un buco enorme".
Influenze alcalinizzanti e ripristino del pH

In generale, così come gli alimenti a base di proteine animali producono acidità dopo il metabolismo, le ceneri rimanenti dopo il metabolismo (digestione) di alimenti a base vegetale producono alcalinità (con alcune eccezioni). Grazie all'elevata quantità di cibi e succhi a base vegetale somministrati quotidianamente nella Terapia Gerson, il pH del paziente si alza molto velocemente, sulla scala di giorni più che di settimane. Con il ripristino del pH ai livelli alcalini, la capacità di trasportare ossigeno da parte del torrente sanguigno viene ripristinata, il sangue si diluisce, il benessere generale del paziente e le sue funzioni mentali migliorano e il dolore diminuisce sensibilmente, benché lui/lei abbia ancora molta strada da fare.

Tutte le strutture e gli organi funzionano meglio con l'ossigeno. Ciò vale soprattutto per il cervello, che è uno dei principali consumatori di ossigeno nel corpo. L'ottimismo e la speranza fanno ritorno. La pelle comincia a recuperare il suo tono e il suo colore, poiché ora viene rifornita di ossigeno ed enzimi ossidanti grazie all'abbondante assunzione di succhi di frutta e verdure fresche e organiche.

Quando il livello pH è tornato alcalino, gli indispensabili enzimi proteolitici si riattivano e riprendono la loro funzione consistente nel dirigere la giusta sequenza di eventi riguardo la sostituzione e il rinnovo delle cellule morte, e l'eliminazione della materia morta (incluse le cellule tumorali ora morenti, perché non stanno più ricevendo i nutrienti o l'ambiente che il cancro necessita per crescere e proliferare).

Con questo non si vuole affatto intendere che i pazienti siano "curati". Non è possibile guarire in pochi giorni da una malattia che ha richiesto anni, persino decenni, per svilupparsi, ed è il risultato di un collasso generale del sistema conglomerato che chiamiamo "immunità". Ma la reazione rapida del corpo non è immaginaria né teorica: il paziente la vive come una significativa riduzione del dolore, un ritorno di energia, una notevole sequenza di "reazioni di guarigione" (talvolta note come "reazioni omeopatiche") e un aspetto molto migliore. Poiché il dolore dovuto a un tumore è spesso molto intenso, la rapida riduzione di esso dovrebbe bastare, per molti pazienti, a giustificare l'uso della Terapia Gerson.
Gli enzimi proteolitici e la rimozione delle cellule morte

Prima abbiamo parlato delle cifre incredibili connesse alla sostituzione e il rinnovo di tutte le nostre cellule nell'arco di 18 mesi, ma non abbiamo ancora accennato al problema dell'eliminazione delle centinaia di miliardi di cellule che muoiono ogni giorno. Le cellule che muoiono sono quasi sempre parte della matrice di una struttura o ghiandola che deve continuare a funzionare mentre il lavoro di riparazione è in corso. Se le cellule morte non sono rimosse, formeranno una massa diffusa di carne putrefatta che non può farci certo del bene.
Uno degli effetti della mancata rimozione delle cellule morte è che la matrice circostante comincia a ricevere i sottoprodotti della materia in decomposizione. Non importa se si tratta di cellule normali morte semplicemente perché giunte alla fine del loro ciclo vitale, cellule morte a causa di lesioni o tossiemia, cellule tumorali morte poiché non possono sopravvivere in un ambiente alcalino o agenti patogeni e anticorpi che hanno terminato la loro battaglia nella struttura. Questo materiale necrotico, se non viene eliminato, acidificherà ulteriormente l'ambiente, avvelenando ancora di più il paziente.

Normalmente, il materiale necrotico viene smaltito dagli enzimi proteolitici che dovrebbero essere diffusi in tutto il corpo per digerire la materia delle cellule morte, affinché essa venga eliminata dal torrente sanguigno. Se nell'ambiente c'è carenza di enzimi proteolitici a causa del loro uso da parte del sistema digerente (per metabolizzare pasti a base di proteine animali, per esempio) o se l'ambiente è così acido che l'azione enzimatica viene disattivata, gli enzimi non possono svolgere la loro fondamentale funzione, il materiale morto non viene rimosso e l'ambiente locale diventa ancora più acido, malato e sfavorevole alla guarigione e a un sano metabolismo.

