Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
clicca
QUI
Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
clicca
QUI
Leggi quanto riporta il sito PAGINE
MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
QUI
inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
QUI e lo
ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
QUI
Per tutta la documentazione in nostro possesso
clicca
QUI
Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm
Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Per la vitamina K2 e la sua essenzialità
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm
Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi
indispensabile per ogni essere vivente
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoevitaminaK2.htm
Per l'ACIDO ABSCISSICO ORMONE AUTOPRODOTTO che guida gli "ZUCCHERI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acidoabscissicociclo.htm
Tutta la documentazione in nostro possesso inerente i dottori
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/dottoribase.htm
L'unico mio personale consiglio per i fumatori, è di provare a smettere questa
DROGA, seguendo i consigli dello SCIENZIATO del secolo scorso Irwin Stone, data
la sua esperienza di più di 50 anni, ed
a questa aggiungo che personalmente dal 1980 al 1985 ho fumato 60 sigarette al giorno in
quanto ero tabaccaio di una attività di tabaccheria-alimentari, che però nel 1985 ce l'ho messa tutta e sono riuscito a
smettere. Mi è stato facile in quanto, fatto i raggi ai polmoni (obbligatorio
per i manipolatori di alimentari ogni anno in quel periodo) il radiologo mi ha
comunicato che avevo un inizio di enfisema al polmone sinistro e descrittomi cosa mi sarebbe
successo a breve, la fifa mi ha aiutato a superare la dipendenza. Quindi devo
ringraziare questa persona per tutta la vita poichè nonostante fumassi da 31
anni, l'unico danno furono le cisti ai reni che mi furono tolte con laparoscopia
perchè enormi di 1.2 litri la sinistra e 2.5 le 3 (tre) al rene destro, il 23
marzo 2016 la prima ed il 5 luglio 2016 le altre 3 (tre).
L'articolo in oggetto
recita in parte:
"Parte la campagna contro il tabagismo promossa dal Ministero della Salute con
testimonial Nino Frassica. Il 50% dei fumatori muore in media 14 anni prima
Il fumo in Italia è la principale causa di morte: dai 70.000 agli 83.000 decessi
l’anno e oltre il 25% di questi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Lo
afferma il ministero della Salute, che ha presentato oggi una nuova campagna
contro le sigarette intitolata: “Ma che sei scemo”."
Al riguardo mi permetto di riportare parte di un libro dello SCIENZIATO del
secolo scorso di nome Irwin Stone, il quale roporta un modo semplice per
smettere di fumare, consigliando come cura il primo "ALIMENTO ESSENZIALE "
chiamato ACIDO ASCORBICO e ne cita molti studi.
Il titolo del libro è:
"Lo scorbuto del fumatore: medicina preventiva ortomolecolare nel fumare le
sigarette"
"Introduzione
Il migliore approccio ai problemi medici dovuti al fumo di sigarette può essere
sintetizzato in due parole: “NON FUMARE”.
Comunque ci sarà sempre
qualcuno che trascura i migliori consigli e continua con questa nociva
abitudine, malgrado gli alti rischi di malattia e di morte precoce. Questo
articolo è rivolto a questo gruppo ostinato con la speranza che ridurrà questi
rischi e ridurrà un po’ delle grandi perdite per la nostra economia che
risultano dalla inalazione cronica del fumo di tabacco.
Finora, le tendenze principali volte alla riduzione dei rischi dovuti al fumo
hanno seguito la linea dell’ottenimento di tabacchi con meno catrame e nicotina
nel fumo e nel miglioramento dell’efficienza dei filtri nella rimozione dei
costituenti sospetti del fumo.
Questi due approcci hanno gravi e pratiche limitazioni: i tabacchi avranno
sempre un po’ di catrame e di nicotina ed un filtro accettabile non può essere
reso efficiente al 100% nella rimozione di tutti i costituenti indesiderabili
del fumo. Il meglio che si può sperare è solo una parziale riduzione dei rischi
potenziali.
I vari effetti del fumo di tabacco sul corpo umano e la riduzione della loro
morbilità sono essenzialmente dei problemi medici — problemi di prevenzione
medica. Tuttavia è stata fatta pochissima ricerca medica per trovare un semplice
mezzo per aumentare la resistenza dell’organismo umano ai costituenti irritanti,
tossici e carcinogenici del fumo di sigaretta ed alla loro disintossicazione in
vivo. Questo approccio fisiologico al problema del fumo è stato praticamente del
tutto trascurato.
Le tecniche mediche della ricerca epidemiologica, che ci hanno tanto ripagato
con la eliminazione di malattie come la difterite, la poliomielite ed altre, non
sono state applicate al problema del fumo. Queste tecniche implicano l’aumento
della resistenza
degli individui suscettibili all’attacco dell’agente causale. La ragione
probabile per cui studi simili non sono stati intrapresi per quanto riguarda il
fumo è stata la mancanza, fino a poco tempo fa, di un razionale soddisfacente
per l’uso di ogni singola sostanza antitossica che disintossicherebbe i
costituenti del fumo assorbiti ed incrementerebbe la resistenza del corpo agli
effetti nocivi del fumo. Va da sé che una tale sostanza deve anche essere
completamente innocua, senza indesiderati effetti collaterali, economica,
disponibile comunemente e somministrata facilmente. L’acido ascorbico o l’ascorbato
di sodio esaudiscono queste richieste ed il razionale per il loro uso è stato
sviluppato durante l’ultima decade tramite il lavoro sulla storia
dell’evoluzione e sulla genetica dello scorbuto.
Nel 1966 è stato mostrato che lo scorbuto, che la Medicina per oltre 60 anni ha
considerato un semplice disturbo dietetico, una malattia cioè dovuta a carenza
vitaminica (Funk, 1912), è in realtà una malattia genetica fegato-enzimatica
chiamata Ipoascorbemia (Stone, 1966). Questa malattia ereditaria, che affligge
il 100% della popolazione, è dovuta al fatto che gli umani sono portatori di un
gene difettoso per la sintesi della proteina enzimatica epatica L-gulonolactone
ossidase (Stone, 1966a; Stone, 1967).
Questo gene difettoso si è originato in un primate progenitore dell’Uomo, quando
esso mutò circa 60 milioni di anni fa (Stone, 1972). La maggior parte dei
mammiferi possiede intatto il gene per questo enzima ed essi sono pertanto
capaci di convertire lo zucchero contenuto nel sangue in ascorbato con una
normalmente alta quantità di produzione di molti grammi al giorno (Chatterjee,
1973). I mammiferi hanno anche un meccanismo di feedback per aumentare la
sintesi dell’ascorbato sotto stress (Subramanian et al., 1973).
