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esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
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ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per tutta la documentazione in nostro possesso
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm
Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Per la vitamina K2 e la sua essenzialità
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm
Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi
indispensabile per ogni essere vivente
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoevitaminaK2.htm
Per l'ACIDO ABSCISSICO ORMONE AUTOPRODOTTO che guida gli "ZUCCHERI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acidoabscissicociclo.htm
Tutta la documentazione in nostro possesso inerente i dottori
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/dottoribase.htm
Tutto sul BICARBONATO DI SODIO "DEMONIZZATO" dalla medicina
ed il perchè:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/bicarbonatodisoephBASE.htm
La pagina racconta:
"Il BICARBONATO DI SODIO?
Peccato che Gerson questo non lo abbia capito, ma anche perchè il vertice della
sua organizzazione, in quanto medico, ha sempre DEMONIZZATO questo "ALIMENTO
ESSENZIALE" il quale è parte della cellula con la POMPA SODIO-POTASSIO che dato
che sono 4 (quattro) vi è anche il MAGNESIO ed il CALCIO, altrettanto
DEMONIZZATI.
Non solo, ma se avesse avuto la nostra informazione sul BICARBONATO DI SODIO,
avrebbe avuto le prove, quindi capito che la sua organizzazione imponeva ciò che
faceva a lei comodo.
Ma ormai questo è il passato e noi invece pensiamo al presente ed al FUTURO,
organizzazione permettendo, e lo dico perhè sò che hanno le braccia molto
lunghe.
Dell'articolo mi permetto di sottolineare questa parte che rende chiaro i DANNI
della MASCHERINA, la quale mettendola sul naso permette all'ANIDRIDE CARBONICA
di ritornare nei polmoni dell'individuo, evitando così la GIUSTA OSSIGENAZIONE
alle cellule che sostituiscono le cellule che muoiono nelle 24 ore, permettendo
che le 200 milioni di cellule possano diventare un TUMORE. Ma il compito della
MASCHERINA che noi chiamiamo MUSERUOLA, ha anche un altro scopo molto DELETERIO,
far evitare che esponendo al sole l'unica parte scoperta, il corpo si
AUTOPRODUCA la famigerata INTOSSICANTE (ahahahahahah) vitamina D3 (COLECALCIFEROLO).
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminadlaverita.htm
...in quanto la CARENZA di vitamina D3 (COLECALCIFEROLO) come visto sulla pagina
indicata sopra, è malattia certa, con la gioia di qualcuno (sempre i soliti
IG-NOTI).
L'articolo recita:
"Le due direzioni in cui la cellula staminale può svilupparsi sono: una normale
cellula adulta differenziata (con abbastanza enzimi proteolitici funzionanti) o
un trofoblasto (il quale, nella maggior parte dei casi, rappresenta l'origine
del cancro).
Abbiamo visto che un corpo normale viene poderosamente rinnovato e ricreato
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/tessutirinnovatiorgani.htm
tutti i giorni: quasi 200 miliardi di cellule si creano
e altrettante si eliminano quotidianamente. Se l'ambiente è normale, sano
[alcalino] e provvisto di enzimi proteolitici attivi in numero adeguato, il
processo procede senza intoppi, così come dovrebbe essere. Se invece nel sistema
manca un numero adeguato di enzimi, alcune di questi miliardi di cellule
prenderanno la strada sbagliata, trasformandosi in cellule tumorali. Se anche
solo un decimo dell'uno per cento di queste cellule si trasforma in trofoblasti,
vuol dire che ci sono 200 milioni di nuove cellule tumorali ogni giorno. Il
nostro sistema immunitario dovrebbe essere in grado di gestire tale situazione,
ma resta il fatto che la formazione di tali cellule rivela una grave depressione
di quelle funzioni. Non è necessaria la sopravvivenza di molte cellule
cancerogene ogni giorno per generare e rigenerare un tumore, e la loro
ubicazione nel corpo è praticamente irrilevante.
Però non dobbiamo dimenticarci che perchè le cellule diventino trofoblasti,
quindi tumori, è necessario che il corpo sia ACIDOSO, quindi AMBIENTE ACIDO,
mentre se l'AMBIENTE è ALCALINO, questa trasformazione non è possibile. Lo
sappiamo tutti questo vero?
Quando un malato di cancro è sottoposto a un intervento chirurgico di rimozione
del tumore, senza che nulla venga fatto sull'ambiente interno generale
(l'ambiente stesso che in primo luogo aveva portato alla formazione del tumore),
i processi quotidiani del corpo, operando nello stesso ambiente, continueranno a
creare cellule tumorali a un tasso elevatissimo. In certi casi, ciò porterà a
ulteriori lesioni tumorali. L'offesa portata al corpo dall'intervento
chirurgico, naturalmente, accelererà il processo.
Influenze acidificanti nella vita quotidiana
Poiché il livello pH del corpo è fondamentale sia per il trasporto dell'ossigeno
che per lo sviluppo delle cellule staminali, è determinante anche per la nostra
salute generale, per la prevenzione del cancro e per l'inversione di quest'ultimo.
Noi dobbiamo lavorare per mantenere un input nutritivo che assicuri un pH
alcalino.
Ma se ci guardiamo intorno e analizziamo la nostra dieta, vediamo troppi cibi,
sostanze e bevande che tendono a far scendere il nostro pH a pericolosi livelli
acidi. La principale tra tutte queste influenze – soprattutto negli Stati Uniti
– è la quantità di proteine animali che assumiamo quotidianamente. Vi sono
tuttavia molte altre influenze nocive, tra cui il caffè, le medicine, le
sostanze chimiche usate in agricoltura, le droghe occasionali, molti grassi e
oli, i fast food, gli alimenti trattati e i prodotti della farina raffinata:
tutto ciò tende ad acidificare il corpo.
Non meraviglia che quando invecchiamo, i livelli pH che abbiamo coltivato per
tutta la vita comincino a scendere sotto il 7.0. La maggior parte delle persone
anziane ha livelli pH di 6.5 o ancora più bassi, e quando il cancro si manifesta
sotto forma di malattia identificabile (tumore, lesione), tale livello è sceso
ulteriormente.
L'unico modo per ripristinare la salute nell'ambiente di un corpo malato è
riportare il livello pH ai suoi valori normali: 7.35 o 7.36. Altrimenti, "stiamo
pulendo il tappeto durante un acquazzone, ignorando che nel soffitto c'è un buco
enorme".
Quindi ecco apparire il CAFFE' come causa dei TUMORI, e non aggiungo altro.
Da qualsiasi parte mi giro non trovo altro che INGANNI della
medicina, per il
medesimo fine: IL DENARO.
Ma come fine ultimo,
LA DIMINUZIONE DELLA SPECIE UMANA.
Pare che alcuni individui con la raccolta fondi dichiarata all'inizio
dell'articolo, questi fondi non sono MAI serviti per il fine dichiarato da
questi individui:
LA RICERCA SUL CANCRO
che in effetti ora abbiamo certezza che non hanno MAI perseguito questo fime, ma per tutt'altro
scopo.
L'articolo in oggetto inizia:
"La causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno
scienziato premio Nobel per la medicina nel 1931, coadiuvato da un team di
scienziati autonomi e indipendenti. E da allora nulla è stato fatto in base a
tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per
la ricerca."
E mi e vi chiedo, ma perchè noi non lo sappiamo?
E' addirittura un Premio Nobel per la medicina, come tanti altri, specialmente
chi ha isolato l'ACIDO ASCORBICO il chimico ricercatore ed insegnante di chimica
di nome
Albert Szent-Gyorgyi (1893-1986), Premio Nobel per la medicina nel 1937, e non
parliamo poi della vitamina D3 (ORMONE) che venne isolato dal chimico Adolf Otto
Reinhold del quale Wikipedia scrive:
"Studiò la trasformazione del colesterolo in colecalciferolo (vitamina D3).
Vinse il premio Nobel per la Chimica nel 1928 per le sue ricerche sugli steroidi
e sulle loro relazioni con le vitamine."
https://it.wikipedia.org/wiki/Adolf_Otto_Reinhold_Windaus
E molte altre vitamina, ma non capisco perchè noi siamo tagliati fuori da queste
informazioni che mi paiono molto utili alla nostra SALUTE.
Scoprendo poi che oltre a nascondere questi personaggi, la medicina dichiara
FALSITA' come quella del BICARBONATO DI SODIO, che mi pare una fatto molto
sporco.
Ora vi porto quì perchè conosciate, appunto sul BICARBONATO DI SODIO delle verità
che vi serviranno per mantenervi in SALUTE,
Mi permetto di riportare alcune parti dell'articolo che ritengo molto
importanti:
"Che cosa succede ai sistemi di drenaggio?
Il sistema linfatico neutralizza ciò che può, ma se esso è sovraccarico ed i
suoi vasi non drenano correttamente l'ACIDO si accumula nel tessuto connettivo.
Inoltre par la fa liberare i tessuto dall'ACIDO significa in pratica
riscaricarlo nel sangue. In tal modo si innesca un circolo vizioso di
prelevamento ancora maggiore di minerali alcalini con ulteriore sovraccarico
degli organi di filtro che sono il fegato ed ireni.
