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inoltre è un
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ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm
Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Per la vitamina K2 e la sua essenzialità
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm
Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi
indispensabile per ogni essere vivente
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoevitaminaK2.htm
Ecco spiegato da questo
studio il ruolo dell'ACIDO ASCORBICO nella protezione della pelle dai raggi UV
quando ci si espone per AUTOPRODURRE la vitamina D trasmutando il COLESTEROLO
già AUTOPRODOTTO nel fegato.
Quindi è confermato utile usarlo come protettivo dalle scottature quando si và
al mare esponendosi al sole, quindi ai raggi UV.
Si deve quindi EVITARE COME LA PESTE i prodotti chimici denominati "creme
solari" o "doposole" ecc, che non sono altro che PRODOTTI CHIMICI CANCEROGENI.
Quindi mettendo 3-4 cucchiaini di ACIDO ASCORBICO ed un cucchiaino di CLORURO DI
MAGNESIO, e 15 ml di SILICIO ORGANICO in un bicchiere di acqua di rubinetto
nello spruzzino, questi "ALIMENTI ESSENZIALI" ti regalano abbronzatura ma
sopratutto TANTA SALUTE.
Per le pelli chiare ed i bambini, si deve aumentare le dosi di ACIDO ASCORBICO
poichè non ci sono dosi nocive pericolose, MAI.
Una parte dello studio in oggetto recita:
"La vitamina C (acido
ascorbico) svolge un ruolo importante nel mantenimento della salute della pelle
e può promuovere la differenziazione dei cheratinociti e ridurre la sintesi di
melanina, portando alla protezione antiossidante contro il fotodamaggio indotto
dai raggi UV. La pelle normale ha bisogno di alte concentrazioni di vitamina C,
che svolge molti ruoli nella pelle, tra cui la formazione della barriera cutanea
e del collagene nel derma, la capacità di contrastare l'ossidazione della pelle
e la modulazione delle vie del segnale cellulare di crescita e differenziazione
cellulare. Tuttavia, la carenza di vitamina C può causare o aggravare
l'insorgenza e lo sviluppo di alcune malattie della pelle, come la dermatite
atopica (AD) e la porfiria cutanea tarda (PCT). I livelli di vitamina C nel
plasma sono diminuiti nell'AD e la carenza di vitamina C può essere uno dei
fattori che contribuisce alla patogenesi della PCT. D'altra parte, alte dosi di
vitamina C hanno ridotto significativamente la vitalità delle cellule tumorali,
così come l'invasività e hanno indotto l'apoptosi nel melanoma maligno umano. In
questa recensione, riassumeremo gli effetti della vitamina C su quattro malattie
della pelle (porfiria cutanea tarda, dermatite atopica, melanoma maligno e
herpes zoster e nevralgia post-erpetica) e metteremo in evidenza il potenziale
della vitamina C come strategia terapeutica per trattare queste malattie,
sottolineando l'applicazione clinica della vitamina C come adiuvante per i
farmaci o la terapia fisica in altre malattie della pelle."
Sulla pagina originale 102 altri studi confermano il beneficio
dell'ACIDO ASCORBICO per la pelle.
Una pagina recita:
"Devo riportare una esperienza fatta da Franca e me. Siamo neri come il carbone!!! e sapete come abbiamo ottenuto questa abbronzatura? Facile. Franca si è procurata uno spruzzino ed ogni mattina preparavo 1/2 bicchiere di acqua di rubinetto con sciolto 2 cucchiaini di ACIDO ASCORBICO, oppure 1 bicchiere con 3-4 cucchiaini di ACIDO ASCORBICO, ed 1 cucchiaino di CLORURO DI MAGNESIO, e 15 ml di SILICIO ORGANICO, secondo se lo passavamo anche a qualche vicino. Appena distesi sul lettino ci spruzzavamo quel liquido su tutto il corpo e VIA!!! se capitava che si entrava in acqua si ripetevano gli spruzzi dopo esserci asciugati, e quindi lo lo ripetevamo, buttando l'avanzo prima di tornare in albergo. Il pomeriggio tornavo a prepararne un'altra dose che rispruzzavamo come se fossero micidiali creme ma senza il bisogno di spalmare. I risultati? Ieri il nostro amico Lucio, albergatore si è complimentato poichè eravamo i più abbronzati dell'albergo. Faccio presente che le persone che erano vicini di ombrellone e si sono scottate l'abbiamo spruzzato con profitto, difatti più nessun dolore e la loro pelle non ha sviluppato le classiche bolle. Provare per credere.