Durante il corso della evoluzione dei mammiferi l’ascorbato è servito da
antistressante e disintossicante ed è richiesto in grandi quantità giornaliere
per la sopravvivenza (Stone, 1965).
L’effetto più dannoso del lungo innamoramento della Medicina con l’ipotesi di
malattia dovuta a deficienza di vitamina C è stato il suo orientarsi con
insistenza verso le piccolissime assunzioni giornaliere di ascorbato e la sua
riluttanza a cambiare questo modo di pensare. L’attuale dose giornaliera
raccomandata per l’ascorbato di un adulto è
di 45 mg (Food and Nutrition Board, 1974), mentre un mammifero strettamente
imparentato, una capra di 70 kg, è capace di produrre 13.300 mg (13,3 grammi) di
ascorbato nel proprio fegato per fornire la dose giornaliera necessaria di tale
metabolita.
Un altro fattore che ha distorto il pensiero medico sulla attuale incidenza
dello scorbuto è il fatto che i segni classici dello scorbuto clinico palese,
usati per diagnosticare la malattia, sono in realtà i postumi terminali del
difetto genetico. Mentre questi segnali terminali potrebbero presentarsi
raramente nei paesi sviluppati, lo scorbuto cronico subclinico, relativamente
asintomatico, meno drammatico, ma nondimeno grave, è la nostra insidiosa
malattia più diffusa (Stone, 1972a). Meno di 10 mg di ascorbato giornaliero sono
sufficienti a prevenire la comparsa di questi classici segnali terminali, ma ce
ne vogliono molti di più per correggere completamente questo difetto genetico.
Calcoli fatti con metodi diversi indicano che la corretta assunzione giornaliera
di ascorbato va da circa 2,5 a 15 g, (Stone, 1974), allorché gli umani vengono
considerati dei mammiferi mutanti (Stone, 1974a).
Distruzione dell’ascorbato da parte del fumo di tabacco
L’azione distruttiva del fumo di tabacco e dello stress da fumo sui livelli di
ascorbato corporei, sia localmente che sistemicamente, è nota da tempo e
dimostrata ripetutamente. Nel 1939, Strauss and Scheer (Strauss and Scheer,
1939) hanno riferito che dopo avere dato a 25 soggetti 200 mg di acido ascorbico
costoro, dopo avere fumato da una a tre
sigarette, mostravano una costante e marcata riduzione di ascorbato nella urina
escreta. Ciò indicava una distruzione dell’ascorbato somministrato da parte dei
costituenti del fumo.
Nel periodo 1950-1959 F. Venulet e collaboratori pubblicò una serie di 15
articoli sugli effetti del fumo sul metabolismo dell’ascorbato (Andrzejewski,
1966). Venulet era il direttore dell’Istituto di Patologia Generale
dell’Accademia Medica di Lodz, Polonia. Nel 1951 Venulet e Moskwa (Venulet and
Moskwa, 1951) confermarono la marcata perdita
di ascorbato sia nel sangue che nell’urina di animali esposti al fumo di
sigaretta. Nei loro studi del 1952-53 (Venulet and Moskwa, 1952) su 60 studenti
in medicina, l’ascorbato nel sangue era inferiore nei fumatori rispetto ai non
fumatori.
Non fumatori che accettarono come volontari di fumare solo da sei ad otto
sigarette al giorno ebbero un crollo significativo dell’ascorbato nel sangue a
partire dal terzo giorno.
In studi su topi e su rane riportati nel 1953-54 (Venulet, 1953), Venulet
confermò nuovamente che il fumo di tabacco riduceva sia l’ascorbato nel sangue
che quello escreto nell’urina; più lunga l’esposizione, maggiore la riduzione.
Egli determinò anche i livelli di ascorbato nei vari organi e trovò le perdite
massime nelle ghiandole surrenali, nella milza, nel cuore e nei polmoni. Egli
dichiarò anche il suo convincimento che “la perdita di un fattore vitale così
importante come l’acido ascorbico gioca un grande ruolo nella patogenesi dei
differenti danni da fumo”. Nel 1955 Venulet and Danysz (Venulet and Danysz,
1955) pubblicarono le loro scoperte su madri che allattavano mostrando che il
latte di madri non fumatrici conteneva 5,9 mg % di ascorbato mentre quello delle
fumatrici solo 2,1 mg %. In una breve revisione in inglese, pubblicata nel 1966
Andrzejewski (Andrzejewski, 1966) descrisse a grandi linee tutti gli articoli
presentati da Venulet ed il suo gruppo su questo soggetto.
McCormick nel 1952 (McCormick, 1952), in un articolo sulle proprietà
chemioterapiche di grandi dosi di acido ascorbico, discusse le sue proprietà
nella neutralizzazione delle tossine e sottolineò che c’è una perdita simultanea
proporzionale di ascorbato in questo processo di disintossicazione. Egli stabilì
che test clinici e di laboratorio mostravano che fumare una sigaretta
neutralizza nel corpo approssimativamente 25 mg di acido ascorbico, pari
all’ammontare in un’arancia di dimensione media. Egli suggerì che questa perdita
potrebbe dare conto del fatto che l’incidenza della polmonite post operatoria è
quattro volte maggiore nei fumatori abituali rispetto ai non fumatori. Egli
raccomandò che il forte fumatore, che normalmente è anche carente nella sua
assunzione di ascorbato nella dieta, richiede un dosaggio terapeutico molto più
pesante di questa vitamina rispetto al non fumatore.
Bourquin and Musmanno, sia in test di fumo sugli umani che in test in vitro sul
sangue umano, come riportato nel 1953 (Bourquin and Musmanno, 1953), hanno
mostrato una riduzione dei livelli di ascorbato nel sangue dovuta al fumo ed una
distruzione dell’ascorbato nel sangue dovuta alla dipendenza dalla nicotina.
Essi suggerirono anche un’assunzione maggiore di acido ascorbico da parte dei
fumatori abituali. In un rapporto del 1955, Goyanna (Goyanna, 1955) esaminò 500
fumatori e trovò che l’escrezione di ascorbato dalle urine si arrestava col
fumare 20 o più sigarette, indicando la distruzione dell’acido ascorbico
corporeo. Calcoli da test in vitro, dove il tabacco era mescolato con l’acido
ascorbico, hanno indicato che ciascuna sigaretta era capace di distruggere 2 mg
di acido ascorbico. In conclusione egli rimarcò che i fumatori dovrebbero
elevare al massimo l’uso dell’acido ascorbico, dal momento che “la salvezza del
fumatore può risiedere in questa vitamina”.