La Terapia Gerson, oltre al protocollo Kelley ulteriormente sviluppato da Gonzalez, forniscono quantità abbondanti di nuovi enzimi proteolitici al corpo. Gonzalez descrive nel Trophoblast i suoi studi sull'efficacia e la produzione degli integratori di enzimi proteolitici, concludendo con quella che considera l'integrazione ottimale da fornire ai suoi pazienti.
In entrambe le terapie, gli enzimi proteolitici sono un elemento fondamentale. È certamente chiaro, almeno per me, che anche l'ambiente alcalino favorevole agli enzimi è della massima importanza per l'eliminazione quotidiana delle cellule morte. Entrambi questi importanti elementi vengono parzialmente o completamente negati da una dieta ricca di proteine animali, perché gli enzimi che vengono usati per digerire i pasti ricchi di proteine non sono più disponibili per altre funzioni critiche, e perché gli enzimi rimanenti vengono neutralizzati dall'influenza acidificante delle ceneri rimanenti dopo il metabolismo delle proteine animali.
Conclusione

Abbiamo cercato di estendere la logica della Terapia Gerson al livello cellulare spiegando, con l'aiuto dell'opera del dottor Gonzalez sui trofoblasti e gli enzimi proteolitici, come lo sviluppo delle cellule staminali in cellule differenziate e l'eliminazione delle cellule morte nella nostra matrice strutturale abbiano bisogno di adeguati livelli di enzimi proteolitici e del giusto pH. La Terapia Gerson, da più di ottanta anni, riscuote successi nella prevenzione e nell'inversione di malattie croniche o "incurabili", anche perché corregge velocemente i livelli pH dell'ambiente interno, riportandoli all'alcalinità attraverso l'alimentazione, come primo mezzo di manipolazione, e perché ripristina la quantità corretta e l'efficienza degli enzimi pancreatici.

Lo scritto qui pubblicato è la trascrizione di una conferenza tenuta da Howard Straus lo scorso 18 luglio 2010 in Giappone presso la Cancer Control Society.
Traduzione di Daniele Pietrini

Gli elementi base della Terapia Gerson

1) Inondare il corpo di nutrienti completi e di alta qualità per colmare le carenze nutritive di una vita intera.
2) Disintossicare il corpo da decenni di abusi tossici e insistere con la disintossicazione anche mentre vengono eliminati i sottoprodotti della cura e le inevitabili tossine a cui tutti siamo esposti.
3) Integrare i cibi e gli alimenti con vitamine, minerali ed enzimi per ripristinare il naturale equilibrio chimico e biologico del corpo. Tutti gli integratori sono sostanze che si rinvengono naturalmente in un corpo sano.
Howard Straus

Nipote del Dottor Max Gerson, si è laureato al Massachusetts Institute of Technology (MIT), e attualmente vive a Carmel, in California. Da vent'anni si impegna per la terapia Gerson, come uno dei direttori del Gerson Institute, redattore capo del Notiziario Gerson Healing Newletter, Presidente del Cancer Research Wellness Institute e come editore di numerosi volumi e opuscoli sulla Terapia Gerson.

Ha negoziato la pubblicazione in 9 lingue del volume Healing the Gerson Way (Guarire con il Metodo Gerson, pubblicato in Italia dalla Macro Edizioni nel 2009) ed è l'autore di una biografia di suo nonno: Dr. Max Gerson. Healing the Hopeless, tradotto anche in tedesco.