Questo il video che ti dimostra la mia salute attuale:
A
Rimini la corsa sulla passerella:
https://www.facebook.com/video/video.php?v=645764578769642
da questa pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/acidoascorbicocremesolari.htm
Si è parlato del BISFENOLO A (BPA) putroppo cancerogeno ed
inserito nella plastica di uso giornaliero.
Ora invece voglio parlarvi del RETINIL PARLMITATO che in quanto a questo NON
SCHERZA, eppure lo troviamo nelle creme di bellezza e sopratutto nelle creme
solari consigliate insistentemente anche da dottori in TV spacciandole come
"PROTEZIONE SOLARE", ma in effetti cosa fanno immettere dai PORI nel sangue alle
IGNARE persone?
Dite poco, dato che le prime sono di uso giornaliero?
Dell'articolo devo sottolineare una realtà INGANNEVOLE che abbiamo subito per
decenni:
"Per decenni ci hanno terrorizzato con la storia che il sole ci fa venire il
cancro della pelle, su cui non tutti concordano. Le creme solari, forse
prevengono il cancro della pelle, ma in compenso potrebbero farci venire il
tumore da qualche altra parte, considerata la concentrazione di porcherie
chimiche che contengono. In America l’ industria del cosmetico vende creme
solari con sostanze cancerogene e poi fa donazioni alla “American Cancer
Society” (associazione non-profit per la lotta contro il tumore), che a sua
volta raccomanda alla gente l’uso delle creme solari per prevenire il cancro. La
solita storia di interessi economici che si cela dietro molto del contemporaneo
terrorismo medico (1, 2).
Quindi se usi le CREME SOLARI la vitamina D non puoi sicuramente AUTOPRODURTELA.
Inoltre uno studio condotto da scienziati del governo degli Stati Uniti suggerisce che retinile palmitato, una forma di vitamina A, può accelerare lo sviluppo di
tumori della pelle e lesioni quando applicato sulla pelle, in presenza della
luce solare (NTP 2012). I funzionari in Germania e Norvegia hanno ammonito che
retinile palmitato e altri ingredienti di vitamina A nei prodotti cosmetici
potrebbero contribuire alla vitamina A tossicità a causa di un'eccessiva
esposizione (tedesco BfR 2014, norvegese 2012a SCFS).
Avete un’idea di quante e quali sostanze chimiche vi state spalmando addosso?
Negli ultimi decenni la nostra consapevolezza riguardo agli additivi chimici
presenti negli alimenti è cresciuta sempre di più. Stiamo attenti a quello che
compriamo e spesso valutiamo nel dettaglio gli ingredienti di ogni prodotto.
L’industria alimentare si è adeguata alle nuove normative e soprattutto alla
sensibilità del consumatore, eliminando molte sostanze nocive o presunte tali e
sforzandosi di trovare delle alternative naturali. Oggi è normale vedere scritto
sui vari prodotti alimentari diciture del tipo “senza coloranti e conservanti”,
“senza additivi”, “senza polifostati”, ecc. La situazione, probabilmente,
migliorerà sempre di più.
Perché non prestiamo la stessa attenzione quando compriamo un cosmetico o un
prodotto per l’igiene personale? Forse perché mangiare è diverso da spalmarsi
qualcosa sulla pelle? Certamente lo è! L’involucro cutaneo non ha una funzione
di “accoglimento” e di “digestione” come il tratto gastro-intestinale, ma ha pur
sempre una certa capacità d’assorbimento…anzi a livello cutaneo la situazione
potrebbe essere peggiore perché almeno l’intestino opera una certa selezione su
quello che assorbe. L’effetto finale è che diverse sostanze applicate
esternamente raggiungono i tessuti e il torrente sanguigno esattamente come
fanno gli alimenti o le bevande. Ricordo che l’industria cosmetica utilizza
circa 13.000 tra sostanze sintetiche e semisintetiche e molte di queste sono
state poco valutate da un punto di vista della tossicità.
Per decenni ci hanno terrorizzato con la storia che il sole ci fa venire il
cancro della pelle, su cui non tutti concordano. Le creme solari, forse
prevengono il cancro della pelle, ma in compenso potrebbero farci venire il
tumore da qualche altra parte, considerata la concentrazione di porcherie
chimiche che contengono. In America l’ industria del cosmetico vende creme
solari con sostanze cancerogene e poi fa donazioni alla “American Cancer
Society” (associazione non-profit per la lotta contro il tumore), che a sua
volta raccomanda alla gente l’uso delle creme solari per prevenire il cancro. La
solita storia di interessi economici che si cela dietro molto del contemporaneo
terrorismo medico (1, 2).
