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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm

Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm

Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm

Per la vitamina K2 e la sua essenzialità
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm

Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi indispensabile per ogni essere vivente
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoevitaminaK2.htm

Mi permetto di riportare una prova alle mie certezze che però purtroppo non sono le certezze di tutti in quanto la medicina avendo seminato bene per molti anni per raccoglierne i frutti, ha reso le persone increduli verso queste mie, anzi sono fermamente convinte della onestà dei personaggi che guidano questa medicina non rendendosi conto invece delle loro FALSITA'.
Per mia fortuna, molte persone, con esperienze vissute sulla propria pelle, hanno ora dei sospetti di questo ma non ne hanno la certezza, ed a questo punto con loro, mi permetto di dare certezza alla loro incertezza con articoli come questo.
Dalla mia esperienza personale di 27 anni, dal 1992 e dalle esperienze di molte persone abbiamo certezza che gli "ALIMENTI ESSENZIALI" lavorano in sinergia, quindi più di uno per ogni problema. 
L'altra certezza e non solo personale, ma anche della medicina è che questi "ALIMENTI ESSENZIALI" sono nel sangue di TUTTI gli animali, e sono loro che INSIEME AUTOPRODUCONO LE DIFESE IMMUNITARIE, il cui compito è di difendere il corpo dell'individuo.
Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm

Avendo queste certezze ecco che con l'articolo in oggetto che è uno studio sulla TIROIDE, elenca di aver provato 3 (tre) "ALIMENTI ESSENZIALI" denominati dalla medicina "integratori", che personalmente non ammetto di avere degli "integratori", conoscendo il significato di tale parola, nel mio corpo, figuriamoci nel mio SANGUE nel quale dovrei ammettere di avere in circolo nel mio corpo degli "integratori", e dato che sono anche nel mio LIQUIDO SEMINALE MASCHILE, nel quale liquido seminale di mio padre sono stato GENERATO, vorrebbe dire accettare di essere stato GENERATO NEGLI "integratori".
il SELENIO (Se)
l'ACIDO ASCORBICO-vitamina C
e lo ZINCO (Zn)

Lo studio riportato in oggetto recita:
"risultati
Tra i pazienti con malattia della tiroide, né la vitamina C, né Zn né Se correlavano con nessuno dei seguenti parametri: età, sesso, BMI, peso corporeo, scintigrafia tiroidea, ecografia, funzione tiroidea o anticorpi tiroidei. La proporzione di pazienti con malattie tiroidee benigne con concentrazioni di analita al di sotto dei livelli di riferimento esterni è stata dell'8,7% dei casi di vitamina C; 7,8% per Zn e 20,3% per Se. Bassi livelli di Se nel gruppo di controllo sono stati trovati nel 12%. I livelli di Se erano significativamente diminuiti nei casi di tiroidite subacuta e silente (66,4 ħ 23,1 µg / le 59,3 ħ 20,1 µg / l, rispettivamente) e nel carcinoma tiroideo follicolare e papillare. Il livello medio di Se nel gruppo di controllo era 90,5 ħ 20,8 µg / l.
Conclusione
L'H0 può essere accettato per i livelli di vitamina C e zinco mentre deve essere rifiutato per Se. I pazienti con malattie tiroidee benigne o maligne possono presentare bassi livelli di Se rispetto ai controlli. Bassi livelli di vitamina C sono stati trovati in tutti i sottogruppi di pazienti."

Quindi posso concludere, senza ombra di dubbio che prima di sottoporre un individuo ad intervento chirurgico, TANTO DI MODA, sarebbe bene che la medicina facesse fare a questo individuo un esame del sangue e se non è la medicina a farlo, consiglio all'individuo di farsi fare l'esame del sangue dal suo medico di base, rilevando quindi i valori di questi "ALIMENTI ESSENZIALI" e se il risultato è la CARENZA, di sottoporla al suo medico portandogli questo studio come esempio richiedendo di correre ai ripari evitando l'intervento chirurgico provando prima ad eliminare queste eventuali CARENZE.
Ritengo che l'asportazione di un organo sia controproducente per l'individuo, in quanto se >Madre >Natura prima e la EVOLUZIONE poi lo hanno inserito nel suo corpo, hanno ritenuto che fosse importante averlo, quindi non riesco a capire il comportamento di un personaggio che decide di modificare il funzionamento del corpo eliminando questo importantissimo organo, come lo sono ogni altro organo che formano questo individuo. 