Altra pagina recita:
"No, la cosiddetta “terapia Gerson” si basa su principi non scientificamente dimostrati, non ha alcun effetto sul cancro e, al contrario, se applicata può avere effetti collaterali anche gravi.
Ultimo aggiornamento: 11 dicembre 2018
Tempo di lettura: 6 minuti
In sintesi
La cosiddetta “terapia Gerson” si basa su una serie di presupposti non scientifici come il fatto che il cancro sia il risultato di uno squilibrio metabolico indotto dall'accumulo di sostanze tossiche nell'organismo.
Propone una dieta vegana e quasi del tutto priva di grassi, con l'aggiunta di supplementi vitaminici, enzimi pancreatici, accompagnata da diversi clisteri di caffè al giorno.
Non c’è nessuno studio che dimostri che i pazienti con tumore possano ottenere benefici adottando questo tipo di regime.
Con la “terapia Gerson” si rischiano effetti collaterali gravi come squilibri tra sodio e potassio, pericolosi per il funzionamento cardiaco.
Come nasce la “terapia Gerson”?
Max Gerson, l'inventore della cosiddetta terapia che porta il suo nome, esercitò la medicina in Germania nei primi anni del XX secolo, mettendo a punto alcune strategie dietetiche per la cura dell'emicrania. Nel 1936 emigrò negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni tedesche contro gli ebrei, e lì nel 1938 ottenne nuovamente la licenza di medico. Nel 1945 pubblicò un articolo in cui descriveva una dieta di sua ideazione. Alla dieta ad alto contenuto di potassio e basso contenuto di sodio, prevalentemente vegetale, andavano aggiunti integratori a base di minerali, vitamine, estratto di fegato, soluzione iodica, estratti tiroidei, enzimi pancreatici e vitamina C. Considerava inoltre necessaria la pratica frequente del clistere a scopo depurativo. Secondo Gerson, il cancro sarebbe provocato da uno squilibrio metabolico e da una intossicazione che tale regime dietetico potrebbe eliminare.
Dopo aver prescritto il suo metodo per alcuni anni, Gerson sostenne di aver ottenuto ottimi risultati, ma già nel 1949 l'American Medical Association dichiarò che non vi erano prove che ciò fosse vero. Nonostante ciò, Gerson continuò a prescriverlo e pubblicizzarlo e, nel 1958, pubblicò un libro che raccoglieva 50 casi clinici, in cui non venivano forniti però né elementi oggettivi di miglioramento (come esami e dati) né informazioni sul metodo usato per selezionare i pazienti e seguirli nel tempo. Nello stesso anno la sua licenza di medico fu sospesa. Morì nel 1959.
Di Gerson e della sua bislacca terapia si sarebbe probabilmente perduta traccia se la figlia Charlotte non avesse fondato, nel 1979, il Gerson Institute, che porta avanti le teorie del padre presso un istituto in Messico. La pratica del metodo è fuorilegge negli Stati Uniti, ciononostante alcuni medici (e non medici) continuano a proporla a pazienti in vari Paesi, Italia compresa. La “terapia Gerson” è apparsa sui media quando una giovane donna è morta per un tumore del sistema linfatico dopo avere abbandonato la chemioterapia per seguire questa pseudocura.
Le teorie sottostanti
Secondo Gerson (e secondo altre teorie pseudoscientifiche sull'origine dei tumori), il cancro sarebbe un disturbo dell'intero organismo di cui il tumore è solo un sintomo, provocato dall'accumulo di sostanze tossiche. Da qui la proposta di eliminare alcune tossine non meglio specificate, restituendo all'organismo il proprio stato metabolico corretto.
Gerson aveva osservato in alcuni malati una marcata degenerazione del fegato, che peggiorava in genere dopo la chemioterapia. In effetti i problemi al fegato sono comuni nei pazienti oncologici, in quanto molti tumori metastatizzano proprio in quest'organo; inoltre le terapie anticancro impattano sulle cellule epatiche, la cui funzione è proprio quella di eliminare le tossine. Sulla base di questa osservazione Gerson suggerì una dieta in grado di depurare il fegato dalle tossine prodotte dalle cure e dalle cellule cancerose stesse. La pratica di clisteri di caffè, l'uso di enzimi pancreatici come supplemento e di estratti di fegato crudo (oggi sostituiti da integratori di vitamine del gruppo B e dal coenzima Q10) avrebbe dovuto aiutare la guarigione dell'organo.