Dietrich e Buchner nel 1960 (Dietrich and Buchner, 1960) conclusero come
risultato di test su gruppi di fumatori e non fumatori che i fumatori esibiscono
una deficienza in vitamina C rispetto ai non fumatori. Essi consigliarono a
tutti i fumatori di assumere in abbondanza acido ascorbico per essere meglio in
grado di prevenire i sintomi da deficienza.
Come risultato dei test su 37 non fumatori e su 40 fumatori, Durand, Audinot e
Frajdenrajch nel 1962 (Durand et al, 1962) presentarono la prova che c’era una
caduta pronunciata dei livelli di ascorbato nel plasma sanguigno dei fumatori
che dipendeva dal numero di sigarette fumate al giorno. Essi rilevarono anche
che l’ascorbato nel plasma praticamente spariva se i fumatori erano anche
alcolisti. Condussero anche prove in cui a dei soggetti veniva dato 1 g di acido
ascorbico al giorno per dei periodi durante il tempo delle prove. L’assunzione
di questo acido ascorbico innalzava i livelli di acido ascorbico
nel sangue. Essi conclusero che c’era una carenza di vitamina C nei grandi
fumatori che poteva essere corretta con la somministrazione di acido ascorbico.
Più grande il numero di sigarette fumate, più grande la richiesta di acido
ascorbico.
Calder, Curtis, e Fore 1963 (Calder et al., 1963) riportarono i livelli di
ascorbato nel plasma sanguigno di fumatori e non fumatori soggetti ad esami di
breve termine temporale. A questi soggetti non era permesso di fumare dalla
mezzanotte all’inizio del test e quindi fumavano da 12 a 25 sigarette durante le
sei ore del periodo di test. I campioni orari del loro plasma sanguigno fino a
sei ore non mostravano cambiamenti nei livelli di ascorbato. Comunque, quando
essi determinarono il contenuto in ascorbato ed in leucociti nel plasma
sanguigno di 83 fumatori abituali moderati (14 sigarette o meno al giorno) e di
31 forti fumatori (15 o più sigarette al giorno) essi trovarono livelli
significativamente più bassi sia nel plasma sanguigno che nei leucociti rispetto
a campioni similari di un gruppo di 91 non fumatori.
Nei test su 18 soldati in buona salute non fumatori e su 22 fumatori, Rupniewska
nel 1964 (Rupniewska, 1964) trovò livelli significativamente inferiori di
ascorbato nel plasma sanguigno a digiuno dei fumatori. Quattro ore dopo la
somministrazione di 500 mg di acido ascorbico questa differenza non era più
significativa. L’escrezione media urinaria di ascorbato dopo quattro ore
dall’assunzione dei 500 mg era di 35,4 mg per i non fumatori e di 14,5 mg per i
fumatori, una differenza altamente significativa. Nel suo sommario in inglese,
l’autrice dichiara che lei “crede che la deficienza cronica di vitamina C nei
fumatori potrebbe almeno parzialmente spiegare una delle cause della prematura
apparizione di ateromatosi nei dipendenti da nicotina.” In un successive lavoro
(1965), la Rupniewska fece delle prove su uomini anziani la cui età media era di
73 anni e durata media come fumatori di 46 anni. L’escrezione urinaria di
ascorbato fu misurata a digiuno e quattro ore dopo una iniezione di 500 mg di
acido ascorbico. Una escrezione urinaria di acido ascorbico inferiore (circa il
60%) fu trovata nei fumatori, che metteva in evidenza un immagazzinamento
ridotto di questa sostanza nell’organismo. Ella non poté correlare questi dati
con quelli di uomini giovani al fine di stabilire una relazione quantitative tra
gli anni di fumo ed i livelli di acido ascorbico.
Uno studio del 1968 di Brook e Grimshaw (Brook and Grimshaw, 1968) mostra che l’ascorbato
nel plasma e nei leucociti è significativamente inferiore negli uomini rispetto
alle donne. Nei non fumatori i livelli plasmatici declinavano con l’età mentre
quelli nei leucociti non si riducevano con l’età. Si trovò che il fumo di
sigaretta riduceva significativamente la concentrazione di ascorbato sia nel
plasma sanguigno che nei leucociti. Il fumare pesantemente aveva lo stesso
effetto, sull’ascorbato del plasma
sanguigno, di un incremento dell’età cronologica di circa 40 anni. Pelletier, in
test con cinque fumatori e cinque non fumatori, come riportato nel 1968 (Pelletier,
1968), mostrò che i livelli di ascorbato nel sangue e nel plasma sanguigno dei
fumatori erano dal 40 al 45 percento rispetto a quelli dei non fumatori. Se
forniva ai suoi soggetti 2 g di acido ascorbico al giorno, nel tentativo di
“saturarli” egli trovò che dopo una somministrazione continua i livelli
sanguigni si stabilizzavano approssimativamente agli stessi valori, ma
l’escrezione urinaria di ascorbato nei fumatori non raggiunse mai i livelli
escreti dai non fumatori. In prove con porcellini d’India nutriti con nicotina
per un mese in ammontari equivalenti a quelli consumati da forti fumatori, l’ascorbato
nel sangue ed in parecchi organi era più basso comparato a quello di porcellini
d’India
alimentati con la stessa dieta senza nicotina. La flessione dell’ascorbato
tissutale era come segue: surrenali 49%, reni 50%, cuore 47%, fegato 34%, milza
22% e cervello 17%.
In prove con porcellini d’India riportati nel 1967 (Evans et al., 1967), in cui
gli animali furono esposti al fumo per 2 periodi di 10 minuti al giorno per un
mese, il gruppo esposto al fumo guadagnava peso meno rapidamente e l’acido
ascorbico surrenale era del 30% inferiore a quello dei controlli.
Disintossicazione con l’ascorbato
Un’importante funzione dell’ascorbato negli organismi dei mammiferi è la
disintossicazione dai veleni, dai carcinogeni e dalle tossine. La letteratura al
riguardo è così voluminosa che una trattazione adeguata richiederebbe molto più
spazio di quanto
sia disponibile in questo articolo. In ratti trattati col cancerogeno
benzopirene, un modo di disintossicazione è attraverso
l’idrossilazione per mezzo dei microsomi epatici e l’ascorbato è un attivatore
di questa idrossilazione (Degwitz and Staudinger, 1965). Il rateo dipende dai
livelli di ascorbato e in porcellini d’India con lo scorbuto il rateo è solo il
10% di quello di porcellini d’India che ricevono una adeguata dose di ascorbato
(Degwitz and Staudinger, 1965a). I carcinogeni benzopirene, colantrene,
metilcolantrene, antracene ed altri sono resi non carcinogenici tramite
idrossilazione non enzimatica con ascorbato (Warren, 1943).