In riferimento agli "ALIMENTI ESSENZIALI" ho appena riportato su di uno di questo, il SILICIO ORGANICO, che insieme ad altri, come l'ACIDO ASCORBICO e la vitamina D  guariscono la PSORIASI, malattia considerata inguaribile.  
In proposito la pagina recita:
"In seguito alla scoperta che la PSORIASI, conosciuta come malattia inguaribile, è una malattia cui un "ALIMENTO ESSENZIALE":
il SILICIO ORGANICO, coadiuvato da un altro "ALIMENTO ESSENZIALE":
la vitamina D,
e naturalmente con TUTTI gli altri "ALIMENTO ESSENZIALE" iniziando dall'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO da tutti gli altri esseri viventi escluso l'Homo Sapiens, che stanno nel sangue animale, quindi anche nel sangue umano, e che sono quelli che TUTTI insieme AUTOPRODUCONO quelle DIFESE IMMUNITARIE indispensabili per difendere l'organismo prevenendo o guarendo le malattie, quindi anche questa malattia la PSORIASI.
Come mai noi non lo sappiamo?
Ma sopratutto, come mai la medicina la malattia la PSORIASI la dichiara inguaribile?
Penso che sia inutile porsi queste domande, in quanto la risposta non cambia, è sempre la medesima:
TROPPI INTERESSI girano intorno a questa malattia, come è per molte altre malattie invalidanti a cui si dedica la RICERCA delle industrie che ogni tanto propongono PRODOTTI CHIMICI (VELENOSI), frutto di queste RICERCHE SCIENTIFICHE che servono per guadagnare molto denaro puntando sul "PROVA" promosso dalla pubblicità, anche se in effetti l'individuo che soffre di queste malattie che a furia di "PROVA" sà benissimo che questi prodotti sono PURA ILLUSIONE, ma che per scrupolo di coscienza ed una speranza mai perduta, finisce per "PROVARE" con la infinita gioia del produttore.
Quindi questa pagina vorrei dedicarla ad una GUARIGIONE da questa PSORIASI, un disturbo sulla pelle invalidante per chi ne soffre, che come sappiamo, dichiarata inguaribile dalla medicina, la cui dichiarazione ora posso dire che è FALSA.
Se mai, come ogni altra malattia NON DEVE ESSERE GUARITA, poichè troppe persone ne traggono enormi profitti da questo disturbo. Peccato però che a volte questo disturbo causa dei danni morali che incidono molto negativamente sulla qualità di vita dell'individuo che ne soffre.

La pagina 4/43 del libro spiegando del SILICIO ORGANICO riporta della guarigione dalla PSORIASI del geologo francese Loic Le Ribault ed a pagina 22/43 riporta anche di altre guarigione:
"Questa digestione è realizzata da microrganismi che sciolgono il SILICIO con degli acidi organici producendo acido siliceo, una specie di gel, che purtroppo è alquanto stabile.
La scoperta è stata fatta nel 1957 dal chimico organico Norbert Duffaut che dedicò molti anni per sviluppare e brevettare una tecnica che potesse garantire la stabilità del SILICIO così ottenuto, chiamato SILICIO ORGANICO.

Più tardi, il geologo francese Loic Le Ribault, scoprì "casualmente" le capacità terapeutiche del SILICIO ORGANICO naturale, mentre effettuava degli studi attraverso l'utilizzazione di un microscopio elettronico a scansione.
Grazie a questo apparecchio anch'egli riuscì a dimostrare che alcuni cristalli di quarzo sulla loro superficie hanno una pellicola di SILICIO solubile in acqua e anche alcuni microrganismi ed ideò un procedimento che permetteva di raccogliere i depositi di silicio formatisi grazie all'azione di questi microrganismi. Dimostrò ulteriormente che le soluzioni così ottenute contenevano una percentuale molto importante di SILICIO ORGANICO. Fu a questo punto che scoprì casualmente l'efficacia terapeutica di questo componente.

All'epoca soffriva di una PSORIASI alle mani considerata incurabile.
Un giorno mescolò con una mano la soluzione per i suoi esperimenti molto ricca di SILICIO ORGANICO e con stupore DUE GIORNI DOPO VIDE CHE ERA COMPLETAMENTE GUARITA. Da allora cominciò a interessarsi all'efficacia del SILICIO ORGANICO nel trattamento di diverse patologie in collaborazione con alcuni amici medici. Con grande sorpresa constatò che i pazienti trattati ottenevano risultati a dir poco miracolosi IN POCHI GIORNI.

Nel 1982 incontrò Duffaut ed insieme collaborarono per anni.

I SUCCESSI DEL SILICIO ORGANICO SONO STATI TANTISSIMI, MA UFFICIALMENTE QUESTA SCOPERTA NON E' MAI STATA RICONOSCIUTA.
Questo derivato è biodisponibile, quindi assimilabile dall'organismo. La sua assunzione non presenta pericoli, nemmeno in dosi molto elevate.

UNA DELLE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL SILICIO ORGANICO E' LA CAPACITA' DI SUPERARE FACILMENTE LA BARRIERA DELL'EPIDERMIDE E DEL DERMA PER PENETRARE NEL CORPO.

pagina 22/43
PSORIASI
Con questo tipo di affezione il SILICIO ORGANICO funziona, e bene! In molti casi sono bastate un paio di settimane per risolvere psoriasi che avevano attaccato il cuoio capelluto. Le altre psoriasi sono regredite in modo vistoso (il rossore si è attenuato in modo nettissimo) e molte persone hanno registrato miglioramenti eccezionali.
Trattamento che può aiutare in modo deciso la guarigione: 3 cucchiai di SILICIO ORGANICO 15 minuti prima dei pasti. Il trattamento interno può essere integrato applicando il liquido e la pomata sulle zone interessate, mattina e sera, lasciando penetrare in profondità.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganico.pdf

La pagina riporta:
"Mi VERGOGNO di come si comportano i nostri MEDICI DI BASE e NON SOLO.
A quali personaggi affidiamo mai la nostra SALUTE?
Ma cosa avranno imparato?
e cosa gli avranno insegnato?
Ma sapranno almeno che la vitamina D3 il corpo di ogni animale al mondo se la AUTOPRODUCE grazie al SOLE ed al COLESTEROLO anch'esso AUTOPRODOTTO?