La cosiddetta “terapia Gerson” si basa, tra l'altro, su un controllo ossessivo di tutto ciò che viene introdotto nell'organismo. La dieta è vegana per almeno sei settimane, ma solo alcuni vegetali sono consentiti poiché così si controllerebbe l'apporto di sodio (che deve essere basso) e di potassio (che deve essere alto). Non si possono consumare proteine animali, ma sono consentiti alcuni tipi di cereali e l'olio di lino che dovrebbe aiutare il corpo ad assimilare la vitamina A. Nessun altro grasso, nemmeno l'olio di cottura, è ammesso in questa prima fase. Il paziente dovrebbe bere ogni ora, per 13 ore al giorno, un centrifugato di verdure preparato al momento. Non si possono usare pentole o strumenti di alluminio per la preparazione del cibo, che deve avvenire solo in recipienti di ferro. Col tempo vengono reintrodotte alcune proteine animali, in quantità molto limitata e selezionata.
I supplementi nutrizionali (vitamine, minerali, enzimi) sono il secondo “pilastro” di questa pseudocura. Le soluzioni di potassio vengono prescritte con l'idea di aumentare la concentrazione intracellulare di questo minerale, mentre la soluzione di Lugol, che contiene iodio, viene somministrata per aumentare il metabolismo generale, poiché la tiroide, da cui dipende appunto un buon funzionamento del metabolismo, ha bisogno di iodio (il che è vero, ma in genere basta quello contenuto negli alimenti).
Nella formulazione originale Gerson prescriveva anche estratti di fegato di vitello iniettabili, fuori legge dal 1989, in quanto la Food and Drug Administration, ente regolatorio statunitense, ne ha vietato l’uso poiché spesso contaminati da batteri. Questi estratti sono stati sostituiti prima da compresse di fegato essiccato e poi da supplementi di vitamina B12 ed enzima Q10.
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I clisteri di caffè o camomilla dovrebbero, secondo Gerson, dilatare i dotti biliari e favorire l'eliminazione della bile, un effetto non dimostrato. La fase iniziale della terapia prevede fino a quattro clisteri al giorno. Secondo alcuni studi, i clisteri di caffè avrebbero un lieve effetto anestetico sul dolore da cancro addominale, il che spiegherebbe perché alcuni pazienti dicano di sentirsi meglio, mentre non ci sono dati che provino che aumentino la dilatazione dei dotti biliari.
La scelta di una dieta povera di sodio e ricca di potassio era basata sull'osservazione che i pazienti, non appena iniziavano la terapia, eliminavano grandi quantità di sodio con le urine. Gerson, che aveva una formazione come biologo cellulare, aveva notato che la cellula tumorale ha una concentrazione di sodio intracellulare più elevato della cellula sana, e una più bassa di potassio. Ristabilire le concentrazioni normali era, secondo lui, una strategia per curare la malattia.
Gli effetti collaterali
Oltre all'ovvio pericolo che si corre abbandonando le terapie scientificamente convalidate per affidarsi a cure prive di efficacia dimostrata, la natura stessa della “terapia Gerson” può essere pericolosa per il malato di cancro.
I clisteri di caffè, per esempio, eliminano grandi quantità di potassio dall'organismo (esattamente il contrario di quanto teoricamente diceva Gerson), col rischio di provocare infezioni, disidratazione, disturbi dell'equilibrio idro-salino (particolarmente pericolosi per chi soffre di cuore, poiché possono portare ad arresto cardiaco e morte). Il ricorso prolungato a clisteri può inoltre indurre la perdita di tonicità della muscolatura intestinale, con conseguente incontinenza o, viceversa, stitichezza, con comparsa di infiammazione e colite.
La dieta può indurre stanchezza e vertigini, crampi addominali, febbre e sudorazione.
Se alcuni elementi di questo regime alimentare (come un aumento nel consumo di frutta e vegetali e la riduzione delle proteine animali e dei grassi) potrebbero avere qualche effetto positivo, tutti gli altri elementi non possono che produrre effetti deleteri e certamente non anticancro, dato che l’efficacia non è dimostrata. In più, la dieta proposta è molto sbilanciata e può col tempo portare a gravi squilibri che, invece di rafforzare le difese dell'organismo, così come affermava Gerson, le indeboliscono rendendo il corpo inerme nei confronti della malattia.
In conclusione
Non solo la “terapia Gerson” non è in grado di curare il cancro, ma sottoporsi alle pratiche previste da questo metodo può causare effetti collaterali anche gravi. Max Gerson è stato radiato dalla professione medica per avere promosso questo metodo scientificamente non valido.
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No, la cosiddetta “terapia Gerson” si basa su principi non scientificamente dimostrati, non ha alcun effetto sul cancro e, al contrario, se applicata può avere effetti collaterali anche gravi.