Gli industriali del cosmetico affermano che i prodotti chimici presenti nelle
loro creme non vengono assorbiti all’interno del corpo, ma gli studi dimostrano
il contrario: almeno quattro tra i più comuni filtri solari vengono assorbiti
eccome, dato che sono stati ritrovati non solo negli strati più profondi della
pelle, ma anche nelle urine (4). E poi, c’è da chiedersi come potrebbero
funzionare certi farmaci veicolati con il cerotto (nicotina, ormoni,
cardiologici) ?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/cremesolariinganno.htm
Quanta pazienza avete! scusate la mia sfacciataggine.
Invece personalmente NON MI STANCO MAI!!!
Difatti rieccomi a parlarvi della vitamina D, quella che per AUTOPRODURCI
servono SOLO DUE COSE:
1) il COLESTEROLO dichiarato CATTIVO dalla medicina, ma che in effetti è anche
lui già AUTOPRODOTTO e non riesco a capire che il mio corpo sia tanto STUPIDO DA
AUTOPRODURSENE IN PIU' PER ARRECARSI DANNO, e voi?
2) il SOLE, sorgente DI VITA PER OGNI ESSERE VIVENTE.
Eppure ci hanno insegnato per molti anni che il COLESTEROLO ci causa gli ICTUS e
gli INFARTI facendoci ingoiare pastiglie CHIMICHE, il cui "PRINCIPIO ATTIVO" nel
nostro corpo NON CI DEVE STARE. Che presa in giro!
"Ed ancora altri se lo riterrà opportuno, ma a questo punto, tu innocentemente
dovresti chiedergli di fare nel tuo sangue pure la ricerca del "principio attivo" (così viene
chiamato l'agente del FARMACO che stai ingoiando, vero?).
A questo punto lui ti dirà sorridendo che non si può.
Allora tu dovresti chiedergli:
"scusi dottore, ma se non si può vuol dire che questo "principio attivo" NON
DEVE ESSERE NEL MIO SANGUE, vero?
Ma se non deve essere nel mio sangue, cosa farà mai nel mio corpo? lei me lo sà
dire e spiegare chiaramente?"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova30/Immagini/esamedelsangue.htm
Ora vuoi ovviare a queste FALSITA' dei "PROTETTIVI SOLARI" prodotti CHIMICI
CANCEROGENI?
La pagina recita:
CREME SOLARI: VITAMINA A ,RETINILE PALMITATO
CANCEROGENO,TOSSICO
"TRADUZIONE dall'inglese
Consumer Attenzione: cancerose Vitamina-A retinoidi si trovano in molti prodotti
per la cura personale, oltre protezioni solari
Senatore Charles Schumer (D) ha recentemente sollecitato un'azione rapida da
parte della FDA relativa alle nuove prove cliniche di un legame tra Palmitate
Retinyl per uso topico e il cancro della pelle per le creme solari, giusto in
tempo per l'estate. Retinyl palmitato è un derivato della vitamina A
stabilizzato, utilizzato in oltre 500 filtri solari popolari, ma come ad una
società emergente naturale cura della pelle, i potenziali pericoli si estendono
ben oltre i prodotti solari.
"Centro Nazionale della FDA per la ricerca tossicologica e il National
Toxicology Program hanno condotto studi che suggeriscono un possibile legame tra
il cancro della pelle e palmitato retinile," Schumer ha detto nel corso di una
recente conferenza.
Retinyl palmitato è un derivato della vitamina A stabilizzato, utilizzato in
oltre 500 filtri solari popolari, ma come ad una società emergente naturale cura
della pelle, i potenziali pericoli si estendono ben oltre i prodotti solari.
"Protezioni solari sono solo una piccola parte del mercato palmitato retinile.
Ci sono centinaia di altri prodotti che lo utilizzano come ingrediente attivo
tra sieri anti-età, creme per la pelle, cosmetici ed anche prodotti alimentari.
Abbiamo sempre guidato lontano da usare palmitato retinile o qualsiasi suo
contenuto di vitamina A sintetica parenti, perché le prove per i potenziali
problemi è stato fuori per anni ", dice Wayne Perry, sviluppatore di prodotti di
piombo per Greensations, una società naturale cura della pelle conosciuta per
loro marchi ThermaSkin , ThermaScalp e tendenze giovanili .