I più frequenti malesseri acuti o ricorrenti derivano o dalla mobilizzazione
delle riserve di minerali alcalini nel tentativo di prevenire la distruzione
oppure da tentativi urgenti di disintossicazione del corpo.
L'ACIDOSI= ECZEMI, infiammazioni. polipi, cistiti, calcoli, noduli, fibromi
ecc.".
Questa è una parte dell'articolo molto esplicativo sul BICARBONATO DI SODIO, che
smentisce in modo chiaro e competente le falsità che personalmente ho rilevato
nelle informazioni dei siti medici.
Lascio a voi rilevarlo personalmente dalla pagina che riporto sotto documentando
la sua esistenza, che a volte come per incanto sparisce,"
Però la parte che ritengo più interessante dell'articolo è
questa:
"La pagina riguardo al BICARBONATO DI SODIO recita
"L'acidosi non si cura con gli antiacidi ma con il CIBO NATURALE e NON CIBO
DELLE INDUSTRIE.
La pagina recita:
"Leggendo questo altro articolo, che conferma appieno la mia scoperta
del BICARBONATO DI SODIO che ALCALINIZZA il corpo dell'individuo, conferma anche
che l'attuale mascherina gioca un ruolo importante nell'evitare che il corpo
dell'individuo sia OSSIGENATO, sopratutto nel cervello, tanto da causare un ambiente
ACIDO, quindi CANCEROGENO, che
collegando l'ambiente ACIDO causato, sviluppano il tumore in un tempo relativamente
breve. Mantenendo poi l'ambiente ACIDO nel tempo gli si dà modo di svilupparsi
portando l'individuo alla morte. Questo è il vero scopo della attuale medicina;
DIMINUIRE LA POPOLAZIONE MONDIALE,
Ecco per cui la DITTATURA SANITARIA raggiunge lo scopo di DIMINUIRE LA
POPOLAZIONE MONDIALE, agendo su personaggi DISINFORMATI in tutti i modi
possibili.
Ecco il fine di tutta questa montatura, che a prima vista pare che il fine sia
di fare i vaccini per il denaro.
Ormai di denaro ne hanno fin sopra i capelli, in quanto finanziati da
rincitrulliti governi.
La riprova ci viene dal fatto che l'ex presidente americano Trump, il quale è
stato boicottato alle elezioni in quanto ha attaccato chi della medicina che ha
dichiarato non voler più finanziare.
La pagina in oggetto conferma il Premio Nobel al dottor Otto Heinrich Warburg
che ha trovato la causa primaria del cancro: studiò a fondo il metabolismo dei
tumori, in particolar modo le caratteristiche della loro respirazione cellulare.
Questo per le sue scoperte sulla natura e sul meccanismo di azione del
cosiddetto enzima giallo, vinse nel 1931 il Premio Nobel per la medicina.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/bicarbonatodisodiodrwarburgcancro1.htm
Se paragonassimo il nostro corpo ad un acquario e le nostre cellule a pesci
immersi in fluido che trasporta il ciboe rimuove le scorie, non penseremmo mai
di sporcare l'acqua con ogni genere di sostanze tossiche, come sostanze chimiche
o cibi acidi! Avendolo fatto da anni, è arrivato il momento di risolvere
definitivamente il problema, cambiare l'acqua! Dobbiamo ripulire il nostro
ambiente interno.
Gli antiacidi, ossia i farmaci come l'omeprazolo (e i suoi derivati) o la
ranitidina, sono tra i più venduti al mondo, quando si assumono si ignorano i
messaggi che il corpo invia, cioè che l'ACIDOSI è la causa di qualsiasi
malessere come effetto di una mancanza di BICARBONATO DI SODIO che funge da
tampone alcalino.
Questo sale viene prodotto già all'interno della bocca dalle ghiandole salivari,
e viene secreto anche dalle cellule epiteliari della parete gastrica. Infatti
nello stomaco per ogni molecola alcalinizzante di BICARBONATO DI SODIO prodotta
viene prodotto col CIBO NATURALE ingerito, Il BICARBONATO DI SODIO sale verso la
superficie della mucosa gastrica mescolandosi al CIBO NATURALE alcalinizzandolo,
mentre l'acido cloridrico va nelle scripte della mucosa gastrica, che sono le
cavità profonde alle quali il CIBO NATURALE non arriva. Quindi, l'acido
cloridrico nello stomaco è la dimostrazione che il CIBO NATURALE è stato,
parzialmente o totalmente alcalinizzato, esso non è la causa della digestione,
come sostenuto dalla "medicina ufficiale", ma la conseguenza!
Il valore pH
Il pH in medicina è l'unità di misura attraverso la quale si determina l'ACIDITA',
la NEUTRALITA' e l'ALCALINITA' di un liquido organico. I valori di pH pari a 7
corrispondono alla neutralità, valori inferiori a 7 indicano ACIDITA' e valori
superiori a 7 indicano ALCALINITA'/BASICITA'.
Per la nostra salute, l'equilibrio tra sostanze acide ed alcaline, ambedue
necessarie per la regolazione metabolica, rappresenta un fattore fondamentale:
questo fatto viene troppo spesso sottovalutato. Tra l'altro dal grado di ACIDOSI
TISSUTALE dipende spesso l'efficacia e la produzione di ormoni ed enzimi (cioè
prodotti dell'organismo stesso)
L'ACIDOSI TISSUTALE rappresenta la causa fondamentale della maggior parte di
disturbi legati alla vita moderna alle ossa alle articolazioni ai tendini ed ai
problemi di ernia del disco.
Solo con un valore pH del sangue tra 7.35 e 7.45 il corpo può essere sano e
vitale. Naturalmente l'organismo dispone del cosidetto sistema cuscinetto per
trattenere le ondate ACIDE., ed evitare che avvengano alterazioni importanti dei
valori del pH ematico. Affinchè funzioni il sistema cuscinetto l'organismo
rilascia sostanze minerali alcaline per neutralizzare gli ACIDI. Le nostre
abitudini alimentari causano tuttavia un'ACIDOSI permanente che determina, nel
tempo, l'esaurimento delle riserve di minerali e l'inefficienza del sistema
cuscinetto. In questo modo gli ACIDI eccedenti non possono più essere
neutralizzati e depositandosi nei tessuti, provocano una serie di sintomi non
peculiari come ad esempio:
1) APPARATO GASTRO-ENTERICO: pirosi ed iper-ACIDITA' gastrite sensazioni di
pienezza dispepsia, flautolenza, sonnolenza postprandiale.
2) CUTE: seborrea eczemi, eruzioni cutanee, micosi, PERDITA DEI CAPELLI,
nervosismo, astenia, cefalee.
3) APPARATO OSTEO ARTICOLARE: dolori muscolo scheletrico, infiammazioni
(artriti) osteoporosi.
4) SISTEMA ENDOCRINO: disfunzioni tiroidee, alterazioni della tolleranza
glucidica, irregolarità mestruali."
Questo però modifica i giochi con i due siti della "medicina allopatica", in
quanto e dato che il mio corpo si AUTOPRODUCE il BICARBONATO DI SODIO, sia nelle
ghiandole salivari che dalle cellule epiteliari della parete gastrica, quanto
dichiarato dai 2 siti è FALSO:
Il sito HUMANITAS dichiara:
"Avendo cercato sul web del BICARBONATO DI SODIO, a conferma delle informazioni
che già in mio possesso. ecco cosa scrive la pagina:
"L'assunzione di bicarbonato di sodio provoca l'insorgenza di vari effetti
collaterali, tra cui: crampi allo stomaco, flatulenza, distensione addominale,
formazione di calcoli renali, difficoltà a respirare, aumento della pressione
arteriosa, eccessiva ritenzione idrica ed edema polmonare."
Devo dire che al riguardo, avendo capito gli INGANNI perpretati
da un secolo, una mia pagina recita:
"
Mi sento di dover giustificare questa mia dichiarazione:
"SE UN LEONE MI MANGIA MUORE"
e lo faccio subito in quanto ciò che circola nel mio SANGUE dall'inizio della
mia vita, la medicina lo dichiara VELENOSO, e se è VELENOSO nel mio SANGUE, di
conseguenza sono VELENOSE anche le mie CELLULE, quindi la mia carne e di
conseguenza anche i miei ORGANI.
Sappiamo però che ciò che circola nel mio SANGUE, quindi nel SANGUE di TUTTE le SPECIE
ANIMALI, circola anche nella LINFA dei VEGETALI.
Questo perchè ANIMALI e VEGETALI sono FRATELLI.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitamineABCDK.htm
Mi permetto di dichiararlo in quanto dobbiamo partire dal fatto che la medicina
dice che se vuoi ingoiare "vitamina C", ACIDO ASCORBICO, devi ingoiare frutta e
verdura.
Come sappiamo allora, ed è chiaro che la AUTOPRODUZIONE di ACIDO ASCORBICO detto
"vitamina C", viene fatta da TUTTI gli esseri viventi sia del REGNO VEGETALE,
che del REGNO ANIMALE escluso proprio solo l'Homo Sapiens. Non è vero, anche 5
(cinque) altre specie, che con un disegno ce ne informa un chimico, il dottor
Irwin Stone. Ma lasciamo stare, basta ed avanza parlare dell'Homo Sapiens,
specie della quale faccio parte anch'io.