Ultimo aggiornamento: 11 dicembre 2018

Tempo di lettura: 6 minuti

In sintesi

La cosiddetta “terapia Gerson” si basa su una serie di presupposti non scientifici come il fatto che il cancro sia il risultato di uno squilibrio metabolico indotto dall'accumulo di sostanze tossiche nell'organismo.

Propone una dieta vegana e quasi del tutto priva di grassi, con l'aggiunta di supplementi vitaminici, enzimi pancreatici, accompagnata da diversi clisteri di caffè al giorno.

Non c’è nessuno studio che dimostri che i pazienti con tumore possano ottenere benefici adottando questo tipo di regime.

Con la “terapia Gerson” si rischiano effetti collaterali gravi come squilibri tra sodio e potassio, pericolosi per il funzionamento cardiaco.

Come nasce la “terapia Gerson”?

Max Gerson, l'inventore della cosiddetta terapia che porta il suo nome, esercitò la medicina in Germania nei primi anni del XX secolo, mettendo a punto alcune strategie dietetiche per la cura dell'emicrania. Nel 1936 emigrò negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni tedesche contro gli ebrei, e lì nel 1938 ottenne nuovamente la licenza di medico. Nel 1945 pubblicò un articolo in cui descriveva una dieta di sua ideazione. Alla dieta ad alto contenuto di potassio e basso contenuto di sodio, prevalentemente vegetale, andavano aggiunti integratori a base di minerali, vitamine, estratto di fegato, soluzione iodica, estratti tiroidei, enzimi pancreatici e vitamina C. Considerava inoltre necessaria la pratica frequente del clistere a scopo depurativo. Secondo Gerson, il cancro sarebbe provocato da uno squilibrio metabolico e da una intossicazione che tale regime dietetico potrebbe eliminare.

Dopo aver prescritto il suo metodo per alcuni anni, Gerson sostenne di aver ottenuto ottimi risultati, ma già nel 1949 l'American Medical Association dichiarò che non vi erano prove che ciò fosse vero. Nonostante ciò, Gerson continuò a prescriverlo e pubblicizzarlo e, nel 1958, pubblicò un libro che raccoglieva 50 casi clinici, in cui non venivano forniti però né elementi oggettivi di miglioramento (come esami e dati) né informazioni sul metodo usato per selezionare i pazienti e seguirli nel tempo. Nello stesso anno la sua licenza di medico fu sospesa. Morì nel 1959.

Di Gerson e della sua bislacca terapia si sarebbe probabilmente perduta traccia se la figlia Charlotte non avesse fondato, nel 1979, il Gerson Institute, che porta avanti le teorie del padre presso un istituto in Messico. La pratica del metodo è fuorilegge negli Stati Uniti, ciononostante alcuni medici (e non medici) continuano a proporla a pazienti in vari Paesi, Italia compresa. La “terapia Gerson” è apparsa sui media quando una giovane donna è morta per un tumore del sistema linfatico dopo avere abbandonato la chemioterapia per seguire questa pseudocura.
Le teorie sottostanti

Secondo Gerson (e secondo altre teorie pseudoscientifiche sull'origine dei tumori), il cancro sarebbe un disturbo dell'intero organismo di cui il tumore è solo un sintomo, provocato dall'accumulo di sostanze tossiche. Da qui la proposta di eliminare alcune tossine non meglio specificate, restituendo all'organismo il proprio stato metabolico corretto.

Gerson aveva osservato in alcuni malati una marcata degenerazione del fegato, che peggiorava in genere dopo la chemioterapia. In effetti i problemi al fegato sono comuni nei pazienti oncologici, in quanto molti tumori metastatizzano proprio in quest'organo; inoltre le terapie anticancro impattano sulle cellule epatiche, la cui funzione è proprio quella di eliminare le tossine. Sulla base di questa osservazione Gerson suggerì una dieta in grado di depurare il fegato dalle tossine prodotte dalle cure e dalle cellule cancerose stesse. La pratica di clisteri di caffè, l'uso di enzimi pancreatici come supplemento e di estratti di fegato crudo (oggi sostituiti da integratori di vitamine del gruppo B e dal coenzima Q10) avrebbe dovuto aiutare la guarigione dell'organo.