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/retinilepalmitatocremesol.htm
"Per
decenni ci hanno terrorizzato con la storia che il sole ci fa venire il cancro
della pelle, su cui non tutti concordano. Le creme solari, forse prevengono il
cancro della pelle, ma in compenso potrebbero farci venire il tumore da qualche
altra parte, considerata la concentrazione di porcherie chimiche che
contengono."
"Perché non prestiamo la stessa attenzione quando compriamo un cosmetico o un
prodotto per l’igiene personale? Forse perché mangiare è diverso da spalmarsi
qualcosa sulla pelle? Certamente lo è! L’involucro cutaneo non ha una funzione
di “accoglimento” e di “digestione” come il tratto gastro-intestinale, ma ha pur
sempre una certa capacità d’assorbimento...anzi a livello cutaneo la situazione
potrebbe essere peggiore perché almeno l’intestino opera una certa selezione su
quello che assorbe. L’effetto finale è che diverse sostanze applicate
esternamente raggiungono i tessuti e il torrente sanguigno esattamente come
fanno gli alimenti o le bevande. Ricordo che l’industria cosmetica utilizza
circa 13.000 tra sostanze sintetiche e semisintetiche e molte di queste sono
state poco valutate da un punto di vista della tossicità."
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/cremesolari.htm
e questo?
Ti laveresti i capelli e i denti con olio per freni, sgrassatore per motori o antigelo per radiatori ? Ingredienti potenzialmente
dannosi si trovano in molti prodotti di ogni giorno per la cura della persona,
, tu e la tua famiglia probabilmente siete esposti ad agenti potenzialmente
cancerogeni ogni volta che entrate nel vostro bagno. Hai mai
letto le etichette sulle confezioni di un deodorante, della crema da barba,
dello shampoo, del dentifricio e colluttorio, ecc.?
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/cremenocive.htm
e questo?
Quanti di noi sanno che esiste e continua ad aumentare
l'inquinamento domestico?
Le nostre case sono piene di tossicità, provocate dai materiali con cui sono
costruite, dalle pitture e particolarmente dai mille prodotti inquinanti che
usiamo con consapevolezza spray, deodoranti per la casa e per la persona.
prodotti di pulizia per la casa ed per il copro.
I nostri bambini gattonano ed i nostri AMICI VIVONO e giocano su pavimenti
puliti con sostanza inquinanti. Toccano ogni cosa pulita e ripulita da
disinfettanti tossici, poi si portano le mani alla bocca mentre i nostri
animali, se cade del cibo ci passano addirittura la lingua sopra. L'inquinamento
lo mangiano prima di sedersi a tavola, mentre i nostri animali lo mangiano prima
di fare il parto nel suo contenitore ben pulito.. Ecco quindi che possiamo
comprarci delle zucchine biologiche - sperando che siano davvero biologiche -
torniamo a casa e laviamo le zucchine nel lavandino che abbiamo precedentemente
lavato con un bel detersivo ad alta tossicità. Dopodichè cuciniamo le zucchine:
serviamo a tavola su piatti resi splendenti da uno dei tanti detersivi altamente
inquinanti e brillantati con sostanze altrettanto sospette di cui non vogliamo
chiederci la composizione.
Ponendo il caso che all'inizio di questa operazione le zucchine fossero davvero
biologiche, proviamo a chiederci quanto biologiche siano rimaste alla fine
dell'operazione.
Questo è un esempio dei tanti.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/chimicaecasa.htm
Lavarsi troppo frequentemente con detergenti aggressivi distrugge la
popolazione batterica della nostra pelle e ci espone alle malattie
Più o meno tutti siamo stati educati a lavarci regolarmente, rincorsi per casa
ogni sera dai due agli otto anni per essere immersi nella vasca. Tutto quello
che mamma e papà ci hanno insegnato riguardo l’igiene personale potrebbe però
essere dannoso per la salute.
Secondo una ricerca, infatti, lavarsi troppo frequentemente ridurrebbe il
numero e la varietà di batteri che si annidano sulla nostra pelle e fra i peli
del corpo. Ciò potrebbe portare ad uno squilibrio per l’organismo che ne
comprometterebbe la salute. Insomma, lavarsi potrebbe fare male e se durante
l’infanzia siete stati delicatamente invitati a passare sotto la doccia,
adesso avete di che recriminare.
Lo studio sull’igiene
La conclusione secondo cui ‘lavarsi troppo fa male alla salute’ arriva al
termine di una ricerca condotta dal Centro di Genetica dell’Università dello
Utah. Il team di ricercatori ha preso in analisi un campione di soggetti
mettendo in relazione il numero di docce a cui questi si sottopongono e la
funzionalità del loro sistema immunitario.