Quindi abbiamo dovuto capire che la SPECIE UMANA e poche altre SPECIE animali,
l'ACIDO ASCORBICO non se lo AUTOPRODUCONO, ed i motivi si possono solo
immaginare, in quanto la certezza del perchè l'abbiamo persa non ci sarà MAI.
Però una certezza esiste, ed è che l'AUTOPRODUZIONE per ogni individuo di TUTTI
gli altri esseri viventi esiste, quindi basta questa consapevolezza per capire
che questa AUTOPRODUZIONE è importante, altrimenti perchè l'AUTOPROFUZIONE?
Dobbiamo quindi dedurre che se l'ACIDO ASCORBICO causasse anche un solo danno a
questi esseri viventi TUTTE queste specie si sarebbero ESTINTE.
L'ACIDO ASCORBICO, è il primo degli "ALIMENTI ESSENZIALI" che
sono dichiarati TOSSICI dalle medicine, in quanto
stabiliscono che la SPECIE UMANA, mancando della AUTOPRODUZIONE, possa ingoiarne,
come da documentazione, SOLO 60 milligrammi al giorno, pari al contenuto di una
arancia.
Con i 60 milligrammi è stato fino a poco tempo fa, tanto che sono certo che pochi addetti ai
lavori sono stati informati dei 1000 milligrammi di adesso, quindi 1
grammo al giorno, ed ecco che per i medici è ancora valevole oggi giorno il
valore di 60 milligrammi al giorno, dimostrando così la DEMONIZZAZIONE da chi si
interessa della SALUTE della nostra specie.
Inoltre le informazioni date dalle farmacie e non solo, è CAUSA DI CALCOLI
RENALI e non solo.
Tanto che stabilirono una RDA (Razione Massima Raccomandata) per gli adulti, e
sono arrivati a stabilire quantità che variano tra i 45 e i 75 milligrammi di
ACIDO ASCORBICO (vitamina C) al giorno in quanto con dosi maggiori dichiarano
che diventa
TOSSICO e causa i calcoli renali ed altro ancora.
Come si può rilevare dalla pagina salvata, fino al 18 marzo 2009 il valore è
stato di 60 milligrammi ed aumentato nel tempo fino a raggiungere il valore di 1 grammo
odierno.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1268_5_file.pdf
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/razionerg.htm
Come può esistere una così grande differenza di quantità giornaliera consigliata
in 60 milligrammi, in rapporto ai 20 grammi al giorno denunciati dagli SCIENZIATI del secolo
scorso, ingoiati da Irwin Stone per più di 50 anni, possono rendere l'idea della
IMPOSTA TOSSICITA' di questa polverina bianca da parte di questi personaggi della OMS. Irwin
Stone su un suo libro scrive:
"I mammiferi con il gene intatto del GLO posseggono anche un meccanismo
biochimico ereditario di feedback, che aumenta la sintesi di acido ascorbico da
parte del fegato in risposta alle varie tipologie di stress. Questo meccanismo
di feedback fu un’importante fattore nell’assicurare ai mammiferi la
sopravvivenza e la dominazione sulla terra negli ultimi 165 milioni di anni di
evoluzione. Alcuni miei recenti studi indicano come alcuni grandi gruppi di
mammiferi si estinsero durante questo periodo, in quanto incapaci di produrre
una dose giornaliera sufficiente di acido ascorbico che avrebbe garantito loro
la sopravvivenza. L’Homo Sapiens ha pagato un forte tributo in termini di
decessi, malattie e debolezze durante gli ultimi milioni di anni di evoluzione,
cercando di sopravvivere senza i benefici derivanti dal gene intatto del GLO.
Considero l’”Homo” come il mammifero più a rischio, prevedendo la sua estinzione
nel ventunesimo secolo a causa dell’inquinamento da sovrappopolamento, a meno
che non decida di prendere in mano il proprio destino evolutivo e si trasformi
nella sua robusta sottospecie, l’Homo Sapiens Ascorbicus. Leggete i miei
documenti sull’”Homo Sapiens Ascorbicus”; ne ho pubblicati diversi sin dal 1979.
Vorrei mostrarvi a questo punto un campione di tre provette. La prima contiene
la quantità di acido ascorbico che un essere umano di 70 kg produce giornalmente
nel suo fegato. La provetta è vuota. La seconda è piena per più della metà di
acido ascorbico, ovvero contiene 13.000 milligrammi ( 13 grammi ) che una capra
di 70 kg, in condizioni normali, produce giornalmente nel suo fegato. In
condizioni di stress la provetta non sarebbe abbastanza capiente da contenere
tutto l’acido ascorbico prodotto. La terza piccola provetta contiene l’attuale
RDA di acido ascorbico, 60 milligrammi appena sufficiente per coprire la base
della provetta. Questa è l'assunzione giornaliera per adulti umani del peso di
70 kg raccomandato dai nutrizionisti, dai fisici e dal Consiglio per l’
Alimentazione e la Nutrizione dell’Accademia Nazionale delle Scienze di
Washington. La mia dose giornaliera raccomandata di acido ascorbico si
avvicinerebbe molto a quella sintetizzata quotidianamente dai mammiferi con il
gene del il GLO intatto. In condizioni di stress le dosi devono essere
incrementate Ho preso per molti anni circa 20 grammi di acido ascorbico
giornalmente, oltre trecento volte l’attuale RDA, godendo sempre di ottima
salute per tutto il periodo. Nelle mie pubblicazioni del 1983 relative agli
effetti del regime mega-ascorbico sull’invecchiamento e sulla sindrome di
Alzhaimer, cito come esempi lampanti del potere che l’acido ascorbico ha nel
mantenere una lunga e sana vita attiva, senza malattie, i miei vecchi amici e
colleghi: Albert Szent-Gyorgyi (età 91); Linus Pauling ( età 83); Frederick
Klenner (età 77); me stesso (età 77). Stanno tutti lavorando ancora sodo e
nessuno mostra la minima traccia di Alzhaimer.
http://digilander.libero.it/genfranco/Immagini/irwinstone50anni.pdf
dalla pagina
:http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/alimentiessenzialiVELENOSI.htm
https://www.gavazzeni.it/enciclopedia-medica/principi-attivi/bicarbonato-di-sodio/
Mentre
mentre il sito dell'AIRC riporta:
"Nessuna ricerca scientifica ha dimostrato che il bicarbonato di sodio sia una
sostanza in grado di curare i tumori umani. Il tumore può creare intorno a sé un
ambiente acido, ma il bicarbonato, pur essendo una sostanza basica, non modifica
in alcun modo il pH intorno alla massa tumorale, quando è assunto per via
orale."
https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/bicarbonato
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/bicarbonatodisodiomilleusi.htm
A parte che l'AIRC, parlando di cancro dichiara il FALSO come il sito humanitas.
Oh, ma allora questi siti sono pubblicamente dichiarati FALSI, ma non basta, in
quanto sapendo cosa cercare, riporterò altre pagine che smentiscono questi siti.
Infatti l'AIRC, che dovrebbe eesere quella che avrebbe dovuto ricercare un
qualcosa per guarire le persone dal cancro, ma che ormai da 100 anni non ha
fatto altro che incamerare quantità enormi per questo fine, che invece queste
cifre sono finite nelle tasche di personaggi INFIDI.
Consiglio quindi di leggere l'articolo in oggetto attentamente e capirete molte
cosi."
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/bicarbonatodisodioedacidosi.htm
A parte che l'AIRC, parlando di cancro dichiara il FALSO come il sito
Humanitas come visto sopra.
Oh, ma allora questi siti sono pubblicamente dichiarati FALSI, ma non basta, in
quanto sapendo cosa cercare, riporterò altre pagine che smentiscono questi siti.
Infatti l'AIRC, che dovrebbe eesere quella che avrebbe dovuto ricercare un
qualcosa per guarire le persone dal cancro, ma che ormai da 100 anni non ha
fatto altro che incamerare quantità enormi di denaro per questo fine, che invece queste
cifre sono finite nelle tasche di personaggi INFIDI.
Consiglio quindi di leggere l'articolo in oggetto attentamente e capirete molte
cose.
Questa pagina recita:
"La causa primaria del cancro è l’acidità
La causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno
scienziato premio Nobel per la medicina nel 1931, coadiuvato da un team di
scienziati autonomi e indipendenti. E da allora nulla è stato fatto in base a
tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per
la ricerca.
Nel 1923 lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha trovato la causa
primaria del cancro: studiò a fondo il metabolismo dei tumori, in particolar
modo le caratteristiche della loro respirazione cellulare. Per le sue scoperte
sulla natura e sul meccanismo di azione del cosiddetto enzima giallo, vinse nel
1931 il Premio Nobel per la medicina. Pubblicò gran parte dei risultati dei suoi
lavori nei testi Il metabolismo dei tumori e Nuovi metodi di fisiologia
cellulare.