Impostando queste AUTOPRODUZIONI, >Madre >Natura sapeva cosa si faceva, o NO? vuole essere la "medicina ufficiale" a cambiare queste semplici cose?
Sappiamo benissimo senza tema di SMENTITA, che si mandano i figli a studiare onde avere in futuro una POSIZIONE NELLA ATTUALE SOCIETA', ma avrei sperato che per un DOTTORE o un FARMACISTA le cose fossero un pochino diverse, in quanto a costoro affidiamo la nostra SALUTE, la cosa più preziosa che possediamo al mondo."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/psoriasiguarigione.htm

L'altra pagina riporta::
"Questo altro articolo connivente col SISTEMA, riporta quanto da questo SISTEMA inventato di sana pianta pur di mantenere quanto seminato dai loro predecessori di personaggi IMMONDI.
Mi permetto di riportare quanto scrive questo articolo citando la prima parte:
"La psoriasi lieve-moderata è molto più difficile da gestire rispetto alla forma grave: scopriamo perché e i sintomi della patologia
5 aprile 2019 - La psoriasi lieve-moderata è la forma primaria di questa malattia ancora oggi poco conosciuta.
Si tratta di una patologia cronica per cui non esiste nessuna cura risolutiva, ma solamente delle terapie che sono efficaci per alleviare i sintomi. La psoriasi si manifesta sotto forma di chiazze rosse, eritematose e rotondeggianti con squame. Colpisce solamente alcune zone del corpo, come i gomiti, le ginocchia, le mani, i piedi, la regione lombo-sacrale e il cuoio capelluto."
Voglio smentire questa dichiarazione riportando in merito a questa specifica malattia: la PSORIASI una verità molto importante.
La PSORIASI si può GUARIRE con degli "ALIMENTI ESSENZIALI" iniziando dal SILICIO ORGANICO unitamente alla vitamina D, all'ACIDO ASCORBICO e gli altri "ALIMENTI ESSENZIALI". Noi sappiamo con certezza che lo SCORBUTO è guarito dall'ACIDO ASCORBICO, un "ALIMENTO ESSENZIALE" la cui CARENZA, data la perdita dell'AUTOPRODUZIONE, causa questa malattia.
Non solo, ma vi sono altri "ALIMENTI ESSENZIALI che curano altre malattie.
Ecco l'elenco degli "ALIMENTI ESSENZIALI" che è dimostrato che guariscono malattie dichiarate a suo tempo INGUARIBILI e che hanno causato danni incalcolabili in passato al genere umano:
"Questo perchè questi PRODOTTI CHIMICI NON devono essere nel corpo in quanto NON scritti nel suo DNA. mentre gli "ALIMENTI ESSENZIALI" sono scritti a LETTERE DI FUOCO NEL DNA.
Infatti abbiamo certezza che essi sono stati usati e lo sono tutt'ora per guarire molte malattie.
Un esempio accertato:
Ho fatto ricerche di malattie guarite da qualche FARMACO, ma non ne ho trovate neanche una.
Ed ora ecco le prove delle malattie guarite con gli "ALIMENTI ESSENZIALI":
Ho fatto altrettante ricerche se vi fossero malattie guarite con degli "ALIMENTI ESSENZIALI" ottenendo questi risultati:
La prima e più importante malattia guarita con uno di questi è
lo SCORBUTO guarito dall' ACIDO ASCORBICO
la PELLAGRA guarita dalla VITAMINA B3 (NIACINA)
il BERI-BERI guarito dalla VITAMINA B1 (TIAMINA)
il RACHITISMO guarito dalla vitamina D (ORMONE)
la POLIOMIELITE guarita dal CLORURO DI MAGNESIO
la SCLEROSI MULTIPLA e le malattie AUTOIMMUNI dalla VITAMINA D cura del dottor Coimbra
la OSTEOPOROSI dalla VITAMINA D
la TUBERCOLOSI (TBC) dalla VITAMINA D
la ANEMIA PERNICIOSA guarita dalla VITAMINA B12 (COBALAMINA)
Un ricercatore dell’Istituto Lister di Medicina Preventiva di Londra stava sperimentando su dei ratti una dieta a base di chiara d’uovo cruda come fonte unica di proteine. Dopo qualche settimana i ratti diedero segni di squilibrio: comparvero dermatiti ed emorragie cutanee: gli animali perdevano il pelo, gli arti si paralizzavano, diminuivano di peso, e infine morivano.
guarita dalla BIOTINA del gruppo B.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/malattieguarite.htm

Come esempio riporto le prove di alcune:
"ed ora la PELLAGRA e la vitamina B3 (NIACINA)

"La pellagra è una malattia causata dalla carenza o dal mancato assorbimento di niacina, nota anche come vitamina B3, acido nicotinico o vitamina PP (dall'inglese Pellagra Preventing). Sempre in tema di acronimi, la pellagra è diversamente nota come malattia delle tre D, in riferimento al trio sintomatologico che la caratterizza: diarrea, dermatite e demenza. In assenza di trattamento, la prognosi è infausta, tanto che gli anglofoni parlano di malattia delle 4 D (dementia, dermatitis, diarrhea e death, "morte")
PellagraIn Spagna la malattia è indicata come "mal della rosa dell'Asturie", termine coniato da Casal nel 1735, mentre la paternità del termine italico "pellagra" spetta a Frappolli (1771), con chiaro riferimento al dialetto lombardo (pelle agra), in riferimento alla caratteristica ruvidità della cute associata alla malattia.
In considerazione della capacità dell'organismo umano di trasformare il triptofano in acido nicotinico (60 mg di triptofano equivalgono ad 1 mg di niacina), la pellagra può essere provocata o aggravata anche da un deficit di triptofano. L'alimentazione prevalentemente maidica degli inizi del secolo scorso, che vedeva come alimento base del popolo contadino la polenta di mais, era una delle principali responsabili della pellagra, a lungo endemica in Italia fin dai primi decenni del Settecento. Le proteine del mais sono infatti povere di triptofano e la niacina contenuta nei suoi semi è scarsamente assorbibile, in quanto legata covalentemente a piccoli peptidi (niacinogeni) ed a glucidi (niacitina). I Maya, nonostante avessero un'alimentazione basata prevalentemente sul granoturco, non soffrivano di pellagra, poiché la niacina maidica diviene disponibile attraverso trattamento in ambiente basico (la niacina contenuta nelle tortillas, al contrario di quella presente nella polenta, è quindi assorbibile dall'organismo)."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/pellagravitaminab3.htm