Pare quindi che i soggetti che si lavano meno di frequente e che utilizzano
meno detergenti aggressivi abbiano una popolazione di batteri più ricca e
varia. In particolare, analizzando gli Yanomami (una comunità che vive in
Amazzonia), è stato osservato che questi hanno una popolazione di microbi
della pelle maggiore delle altre. La ricchezza di batteri della pelle fa parte
di quel cordone di anticorpi che ci tutelano dalle malattie. Ed è dunque un
bene preservarla il più possibile.
Sebbene la ricerca non si esprima riguardo al numero di docce settimanali che
è opportuno fare, il consiglio esplicito è quello di evitare detergenti
aggressivi ricchi di parabeni, alluminio e siliconi, preferendovi invece
alternative naturali.
Igiene, proliferazione batterica e norme sociali: l’altra faccia della
medaglia
Sul versante opposto, rimane tuttavia chiaro che una scarsa igiene personale è
una delle ragioni per le quali la proliferazione batterica può essere dannosa
per l’organismo. La storia e l’attualità ci insegnano che in luoghi in cui non
esiste la possibilità di igienizzare gli ambienti si diffondono più
rapidamente una serie di malattie. Inoltre, le norme sociali e il rispetto per
le altre persone, ci impongono di lavarci abitualmente e avere un odore
gradevole.
Il segreto ancora una volta sembra dunque essere un buon bilanciamento nel
numero di docce, peccato che in questo caso lo studio non indichi dove si
trovi questo punto d’equilibrio.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/doccianonfabeneallasalute.htm
L'ultima esperienza, quella di Gigi Mar ne è un'altra conferma che le creme
solari causano i tumori, ma che ingoiando gli "ALIMENTI ESSENZIALI" e
spruzzandosi come sopra descritto in breve tempo è guarito da un basilioma.
Oggi cm ogni settembre dal 2007 mi reco x visita specialistica di controllo
dp asportazione melanoma maligno, la cosa simpatica che davvero divertente
notare l'incredulità del medico alla ricerca di un baslioma perduto.. Si avete
capito bene, l infermiera che sghignazzava ed il dottore che cercava la regione
esatta segnata l'anno precedente in cartella clinica, perché convinto di
trovarlo e semmai peggiorato. Imbarazzato mi ha chiesto lumi del basilioma, ed
io in tutta onestà gli ho raccontato che devess'er
stato l'acido ascorbico il clm e la lisina, utilizzato x nn scottarmi al mare.
Cn dispiacere ha ammesso che ebbi ragione a non eliminarlo l'anno precedente su
sua richiesta. Mi aspettavo mi chidesse modi, dosi ecc, ma invece piombato in
silenzio, capisco che ne era a conoscenza e mi limito ad aspettare ciò che
scriveva nel referto. Gli chiedo cortesemente di evitarmi RX al torace e
possibilmente di fare solo eco addominale x tener monitorato anche dei residui
di calcoli renali, così lo riporta in referto e mi dice che nn è la prassi e mi
dimette stizzito. Dopo 7 anni è la prima volta che esco da questo istituto cn un
sorriso esplosivo ma soprattutto cn una grande consapevolezza" GLI ALIMENTI
ESSENZIALI" e l'ennesimo ringraziamento ad una gran bella persona
Genre Franco.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1//Immagini/gigitumore.htm
L'esperienza di Francesco sul MELANOMA MALIGNO con 2 relative
operazioni che sono state causate dall'uso delle creme solari, mentre lui pensa
che a causarli sia stato il sole, in parte quì sotto o completa:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/francescopelle.htm
L'articolo recita:
"Altroconsumo lancia l'allarme: alcuni spray solari per bambini, che
si trovano in commercio, contengono sostanze vietate.
22 agosto 2018 - In commercio sono presenti diversi spray solari per bambini
contenenti sostanze vietate e potenzialmente pericolose.
A lanciare l’allarme è Altroconsumo, che durante alcuni test sulle creme solari
per i più piccoli, ha rilevato nella formulazione di alcuni prodotti, la
presenza di particelle vietate dalla legge."
Al riguardo mi permetto di chiedere: "E' mai possibile che i VELENI siano per
bambini o per adulti?
Cosa può esserci di diverso?
La età?
Il peso?
Mi pare che il VELENO IN OGNI OCCASIONE è pur SEMPRE VELENO, anche perchè ogni
individuo è a sè, ed a volte questo VELENO può essere più nocivo per un adulto
che per un bambino.