ACIDOSI ALIMENTARE E SEDENTARIA CAUSA PRIMA DI CANCRO
Warburg ha scoperto che il cancro è il risultato di uno stile di vita
anti-fisiologico, ovvero di una dieta basata su cibi acidificanti da un lato
(acidificazione) e sulla inattività fisica dall’altro (precaria ossigenazione
cellulare).
La mancanza di ossigeno nelle cellule crea ambiente acido. Il grande ricercatore
tedesco ha affermato che “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce
della stessa medaglia. Se una persona ha uno, ha anche l’altro”. Cioè, se una
persona ha eccesso di acidità, è anche carente, nel contempo, di ossigeno nel
suo sistema.
TOGLI OSSIGENO ALLA CELLULA AL 35% PER 48 ORE E PROVOCHI IL CANCRO
Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle
alcaline che attirano ossigeno”.
Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno. “Privando una cellula del
35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.
“Tutte le cellule normali hanno bisogno assoluto di ossigeno, mentre le cellule
tumorali possono vivere senza di esso”. Trattasi di regola senza eccezioni. “I
tessuti tumorali sono acidi, e quelli sani sono invece alcalini.”
Questo Articolo è scritto e proposto da: Dionidream
Fonte originale: Premio Nobel: “La causa primaria del cancro è l’acidità”.
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http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/bicarbonatodisodiodrwarburgcancro1.htm
Ambiente alcanino e sangue ben ossigenato: il ritorno della salute
La Terapia Gerson è una terapia nutrizionale olistica e disintossicante per
patologie croniche e degenerative che può vantare ottant'anni di successi su
malattie diverse come l'emicrania, il melanoma avanzato, la fibromialgia, la
tubercolosi, il diabete e l'artrite reumatoide. Il dottor Max Gerson la sviluppò
agli inizi del ventesimo secolo per cercare di alleviare le sue atroci e
debilitanti emicranie, ma poi scoprì prima che essa invertiva la tubercolosi
della pelle, quindi che curava altri tipi di tubercolosi, il diabete, l'artrite
reumatoide e infine tumori di vario genere. Egli non affrontò questo problema da
un punto di vista teorico; piuttosto, la sua terapia si è evoluta empiricamente
in base alle esperienze e agli esperimenti clinici. La teoria è stata plasmata
da successi e fallimenti: quello che funzionava è stato mantenuto, quello che
non funzionava è stato analizzato, spiegato e scartato.
La Terapia Gerson si basa sulle conclusioni del dottor Gerson secondo cui la
malattia cronica è causata soprattutto da due fattori: carenze nutritive e
tossiemia. Quando si pone rimedio a queste due cause fondamentali, il potente
sistema immunitario del corpo è in grado di riparare praticamente qualsiasi
patologia, spesso a un'incredibile velocità. Non occorre "stimolare" il sistema
immunitario, come molte immunoterapie oggi cercano di fare: il sistema
immunitario è concepito e ottimizzato per riparare da solo qualsiasi
disfunzione. Le patologie non si manifestano perché il sistema immunitario
"ignora" una minaccia, ma perché è sprovvisto del necessario per combatterle,
così come un esercito magistralmente addestrato non può fare granché contro un
aggressore se è sprovvisto delle armi, le munizioni, il cibo, le fortificazioni
e gli indumenti adatti. Una volta fornito al sistema immunitario il supporto
adeguato, esso si risveglia e agisce con velocità e potenza incredibili.
Sviluppi recenti della ricerca sul cancro
el 2010, il medico Nicholas Gonzalez e la sua partner Linda Isaacs hanno
pubblicato The Trophoblast and the Origins of Cancer (Gonzalez N., Isaacs L.,
New Spring Press, New York City, 2010). Leggendo questo libro, sono sorte in noi
molte domande che hanno portato a una vivace e illuminante discussione con il
dottor Gonzalez.
È chiaro che – poiché la Terapia Gerson ha riportato eccellenti risultati nella
cura delle malattie croniche e degenerative durante gli ultimi ottanta anni – le
spiegazioni offerte dai suoi praticanti sulle cause del cancro e di altre
patologie devono avere un fondamento nella realtà. A differenza dei dati
altamente manipolati dei produttori della chemioterapia, la Terapia Gerson ha
sempre ottenuto guarigioni a lungo termine da tumori "terminali", misurandole in
decenni e non in settimane o mesi. Comunque, ci sono sempre margini di
miglioramento. Era chiaro che Trophoblast conteneva in seme una comprensione più
sviluppata sulle origini del cancro e della malattia cronica in generale, basata
in parte sull'eccellente opera di John Beard, uno scienziato e ricercatore
britannico della fine del XIX secolo.
Sistemi immunitari attivi e passivi
Il nostro corpo possiede numerose difese contro gli attacchi di agenti patogeni
di tutti i tipi. Alcune di queste difese sono attive, altre passive. La
differenza è simile alla difesa opposta da un alto muro di pietre o dal fossato
di un castello. Né l'uno né l'altro sono una garanzia assoluta in caso di
attacco, ma l'efficienza dei difensori è molto potenziata da valide
fortificazioni difensive. Nel caso del nostro sistema immunitario, i sistemi
immunitari attivi consistono di minuscoli guerrieri, i globuli bianchi, in grado
di cercare e distruggere le minacce al corpo. Come per un esercito, i sistemi
attivi vanno costantemente mantenuti da un treno logistico, che in genere è
molto costoso. Un sistema passivo, invece, come un muro di pietre alto e spesso,
una volta costruito, richiede cure e manutenzione minime, e serve a scoraggiare
qualsiasi potenziale aggressore, allo stesso tempo offrendo alla forza attiva
un'efficace base d'appoggio in qualsiasi conflitto.
In questa sede ci focalizzeremo sui sistemi passivi, che sono patrimonio del
nostro codice genetico. La natura favorisce sempre l'efficienza, in qualsiasi
sistema. Il sistema immunitario non fa eccezione. La natura ci ha fornito di
sistemi immunitari passivi altamente efficienti, integrati da sistemi immunitari
attivi.
Uno dei fattori più importanti del nostro sistema difensivo passivo è il
mantenimento di un adeguato livello di alcalinità. Più avanti parleremo delle
conseguenze di uno squilibro di tale fattore, perché molti altri sistemi
dipendono interamente dal pH dell'ambiente corporeo.
La sopravvivenza di tutte le cellule del corpo dipende da un regolare e copioso
apporto di ossigeno. Tale apporto è indispensabile per ogni cellula di tutte le
strutture corporee. Dimostreremo che un apporto di ossigeno adeguato e
correttamente distribuito dipende da un pH sanguigno giusto e leggermente
alcalino.
Gli enzimi proteolitici (che digeriscono le proteine), prodotti dal pancreas,
sono presenti nei fluidi e nelle strutture del corpo e costituiscono un elemento
importante del nostro sistema immunitario, perché regolano la crescita e lo
sviluppo delle cellule di ricambio di tutte le nostre strutture fisiologiche.
L'apporto adeguato e la distribuzione generale di questi enzimi sono
fondamentali per consentire la riparazione e sostituzione delle nostre cellule,
oltre che l'eliminazione delle cellule che hanno raggiunto la fine della loro
esistenza utile o che sono morte a causa di ferite, malattia o agenti patogeni.
Gli enzimi proteolitici, per funzionare, richiedono un ambiente alcalino (pH >
7.0) e vengono neutralizzati o disattivati da un ambiente acido (pH < 7.0).
Tutte le cellule del nostro corpo – con poche, importanti eccezioni – vengono
sostituite più o meno ogni 18 mesi (alcune in tempi notevolmente più brevi).
Quando le cellule muoiono al termine della loro normale durata di vita, si
attiva un processo che genera una cellula di ricambio praticamente caso per
caso. Ciò vuol dire che siamo costantemente in riparazione: piccole parti di noi
vengono rimosse ed eliminate, in modo che l'età media di tutte le cellule del
nostro corpo sia di circa nove mesi. Poiché le nostre cellule vengono
costantemente sostituite, qualsiasi malattia cronica che duri più di diciotto
mesi è il risultato di qualcosa che stiamo facendo per mantenere tale malattia
nel nostro corpo. In assenza di questo "qualcosa", qualsiasi tessuto malato
verrebbe eliminato e sostituito con cellule nuove e sane in 18 mesi o meno.
Rinnovamento
È generalmente accettato che il numero di cellule nel corpo umano è un piccolo
multiplo di 100 bilioni (1014). È generalmente accettato anche che praticamente
tutte le cellule del corpo vengono sostituite almeno una volta ogni anno e
mezzo.
Tutto questo comporta dei numeri stupefacenti. Un anno e mezzo sono circa 550
giorni (1.5 x 365). Poiché vi sono circa 1014 (più o meno 100 bilioni) di
cellule da sostituire in 550 giorni, ogni 24 ore vengono sostituite in media
1014 / 5.5 x 102, o 1.8 x 1011 cellule. Ciò vuol dire che devono essere generate
ogni giorno 180 miliardi di cellule, mentre altre 180 miliardi vanno digerite ed
eliminate dal sistema. Una domanda che sale subito alla mente leggendo i numeri
di cui sopra è: "Da dove vengono queste cellule?".