per terza il BERI-BERI con la vitamina B1 (TIAMINA):
"Il beri beri è una malattia da denutrizione provocata dalla carenza cronica di tiamina, meglio nota come vitamina B1. Si tratta di una patologia diffusa soprattutto nelle popolazioni orientali con alimentazione fondata prevalentemente sul consumo di riso brillato. La tiamina, particolarmente abbondante nella crusca di riso, quindi nel prodotto integrale, viene infatti perduta con il processo di raffinazione del cereale.
Beri-beri carenza vitamina B1Anche l'alcolismo può predisporre allo sviluppo del beri-beri, sia perché l'etanolo riduce l'assorbimento intestinale della tiamina, sia perché il danno epatico associato all'abuso di alcol riduce la capacità del fegato di convertire la vitamina nella sua forma attiva. Deficit di tiamina possono essere scatenati anche da disbiosi, specie quando caratterizzate da un'eccessiva proliferazione della flora batterica intestinale; alcuni di questi microorganismi sintetizzano infatti un enzima, chiamato tiaminasi, in grado di inattivare la vitamina B1. Deficit attenuati di tiamina, che spesso fuggono alla diagnosi, possono quindi registrarsi ancora oggi, specie nelle persone che fanno un eccessivo consumo di alimenti raffinati, negli alcolisti, in gravidanza ed allattamento, ed in caso di avvenimenti stressanti, incluso lo sport, o resezioni e disturbi gastrointestinali (celiachia, colite ulcerosa ecc.). Spie di tale deficit sono sintomi come nevriti, stato di stanchezza cronica, cefalee, irritabilità, disturbi della memoria, palpitazioni, affanno, costipazione, difficoltà digestive, vertigini ed inappetenza.
La B1 fu la prima vitamina scoperta dall'uomo, nel lontano 1911 grazie agli studi di Funk; già qualche anno prima Eijkam, incaricato di scoprire l'origine di una malattia che aveva improvvisamente assalito buona parte delle armate delle Indie olandesi, era giunto alla conclusione che il tegumento del riso conteneva una qualche sostanza la cui assenza causava il beri beri nell'uomo e nelle galline."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/beri-berivitaminab1.htm

la quarta è il RACHITISMO con la vitamina D (COLECALCIFEROLO)
"Il rachitismo è una malattia tipica dell'età pediatrica ed è causato da un difetto di ossificazione della matrice osteoide di nuova formazione, soprattutto a livello delle cartilagini di coniugazione e delle zone di calcificazione provvisoria. Il rachitismo colpisce sia gli uomini che gli animali nei primi mesi di vita. Il termine viene usato anche in botanica per descrivere le piante sviluppatesi irregolarmente a causa di parassiti o di carenza di elementi nutritivi.
Cause
Metabolismo della vitamina D
Al centro dell'eziopatogenesi del rachitismo si trovano alterazioni del metabolismo osseo e della vitamina D. La Vitamina D3 viene prodotta per il 90% a livello cutaneo dal colesterolo attraverso l'azione dei raggi UVA solari e solo per il 10% viene introdotta con la dieta. La vitamina D3 o Colecalciferolo deve subire alcune trasformazioni prima di essere attiva. La prima modificazione avviene a livello epatico dove subisce una prima idrossilazione in posizione 25 da parte di una 25-idrossilasi epatica. Il prodotto di questa idrossilazione è una 25-OH-vitamina D3 la quale non ha ancora alcuna attività se non quella di inibire, con un meccanismo a feedback negativo la 25-idrossilasi epatica. Questo permette di regolare le quantità circolanti di 25-OH-vitamina D3 indipendentemente dalla disponibilità di Vit D3."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/vitaminadrachitismo.htm

dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/malattieguarite.htm

dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/psoriasifalsainformazione.htm