Quindi perchè questa IGNOBILE E FALSA distinzione?
Cosa non si fà per il BUSINESS (COMMERCIO), DENARO, PIL.
E' PAZZESCO.
Quindi mi permetto di avvisare ogni individuo indipendentemente dalla età, che
SPRUZZANDOSI O SPALMANDOSI questi VELENOSI PRODOTTI CHIMICI, CI SI GIOCA SEMPRE
LA SALUTE in ogni età.
Riguardo a TUTTE LE CREME, spray o meno, chiedo sempre:
"Le mangeresti? NO!?!?!?!?!?
Sono certo che ingoiandole avresti meno danni.
Perchè?
NON CI SI DEVE DIMENTICARE CHE I PORI della tua pelle permettono che questi
VELENI entrino nel tuo corpo, causando danno infiniti, proprio perchè il corpo
non ha previsto le difese immunitarie in proposito.
Evitare queste CREME puoi, sia per gli adulti che per i bambini, noi ne abbiamo
una esperienza di molti anni:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/cremesolarispraybambiniveleno.htm
TRADUZIONE
Ruolo della vitamina C nelle malattie della pelle
Astratto
La vitamina C (acido ascorbico) svolge un ruolo importante nel mantenimento
della salute della pelle e può promuovere la differenziazione dei
cheratinociti e ridurre la sintesi di melanina, portando alla protezione
antiossidante contro il fotodamaggio indotto dai raggi UV. La pelle normale ha
bisogno di alte concentrazioni di vitamina C, che svolge molti ruoli nella
pelle, tra cui la formazione della barriera cutanea e del collagene nel derma,
la capacità di contrastare l'ossidazione della pelle e la modulazione delle
vie del segnale cellulare di crescita e differenziazione cellulare. Tuttavia,
la carenza di vitamina C può causare o aggravare l'insorgenza e lo sviluppo di
alcune malattie della pelle, come la dermatite atopica (AD) e la porfiria
cutanea tarda (PCT). I livelli di vitamina C nel plasma sono diminuiti nell'AD
e la carenza di vitamina C può essere uno dei fattori che contribuisce alla
patogenesi della PCT. D'altra parte, alte dosi di vitamina C hanno ridotto
significativamente la vitalità delle cellule tumorali, così come l'invasività
e hanno indotto l'apoptosi nel melanoma maligno umano. In questa recensione,
riassumeremo gli effetti della vitamina C su quattro malattie della pelle (porfiria
cutanea tarda, dermatite atopica, melanoma maligno e herpes zoster e nevralgia
post-erpetica) e metteremo in evidenza il potenziale della vitamina C come
strategia terapeutica per trattare queste malattie, sottolineando
l'applicazione clinica della vitamina C come adiuvante per i farmaci o la
terapia fisica in altre malattie della pelle.
Parole chiave: vitamina C, dermatite atopica, porfiria cutanea tarda, melanoma
maligno, herpes zoster
La fisiologia della vitamina C nella pelle
La vitamina C (acido ascorbico, ascorbato) è un semplice carboidrato a basso
peso molecolare che è essenziale per il corpo come vitamina idrosolubile (Lykkesfeldt
et al., 2014). Come antiossidante, la vitamina C ha forme ossidate e ridotte
nel corpo: acido L-deidroascorbico e L-ascorbico. Sebbene la vitamina C sia un
importante antiossidante, l'uomo e altri primati ottengono la vitamina C solo
dalla loro dieta, perché non hanno la capacità di sintetizzarla. Con la
circolazione del sangue a tutti i tessuti e gli organi, le concentrazioni
plasmatiche di acido ascorbato possono raggiungere fino a 10–160 mM (1–15 mg /
ml) dopo aver seguito una dieta a base di vitamina C e la vitamina superflua
può essere escreta dai reni (Richelle et al ., 2009). Tuttavia, ci sono grandi
differenze nei livelli di vitamina C in vari organi; per esempio, il cervello,
il fegato e il muscolo scheletrico hanno il più alto contenuto totale e il
contenuto di testicolo e tiroide è basso (Omaye et al., 1987).