È nostra convinzione che ogni cellula si sviluppi da una cellula staminale
adulta, delle quali dobbiamo disporre in un numero praticamente identico a
quello delle cellule stesse. Inoltre, le cellule che muoiono devono essere
sostituite da nuove cellule a un tasso indistinguibile dall'unità (1:1). In che
modo venga regolato questo tasso è un mistero: quando una cellula muore, viene
inviato un segnale elettrico, chimico, biologico o di altro tipo che ancora non
siamo in grado di riconoscere. Una volta inviato questo segnale, una cellula
staminale viene attivata, oppure duplicata e quindi attivata per cominciare il
processo di crescita e sostituzione.
I semi della vita
Vi sono almeno due fattori critici nell'evoluzione di una cellula staminale in
una cellula matura, differenziata ed efficiente. Uno è il meccanismo interno,
insito nel DNA della cellula, che le assegna il modello da seguire durante il
suo sviluppo. L'altro fattore è l'ambiente nel quale essa è nata e deve
svilupparsi.
Ipotizzando che una cellula staminale inizi lo sviluppo con un DNA intatto,
devono essere le variabili ambientali a modulare e dirigere la sua crescita, in
meglio o in peggio. Il corpo è responsabile delle variabili globali, piuttosto
che dello sviluppo individuale di ciascuna cellula, e in questo è molto
efficiente. L'ossigeno e il pH vengono mantenuti a livelli precisi, la
concentrazione di enzimi proteolitici è fissata a livelli ottimali, vengono
forniti nutrienti e ogni cellula si sviluppa in un ambiente nutriente e ricco di
ossigeno, in cui i geni entrano in funzione nel momento migliore per lo sviluppo
della cellula.
Il fatto che tale processo si verifichi centinaia di miliardi di volte ogni
giorno, e che noi esseri umani sopravviviamo tanto a lungo in ogni sorta di
ambiente, clima e situazione, mostra quanto esso sia incredibilmente resiliente.
Da ciò capiamo anche perché la ricerca sulle cellule staminali sia tanto
importante. Ognuno di noi ha tante cellule staminali quante gliene occorrono per
tutta la vita, probabilmente nello stesso numero delle cellule stesse.
Le cellule staminali possono restare inattive, scindersi in due cellule
staminali, evolversi normalmente in una cellula differenziata ed efficiente o
trasformarsi in un trofoblasto: il tutto è determinato da segnali esterni
ricevuti dall'ambiente. Tutti i risultati, a parte l'ultimo, sono processi
normali; l'ultimo è un processo normale per un ovulo fecondato nell'utero. Se
quest'ultimo processo si verifica in qualsiasi altro luogo, o in qualsiasi altra
circostanza, è l'inizio del cancro.
Acidità, ossigeno e cancro
Sappiamo che uno dei principali compiti del torrente sanguigno è trasportare
ossigeno vitale a ciascuna cellula del corpo, 24 ore al giorno. Ciò viene
effettuato attraverso i globuli rossi (GR), i quali galleggiano nel sangue,
ognuno separato dagli altri, trasportando ossigeno sulla propria superficie. Se
essi collidono in presenza di grasso atomizzato, si saldano insieme come rotoli
di monete, restando incollati fino a quando il grasso nel sangue non viene
metabolizzato ed eliminato. Finché i GR restano incollati, la loro superficie
non può assorbire ossigeno; inoltre, tali rouleaux (come vengono chiamati i
blocchi di cellule) non possono più passare attraverso i minuscoli capillari,
come invece è possibile per i piccoli GR individuali. Il torrente sanguigno
perde così una percentuale significativa della sua capacità ossigenante, oltre
che la possibilità di raggiungere tutto il sistema servito dai capillari. Organi
importanti cominciano allora a essere carenti di ossigeno.
I rischi connessi a tale situazione sono stati scoperti grazie ad alcuni
esperimenti compiuti all'inizio del XX secolo dal Premio Nobel Otto Warburg, il
quale ha osservato che privando un tessuto di ossigeno, questo diventava
cancerogeno; inoltre, il processo non si invertiva riportando ossigeno al
tessuto. Oggi crediamo che ciò che Warburg stava osservando non erano normali
cellule che diventavano cancerogene, ma cellule che stessero morendo per
mancanza di ossigeno, mentre le nuove cellule nascevano in un ambiente in cui il
normale apporto di ossigeno semplicemente non era presente. Senza dubbio, la
maggior parte di tali nuove cellule morirebbe, ma alcune, magari pochissime,
potrebbero sopravvivere usando come fonte di energia la fermentazione, anziché
il molto più efficiente processo dell'ossidazione. Tuttavia, le cellule che
usano la fermentazione non hanno l'energia per evolversi o funzionare
normalmente: tutto ciò che possono fare è proliferare e scindersi all'infinito.
Questo è il cancro.
Se è così disperatamente importante impedire ai GR di collidere, deve esistere
un meccanismo che li tiene separati. Di fatto, vediamo nelle fotomicrografie di
sangue normale un campo riempito di piccoli cerchi che alla vista sembrano
insolitamente, uniformemente distanziati. Come fanno milioni di GR a mantenere
questa strana, regolare distanza?
Il fatto è che alla loro superficie i GR trasportano elettroni in numero
sufficiente da avvolgerli in una piccola rete di carica negativa. Quando due GR
si avvicinano, si respingono reciprocamente a causa della loro carica simile:
più si avvicinano, più fortemente si respingono. In teoria, non dovrebbero mai
collidere.
Questo ci dovrebbe proteggere, e normalmente è così, ma quando il normale pH del
sangue, che è leggermente alcalino (7.35-7.36), diventa acido, tali
importantissimi elettroni si staccano dai GR, facendo sì che questi ultimi
collidano e si incollino tra loro. Qui il macro fattore del pH opera a livello
micro (GR individuali), perché mantiene un ambiente adatto al trasporto di
ossigeno. Disturbando l'equilibrio del pH, improvvisamente il sangue non può più
trasportare abbastanza ossigeno e gli organi e i tessuti diventano a rischio di
tumore.
Gli enzimi proteolitici e la loro influenza sullo sviluppo delle cellule
staminali
Anche una quantità adeguata di enzimi proteolitici è importante per lo sviluppo
dell'ambiente cellulare, così come lo è un livello di pH elevato quanto basta
(alcalino) per consentire agli enzimi di funzionare correttamente. Durante i
suoi primi stadi, la cellula staminale viene spinta in una tra due direzioni, a
seconda della quantità di enzimi proteolitici nelle sue immediate vicinanze.
Questo, naturalmente, si traduce nella necessità di un'adeguata quantità di
enzimi proteolitici nell'ambiente generale del corpo e di un simultaneo pH
globale alcalino, poiché lo sviluppo delle cellule staminali si verifica
miliardi di volte al giorno, in ogni angolo e anfratto della nostra struttura.
Le due direzioni in cui la cellula staminale può svilupparsi sono: una normale
cellula adulta differenziata (con abbastanza enzimi proteolitici funzionanti) o
un trofoblasto (il quale, nella maggior parte dei casi, rappresenta l'origine
del cancro).
Abbiamo visto che un corpo normale viene poderosamente rinnovato e ricreato
tutti i giorni: quasi 200 miliardi di cellule si creano e altrettante si
eliminano quotidianamente. Se l'ambiente è normale, sano [alcalino] e provvisto
di enzimi proteolitici attivi in numero adeguato, il processo procede senza
intoppi, così come dovrebbe essere. Se invece nel sistema manca un numero
adeguato di enzimi, alcune di questi miliardi di cellule prenderanno la strada
sbagliata, trasformandosi in cellule tumorali. Se anche solo un decimo dell'uno
per cento di queste cellule si trasforma in trofoblasti, vuol dire che ci sono
200 milioni di nuove cellule tumorali ogni giorno. Il nostro sistema immunitario
dovrebbe essere in grado di gestire tale situazione, ma resta il fatto che la
formazione di tali cellule rivela una grave depressione di quelle funzioni. Non
è necessaria la sopravvivenza di molte cellule cancerogene ogni giorno per
generare e rigenerare un tumore, e la loro ubicazione nel corpo è praticamente
irrilevante.
Quando un malato di cancro è sottoposto a un intervento chirurgico di rimozione
del tumore, senza che nulla venga fatto sull'ambiente interno generale
(l'ambiente stesso che in primo luogo aveva portato alla formazione del tumore),
i processi quotidiani del corpo, operando nello stesso ambiente, continueranno a
creare cellule tumorali a un tasso elevatissimo. In certi casi, ciò porterà a
ulteriori lesioni tumorali. L'offesa portata al corpo dall'intervento
chirurgico, naturalmente, accelererà il processo.
Influenze acidificanti nella vita quotidiana
Poiché il livello pH del corpo è fondamentale sia per il trasporto dell'ossigeno
che per lo sviluppo delle cellule staminali, è determinante anche per la nostra
salute generale, per la prevenzione del cancro e per l'inversione di quest'ultimo.
Noi dobbiamo lavorare per mantenere un input nutritivo che assicuri un pH
alcalino.