La cosiddetta “terapia Gerson” si basa, tra l'altro, su un controllo ossessivo di tutto ciò che viene introdotto nell'organismo. La dieta è vegana per almeno sei settimane, ma solo alcuni vegetali sono consentiti poiché così si controllerebbe l'apporto di sodio (che deve essere basso) e di potassio (che deve essere alto). Non si possono consumare proteine animali, ma sono consentiti alcuni tipi di cereali e l'olio di lino che dovrebbe aiutare il corpo ad assimilare la vitamina A. Nessun altro grasso, nemmeno l'olio di cottura, è ammesso in questa prima fase. Il paziente dovrebbe bere ogni ora, per 13 ore al giorno, un centrifugato di verdure preparato al momento. Non si possono usare pentole o strumenti di alluminio per la preparazione del cibo, che deve avvenire solo in recipienti di ferro. Col tempo vengono reintrodotte alcune proteine animali, in quantità molto limitata e selezionata.

I supplementi nutrizionali (vitamine, minerali, enzimi) sono il secondo “pilastro” di questa pseudocura. Le soluzioni di potassio vengono prescritte con l'idea di aumentare la concentrazione intracellulare di questo minerale, mentre la soluzione di Lugol, che contiene iodio, viene somministrata per aumentare il metabolismo generale, poiché la tiroide, da cui dipende appunto un buon funzionamento del metabolismo, ha bisogno di iodio (il che è vero, ma in genere basta quello contenuto negli alimenti).

Nella formulazione originale Gerson prescriveva anche estratti di fegato di vitello iniettabili, fuori legge dal 1989, in quanto la Food and Drug Administration, ente regolatorio statunitense, ne ha vietato l’uso poiché spesso contaminati da batteri. Questi estratti sono stati sostituiti prima da compresse di fegato essiccato e poi da supplementi di vitamina B12 ed enzima Q10.
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I clisteri di caffè o camomilla dovrebbero, secondo Gerson, dilatare i dotti biliari e favorire l'eliminazione della bile, un effetto non dimostrato. La fase iniziale della terapia prevede fino a quattro clisteri al giorno. Secondo alcuni studi, i clisteri di caffè avrebbero un lieve effetto anestetico sul dolore da cancro addominale, il che spiegherebbe perché alcuni pazienti dicano di sentirsi meglio, mentre non ci sono dati che provino che aumentino la dilatazione dei dotti biliari.

La scelta di una dieta povera di sodio e ricca di potassio era basata sull'osservazione che i pazienti, non appena iniziavano la terapia, eliminavano grandi quantità di sodio con le urine. Gerson, che aveva una formazione come biologo cellulare, aveva notato che la cellula tumorale ha una concentrazione di sodio intracellulare più elevato della cellula sana, e una più bassa di potassio. Ristabilire le concentrazioni normali era, secondo lui, una strategia per curare la malattia.

Gli effetti collaterali

Oltre all'ovvio pericolo che si corre abbandonando le terapie scientificamente convalidate per affidarsi a cure prive di efficacia dimostrata, la natura stessa della “terapia Gerson” può essere pericolosa per il malato di cancro.

I clisteri di caffè, per esempio, eliminano grandi quantità di potassio dall'organismo (esattamente il contrario di quanto teoricamente diceva Gerson), col rischio di provocare infezioni, disidratazione, disturbi dell'equilibrio idro-salino (particolarmente pericolosi per chi soffre di cuore, poiché possono portare ad arresto cardiaco e morte). Il ricorso prolungato a clisteri può inoltre indurre la perdita di tonicità della muscolatura intestinale, con conseguente incontinenza o, viceversa, stitichezza, con comparsa di infiammazione e colite.

La dieta può indurre stanchezza e vertigini, crampi addominali, febbre e sudorazione.

Se alcuni elementi di questo regime alimentare (come un aumento nel consumo di frutta e vegetali e la riduzione delle proteine animali e dei grassi) potrebbero avere qualche effetto positivo, tutti gli altri elementi non possono che produrre effetti deleteri e certamente non anticancro, dato che l’efficacia non è dimostrata. In più, la dieta proposta è molto sbilanciata e può col tempo portare a gravi squilibri che, invece di rafforzare le difese dell'organismo, così come affermava Gerson, le indeboliscono rendendo il corpo inerme nei confronti della malattia.
In conclusione

Non solo la “terapia Gerson” non è in grado di curare il cancro, ma sottoporsi alle pratiche previste da questo metodo può causare effetti collaterali anche gravi. Max Gerson è stato radiato dalla professione medica per avere promosso questo metodo scientificamente non valido.
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