Il cianuro, un costitutuente del fumo di tabacco altamente tossico, è
disintossicato dall’ascorbato (Leibowitz and Guggenheim, 1938-39; Vauthey,
1951). L’ossido di carbonio, il gas nocivo che uccide le persone quando i motori
di automobile girano senza sufficiente aria fresca, è presente in alti livelli
anche nel fumo di tabacco ed è
disintossicato con l’ascorbato.
L’azione disintossicante dell’ascorbato sui composti dell’arsenico ha una lunga
storia.
Molti articoli sono stati pubblicati nei primi anni del 1940, i giorni prima
della penicillina quando gli arsenobenzeni erano medicamenti popolari nella
terapia delle malattie veneree. La combinazione con l’acido ascorbico era
largamente usata per contrastare gli effetti tossici di questi composti
arseniosi (Bundesen et al., 1941; Delp, 1941; McChesney, 1945; and Marocco and
Rigotti, 1962). L’acido ascorbico è stato usato per combattere la tossicità
industriale (Dainow, 1941), il piombo (Holmes 1939; Marchmont-Robinson, 1941 e
Gontzea, 1963), il mercurio (Marin, 1941; Chapman e Shafer, 1947;
Mokranjac Petrovic, 1964) ed i composti del cromo (Samitz et al., 1962). E’
stato anche usato per ridurre la tossicità di materie diverse come la stricnina
(Dey, 1967), l’ozono (Mittler, 1958), il sulfanilamide (Dainow, 1941a), i
nitrati (Krajesovics, 1964), i salicilati (Pelner, 1943), il fosforo (Volynskii,
1960) ed il carcinogeno azo dye, 3 methyl-4- monomethylaminoazobenzene (Bobb,
1963). Anche se questo è solo un piccolo segmento della letteratura, è
chiaramente evidente che l’ascorbato è un disintossicante a largo spettro quando
è usato al dosaggio appropriato. In studi non pubblicati fatti dall’autore sugli
effetti tossici dell’ inalazione massiva di fumo di sigaretta da parte di
porcellini d’India, è stato trovato che gli animali con le riserve di ascorbato
vuote erano molto più suscettibili a questi effetti tossici degli animali
alimentati con una dieta normale. Il fumo di sei sigarette al giorno risultò
mortale, uccidendo i porcellini d’India senza riserve in circa cinque giorni,
mentre quelli a dieta normale sopravvivevano oltre 10 giorni. Il fumo di sei
sigarette al giorno per un animale del peso di 200 g contiene una dose massiva
di materiali tossici; se riportato in scala al corpo di un adulto umano del peso
di 70 kg sarebbe equivalente al fumo di 2.100 sigarette al giorno. I fondi
finirono prima che potessimo fare il test di sopravvivenza di
porcellini d’India trattati giornalmente con megadosi di ascorbato in condizioni
di massiccio avvelenamento da fumo.
Il fumo ed il cancro alla vescica
Fin dal 1931 l’inalazione del catrame del tabacco è stata sospettata come causa
dei tumori della vescica (Roffo, 1931). Il rapporto del 1964 del Ministro della
Sanità (1968) concludeva che “I dati disponibili suggeriscono un’associazione
tra il fumo di sigaretta e il cancro alla vescica nel maschio.” Pure nel 1964 fu
scoperto che i prodotti intermedi del metabolismo del triptofano inducevano il
cancro se posti nella vescica dei topolini (Boyland et al., 1964). L’anno
successivo, Kerr et al. (1965) hanno mostrato che i fumatori tendevano ad
escretare nella loro urina più dei non fumatori questi potenzialmente
carcinogeni prodotti intermedi, il 3-hydroxyanthranilic, l’acido (3-HOA) ed il
3-hydroxykynurenine (3-HOK). I loro studi suggerirono che il fumo di sigaretta
cambia la normale configurazione metabolica del triptofano, portando alla
accumulazione
nell’urina di metaboliti intermedi potenzialmente carcinogeni.
Nel 1968 il gruppo della Tulane University pubblicò una serie di lavori sulla
induzione del cancro alla vescica tramite questi metaboliti del triptofano. Essi
mostrarono (Pipkin et al., 1968) che la ossidazione spontanea non enzimatica del
3-HOA portava alla formazione del carcinogenico “Compound IV”, che induceva
tumori vescicali in esperimenti di innesto. Questa ossidazione spontanea e
formazione di carcinogeno poteva essere completamente prevenuta con l’ascorbato
(Pipkin et al., 1967). In test su pazienti con cancro vescicale, fumatori e non
fumatori, (Schlegel et al., 1968), riportarono che la escrezione urinaria di
3-HOA o 3-HOK era circa la stessa in ogni gruppo, ma la formazione del
carcinogenico “Compound IV” era significativamente maggiore nell’urina dei
pazienti con cancro vescicale, rispetto a quello nell’urina dei non fumatori,
mentre i fumatori erano nel mezzo. La loro più ripetuta osservazione era che la
somministrazione orale di un grammo e mezzo di acido ascorbico giornaliero
impediva completamente la formazione del carcinogenico “Compound IV” in tutti
casi.
Raccomandarono la somministrazione per bocca di grandi quantità di acido
ascorbico, sufficiente da alzare significativamente i livelli nell’urina, per
prevenire la ricomparsa del cancro alla vescica. Mentre essi discutevano solo
della prevenzione della ricomparsa, sembrerebbe implicito dal loro lavoro che se
i fumatori avessero livelli sufficientemente alti di ascorbato nelle loro urine,
il cancro alla vescica non sarebbe comparso nemmeno la prima volta.
Lo scorbuto del fumatore
La cronica distruzione di ascorbato nei fumatori aggrava lo scorbuto cronico sub
clinico già presente a causa delle inadeguate assunzioni giornaliere di
ascorbato. Questo scorbuto cronico sub clinico provocato dagli insulti
biochimici del fumare è stato denominato “Scorbuto del fumatore”. A questo
stadio i classici sintomi terminali dello scorbuto palese potrebbero non essere
manifesti, ma gli effetti biochimici dello scorbuto sono presenti. Uno stadio
scorbutico similare senza i segni clinici dello scorbuto fu notato da Thiele nel
1964 (Thiele, 1964) in un avvelenamento cronico da benzene e da
Marchmont-Robinson in un avvelenamento cronico da piombo (Marchmont-Robinson,
1941). In questo stato di esaurimento di ascorbato c’è una diminuita resistenza
alla malattia, ci sono i processi di disintossicazione compromessi, una
incrementata fragilità capillare e
tendenza alle emorragie, una ridotta fagocitosi, risposte immunitarie anormali
ed una marcata riduzione dei ratei di reazione di molti enzimi cellulari e
sanguigni. Non è molto sorprendente che ci siano tanti effetti avversi dovuti
alle inadeguate assunzioni di
ascorbato perché questo metabolite onnipresente è implicato in tantissimi
importanti meccanismi del proceso vitale. La normalità può essere restaurata
facilmente con il semplice rifornimento dell’ascorbato. Discussione
C’è una evidenza schiacciante che il fumo distrugge l’ascorbato del corpo,
inoltre che l’ascorbato ad alti livelli è un antistressante, anticarcinogeno e
disintossicante. Ulteriore evidenza per il suo uso nella prevenzione e nel
trattamento del cancro è stata fornita da Burk e collaboratori presso il
National Cancer Institute con le scoperte che alti livelli di ascorbato erano
tossici e letali per le cellule cancerose ed innocui per le cellule normali (Benade
et al., 1969). Il lavoro di Pauling e Cameron (Cameron and Pauling, 1973) sulla
azione inibitoria degli ascorbati sull’enzima cellulare ialuronidase, pone le
basi del razionale per il suo uso nell’inibire la carcinogenesi e le metastasi.