Ma se ci guardiamo intorno e analizziamo la nostra dieta, vediamo troppi cibi,
sostanze e bevande che tendono a far scendere il nostro pH a pericolosi livelli
acidi. La principale tra tutte queste influenze – soprattutto negli Stati Uniti
– è la quantità di proteine animali che assumiamo quotidianamente. Vi sono
tuttavia molte altre influenze nocive, tra cui il caffè, le medicine, le
sostanze chimiche usate in agricoltura, le droghe occasionali, molti grassi e
oli, i fast food, gli alimenti trattati e i prodotti della farina raffinata:
tutto ciò tende ad acidificare il corpo.
Non meraviglia che quando invecchiamo, i livelli pH che abbiamo coltivato per
tutta la vita comincino a scendere sotto il 7.0. La maggior parte delle persone
anziane ha livelli pH di 6.5 o ancora più bassi, e quando il cancro si manifesta
sotto forma di malattia identificabile (tumore, lesione), tale livello è sceso
ulteriormente.
L'unico modo per ripristinare la salute nell'ambiente di un corpo malato è
riportare il livello pH ai suoi valori normali: 7.35 o 7.36. Altrimenti, "stiamo
pulendo il tappeto durante un acquazzone, ignorando che nel soffitto c'è un buco
enorme".
Influenze alcalinizzanti e ripristino del pH
In generale, così come gli alimenti a base di proteine animali producono acidità
dopo il metabolismo, le ceneri rimanenti dopo il metabolismo (digestione) di
alimenti a base vegetale producono alcalinità (con alcune eccezioni). Grazie
all'elevata quantità di cibi e succhi a base vegetale somministrati
quotidianamente nella Terapia Gerson, il pH del paziente si alza molto
velocemente, sulla scala di giorni più che di settimane. Con il ripristino del
pH ai livelli alcalini, la capacità di trasportare ossigeno da parte del
torrente sanguigno viene ripristinata, il sangue si diluisce, il benessere
generale del paziente e le sue funzioni mentali migliorano e il dolore
diminuisce sensibilmente, benché lui/lei abbia ancora molta strada da fare.
Tutte le strutture e gli organi funzionano meglio con l'ossigeno. Ciò vale
soprattutto per il cervello, che è uno dei principali consumatori di ossigeno
nel corpo. L'ottimismo e la speranza fanno ritorno. La pelle comincia a
recuperare il suo tono e il suo colore, poiché ora viene rifornita di ossigeno
ed enzimi ossidanti grazie all'abbondante assunzione di succhi di frutta e
verdure fresche e organiche.
Quando il livello pH è tornato alcalino, gli indispensabili enzimi proteolitici
si riattivano e riprendono la loro funzione consistente nel dirigere la giusta
sequenza di eventi riguardo la sostituzione e il rinnovo delle cellule morte, e
l'eliminazione della materia morta (incluse le cellule tumorali ora morenti,
perché non stanno più ricevendo i nutrienti o l'ambiente che il cancro necessita
per crescere e proliferare).
Con questo non si vuole affatto intendere che i pazienti siano "curati". Non è
possibile guarire in pochi giorni da una malattia che ha richiesto anni, persino
decenni, per svilupparsi, ed è il risultato di un collasso generale del sistema
conglomerato che chiamiamo "immunità". Ma la reazione rapida del corpo non è
immaginaria né teorica: il paziente la vive come una significativa riduzione del
dolore, un ritorno di energia, una notevole sequenza di "reazioni di guarigione"
(talvolta note come "reazioni omeopatiche") e un aspetto molto migliore. Poiché
il dolore dovuto a un tumore è spesso molto intenso, la rapida riduzione di esso
dovrebbe bastare, per molti pazienti, a giustificare l'uso della Terapia Gerson.
Gli enzimi proteolitici e la rimozione delle cellule morte
Prima abbiamo parlato delle cifre incredibili connesse alla sostituzione e il
rinnovo di tutte le nostre cellule nell'arco di 18 mesi, ma non abbiamo ancora
accennato al problema dell'eliminazione delle centinaia di miliardi di cellule
che muoiono ogni giorno. Le cellule che muoiono sono quasi sempre parte della
matrice di una struttura o ghiandola che deve continuare a funzionare mentre il
lavoro di riparazione è in corso. Se le cellule morte non sono rimosse,
formeranno una massa diffusa di carne putrefatta che non può farci certo del
bene.
Uno degli effetti della mancata rimozione delle cellule morte è che la matrice
circostante comincia a ricevere i sottoprodotti della materia in decomposizione.
Non importa se si tratta di cellule normali morte semplicemente perché giunte
alla fine del loro ciclo vitale, cellule morte a causa di lesioni o tossiemia,
cellule tumorali morte poiché non possono sopravvivere in un ambiente alcalino o
agenti patogeni e anticorpi che hanno terminato la loro battaglia nella
struttura. Questo materiale necrotico, se non viene eliminato, acidificherà
ulteriormente l'ambiente, avvelenando ancora di più il paziente.
Normalmente, il materiale necrotico viene smaltito dagli enzimi proteolitici che
dovrebbero essere diffusi in tutto il corpo per digerire la materia delle
cellule morte, affinché essa venga eliminata dal torrente sanguigno. Se
nell'ambiente c'è carenza di enzimi proteolitici a causa del loro uso da parte
del sistema digerente (per metabolizzare pasti a base di proteine animali, per
esempio) o se l'ambiente è così acido che l'azione enzimatica viene disattivata,
gli enzimi non possono svolgere la loro fondamentale funzione, il materiale
morto non viene rimosso e l'ambiente locale diventa ancora più acido, malato e
sfavorevole alla guarigione e a un sano metabolismo.
La Terapia Gerson, oltre al protocollo Kelley ulteriormente sviluppato da
Gonzalez, forniscono quantità abbondanti di nuovi enzimi proteolitici al corpo.
Gonzalez descrive nel Trophoblast i suoi studi sull'efficacia e la produzione
degli integratori di enzimi proteolitici, concludendo con quella che considera
l'integrazione ottimale da fornire ai suoi pazienti.
In entrambe le terapie, gli enzimi proteolitici sono un elemento fondamentale. È
certamente chiaro, almeno per me, che anche l'ambiente alcalino favorevole agli
enzimi è della massima importanza per l'eliminazione quotidiana delle cellule
morte. Entrambi questi importanti elementi vengono parzialmente o completamente
negati da una dieta ricca di proteine animali, perché gli enzimi che vengono
usati per digerire i pasti ricchi di proteine non sono più disponibili per altre
funzioni critiche, e perché gli enzimi rimanenti vengono neutralizzati
dall'influenza acidificante delle ceneri rimanenti dopo il metabolismo delle
proteine animali.
Conclusione
Abbiamo cercato di estendere la logica della Terapia Gerson al livello cellulare
spiegando, con l'aiuto dell'opera del dottor Gonzalez sui trofoblasti e gli
enzimi proteolitici, come lo sviluppo delle cellule staminali in cellule
differenziate e l'eliminazione delle cellule morte nella nostra matrice
strutturale abbiano bisogno di adeguati livelli di enzimi proteolitici e del
giusto pH. La Terapia Gerson, da più di ottanta anni, riscuote successi nella
prevenzione e nell'inversione di malattie croniche o "incurabili", anche perché
corregge velocemente i livelli pH dell'ambiente interno, riportandoli
all'alcalinità attraverso l'alimentazione, come primo mezzo di manipolazione, e
perché ripristina la quantità corretta e l'efficienza degli enzimi pancreatici.
Lo scritto qui pubblicato è la trascrizione di una conferenza tenuta da Howard
Straus lo scorso 18 luglio 2010 in Giappone presso la Cancer Control Society.
Traduzione di Daniele Pietrini
Gli elementi base della Terapia Gerson
1) Inondare il corpo di nutrienti completi e di alta qualità per colmare le
carenze nutritive di una vita intera.
2) Disintossicare il corpo da decenni di abusi tossici e insistere con la
disintossicazione anche mentre vengono eliminati i sottoprodotti della cura e le
inevitabili tossine a cui tutti siamo esposti.
3) Integrare i cibi e gli alimenti con vitamine, minerali ed enzimi per
ripristinare il naturale equilibrio chimico e biologico del corpo. Tutti gli
integratori sono sostanze che si rinvengono naturalmente in un corpo sano.
Howard Straus
Nipote del Dottor Max Gerson, si è laureato al Massachusetts Institute of
Technology (MIT), e attualmente vive a Carmel, in California. Da vent'anni si
impegna per la terapia Gerson, come uno dei direttori del Gerson Institute,
redattore capo del Notiziario Gerson Healing Newletter, Presidente del Cancer
Research Wellness Institute e come editore di numerosi volumi e opuscoli sulla
Terapia Gerson.
Ha negoziato la pubblicazione in 9 lingue del volume Healing the Gerson Way
(Guarire con il Metodo Gerson, pubblicato in Italia dalla Macro Edizioni nel
2009) ed è l'autore di una biografia di suo nonno: Dr. Max Gerson. Healing the
Hopeless, tradotto anche in tedesco.