Sul SELENIO e sulla tiroide un altro articolo recita:
"Parlando della relazione dieta - tiroide il primo pensiero è rivolto allo iodio, un minerale fondamentale per la funzionalità di questa ghiandola in quanto componente strutturale degli ormoni tiroidei. Senza lo iodio la tiroide non potrebbe quindi produrre i propri ormoni.
Un altro minerale particolarmente importante per il metabolismo degli ormoni tiroidei è il selenio, principalmente noto per la funzione antiossidante. Esso è infatti parte integrante della glutatione perossidasi, una delle più importanti armi endogene contro i radicali liberi, in altre parole un prezioso baluardo a difesa delle componenti vitali della cellula dallo stress ossidativo. Per questa sua azione, il selenio viene più o meno correttamente consigliato per le possibili proprietà anti-aging, anti-tumorali e protettive nei confronti delle malattie cardiovascolari di origine aterosclerotica. Pochi, tuttavia, conoscono l'importanza del selenio per la corretta funzionalità tiroidea. Questa evidenza scientifica, relativamente recente, si basa sulla scoperta del ruolo del selenio nella conversione del T4 (tiroxina) in T3 (triiodotironina). T4 e T3 sono le sigle con cui si indicano i due ormoni prodotti dalla tiroide, in riferimento al numero di atomi di iodio presenti nella loro struttura. Tra questi, la triiodotironina - nonostante sia più povera di iodio - è assai più attiva dal punto di vista biologico rispetto alla tiroxina. Perciò, poiché il selenio - sottoforma di seleniocisteina - è parte integrante delle desiodasi che catalizzano a vari livelli la conversione di T4 in T3, un'adeguata disponibilità di questo minerale è essenziale per la corretta funzionalità tiroidea.
Esistono studi che mettono in guardia dal pericolo di eventuali carenze congiunte di iodio e selenio, non solo nello sviluppo e nel mantenimento di quadri di ipotiroidismo, ma anche di patologie autoimmuni a carico della tiroide (tiroiditi autoimmuni). Le basi biologiche di questi effetti sono riconducibili sia alla partecipazione del selenio nel metabolismo degli ormoni tiroidei, sia alla sua azione antiossidante e antiradicalica, preziosa per contrastare i fenomeni infiammatori correlati a moltissime malattie del benessere. Non a caso, l'attività della glutatione perossidasi è fondamentale anche a livello tiroideo, dove neutralizza gli effetti citotossici del perossido di idrogeno (H2O2) prodotto come cofattore della sintesi degli ormoni tiroidei.
Glutatione perossidasi
Tra gli alimenti più ricchi di selenio ricordiamo i pesci e i frutti di mare, le frattaglie, i cereali, la frutta secca, il lievito di birra e verdure (in particolare broccoli, cavoli, cetrioli, aglio, cipolle). Il contenuto di selenio negli alimenti vegetali è comunque proporzionale alla concentrazione del minerale nel terreno, quindi estremamente variabile da una regione all'altra del mondo."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/seleniotiroide.htm

Il selenio è un elemento che agisce, principalmente, come componente dell'enzima antiossidante glutatione perossidasi, che a sua volta opera insieme alla vitamina E nel prevenire i danni prodotti dai radicali liberi alle membrane cellulari. Il selenio, sottoforma di seleno-cisteina, è contenuto nei siti attivi dell'enzima. Oltre a questa forma, il minerale è presente in altre proteine come selenio-metionina e si ritrova nell'organismo anche nelle sue forme inorganiche seleniti e selenati.
Slenio alimentiGrazie a questa sua capacità di proteggere le membrane cellulari dall'ossidazione, il selenio ha un effetto protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari. Sembra inoltre svolgere un ruolo antagonista nei confronti dei metalli pesanti, come il mercurio, il cadmio e l'argento.
Bassi livelli di selenio sono collegati ad un maggior rischio di cancro, disturbi cardiovascolari, malattie infiammatorie ed altre patologie associate al danno da radicali liberi, inclusi l'invecchiamento precoce e la formazione di cataratta.
Il selenio è un componente essenziale del sistema enzimatico che trasforma la tiroxina (T4) in triiodotironina (T3), e come tale svolge un ruolo di primo piano nel supportare la funzione tiroidea.
La carenza cronica di selenio provoca una malattia del cuore, nota come morbo di Keshan, diffusa in alcune aree della Cina i cui terreni sono particolarmente poveri di selenio.
Non esiste una dose giornaliera raccomandata, ma è certo che in quantità elevate può dare effetti tossici (caduta dei capelli, fragilità delle unghie, nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, confusione mentale e odore d'aglio nel fiato).
Per questo motivo il livello di assunzione giornaliero non dovrebbe superare i 400 mcg, limite piuttosto difficile da raggiungere con la sola alimentazione.
La dose consigliata di selenio per gli adulti è di 50‐55 microgrammi al dì.
Nelle gestanti e nelle nutrici la dose raccomandata negli Stati Uniti è pari a 65‐75 mcg/die.
Nei neonati fino a 6 mesi la dose quotidiana consigliata è pari a 10 mcg, sale a 15 mcg tra 6 mesi ed 1 anno, a 20 mcg tra 1 e 6 anni, a 30 mcg tra i sette ed i dieci anni, e a 40 mcg tra gli 11 ed i 14 anni.
Selenio negli alimenti
Il selenio si concentra soprattutto negli alimenti di origine marina e nelle frattaglie. Il livello del minerale nei vegetali è invece proporzionale alla sua abbondanza nel terreno. Le famose patate al selenio vengono prodotte spargendo il minerale sul suolo al momento della concimazione. Crescendo in un ambiente ricco di selenio le patate accumulano una maggiore quantità del minerale, anche se la sua effettiva biodisponibilità ed i relativi, possibili, benefici sulla salute sono ancora poco chiari.
Il selenio presente negli alimenti sottoforma di selenioamminoacidi solforati (selenio-cisteina e selenio-metionina) è maggiormente assorbibile dei seleniti e dei selenati normalmente contenuti negli integratori alimentari. Il selenio agisce in sinergia con la vitamina E, per questo motivo i due princìpi nutritivi sono frequentemente associati negli integratori alimentari ad azione antiossidante.
I LARN consigliano per l'adulto un apporto di selenio pari a 55 microgrammi/die.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/selenio.htm

TRADOTTO
Il ruolo del selenio, della vitamina C e dello zinco nelle malattie tiroidee benigne e del selenio nelle malattie della tiroide maligne: bassi livelli di selenio si trovano nelle tiroiditi subacute e silenti e nel carcinoma papillare e follicolare