Cameron e Pauling (1974) e Cameron e Campbell (1974) hanno fornito sia il
razionale che i test clinici per questa terapia megascobica del cancro. Dati
ulteriori sulla terapia megascorbica del cancro si sono ricavati dalla storia
naturale dell’ascorbato (Stone, 1974b) ed anche per il suo uso nella leucemia (Stone,
1974c). L’intero soggetto dell’effetto di megascorbati sulla salute umana è
stato rcentemente rivisto (Stone, 1972b).
L’insieme di queste prove può essere usato per formulare un semplice ed
economico regime medico preventivo megascorbico per l’uso pratico da parte dei
fumatori per inibire o ritardare o perfino possibilmente prevenire le eventuali
conseguenze di malattie dovute alla esposizione cronica alle alte concentrazioni
dei costituenti irritanti e tossici del fumo di tabacco. Il regime
comprenderebbe la correzione completa della malattia genetica, ipoascorbemia,
per mezzo della assunzione giornaliera di ascorbato sufficiente per malattie di
piccolo stress. Questa sarebbe la stessa assunzione dei non fumatori più da 3 a
5 g addizionali per ciascun pacchetto di sigarette fumato. A causa delle
variazioni individuali umane la dose di base di ascorbato stimata in condizioni
di piccolo stress può variare entro la gamma da 5 a 20 g al giorno. Questi sono
dei numeri suggeriti inizialmente, che potrebbero essere rivisti sulla base di
informazioni provenienti da prove ulteriori
L’uso dell’ascorbato in polvere dissolto nei cibi e nelle bevande è il modo più
conveniente di ingestione piuttosto che ingoiare una miriade di compresse.
L’acido ascorbico dal sapore fortemente aspro è limitato a certi cibi e bevande
acidosi, mentre il
relativamente insapore sodio ascorbato può essere aggiunto a tutti i cibi e
bevande in quantità multigrammi senza un cambio di sapore apprezzabile. 2 L’ascorbato
va aggiunto al cibo immediatamente prima di servirlo.
Sommario Si è sviluppato un regime megascorbico profilattico semplice ed
economico per fornire un normale metabolite dei mammiferi al richiesto dosaggio
quotidiano per incrementare la resistenza del fumatore agli stress del fumo e
per ritardare l’ insorgere o possibilmente prevenire le varie patologie dovute
al fumo. Questo metabolite essenziale, l’ascorbato, è ben documentato come
agente antistressante, anticarcinogeno, disintossicante e come un mezzo per
prevenire nei fumatori i cancri della vescica. Il fumo distrugge l’ascorbato
normalmente presente nel corpo, il che causa lo “scorbuto del fumatore”. Questo
regime non solo rimpiazza l’ascorbato distrutto, ma corregge anche il grave
difetto genetico, la ipoascorbemia
Da 3 a 5 g di ascorbato per ciascun pacchetto di sigarette fumato è l’assunzione
stimata in aggiunta alla assunzione di base correttiva (per i non fumatori)
nella gamma dai 5 ai 20 g di ascorbato giornaliero. 2 le polveri di acido
ascorbico o dell’ascorbato di sodio dovrebbero essere disponibili nei drugstore
o nei negozi di “cibi naturali”.
RIFERIMENTI
• FUNK, C.: The Etiology of the Deficiency Diseases. J. State Med. 20:341-368,
1912.
• STONE, I..: On the Genetic Etiology of Scurvy. Acta Genet. Med. et Gemel.
15:345-350, 1966.
• STONE, I.: Hypoascorbemia, the Genetic Disease Causing the Human
Requirement for Exogenous Ascorbic Acid. Persp. Biol. Med. 10:133-134, 1966a.
• STONE, I.: The Genetic Disease Hypoascorbemia: A Fresh Approach to an
Ancient Disease and Some of Its Medical Implications. Acta Genet. Med. et
Gemel. 16:52-62, 1967.
• STONE, I.: The Natural History of Ascorbic Acid in the Evolution of the
Mammals and Primates and its Significance for Present Day Man. J. Orthomol.
Psych. 1:82-89, 1972.
• CHATTERJEE, I. B.: Evolution and the Biosynthesis of Ascorbic Acid. Science
182:1271-1272, 1973.
• SUBRAMANIAN, N. et al.: Role of L-Ascorbic Acid on Detoxication of
Histamine. Biochem. Pharmacol. 22: 1671-1673, 1973.
• STONE, I.: Studies of a Mammalian Enzyme System for Producing Evolutionary
Evidence on Man. J. Phys. Anthrop. 3:83-85, 1965.
• Food and Nutrition Board, National Research Council, Recommended Daily
Allowances, Eighth Edition. Nat. Acad. of Sciences, Washington, D.C., 1974.
• STONE, I.: Hypoascorbemia, Our Most Widespread Disease. Bull. Nat. Health
Fed. 18: No. 10 6 9, 1972a.
• STONE, I.: Megiascorbatos In Health, Longevity and Therapy. Bull. Nat. Health
Fed. 20: No. 10 15 17 27 30, 1974.
• STONE, I.: Humans, the Mammalian Mutants. Amer. Lab. 6:32-39, 1974a.
• STRAUSS, I. M., and SCHEER, P.: Effect of Nicotine on Vitamin C Metabolism.
Intnl. Z. Vitaminforsch. 9:39-49, 1939.
9
• ANDRZEJEWSKI, S. W.: Studies on the Toxicity of Tobacco and Tobacco
Smoke. Acta Med. Polon. V 407,408, 1966.
• VENULET, F., and MOSKWA, Z.: Z. Spraw. Posiedz. Lodz krego Tow
Naukuwego, VI:1 10, 1951 [this reference may be garbled].
• VENULET, F., and MOSKWA, Z.: Z. Pol. Tyg. Lek., 7:281,1952 [this reference
may be garbled].