Altra pagina recita:
"No, la cosiddetta “terapia Gerson” si basa su principi non
scientificamente dimostrati, non ha alcun effetto sul cancro e, al contrario, se
applicata può avere effetti collaterali anche gravi.
Ultimo aggiornamento: 11 dicembre 2018
Tempo di lettura: 6 minuti
In sintesi
La cosiddetta “terapia Gerson” si basa su una serie di presupposti non
scientifici come il fatto che il cancro sia il risultato di uno squilibrio
metabolico indotto dall'accumulo di sostanze tossiche nell'organismo.
Propone una dieta vegana e quasi del tutto priva di grassi, con l'aggiunta di
supplementi vitaminici, enzimi pancreatici, accompagnata da diversi clisteri di
caffè al giorno.
Non c’è nessuno studio che dimostri che i pazienti con tumore possano ottenere
benefici adottando questo tipo di regime.
Con la “terapia Gerson” si rischiano effetti collaterali gravi come squilibri
tra sodio e potassio, pericolosi per il funzionamento cardiaco.
Come nasce la “terapia Gerson”?
Max Gerson, l'inventore della cosiddetta terapia che porta il suo nome, esercitò
la medicina in Germania nei primi anni del XX secolo, mettendo a punto alcune
strategie dietetiche per la cura dell'emicrania. Nel 1936 emigrò negli Stati
Uniti per sfuggire alle persecuzioni tedesche contro gli ebrei, e lì nel 1938
ottenne nuovamente la licenza di medico. Nel 1945 pubblicò un articolo in cui
descriveva una dieta di sua ideazione. Alla dieta ad alto contenuto di potassio
e basso contenuto di sodio, prevalentemente vegetale, andavano aggiunti
integratori a base di minerali, vitamine, estratto di fegato, soluzione iodica,
estratti tiroidei, enzimi pancreatici e vitamina C. Considerava inoltre
necessaria la pratica frequente del clistere a scopo depurativo. Secondo Gerson,
il cancro sarebbe provocato da uno squilibrio metabolico e da una intossicazione
che tale regime dietetico potrebbe eliminare.
Dopo aver prescritto il suo metodo per alcuni anni, Gerson sostenne di aver
ottenuto ottimi risultati, ma già nel 1949 l'American Medical Association
dichiarò che non vi erano prove che ciò fosse vero. Nonostante ciò, Gerson
continuò a prescriverlo e pubblicizzarlo e, nel 1958, pubblicò un libro che
raccoglieva 50 casi clinici, in cui non venivano forniti però né elementi
oggettivi di miglioramento (come esami e dati) né informazioni sul metodo usato
per selezionare i pazienti e seguirli nel tempo. Nello stesso anno la sua
licenza di medico fu sospesa. Morì nel 1959.
Di Gerson e della sua bislacca terapia si sarebbe probabilmente perduta traccia
se la figlia Charlotte non avesse fondato, nel 1979, il Gerson Institute, che
porta avanti le teorie del padre presso un istituto in Messico. La pratica del
metodo è fuorilegge negli Stati Uniti, ciononostante alcuni medici (e non
medici) continuano a proporla a pazienti in vari Paesi, Italia compresa. La
“terapia Gerson” è apparsa sui media quando una giovane donna è morta per un
tumore del sistema linfatico dopo avere abbandonato la chemioterapia per seguire
questa pseudocura.
Le teorie sottostanti
Secondo Gerson (e secondo altre teorie pseudoscientifiche sull'origine dei
tumori), il cancro sarebbe un disturbo dell'intero organismo di cui il tumore è
solo un sintomo, provocato dall'accumulo di sostanze tossiche. Da qui la
proposta di eliminare alcune tossine non meglio specificate, restituendo
all'organismo il proprio stato metabolico corretto.
Gerson aveva osservato in alcuni malati una marcata degenerazione del fegato,
che peggiorava in genere dopo la chemioterapia. In effetti i problemi al fegato
sono comuni nei pazienti oncologici, in quanto molti tumori metastatizzano
proprio in quest'organo; inoltre le terapie anticancro impattano sulle cellule
epatiche, la cui funzione è proprio quella di eliminare le tossine. Sulla base
di questa osservazione Gerson suggerì una dieta in grado di depurare il fegato
dalle tossine prodotte dalle cure e dalle cellule cancerose stesse. La pratica
di clisteri di caffè, l'uso di enzimi pancreatici come supplemento e di estratti
di fegato crudo (oggi sostituiti da integratori di vitamine del gruppo B e dal
coenzima Q10) avrebbe dovuto aiutare la guarigione dell'organo.
La cosiddetta “terapia Gerson” si basa, tra l'altro, su un controllo ossessivo
di tutto ciò che viene introdotto nell'organismo. La dieta è vegana per almeno
sei settimane, ma solo alcuni vegetali sono consentiti poiché così si
controllerebbe l'apporto di sodio (che deve essere basso) e di potassio (che
deve essere alto). Non si possono consumare proteine animali, ma sono consentiti
alcuni tipi di cereali e l'olio di lino che dovrebbe aiutare il corpo ad
assimilare la vitamina A. Nessun altro grasso, nemmeno l'olio di cottura, è
ammesso in questa prima fase. Il paziente dovrebbe bere ogni ora, per 13 ore al
giorno, un centrifugato di verdure preparato al momento. Non si possono usare
pentole o strumenti di alluminio per la preparazione del cibo, che deve avvenire
solo in recipienti di ferro. Col tempo vengono reintrodotte alcune proteine
animali, in quantità molto limitata e selezionata.
I supplementi nutrizionali (vitamine, minerali, enzimi) sono il secondo
“pilastro” di questa pseudocura. Le soluzioni di potassio vengono prescritte con
l'idea di aumentare la concentrazione intracellulare di questo minerale, mentre
la soluzione di Lugol, che contiene iodio, viene somministrata per aumentare il
metabolismo generale, poiché la tiroide, da cui dipende appunto un buon
funzionamento del metabolismo, ha bisogno di iodio (il che è vero, ma in genere
basta quello contenuto negli alimenti).
Nella formulazione originale Gerson prescriveva anche estratti di fegato di
vitello iniettabili, fuori legge dal 1989, in quanto la Food and Drug
Administration, ente regolatorio statunitense, ne ha vietato l’uso poiché spesso
contaminati da batteri. Questi estratti sono stati sostituiti prima da compresse
di fegato essiccato e poi da supplementi di vitamina B12 ed enzima Q10.
Leggi anche
I clisteri di caffè o camomilla dovrebbero, secondo Gerson, dilatare i dotti
biliari e favorire l'eliminazione della bile, un effetto non dimostrato. La fase
iniziale della terapia prevede fino a quattro clisteri al giorno. Secondo alcuni
studi, i clisteri di caffè avrebbero un lieve effetto anestetico sul dolore da
cancro addominale, il che spiegherebbe perché alcuni pazienti dicano di sentirsi
meglio, mentre non ci sono dati che provino che aumentino la dilatazione dei
dotti biliari.
La scelta di una dieta povera di sodio e ricca di potassio era basata
sull'osservazione che i pazienti, non appena iniziavano la terapia, eliminavano
grandi quantità di sodio con le urine. Gerson, che aveva una formazione come
biologo cellulare, aveva notato che la cellula tumorale ha una concentrazione di
sodio intracellulare più elevato della cellula sana, e una più bassa di
potassio. Ristabilire le concentrazioni normali era, secondo lui, una strategia
per curare la malattia.
Gli effetti collaterali
Oltre all'ovvio pericolo che si corre abbandonando le terapie scientificamente
convalidate per affidarsi a cure prive di efficacia dimostrata, la natura stessa
della “terapia Gerson” può essere pericolosa per il malato di cancro.
I clisteri di caffè, per esempio, eliminano grandi quantità di potassio
dall'organismo (esattamente il contrario di quanto teoricamente diceva Gerson),
col rischio di provocare infezioni, disidratazione, disturbi dell'equilibrio
idro-salino (particolarmente pericolosi per chi soffre di cuore, poiché possono
portare ad arresto cardiaco e morte). Il ricorso prolungato a clisteri può
inoltre indurre la perdita di tonicità della muscolatura intestinale, con
conseguente incontinenza o, viceversa, stitichezza, con comparsa di
infiammazione e colite.
La dieta può indurre stanchezza e vertigini, crampi addominali, febbre e
sudorazione.
Se alcuni elementi di questo regime alimentare (come un aumento nel consumo di
frutta e vegetali e la riduzione delle proteine animali e dei grassi) potrebbero
avere qualche effetto positivo, tutti gli altri elementi non possono che
produrre effetti deleteri e certamente non anticancro, dato che l’efficacia non
è dimostrata. In più, la dieta proposta è molto sbilanciata e può col tempo
portare a gravi squilibri che, invece di rafforzare le difese dell'organismo,
così come affermava Gerson, le indeboliscono rendendo il corpo inerme nei
confronti della malattia.
In conclusione
Non solo la “terapia Gerson” non è in grado di curare il cancro, ma sottoporsi
alle pratiche previste da questo metodo può causare effetti collaterali anche
gravi. Max Gerson è stato radiato dalla professione medica per avere promosso
questo metodo scientificamente non valido.