ORIGINALE
The role of selenium, vitamin C, and zinc in benign thyroid diseases and of selenium in malignant thyroid diseases: Low selenium levels are found in subacute and silent thyroiditis and in papillary and follicular carcinoma

TRADOTTO
sfondo

La fisiologia tiroidea è strettamente correlata ai cambiamenti ossidativi. Lo scopo di questo studio controllato era di valutare i livelli di antiossidanti nutrizionali come la vitamina C, lo zinco (Zn) e il selenio (Se), e di indagare su qualsiasi associazione di essi con parametri di funzionalità tiroidea e patologia tra cui tiroide benigna e maligna malattie.
metodi

Questa valutazione controllata di Se includeva un totale di 1401 soggetti (1186 adulti e 215 bambini) distribuiti come segue: gruppo di controllo (n = 687), malattia tiroidea benigna (85 bambini e 465 adulti); malattia tiroidea maligna (2 bambini e 79 adulti). La valutazione clinica dei pazienti con malattia tiroidea benigna comprendeva l'ecografia, la scintigrafia e la determinazione di fT3, fT4, TSH, livelli di anticorpi tiroidei, Se, Zn e vitamina C. Oltre ai parametri oncologici di routine (TG, TSH, fT4, ecografia ) Se è stato determinato anche nei casi di malattia maligna. I gruppi di controllo locali per la valutazione dei livelli di Se sono stati presi da una pratica generale (WOMED) così come da atleti attivi sani. Campioni di sangue sono stati raccolti tra le 8:00 e le 10:30. Tutti i pazienti vivevano a Innsbruck. L'analisi statistica è stata eseguita utilizzando SPSS 14.0. The Ho ha dichiarato che non dovrebbero esserci differenze nei livelli di antiossidanti tra i controlli e i pazienti con malattia della tiroide.
risultati

Tra i pazienti con malattia della tiroide, né la vitamina C, né Zn né Se correlavano con nessuno dei seguenti parametri: età, sesso, BMI, peso corporeo, scintigrafia tiroidea, ecografia, funzione tiroidea o anticorpi tiroidei. La proporzione di pazienti con malattie tiroidee benigne con concentrazioni di analita al di sotto dei livelli di riferimento esterni è stata dell'8,7% dei casi di vitamina C; 7,8% per Zn e 20,3% per Se. Bassi livelli di Se nel gruppo di controllo sono stati trovati nel 12%. I livelli di Se erano significativamente diminuiti nei casi di tiroidite subacuta e silente (66,4 ħ 23,1 µg / le 59,3 ħ 20,1 µg / l, rispettivamente) e nel carcinoma tiroideo follicolare e papillare. Il livello medio di Se nel gruppo di controllo era 90,5 ħ 20,8 µg / l.
Conclusione

L'H0 può essere accettato per i livelli di vitamina C e zinco mentre deve essere rifiutato per Se. I pazienti con malattie tiroidee benigne o maligne possono presentare bassi livelli di Se rispetto ai controlli. Bassi livelli di vitamina C sono stati trovati in tutti i sottogruppi di pazienti.

sfondo

Durante la sintesi dell'ormone tiroideo, il tessuto tiroideo è esposto a H2O2 rendendo imperativo che i sistemi di protezione possano prevenire danni alla ghiandola [1-5]. Questa protezione del tessuto può essere ottenuta con prodotti a base di selenio, ad es. il glutatione perossidasi [6-8]. Si ritiene che i livelli sierici di selenio (Se) rappresentino l'adeguatezza rispetto ai livelli e all'attività di GPx [9-11]. Oltre a questo, la determinazione delle selenoproteine, ad es. selenoproteina P (SePP), può fornire ulteriori informazioni sull'adeguatezza dei livelli di Se [12].

Diversi ricercatori hanno precedentemente valutato i livelli di Se in pazienti con malattie tiroidee benigne e maligne. Questi studi hanno dimostrato che l'ipertiroidismo è associato a livelli ridotti di Se [13-15]. Derumeaux et al. [16] ha anche concluso che Se potrebbe avere un ruolo protettivo in relazione al gozzo e che l'ipotogenicità della tiroide sembra essere correlata ai livelli di Se [16]. Nel campo delle malattie della tiroide maligne, i livelli ridotti di zinco (Zn) e Se, sembrano essere associati al carcinoma [17]. Gli studi basati sulla banca del siero di Janus hanno mostrato il valore dei livelli pre-diagnostici di Se in relazione al carcinoma tiroideo [18,19].

In ambito sperimentale è stato dimostrato che anche altri micronutrienti come Zn hanno un ruolo nella morfologia e nel metabolismo tiroideo [20]. Va tenuto presente che Zn è anche un antiossidante [21], mentre allo stesso tempo ha importanti funzioni in relazione alla funzione immunitaria [22,23]. Sono state descritte funzioni comparabili per Zn e Se insieme [24,25]. Oltre a ciò, Martin et al. hanno descritto un'interazione positiva tra la vitamina C e l'omeostasi di Se [26].