La pelle è il più grande organo multifunzionale sulla superficie del
corpo umano ed è composta da tre strati: l'epidermide, il derma e il tessuto
sottocutaneo, che formano un insieme completo con tensione ed elasticità come
prima linea di difesa del corpo contro i fattori esterni dannosi ( Hunter,
1973). L'epidermide è composta da cheratinociti e cellule dendritiche e lo
strato corneo può prevenire sia le sostanze nocive che la perdita di umidità
della pelle e si evolve dai cheratinociti e dalla sua matrice lipidica (Tagami,
2008); il derma fornisce nutrimento per la pelle ed è ricco di vasi sanguigni
e terminazioni nervose (Rittie e Fisher, 2015); e il tessuto connettivo è
composto da fibre di collagene e fibre elastiche nel derma, che mantiene la
tensione e l'elasticità della pelle (Carl ed Enna, 1979). C'è una grande
differenza nel contenuto di vitamina C negli strati della pelle. Il contenuto
di acido ascorbico nell'epidermide è superiore del 425% rispetto al contenuto
nel derma e vi è un gradiente di concentrazione di acido ascorbico nei
cheratinociti epidermici (Shindo et al., 1994; Weber et al., 1999).
È noto che esistono due meccanismi di trasporto per l'acido ascorbico
nella pelle e dipendono dal sodio-ascorbato cotransporter-1 (SVCT1) e dal
sodio-ascorbato cotransporter-2 (SVCT2). I fibroblasti cutanei presentano due
meccanismi di trasporto della vitamina C ad alta affinità e bassa affinità, che
possono essere correlati alle concentrazioni plasmatiche di acido ascorbico o
condizioni di stress (Butler et al., 1991), dimostrando che le caratteristiche
di trasporto della vitamina C della pelle possono essere associate alla pelle
effetti curativi, antiossidanti ed antitumorali. Trasportatori di
sodio-ascorbato (SVCT), specifici trasportatori di vitamina C dipendenti dal
sodio, esistono in vari tessuti e organi per l'assorbimento e il trasporto della
vitamina C. SVCT1 è principalmente responsabile del trasporto di vitamina C
epidermica, mentre SVCT2 è responsabile del trasporto intradermico, entrambi
illustrati nella Figura 11. SVCT2 nelle cellule cutanee (come i fibroblasti)
diffonde l'acido ascorbico trasportato dal plasma nell'epidermide e SVCT1
nell'epidermide fornisce acido ascorbico ai cheratinociti (Steiling et al.,
2007). Il trasportatore SVCT2 nei fibroblasti nel derma trasporta la vitamina C
dal sangue nelle cellule (Steiling et al., 2007). Se SVCT2 è all'interno dei
fibroblasti, può legarsi a Mg2 + ma è in uno stato di bassa affinità. D'altra
parte, quando SVCT2 è esposto sulla superficie della membrana dei fibroblasti,
può legarsi sia a Mg2 + che a Ca2 + in alte concentrazioni di soluzione di sodio
e quindi diventa uno stato di alta affinità e si lega alla vitamina C (Savini et
al., 2008) . La vitamina C può essere trasportata nella cellula dopo il legame
con SVCT1 sulla membrana dei cheratinociti, e la vitamina C e Na + vengono
invertite sulla membrana cellulare con un rapporto 1: 2 e quindi discretamente
distribuite nei cheratinociti epidermici (Wang et al., 2000; Steiling et al.,
2007; Savini et al., 2008). L'espressione dell'mRNA SVCT1 nella pelle di topo
sotto irradiazione UVB ha mostrato effetti dipendenti dal tempo e dalla dose,
mentre i livelli di mRNA SVCT2 non sono cambiati significativamente, il che
sembra spiegare perché la capacità antiossidante dell'epidermide sia maggiore di
quella del derma (Kang et al., 2007).
ORIGINALE
Abstract
Vitamin C (ascorbic acid) plays an important role in maintaining skin health
and can promote the differentiation of keratinocytes and decrease melanin
synthesis, leading to antioxidant protection against UV-induced photodamage.
Normal skin needs high concentrations of vitamin C, which plays many roles in
the skin, including the formation of the skin barrier and collagen in the
dermis, the ability to counteract skin oxidation, and the modulation of cell
signal pathways of cell growth and differentiation. However, vitamin C
deficiency can cause or aggravate the occurrence and development of some skin
diseases, such as atopic dermatitis (AD) and porphyria cutanea tarda (PCT).
Levels of vitamin C in plasma are decreased in AD, and vitamin C deficiency
may be one of the factors that contributes to the pathogenesis of PCT. On the
other hand, high doses of vitamin C have significantly reduced cancer cell
viability, as well as invasiveness, and induced apoptosis in human malignant
melanoma. In this review, we will summarize the effects of vitamin C on four
skin diseases (porphyria cutanea tarda, atopic dermatitis, malignant melanoma,
and herpes zoster and postherpetic neuralgia) and highlight the potential of
vitamin C as a therapeutic strategy to treat these diseases, emphasizing the
clinical application of vitamin C as an adjuvant for drugs or physical therapy
in other skin diseases.