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No, la cosiddetta “terapia Gerson” si basa su principi non
scientificamente dimostrati, non ha alcun effetto sul cancro e, al contrario, se
applicata può avere effetti collaterali anche gravi.
Ultimo aggiornamento: 11 dicembre 2018
Tempo di lettura: 6 minuti
In sintesi
La cosiddetta “terapia Gerson” si basa su una serie di presupposti non
scientifici come il fatto che il cancro sia il risultato di uno squilibrio
metabolico indotto dall'accumulo di sostanze tossiche nell'organismo.
Propone una dieta vegana e quasi del tutto priva di grassi, con l'aggiunta di
supplementi vitaminici, enzimi pancreatici, accompagnata da diversi clisteri di
caffè al giorno.
Non c’è nessuno studio che dimostri che i pazienti con tumore possano ottenere
benefici adottando questo tipo di regime.
Con la “terapia Gerson” si rischiano effetti collaterali gravi come squilibri
tra sodio e potassio, pericolosi per il funzionamento cardiaco.
Come nasce la “terapia Gerson”?
Max Gerson, l'inventore della cosiddetta terapia che porta il suo nome, esercitò
la medicina in Germania nei primi anni del XX secolo, mettendo a punto alcune
strategie dietetiche per la cura dell'emicrania. Nel 1936 emigrò negli Stati
Uniti per sfuggire alle persecuzioni tedesche contro gli ebrei, e lì nel 1938
ottenne nuovamente la licenza di medico. Nel 1945 pubblicò un articolo in cui
descriveva una dieta di sua ideazione. Alla dieta ad alto contenuto di potassio
e basso contenuto di sodio, prevalentemente vegetale, andavano aggiunti
integratori a base di minerali, vitamine, estratto di fegato, soluzione iodica,
estratti tiroidei, enzimi pancreatici e vitamina C. Considerava inoltre
necessaria la pratica frequente del clistere a scopo depurativo. Secondo Gerson,
il cancro sarebbe provocato da uno squilibrio metabolico e da una intossicazione
che tale regime dietetico potrebbe eliminare.
Dopo aver prescritto il suo metodo per alcuni anni, Gerson sostenne di aver
ottenuto ottimi risultati, ma già nel 1949 l'American Medical Association
dichiarò che non vi erano prove che ciò fosse vero. Nonostante ciò, Gerson
continuò a prescriverlo e pubblicizzarlo e, nel 1958, pubblicò un libro che
raccoglieva 50 casi clinici, in cui non venivano forniti però né elementi
oggettivi di miglioramento (come esami e dati) né informazioni sul metodo usato
per selezionare i pazienti e seguirli nel tempo. Nello stesso anno la sua
licenza di medico fu sospesa. Morì nel 1959.
Di Gerson e della sua bislacca terapia si sarebbe probabilmente perduta traccia
se la figlia Charlotte non avesse fondato, nel 1979, il Gerson Institute, che
porta avanti le teorie del padre presso un istituto in Messico. La pratica del
metodo è fuorilegge negli Stati Uniti, ciononostante alcuni medici (e non
medici) continuano a proporla a pazienti in vari Paesi, Italia compresa. La
“terapia Gerson” è apparsa sui media quando una giovane donna è morta per un
tumore del sistema linfatico dopo avere abbandonato la chemioterapia per seguire
questa pseudocura.
Le teorie sottostanti
Secondo Gerson (e secondo altre teorie pseudoscientifiche sull'origine dei
tumori), il cancro sarebbe un disturbo dell'intero organismo di cui il tumore è
solo un sintomo, provocato dall'accumulo di sostanze tossiche. Da qui la
proposta di eliminare alcune tossine non meglio specificate, restituendo
all'organismo il proprio stato metabolico corretto.
Gerson aveva osservato in alcuni malati una marcata degenerazione del fegato,
che peggiorava in genere dopo la chemioterapia. In effetti i problemi al fegato
sono comuni nei pazienti oncologici, in quanto molti tumori metastatizzano
proprio in quest'organo; inoltre le terapie anticancro impattano sulle cellule
epatiche, la cui funzione è proprio quella di eliminare le tossine. Sulla base
di questa osservazione Gerson suggerì una dieta in grado di depurare il fegato
dalle tossine prodotte dalle cure e dalle cellule cancerose stesse. La pratica
di clisteri di caffè, l'uso di enzimi pancreatici come supplemento e di estratti
di fegato crudo (oggi sostituiti da integratori di vitamine del gruppo B e dal
coenzima Q10) avrebbe dovuto aiutare la guarigione dell'organo.
La cosiddetta “terapia Gerson” si basa, tra l'altro, su un controllo ossessivo
di tutto ciò che viene introdotto nell'organismo. La dieta è vegana per almeno
sei settimane, ma solo alcuni vegetali sono consentiti poiché così si
controllerebbe l'apporto di sodio (che deve essere basso) e di potassio (che
deve essere alto). Non si possono consumare proteine animali, ma sono consentiti
alcuni tipi di cereali e l'olio di lino che dovrebbe aiutare il corpo ad
assimilare la vitamina A. Nessun altro grasso, nemmeno l'olio di cottura, è
ammesso in questa prima fase. Il paziente dovrebbe bere ogni ora, per 13 ore al
giorno, un centrifugato di verdure preparato al momento. Non si possono usare
pentole o strumenti di alluminio per la preparazione del cibo, che deve avvenire
solo in recipienti di ferro. Col tempo vengono reintrodotte alcune proteine
animali, in quantità molto limitata e selezionata.
I supplementi nutrizionali (vitamine, minerali, enzimi) sono il secondo
“pilastro” di questa pseudocura. Le soluzioni di potassio vengono prescritte con
l'idea di aumentare la concentrazione intracellulare di questo minerale, mentre
la soluzione di Lugol, che contiene iodio, viene somministrata per aumentare il
metabolismo generale, poiché la tiroide, da cui dipende appunto un buon
funzionamento del metabolismo, ha bisogno di iodio (il che è vero, ma in genere
basta quello contenuto negli alimenti).
Nella formulazione originale Gerson prescriveva anche estratti di fegato di
vitello iniettabili, fuori legge dal 1989, in quanto la Food and Drug
Administration, ente regolatorio statunitense, ne ha vietato l’uso poiché spesso
contaminati da batteri. Questi estratti sono stati sostituiti prima da compresse
di fegato essiccato e poi da supplementi di vitamina B12 ed enzima Q10.
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I clisteri di caffè o camomilla dovrebbero, secondo Gerson, dilatare i dotti
biliari e favorire l'eliminazione della bile, un effetto non dimostrato. La fase
iniziale della terapia prevede fino a quattro clisteri al giorno. Secondo alcuni
studi, i clisteri di caffè avrebbero un lieve effetto anestetico sul dolore da
cancro addominale, il che spiegherebbe perché alcuni pazienti dicano di sentirsi
meglio, mentre non ci sono dati che provino che aumentino la dilatazione dei
dotti biliari.
La scelta di una dieta povera di sodio e ricca di potassio era basata
sull'osservazione che i pazienti, non appena iniziavano la terapia, eliminavano
grandi quantità di sodio con le urine. Gerson, che aveva una formazione come
biologo cellulare, aveva notato che la cellula tumorale ha una concentrazione di
sodio intracellulare più elevato della cellula sana, e una più bassa di
potassio. Ristabilire le concentrazioni normali era, secondo lui, una strategia
per curare la malattia.
Gli effetti collaterali
Oltre all'ovvio pericolo che si corre abbandonando le terapie scientificamente
convalidate per affidarsi a cure prive di efficacia dimostrata, la natura stessa
della “terapia Gerson” può essere pericolosa per il malato di cancro.
I clisteri di caffè, per esempio, eliminano grandi quantità di potassio
dall'organismo (esattamente il contrario di quanto teoricamente diceva Gerson),
col rischio di provocare infezioni, disidratazione, disturbi dell'equilibrio
idro-salino (particolarmente pericolosi per chi soffre di cuore, poiché possono
portare ad arresto cardiaco e morte). Il ricorso prolungato a clisteri può
inoltre indurre la perdita di tonicità della muscolatura intestinale, con
conseguente incontinenza o, viceversa, stitichezza, con comparsa di
infiammazione e colite.
La dieta può indurre stanchezza e vertigini, crampi addominali, febbre e
sudorazione.
Se alcuni elementi di questo regime alimentare (come un aumento nel consumo di
frutta e vegetali e la riduzione delle proteine animali e dei grassi) potrebbero
avere qualche effetto positivo, tutti gli altri elementi non possono che
produrre effetti deleteri e certamente non anticancro, dato che l’efficacia non
è dimostrata. In più, la dieta proposta è molto sbilanciata e può col tempo
portare a gravi squilibri che, invece di rafforzare le difese dell'organismo,
così come affermava Gerson, le indeboliscono rendendo il corpo inerme nei
confronti della malattia.
In conclusione
Non solo la “terapia Gerson” non è in grado di curare il cancro, ma sottoporsi
alle pratiche previste da questo metodo può causare effetti collaterali anche
gravi. Max Gerson è stato radiato dalla professione medica per avere promosso
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