Oltre a questi dati relativi alla tiroide, è necessario considerare l'importanza degli antiossidanti nutrienti in un quadro molto più ampio, cioè in relazione ai loro effetti protettivi sulla salute [27-30]. Un esempio di questo approccio è lo studio francese SU.VI.MAX, in cui i micronutrienti sono stati valutati in relazione a malattie cardiovascolari, malattie della tiroide e cancro [31,32]. Un pensiero centrale alla base di questi studi è stato affermato come segue: "L'assunzione insufficiente di vitamine e minerali antiossidanti può ridurre la capacità del corpo di difendersi dall'effetto dei derivati ??dell'ossigeno attivato sui processi cellulari che svolgono un ruolo nello sviluppo del cancro e delle malattie cardiovascolari [33,34]." Ne consegue che esiste una rilevanza clinica nella determinazione dei livelli di base di antiossidanti nutrienti. Per questo motivo, abbiamo progettato questa indagine al fine di valutare i livelli di antiossidanti nutrizionali in uno studio controllato, cioè confrontando i pazienti con i controlli.

metodi
Determinazioni di laboratorio di antiossidanti nutrizionali

Campioni di sangue sono stati raccolti tra le 8:00 e le 10:30 del mattino. Dopo la centrifugazione (1500 g, 15 minuti) il siero è stato rimosso e le aliquote sono state congelate e conservate a -20 ° C. Le concentrazioni di selenio nel siero umano sono state determinate utilizzando uno spettrometro di assorbimento atomico a forno di grafite (modello Unicam Solaar, 939 QZ, Cambridge, Regno Unito) con correzione di fondo Zeeman e tubi di grafite pirolitica rivestiti in carbonio. La fenditura 0.5 e la lunghezza d'onda ? 196.0 nm sono state utilizzate come parametri dello spettrometro. I campioni sono stati diluiti 1:10 con HNO3 allo 0,1%, Triton × 100 allo 0,05% e agente antischiumogeno siliconico allo 0,05% (Merck, Germania). Sono stati utilizzati nitrato di palladio come modificatore di matrice e standard matriciali per la calibrazione (6,25, 12,5, 25 e 50 µg / l). Sono state analizzate aliquote multiple di un campione di siero in pool di controllo durante ciascuna serie di analisi (CV intra-saggio <4,5%). L'imprecisione è mostrata come coefficiente di variazione (CV). Inoltre, è stato analizzato un controllo esterno (controllo ClinChek-Serum, lotto n. 323, prodotti chimici e strumenti per le ricette, Monaco di Baviera, Germania) per ogni lotto. I valori analizzati erano compresi nell'intervallo previsto dal produttore (cioè Livello1: 46-78 µg / L, concentrazione media certificata: 62,0 µg / L; Livello 2: 84-140 µg / L, concentrazione media certificata: 112 µg / L ), con medie di 63,8 ħ 6,15 µg / L (n = 19, CV 9,6%) per il livello 1 e 109,9 ħ 10,15 µg / L (n = 20, CV 9,2%) per analisi del siero di livello 2.

Il contenuto di zinco sierico è stato studiato secondo Smith et al. [35] impiegando uno spettrometro di assorbimento atomico a fiamma (bruciatore ad aria-acetilene) (Unicam Model Solaar, 939, Cambridge, UK). Bandpass 0,5 nm e lunghezza d'onda ? 213,9 nm sono stati utilizzati come parametri dello spettrometro. I campioni sono stati diluiti 1:10 o 1: 5 con acqua bidistillata. Le norme di lavorazione dello zinco contenente 0,1, 0,25, 0,5 e 1,0 µg / ml sono state preparate da una soluzione standard standard contenente 1000 µg di Zn / ml. Più aliquote di un campione di siero di controllo poolato sono state analizzate durante ciascuna serie di analisi (CV intra-dosaggio <3,5%). Inoltre, è stato analizzato un controllo esterno, (controllo ClinChek-Siero, lotto n. 323, prodotti chimici e strumenti per le ricette, Monaco di Baviera, Germania) per ogni lotto. I valori analizzati erano compresi nell'intervallo atteso dal produttore (cioè Livello 1: 636-1060 µg / L, concentrazione media certificata: 848 µg / L, Livello 2: 1706-2844 µg / L, concentrazione media certificata: 2275 µg / L), con mezzi di 798 ħ 79 µg / L (n = 20, CV 9.9%) per il livello 1 e 2037 ħ 135 µg / L (n = 20, CV 6.7%) per analisi del siero di livello 2.

ORIGINALE
Background

Thyroid physiology is closely related to oxidative changes. The aim of this controlled study was to evaluate the levels of nutritional anti-oxidants such as vitamin C, zinc (Zn) and selenium (Se), and to investigate any association of them with parameters of thyroid function and pathology including benign and malignant thyroid diseases.
Methods

This controlled evaluation of Se included a total of 1401 subjects (1186 adults and 215 children) distributed as follows: control group (n = 687), benign thyroid disease (85 children and 465 adults); malignant thyroid disease (2 children and 79 adults). Clinical evaluation of patients with benign thyroid disease included sonography, scintigraphy, as well as the determination of fT3, fT4, TSH, thyroid antibodies levels, Se, Zn, and vitamin C. Besides the routine oncological parameters (TG, TSH, fT4, ultrasound) Se was also determined in the cases of malignant disease. The local control groups for the evaluation of Se levels were taken from a general practice (WOMED) as well as from healthy active athletes. Blood samples were collected between 8:00 and 10:30 a.m. All patients lived in Innsbruck. Statistical analysis was done using SPSS 14.0. The Ho stated that there should be no differences in the levels of antioxidants between controls and thyroid disease patients.
Results

Among the thyroid disease patients neither vitamin C, nor Zn nor Se correlated with any of the following parameters: age, sex, BMI, body weight, thyroid scintigraphy, ultrasound pattern, thyroid function, or thyroid antibodies. The proportion of patients with benign thyroid diseases having analyte concentrations below external reference cut off levels were 8.7% of cases for vitamin C; 7.8% for Zn, and 20.3% for Se. Low Se levels in the control group were found in 12%. Se levels were significantly decreased in cases of sub-acute and silent thyroiditis (66.4 ħ 23.1 µg/l and 59.3 ħ 20.1 µg/l, respectively) as well as in follicular and papillary thyroid carcinoma. The mean Se level in the control group was 90.5 ħ 20.8 µg/l.
Conclusion