Keywords: vitamin C, atopic dermatitis, porphyria cutanea tarda, malignant
melanoma, herpes zoster
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The Physiology of Vitamin C in Skin
Vitamin C (ascorbic acid, ascorbate) is a simple low-molecular-weight
carbohydrate that is essential for the body as a water-soluble vitamin (Lykkesfeldt
et al., 2014). As an antioxidant, vitamin C has both oxidized and reduced
forms in the body: L-dehydroascorbic and L-ascorbic acid. Although vitamin C
is an important antioxidant, humans and other primates obtain vitamin C only
from their diet, because they have no ability to synthesize it. With blood
circulation to all tissues and organs, plasma ascorbate acid concentrations
can reach up to 10–160 mM (1–15 mg/ml) after eating a vitamin C diet, and the
superfluous vitamin can be excreted by the kidneys (Richelle et al., 2009).
However, there are large differences in the levels of vitamin C in various
organs; for example, the brain, liver, and skeletal muscle have the highest
total content, and the content of testis and thyroid is low (Omaye et al.,
1987).
The skin is the largest multifunctional organ on the surface of the human body
and consists of three layers: the epidermis, dermis, and subcutaneous tissue,
which forms a complete whole with tension and elasticity as the body’s first
line of defense against harmful external factors (Hunter, 1973). The epidermis
is composed of keratinocytes and dendritic cells, and the stratum corneum can
prevent both harmful substances and skin moisture loss and is evolved from
keratinocytes and its lipid matrix (Tagami, 2008); the dermis provides
nutrition for the skin and is rich in blood vessels and nerve endings (Rittie
and Fisher, 2015); and the connective tissue is composed of collagen fibers
and elastic fibers in the dermis, which maintains the tension and elasticity
of the skin (Carl and Enna, 1979). There is a large difference in the content
of vitamin C in the layers of the skin. The content of ascorbic acid in the
epidermis is 425% higher than the content in the dermis, and there is a
concentration gradient of ascorbic acid in the epidermal keratinocytes (Shindo
et al., 1994; Weber et al., 1999).
It is well known that there are two transport mechanisms for ascorbic acid in
the skin, and they depend on sodium-ascorbate cotransporter-1 (SVCT1) and
sodium-ascorbate cotransporter-2 (SVCT2). Dermal fibroblasts present two
high-affinity and low-affinity vitamin C transport mechanisms, which may be
related to plasma concentrations of ascorbic acid or stress conditions (Butler
et al., 1991), demonstrating that skin vitamin C transport characteristics may
be associated with skin healing, antioxidation, and antitumor effects.
Sodium-ascorbate cotransporters (SVCTs), specific sodium-dependent vitamin C
transporters, exist in various tissues and organs for vitamin C uptake and
transport. SVCT1 is primarily responsible for the transport of epidermal vitamin
C, while SVCT2 is responsible for intradermal transport, both of which are shown
in Figure Figure11. SVCT2 in dermal cells (such as fibroblasts) diffuses
ascorbic acid transported from the plasma into the epidermis, and SVCT1 in the
epidermis supplies ascorbic acid to keratinocytes (Steiling et al., 2007). The
SVCT2 transporter in fibroblasts in the dermis transports vitamin C from the
blood into the cells (Steiling et al., 2007). If SVCT2 is inside the fibroblasts,
it can bind to Mg2+ but is in a low-affinity state. On the other hand, when
SVCT2 is exposed on the fibroblast membrane surface, it can bind to both Mg2+
and Ca2+ in high concentrations of sodium solution and then becomes a
high-affinity state and binds to vitamin C (Savini et al., 2008). Vitamin C can
be transported into the cell after binding to SVCT1 on the membrane of
keratinocytes, and vitamin C and Na+ are reversed on the cell membrane at a 1:2
ratio and then discretely distributed in epidermal keratinocytes (Wang et al.,
2000; Steiling et al., 2007; Savini et al., 2008). The expression of SVCT1 mRNA
in mouse skin under UVB irradiation showed time- and dose-dependent effects,
whereas the SVCT2 mRNA levels did not change significantly, which seems to
explain why the antioxidant capacity of the epidermis is greater than that of
the dermis (Kang et al., 2007).
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