• VENULET, F.: Tobacco Smoke and Ascorbic Acid. Endok?? 30: 345-357, 1963
[reference garbled]
• VENULET, F. and DANYSZ, A.: A. Podiatria Pol. 30:811, 1955.
• McCORMICK, W. J.: Ascorbic Acid as a Therapeutic Agent. Arch. Pediat. 69:
151-159, 1952.
• BOURQUIN, A., and MUSMANN, O. P.: Preliminary Report on the Effect of
Smoking on the Ascorbic Acid Content of Whole Blood. Amer. J. Digest. Dis. 20:
75-77, 1953.
• GOYANNA, C.: Tobacco and Vitamin C. Brasil Med. 69: 173-177, 1960.
• DIETRICH, G. and BUCHNER, M.: Contribution to the Vitamin C Metabolism
of Smokers. Deutsche Gesundheitwiesen 15: 2494-2495, 1960.
• DURAND, C. H., AUDINOT, M. and FRAJDENRAJCH, S.: Latent
Hypovitaminosis C and Tobacco. Concours. Med. 84: 4801-4806, 1962.
• CALDER, J. H., CURTIS, R. C., and FORE, H.: Comparison of Vitamin C in
Plasma and Leucocytes of Smokers and Non-Smokers. Lancet 1: 556, 1963.
• RUPNEWSKA, Z. M.: Ascorbic Acid in Smokers and Non-Smokers Pol.Tyg.
Lek. 19: 1259-1283, 1964.
• RUPNIEWSKA, Z. M.: Duration of Smoking and the Content of Ascorbic Acid
in the Body. Pol. Tyg. Lek. 20: 1069-1071, 1965.
• BROOK, M. and GRIMSHAW. J. J.: Vitamin C Concentration of Plasma and
Leukocytes as Related to Smoking Habit, Age and Sex of Humans. Amer. J Clin.
Nutr. 21:1254-1258, 1968.
• PELLETIER, O.: Smoking and Vitamin C Levels In Humans. Amer. J. Clin.
Nutr. 21:1259-1267, 1968.
• EVANS, J. R., HUGHES, R. W., and JONES, P. R.: Some Effects of Cigarette
Smoke on Guinea Pigs. Proc. Nutr. Soc. 26: xxxvi, 1967.
• DEGWITZ, E., and STAUDINGER, H.: Ascorbic Acid and Dehydroascorbic
Acid in the Hydroxylation of Acetanilide by Rat Liver Microsomes. Hoppe-
Seyler’s Z. Physiol. Chem. 341: 120-133, 1965.
• DEGWITZ, E., and STAUDINGER, H.: Hydroxylation of Acetanilide By Liver
Microsomes of Normal and Scorbutic Guinea Pigs. Hoppe-Seyler’s Z. Physiol.
Chem. 342: 63-72, 1965a.
• WARREN, F. L.: Aerobic Oxidation of Aromatic Hydrocarbons in the Presence
of Ascorbic Acid. Biochem. J. 37: 331-341, 1943.
• LEIBOWITZ, J. and GUGGENHEIM, C.: On the Detoxicating Effect of Ascorbic
Acid. Intnl. Z. Vitaminforsch. 8:8-24, 1938-39.
• VAUTREY, M.: Protective Effect of Vitamin C Against Poisons. Praxis 284-288,
1951.
10
• BUNDESEN, H. N., ARON, H. C. S., GREENBAUM, R. S., FARMER, C. J.,
and ABT, A. F.: The Detoxifying Action of Ascorbic Acid in Arsenical Therapy.
J. Amer. Med. Assn. 117: 1692-1695, 1941.
• DELP, M.: Ascorbic Acid in the Treatment of Arsenical Dermatitis. J. Kansas
Med. Soc. 42: 519-522, 1941.
• McCHESNEY, E. W.: Further Studies on the Detoxication of the Arsphenamines
By Ascorbic Acid. J. Pharmacol. Exp. Therap. 84:222-235, 1945.
• MAROCCO, N., and RIGOTTI, E.: Kidney Protective Effect of Vitamin C in
Arsenic Poisoning. Minerva Urol. 14: 207-212, 1962.
• DAINOW, I.: Vitamin C: The Antitoxic Vitamin. Rev. Med. Suisse. Romande
61:521-535, 1941.
• HOLMES, H. N.: Effect of Vitamin C in Lead Poisoning. J. Lab. Clin. Med. 24:
1119-1127, 1939.
• MARCHMONT-ROBINSON, S. W.: Effect of Vitamin C on Workers Exposed to
Lead Dust. J. Lab. Clin. Med. 26:1478-1481, 1941.
• GONTZEA, J. L.: Vitamin C Requirements of Lead Workers. Intnl. Z. Angew.
Physiol. einschl. Arbeitphysiol. 20: 20-23, 1963.
• MARIN, J. V.: Treatment of Acute Mercurial Poisoning of Guinea Pigs with
Ascorbic Acid. Rev. Soc. Argent. Biol. 17:581-586, 1941.
• CHAPMEN, D. W., and SHAFER, C. F.: Mercurial Diuretics. Arch. Int. Med. 79:
449-456, 1947.
• MOKRANJAC, M., and PETROVIC, C.: Vitamin C as an Antidote in Cases of
Mercury Poisoning. C. R. Acad. Sci. Paris 258: 1341-1342, 1964.
• SAMITZ, M. H., SHRAGER, J., and KATZ, S.: Prevention of Injurious Effects
of Chromates in Industry. Ind. Med. Surg. 31: 427-432, 1962.
• DEY, P. K.: Protective Action of Ascorbic Acid on the Convulsive and Lethal
Actions of Strychnine. Indian J. Exp. Biol. 5: 110-112, 1967.
• MITTLER, S.: Protection Against Death Due to Ozone Poisoning. Nature
181:1063-1064, 1958.
• DAINOW, I.: Ascorbic Acid in Prophylaxis and Therapy of Sulfanilamide
Accidents. Dermatologia, 83: 43-49, 1941a.
• KRAJESOVICS Jr., P.: Prevention of Tap Water Methomoglobinemia in Infants.
Gyerekgyogyaszai 15:85-89, 1964.
• PELNER, L.: Effect of Ascorbic Acid on the Sensitivity to Salicylates. J. Lab.
Clin. Med. 28: 28-30, 1943.
• VOLYNSKII, B. G.: Effect of Some Vitamins on the Course of Phosphorus
Poisoning. Prom. Toksikol. Moscow Sbornik 319-326, 1960.
• BOBB, D.: Ascorbic Acid Protection against Toxicity of an Azo Dye Carcinogen
for Neurospora crassa. Biochem. Biophys. Acta 78: 795-797, 1963.