The H0 can be accepted for vitamin C and zinc levels whereas it has to be rejected for Se. Patients with benign or malignant thyroid diseases can present low Se levels as compared to controls. Low levels of vitamin C were found in all subgroups of patients.
Background

During thyroid hormone synthesis, thyroid tissue is exposed to H2O2 making it imperative that protective systems can prevent damage to the gland [1-5]. This tissue protection can be achieved by selenium-dependent products, e.g. the glutathione peroxidase [6-8]. Serum levels of selenium (Se) are considered to depict the adequacy regarding GPx levels and activity [9-11]. In addition to this, the determination of selenoproteins, e.g. selenoprotein P (SePP), can deliver further information on the adequacy of Se levels [12].

Several investigators have previously evaluated Se levels in patients with benign and malignant thyroid diseases. These studies demonstrated that hyperthyroidism is associated with decreased levels of Se [13-15]. Derumeaux et al. [16] also concluded that Se might have a protective role in relation to goiter, and that thyroid hypogenicity appears to be related to Se levels [16]. In the field of malignant thyroid diseases, decreased tissue levels of zinc (Zn) and Se, appear to be associated with carcinoma [17]. Studies based on the Janus serum bank have shown the value of pre-diagnostic levels of Se in relation to thyroid carcinoma [18,19].

In experimental settings other micronutrients such as Zn have also been shown to play a role on thyroid morphology and metabolism [20]. It should be kept in mind that Zn is also an antioxidant [21], while at the same time it has important functions in relation to immune function [22,23]. Comparable functions have been described for Zn and Se together [24,25]. In addition to this, Martin et al. have described a positive interaction between vitamin C and Se homeostasis [26].

Besides these thyroid-related data one has to consider the importance of nutrient antioxidants in a much wider frame, i.e. in relation to their protective effects on health [27-30]. An example of this approach is the French SU.VI.MAX study, where micronutrients have been evaluated in relation to cardiovascular diseases, thyroid disease, and cancer [31,32]. One central thought behind these studies has been stated as follows: "Insufficient intake of antioxidant vitamins and minerals may reduce the body's capacity to defend itself from the effect of activated oxygen derivatives on cell processes that play a role in the development of cancer and cardiovascular disease [33,34]." It follows that there is a clinical relevance in the determination of base line levels of nutrient antioxidants. For this reason, we designed this investigation in order to evaluate the levels of nutritional anti-oxidants in a controlled study, i.e. comparing patients with controls.

Methods
Laboratory determinations of nutritional antioxidants

Blood samples were collected between 8:00 and 10:30 a.m. After centrifugation (1500 g, 15 minutes) serum was removed and aliquots were frozen and stored at -20°C. Selenium concentrations in human serum were determined using a graphite furnace atomic absorption spectrometer (Unicam Model Solaar, 939 QZ, Cambridge, UK) with Zeeman background correction and pyrolytic carbon-coated graphite tubes. Slit 0.5 and wavelength ? 196.0 nm were used as spectrometer parameters. Specimens were diluted 1:10 with 0.1% HNO3, 0.05% Triton ×100, and 0.05% silicone anti-foaming agent (Merck, Germany). Palladium nitrate as matrix modifier and matrix-matched standards for calibration (6.25, 12.5, 25, and 50 µg/l) were used. Multiple aliquots of a control pooled serum sample were analyzed during each batch of analyses (intra-assay CV < 4.5%). Imprecision is shown as coefficient of variation (CV). In addition, an external control, (ClinChek-Serum control, Lot No. 323; Recipe Chemicals and Instruments, Munich, Germany), was analyzed with each batch. Analyzed values were within the expected range given by the manufacturer (i.e., Level1: 46–78 µg/L, certified mean concentration: 62.0 µg/L; Level 2: 84–140 µg/L, certified mean concentration: 112 µg/L), with means of 63.8 ħ 6.15 µg/L (n = 19, CV 9.6%) for Level 1, and 109.9 ħ 10.15 µg/L (n = 20, CV 9.2%) for Level 2 serum analyses.

Serum zinc content was investigated according to Smith et al. [35] by employing a flame (air-acetylene burner) atomic absorption spectrometer (Unicam Model Solaar, 939, Cambridge, UK). Bandpass 0.5 nm and wavelength ? 213.9 nm were used as spectrometer parameters. Specimens were diluted 1:10 or 1:5 with double distilled water. Working standards of zinc containing 0.1, 0.25, 0.5, and 1.0 µg/ml were prepared from stock standard solution containing 1000 µg Zn/ml. Multiple aliquots of a control pooled serum sample were analyzed during each batch of analyses (intra-assay CV < 3.5%). In addition, an external control, (ClinChek-Serum control, Lot No. 323; Recipe Chemicals and Instruments, Munich, Germany) was analyzed with each batch. Analyzed values were within the expected range given by the manufacturer (i.e., Level 1: 636–1060 µg/L, certified mean concentration: 848 µg/L; Level 2: 1706–2844 µg/L, certified mean concentration: 2275 µg/L), with means of 798 ħ 79 µg/L (n = 20, CV 9.9%) for Level 1, and 2037 ħ 135 µg/L (n = 20, CV 6.7%) for Level 2 serum analyses.

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