• ROFFO, A. H.: Tobacco and Bladder Cancer. Bol. Inst. Med. Exper. Para Estud.
Trat. Cancer 8: 273-324, 1931.
• U.S. Pub. Health Service: Health Consequences of Smoking. Pub. No. 1696, p.
153, 1968.
• BOYLAND, E., BUSBY, E. R., DUKES, C. E., GROVER, P. L., and MANSON,
D.: Further Experiments on Implantation of Materials into the Urinary Bladder of
Mice. Brit. J. Cancer 18: 575-581, 1964.
11
• KERR, W. K., BARKIN, M., LEVERS, P. E., WOO, S. K. C., and MENCZYK,
Z.: The Effect of Cigarette Smoking on Bladder Carcinogens in Man. Canadian
Med. Assn. J. 93: 1-7, 1965.
• PIPKIN, G. E., NISHIMURA, R., DUKE, G., and SCHLEGEL, J. U.:
Spontaneous Formation of Phenoxazine-3-one in Urine of patients of the Urinary
Bladder. Fed. Proc. 27: 1845, 1968
• PIPKIN, G. E., NISHIMURA, R., BANOWSKI, L., and SCHLEGEL, J. U.:
Stabilization of Urinary 3-HOA by Oral Administration of Ascorbic Acid. Proc.
Soc. Exp. Biol. Med. 126: 702, 1967.
• SCHLEGEL, J. U., PIPKIN, G. E., NISHIMURA, R., and DUKE, G. A.: Studies
on the Etiology and Prevention of Bladder Carcinoma. Trans. Amer. Genito-
Urinary Surgeons 60: 14-21, 1968.
• THIELE, H.: Chronic Benzene Poisoning. Prac. Lek. 16:1-7, 1964
• BENADE, L., HOWARD, T., and BURK, D.: Synergistic Killing of Ehrlich
Ascites Carcinoma Cells by Iascorbato and 3-Amino-1,2,4 Triazole. Oncology
23:33-34, 1969.
• CAMERON, E., and PAULING, L.: Ascorbic Acid and the Glycosaminoglycans:
An Orthomolecular Approach to Cancer andOther Diseases. Oncology 27:181-
192, 1973.
• CAMERON, E., and PAULING, L.: The Orthomolecular Treatment of Cancer, I.
The Role of Ascorbic Acid In Host Resistance. Chem. Biol. Interactions 9:273-
283, 1974.
• CAMERON, E., and CAMPBELL, A.: The Orthomolecular Treatment of Cancer,
II. Clinical Trial of High Ascorbic Acid Supplements in Advanced Human
Cancer. Chem. Biol. Interactions 9:285-315, 1974.
• STONE, I.: Cancer Therapy in the Light of the Natural History of Ascorbic
Acid.
J. Internat. Acad. Metabiology 3:56-61, 1974b.
• STONE, I.: Megascorbic Therapy of the Disease Called “Leukemia.” Cancer
Control J. 2: No 1, 1-4, 1974c.
• STONE, I.: The Healing Factor: “Vitamin C” Against Disease. Grosset and
Dunlap, Inc., N. Y. 1972b.
Da Orthomolecular Psychiatry, 1976, Volume 5, Numero 1, pag. 35-42
[Nota:a causa di errori di trascrizione, uno o più riferimenti potrebbero essere
ingarbugliati; questi sono annotati - IascorbatoWeb ed.]
HTML Revised .
Corrections and formatting © 1999-2003 IascorbatoWeb
12
http://digilander.libero.it/genfranco/Immagini/irwinstonefumatore.pdf
Quindi non essere CARENTI di "ALIMENTI ESSENZIALI" ma sopratutto di ACIDO
ASCORBICO è il miglior aiuto che si possa dare al proprio corpo per vincere la
droga, in quanto sono quelli che forniscono al corpo le DIFESE IMMUNITARIE, che
avendo quello tutto diventa più facile per mantenere una buona SALUTE.
La pagina recita:
""A questo punto una domanda: QUANTE INFORMAZIONI NASCONDE IL SISTEMA PER TENERCI
MALATI E SCHIAVI?
Lo vediamo insieme?
Prima di procedere ho definito chiaramente che questo SILICIO è uno degli
"ALIMENTI ESSENZIALI" nel quale SONO STATO GENERATO, quindi è come tutti loro
SCRITTO A LETTERE DI FUOCO NEL MIO DNA.
A conferma il file del Ministero della Salute della RGR (Razione Giornaliera
Raccomandata", che elenca, senza ombra di dubbio, TUTTI questi "ALIMENTI
ESSENZIALI" che denomina INTEGRATORI, ma dato che personalmente non me la sento
di dire di essere stato GENERATO negli INTEGRATORI, mi sono permesso di dare
loro una denominazione che ritengo più consona alla mie esistenza al mondo,
"ALIMENTI ESSENZIALI".
Questa tabella riporta tra gli altri, stabilendo dei valori massimi giornalieri
ammessi nelle confezioni proposte dalle ditte o industrie farmaceutiche che le
propongono sul mercato:
vitamina A mcg 1200
vitamina D mcg 25
vitamina E mg 36
vitamina K mcg 105
vitamina C mg 1000
tiamina (vitamina B1) mg 25
...............
potassio non definito
CLORO non definito
calcio mg 1200
fosforo mg 1200
magnesio mg 450
..............
FLUORO mg 4
selenio mcg 83
...............
BORO mg 1.5
sodio non definito
SILICIO NON DEFINITO
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1268_listaFile_itemName_5_file.pdf
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/razionerg.htm
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoevitaminaK2.htm
se è giusta questa parola, oppure è il caso che vengano denominati diversamente,
cercando una parola più consona al compito svolto da questi.
Come abbiamo fissato sopra, questi elementi sono nel liquido seminale maschile
di TUTTI gli animali al mondo da dove inizia la vita futura, ed anche nel SANGUE
di ognuno di loro, e non solo, ma sono anche nella LINFA dei vegetali dai
quali la medicina dice:
"Per ingoiare VITAMINA C (ACIDO ASCORBICO) devi ingoiare frutta e verdura"
Quindi abbiamo certezza che i maggiori fornitori di VITAMINA C (ACIDO ASCORBICO)
sono i VEGETALI, quindi, sapendo che questo "ALIMENTO ESSENZIALE" AUTOPRODOTTO
da ogni individuo, che per essere presente in ogni parte del suo corpo DEVE
obbligatoriamente circolare nella sua LINFA.
Quindi ho certezza che sono scritti a lettere di fuoco nel DNA di OGNI ESSERE
VIVENTE.
Ho anche certezza che sono gli stessi che AUTOPRODUCONO le DIFESE IMMUNITARIE, che
sono quelle che prevengono e guariscono le malattie.
Quindi personalmente, vergognandomi della parola "integratori" mi sono permesso di denominarli:
"ALIMENTI ESSENZIALI".
Come vedi, scrivo la parola in maiuscolo e tra virgolette, questo per rispetto a
questi "ALIMENTI ESSENZIALI", nei quali mio padre mi ha GENERATO, ed è per questo
che sono quì a scrivere per te, e ti pare poco?
QUINDI, ALTRO CHE "integratori" che devi ingoiare solo ogni tanto, dei quali il
tuo farmacista ti dice di ingoiare solo per un periodo e poi smettere altrimenti
ti affaticano i reni ed il fegato!
Lui sà benissimo che invece affaticano i suoi incassi!
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm
Parte la campagna contro il tabagismo promossa dal Ministero della Salute con
testimonial Nino Frassica. Il 50% dei fumatori muore in media 14 anni prima
Il fumo in Italia è la principale causa di morte: dai 70.000 agli 83.000 decessi
l’anno e oltre il 25% di questi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Lo
afferma il ministero della Salute, che ha presentato oggi una nuova campagna
contro le sigarette intitolata: “Ma che sei scemo”.
La campagna del Ministero della Salute
I fumatori in Italia sono circa 10,3 milioni (di cui 6,2 mln uomini e 4,1 mln
donne) e l’iniziativa del ministero punta il dito contro il consumo e gli stili
di vita, sottolineando come fumare faccia venire il cancro, danneggi chi sta
intorno e possa portare alla morte: per la salute semplicemente quindi una cosa
“scema”, da qui il titolo. Testimonial l’attore Nino Frassica, protagonista dei
vari spot e messaggi che saranno lanciati da fine settembre sui vari media.
Da 20 minuti a 20 anni: come cambia il corpo quando si smette di fumare
Un percorso lungo 20 anni
La diffusione del tabagismo
Secondo i dati Istat del 2014 gli uomini che fumano di più sono i giovani adulti
di età compresa tra i 25 e i 34 anni, con una percentuale del 26,4%; per le
donne la classe con una prevalenza più alta è diventata quella delle giovani tra
i 20 e i 24 anni, con una percentuale del 20,5%. Il tabagismo è un fenomeno
molto diffuso anche tra gli studenti delle superiori. Una ricerca recente ha
trovato che il 23,4% degli studenti intervistati fuma sigarette (erano il 20,7%
nel 2010) e il 7,6% lo fa ogni giorno.
Ecco i metodi più collaudati per smettere di fumare
Tutti i danni del fumo, dai tumori all’impotenza
Aumentano tentativi di smettere ma l’80% falliscono
Sempre l’Istat ha fotografato i dati sugli ex fumatori: sono circa 12,5 milioni
(il 23,3%); di questi 7,9 milioni sono uomini (il 30,8%) e 4,5 milioni sono
donne (il 16,3%). Dai dati delle indagini annuali DOXA/ISS-OFAD, nel 2013 sono
aumentati i tentativi per smettere di fumare (30,2% vs 23% dell’anno
precedente), ma l’80% di chi ha tentato di smettere ha fallito.
In calo nel corso del 2014 le vendite dei prodotti del tabacco: ridotte del
5,4%, rispetto al 2011. In particolare le vendite di sigarette si sono ridotte
dell’5,7% (quasi 2 pacchetti in meno al mese acquistati da ciascun fumatore).
È da notare, inoltre, che per il 2012, se anche per la prima volta in 10 anni le
vendite del tabacco trinciato (per le sigarette «fai da te»: RYO - Roll Your Own)
sono leggermente diminuite (-0,7%) comunque dal 2004 sono più che quintuplicate.
Questo tipo di tabacco è arrivato a rappresentare il 5,1% del mercato (le
sigarette il 92.8%), ha un costo inferiore rispetto alle sigarette ed è, quindi,
particolarmente «appetibile» per i giovani consumatori.
Cinque consigli pratici per evitare il fumo passivo
Vietate il fumo dentro casa vostra
I dati nel mondo: 6 milioni di morti
Nel mondo il tabacco provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti
stradali, omicidi e suicidi messi insieme. L’epidemia del tabacco è una delle
più grandi sfide di sanità pubblica della storia. È quanto emerge dai dati sul
tabagismo in Italia e nel mondo, presentati al Ministero della Salute.
A livello mondiale, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima che il
consumo di tabacco uccida attualmente quasi 6 milioni di persone ogni anno. In
Europa, il fumo uccide, ogni anno circa 700.000 persone (equivalenti alla
popolazione della città di Francoforte), il che rende il consumo di tabacco il
principale rischio evitabile per la salute.
Circa il 50% dei fumatori muore in media 14 anni prima e chi fuma è affetto per
più anni da condizioni precarie di salute nel corso della vita.
Infine ogni anno, 19.000 europei non fumatori muoiono per effetto
dell’esposizione al fumo passivo, a casa o sul luogo di lavoro.
16 settembre 2015 (modifica il 16 settembre 2015 | 21:08)
Se l'italiano è la tua lingua leggi sotto.
Se hai cliccato sul traduttore e vuoi leggere la pagina
nella tua lingua clicca sulla riga.
il link è: https://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/15_settembre_16/italia-fumo-causa-83mila-decessi-l-anno-prima-causa-morte-6c387a82-5c5c-11e5-83f0-40cbe9ec401d.shtml?fbclid=IwAR2qPB3XrxyqC-OqWUb6TJxQiCpwrsAsFqugp1aH8OXja2w_a1r4uAKHOSw
Sai cosa è il
CLORURO DA MAGNESIO
? vai su
http://clorurodimagnesio.altervista.org/
Ecco invece i siti che potrebbero cambiarti
la VITA
www.dr-rath-foundation.org
www.massimopietrangeli.net
www.aerrepici.org/forum/forum.asp?FORUM_ID=1
I link che NON ti devi perdere sono: cliccaci sopra poi te li leggi con comodo.
http://acidoascorbico.altervista.org/VolontariWEB.com_files/lapelle.htm
http://acidoascorbico.altervista.org/VolontariWEB.com_files/lettura.htm
http://acidoascorbico.altervista.org/VolontariWEB.com_files/esperienze.htm
Se NON hai ancora visitato il nostro sito ti consiglio di visitarlo e
per capire cosa è l'ACIDO ASCORBICO devi leggere le pagine più importanti
che sono:
CHI SIAMO,
LA DONNA,
SITO SECONDO,
SITO TERZO,
SITO QUARTO,
SITO SESTO,
SITO DECIMO.
Quindi
clicca per
SAPERNE
di più sull'ACIDO
ASCORBICO